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I non filtrati hanno la particolarità di avere tante aromatizzazioni insieme o molto ricercate come ad esempio il ghianda di giove. Non c'è un "equivalente" estratto o macerato di altre marche simile al turkish con 4 tipi di frutta, se ti attira prendilo. Ad esempio, tornando indietro nel tempo, ti avrei decisamente sconsigliato lo sweet vanilla azhad forte dei feedback catastrofici che leggo dal 2018 su tale aroma, dicendoti magari che se volevi un aromatizzato alla vaniglia di virare sul black di clamour/clamolab vape, che è a base di latakia e mantiene la vaniglia, molto più sensato come abbinamento. Alla fine gli acquisti "sbagliati" sono indispensabili nello svapo, senza di loro è impossibile capire i propri gusti e virare in futuro su acquisti mirati. Semi OT ma è maggiormente per evitarti di buttare 12 euro o quanto costa ora, non comprare il kentucky usa tabaccheria che da quanto leggo lo hanno rovinato, opta per il kentucky tennessee tabacchificio o chiedi qua, officine svapo dovrebbe averne uno in catalogo ancora più affumicato del tennessee E ovviamente, non avvicinarti la kentucky azhad (linea pure) che l'ho svapato nell'etrusco ed è davvero anonimo.
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@Rotoproto Un altro campanello di allarme è quando negli azhad (vecchi) c'è il virginia o il black cavendish, il tabacco c'è ma è talmente un accenno, visto che sono entrambi delicatissimi che scinderlo dall'aromatizzazione diventa complicato. Quando ci sono gli orientali invece, come nel caso del turkish va meglio, uguale il persian apricot un minimo di "tabacco" si sentiva senza far passare anni. Ancora meglio, nell'umami che credo sia l'unico aromatizzato dove si usa il latakia, un accenno si sente e maggiormente si capisce che nonostante l'aromatizzazione strana (alga), si tratta di latakia. Non so perchè l'aromatiere ha scelto la tragica strada dell'usare in quasi tutti o virginia e bc ma con un minimo di lungimiranza in più la linea "vecchia" poteva sicuramente sopravvivere meglio alla prova del tempo. Per il resto, gli azhad rimangono aromi della decade scorsa, come i tvgc. Prima erano molto più popolari, ad oggi chi svapa organici preferisce per forza di cosa gli estratti. Con i macerati accumuli accumuli, prepari oggi 50 o 100 ml di liquido, che magari tra 3 mesi manco hai voglia di svapare con le bocce di liquido piene che si accumulano. Con gli estratti fai 20 ml oggi, pronti domani e svapi.
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A differenza dei tabacchi che hai già provato, che sono estratti azhad propoone tabacchi macerati. Come modalità, per dirla al volo non ha l'intensità di un estratto e ci vuole del tempo del tempo per farli uscire a pieno Per regolarti poi su quanto tempo ci vuole per svaparli a pieno basta vedere quanto è recente la linea i non filtrati, etichetta verde o giallognola sono i più recenti (anche se si parla di 2020-21) e sempre per dirla al volo, hanno un minimo di carica/struttura in più, non devono stare mesi e mesi: gli aromatizzati forse bastano 2 settimane se non si è interessati tanto alla parte più tabaccosa i tabacchi singoli e mixture (senza aromatizzazione) più vecchi che si dividono tra le linee Pure (tabacchi singoli) e Signature (mixture) con una o due mesi te la cavi Gli aromatizzati vecchi, divisi tra linea My Way e Signature per sentire un minimo il tabacco ci vuole forse anche un anno, mentre per l'aromatizzazione basta un mese
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La procedura noiosa ma 100% sicura sarebbe quella di aprire il controllo liquido e ghiera aria ancora in testa giù, aspettare qualche secondo, chiudere controllo liquido e aria, mettere spica dritto. A quel punto, sei libero di aprire il jfc in totale tranquillità. Più che refillare mi rendo conto che come operazione è un rito voodoo ma in questo modo escludi totalmente che il problema è in realtà creato dal refill e non da come cotoni. Per imparare a fare le cose più variabili elimini, più capisci dove sbagli. Ma se non hai voglia di fare tutto questo chiudere il cap a testa in giù è già un'accortezza che costa zero fatica e tampona comunque il problema. Dipende anche dal cotone che usi, una volta esisteva un cotone chiamato angorabbit che faceva da tappo e permetteva di refillare lo spica anche a jfc aperto, era praticamente stoppa. Non ho ben capito che cotone usi, ma se disgraziatamente hai comprato il bacon prime è un cotone che tende a sovralimentare e che nasce, a detta di chi lo produce per lo svapo polmonare, probabilmente nemmeno io riuscirei a cotonarlo. Se hai il bacon v2 è già una via di mezzo che permette una perfetta alimentazione.
