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Sigarette elettroniche, ipotesi dalla sanità: più tasse e vietare gli aromi


38 messaggi in questa discussione

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Sceglie la formula della lettera al direttore il Quotidiano di Sanità, l’organo di riferimento dell’informazione sanitaria, per esprimere il proprio giudizio sulle sigarette elettroniche. Occorre tassarle, occorre equipare i divieti tra vapore e fumo, occorre vietare gli aromi. La lettera è firmata da Massimo Volpe (cardiologo, docente a La Sapienza, presidente della Siprec) e Roberto Volpe (ricercatore Cnr). Eppure i due medici dicono in premessa che “chi sostituisce completamente le sigarette contenenti tabacco combustibile con quelle elettroniche (in cui sono presenti ‘solo’ nicotina e/o aromi), è esposto a una minor esposizione alle numerose sostanze tossiche (come, ad esempio, l’acido cianidrico, l’ammoniaca, la formaldeide, il monossido di carbonio) e cancerogene (come, ad esempio, l’arsenico, il benzene, il cadmio, il polonio) tipiche del fumo di sigarette tradizionali)”. Quindi, come da loro stessi sottolineato, la sigaretta elettronica riduce il rischio del fumo. Questo, almeno, è dato per assodato.
manifesto-stoptober.jpgI problemi arrivano dopo. Quando cioè aggiungono: “Tuttavia, le sigarette elettroniche producono dei vapori non presenti nelle sigarette tradizionali di cui, a tutt’oggi, non si conoscono bene gli effetti sull’organismo. E a tal proposito, negli Stati Uniti, primo Paese in cui sono state commercializzate, cominciano ad essere riportati dati riguardanti centinaia di consumatori di e-cig che hanno evidenziato danni all’apparato respiratorio (con una decina di casi mortali)”. Basandoci su quanto riferito dalla Food and Drug Administration e dai Centers for Disease Control and Prevention, la causa della acuta malattia polmonare non sarebbe da ricercarsi nella sigaretta elettronica ma nell’abuso di sostanze tossiche e nocive reperite nel mercato nero. Cartucce precaricate al Thc sintetico, pare di origine cinese, che in pochi mesi hanno invaso gli Stati Uniti. Qualsiasi strumento, dal bisturi alla siringa, dalla penna biro alla catenina d’oro, può rivelarsi pericoloso se non viene utilizzato con lo scopo per cui è stato creato. Le intenzioni dei due esponenti della Società italiana di Cardiologia prendono forma e sostanza nella parte conclusiva del loro intervento. “Un altro punto controverso è se esse possano essere di aiuto per smettere di fumare, come propagandato dalla pubblicità e come obiettivamente auspicabile. Ciò perché le evidenze ci indicano, invece, che spesso le persone fumano entrambe i tipi di sigarette. Inoltre, diversi ex-fumatori sono portati a riprendere a fumare, seppure solo le sigarette elettroniche, e i non fumatori, soprattutto giovani, spesso attirati anche dagli aromi presenti nelle sigarette elettroniche, sono indotti a iniziare a fumarle. Certo, non è sempre facile interpretare i dati presenti in letteratura, sia epidemiologici che sul rischio, legati all’uso delle e-cig, per la possibile presenza di un evidente conflitto di interesse. In altre parole, spesso (non sempre) gli studi che sottolineano, ad esempio, la ‘sicurezza’ delle sigarette elettroniche, sono stati sponsorizzati dall’industria”.
