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Risultati per i tag ''recensione''.

Trovato 39 risultati

  1. Joyetech eroll slim

    Joyetech è uno dei marchi che ha fatto la storia del vaping le cui radici affondano nel lontano 2008, uno di quelli con le cui idee come “i 5 click per accendere/spegnere” o l’adozione dei connettori 510, oppure suoi dispositivi ogni vaper un po’ navigato ha avuto occasione di imbattersi. Chi non ricorda le “batterie” eGo oppure la serializzazione eVic? Ma il glorioso passato da solo non basta per mantenere viva la soglia di interesse ed infatti negli ultimi anni Joyetech ha visto la sua popolarità scemare forse a causa di scelte industriali non ben accolte dalla platea, o magari perché semplicisticamente fossilizzatasi su produzioni fin troppo elementari ed innegabilmente identiche al catalogo di più agguerriti concorrenti le quali hanno suscitato poco o nullo accoglimento. Fortunatamente sembra che in Joyetech abbiano capito che necessaria fosse una vera boccata d’aria fresca per riportare in auge lo storico brand; questo alito di nuovo vigore si è materializzato in eRoll Slim, il primissimo dispositivo antesignano della nuova categoria “anti-Kiwi” ad arrivare cronologicamente nei negozi. Un apripista che sin dal giorno della sua commercializzazione ha iniziato a macinare vendite su vendite senza necessità di costose campagne promozionali. Per capire i motivi dietro al successo dell’entry level eRoll Slim targato Joyetech ho chiesto cortesemente allo store online Sourcemore.com di poterne maneggiare un campione. Buona lettura. Accogliendo la mia richiesta lo store online Sourcemore.com mi ha inviato un esemplare del vaping kit Joyetech eRoll Slim, ma in una più femminile che maschile colorazione Gold confezionato nella sua edizione predisposta per l’immissione sui mercati extra-europei, che per nulla differisce dalla controparte che da qualche tempo circola in grande spolvero all’interno di tutti i negozi nostrani. Quello scelto per eRoll Slim è indubbiamente un packaging scenografico, che non manca di farsi notare tra la moltitudine di confezioni omologate per stile e tipologia, di un interessante coriaceo cartonato dal lembo sollevabile in rigida plastica opaca a fare da “coperchio” che, oltre a permettere una fugace visione di buona parte del contenuto, lo mantiene saldamente in posizione al riparo da accidentali “movimentazioni” dovute allo stoccaggio. Completano quanto pensato per la presentazione del prodotto stampe luce rifrangenti per la denominazione del vaping kit ed il motto pensato per esso: un beneaugurante “Recraft your vaping life”. Sulle restanti superfici utili, questa volta su una sorta di simulato prezioso drappeggio diverso e complementare per ognuna delle colorazioni previste di eRoll Slim, riportate tutte le informazioni di rito che per completezza di packaging ed obblighi normativi devo essere leggibili alla platea dei possibili acquirenti: la faccia posteriore della confezione, è come al solito dedicata all’elencazione dell’intero contenuto compreso nel particolare cofanetto assieme alle schematiche specifiche tecniche dei componenti il vaping kit. Ovviamente indicate sempre lì tutte le informazioni di contatto del produttore Joyetech (ShenZhen) Electronics Co., LTD. e la sequela di più o meno utili nozioni riportate sulle superfici minori del packaging con il tagliando adesivo recante la verifica dell’autenticità “Scratch&Check”, i codici a barre relativi al numero di serie e catalogazione meccanografica, le “marchiature normative” ed una infografica rappresentate alcune delle features del vaping kit eRoll Slim. Questo, oltre quanto già di visibile, il contenuto della confezione nella quale viene consegnato il dispositivo Joyetech eRoll Slim: ● eRoll Slim PCC (power bank); ● eRoll Slim Easy vape pen; ● eRoll Slim Cartridge con impedenza di 1,0Ω e capacità 2ml; ● drip-tip standard cilindrico con passo 510; ● drip-tip affusolato con passo 510; ● cavo con connettore µUSB Type-C per ricarica power back e vape pen; ● scheda di garanzia; ● guida utente multilingua comprensiva di italiano. Il merito di Joyetech è quello di essere stato realmente il primo produttore a volersi scontrare apertamente con il “gigante” Kiwi Vapor, il suo vaping kit eRoll Slim è stato infatti il primo concreto esempio di dispositivo dichiaratamente “cinese” ad inaugurare, allargandola, una ristrettissima cerchia che cresciuta attualmente conta 5 o massimo 6 dispositivi “inventata” da quella Kiwi campione di incassi ed impassibile allo scorrere del tempo, che nemmeno si curò dell’arrivo del commercialmente pressoché fallimentare suo quasi emulo tale Vilter Pro di Aspire risalente al “lontano 2022”. Come Kiwi anche il kit di Joyetech eRoll Slim non manca di essere chiaramente ispirato nell’aspetto come nella modalità di fruizione al riscaldatore di tabacco divenuto tra i fumatori un vero e proprio status symbol, e del quale indistintamente tutte le attuali controparti “a vapore” ne imitano le forme: una furbesca equivalenza estetica che ne ha decretato e tutt’ora alimenta un successo commerciale, il quale golosamente inizia ad essere interessante anche per attori orientali più o meno agguerriti in un fiorire di devices a volte solamente accattivanti, altre sinceramente validi e dall’indubbio potenziale. eRoll Slim di Joyetech è uno di quest’ultimi e come il progetto ispiratore Kiwi o le produzioni ad esso successive più che una comune sigaretta elettronica, intesa nella sua accezione più ampia, è un sistema di vaporizzazione composto da svariati elementi che servono proprio ad “imitare” le ben conosciute gestures proprie del riscaldatore di tabacco promosso dalla nota multinazionale del tabacco. Per simularlo, indistintamente tutti questi dispositivi hanno necessità di ricalcarne la morfologia ed ovviamente adeguarla alle esigenze di un vaporizzatore personale: una leggerissima vape pen dalla limitata autonomia energetica, un corposo power bank preferibilmente se in parte personalizzabile nel quale accoppiarla per ricaricarla, una cartuccia da riempire con il proprio e-liquid preferito e dulcis in fundo un drip-tip, o meglio un filtrino in cotone, per simulare la sensazione di tenere tra le labbra una classica bionda. Per concretizzare la propria proposta Joyetech ha puntato su materiali leggeri e contemporaneamente sufficientemente “nobili” rispetto agli standard di produzione di massa orientale riuscendo a condensare tutto il vaping kit eRoll Slim in circa complessivi 105 grammi: commistione di metallizzato policarbonato con finitura opaca all’esterno, lucido solido ABS addizionato di fibre di vetro per le superfici interne più sollecitate meccanicamente, dove risiedono incastonati sia i contatti elettrici di ricarica placcati in oro 24K che l’invisibile ma potente magnete necessario a tenerlo saldamente accoppiato alla vape pen; il tutto “impreziosito” da un lembo di gomma/pellame F.U. removibile e sostituibile per donare non solo un vezzo di personalizzazione, ma utile a proteggere il vaping kit quando interamente “assemblato”. Il quasi parallelepipedo con angoli smussati e vertici rotondeggianti, l’unico della categoria capace di restare stabilmente in posizione “eretta”, racchiude oltre ad un piccolo servo motore per il feedback aptico, con lo scopo di sottolineare “i momenti principali di utilizzo” come l’avvio della ricarica oppure l’avvenuta corretta connessione al vaporizzatore, un accumulatore LiPo con capacità di 1500mAh e la relativa elettronica di controllo che ne permette in totale sicurezza la ricarica con correnti in ingresso in massimi 5V/2A attraverso la presa microUSB Type-C posizionata nella minimale interfaccia utente racchiusa integralmente in corrispondenza “del lato più lungo”, che tra l’altro comprende una barra led di 5 elementi ed un soft-touch button capacitativo per tenere traccia con “un solo tocco” del livello di energia residua disponibile e dello stato delle operazioni di ricarica quando collegato ad un caricabatterie. Lega di alluminio verniciata per anodizzazione dello stesso identico colore del power back è il materiale scelto per definire il corpo della eRoll Slim Easy vape pen che ovviamente rappresenta il centro nevralgico della soluzione proposta da Joyetech. eRoll Slim Easy è il classico vaporizzatore cilindrico che non molto si discosta dalla moltitudine che ormai è presente negli scaffali di numerosi negozi specializzati e come essi è acquistabile anche al di fuori del kit omonimo; sul cui involucro sono esclusivamente presenti i soli contatti necessari all’accoppiamento con il power bank oltre che le necessarie ed imprescindibili informazioni di branding. In eRoll Slim Easy non manca nemmeno una risicata elementare interfaccia utente, attraverso la quale un ulteriore minimale circuito di controllo la fa vibrare quando connessa al power bank ed assicura costante alimentazione al comparto vaporizzatore di massimi 13W con una “attivazione al tiro” dalla ottima risposta. Mentre la fonte energetica utile a vaporizzare ben oltre 2ml di e-liquid è garantita da un accumulatore LiPo con capacità di 480mAh: tale riserva energetica è rimpinguabile con correnti in ingresso di 5V/1A collegando un qualsiasi caricabatterie alla base di eRoll Slim Easy, lì è ricavata la necessaria porta microUSB di tipo C contornata da un simpatico anello luminoso che ne monitora sia lo stato di ricarica che la quantità di energia residua immagazzinata utilizzabile. Il vaporizzatore di Joyetech eRoll Slim è la “classica” cartuccia pod ricaricabile apicale ad uso esclusivo da gettare quando esausta, in cui la parte riscaldante mesh coil con impedenza di 1,0Ω è indissolubilmente legata al serbatoio di capienza 2ml fabbricato in PCTG; ossia il più classico e sicuro dei polimeri plastici fatti per restare a contatto con “alimenti”. Riguardo le restanti particolarità non è che la la cartuccia di Joyetech abbia il merito “di aver reinventato la ruota”, difatti come per similari vaporizzatori a pod forniti a corredo di altri dispositivi omologhi è pensata per fruire al meglio di e-liquid costruiti con formulazione standard 50PG/50VG da caricare attraverso il solito tappino in silicone. Non manca nemmeno il drip-tip intercambiabile in POM con passo 510 perfetto per modulare parzialmente “il tiro”: con profilo cilindrico oppure svasato per soddisfare tutte le necessità, ma se ancora alla ricerca del feeling da sigaretta “analogica” possibile preferire l’opzione in cotone acquistabile separatamente in confezione da 20 pezzi e capace di imitare “per consistenza” in tutto e per tutto quello all’apice di ogni bionda. Nel caso questo non fosse ancora sufficiente perché non fruttare un qualsiasi drip-tip di terze parti anche per il solo scopo di dare quel tocco personale in più all’intero vaping kit? Solo eRoll Slim lo permette. Nonostante “standardizzato” ciò che sorprende del vaporizzatore Joyetech è la sua neutralità, una restituzione aromatica né tendente al secco tantomeno al dolce, insomma perfettamente bilanciata che oserei definire tale da far percepire la coralità della ricetta senza interpretazioni; capace di rendere giustizia sia a preparazioni a base di tabacchi tanto quando a soluzioni in cui frutta oppure proposte cremose sono il fulcro della preparazione, e tutte ne fuoriescono “umide” al punto giusto per regalare interessante corpo ad ogni “svapata”. Sorvolando un prezzo di ingresso decisamente concorrenziale è senza ombra di dubbio questo il piatto forte di Joyetech eRoll Slim che probabilmente ne sta decretando un così interessante volume di vendite, il quale inoltre non manca di farsi notare anche per una spiccata propensione all’hit specialmente se abbinato ad un drip tip “esterno MTL” dall’apertura con diametro di 3 massimo 3,5mm, ovviamente nei limiti che ogni mesh intrinsecamente si “porta dietro”. Infine come non enfatizzare uno straordinario "tiro veramente MTL puro sangue"? Semplicemente perfetto! Ringrazio lo store online Sourcemore.com per l’invio dell’interessante vaping kit Joyetech eRoll Slim, che al momento della pubblicazione di questo breve articolo ne sta promovendo l’acquisto sul suo marketplace in una delle 5 colorazioni al costo di $19,29, che all’attuale cambio corrispondono a meno di €18,00 al netto di promozioni in corso. Sourcemore.com - Joyetech eRoll Slim Kit 480mAh with PCC Box 1500mAh Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è concessa ancora una volta ed altrettanto ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  2. Ciao, questa volta diamo un'occhiata a Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • La versione più compatta e semplificata del primo modello Cyber G • Pod Mod per svapo MTL con tiro fisso completamente automatizzata • Dispone di batteria integrata da 1.200mAh, con ricarica rapida tramite presa USB-C 0.5A • Adotta la stessa pod del primo modello, con serbatoio da 3ml con refill laterale e resistenza in Kanthal a mesh integrata. • Cartuccia: 0.8Ω per tiro di guancia arioso (inclusa) • Cartuccia: 1.0Ω per tiro di guancia più contrastato (non inclusa) ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; Packaging: La piccola confezione di Aspire mostra sulla parte anteriore il dispositivo Cyber G Slim, inoltre sono presenti; l'indicazione di colore di questo sample (Red) e le informazioni complete sul nome del dispositivo "CYBER G SLIM" e il motto pubblicitario "Simplicity In Every Puff". Sul retro ci sono; il contenuto, gli indirizzi del produttore, i loghi e i marchi di legge. Sui lati stretti della scatola puoi vedere; le caratteristiche principali sotto forma d'icone, un codice a barre, l'indicazione sul colore di questo sample (Red) e lo Scratch & Check per il controllo sull'originalità del dispositivo. ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; Packing List: • 1x Cyber G SLIM Mod 1200mAh • 1x Pod TG 3 ml 0.8 Ohm • 1x Cavo USB-C • 1x Manuale Utente ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; Specifiche: • Dimensioni: 19,3x19,3x116,7mm • Peso: 40,5g • Materiale: Lega di Alluminio, PC e PCTG • Capacità Liquido: 3ml • Batteria: Integrata 1200mAh • Potenza Massima: 3.4V • Pod incluse: TG Pod con Coil Integrata • Resistenza: 0,8Ω e 1,0Ω • Tiro Automatico • Ricarica Liquido: Laterale • Tipologia Tiro: di Guancia (MTL) • Ricarica: USB-C da 0.5A ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; Protezioni attive: • Cut-off 6s • Short Circuit Protection • Low Voltage Protection • Over Current Protection • Over Voltage Protection ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; Colori Disponibili: • Black • Red • Blue • Grey • White • Galaxi Black • Sakura Pink • Violet Red • Fern Green • Graphite Blue ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; Prime Impressioni: Cyber G Slim deriva dal Cyber G originale del quale mi sono occupato recentemente. Il nuovo Cyber G Slim ha una nuova batteria integrata che passa dai precedenti 850mAh agli attuali 1.200mAh aumentando cosi l'autonomia di svapo per l'utente. Rimane invariato l'accattivante design in stile Mech, in questa versione "Light" l'assemblaggio è composto da una combinazione di plastica di tipo resistente che ne abbassa notevolmente il peso. Cyber G Slim utilizza TG Pod ricaricabili di forma circolare con coils integrate, compatibili con Cyber G originale. Il nuovo Cyber G Slim offre solamente la modalità automatica per la facilità d'uso degli utenti inesperti e offre la porta Type-C per ricaricare rapidamente la batteria interna da 1.200mAh. Come ho accennato in precedenza la capacità della batteria è stata incrementata fino a 1200mAh che è un valore piuttosto alto per un pod. Questo garantisce sessioni di svapo più lunghe e meno ricariche, offrendo un utilizzo prolungato. ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; LED & Airflow: Il sistema di ricarica di tipo C di Cyber G Slim si trova sul fondo del Mod ed è coadiuvato durante l'uso e durante la ricarica da un piccolo ma luminoso LED. Questo Led si occupa anche di consegnare le notifiche di sicurezza all'utente tramite varie modalità di lampeggio e di colore della luce. • Quando il livello di carica della batteria è compreso tra 0 e 30% la luce è Rossa • Quando il livello di carica della batteria è compreso tra 30 e 60% la luce è Blue • Quando il livello di carica della batteria è compreso tra 60 e 100% la luce è Verde Il sistema di afflusso dell'aria si avvale di un piccolo foro per estrazioni calibrate per RDL/MTL, puoi vedere il foro dell'airflow indicato nell'immagine sottostante. Ho ricevuto per questo test una elegante colorazione Rossa di Aspire Cyber G Slim. Il leggerissimo corpo di plastica è arricchito con minuscoli puntini argentati per un effetto brillante, le altre decorazioni sono in bianco e riguardano; il logo di Aspire, la scritta identificativa "CYBER G SLIM", il logo di smaltimento e il marchio C E. All'interno del vano/pod sono presenti; il sensore di attivazione automatica dei puffs, i perni di contatto flottanti e placcati in oro, infine due magneti per trattenere la cartuccia ben salda. ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; TG POD: Il sistema TG Pod è compatibile sia con i dispositivi Cyber G che Cyber G Slim. Dopo avere rimosso l'adesivo di protezione sul fondo della cartuccia puoi vedere la canalizzazione dell'aria verso la coil, due magneti di forma circolare e due contatti sempre di forma circolare. L'aria viene regolata unicamente dall'airflow presente sul fondo del Mod e dal tipo di cartuccia (0.8/1.0Ω) che deciderai d'inserire. Il Drip Tip trasparente è fisso e ha una dimensione interna compatibile con estrazioni di tipo RDL/MTL. Nella dotazione di questo Kit è presente solo una TG Pod con valore resistivo di 0,8Ω, la resistenza interna è di tipologia Mesh ed è adatta per RDL, l'altra resistenza da 1,0Ω a Mesh per MTL è disponibile per l'acquisto separato. Il riempimento della TG Pod è di tipo laterale con un gommino nero sollevabile, il foro di riempimento è dimensionato correttamente per le punte della maggior parte dei flaconi di e-liquid che sono disponibili sul mercato. ► Aspire Cyber G Slim Pod Mod Kit 1200mAh; Prova di Svapo & Conclusioni finali: Ho utilizzato per il mio test aroma "Crispy" diluito al 10% in una soluzione 50:50 di VG/PG con boost 3mg/ml. Occorre riempire la cartuccia nuova e attendere almeno 5 minuti la prima volta che si utilizza, per dare tempo al cotone d'impregnarsi di liquido. La coils integrata a Mesh da 0,8Ω offre un tiro silenzioso e a ogni boccata puoi gustare un intenso sapore, con un vapore piacevolmente vellutato e corposo. Il livello di nicotina presente nel liquido viene veicolato in modo molto efficace proprio come quando si utilizzano atomizzatori più evoluti. Una nota piacevole è quella che questa cartuccia è assolutamente priva di perdite o di anomale formazioni di condensa. Il chip ASP di Cyber G Slim Pod-Mod implementa ampie caratteristiche di sicurezza. La batteria integrata da 1200mAh ha un'ottima durata e garantisce una tensione di uscita costante di 3,4 volt. Cyber G Slim di Aspire è sicuramente un vincente nella sua categoria, perchè è adatto per i neofiti che ricercano sia lo svapo MTL ristretto sia lo svapo RDL moderatamente liscio. Grazie al suo accattivante e compatto fattore di forma "vape pen" Cyber G Slim può essere facilmente trasportato e utilizzato in modo furtivo e poco appariscente anche in alcuni ambienti di lavoro. Vorrei ringraziare Aspire per avermi fornito il kit. Spero che questa recensione sia stata utile per chiunque desideri acquistare Cyber G Slim Pod Mod Kit. https://www.aspirecig.com/cyber-series/cyber-g-slim Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  3. Dicodes sbs18350qi (wireless charging)

    Una prima apparizione alla Hall of Vape Stuggart Messe nei primi giorni di maggio, poi una sfuggente presenza alla veronese Vapitaly 2023, ora finalmente in distribuzione. Esatto, proprio lui: l’ultimo gioiello firmato Dicodes, dalle sembianze pescate d’altri tempi ma imbottito di tecnologia ed elettronica tutta nuova e come al solito a nessuno seconda, ennesimo stabile punto di riferimento per coloro soliti “svapare” in controllo della temperatura. SBS18350Qi è l’ultima creazione scaturita a Herne nei laboratori di DIgital COntrolled DEviceS, una box mod interamente modulare come personalizzabile la cui caratteristica più eclatante è l’essere dotata di sistema Wireless Charging secondo standard Qi. Gli amici di Dicodes GmbH me ne hanno inviato un esemplare accompagnato dai suoi accessori opzionali e come non dimostrare in parte la mia gratitudine se non produrre un rapido scritto introduttivo a SBS18350Qi? Buona lettura. SBS18350Qi si presenta nel “classico” elegante e minimale cofanetto in metallo fustellato 12cm * 12cm dalla finitura argentea opaca dove unico centrale elemento è il nome apposto in rilievo secondo uno stile al quale ormai indissolubilmente legata l’intera riconoscibile produzione Dicodes, già solo foriero di qualità elevatissima a livello top gamma ed anche oltre in chiave vaping. Un semplice cofanetto a racchiudere una lucente gemma perché fondamentalmente nel tempo, lo confermeranno i vapers di lungo corso, Dicodes ha senza ombra di dubbio dimostrato di essere ben sopra gli altri e quindi immagino non abbia bisognodi sgargianti e colorati packaging per mettersi in mostra né tantomeno essi considerati l’attrattiva per acquirenti disposti a spendere i €229,00 necessari per possederla, oltremodo ben consapevoli di mettere le mani su un perfetto “orologio svizzero” fatto mod, ineguagliate idee, interessanti novità e materiali agli antipodi della produzione di massa orientale, impietoso sarebbe qualunque confronto. Certo è che a fronte di un cospicuo esborso si acquista sì un piccolo pezzettino di storia del vaping od almeno uno dei suoi particolari esponenti, ma nella pratica oltre “alle migliori delle prospettive” ecco quanto ricevuto in cambio: ● Dicodes SBS18350Qi box Mod; ● Dicodes Charger for SBS18350Qi; ● Cavo USB Type-C to USB Type-C; ● campione della lunghezza di 0,5m di Dicodes Resistherm Nife30 resistance wire; ● talloncino in cartone formato business card con Qr-Code per il download e consultazione del fondamentale manuale operativo esclusivamente reso disponibile in lingua inglese oppure tedesco. Sembra essere uscita dalla fucina di uno zelante maniscalco dallo spiccato pallino inventivo oppure timido tentativo di un creativo alle prime armi, nulla di più sbagliato! SBS13850Qi è rappresentazione, tanto anacronistica quanto lineare semplificazione portata all’estremo confine, dell’idea Dicodes di proporre un dispositivo altamente modulare, probabilmente l’aggettivo più calzante, ed allo stesso tempo always ready to vape libero dalla “schiavitù da ricarica”. Per rendere tutto ciò possibile quali miglior alleati se non fare affidamento ancora una volta sulla comprovata ingegnerizzazione, accurata manifattura, precisione ed appurata raffinatezza di una elettronica per l’ennesima volta farcita di features tutte nuove? Più che oggetto il nuovo dispositivo Dicodes è, mi si permetta l’eccesso, originale interpretazione e proposta di vaping rilassato; sempre pronto ed efficiente, fatto “reale” tramite materiali di elevata qualità provenienti per intero dalla filiera industriale tedesca e nessun componente utilizzato originato nella “fabbrica del mondo”: orgogliosamente teutonici l’acciaio e la totalità della elettronica progettata e realizzata in loco, del produttore vanto principe, come “made in Germany” il complessivo assemblaggio di ciò che con pochi e semplici tratti i designers Dicodes hanno trasferito dalle idee alla materia. Somma miniaturizzazione convogliata in un lucido “lingotto” con massa a vuoto di circa 65 grammi dalle estremità gentilmente semicircolari, dall’aspetto tanto essenziale quanto insolitamente elegante in cui è il solo “ritratto di impianto produttivo da estrazione mineraria”, simbolo del brand Dicodes, a giganteggiare per contrasto quale riconoscibile elemento distintivo. Tutto realizzato in una inedita commistione di materiali in cui la nobile lega ferrosa è sia intelaiatura per la tazza anch’essa in acciaio 316L del diametro di 24mm dal noto pin positivo in rame berillio dalla caratteristica escursione con resistenza incrementale logaritmica ed inciso il numero seriale di produzione, che guscio protettivo per la sublime affidabile elettronica questa volta capace di ricaricare per induzione l’accumulatore Li-Ion installato al momento. Dietro all’adozione della ricarica wireless, ovvero spinta per la nascita della stessa SBS18350Qi, vi è l’idea di evitare la sostituzione frequente della batteria semplicemente poggiando, tra una sessione e l’altra, il device su “un pad caricabatterie” mimetizzato tra i vaporizzatori della propria collezione oppure palesemente in bella vista sulla propria scrivania: così l’accumulatore sarà sempre carico e mantenuto tale per tutto il giorno, ovviamente stile di svapo dell’utente permettendo. Non sorprende, alla luce della motivazione gestazionale, se i signori di Dicodes abbiano scelto di abbinare SBS13850Qi alle fonti energetiche più “piccole” già adoperate nelle flashlights di alta gamma e traslate poi nel modo del vapore; questa a personale giudizio la “giustificazione” secondo la quale il nuovo gingillo arriva nelle mani dell’acquirente dotato di un “battery tube” adeguatamente calibrato per ospitare esclusivamente il formato di batterie 18350, da depositare nell’apposito alloggio dal pin positivo esposto ricavato nel corpo del “lingotto” e successivamente inglobare saldamente avvitando il tubo preposto. Così assemblata SBS18350Qi meraviglia per la sua compattezza e maneggevolezza, un dispositivo tanto minuto quanto ingombrante nel carisma, catalizzante piccolo gioiello con le sembianze pervenute dagli albori del modding ma innegabilmente immarcescibili allo scorrere del tempo: chapeau! Ma le sorprese non finiscono qui! Parallelamente alla distribuzione della nuova SBS18350Qi, Dicodes ha ben pensato di affiancarle tubi batteria opzionali così da modulare l’aspetto complessivo del dispositivo alle esigenze “estetiche” ed oltremodo adeguarlo a quelle energetiche della clientela: 18500 battery tube, il mio preferito, e 18650 battery tube, acquistabili al costo di €25,00 per “misura”, sono dedicati ai corrispondenti formati di accumulatori reperibili più o meno agevolmente sul mercato. Entrambi i 2 tubi accessori opzionali mi sono stati forniti a titolo