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tempesta6

Controllo temperatura ed acciaio 316l? direi di si


517 messaggi in questa discussione

20 minuti fa, tempesta6 ha scritto:

Cosa ne pensate della mia disamina? Penso che l'acciaio in TC merita sicuramente più attenzione.

Tutti i (pochi) test che ho fatto nella mia vita in TC, li ho fatti con l'acciaio e sono assolutamente d'accordo con te.

Una volta trovati i settaggi giusti, con l'acciaio si hanno ottimi risultati ;)

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Esatto anche perchè è quello con meno punti interrogativi. E' una lega stabile che non si ossida. L'unica componente proccupante è appunto il nichel che risulta già essere tossico per inalazione.
Quindi:

1)Il Nife48 sarà preciso quanto vuoi ma ha troppo nichel , e qualcosa nei polmoni rilascia di sicuro
2)Il titanio raramente lo trovi pulito e non si sa bene cosa possa rilasciare (anche l'ossido di titanio è cancerogeno)
3)Il nichel puro è una follia
4)Quindi reputo il più sicuro il classico acciaio 316L, in alternativa il 304 che è un pelo più preciso, ma non l'ho mai utilizzato.

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Inviato (modificato)

@tempesta6

Uso, da quasi sei mesi, esclusivamente fili della Zivipf, per il controllo della temperatura. Nife48 ed acciaio 316L, dato che i valori del TCR sono precisi. Questo mi permette di usarli entrambi, con piena soddisfazione, anche su box dove non è possibile usare un TFR.

Da ieri sto testando l'acciaio 316L 0.28 mm, 8 spire su punta da 2 mm, su '900 con la seconda campana e Notturno Inglese. Direi che la restituzione e la reattività è perfetta. Lo sto testando sulla Wismec Luxotic Surface, avendo impostato il TCR, trovando una resa lineare e precisa. L'ho presa poiché la VT inbox DNA 75, ha i parametri impostati per un periodo autunnale/invernale. Andare a rifare tutti i settaggi non mi andava proprio. Meglio un circuito meno complesso, specie con queste temperature.

La resa del Nife48, mi piace molto. A livello pratico non saprei trovare delle differenze tali da preferire l'uno all'altro. 

Ho provato anche il Nichel ma non mi ha per nulla soddisfatto.

Interessante anche la questione salute. Da oggi la terrò in considerazione.

Modificato da Marc3D
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Inviato (modificato)

Se non sbaglio, @Babonzi svapa solo con acciaio,  può darsi che anche lui possa aggiungere qualcosa a questa discussione che mi interessa non poco dato che sto per approciarmi all'utilizzo di tale metallo in tc. Essendo allergico al nichel e dubbioso sul titanio, mi sto procurando fili in ss316 di varie misure...

 

Modificato da Itto78
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17 minuti fa, Babonzi ha scritto:

Ciao a tutti e grazie a @Itto78 per il pull-in, contribuisco volentieri con la mia piccola esperienza. Ho studiato l'acciaio in lungo e in largo e lo ritengo un buon materiale proprio per la sua composizione, come sapete le pentole da cucina in 316 e 304 vengono esposte a calori elevati, superiori ai 400 gradi della fiamma viva e difficilmente rilasciano metalli pericolosi, in particolare Nickel. Io personalmente evito i fili in Nickel e in titanio, ho fatto una ricerca sul SS316L andando su varie marche e alla fine ho deciso di usare solo gli Zivipf che uso in spessore 0.32 (28 ga). Insomma, ho ridotto le variabili al minimo, concentrandomi sulla limitazione del danno, non confronto lo svapo con il tabacco combusto ma ricerco semplicemente una vaporizzazione il più possibile sicura entro i miei limiti e le mie conoscenze, sono un biologo molecolare e qualche elemento ce l'ho.

Da qui è partita una ricerca su tre fronti:

1) il controllo di temperatura per limitare gli effetti di caramelizzazione della coil e la combustione anche parziale del cotone. Tenere le coil pulite e il cotone bianco è stato il mio obiettivo. Ci sono riuscito.

2) ricercare la coil in acciaio più aromatica possibile nell'ottica dell'obiettivo 1, quindi con fili semplici e coils spaziate.