PHE-300x186.jpgQuindi, visto che le uniche ricerche esistenti non sono state effettuate da ricercatori indipendenti ma commissionate dall’industria, occorre che il sistema sanitario nazionale conduca “studi indipendenti a lungo termine per chiarire i reali effetti delle sigarette elettroniche sul rischio cardiovascolare (ma anche polmonare e oncologico) e la loro minor rischiosità rispetto alle sigarette tradizionali”. E ipotizzano un nuovo scenario regolatorio:  “Gli aromi dovrebbero essere proibiti, sia per motivi di sicurezza che per il pericolo di attrazione nei confronti dei giovani; le sigarette elettroniche dovrebbero essere sottoposte alle stesse restrizioni a cui sono soggette le sigarette tradizionali, sia in termini di marketing (pubblicità, etichettatura dei pacchetti), che di proibizione nei luoghi pubblici, in modo da proteggere dai ‘vapori’ passivi; la tassazione dovrebbe essere adeguata a scoraggiarne l’uso soprattutto tra i giovani. Insomma, occorre pensarci: tassare il fumo può essere una potente arma per migliorare la prevenzione cardiovascolare”.
L’antica diatriba tra Ministero dell’economia e Ministero della salute tra chi debba regolamentare e normare il settore del vaping sta riprendo anima. Da un lato esiste una Direttiva europea che pone il vapore sotto l’egida del tabacco; dall’altro ci sono gli organismi e le istituzioni sanitarie che vorrebbero trattare la sigaretta elettronica alla stregua di un medicinale, venduto in farmacia e prescritto dai medici. Ogni volta che non si è in grado di monitorare o controllare un fenomeno, è vecchia prassi tassarlo o vietarlo. Questo sta accadendo anche nel mondo del vaping. locandina-uk-300x205.jpgLa scuola di pensiero che richiama la massima precauzione evita sempre di citare – o di confrontarsi – con i colleghi anglosassoni che invece reputano la sigaretta elettronica il migliore strumento a rischio ridotto attualmente disponibile in commercio. E che, fra l’altro, hanno prodotto una grossa mole di letteratura scientifica indipendente a sostegno della sua efficacia per smettere di fumare e della sua drastica riduzione del rischio da fumo. Per questo motivo lo sostengono, lo veicolano, lo pubblicizzano. Non per profitto ma per tutelare la salute dei milioni di fumatori inglesi. E i risultati stanno arrivando: basti pensare che negli ultimi anni, grazie alle campagne di sensibilizzazione e di informazione, i fumatori sono scesi del 5 per cento. In Italia, i numeri dicono invece che da 11 anni a questa parte i fumatori italiani stabili a 12 milioni. Ovvero, tanti escono dalla dipendenza, quanti ne entrano. Se la sanità non tiene in considerazione le ricerche commissionate dall’industria – ma perché, poi? la ricerca si basa sulla fondatezza e la replicabilità, a prescindere da chi l’abbia finanziata – dovrebbe avere la disponibilità di risorse e tempo per effettuarne di sue. È da dieci anni che le istituzioni sanitarie lamentano la mancanza di ricerche indipendenti ma poi aggiungono che non ci sono soldi per poterle fare. E allora andiamo avanti così, continuiamo a piangerci addosso per poi trovare sempre la via più semplice: tassare, abolire, vietare, monopolizzare, proteggere. Nel frattempo, muoiono in Italia 70 mila persona all’anno per malattie fumo-correlate, 228 al giorno. E una è morta nel tempo che avete impiegato a leggere l’articolo.