gratuito. Inutile ribadire ancora una volta la raffinata fattura di ognuno di essi, indifferentemente se per formato 18350, 18500 oppure 18650, tutti dotati di perfetta e scorrevolissima filettatura, di una sorta di ammortizzatore interno nel punto di contatto con il polo negativo per stabile connessione ed conseguentemente ottimale conduzione elettrica dell’accumulatore, come di un o-ring di “fine corsa” utile ad impedire eccessiva rotazione tra le parti e barriera contro possibili infiltrazioni di e-liquid verso l’interno del corpo mod, che in sua assenza sarebbero potute occorrere in caso sfortunate perdite da parte dell’atomizzatore. Lapalissiano, ma l’uso dell’uno oppure dell’altro battery tube graverà, al netto della corrispondente batteria, sul peso complessivo dell’insieme con addizionali 36g, 55g oppure massimi 75g: da un minimo di 101g quando SBS18350Qi modulata per gli accumulatori più piccoli, fino ad un massimo di 140g se ricercata la massima capacità energetica garantita da celle 18650. Ma veniamo alla “cosa più succosa” di SBS18350Qi, ovvero la “magia” della ricarica wireless possibile grazie al pad induttivo incluso nella confezione denominato Charger for SBS18350Qi, sul cui funzionamento specifico ho avuto spiegazioni dall’ Ing. Achim Kleinlogel progettista dell’intera nuova elettronica pensata per la box mod firmata Dicodes. Il Charger for SBS18350Qi é progettato e realizzato secondo le direttive e specifiche dello standard Qi codificato dallo Wireless Power Consortium, quindi per conseguenza con il protocollo Power Delivery ora reso obbligatorio tramite direttiva della Commissione Europea sull’ultima generazione di caricabatterie da muro ad alta potenza, ossia semplificando quelli con il connettore microUSB Type-C perché gli unici approvati come “caricabatterie universali” ed ora imposti come unico mezzo di ricarica all’interno dei territori facenti parte della Unione Europea a partire dall’anno venturo. Ecco schematicamente quanto appreso con una doverosa premessa: sebbene pratica e scenografica la libertà da cavi e cavetti ha un suo prezzo, infatti la ricarica di accumulatori per induzione senza filo energicamente soffre di netta minor efficienza rispetto alle comuni “cablate” ed il dover venire a patti con correnti parassite, “barriere induttive” e leggi della termodinamica è lo scotto da pagare quando si ha intenzione di adottare tale tecnologia. Il pad di SBS18350Qi è per lo specifico scopo quanto di meglio siano riusciti a realizzare nei laboratori Dicodes e l’uso di plastica alla base della box mod, sacrificando un po’ di acciaio, è diretta conseguenza di tali necessità, perchè la presenza di metallo in tale punto avrebbe impedito il processo di induzione vanificandolo con una sorta di “schermatura” che avrebbe solo generato correnti spurie ed eccessivo calore da dispersione energetica. A seconda della tipologia di caricabatterie “da muro” utilizzato il Charger for SBS18350Qi avrà comportamenti specifici: se come consigliato connesso ad uno certificato Power Delivery, per la intrinseca capacità di negoziare tra dispositivi corrente e tensione secondo tale standard, una volta poggiata sopra SBS18350Qi e stabilita la connessione si avvierà una fase di pre-carica a tensione costante della durata massima di 30 muniti a 100mAh fino al raggiungimento dei 3V di carica della batteria installata.Successivamente la modalità di ricarica cambierà in corrente costante con valore di 500mAh, idonea soprattutto per i formati 18350 e 18500, ciò fino ai 4,1V di carica dell’accumulatore per poi ritornare alla precedente tensione costante con corrente di 100mAh quale “energia necessaria”al mantenimento dello stato acquisito della batteria. Invece quando utilizzato un “comune” caricabatterie da muro con sola “uscita” USB Type-A il Charger for SBS18350Qi irrorerà sempre corrente di 500mAh partendo da una fonte di almeno 5V/1,5A necessaria a sopperire la scarsa efficienza del sistema di ricarica senza fili. Diversa però la “situazione” quando in uso il battery tube più grande affiancato a batterie formato 18650 con capacità complessiva di circa 2800mAh ed oltre la cui carica residua è inferiore a 2,8V. In tale caso il tempo di 30 minuti di pre-carica a 100mAh previsto dalle routine del Charger for SBS18350Qi non sarà sufficiente a raggiungere la soglia dei 3V necessari ad attivare la “carica standard a 500mAh”, come con tale “potenza” reputato eccessivo il tempo necessario al completo ripristino della riserva energetica dell’accumulatore; in queste eventualità il consiglio di Dicodes è di provvedere ad una iniziale ricarica avvalendosi di un tradizionale caricabatterie standalone e successivamente utilizzare il pad Charger for SBS18350Qi per il solo suo “mantenimento energetico”. Vi è inoltre da notare che a causa dell'alloggiamento metallico che circonda la parte inferiore della mod vengono prodotte ulteriori perdite rispetto ai dispositivi con ricarica wireless fatti di sola"solo plastica", e che la scocca in metallo è anche il motivo per cui altri pad di ricarica wireless di altri produttori/dispositivi per lo più non riescono a caricare SBS18350Qi, questo perché la bobina di trasmissione in questi pad di ricarica è più grande della mod stessa, il che crea ulteriori correnti parassite nel metallo. Utile presumo segnale che durante le fasi di ricarica le “perdite di potenza” dovute alla scarsa efficienza della tecnologia induttiva, più quelle della batteria durante tale fase sono anche il motivo per cui il dispositivo e il pad si surriscaldano, comportamento previsto e quindi ritenuto normale è fino a +18°C - 20°C riferito alla temperatura ambiente: con una temperatura ambiente di 20°C il dispositivo si riscalda fino a circa 38°C - 40°C. Oltre tale soglia di incremento interverrà un sistema di protezione sia per il Charger for SBS18350Qi che per l’elettronica adibita alla ricarica wireless all'interno del device arrestando del tutto la sequenza di ricarica fino al raffreddamento; in questa evenienza il pad inizia a lampeggiare e deve essere temporaneamente disconnesso dall’alimentazione. Sul pad di ricarica è posizionato un LED con il quale visualizzati i tre status operativi: colore rosso ad indicare che l’accessorio è connesso ad una fonte energetica e pronto alla ricarica, colore blu a significare stabilita connessione con il relativo “ricevitore” presente sulla mod SBS18350Qi e ricarica dell’accumulatore in corso e, come accennato, lampeggiante in caso di entrata in funzione della protezione contro l’eccessivo innalzamento della temperatura di esso oppure della mod posta in ricarica. A complemento degli indicatori l’esclusiva elettronica di SBS18350Qi sul “fronte ricarica” prevede inoltre la visualizzazione del livello di carica raggiunto sul display alla veloce pressione del pulsante di attivazione e la presenza di una piccolo ulteriore LED di colore rosso, che è possibile intravedere osservandone il bordo inferiore, il cui bagliore è indicazione della corretta trasmissione della corrente indotta verso la batteria. Oltre tutto questo, l’inedita circuiteria di SBS18350Qi è riconoscibile anche grazie ai 2 “nuovi proiettati” a schermo: rinominata in Power la modalità di erogazione precedentemente conosciuta come Standard e la presenza di una ulteriore “schermata” tra le statistiche relative allo stato della batteria. In essa visualizzati i valori relativi alla resistenza interna complessiva dell’insieme mod (6mΩ) ed accumulatore in uso assieme ad una dettaglia misurazione del voltage drop di quest’ultimo utile a capirne sia lo “stato di usura” che a valutarne l’idoneità in caso di builds necessitanti di potenze prossime al massimo erogabile di SBS18350Qi. Parlando di mere specifiche tecniche SBS18350Qi non si discosta da quanto gli abituali utilizzatori di prodotti Dicodes abbiano ormai ben fissato in mente: Potenza massima erogata di 60W in presenza di impedenze comprese in un intervallo di 0,15Ω e 1,67Ω; Tensione massima erogata 10V; Corrente massima eroga 20A; Range di potenza erogabile compreso tra 5W e 60W; Regolazione del livello massimo di scarica della batteria tra 2,5V e 3V; 5 modalità di erogazione: variwatt, controllo di temperatura, bypass, interruzione pulsata riscaldamento, picchi di potenza; In temperatura controllata preimpostati 7 “programmi” per: NiFe30 (Dicodes Resistherm), nichel200, titanio, acciaio 304, acciaio 316, acciaio 316L, NiFe48 (formulazione proprietaria); In temperatura controllata possibile l’uso di qualsiasi materiale purchè se ne conosca il coefficiente TCR tramite profilo “Other”; Misurazione della resistenza interna dell’accumulatore; Resistenza interna della mod data dalla somma di quelle dei materiali utilizzati, connessioni e saldature pari a 6mΩ; Impedenza supportata compresa tra 0,05Ω e 5Ω totali; In erogazione tempo di 0,10 secondi per raggiungere il picco massimo di potenza selezionata; Funzionalità di auto-spegnimento selezionabile a piacere tra 1 minuto e 60 minuti; Garanzia 2 anni sulle componenti elettroniche per malfunzionamenti non imputabili all’utente. Come tutte le produzioni Dicodes la nuova SBS18350Qi è in grado di operare secondo 5 differenti modalità, 3 delle quali inizialmente per impostazione predefinita di fabbrica nascoste all’utente, scelta questa giustificata per semplificare e snellire il settaggio in prima impronta e per rendere graduale la curva di apprendimento dei principi fondamentali di base del mondo Dicodes. Solo dopo aver preso adeguata confidenza ed attivata la “modalità Esperto” Exp.Mode si avrà a disposizione l’intera gamma delle opzioni di erogazione: Power: voce di menù HCtrl Power, la classica operatività in VariWatt con potenza selezionabile tra 5W e massimi 60W con incrementi di 0,5W per potenze fino a 30W e con variazione di 1 Watt fino alla massima potenza consentita di 60W. Dicodes consiglia di non superare i 20W se utilizzata una batteria formato 18350 e 30W se installata una 18500 per le intrinseche minori prestazioni ti tali accumulatori rispetto alle pià comuni 18650. Temperatura controllata: voce di menù HCtrl TmpCtrl, la modalità di erogazione che ha portato al vertice Dicodes e sue elettroniche; da utilizzare per uno svapo in ineccepibile controllo di temperatura da 120°C a 280°C con variazioni di 5°C già con codificati settaggi per numerosi idonei materiali resistivi quali i comuni Acciaio 304, Acciaio 316, Acciaio 361L, Titanio, Nichel200, Nife30 Resistherm Dicodes e NiFe48 StealthVape. Nel caso si desideri utilizzare altri materiali come ad esempio Nife48 Zivipf necessario utilizzare il preset “Other” ed immettere il corretto valore TCR. Protezione di calore: voce di menù HCtrl HtrProt, particolare modalità operativa nella quale la potenza applicata alla coil è periodicamente interrotta, quasi un pulsare più o meno marcato secondo selezionabili preimpostate tempistiche e correlate percentuali di potenze. Tale erogazione è descritta come utile a mantenere perfetto l’afflusso di e-liquid alla coil e grazie alle frequenti interruzioni di “corrente” mantenere in ottimo stato di salute cotone ed avvolgimento resistivo limitando il calore sprigionato. Boost di Potenza: voce di menù HCtrl P-Boost, come intuibile più che una vera e propria differente erogazione tale modalità può essere considerata, personale giudizio, una estensione o variazione sul tema della classica VariWatt utile in caso si abbia necessità di raggiungere in tempi brevissimi la massima eccitazione dell’avvolgimento resistivo. Se selezionata il circuito si occuperà di fornire una iniziale maggiore potenza personalizzabile alla coil per un lasso di tempo regolabile da 0,1 secondi a 1,2 secondi fino a massimi 60W. ByPass: voce di menù HCtrl ByPass, la mod si comporterà come “una meccanica” in cui tensione e corrente saranno direttamente inviate alla coil senza che il circuito ne controlli le operazioni pur mantenendo attive tutte le routine di sicurezza prima fra tutte la limitazione a massimi 20A di corrente in uscita. Per le restanti nozioni sulle funzionalità del dispositivo ed approfondimenti sul suo menù di configurazione rimando ad una attenta lettura dell’apposito manuale scaricabile inquadrando il QR-Code stampato sul cartoncino incluso nella confezione. Per completezza di “panoramica” vi lascio ad una breve galleria di immagini in cui ammirare il risultato estetico dell’accoppiata SBS18350Qi con alcuni degli atomizzatori facenti parte della mia modesta collezione in relazione ai tre battery tubes opzionali 13850,18500 e 18650. SBS18350Qi + battery tube 18350 SBS18350Qi + battery tube 18500 SBS18350Qi + battery tube 18650 Ringrazio Dicodes GmbH per la cortesia che mi è stata ancora una volta riservata concretizzata nell’invio a titolo gratuito di Dicodes SBS18350Qi e suoi accessori oggetto del presente scritto, i sig.ri Ing. Georg Usai, Ing. Achim Kleinlogel per la disponibilità e pazienza dimostrata rispondendo sempre alle mie continue domande e richieste di chiarimenti. dicodes Box Mods: SBS18350Qi - dicodes-mods.com Ringrazio svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è anche in questa occasione cortesemente concessa e tutti Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi costruttive critiche e/o graditi consigli. Grazie!