3) valorizzare al massimo l'aroma dei liquidi, uso principalmente tabacchi organici, ricercando una diluizione ideale che mantenga le coil pulite ed eviti la caramelizzazione, modulando i PG, VG e acqua.

La mia ricetta di base è semplice: Pico con ArcticFox in TFR SS316. Watt leggermente più bassi rispetto alla norma. Temperatura di 180-190 gradi.

Allego una foto di tre baffi di cotone che si sono fatti qualche ml (circa 4-6) di estratti LT di Kentucky, Black Cavendish e di una Mixture N.1. Tutti i liquidi hanno aroma al 8%, PG totale 50%, VG 40%, H2O 10%.

Il cotone è stato sciacquato per togliere il colore del liquido e evidenziare che il cotone in corrispondenza della coil è rimasto praticamente intatto.

BY KA e Dvarw non sono stati sciacquati. Il Troya è stato sciacquato e ricotonato ma la coil si è già fatta circa 4 ml. La mia ricetta è una combinazione di spaziatura abbondante della coil e cotone "giusto", ovvero non troppo compresso, in modo da tenere la coil sempre ben umida. Troppo cotone fa entrare facilmente la protezione di temperatura. Il cotone "giusto" invece tiene la coil umida e posso fare circa 6 secondi di fire senza che il TC blocchi l'erogazione. In questo senso il TFR secondo me è più preciso del TCR e ArcticFox ha un ottimo supporto per il TFR, anche se la Pico non è una box precisissima la foto dei cotoni parla da sola.

Attualmente, siccome credo di aver completamente risolto il punto 1) ovvero la caramelizzazione della coil e l'imbrunimento del cotone, sto ricercando l'aroma. Oggi ho testato il Dvarw con 2 coil in acciaio (ho 2 Dvarw naturalmente!), allego foto. Vince il Dvarw con ss316l in punta da 2.5@6. Anzi, stravince.

 

Vx+7hPl5Sk62ztyESzxBiw_thumb_adcd.jpg

UNADJUSTEDNONRAW_thumb_adc7.jpg

UNADJUSTEDNONRAW_thumb_adc1.jpg

Complimenti per i test e i risultati ottenuti!

Proverò anche io i fili tedeschi alla prossima! con i soliti UD o Geek vape non sono mai riuscito a raggiungere un'esperienza in tc soddisfacente! 😅

(scusate l'OT) mi hai fatto incuriosire sul Dvarw, vedo in giro che c'è sia da 16 che 22 mm tu quale usi? 😄

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Quello in foto di @Babonzi sembra proprio il Dvarw 22 mm ...

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@Babonzi grazie per la condivisione delle tue interessanti prove con l'acciaio! Ci manca solo il nome/tipo del cotone che hai usato ... (se non ho omesso qualcosa io nella lettura) :ok

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2 minuti fa, Babonzi ha scritto:

Eccomi, alterno Bacon Prime e Bacon v2 con preferenza sul v2, che poi è il cotone nelle foto.

Grazie, così ho un quadro più completo.

Personalmente svapo in meccanico e, al massimo, in variwatt; in mtl con Cotton Bacon V2 e in flavour (più vicino al mtl che al dl) con Native Wicks.

Solitamente uso Kanthal e Ni80.

Tuttavia seguo con molto interesse perché penso che il controllo di temperatura con l'acciaio (come anche il meccanico) possa regalare buone soddisfazioni nel mio vaping, e lì ho ancora molto da imparare! :ok

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Ecco, sempre a proposito di cotone, nel TC credo sia molto importante preservarne le capacità di trasporto per capillarità. Dopo 2 o 3 ml queste degradano, vedrai il blocco del TC entrare molto più facilmente rispetto al cotone nuovo. E' il momento di cambiarlo. Ma è anche vero che, essendo la coil ancora pulita, basta dargli una spazzolatina con un vecchio spazzolino sotto l'acqua e si ricotona in un secondo. Quasi più semplice che cambiare una testina di un Nautilus ;-)

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Molto interessante la tua disamina, però ho qualche perplessità. 