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No basta far entrare la filettatura del top cap e avvitare un millimetro per non fare uscire il liquido, ti metto un video con il timestamp (se non funziona, dal minuto 7:15) dove si capisce bene Anche se il video riguarda il millennium, in comune con lo spica ha il medesimo problema del jfc non stagno. Quella di capovolgere gli atom una volta come operazione era molto più comune, purtroppo si è persa con il tempo
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la coil puoi abbassarla un pelò in più, uguale i baffi leggermente più corti. Il cotone non deve "sbordare" dalle linea immaginare delle asole. Se sborda significa che il baffo è troppo abbondante. Quella sorta di "archetto" creato dal sotto dei baffi se abbassi la coil puoi anche enfatizzarlo pettinandolo un minimo per evitare che le gocce di liquido finiscono nell'air pin e dare modo al valore di uscire. Non so se stai usando il 27 g perchè hai solo quello ma contando il calore in più e qua, il cielo per imparare a cotonarlo puoi alzarlo tutto o proprio rimuoverlo, che fai prima. Oltre questo, lo spica quando chiudi il top cap fallo sempre con lo spica a testa in giù, dopodichè apri l'aria. In questo modo tutta la pressione che si crea, "sfiata" con il liquido per distante dai fori d'alimentazione e non entra. Il deck non è come stagno come nel byka v7, il liquido alla minima pressione entra che sia clone o originale. Se comincia a sovralimentare dall'inizio, è difficile risolvere la sovralimentazione. Una volta si usava il cotone angorabbit, ora fuori produzione per sopperire al suo alimentare troppo.
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Sono diametralmente opposti per sistema di alimentazione e afflusso d'aria alla coil, in entrambi i casi sicuramente meglio il bishop che preserva meglio la coil se si usa il dual airflow e non inquina mai il liquido fresco. Un grande pro del penodat è la ghiera aria, ha un forellone da rdl/mtl aperto e tipo 3 fori + 1 forellino da mtl che si possono aprire con varie combinazioni. Impossibile non trovare il contrasto o il tiro chiuso che si vuole. Purtroppo il bishop fa sentire maggiormente il dolce del vg ma per il resto a livello aromatico credo si somiglino abbastanza per quelli considerabili come pregi così come sui difetti dove tutti e due pasticciano in definizione con gli aromi che hanno più di 2/3 ingredienti. Dimenticavo se si prende il penodat, se non si possiede già acquistare i pin per l'aria del byka v7, che sono compatibili sul penodat: quelli di serie placcati oro si scolorano tempo zero e tutta la doratura finisce nel liquido.
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Penodat sicuramente il v1, il v2 lo hanno clonato con i piedi ed è proprio diverso come atom II byka SE non arriva al vapore grasso del penodat e del bishop. Il caiman v5, come tutta la serie caiman sono gli atom più grassi di vape systems, al massimo puoi guardare al v4, che dovrebbe essere più grasso del v5 se come idea di atom ti piace.