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Il dottore e il ricercatore non lo vedranno, vedetelo voi invece

Il ricercatore e il dottore sono aggiornati sulla morte di cittadini americani a causa di liquidi avvelenati ma non sanno o fingono di non sapere che la causa non era la ecig, bensì i veleni nei liquidi del mercato illegale che dilagherà dopo i divieti che invocano. 

Sostenete e diffondete l'iniziativa dei Cittadini Europei https://vapingisnottobacco.eu/en/ I vaper non possono pagare tanto quanto Big Pharma e Tobacco. Possiamo firmare, però. 

Saluti

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Tanti saluti al vaping anche in Italia, mi raccomando invece, nessuna restrizione o divieto per le analogiche, quelle sì che fanno bene alle casse dello stato. 

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Certo che abolire gli aromi sarebbe una bella fregatura. Che svapiamo la base neutra con la nicotina, sarà orrenda.

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1 minuto fa, pureiosvapo ha scritto:

Certo che abolire gli aromi sarebbe una bella fregatura. Che svapiamo la base neutra con la nicotina, sarà orrenda.

Io invece temo che molti si faranno gli aromi a casa e chi non ha le adeguate competenze come me può fare grosse ca***te che possono risultare dannose per la salute 

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Adesso, Donato da Varese ha scritto:

Io invece temo che molti si faranno gli aromi a casa e chi non ha le adeguate competenze come me può fare grosse ca***te che possono risultare dannose per la salute 

Anche, può succedere anche questo. Speriamo bene. Io spero che pensino al bene della persona e non ad altri interessi.

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7 minuti fa, pureiosvapo ha scritto:

Io spero che pensino al bene della persona e non ad altri interessi.

:rotfl  Su, seri.

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10 minuti fa, pureiosvapo ha scritto:

Io spero che pensino al bene della persona e non ad altri interessi.

È più probabile che io vada a letto con Charlize Theron

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1 minuto fa, Gondrano ha scritto:

:rotfl  Su, seri.

Almeno i medici, sono scienziati... il giuramento di Ippocrate... Possibile che sia tutto INTERESSE, siamo ormai così brutti, non posso crederlo. Credo che anche l'interesse della persona sia al centro, poi ci sarà anche il tentativo di fare cassa aumentando magari la tassa sugli aromi. Abolire gli aromi vuol dire smettere di svapare, io non ho mai provato la base neutra ma credo sia orrenda.

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Adesso, pureiosvapo ha scritto:

Almeno i medici, sono scienziati... il giuramento di Ippocrate... Possibile che sia tutto INTERESSE, siamo ormai così brutti, non posso crederlo. Credo che anche l'interesse della persona sia al centro, poi ci sarà anche il tentativo di fare cassa aumentando magari la tassa sugli aromi. Abolire gli aromi vuol dire smettere di svapare, io non ho mai provato la base neutra ma credo sia orrenda.

Io col cuore sono con te, è la testa che non gli va dietro.

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1 minuto fa, San Bartolomeo ha scritto:

È più probabile che io vada a letto con Charlize Theron

Credo che sia possibile pure quello, io te lo auguro se ci tieni così tanto.

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Inviato (modificato)

Sarò ottimista, ma la vedo dura che gli aromi alimentari possano sparire. Anche in America dove stanno bannando i liquidi aromatizzati sta proliferando il mixing di liquidi fai da te con aromi alimentari di libera vendita. 

Semmai bisognerà imparare quali sono gli aromi non adatti allo svapo. 

Modificato da Kokopelli
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...e niente...

Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.

( Albert Einstein ).

 

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Io credo che non faranno nulla, al limite controlli più ferrei sulla qualità e composizione. E sotto questo aspetto ne gioveremo noi, qualora facessero davvero controlli più dettagliati.

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Stanno mettendo una tassa sulle merendine per combattere l'obesità... temo non avremo scampo! Hanno già fatto l'elenco di cose, in buona parte pretestuose,  che non vanno in questo mondo, figuriamoci se non vengono a far cassa da noi 😩

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Eccoli che iniziano a rompere i c******i 

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14 ore fa, Kokopelli ha scritto:

Sarò ottimista, ma la vedo dura che gli aromi alimentari possano sparire. Anche in America dove stanno bannando i liquidi aromatizzati sta proliferando il mixing di liquidi fai da te con aromi alimentari di libera vendita. 

Semmai bisognerà imparare quali sono gli aromi non adatti allo svapo. 

Vorrei poter condividere il tuo ottimismo, ma la vedo dura spacciare un estratto di latakia o kentucky, venduti in store di settore, come aromi alimentari: per me che svapo solo tabacchi, qualora la tassazione, che do cime cosa fatta, sia vessatoria, sarebbe un durissimo colpo.

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17 ore fa, renata1 ha scritto:

Il ricercatore e il dottore sono aggiornati sulla morte di cittadini americani a causa di liquidi avvelenati ma non sanno o fingono di non sapere che la causa non era la ecig, bensì i veleni nei liquidi del mercato illegale che dilagherà dopo i divieti che invocano. 