Avendo studiato in lungo e largo il TC ed essendomi confrontato con tanti esperti , mi sembra poco plausibile una svapata appagante alla tua temperatura selezionata poichè liquidi 50 pg e 50% vg hanno una temperatura di ebollizione che si aggira intorno ai 210 gradi, inferiore a tal temperatura la svapata risulta essere fiacca ed assolutamente fredda. Certo può dipendere dal palato, magari hai la nicotina alta e percepisci comunque soddisfazione.
Il circuito da te utilizzato non è un campione nella lettura della coil a freddo , questo potrebbe generare una resistenza a freddo più alta di altri circuiti, e quindi sottostima la lettura della temperatura. In sostanza magari pensi di svapare a 190 gradi ed invece sei a 230 gradi. Col dicodes, se fai una rilevazione corretta a temperatura ideale (20-22) sei certo della coil completamente a freddo.
Tralasciando questi possibili errori di stima o meno, il cotone imbrunito l'ho spesso trovato con il DNA ma anche qui va aperta una parentesi molto importante.

1)Tu svapi organici per pochissimi ML, se svapi il latakia in TC ad esempio ci fai 3 ml, il cotone è marcio ma sotto il lavandino ritornerà pulito
2)Io svapo esclusivamente sintetici e dopo un tot di ml (circa 10) il cotone viene quasi del tutto pulito, è solo "sporco" ove è alloggiata la coil, non penso sia il cotone carbonizzato poichè facendo le dovute prove a secco, il cotone non si brucia assolutamente alla mia temperatura di svapo (220 C) e tanto meno si imbrunisce. 
Mi piacerebbe che tu facessi il medesimo esperimento con liquidi sintetici per capire se più ML colorano irrimediabilmente il cotone.
Concludo dicendo che ho notato che coil più grandi (3mm) sporcano meno il cotone

Fammi sapere
 

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Inviato (modificato)

Grazie @Babonzi per aver condiviso le tue prove. Per quanto riguarda l'utilizzo di circuiti con DNA, ha piena ragione @tempesta6, dipende dove sono montati e come sono saldati. Io non sono un esperto di elettronica, ma le sue la parole le ho ritrovate in diversi hardware da me provati, sia amici e sia in negozio. La soluzione è comprare una box con circuito Dicodes, ma i prezzi per me sono davvero elevati, oppure prendere delle signore box con circuito DNA, dove il modder ha contezza di quello che fa. Però rimaniamo sempre in una zona di prezzi davvero importanti.

Oltre alla qualità del filo, cotone e liquidi che andiamo a vaporizzare, tendo sempre a fare i miei test del cotone a secco sugli atomizzatori che ho intenzione di usare in TC. Fate anche molta attenzione a non serrare troppo il filo, con il risultato di un comportamento errato del TC.

Sinceramente mi trovo davvero bene con ArcticFox, installato sia su pico e sia su wismec.

Ormai per i fili che uso in TC prendo solo quelli di Zivipf. Ho preso anche Ni80 e Kanthal e la qualità è superiore. Certo non escono puliti a specchio dalla fabbrica ma sono solito usare dell'alcool alimentare per pulirli. Ormai non attivo neanche più la coil, con filo singolo e spire spaziate è inutile.   

 

Modificato da Marc3D
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Ecco un altro fattore sicuramente d'attenzione è l'attivazione delle coil. Proviamo a fare un esempio pratico.
Se hai un tc impostato degnamente, ti si brucia il cotone a 280 gradi circa (prende fuoco)
Se mandi in VW il cotone a secco in un secondo prende fuoco
Ora pensiamo ad accendere in Vw una coil, le temperature raggiunte sono ben superiori dei 400 C, ipotizzo anche il doppio. Tanti "influencer" accendono le coil come fossero cerini di chiesa, ma in realtà se tutti voi aveste un microscopio ed andaste ad analizzare la coil dopo un'attivazione smettereste di svapare.

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19 minuti fa, tempesta6 ha scritto:

Molto interessante la tua disamina, però ho qualche perplessità. 