  4. FreeMax Marvos T80W Kit Freemax ha recentemente rilasciato il suo nuovo dispositivo denominato Marvos T 80W kit direttamente ispirato nella forma alla famosa linea "Twister" con i suoi Tank Sub Ohm. Come tutti sappiamo, i Sub Ohm Tank series di Freemax sono ampiamente riconosciuti per le grandi prestazioni delle loro longeve coil abbinate a materiali assorbenti innovativi e ricercati sui quali FreeMax continua e ha sempre investito molto in ricerca e sviluppo. Buona lettura. Confezione: La scatola Bianco/azzurra riporta anteriormente l'immagine del Kit Marvos T, una indicazione del colore del campione contenuto in essa e una icona adesiva che contiene il seguente messaggio: "Better Than The Best Sub Ohm Thank Marvos". Sul retro oltre al contenuto sono presenti; le specifiche del dispositivo, loghi, marchi, indirizzo di Shenzhen FreeMax Technology Co., LTD. Le avvertenze indicano di tenere fuori dalla portata e dalla vista di bambini e animali il dispositivo e ne sconsigliano l'utilizzo a donne incinte o che allattano, a persone a rischio di malattie cardiache, ipertensione, diabete, con sindrome depressiva o con asma. Le principali caratteristiche, lo scratch&Scan, alcuni codici a barre e il numero di batch attuale sono tutti riportati sui fianchi della scatola. Packing List: 1* FreeMax Marvost T80W Battery 3.000mAh 1* Pod da 4.5ml 1* MS Mesh Coil da 0.15Ω Output Power 60-70-80W 1* MS Mesh Coil da 0.25Ω Output Power 40-50-55W 1* Cavo Type-C per la ricarica 1* Warning Card 1* Manuale Utente Specifiche: • Materiale: PCTG, FeCrAl, lega di zinco + ABS • Peso: 126,8 g • Dimensioni: Ø27,3 x 125,55mm • Capacità del pod: 4,5ml • Coil: MS Mesh (formula di cotone in fibra di tè + Mesh SS904L) • Capacità della batteria: 3000mAh • Porta di ricarica: USB-C 2A • Potenza in uscita: 20-80W regolabile su 3 step (Basso, Medio, Alto) a seconda della coil inserita Colori disponibili: Grey, Black, Blue, Red. Prime impressioni: Secondo FreeMax il kit Marvos T 80W utilizzando la tecnologia FM CHIP 2.0 recentemente aggiornata, consente un'uscita di potenza estremamente precisa, un tempo di reazione al Fire super rapido, protezioni sicure ed è in grado di offrire agli utenti un'esperienza di svapo intelligente, easy e stabile. Per questo test ho ottenuto la versione Blue di Marvos T 80W, la vernice metallizzata appare robusta e di bella tonalità "seria". Mi piacciono anche le altre colorazioni specialmente quella neo/opaco. Marvos T 80W è chiaramente ispirato alla famiglia di tubi Gemm e Twister di FreeMax, ma questa volta il dispositivo viene proposto in versione "AIO" questo ne limita anche le dimensioni in altezza rendendo il kit piuttosto maneggevole. Mi ha fatto molto piacere che a questo Device abbiano abbinato l'AFC bilaterale regolabile, la presa di ricarica Type-C e un tipo di Pod-Tank con Drip-Tip 810 sostituibile. Inoltre è disponibile a parte un pregevole Pod-Tank interamente realizzato in vetro Pyrex che dovrebbe garantire una migliore percezione aromatica dei liquidi contenuti in esso. FreeMax dichiara che l'opzione "Pod Tank in vetro" è la prima al mondo a essere stata resa disponibile sul mercato. Conosco le ottime prestazioni delle coil sviluppate da FreeMax, per questo le premesse per un ottimo dispositivo Entry Level per lo svapo DL/DTL ci sono tutte. Sono estremamente fiducioso, nell'attesa di utilizzarlo mi lecco i baffi! Quindi avanti con e-liquid di fragole e lamponi sparati a tutta potenza! Vista del dispositivo: Il Pod-Tank in Pyrex è abbastanza grande, offre un controllo totale sul livello del liquido contenuto in esso e appare correttamente dimensionato con la batteria. L'altezza totale del kit è 125.5mm. Il Tubo/batteria ha un diametro di 27.3mm. La ghiera AFC è zigrinata per una miglior presa delle dita ed è dotata di fermi di fine-corsa, le due asole contrapposte misurano 11x3mm. L'unico tasto presente è piuttosto piccolo, tuttavia essendo sporgente è facile da raggiungere. Il tasto assolve al compito di attivare il Mod e il Led in esso contenuto invia informazioni sullo stato di carica della batteria e le notifiche sullo stato di funzionamento tramite le protezioni attive presenti nel chipset. Sopra al tasto Fire appare la scritta "FreeMax" disposta in orizzontale. La scritta " Marvos T" di colore bianco è disposta in verticale sotto al tasto Fire. La porta di ricarica USB-C da 2A è contrapposta rispetto al tasto Fire. Marvos T 80W, sopra e sotto: Il vano/pod ha un diametro interno di 25mm, contiene il classico anello di acciaio per l'attrazione magnetica del tank. Sul fondo del vano-pod ci sono i contatti flottanti e placcati in oro. Sul fondo del Mod sono presenti 6 fori di sfiato per la sicurezza, le indicazioni sul nome del prodotto e sul luogo d'origine. Pod Tank 4.5ml: FreeMax ha realizzato questo Pod-Tank in PCTG da 4.5 ml con lo scopo di mantenere le ottime prestazioni dei dispositivi Fireluke, quindi lo ha dotato di un Drip-Tip 810 sostituibile e di nuove coil dedicate. Pyrex Pod Tank 4.0ml: Acquistabile separatamente (Ringrazio FreeMax per avermelo inviato) è disponibile la versione in vetro sempre con drip-tip sostituibile. Mi piace molto l'idea, d'altra parte anche per gustare un buon vino è preferibile farlo in un bicchiere di vetro piuttosto che in un bicchiere di plastica! Attacco magnetico: Il classico design "circolare" molto in voga ha convinto anche FreeMax. Entrambe le cartucce PCTG e Pyrex, utilizzano il refil dal basso tramite una porta nascosta dal classico tappo in silicone. Le coil si inseriscono a pressione. La connessione magnetica tra Pod e Mod è molto forte, 4 potenti magneti garantisce un'ottima sicurezza. MS Mesh Coil: Queste Coil sono direttamente ispirate alla serie Fireluke e FM COILTECH 4.0 con formula di cotone in fibra di tè e grado militare SS904L della Mesh. Anche in questo caso le prestazioni tra 40 e 80W sono eccezionali nel creare nuvole abbondanti con sapori meravigliosi. Le resistenze da 0.15 e 0.25Ω vengono distribuite in blister da 5 pezzi. Guida operativa: Il dispositivo rileva la resistenza installata e in base al livello di potenza selezionato dall'utente fornisce un corretto wattaggio. • Premi il pulsante Fire 5 volte per accendere/spegnere il dispositivo • Per regolare la potenza premi 3 volte il tasto Fire per sceglier 3 livelli Rosso (Basso) Blu (Medio) Verde (Alto). Step di potenza: • Coil 0.15Ω: Rosso 60W, Blu 70W, Verde 80W. • Coil 0.25Ω: Rosso 40W, Blu 50W, Verde 55W. Significato luci led: Attraverso i flash e i colori emessi dal led che è posizionato all'interno del tasto fire è possibile controllare diversi parametri di sicurezza e di stato di carica della batteria. • Protezione a bassa tensione: La spia rossa lampeggia 20 volte • Protezione da Cortocircuito & Bassa Resistenza: La spia rossa lampeggia 5 volte • Protezione Cut Off & Circuito Aperto: La spia rossa lampeggia 10 volte • Protezione Alta Temperatura: La spia rossa lampeggia 2 volte Ricarica: • Spia rossa: 0%-33% • Spia blu: 33%-67% • Spia verde: 67%-100% Conclusioni finali: Il kit Marvos T 80W è di tipologia Entry Level per lo svapo RDL/DL, è solido e abbastanza contenuto nelle dimensioni. Sicuramente appartiene a una fascia di prezzo accessibile a tutti. Offre una regolazione accurata della potenza in grado di supportare perfettamente le MS Coil in dotazione entrambi i pod tank hanno un contenuto di liquido più che buono 4.5ml e 4.0 ml per la versione in Pyrex (opzionale). Inoltre i drip Tip 810 sono sostituibili e sono realizzati in modo di limitare lo "spitback". I fenomeni di formazione di condensa sono pochi e del tutto gestibili. Marvos T 80W sotto questo aspetto è eccellente. Il controllo AFC bilaterale è preciso, offre un buon grip alle dita ed è in grado di gestire la giusta quantità di aria per lo svapo RDL/DL potrai quindi personalizzare il tuo Puff preferito La batteria da 3000mAh consente una buona autonomia utilizzando il dispositivo tra i 40 e i 60W e la porta USB di Tipo-C 2A permette una ricarica completa in soli 90 minuti. • Freemax MS Mesh Coil 0,15Ω (Uscita: 60W, 70W, 80W) • Freemax MS Mesh Coil 0,25Ω (Uscita: 40W, 50W, 55W) La gestione della potenza nel Twister era affidata a una rotella sul fondo del mod che variava il wattaggio di 5watt in 5watt, questa soluzione quindi poteva essere interessante per gestire l'uso in MTL anche con altri Atom. Differentemente il nuovo Marvos T 80W attraverso la regolazione di potenza può gestire l'erogazione partendo da un range minimo di 20W quindi esclude l'utilizzo di future coil MTL per il Pod-Tank. Tuttavia la gestione in RDL/DL con le sue attuali coil (in un range da 40 a 80W) risulta impeccabile con entrambe le resistenze che si confermano al vertice per produzione abbondante di vapore e durata. Il trasferimento del sapore al palato è incredibile, occorre limitare il concentrato di nicotina nei liquidi perchè queste coil catturano ogni sfumatura e la amplificano notevolmente. Per me queste coil sono al Top! Sicuramente buona parte del merito va al cotone in fibra di Tè e alla ricerca costante da parte di FreeMax alla quale vanno i miei complimenti. Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso Ringrazio FreeMax per avermi inviato il prodotto gratuitamente in cambio della mia onesta valutazione. https://www.freemaxvape.com/marvos-t-80w-kit/
  5. Ciao, oggi diamo un'occhiata a LUXE XR Max Kit inviatomi dallo shop online @Sourcemore.com. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► LUXE XR Max Kit; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • 1. Batteria ad altissima densità da 2800mAh • 2. Pod Mod da 80W per utenti DTL • 3. SSS Tech blocca saldamente il liquido all'interno • 4. Tecnologia di riscaldamento COREX, chip AXON • 5. Compatibile con i pod LUXE X/XR e le coils GTX • 6. Interfaccia utente più semplice che mai con pulsanti touch intelligenti • 7. Riconosce la resistenza della coil con la modalità intelligente • 8. Struttura Morph-Mesh e cotone COREX più soffice • 9. La precisa regolazione del flusso d'aria fornisce lo svapo da MTL a DTL • 10. Le luci pulsanti energiche risplendono attraverso un design cristallino ► LUXE XR Max Kit; Packaging: Sul lato anteriore puoi vedere il logo sullo sfondo e una immagine del dispositivo, inoltre è presente una informazione riguardante la piena compatibilità con tutte le cartucce Luxe X. Sul retro della confezione sono riportate; le specifiche, packing list, indirizzi di contatto del produttore, codice a barre, indicazione di colore di questo sample, avvertenze di utilizzo. Sui rimanenti lati puoi vedere le principali caratteristiche sotto forma d'icone. ► LUXE XR Max Kit; Packing List: • 1 Vaporesso LUXE XR Max • 1 Vaporesso LUXE XR Pod (DTL) • 1 Vaporesso LUXE XR Pod (RDL) • 1 Mesh Coil GTX da 0,2Ω • 1 Mesh Coil GTX da 0,4Ω • 1 Cavo di tipo C • 1 Manuale utente • 1 Scheda di garanzia ► LUXE XR Max Kit; Specifiche: • Dimensioni: 106,5x32,1x26mm • Capacità della cartuccia: 5ml (standard) • Capacità della batteria: 2800mAh • Potenza di uscita: 80W max • Corrente di carica: CC 5V/2A. Tipo-C • Schermo OLED: Da 0,54", 2 luci LED RGB ► LUXE XR Max Kit; Colori Disponibili: • Nero • Grigio • Argento • Blu • Rosso • Bianco • Verde ► LUXE XR Max Kit; Introduzione: Vaporesso è giunta alla terza generazione di Pod XR invogliata dal fatto che sia Luxe X che Luxe XR hanno ottenuto notevoli apprezzamenti da parte dei Vapers, quindi dopo avere introdotto l'aggiornamentoa per Luxe X con le cartucce XR dotate di coils GTX sostituibili ha dato vita a un nuovo progetto denominato LUXE XR Max. La nuova Pod Mod della famiglia LUXE X con 80W di potenza max ha una batteria ad altissima densità da 2800mAh, non è solo molto più potente, ma anche abbastanza compatta da consentirti di passare un'intera giornata con lo svapo DTL. Alimentata da AXON Chip, LUXE XR Max presenta un'interfaccia utente più semplice che mai con pulsanti touch intelligenti, puoi attivare il pulsante per regolare la potenza, per confermare, per accedere al menu. Inoltre, il chipset può riconoscere la resistenza della coil, consigliarti la migliore potenza e persino limitare la potenza per evitare tiri a secco. Il kit Vaporesso LUXE XR Max è completamente compatibile con i pod LUXE X/XR e le coils GTX. L'esclusiva struttura morph-mesh con il cotone COREX più soffice forniranno un riscaldamento più uniforme e un più rapido assorbimento dei liquidi. ► Vaporesso Luxe XR Max Kit; Batteria 2.800mAh: La porta di ricarica Type C si trova sul fondo del dispositivo; una volta collegato il cavo, sullo schermo vengono visualizzati l'indicatore di percentuale della batteria e il tempo rimanente. Per una ricarica completa della grossa batteria da 2.800mAh occorrono circa 60 minuti. La cosa impressionante che non mi sarei mai aspettato da un dispositivo cosi compatto è che con la batteria carica al 100% sono stato in grado di ottenere 240 puff a 55W costanti. ► Vaporesso Luxe XR Max Kit; Airflow Control: Per questo test di XR Max lo shop online Sourcemore mi ha inviato un sample in colorazione rossa. I due lati stretti di LUXE XR riportano da un lato la scritta ricavata tramite incisione laser "Vaporesso" con in alto un'asola airflow piccola e non regolabile, ma puoi regolare il flusso d'aria a seconda del lato con cui inserirai la cartuccia nel Mod. Inoltre sull'altro lato è presente un sistema regolabile del flusso d'aria con cursore e pomello metallico che consente una notevole ariosità in simbiosi con l'elevata potenza che alcune GTX coils riescono a esprimere. Naturalmente puoi tenere la regolazione completamente chiusa ed affidarti all'airflow sull'altro lato, ma anche al verso d'inserimento di una delle due cartucce presenti nel kit. Una cartuccia risulterà più adatta a estrazioni di tipo RDL e l'altra sarà più idonea a estrazioni di tipo DL. ► Vaporesso Luxe XR Max Kit; Schermo e Display: Il telaio di Luxe XR ospita due schermi trasparenti (uno per lato). Quello che chiamerò "lato posteriore" ospita in alto il logo di vaporesso inciso tramite marchiatura laser, sotto c'è uno schermo trasparente che lascia intravvedere la dicitura interna "LUXE" che è di colore argento. Sul lato anteriore è presente il tasto Fire comodo da azionare. Sotto c'è l'altro schermo trasparente per visualizzare il display da 0.54" molto luminoso e con font ingranditi per una buona consultazione. Inoltre il fantastico led colorato può essere escluso a favore del risparmio energetico. Attraverso lo schermo puoi vedere buona parte della scheda interna. I pulsanti di regolazione "+" e "-" sono di tipo touch davvero belli e comodi. * Guida operativa: • Regolazione della potenza: Fai 3 click per sbloccare la potenza, quindi alzare o abbassare tramite i pulsanti touch "+" e "-". Per confermare clicca 1 volta il tasto Fire. • Accesso al menù: Fai 4 click e premi i pulsanti "+" o "-" per scorrere le diverse impostazioni delle funzioni. Per confermare clicca 1 volta il tasto Fire. • Puoi accendere o spegnere la luce Led. • Puoi accendere o spegnere la modalità Smart. Quando la modalità smart è attiva essa imposta automaticamente il migliore range di utilizzo per ogni resistenza installata. • Puoi azzerare il numero di puffs • Puoi ritornare all'interfaccia principale * Guida al LED: • Led Verde/Ciano: Il livello di carica della batteria è compreso tra 60 e 100% • Led Ciano/Blu: Il livello di carica della batteria è compreso tra 30 e 60% • Led