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Il byka v7 ha effettivamente il vapore più grasso del v8. Il problema è se trovi il caiman v5 secco, anche il v7 ti sembrerà secco. A me il caiman con i baffi lunghi e 27g sembra produrre un botto di vapore e anche abbastanza denso, non ai livelli del penodat ma quasi. Da sottolineare che nella maggiorparte dei casi, vapore abbondante = aumento del dolce dei tabacchi e del vg. Se per te questo non è un problema, io in primis ho cominciato la mia carriera di svapatore di chiari proprio con il penodat perchè solo lui avevo. Come atom, finchè si tratta di tabacchi singoli li gestisce egregiamente, vapore pannoso anche con il 28g. Altrimenti bishop 1 o 2, anche loro vapore pannoso a gogo.
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Lo scorso anno ho parlato della sorella maggiore Centaurus M200, stavolta è il turno della neonata sorellina Centaurus M100 di casa Lost Vape, sempre inviata gratuitamente da @Sourcemore.com. Si tratta di una box circuitata che monta esclusivamente il formato batterie 18650, con la particolarità degli sportellini intercambiabili e di un un unico tasto per il fire e gestire il wattaggio. Arriva in questa confezione composta da una sleeve in cartone plastificato che una volta tolta, rivela una scatola di cartone pesante di colore bianco con all'interno la Centaurus M100, cavo usb, manuale e cartoncino garanzia La M100 è disponibile nei seguenti colori: Le dimensioni sono di 92.7 x 38 x 26mm, larghezza e profondità davvero minuti ma inesorabilmente alta. Il peso è di 110 grammi, dati dall'essere realizzata totalmente in alluminio con gli sportellini belli spessi e massicci. Se ad una prima occhiata sembra rettangolare, gli angoli smussati la rendono quantomeno confortevole da tenere in mano. Il feeling della verniciatura è il medesimo della M200, box che ho da fine dicembre 2022 e che tutt'ora, senza averla mai trattata con i guanti ha zero graffi dovuti all'utilizzo e all'avvitare l'atom sopra. Anche il trattamento finale è simile, con la M100 che a seconda della luce, è più o meno scura o ha addirittura sfumatura che nella mia colorazione, toccano quasi il viola La tazza in acciaio con filettatura 510 misura 20 mm con ring per impedire all'atom di avvitarsi fino ad andare a battuta e graffiare la verniciatura. E' fissata alla scocca tramite 3 viti che scompaiono montandoci sopra un atom da 18 mm in su. Sulla Centaurus M100 è possibile: se si parla di fini estetici, montare atom fino ai 25 mm senza sporgere se si parla di fini pratici, qualsiasi atom più grande di 22 mm "sta in mezzo agli zebedei" quando si tratta di togliere o rimettere gli sportellini, visto che il profilo della scocca "nuda" è di 22.4 mm. Nulla che rende difficoltoso o inusabile la box con ad esempio, atom da 23 ma per onestà intellettuale lo faccio presente. Collegandomi agli sportellini, sono intercambiabili su entrambi i lati e l'unica differenza è la scritta "Lost Vape" i "Centaurus" incisa sopra. I magneti, giganti, offrono una tenuta salda, a meno di farla cadere credo sia impossibile toglierli accidentalmente. Aprendo quello sul lato destro, si scopre il comparto batterie. Il pin rispetto alla M200, di cui mi ero un pò lamentato risulta più morbido con l'estrazione della batteria molto più semplice grazie anche al laccetto in raso. Incisi nero su nero e impossibili da fotografare chiaramente, i loghi del positivo e negativo oltre alla scritta Designed by Lost Vape, marchio smaltimento e CE. Sull'altro lato si nota lo sportellino che ha seconda della colorazione scelta ha un engraving o il logo Lost Vape. Nonostante gli sportellini siano due, uno dei lati non è