Avendo studiato in lungo e largo il TC ed essendomi confrontato con tanti esperti , mi sembra poco plausibile una svapata appagante alla tua temperatura selezionata poichè liquidi 50 pg e 50% vg hanno una temperatura di ebollizione che si aggira intorno ai 210 gradi, inferiore a tal temperatura la svapata risulta essere fiacca ed assolutamente fredda. Certo può dipendere dal palato, magari hai la nicotina alta e percepisci comunque soddisfazione.
Il circuito da te utilizzato non è un campione nella lettura della coil a freddo , questo potrebbe generare una resistenza a freddo più alta di altri circuiti, e quindi sottostima la lettura della temperatura. In sostanza magari pensi di svapare a 190 gradi ed invece sei a 230 gradi. Col dicodes, se fai una rilevazione corretta a temperatura ideale (20-22) sei certo della coil completamente a freddo.
Tralasciando questi possibili errori di stima o meno, il cotone imbrunito l'ho spesso trovato con il DNA ma anche qui va aperta una parentesi molto importante.

1)Tu svapi organici per pochissimi ML, se svapi il latakia in TC ad esempio ci fai 3 ml, il cotone è marcio ma sotto il lavandino ritornerà pulito
2)Io svapo esclusivamente sintetici e dopo un tot di ml (circa 10) il cotone viene quasi del tutto pulito, è solo "sporco" ove è alloggiata la coil, non penso sia il cotone carbonizzato poichè facendo le dovute prove a secco, il cotone non si brucia assolutamente alla mia temperatura di svapo (220 C) e tanto meno si imbrunisce. 
Mi piacerebbe che tu facessi il medesimo esperimento con liquidi sintetici per capire se più ML colorano irrimediabilmente il cotone.
Concludo dicendo che ho notato che coil più grandi (3mm) sporcano meno il cotone

Fammi sapere
 

Ciao @tempesta6 la tua osservazione è interessantissima e ti confermo che il circuito Nuvoton della Pico è impreciso, "canna" di circa 15-20 gradi il test dell'acqua per difetto. Quindi impostando 180 gradi sto molto probabilmente impostando una temperatura di cut del TC di 200 gradi. La temperatura di vaporizzazione, fino a quando non entra il TC-cut tuttavia è inferiore perché le mie miscele hanno sempre il 10% di acqua.

L'acqua evapora a 100 gradi circa, il PG a 188 circa, il VG a 290 circa e infatti è l'elemento che produce l'aerosol, non va in ebollizione (sarebbe pericoloso perché degrada a fumo) ma appunto vaporizza: essendo igroscopico viene trasportato in forma di piccole particelle dai due vettori H2O e PG producendo la fumosità che vediamo uscire dalle nostre boccucce :-) Le componenti che vanno a ebollizione alle mie temperature sono H2O e PG ad una temperatura di ebollizione della miscela che è inferiore a quella del PG puro di circa 30-40 gradi. E' chimica organica di base ed in effetti è probabile che il mio vapore sia meno caldo del tuo, l'effetto sul palato è di sentirlo un po' più dolce, ma non lo percepisco freddo, anzi, lo percepisco giusto per i miei gusti.

Il cotone scurisce a 200-210 gradi se viene portato anche per pochi secondi, il mio resta bianco grazie al primo principio della termodinamica: il calore della coil si trasferisce al corpo più freddo, il liquido, mantenendo in equilibrio la temperatura del sistema coil+liquido+cotone ad una temperatura appunto inferiore ai 200 gradi. Quando il cotone comincia a deteriorarsi e trasporta meno liquido il TC-cut comincia ad intervenire di più, a quel punto ricotono e tutto torna a funzionare.

 

4 minuti fa, tempesta6 ha scritto:

Ora pensiamo ad accendere in Vw una coil, le temperature raggiunte sono ben superiori dei 400 C, ipotizzo anche il doppio. Tanti "influencer" accendono le coil come fossero cerini di chiesa, ma in realtà se tutti voi aveste un microscopio ed andaste ad analizzare la coil dopo un'attivazione smettereste di svapare.

Mi trovi completamente d'accordo, completamente. E lo stesso vale per le coil complesse, che accumulano facilmente detriti tra le micro-spire delle varie clapton.

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Non mi soffermo sulle coil complesse ma è palese che si formino micro particelle in quelle bestie. 

Per quanto riguarda il tutto interessante e rrazie di fornire la tua conoscenza in materia. Non mi trovo d'accordo sull imbrunimento del cotone. Ho provato poc'anzi con un Fire di 15 secondi e sino a 225 gradi il cotone rimane intonso. Se però tu fai il test con i valori della pico, significa che ai tuoi 200 gradi corrispondono ai 230 miei, quindi si imbrunisce 

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46 minuti fa, tempesta6 ha scritto:

Mi piacerebbe che tu facessi il medesimo esperimento con liquidi sintetici per capire se più ML colorano irrimediabilmente il cotone.