Blu/Rosso: Il livello di carica della batteria è compreso tra 0 e 30% ► Vaporesso Luxe XR Max Kit; Vano/pod: Sul fondo del vano, puoi vedere 4 magneti di forma tonda uno per ogni angolo, questa posizione dei magneti consente un solido aggancio del Pod, al centro sono presenti 3 perni caricati a molla e placcati in oro per una migliore conducibilità elettrica. Sempre sul fondo è presente un perno rialzato fisso che ha il compito di mantenere la cartuccia ferma e stabile in combinazione all'azione dei 4 magneti. Potrai utilizzare indifferentemente le cartucce disposable di Luxe X o le nuove cartucce di XR e XR Max con coil sostituibili GTX. ► Vaporesso Luxe XR Max Kit; Cartucce XR (DTL/RDL) La capacità di entrambe le cartucce è di 5 ml. Inoltre secondo Vaporesso grazie al sistema SSS Tech integrato non è necessario che tu ti preoccupi di perdite o di condensa. I due pod inclusi nel kit XR Max sono etichettati come DTL e RDL. Sembrano uguali ma sono leggermente diversi. La differenza è la dimensione del foro di estrazione che è più ristretto nella cartuccia per RDL. Inoltre la cartuccia per RDL ha un foro per il flusso d'aria più piccolo che è collocato nella base del pod. Il refill avviene dal basso attraverso il classico gommino di silicone e nonostante la cartuccia sia di colore scuro, si riesce tranquillamente a visualizzare il livello interno dell'e-liquid. La disposizione dei magneti è speculare a quella presente nel vano/pod. Le coils GTX si inseriscono dal basso a pressione, naturalmente puoi scegliere la cartuccia da utilizzare in base alla coil GTX più adatte al tipo di svapo DTL o RDL che vuoi ottenere. Inoltre puoi acquistare a parte le cartucce disposable di Luxe X o la cartuccia MTL di Luxe XR. Nella seconda immagine sottostante puoi visualizzare gli abbinamenti consigliati per XR Max di cartucce e coils disponibili nel catalogo Vaporesso. ► Vaporesso Luxe XR Max Kit; Prova di Svapo & Conclusioni finali: • Cartuccia RDL con Mesh Coil GTX da 0.4Ω; Range 26-32W: Il chipset con la modalità smart attiva, imposta di default la potenza a 30W per questa Mesh coil. Questa configurazione ti consente di ottenere dal tuo Luxe XR Max Kit prestazioni RDL molto equilibrate e senza che il vapore diventi bollente! Il sapore è assolutamente buono. Non è un mistero che le GTX coils siano tra le migliori e le più diffuse in commercio. Ruotando la cartuccia di 180° ottieni un flusso d'aria leggermente più ristretto con maggiore colpo in gola. Ma è con la regolazione dell' AFC che puoi cambiare il flusso in maniera molto più incisiva. Con qualsiasi grado di apertura dell'Air-flow-control il puff rimane abbastanza "sciolto" e il rumore durante l'estrazione è abbastanza civile. • Cartuccia DTL con Mesh Coil GTX da 0.2Ω; Range 45-60W: Il chipset con la modalità smart attiva, imposta di default la potenza a 55W per questa Mesh coil. Questa configurazione ti consente di ottenere dal tuo Luxe XR Max Kit prestazioni DTL molto elevate. Il sapore è il migliore ottenibile con una Pod Mod, la produzione di nuvole dense è impressionante. Il sistema di regolazione AFC particolarmente ampio supporta la grande richiesta di aria da parte di questa potente mesh-coil. Non è un mistero che le GTX coils siano tra le migliori oltre che tra le più diffuse in commercio. Il sistema SSS antileaking garantisce che non si verifichino inconvenienti e nessuna formazione di condensa mentre sei a caccia di nuvole con questa coil. Ultimamente sto acquisendo molta dimestichezza riguardo a dispositivi Pod di tutti i tipi; che siano essi MTL o RDL, ricaricabili, pre riempiti, oppure usa e getta. La ricerca continua di innovazione e di prestazioni sempre maggiori in questi dispositivi Pod ha portato Vaporesso a progettare XR Max che ha (come abbiamo visto) delle caratteristiche davvero uniche. Tra tutti i pod kit che ho provato, questo Vaporesso Luxe XR Max Kit è sicuramente da annoverare tra le Pod-Mod più belle e prestazionali in assoluto. Ti troverai benissimo sia che deciderai di utilizzarla in RDL o in DTL, inoltre Vaporesso ha proprio pensato a tutto e ti mette a disposizione anche una linea completa di cartucce usa e getta ma anche una cartuccia vuota per MTL che potrà ospitare le tue GTX coils preferite. • Da @Sourcemore.com puoi acquistare Vaporesso LUXE XR Max Kit al prezzo conveniente di $30.39 inserendo il codice: LXMAX https://www.sourcemore.com/vaporesso-luxe-xr-max-kit.html • Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  6. Ciao, oggi diamo un'occhiata ad Aspire Fluffi Pod Mod Kit. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • MTL o RDTL, a te la scelta • Un versatile compagno di svapo • Schermo OLED da 0,69 pollici • Leggero ed elegante • Capacità della batteria 1500 mAh, ricarica rapida 2A • 3 modalità di attivazione opzionali • Potenza regolabile, uscita massima 20 W • Flusso d'aria regolabile per un'esperienza di svapo su misura • Elegante cappuccio protettivo per la cartuccia • 7 bellissimi colori per la tua selezione • Chipset ASP Aspire con protezioni multiple di sicurezza ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Packaging: La confezione con cui è arrivata la mia nuova Fluffi è di colore prevalentemente rosa e presenta all'anteriore; Il nome del brand (Aspire), il nuovo logo di rebrand, un bollino adesivo con l'indicazione sul colore di questo sample (Yellow) tripla immagine del dispositivo, nome del dispositivo e il motto pubblicitario "Vape It Your Way". Sul retro sono riportati; il contenuto, le avvertenze di utilizzo, l'indirizzo di Shenzhen Eigate Technology Co, Ltd. Lateralmente sul pacchetto troviamo; alcune icone contenenti le principali caratteristiche, numero di batch, codice a barre, ologramma Aspire, Scratch&Check e alcune icone social dove il marchio promuove i suoi prodotti. ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Packing List: • 1 Device Fluffi • 1 Cartuccia Fluffi con Mesh Coil da 0,6Ω (Preinstallata) • 1 Cartuccia Fluffi con Mesh Coil da 1,0Ω • 1 Drip Tip di ricambio • 1 Cavo USB-C • 1 Manuale Utente ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Specifiche: • Dimensioni: 108*31*23mm • Peso: 62g • Materiali utilizzati: Plastica (PC + ABS) • Capacità della cartuccia: 3,5ml • Riempimento: Laterale • Batteria: Integrata da 1500 mAh • Attivazione: Sensore di aspirazione automatica + Pulsante • Range di potenza: 5-20W • Schermo: OLED da 0,69″ • Ricarica: USB-C 5V/2A ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Protezioni di Sicurezza: • Cut-off 6s • Short Circuit Protection • Low Voltage Protection • Over Current Protection • Over Voltage Protection • Low Resistance Protection ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Colori Disponibili: • Black • Blue • Cyan • Pink • Purple • White • Yellow ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Prime Impressioni: Aspire si distingue da sempre per la sua qualità e per l'ampia gamma di prodotti disponibili, alcuni di questi prodotti si fanno apprezzare dagli utenti durante l'uso, altri come Fluffi colpiscono al cuore fin da subito grazie a un design impertinente e simpatico. Leggero ed elegante, Fluffi ha dalla sua anche un profilo ergonomico compattissimo che ne migliora la portabilità, Fluffi scivola facilmente nelle tasche e nelle borse per un comodo utilizzo. La prima particolarità che si fa apprezzare è lo strato di rivestimento del telaio in lega di zinco, la finitura gommata è pregevole al tatto con una consistenza quasi morbida che regala sorprendenti e indescrivibili sensazioni. Invece quello che balza immediatamente all'occhio è la ricerca di un design unico e coinvolgente, infatti il Fluffi adotta un elegante cappuccio magnetico protettivo per la cartuccia che migliora l'estetica del dispositivo salvaguardando il pod. Il cappuccio dispone inoltre di due finestre trasparenti per il controllo dell'e-liquid per un facile monitoraggio del livello. ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Batteria da 1.500mAh. Un altro aspetto sorprendente di Fluffi è il fatto che in un corpo cosi piccolo sia racchiusa una grossa batteria integrata da ben 1.500mAh. Credo proprio che i vapers di tutto il mondo saranno soddisfatti nel ricevere da Fluffi una lunga autonomia di Svapo. Inoltre la presa USB-C da 5V/2A permette di ricaricare completamente il dispositivo in soli 45 minuti. ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Airflow Regolabile: Ogni dispositivo che si rispetti deve avere un sistema di controllo del flusso d'aria regolabile per ottenere un'esperienza di svapo su misura. Il sistema AFC di Fluffi è comodo da raggiungere e dispone di un piccolo pomello scorrevole che mantiene bene la sua posizione. L'AFC è in grado di regolare un passaggio d'aria che varia da molto ristretto (MTL) a sufficientemente ampio per aspirazioni RDL ricche di vapore e di gusto. ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Vista laterale. Ho ricevuto per questo test la colorazione "Yellow" di Fluffi con due diverse tonalità di colore; più intenso il giallo sul corpo e più chiaro il giallo sul cappuccio della cartuccia per creare ad arte un piccolo contrasto. In alto puoi notare le finestre del cappuccio per un facile controllo dell'eliquid, sul corpo di Fluffi puoi vedere le scritte decorative "Aspire Fluffi" su entrambi i lati. ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Vista fronte/retro. Il manico di Fluffi è sottile e arrotondato, facile da impugnare e senza nessuna decorazione. Più complessa e articolata risulta invece la sezione frontale di Fluffi. In alto troviamo il già citato sistema di regolazione dell'aria, sotto c'è lo schermo scuro che ingloba il tasto Fire, il display e il singolo tasto Mode. Il luminoso display monocromatico OLED da 0,69 pollici di Fluffi visualizza parametri come; capacità della batteria, resistenza, Volt, modalità di estrazione selezionata e potenza impostata. ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Guida Operativa: Con 5 click sul tasto Fire puoi accendere/spegnere il Mod. Per regolare la potenza fai click 3 volte di seguito sul pulsante di modalità, quando il valore lampeggia puoi regolare la potenza da 5 a 20W con step di 1W per volta. Per selezionare le diverse preferenze di svapo degli utenti (A-B-AB), è sufficiente premere il pulsante Fire 3 volte in rapida successione per passare facilmente tra le 3 diverse modalità di attivazione: • Modalità A: Tiro automatico • Modalità B: Attivazione solo tramite pulsante • Modalità AB: Tiro automatico e attivazione tramite pulsante ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Vano/pod: Il Vano Pod di Fluffi ospita al suo interno due perni di contatto caricati a molla, due tenaci magneti di forma rotonda e il sensore per l'attivazione magnetica dei puffs. Nell'immagine sottostante puoi vedere anche la cartuccia Fluffi e il cappuccio magnetico della cartuccia, il cappuccio è forato in alto per consentire all'utente di sostituire il Drip-Tip senza rimuovere il cappuccio. ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Cartuccia Fluffi: La cartuccia di Fluffi ha una capacità di 3.5ml ed è ricaricabile lateralmente sollevando il gommino di protezione, la notevole trasparenza della cartuccia consente un facile controllo sul livello di liquido interno anche in presenza del cappuccio. Nel kit sono presenti due cartucce una ha una resistenza integrata a Mesh di 0,6Ω per RDL e l'altra ha una resistenza integrata a Mesh da 1,0Ω per lo svapo di tipo MTL. ► Aspire Fluffi Pod Mod Kit; Prova di Svapo & Conclusioni finali: Per la prova di Svapo di Fluffi Pod Mod Kit ho utilizzato aroma "crispy" diluito al 10% in una soluzione 50:50 di VG/PG con boost 3mg/ml. • Cartuccia Fluffi con Mesh Coil da 1,0Ω (9-11W): Secondo Aspire questa cartuccia disposable è adatta ai sali di nicotina, tuttavia si può utilizzare anche con nicotina "freebase" senza controindicazioni. Con una potenza selezionata di 10W il vapore è fresco e vellutato ma non troppo corposo, il sapore risulta fin da subito puro e privo di sentori di plastica o cotone. La resa aromatica migliora nettamente chiudendo l'AFC e anche il colpo in gola aumenta, con questa regolazione si ottiene un tiro ristretto perfetto per MTL. La formazione di condensa sul fondo del vano/pod è praticamente insistente. • Cartuccia Fluffi con Mesh Coil da 0,6Ω (14-18W) (Preinstallata): Questa coils integrate a Mesh offre un tiro silenzioso e a ogni boccata puoi gustare un intenso sapore, con un vapore piacevolmente vellutato e corposo. Il livello di nicotina presente nel liquido viene veicolato in modo molto efficace proprio come avviene quando si utilizzano atomizzatori evoluti e non semplici pod usa e getta. Con 16W di potenza selezionata ho trovato il mio debole, mi diverto molto ad alternare la regolazione AFC da aperta a semiaperta, ottenendo nel primo caso grandi nuvole e una aspirazione profonda RDL, nel secondo caso con AFC aperto al 50% il sapore è bello concentrato e il colpo in gola aumenta leggermente. Anche questa cartuccia è assolutamente priva di anomale formazioni di condensa. Fluffi Pod Mod Kit è affascinante nell'aspetto, davvero ergonomico con il suo fattore di forma compatto e ultra portatile, offre anche un eccellente feelig tattile. Il moderno chip ASP implementa ampie caratteristiche di sicurezza e gestisce bene le 3 diverse modalità di attivazione. La batteria integrata da 1.500mAh è un altro punto a favore, ha un'ottima durata e gestisce impeccabilmente una tensione di uscita stabile e costante. Si conclude qui il mio test su Fluffi Pod Mod Kit di Aspire, sono sicuro che anche tu verrai conquistato da Fluffi. • Ringrazio Aspire per avermi inviato Fluffi Pod Mod Kit per la recensione. https://www.aspirecig.com/vape-pods/fluffi • Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  7. Aspire riil x kit