comunicante con il lato batteria. Il fondello mantiene le smussature degli angoli, scelta che mina la stabilità della mod dal e tende a farla "cappottare" verso il retro con atom alti, mentre sul lato destro e sinistro non ci sono problemi. Assenti fori di sfiato. Il lato frontale vede il ritorno del tastone/rotella all in one che funge da fire, pulsante "+" e "-" e rilevatore carica batteria che Lost Vape ha battezzato 3 in 1 Jog Dial Interface. Rispetto alla M200, è leggermente più morbido e può essere premuto da più angoli, come fosse una sorta di cloche piuttosto che un tasto con una corsa prestabilita. Al centro c'è un led che a seconda della carica della batteria cambia colore: Carica della batteria tra il 100 e l'80%: viola 79 e il 60%: verde 59 e il 40%: blu 39 e il 20%: trasparente/luce normale 19 e lo 0%: rosso Check Atomizer, Short Circuit, Low Battery: Lampeggia 3 volte con luce viola Idea simpatica, così come la selezione dei watt che va fatta ruotando la ghiera verso sinistra o destra. Lo schermo è un TFT da 0.96 pollici, luminosità non regolabile ma di suo abbastanza luminoso, almeno in inverno per essere letto in qualsiasi condizione di luce. Subito sotto, il tasto on/off che elimina i canonici 5 click per accendere o spegnere la M100. Se si temono accensioni accidentali, il tasto è abbastanza duro e con una corsa troppo lunga per essere premuto accidentalmente o quando riposta in tasca o nello zaino. Per finire, la canonica porta usb type c da non usare per ricaricare la mod. La Lost Vape Centaurus M100 eredita dalla sorella M200 il medesimo chipset Quest 2.0 sempre con vena minimalista. Nonostante questo, la schermata ha tutto quello che deve esserci con addirittura, ben due indicatori per la batteria: se non è chiaro quel "indicatore watt" è una semplice rotellina ispirata a quelle delle automobili che a seconda del wattaggio, è più o meno piena Incremento di watt in watt senza decimali da 5 a 39 watt, da 40 watt in su l'aumento per ogni click è di 2 watt. Una volta arrivati a 100 watt, aumentando si torna a 5 watt e viceversa quindi attenzione a non selezionare 100 watt inavvertitamente. Per navigare: 3 click tasto fire: si blocca la rotellina per modificare i watt. Il tasto fire EROGA, per trasportarla in sicurezza va quindi spenta tramite il tasto. 5 click tasto fire: si passa dalla modalità normal a quella DIY box spenta, premere tasto fire e contemporaneamente, accendere la M100 per azzerare i puff. Tutto qua, in modalità DIY il tema diventa rosso e si tratta un boost fisso per tutti e 10 i secondi di erogazione. L'erogazione in volt, modalità normale o DIY, a parità di watt rimane la medesima: posso quindi solo speculare sia un 15-20% in quindi senza essere in grado se è il medesimo sulla sorella M200. Sui consumi, in modalità non dico se consuma effettivamente un 10% in più rispetto alle concorrenti visto che spesso, me la dimentico accesa in stand by ma i miei canonoci 8 ml svapati con una cella 18650 da 3000 mah ci stanno giusti giusti. Una volta arrivati al 35% di batteria residua, più o meno la carica comincia a scendere precipitosamente. Protezioni: Low Battery: Lost Vape dichiara che allo 0%, entra il low battery che impedisce il fire Check Atomizer: resistenza non letta o superiore a 3.0 ohm Short Circuit: resistenza inferiore a 0.08 ohm Too Hot: temperatura interna del circuito rilevata sopra agli 80 gradi Over 10s: cutoff erogazione dopo 10 secondi Tornando al low battery: il massimo che mi sono fidato è stato fare arrivare due batterie al 18%, senza vedere accenni di Low Battery. Sicuramente lo 0% dichiarato da Lost Vape, è in realtà qualcosina in più visto che scaricare del tutto le