In effetti la prova è interessante. Ho nel cassetto un Kayfun Prime ancora carico di TNT Booms, probabilmente il tank avrà fatto 10-12 ml e non lo uso almeno da una settimana, era nel cassetto in attesa di rigenerazione.

Ho smontato il tank e sciacquato il cotone per far risaltare l'imbrunimento, in effetti con un sintetico coil-killer come il Booms, sia la coil (non lavata) che il cotone (sciacquato) risultano più scuri dei miei organici 50/40/10. Il mio Booms è una vecchia miscela in concentrazione 50/50 che risale a prima delle miscele 50/40/10 (ovvero con acqua) su cui ormai mi sono stabilizzato. Uso nicotina a 2 mg/ml e conto di toglierla del tutto a breve. Poi probabilmente mi concederò il lusso di togliere pure 'sto vizio 😀 o forse no 😇

Il cotone è decisamente più scuro in corrispondenza della coil, anche se non ancora in zona per me di attenzione. Sono abbastanza sicuro che sia non sia effetto del liquido (ho lavato il cotone per toglierne i residui e tutti sappiamo quando il Booms sia un liquido che colora) ma della temperatura di vaporizzazione più alta indotta dall'assenza di acqua e dal cotone "stanco" che ha decisamente superato la decina di ml.

Vuoi postare una foto dalla Dicodes?

lMZPjJF0QFCUYMXhxN7nrA_thumb_adce.jpg

Modificato da Babonzi
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La discussione si fa sempre più interessante. Di preciso cosa intendi per foto della dicodes? 

Adesso provo a svapare con tc a 215 gradi e tra un paio di giorni posto la foto del cotone. Se il test dovesse dare come esito cotone bianco significa essenzialmente che anche in controllo della temperatura il cotone si brucia. 

P. S che tipo di acqua utilizzi per le miscele? 

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Inviato (modificato)

Seguo e prendo appunti! :p

Butto un po’ di pg sulla coil invitandovi ad una ulteriore riflessione con graditi approfondimenti:

-gestione del TemperatureProtection al raggiungimento della temperatura impostata (dove tengo a precisare che quelle temp sono ‘relative’ e che possono variare di qualche grado in funzione del materiale utilizzato, della board utilizzata e dalla geometria della coil stessa)

-relazione tra incrostazioni e temp di vaporizzazione 

-importanza della cotonatura 

p.s. Con una classicissima 7 spire da 1 ohm awg30 ss316l e liquido a  bassissima concentrazione di aroma sono arrivato a vaporizzare anche 60/70 ml di liquido con la stessa coil (e stesso cotone... ma sconsiglio comunque la cosa e direi che sia buona norma cotonare e pulire il deck frequentemente... se non incrostata e di colore come da nuova... la coil potete lasciarla pulendola con un getto d’acqua e spazzolino) senza cali aromatici e con una coil che si comporta sempre allo stesso modo senza innalzamenti della temp (a parità di condizioni).

Con i NET...una decina di MTL con quelli più delicati (qualcosa in più in flavour/dl) ma le coil diventano molto più sensibili alle incrostazioni che ‘sballano’ il tc (ho anche varie ipotesi sui perché).

Ed ecco che con i NET il Nife ci è amico... resiste meglio alle incrostazioni e... una coil in Nife (resistherm su dicodes quello che uso piú spesso... ma ultimamente anche awg27 Nife48 zivipf su dicodes e dna) risulta molto più longeva rispetto ad una in ss.

Con i NET ultimamente uso un numero spropositato di spire (migliore tc precision ed aumento della superficie di vaporizzazione) con cotonature mai troppo abbondanti (bacon v2 quello che uso di più...  preferisco coil che tendono alla sovralimentazione piuttosto che andare in secca citando i casi limite) e temp di vaporizzazione tra i 190 ed i 200 gradi (Temp Protection 205 gradi ma entra in funzione praticamente mai... più entra in funzione più la coil che andiamo ad estrarre sarà ‘nera’)

@tempesta6

le tue deduzioni sul cotone, IMHO, non tengono conto dell’imprecisione derivante dalla formazione delle prime incrostazioni. Con quelle la board diventa sempre meno precisa e puoi ritrovati una coil ‘nera’ anche con una temp impostata che aveva dato ottimi risultati con il dry cotton test.