    Ciao, oggi diamo un'occhiata a Riil X Kit di @Aspirecigs. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Aspire Riil X Kit; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • Lo svapo più trendy, Aspire Riil X è arrivata. • Chassis rifinito in lega di zinco con 2 versioni di colore: Silver & Gold (placcato in vero oro 24k) • Da MTL a RDTL, puoi passare rapidamente al tuo stile di svapo preferito regolando il flusso d'aria di Riil X. • Compatibile con la piattaforma Aspire AF coil (Flexus). Garantito per il massimo livello di qualità e stabilità del sapore. • Capacità della batteria di 700 mAh, tipo-C 2A, completamente carica da 0 a 100% in 20 minuti ► Aspire Riil X Kit; Packaging: La pod "gioiello" Riil X Kit di Aspire è contenuta all'interno di una bella e ben realizzata confezione in cartone. La confezione mostra sul lato anteriore; l'immagine del device, un elenco di aspetti tecnologici vantaggiosi di questo dispositivo, la scritta "Alwais Aspire", www.aspirecig.com e le avvertenze riguardanti la Nic. Sul retro della scatola troviamo; Il packing list, alcune caratteristiche tecniche sotto forma d'icone, e ancora una volta le avvertenze riguardanti la Nic. Sugli altri lati del pacchetto sono esposti; le grandi scritte "Aspire" e "Rill X", scratch&check, ologramma, numero di batch, colore di questo sample (Silver) e indirizzo dell'importatore. ► Aspire Riil X Kit; Packing List • 1 * Dispositivo Riil X (700mAh) • 1 * Pod Riil X (2,0ml) • 1 * Mesh Coil AF 0,6Ω • 1 * Mesh Coil AF 1.0Ω • 1 * Collana in metallo • 1 * Cavo di tipo C • 1 * Manuale utente La disposizione razionale di tutti i componenti del kit è particolarmente curata all'interno della confezione. Il manuale utente con il suo stile a "fumetti" è il più bello e originale che io abbia mai visto per un dispositivo di svapo. La collanina da agganciare al device è un plus che arricchisce questo bel kit. ► Aspire Riil X Kit; Caratteristiche • Dimensioni: 73.8x42.8x21mm • Peso: 93g • Capacità della cartuccia: 2,0ml • Parametri della coil: AF Mesh 0,6Ω (15-18W) • Parametri della coil: AF Mesh 1.0Ω (12-15W) • Flusso d'aria: regolabile • Riempimento di liquido elettronico: Riempimento laterale • Capacità della batteria: 700mAh • Modalità di uscita: Uscita a potenza costante • Ricarica: Type-C 5V/2A • Protezioni di sicurezza: Multiple • Cut-Off: 6s ► Aspire Riil X Kit; Colori: * Al momento questi sono i due colori disponibili, presto Aspire aggiungerà nuove colorazioni alla moda. • Silver - La versione Silver di Riil X ha lo Chassis di lega di zinco e tutte le parti sono placcate in argento. • Gold - La versione Gold di Riil X ha lo Chassis di acciaio inossidabile e tutte le parti sono placcate in vero oro 24 carati! RiiL X Gold è una versione speciale a produzione limitata, questo lotto sarà l'unico realizzato nel 2022, se lo perdi, dovrai aspettare fino al 2023 per avere l'opportunità di possederlo. ► Aspire Riil X Kit; Prime Impressioni: Sempre in prima linea nello svapo di tendenza, @aspirecigs ha creato RiiL X che vanta uno stile raffinato e decorazioni di pregio, supportate da un corpo robusto in lega di zinco, con prestazioni notevoli per MTL/RDL. All'interno del corpo lucidissimo c'è una batteria da 700 mAh che viene caricata utilizzando la porta USB di tipo C con una velocità di 2A e un tempo stimato di soli 20 minuti. Un indicatore luminoso a LED è presente sulla parte anteriore del Mod per tenere sotto controllo le prestazioni della batteria. Il cursore di controllo del flusso d'aria promette una buona impostazione sia per MTL sia per RDL. La cartuccia contiene fino a 2ml del tuo e-liquid preferito che verrà inserito attraverso una porta di riempimento laterale. La gamma di Coil AF (Aspire Flexus), sono compatibili anche con Flexus Q, Flexus Blok e Flexus Stik. Aspire Riil X Kit vanta delle dimensioni iper compatte per essere nascosto facilmente in ogni tasca, oppure per essere indossato e mostrato con orgoglio grazie alla catenina metallica in dotazione nel kit. ► Aspire Riil X Kit; Come è fatta: Il minuscolo corpo di Riil X presenta sui pannelli 4 scanalature verticali, due delle quali sono interrotte dal nuovo logo "0I" di Aspire, ogni pannello è avvitato al mod tramite 4 viti a croce sui lati. *La piccola scritta Aspire nasconde un Led di segnalazione che si illuminerà come segue: • Luce Verde: Il livello di carica della batteria è compreso tra 60 e 100% (3.8-4.2V) • Luce Blu: Il livello di carica della batteria è compreso tra 30 e 60% (3.5-3.8V) • Luce Rossa: Il livello di carica della batteria è compreso tra 0 e 30% (< 3.5V) • Il Led Verde lampeggia 20 volte; significa che la ricarica è completata • Il Led Rosso lampeggia 3 volte; significa che la batteria deve essere ricaricata ► Aspire Riil X Kit; Vista laterale & AFC: Di lato in alto c'è un solido attacco per la catenina, c'è anche una piccola targhetta che riporta il nuovo logo 0I di Aspire. Sul lato opposto è presente la regolazione AFC, il sistema prevede un tasto scorrevole che è in grado di farti regolare il flusso d'aria in modo efficace sia per MTL sia per RDL (in base alla coil installata). ► Aspire Riil X Kit; Vista dall'alto & cartuccia: La cartuccia trasparente da 2ml è tenuta in sede da due magneti, all'interno del vano nel device, ci sono altri due magneti, 2 perni placcati in oro e il sensore del puff automatico. La AF coil si inserisce dal basso premendola verso l'interno della cartuccia. Il refil è di tipo laterale, occorre quindi sollevare il gommino in silicone per introdurre l'e-liquid. Una volta inserita la cartuccia nel Mod, potrai verificare il livello dell'e-liquid semplicemente inclinando il device. ► Aspire Riil X Kit; Ricarica rapida: La porta USB Type-C da 5V/2A si trova sul fondo di Riil X e usando il cavetto in dotazione sarai in grado di ricaricare completamente la batteria da 700mAh in soli 20 minuti! ► Aspire Riil X Kit; Prova di Svapo & Conclusioni finali: Per questo test ho utilizzato un e-liquid composto da VG50/PG50, aroma Crispi e Nic 3. Il kit è compatibile con l'intera gamma di Coils Aspire AF e viene fornito con due diverse opzioni a Mesh, entrambe con un sapore eccellente. • AF Mesh Coil 0.6Ω (15W-18W) Kanthal AF - Svapo RDL: Sicuramente la migliore per il mio modo di svapare, questa coil con AFC spalancato mi soddisfa completamente perché ha una erogazione forte, ricca di sapore ed è in grado di produrre dense nuvole di vapore. Ogni tanto per colmare il mio bisogno di vapore caldo e di Hit chiudo l'AFC trovando il mio punto debole molto facilmente. • AF Mesh Coil 1.0Ω (12W-15W) Kanthal AF - Svapo MTL: Questa resistenza è adatta per chi ricerca un tipo di Puff MTL abbastanza ristretto e con liquidi cremosi o tabaccosi si dovrebbe esprimere piuttosto bene in termini di aroma. La regolazione dell'AFC per MTL è perfetta fino a garantire la massima chiusura con il minimo passaggio d'aria necessario per il funzionamento. Non ci sono fenomeni di spitting e la formazione di condensa di entrambe le coils tra pod e contatti del mod è quasi inesistente, è sufficiente asciugare gli eventuali residui di e-liquid a fine giornata. Il Puff automatico è reattivo e funziona bene anche con la massima aperture dell'AFC. Da segnalare che il Chipset AS anche in Riil X implementa una importante funzione di sicurezza (Time Out); il blocco del dispositivo avviene dopo 7s di attivazione continua, occorre estrarre la cartuccia e reinserirla, il led lampeggia di verde e si può riutilizzare il dispositivo. La funzione di sicurezza "Time-Out" si basa sul requisito della legge TPD per evitare che i bambini svapino. Se vi piace l'idea di possedere un dispositivo Pod semplice nell'utilizzo, sicuro e protetto, realizzato con una cura costruttiva veramente di livello superiore e con grandi prestazioni aromatiche, questo Riil X Kit è sicuramente adatto per voi. Ringrazio Aspire per avermi inviato questi sample per la recensione. https://www.aspirecig.com/riil-series/riil-x/ Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  8. Voopoo drag s2 mod pod & drag x2 mod pod

    Pronti al prossimo grande balzo? Pronti saggiare la next generation di una serie di prodotti che, al di fuori di ogni più rosea auspicata intenzione, hanno tracciato ed non volutamente imposto uno standard? Pronti ad abbracciare il futuro dello svapo secondo Voopoo? A distanza di oltre tre anni dalla prima apparizione di un fenomeno da tutti invidiato e maldestramente tentato di emulare, Drag X2 e Drag S2 sono il primo esempio della nuova strada imboccata in quel di ShenZhen, e con esse ecco arrivare la nuova generazione di headcoils che promette mai raggiunte vette riguardo a ingegnerizzazione, prestazioni non equiparabili con addirittura longevità capace di arrivare alla soglia di ragguardevoli 100ml di e-liquid vaporizzato. Diamo il benvenuto alla nuova visione Voopoo ed alla sua straordinaria PnP X Super Platform! ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD – Voopoo mi ha inviato senza preavviso campioni di DRAG X2 e DRAG S2 con relativi consumabili ed accessori per i quali è mia intenzione ringraziare producendo una corale presentazione, indicando di volta in volta eventuali differenze degne di essere “raccontate” e non disdegnando se inevitabili similitudini col passato. Buona lettura! DRAG X2 e DRAG S2 in versione pre-production samples, ossia con installato firmware ancora non del tutto rifinito, mi sono state recapitate direttamente dalla factory Voopoo racchiuse nei rispettivi cartonati sleeved box che ritengo, a scanso di madornali errori, siano già pensati per la definitiva immissione sui mercati; ancora una volta utilizzato il tradizionale “cassetto” rigido avvolto da un astuccio dal colore argento metallizzato, sul quale impresse texturizzazioni in rilievo con inchiostri plastici visibili solamente se debitamente illuminate, che ricordano morbide fibre di pregiati filamenti a fare da sfondo alle fedeli riproduzioni degli esemplari della innovativa generazione. Ovvia inoltre la presenza sulla faccia espositiva della confezione dei richiami al marchio del produttore Voopoo ed alla titolazione di ognuno dei due vaping kit stampati con tecnica “a caldo”. Infine a completare il quadro di insieme nella zona inferiore una decorazione delle tonalità del celeste i cui motivi non poco ricordano elementi architettonici come bifore e rosoni. Con stampa all’opposto della “faccia principale della confezione” fornite tutte le necessarie informazioni di rito per ultimare la presentazione al pubblico della recente produzione: specifico elenco del contenuto, comuni e mai superflue avvertenze e consigli per un ottimale utilizzo e conservazione, indirizzo di contatto del produttore ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD (VOOPOO), obbligatoria iconografica normativa che comprende l’indicazione EC-REP del mandatario europeo per la distribuzione, analisi e certificazione per l’importazione di dispositivi medici secondo la normativa europea MDR (UE) 2017/745, nello specifico caso operante per Voopoo la società medicale Prolinx GmbH quale ponte in caso di comunicazioni ufficiali da parte delle competenti autorità nazionali e sua rappresentante in territorio comunitario. Mentre ai codici a barre EAN contenenti seriale di produzione, applicazione adesiva con “Scratch&Check” olografico per la verifica in due passaggi della originalità dei prodotti, codice maccanografico di stoccaggio e colorazione riservata una delle due spallette minori dell’avvolgimento protettivo, con l’altra occupata dall’iconico QR-Code per l’accesso diretto al mondo Voopoo, se scansionato, e le main features di ognuno dei due nuovi dispositivi. Drag X2 contenuto della confezione: ● dispositivo Drag X2 Mod Pod; ● PnP X Cartridge DTL di capienza 5ml, nei territori TPD la stessa ridotta ad insufficienti 2ml; ● PnP X headcoil con impedenza 0,15Ω e range di attivazione compreso tra 60W e 80W; ● PnP X headcoil con impedenza 0,30Ω, intervallo di potenza applicabile compreso tra 32W e 40W; ● cavo per ricarica batteria ed installazione di eventuali aggiornamenti firmware con connettore µUSB Type-C; ● manuale di istruzioni multilingua, compreso italiano. Drag S2 contenuto della confezione: ● dispositivo Drag S2 Mod Pod; ● PnP X Cartridge DTL di capienza 5ml, nei territori TPD la stessa ridotta ad insufficienti 2ml, oppure PnP X Cartridge MTL di capienza 5ml e 2ml se in versione TPD; ● PnP X headcoil con impedenza 0,20Ω, intervallo di potenza applicabile compreso tra 40W e 60W di serie nella sola edizione DTL; ● PnP X headcoil con impedenza 0,30Ω, intervallo di potenza applicabile compreso tra 32W e 40W; ● PnP X headcoil con impedenza 0,60Ω, intervallo di potenza applicabile compreso tra 18W e 32W di serie nella sola edizione MTL; ● cavo per ricarica batteria ed installazione di eventuali aggiornamenti firmware con connettore µUSB Type-C; ● manuale di istruzioni multilingua, compreso italiano. Che fosse arrivato il tempo di segnare il passo da ciò che sin da maggio 2020 influenzò un intero settore colpendo il pubblico forte di un generale design dall’innovativo form factor, dalla cura per i dettagli nonché dalla qualità dei materiali impiegati senza dimenticare la freschezza alla base della fruizione e sue sequenziali iterazioni, non è velato mistero. Tutto ad “occhi attenti” preannunciato nel recentissimo passato con soluzioni che a piccoli steps hanno avviato uno “stacco” da quanto fino a quel momento ben cristallizzato: l’introduzione del brevetto Dual in One Tech che ha investito la PnP Platform, il nuovo PnP Pod Tank 2 con il suo Halo Air-flow Control, senza dimenticare aggiornamenti cardine alle routines del Gene Chip.TT V2.0; tutte “minori” innovazioni necessarie a traghettare senza ferire colpi di spugna ed anzi utili avvisaglie della ormai giunta necessità di alzare definitivamente “l’asticella”. Una volontà che per Voopoo si concretizza con le nuove Drag X2 e Drag S2: forse meno austere per assecondare gli attuali gusti, ma ugualmente scandite da diritti lineamenti talmente semplici ed eleganti da nascondere qualsiasi indizio di parti assemblate, ancora una volta “il classico che non tramonta mai” monoblocco in cui all’esterno a fare la parte del leone è sempre il connubio tra l’abusata morbida pelle F.U. e complementare lega di zinco per una visione d’insieme d’oggetto forse un po’ relegato ad altri tempi, ma indubbiamente distante nonché spezzante verso lascivi polimeri multicolore ed inutili binomi metallo-caucciù così in voga, in cui la semplicità delle forme unite alla sobrietà degli accostamenti donano senza ombra di dubbio preziosi indizi di valore aggiunto che hanno massima vetta in un mai visto serbatoio tank di apparente coriacea solidità e compatta fattura. Del lustro passato ne rimangono comunque permeate le due nuove DRAGs, inequivocabilmente riconoscibili da distanze siderali nonostante l’assenza della ben nota imponente titolazione stampata a caldo con caratteri dal corpo concavo sui pellami della consolidata tradizione, e come sempre distinguibili se non a distanza ravvicinata solo se saldamente manipolate per così apprezzare il discostarsi in altezza di circa 10mm ed una dissimile massa prossima ai medi 20 grammi con la ben dissimulata brandizzazione sapientemente realizzata per essere “in secondo” piano, perché una DRAG è sempre una DRAG: sempre pronta a stupire e non c’è bisogno di urlarlo al mondo intero. Xceeding all expectations! Ma come noto un salto generazione porta solitamente anche il dover sacrificare qualcosa per fare largo all’evoluzione; che sia scienza, flora, fauna, od anche il solo “futile svapo” poco importa: per migliorare qualcosa bisogna sempre lasciare alle spalle, ciò vale anche per le DRAGs. Questo è ciò che giustifica in ambo i progetti l’assenza delle conosciute ghiere oppure di scorrevoli cursori tutt’uno con il corpo macchina ed unico strumento per modulare fino al raggiungimento dell’agognato contrasto, quindi non può stupire nemmeno il totale rifacimento del vano sommitale di ognuna delle nuove DRAGs perché non più utile l’accogliere il solo connubio tra serbatoio ed headcoils e verso essi canalizzare il flusso d’aria, ma necessario il suo adeguamento per accomodare una inedita cartridge in cui indissolubilmente convivono proprio quegli elementi la cui assenza balza immediatamente all’occhio. PnP X Cartridge DTL e PnP X Cartridge MTL sono solamente alcuni tasselli che danno vita alla nuova visione di svapo secondo Voopoo ed al momento fruibili esclusivamente con DRAG X2 e DRAG S2 e delle quali più avanti ne traccerò i dettagli, come sempre innestabili magneticamente nel rivisto avvallamento dal fondo interamente piatto e lucidato a specchio, dal quale prominenti si stagliano solamente i necessari due contatti molleggiati necessari al trasferimento del flusso elettrico verso i vaporizzatori. In esso, inoltre, come non notare se confrontato con quanto fino ad oggi proposto la scomparsa di qualsiasi “supporto