batterie è dannosissimo per la loro salute ma comunque, di solito la soglia è il 20%. Consiglio quindi di fermarsi molto prima di vedere l'avviso e buttare sempre un occhio non appena il led del tasto diventa rosso e si è arrivati al 19% di carica residua. Visto che l'ho nominata spesso, mi sembra anche giusto far vedere le due sorelle vicino, per far capire bene le dimensioni un pò atipiche della M100 messa vicina ad una dual battery come la sorellona M200 Arringa finale: La Centaurus M100 è una box che fa del "less is more" i suoi punti di forza, dove il "less" è dato dall'unico tasto e dai pochi click richiesti per navigare o spegnere la box: accendi con il tasto slide, svapi e spegni per l'uomo che non deve chiedere mai. Il more è dato dall'altezza e dal peso, realizzarla 5 mm più bassa credo fosse possibilissimo. Se si vuole acquistare la Centaurus M100 Lost Vape, si può trovare al seguente link https://www.sourcemore.com/lost-vape-centaurus-m100-mod.html a $30.69 inserendo in fase di acquisto il codice LCMM. Ringrazio @Sourcemore.com per avermi inviato gratuitamente la M100, svapo.it e lo staff per lo spazio concesso e voi per aver letto.
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Anche io inizialmente avevo paura di assumere troppa nicotina o svapare troppo liquido ma con lo svapo, a differenza della sigarette "aumentare" consumi e mg di nicotina è molto difficile: un giorno può capitare che svapi mezzo ml in più e finisce lì, senza che questo mezzo ml si accumula ad altri mezzi ml e nel tempo, arrivi a raddoppiare o triplicare il consumo di liquido. Immagino chiunque ha cominciato con 3 o 4 sigarette combuste al giorno che poi sono diventate 6, poi 10. 15 e così via in pochissimo tempo. Con lo svapo è molto raro. Svapa tutti gli ml che ti permettono di non accendere sigarette combuste, se proprio svapi troppo te lo fa capire il tuo corpo. Contando che venivi da 40 sigarette 5 ml al giorno non sono nulla, è un quantitativo che tante persone che pur avendo mollato le sigarette da anni, assumono ancora.
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Infinium ha risposto a Rotoproto nel forum Sistemi di alimentazione
Dipende, il byka v7 e v8 ad esempio, hanno il riduttore sottocoil dalla quale l'aria non esce proprio diretta, dritta sulla coil perchè meno guidata, ha tempo di "disperdersi" nel deck. Questo si capisce anche dal tiro che non è molto contrastato e silenzioso. Se vai a vedere il sistema sotto coil del caiman v5, medesimo modder del byka invece l'aria deve attraversare il lungo air pin e quando esce, viene come guidata verso il centro della coil: non ha tempo di "disperdersi" perchè prima di riuscire a farlo avviene l'impatto con la coil. Infatti sul caiman è come dici te, difficilmente vado oltre le 5 spire, piuttosto salgo di diametro e il tiro di gran lunga superiore al byka v7. E' possibile invertire le build, quindi poche spire sul v7, tante spire sul caiman? Sì, non succede nulla ma aromaticamente il byka con 5 spire è leggermente inferiore rispetto ad usarne 6 o 7, mentre il caiman con 7 spire diventa un fornetto, cosa che tende a fare già di suo e in definizione aromatica perde molto. -