Sostenete e diffondete l'iniziativa dei Cittadini Europei https://vapingisnottobacco.eu/en/ I vaper non possono pagare tanto quanto Big Pharma e Tobacco. Possiamo firmare, però. 

concordo, vietare non è la soluzione, ma ne conseguirà la proliferazione di liquidi dal mercato illegare con conseguente maggior rischio per i consumatori.

Sostenete la petizione https://vapingisnottobacco.eu/en/

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17 ore fa, renata1 ha scritto:

Il dottore e il ricercatore non lo vedranno, vedetelo voi invece

Il ricercatore e il dottore sono aggiornati sulla morte di cittadini americani a causa di liquidi avvelenati ma non sanno o fingono di non sapere che la causa non era la ecig, bensì i veleni nei liquidi del mercato illegale che dilagherà dopo i divieti che invocano. 

Sostenete e diffondete l'iniziativa dei Cittadini Europei https://vapingisnottobacco.eu/en/ I vaper non possono pagare tanto quanto Big Pharma e Tobacco. Possiamo firmare, però. 

Saluti

Guarda il video a parte le parolacce non dice un bel niente e finché si esprime un pinco pallino qualunque di sicuro non lo ascolterà nessuno. Per essere ascoltati ci vuole un gruppo di medici e o scienziati schierati dalla parte delle ecig.  In Italia penso che qualcuno ci sarà ma bisogna firmare un gruppo se si vuole intraprendere una battaglia. Poi dico,gli aromi invogliano i giovani a fumare?? Io ho iniziato a 12 anni,c'erano le more alla menta e altre cose alla vaniglia ma guarda un po' io ho iniziato con le ms mild nel pacchetto da 10. Bandiamo le sigarette vere e proprie a sto punto. 

 

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maledetti giornaletti acchiappaclick .. uno legge "la sanità" vuole aumentare le tasse  nel titolo e pensa al ministero.. e poi scopre che la sanità' e' un altro giornaletto...🙄

 

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Inviato (modificato)

20 minuti fa, cristio81 ha scritto:

Guarda il video a parte le parolacce non dice un bel niente

Infatti: mostra. Mostra i contatori salire vertiginosamente e in maniera imparagonabile con i recenti decessi a causa di liquidi avvelenati. Su un vaper, non può non capirlo. È un'ovvietà che per essere ascoltati ci vogliano scienziati ecc. ma siccome viviamo nell'era in cui la veridicità delle notizie si comprova in Rete, è indispensabile evidenziare determinati aspetti.

Saluti

Modificato da renata1
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1 ora fa, pierlu78 ha scritto:

Vorrei poter condividere il tuo ottimismo, ma la vedo dura spacciare un estratto di latakia o kentucky, venduti in store di settore, come aromi alimentari: per me che svapo solo tabacchi, qualora la tassazione, che do cime cosa fatta, sia vessatoria, sarebbe un durissimo colpo.

Non so se ci sia tutta la varietà di aromi a cui siamo abituati, ma ultimamente il tabacco è entrato anche in cucina; ci sarà il filetto di manzo al latakia? 

http://www.georgofili.info/contenuti/il-tabacco-in-tavola/4547

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1 ora fa, renata1 ha scritto:

Infatti: mostra. Mostra i contatori salire vertiginosamente e in maniera imparagonabile con i recenti decessi a causa di liquidi avvelenati. Su un vaper, non può non capirlo. È un'ovvietà che per essere ascoltati ci vogliano scienziati ecc. ma siccome viviamo nell'era in cui la veridicità delle notizie si comprova in Rete, è indispensabile evidenziare determinati aspetti.

Saluti

Vorrei capire dove sono collegati questi computer,anzi con chi sono collegati. Non mi fido tanti dei misuratori di qualsiasi cosa,a volte possono essere strumentalizzati altre volte manomessi. 

Quindi oggi in questo preciso istante sono morte circa 7.709 persone per fumo e nessun giornale o telegiornale ne parla. Se stiamo al contatore tra un po' di giorni l'intera popolazione di fumatori sarà estinta. 

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