circolare” sul quale obbligatoriamente far collimare il serbatoio, come la “rumorosa” assenza di un qualcosa che suggerisca la scenografica funzionalità di attivazione al tiro che fino a questo momento ha accompagnato nel bene e nel male l’evoluzione della serie ma che, diciamolo francamente, è stata spesso causa di imprevisti malfunzionamenti senza dimenticare che, a personale giudizio, quella dell’attivazione al “solo tiro” è sempre stata opzione il più delle volte mai utilizzata, perchè probabilmente calibrata per portare d’aria che il mio stile di svapo non è in grado di assicurare e conseguentemente mai “capace” di far sprigionare con costanza la necessaria potenza per vaporizzare al meglio. Pur mantenendo viva la dicotomia che dagli esordi distingue le DRAGs dovuta all’accumulatore energetico utilizzato, integrato di tipo LiPo con capacità di 2500mAh per DRAG S2 mentre preferita una cella removibile per DRAG X2, oltre al suddetto ammodernamento del vano superiore ulteriori variazioni sono state apportate al corpo mod della sola DRAG X2, probabilmente volute con il solo scopo di ottenere un relativo contenimento dei volumi. DRAG X2 gode infatti di un integrale ripensamento del vano batteria nel quale installare solamente accumulatori ricaricabili Li-Ion di formato 18650, ora accessibile non più dal basso facendo scorrere “lo spotellino” che tutti abbiamo imparato a riconoscere per adagiarvi la batteria, ma ancor più rapidamente fruibile con la totale rimozione del pannello decorativo rivestito in pellame F.U. tenuto saldamente in posizione da opposti magneti al neodimio che ne assicurano perfetta casuale inamovibilità. Una acquisita rapidità un po’ come se si fosse di fronte alla più classica delle “C-Shape mods” ed a memoria soluzione apparsa antecedentemente solo in occasione della scorsa DRAG H80S: al di sotto del profilato non unicamente estetico ecco spuntare “un’area vuota”, priva di pareti delimitata solamente agli estremi dai due contatti placcati tra i quali posizionare saldamente la batteria 18650 di turno con il polo positivo “rivolto verso l’alto” secondo evidente indicazione di polarità impressa sul solo rivestimento interno. Questo è quanto la nuova generazione differisce esternamente dalle passate incarnazioni, nessuna altra variabile utile a definire tra le due la scelta verso il device di proprio gradimento quindi ora più che mai condensabile superficialmente in “batteria esterna oppure accumulatore integrato”, minore ingombro oppure maggiore autonomia. Invece “all’interno” tutto è immutato, è Gene.TT ancora una volta il cuore pulsante di DRAG X2 e DRAG S2, come lo è sempre stato per ogni Drag, ed a loro dedicata l’incarnazione Gene.TT V2.0 del noto scalabile microcontroller con solide nuove routines e tutta la sicurezza che indissolubilmente impreziosisce l’intera produzione Voopoo. Ricarica rapida a 5V/2A sia per l’accumulatore sostituibile formato 18650 in DRAG X2 che per quello LiPo integrato di DRAG S2, 80W di potenza massima trasferibile alla coil nel caso della prima e di minori 60W per la “piccolina”, modalità di erogazione esclusivamente “manuale” SMART oppure RBA per entrambe coadiuvate dalla nuova ECO Mode già presente ed incontrata in occasione della presentazione di DRAG E60 e pensata per allungare ancora di più la durata delle proprie sessioni di svapo: ECO Mode promette un incremento del 10% del numero delle attivazioni in situazioni di penuria energetica rispetto al comportamento “standard”. ECO Mode consiste in una serie di routines studiare per ottimizzare i consumi modulando e bilanciando quanto richiesto all’accumulatore a partire da una drastica riduzione della luminosità del proiettato sul display oLED multicolor di 96” alla diagonale. Come ormai avvezzi ECO Mode può essere liberamente attivata “già in partenza” dall’utente attraverso l’apposita voce di menù, oppure confermando l’intenzione di utilizzarla una volta raggiunta la soglia del 40% di carica residua rispondendo affermativamente con la pressione di un tasto alla domanda che verrà “visualizzata” sull’interfaccia. Ma con tutta franchezza il solo rinnovamento della sezione superiore, l’adozione delle più recenti features del microcontroller Gene.TT che hanno investito indistintamente DRAG X2 e DRAG S2, come la “modifica” al vano batteria per la sola DRAG X2, non sono sufficientemente impattanti per poter annoverare le ultime due esponenti proposte da Voopoo come traghettatrici verso una nuova generazione, manca un qualcosa che possa veramente dimostrarlo ed interpretare nel migliore dei modi tutti questi piccoli tasselli. Quel qualcosa è la nuova Super Platform PnP X. PnP X Super Plaftform è, lo si intuisce dal nome, la diretta evoluzione della prima e più diffusa nonché impreziosita famiglia di vaporizzatori PnP Series e dedicati accessori creata da Voopoo per supportare i propri dispositivi. Una serie quasi smisurata di headcoils, pod-tanks, atomizzatori che fino ad oggi dal lontano 2019 è indissolubilmente legata alla maggior parte del catalogo Voopoo e con esso nel tempo ha saputo migliorare diventando di fatto un punto di riferimento nel panorama vaping internazionale, tanto che ad essa sono stati dedicati numerosi accessori/adattatori di terze parti che ne permettono l’uso anche in dispositivi non targati Voopoo. Dalla straordinaria PnP Platform la nuova PnP X Super Platform eredita tutto il meglio e lo trasla verso traguardi mai raggiunti grazie a numerosi “innesti tecnologici brevettati” ed a processi produttivi interamente automatizzati che limitato a percentuali quasi nulle il margine di errore dell’intera filiera. Solo così è possibile creare un unico “ambiente” in cui simbioticamente headcoils, serbatoi, hardware ed apposite routines firmware danno vita a quell’ecosistema che secondo Voopoo è la atomizing next generation. Al momento sono quattro le headcoils della serie PnP X Super Platform, tutte accompagnano le nuove DRAG X2 e DRAGS S2, alle quali ovviamente nel corso del tempo se ne aggiungeranno altre per offrire la miglior “copertura” possibile che, bene sottolinearlo, ed in contemporanea gradualmente andranno ad “integralmente rimpiazzare” la totalità dell’attuale offerta PnP Platform attraverso nuovo hardware con esse solamente compatibile. Le nuove headcoils Pnp X promettono prestazioni incredibili a partire dalla capacità di vaporizzare alla perfezione senza interruzione fino a 100 ml di e-liquid in qualsiasi formulazione e, merito della innovativa struttura, garantire la totale assenza di perdite. Questo ed altro ancora ottenuto con l’adozione di una intelaiatura che mantiene separate canalizzazioni per l’afflusso di aria, zona riscaldante e cavità centrale di ogni coil, con l’introduzione di un design brevettato a doppia “L” per sfruttare al meglio le correnti di aria in ingresso e garantire tenuta stagna, ed infine l’impiego di un materiale assorbente prodotto selezionando fibre naturali altamente termostabili ed alla loro brevettata disposizione in quattro layers diversi per disposizione delle fibre, numero dei filamenti, loro orientamento e stratificazione. La nuova “wick” assieme alla rivoluzionata geometria del comparto riscaldante a maglia mesh, che ne sfrutta la totalità delle peculiarità ed ottimizza la vaporizzazione di ogni e-liquid tramite bilanciate zone di eccitazione, assicura capacità di sopportate potenze superiori i 100W senza degradare con densità e precisione nella restituzione aromatica mai ottenute. PnP X Cartridge DTL e PnP X Cartridge MTL, come accennato in precedenza, sono il mezzo con il quale interfacciare i nuovi hardware DRAG X2 e DRAG S2 con la nuova famiglia di headcoils PnP X, con PnP Cartridge DTL fornita di serie con le nuove DRAGs dedicata ad uno svapo decisamente “di polmone” e la seconda, PnP X Cartridige MTL, acquistabile in separata sede oppure allegata ad una esclusiva edizione di DRAG S2 dedicata ai cultori dello svapo “di guancia”, per l’appunto denominata DRAG S2 MTL Edition commercializzata essenzialmente i quei Paesi in cui tale stile di fruizione è maggiormente radicato: Italia, Francia e Germania tanto per citare alcuni con il maggior bacino di seguaci. I due nuovi serbatoi sono senza dubbio ispirati alla precedente generazione, sostanzialmente identici e come prassi ormai consolidata in Voopoo installabili magneticamente sulle nuove DRAG X2 e DRAG S2; uniche palesi differenze tra i due sono riconducibili alle dimensioni del’anello metallico superiore e nella sola PnP X Cartridge MTL la presenza di un PnP X 510 DTL Drip-Tip sostituibile con uno qualsiasi dotato di innesto 510, oppure nel caso DRAG S2 MTL Edition venga acquistata in Italia, Francia oppure Germania, con l’esclusivo PnP X 510 MTL Drip-Tip dal design affusolato pensato appositamente per gli acquirenti di questi tre Paesi. Come nel passato i nuovi servatoi permettono di alloggiare a pressione dal basso le headcoils PnP X, ma questa volta secondo un imposto orientamento dettato dalla “forma” della parte terminale di ogni testina; ciò è necessario per “inglobare” interamente essa all’interno della PnP X Cartridge, così solo all’apparenza per farla rassomigliare ad una più tradizionale pod all-in-one ma nella pratica utile a sigillare totalmente assieme le due “parti” prevenendo così perdite di liquido, garantire massima stabilità nella connessione sia magnetica che elettrica e, motivazione principale, assicurare il corretto flusso di aria verso il comparto vaporizzatore perché, altra novità introdotta con la PnP X Super Platform, tutte le headcoils PnP X sono realizzate per dare il massimo con sistemi top-airflow. Ecco quindi spiegata la presenza di quell’anello metallico che cinge la parte alta di PnP X Cartridige DTL e PnP X Cartridge MTL, libero di ruotare senza interruzioni di sorta con il solo scopo di aprire, chiudere e parzializzare il flusso delle correnti di aria che entrano dalle due aperture contrapposte, percorrono dedicati canali ed arrivano nella voluta quantità alla base di ciascuna PnP X headcoil investendo alla perfezione l’area di vaporizzazione; sul solito gommino in silicone, invece, è necessario intervenire esclusivamente per riempire il serbatoio. Tutte le headcoils di nuova generazione PnP X Super Platform mi sono state fornite incluse nella dotazione di base di ognuno dei vaping kit qui presentati oppure come “pezzi sciolti” all’interno della spedizione, tutte quante testate con lo stesso identico e-liquid così da poterne saggiare le differenze: Black Haze di Iron Vaper che da tempo sosta tra le mie scorte perché spiccatamente dedicato a sistemi che non sono solito utilizare. Ovviamente per nessuna di esse ho potuto verificare la paventata longevità di 100ml, ma nella ristrettezza dei tempi imposti per la stesura dell’articolo questo è quanto ho toccato con mano in un crescendo di impedenze. PnP X 0,15Ω, la “testina” con l’impedenza minore delle quattro allegata solamente con DRAG X2, è stata la prima a scendere in campo alimentata alla potenza di 65W suggerita automaticamente dal chipset Gene.TT V2.0 di DRAG X2. Incredibile nuvolosità e persistenza del vapore capace di saturare con pochi sbuffi l’ambiente, riproduzione estremamente aggressiva e senza tentennamenti per una restituzione cristallina e dettagliata che esalta tipologie di e-liquids “cremosi” come Black Haze riprodotto con perfetta riconoscibilità di ognuna delle sue componenti aromatiche: ho chiaramente riconosciuto l’intelaiatura a base di biscotto wafer sulla quale stratificate in egual misura crema di nocciole lievemente tostata e la morbidezza di un eccellente cioccolato bianco. Quasi sovrapponibili le impressioni ricavate durante l’uso della headcoil PnP X 0.20Ω, inclusa nella confezione di DRAG S2, come nel precedente caso alimentata alla potenza automaticamente suggerita di 50W. Straordinaria ancora una volta la nuvolosità e tutta la persistenza del vaporizzato, presente il dettaglio dell’intero bouquet aromatico con lieve risalto della componente a base di crema di nocciola nella quale il tostato gioca ora un ruolo di primo piano. PnP 0,30Ω headcoil è compresa in partenza in ogni vaping kit DRAG X2 e DRAG S2 ed alimentata alla potenza di 35W, secondo suggerimento dal chipset Gene.TT V2.0, ha la qualità di amalgamare interamente la totalità degli ingredienti di un aroma; per cui presumo essere la soluzione preferita per coloro siamo alla ricerca di una restituzione globale piuttosto che una “chiara elencazione” della stratificazione di un aroma.Importante la vaporosità ma non “fuori scala” come nelle precedenti ma sempre di grande persistenza per una globale esperienza che esalta il coro e non il solo solista. La headcoil PnP X 0,60Ω è al momento presente di serie nel solo vaping kit DRAG S2 MTL Edition, che ricordo essere una particolare produzione riservata ai Paesi in cui lo svapo di guancia “va per la maggiore”, l’Italia è uno di questi. Da purista dello MTL non reputo PnP X 0,60Ω come perfetto supporto al vaper guanciaiolo al contrario di ulteriori prossime testine con impedenza prossima ad 1Ω o valori lievemente inferiori, piuttosto è a personale giudizio utile strumento per chi fa del flavor ristretto, del “polmoncino”, del limitare massimo dello svapo MTL molto arioso la tipologia di fruizione preferita. Al netto di questa personale considerazione PnP X 0,60Ω si è comportata niente male quando impegnata sul campo imposto da Black Haze di Iron Vaper alla potenza di 20W automaticamente suggerita dalle nuove DRAGs, ovviamente con nuvolosità ben meno importate ma sempre caratterizzata da marcata persistenza con buona restituzione della globalità degli ingredienti, paragonata alle altre headcoils attualmente disponibili è quella con minor “prestazioni” quando vaporizzato un cremoso come l’e-liquid che ho utilizzato, il quale per svilupparsi pienamente ha necessità di maggiori potenze. In tutti i casi hit proporzionale alla qualità di nicotina contenuta nella composizione finale dell’e-liquid utilizzato. DRAG X2, DRAG S2 e DRAG S2 MTL Edition saranno a breve distribuite presso tutti i maggiori rivenditori di settore e successivamente acquistabili presso tutti gli stores in sette combinazioni cromatiche ad un prezzo consigliato al pubblico che non mi è dato di conoscere, ma che presumo essere in linea con l’attuale proposta Voopoo. Per maggiori informazioni su Voopoo DRAG S2 e DRAG S2 MTL Edition è possibile trovare ulteriori approfondimenti seguendo il link che punta alla landing page ufficiale: DRAG S2 - VOOPOO VAPE Spark Your Life Per maggiori informazioni su Voopoo DRAG X2 è possibile trovare ulteriori approfondimenti seguendo il link che punta alla landing page ufficiale: DRAG X2 - VOOPOO VAPE Spark Your Life Mentre ulteriori nozioni sulla nuova PnP X Super Platform sono consultabili alla landing page ufficiale: PnP X PLATFORM - VOOPOO | Superior Open System Vape Brand | Spark Your Life Ringrazio Voopoo - ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD. e la sua referente Ms. Rita Wu per aver avuto la graditissima possibilità di provare in anteprima i nuovi vaping kit Voopoo DRAG X2 e DRAG S2. Saluto con il doveroso mio ringraziamento rivolto a svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori per lo spazio e visibilità che mi è concessa in ogni occasione ed a Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive utili critiche e graditi preziosi consigli. Grazie!