di solito quello che lamenti è spesso colpa della nicotina e si risolve semplicemente abbassandola, cosa che per te non ha funzionato visto che accompagni lo svapo alle sigarette, quindi non si può escludere nessuna ipotesi: per questo ho fatto presente anche l'eventualità dell'intolleranza al glicole propilenico anche se di solito non presenta i problemi che accusi. Ultimamente non sei la prima a venire qua sopra a lamentare di problemi con i liquidi pronti. Ogni azienda utilizza il suo pg, vg e nicotina, probabilmente quella che TNT dichiara come 6 mg per vaporart che ad esempio, ha la nicotina di qualità leggermente superiore è il tuo corpo non la tollera. Per capire il problema che si ha l'unico modo è fare prove su prove, escludere i responsabili e ragionarci sopra. La logica mi dice di provare a comprare un qualsiasi liquido pronto marca vaporart che da quanto ho capito non ti dava problemi, con la concentrazione di nicotina che pensi per te sia adatta. Sempre da quanto ho capito, se il dry tobacco che tolleravi a 8 mg è disponibile a 4 mg potrebbe essere la prova migliore da fare, in questo modo svapi la medesima aromatizzazione, glicole e glicerina (le due sostanze che compongono i liquidi) che non dovrebbe darti problemi, concentrazione di nicotina bassa che se fumi 3 sigarette al giorno dovresti tollerare e vedi come va. Magari il problema te lo dà la marca TNT, magari sono le 3 sigarette, magari è il tuo corpo che non ne può proprio più di nicotina e cerca di fartelo capire in tutti i modi. L'importante è non tornare alle sigarette ora che ce l'hai quasi fatta.
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Infinium ha risposto a Rotoproto nel forum Sistemi di alimentazione
sì al 90'%. Rimane sempre soggetta a quello che si apprezza, ad esempio io amo la punta da 2: se voglio una sezione di filo in più, per avere una superficie di vaporizzazione maggiore aggiungo una spira; c'è chi invece di aggiungere una spira passerebbe alla punta da 2.25. Ma anche qui si ritorna a quale atom si vuole applicare una build del genere, come già detto sullo spica non è che sia così tanto sensata la punta da 2.25 per livello strutturale del deck. Con una punta da 2, o ancora meno come 1.8 mm l'aria impatterebbe molto di più la superficie della coil, dato il sistema di pin a foglie. Il byka che hai te invece è più modulabile, come lo buildi lo buildi lui va, l'unica cosa che si rischia è un vapore più tiepido. di solito viene usata come indicazione per le coil prefatte, ma anche qui è più una sorta di canzoncina recitata a memoria, un training autogeno. Per me ha molto più senso chiudere gli occhi sugli ohm e vedere se la coil in questione è in mesh o meno. A quel punto sì, le coil in mesh per me impastano troppo anche i cremosi. Anche perchè il range di solito, per le coil mtl è di circa 5 watt, c'è quindi spazio di manovra per trovare un giusto wattaggio. Sulle coil per rigenerabile: con l'acciaio sei perennemente sotto l'ohm dato che come materiale, ha il tcr più basso del kanthal. Ma il tcr a meno di svapare su meccanico o doverlo impostare l'apposita curva per lo svapo in tc è un qualcosa da non tenere in considerazione in vari watt perchè inutile. Una coil di 5 spire, punta da due che sia in acciaio o kanthal va spinta sui 10-12 watt, nulla di più. Se calcoli una coil del genere con un calcolatore per il meccanico, entrambe vengono date come troppo calde. In vari watt sei TE a regolare i watt, quindi non hai problemi fintanto che imposti 10 o 12 watt. in meccanico i watt sono decisi dalla legge di ohm e della carica residua della batteria: a quel punto DEVI guardare gli ohm. Per capire cosa è lo svapo in meccanico anche se è una modalità di svapo totalmente inutile, puoi settare la modalità bypass (simulazione dello svapo in meccanico) sulla box che hai. Sicuramente con l'acciaio ti spara un bel pò di watt (più di 23) con il kanthal invece senti il vapore molto più tiepido visto che 1.07 ohm dovrebbe erogarti 12 o 13 watt. Ricorda sempre di tenere le nozioni dei 3 principali mondi (vari watt, meccanico, controllo temperatura abbreviato come tc) ben separati o ci si mette paletti immaginari che non servono a nulla.