 

Modificato da Nicolasan
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Ok ottimo, solo per chiarezza va chiarito con il consueto spirito di amicizia il concetto di "bruciatura". Esporre un corpo ad una temperatura elevata non necessariamente ne determina la combustione, l'imbrunimento del cotone ai livelli delle fotografie è ancora lontano dalla combustione. Il cotone è un'ottima cartina tornasole per il TC perché è estremamente infiammabile ma prima di prendere fuoco passa per diversi stadi in cui parlerei di combustione: la temperatura applicata al cotone ne brunisce le fibre perché termo-chimicamente salda tra loro i filamenti, come quando metti la mano sulla fiamma viva la pelle arrossisce, non brucia. Non bruciando non produce fumo, cambia solo colore. Certo, stiamo parlando del cotone brunito delle foto, se fosse di colore prossimo al nero farei altre considerazioni. Resta il principio di cambiare cotone spesso per evitarne l'imbrunimento dovuto alla ripetuta attivazione della coil, i legami termochimici che ne saldano le fibre infatti determinano una minore capacità progressiva di portare liquido al centro della coil perché le fibre di inspessiscono e il liquido si muove meno per capillarità.

13 minuti fa, tempesta6 ha scritto:

P. S che tipo di acqua utilizzi per le miscele? 

Usavo acqua depurata fu dalla farmacia ma la vendono in boccioni da un litro quindi dopo qualche mese di conservazione mi è venuto il sospetto che si formassero muffe o contaminazioni, quindi adesso utilizzo una comunissima acqua minerale in bottiglia e preparo i liquidi una o due volte al mese. Con gli aromi LT che uso io non serve molta maturazione, li trovo ottimi praticamente da subito. Per l'acqua... sarei curioso di provarla frizzante ahahah

11 minuti fa, Nicolasan ha scritto:

preferisco coil che tendono alla sovralimentazione piuttosto che andare in secca citando i casi limite) e temp di vaporizzazione tra i 190 ed i 200 gradi (Temp Protection 205 gradi ma entra in funzione praticamente mai... più entra in funzione più la coil che andiamo ad estrarre sarà ‘nera’)

Ciao @Nicolasan condivido in pieno, se il TC-cut entra troppo è il momento di cambiare il cotone, le fibre si sono saldate tra loro per effetto della temperatura e la coil viene bagnata poco, quindi il cotone scurisce. Oh, raga, parlo con cenere in capo eh, non voglio mica salire in cattedra. Domanda da uomo della strada, cosa sono i NET? 

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10 minuti fa, Babonzi ha scritto:

Ciao @Nicolasan condivido in pieno, se il TC-cut entra troppo è il momento di cambiare il cotone, le fibre si sono saldate tra loro per effetto della temperatura e la coil viene bagnata poco, quindi il cotone scurisce. Oh, raga, parlo con cenere in capo eh, non voglio mica salire in cattedra. Domanda da uomo della strada, cosa sono i NET? 

Per NET intendo estratti/macerati.

Io metto direttamente tutto il capo in un secchio pieno di cenere (per sentir meglio l’ affumicatura! :))

Quel che dici sulle fibre del cotone è senz’altro vero ma... dopo 4 anni di tc in tutte le salse credo che sia un processo molto più lento.

Quando inizi a vedere che il cut off interviene ho il sospetto che dipenda dalle incrostazioni che

-falsano le letture

-con le temp di vaporizzazione iniziano a carbonizzare sulla superficie del wire...maggiori saranno gli accumuli sul wire... più questo calore si propaga e diventa difficilmente gestibile e controllabile con una semplice attivazione: non erogando controlliamo la temp del wire... ma se le incrostazioni iniziano il processo di carbonizzazione, queste continueranno a bruciare anche a coil ‘spenta’. 

Ps 

le mie son solo supposizioni 

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Credo che questo sia uno dei thread più interessanti che abbia mai letto!! Grazie mille a tutti per i racconti delle vostre esperienze/prove sul campo! Mi sto facendo una super cultura su cosa può influire il TC 💪💪

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