  9. Dall’estremo Est del Mondo torna in versione succinta l’atomizzatore rigenerabile MTL di forse maggior successo prodotto da Vandy Vape sotto la guida dell’influencer Alex from VapersMD. BSKR Mini V3 MTL RTA è la riproposizione in chiave 22 millimetri dell’omonimo B3 MTL RTA dello scorso anno, che dello stravolgimento delle eredità della serie ha fatto per alcuni il punto di forza, trasformatosi da alfiere dello svapo di guancia a base di tabacchi in eclettico interprete del cremoso e del fruttato. Con il nuovo BSKR Mini V3 MTL RTA è intenzione di Vandy Vape nel perdurare la strada intrapresa oppure tornare sui propri passi e riabbracciare la vocazione al tabacco che ha generato la notorietà della serie? Non resta che scoprirlo grazie ad un campione di Vandy Vape BSKR V3 Mini MTL RTA fornito gratuitamente dallo store online Sourcemore.com nella sua più elementare dotazione, forse il mettere a disposizione un sample BSKR Mini V3 MTL RTA full addons Standard Version piuttosto che la basilare Simple Version avrebbe permesso una migliore comprensione del nuovo hardware Vandy Vape. Buona lettura! Ho ricevuto Vandy Vape BSKR V3 Mini MTL RTA Simple Version racchiuso nella suo originale cofanetto predisposto per l’immissione sui mercati dalla particolare faccia in buona parte realizzata con trasparenza in rigida plastica traslucida che, come fosse una vetrina da esposizione oltre a permettere un rapido sguardo a buona parte del contenuto, lo mantiene con solidità al riparo da accidentali “movimentazioni” dovute allo stoccaggio. Completano il layout e vista di insieme superiore la sola titolazione del prodotto BSKR Mini V3 MTL RTA impressa con caratteri stampati a caldo con inchiostro argenteo rifrangente metallizzato e la dicitura in formato grafico o più correttamente qualsiasi cosa associabile ad una firma “designed by Alex from VapersMD”. Sulle restanti superfici utili, sempre in cartone dallo sfondo color nero, riportate tutte le informazioni di rito che per completezza di packaging ed obblighi normativi devono essere leggibili alla platea dei possibili acquirenti: esaustivo elenco della dotazione fornita a corredo della Simple Edition di BSKR Mini V3 MTL RTA, un paio di avvertenze su corretta conservazione del vaporizzatore e serie delle main features della nuova riposizione in scala. Ai lati minori delle sue confezioni Vandy Vape ha sempre delegato per comunicare ulteriori dati ed anche quella di BSKR Mini V3 MTL RTA non differisce dal consolidato stile del produttore orientale: ecco per cui le informazioni di contatto del produttore Dongguan Vandy Technolgy Co., LTD e la obbligatoria serie di icone normative piazzate su uno dei lati maggiori. Mentre gli altri adibiti ad accogliere gli adesivi con “Scratch&Check” per la verifica della originalità, codici a barre vari con tanto di indicazione della colorazione, EC-ID di catalogazione TPD, identificativo batch e seriale di produzione assieme ai “loghi” Vandy Vape e BSKR mini V3 MTL RTA. Con un gioco di stratificazioni ecco quanto a corredo dell’atomizzatore Vandy Vape racchiuso nel cartonato, che comprende: ● atomizzatore rigenerabile BSKR Mini V3 MTL RTA preassemblato in versione “corta 2ml”, ricevuto in una assurda colorazione Gold; ● 2 drip-tips differenti più per “lunghezza” che morfologia; ● ulteriori riduttori aria/pin positivo con 4 differenti “portate”; ● vetro-tank in pirex trasparente di capacità 4ml; ● tank in acciaio di colore abbinato con capacità 4ml; ● prolunga camino per trasformazione “a 4ml”; ● sacchetto delle spare parts con ‘o-rings, guarnizioni, grani di ricambio e chiave a brugola esagonale per essi; ● 2 * Superfine MTL Fused Clapton in Ni80 30ga*2+38ga diametro 2,5mm ed impedenza 0.74Ω; ● talloncino QC; ● pieghevole manuale di istruzioni multilingua tra le quali anche quella italiana. Inutile girarci intorno, BSKR V3 Mini MTL RTA è la copia spiccicata di quel B3 MTL RTA (Berserker V3) dello scorso anno. Nella nuova riproposizione tutto è immutato con la sola eccezione delle proporzioni, ora si è di fronte ad un atomizzatore con diametro di 22 millimetri e non 24mm come la precedente occorrenza. Quindi non può e non deve stupire se la presente stringata stesura può sembrare essere ripresa a piene mani dell’articolo che dedicai circa 18 mesi fa proprio a quel B3 MTL RTA, dal quale il nuovo BSKR Mini V3 MTL RTA ha in forma contratta origine. Per cui nulla di trascendentale se invariato è il numero degli elementi che lo compongono: sono ancora una volta ben 11 mattoncini, di cui ben 6 riservati a formare il solo deck, necessari al suo integrale assemblaggio; tutti realizzati in acciaio con la dovizia e la precisione le quali Vandy Vape ha da sempre riservato alla sua clientela, ma trascorsi 18 mesi circa dalla “cicciotta” apparizione non poco deludente è l’essere messo di fronte alla totale assenza di “ottimizzazione” progettuale. Ed oggi come allora il consiglio è di imbarcarsi nell’impresa della totale “esplosione” del pezzo solo ed esclusivamente per un primo e profondo lavaggio ante utilizzo e solamente un seguente giunto il momento del suo “riposo”, impensabile ritengo cimentarsi in tale impresa titanica ad ogni cambio di e-liquid oppure in casi di semplice rigenerazione- Sconcertante è inoltre il non aver limato con il nuovo progetto quel un paio di criticità o più correttamente imprecisioni “funzionali” che affliggevano il precedente Vandy Vape B3 MTL RTA da 24mm, ma al netto di personale appunti più o meno condivisibili il nuovo BSKR Mini V3 MTL RTA resta, nell’ambito del suo piazzamento merceologico, una proposta solida ed allo stesso momento differente nell’interpretazione rispetto alle passate omonime “uscite”, come lo fu il preso a modello. Nel nuovo resta presente anche la possibilità di sostituzione del “materiale del serbatoio” utile solo ed esclusivamente per puro senso estetico nel caso piaccia vaporizzare attraverso un “proiettile dorato”, come identica la fornitura di ulteriore drip-tip con altezza differente,la cui adozione consiste solamente nel vantaggio di ottenere una appena percettibile riduzione del calore del vapore, e come in passato ciò che l’utente deve ben valutare sin da subito è l’utilizzo principale che si voglia dare a BSKR V3 Mini MTL RTA prima di assemblare la configurazione corta oppure quella di maggiore capienza di 4 ml, perché proprio in questo ambito è ancora insita ed invariata la prima delle situazioni migliorabili che ho percepito tutt’ora e forse a personale giudizio la più limitante nell’uso esclusivo del vaporizzatore Vandy Vape nell’arco dell’intera giornata. No, non sono i soli 2ml benché risicati di autonomia quando “assemblato corto” ma relativamente sufficienti se messe in campo builds dai bassi wattaggi, il problema è ancora da ricercarsi nella semplice leggibilità del livello del liquido residuo; la “finestra è troppo stretta” e per giunta realizzata non al livello del punto di “scambio” del deck, ne consegue necessità di valutare con fin troppa approssimazione quando effettuare ricarica e per praticità rimane obbligata l’adozione del setup di massimi 4ml, relegando l’opzione di minore autonomia ad applicazione quasi da degustazione snaturando BSRK Mini V3 MTL RTA ed interpretandolo come se si stesse utilizzando un dripper. Quando sopra è solamente una personale chiave di lettura, per alcuni forse da intendere come probabile spassionato consiglio o per altri del tutto superfluo, ognuno è liberissimo nel caso gradito girare con in tasca il flacone dell’e-liquid preferito e ricaricare “ogni 3 per 2” nella paura di steccate, ma ho ritenuto corretto accennarvi ancora nonostante qui si debba vertere principalmente su altro: flessibilità, semplicità d’uso, curva di apprendimento e su tutto, cosa che più interessa benché influenzata da sensibilità soggettive, eventuale variazione nella fedeltà di quanto interpretato e restituito in aroma. Perciò, considerato il suo diretto derivare, ritengo in questa occasione inutile soffermarmi sul elementi come il top-cap e sistema di chiusura a baionetta “dal ¼ di giro” per accoppiarlo al serbatoio dalla grande guarnizione più avvezza ai beccucci dei flaconcini da 10ml che alle più capienti chubbies, come superfluo spendere parole per il fondello dal pin sempre troppo sporgente e le sue incisioni di rito, forse più interessante è volgere lo sguardo verso deck e campana nella speranza di individuare un qualcosa di diverso. Anche in BSKR Mini V3 MTL RTA camino, cupola della camera di evaporazione e struttura di contenimento formano un unico inseparabile corpo, non agevolmente lavabile né ovviamente così permissivo in fase di asciugatura. Di questa particolare poco gradita fusione strutturale ciò che immediatamente salta all’occhio sono lievi differenti dimensioni rispetto alla edizione da 24 mm di Giugno 2022 e conseguente innegabile è la curiosità per eventuali diverse sfaccettature percepibili di ogni e-liquid vaporizzato. La campana nell’ultimo arrivato di casa Vandy Vape rimane generosa, questa volta il diametro è di “soli” 16 mm con una profondità maggiore di appena 1 mm per totali 4 mm ed una geometria che ricalca per intero il precedente progetto. Sempre accostabile ad una sezione tronca di sfera dal risicato volume utile e ridotta possibilità di espansione del vaporizzato, quindi con BSKR Mini V3 MTL RTA ancora c’è necessità di contenimento delle temperature a causa la ovvia prossimità con l’avvolgimento riscaldante con il solo risultato finale di renderlo aromaticamente appena più cupo del precedente esponente della serie. Ovviamente “più piccolo” ma invariato è l’insolito deck di Vandy Vape BSKR Mini V3 MTL RTA, sempre privo di qualsiasi artificio per la regolazione del contrasto per la quale il produttore fa nuovamente affidamento su cinque pin “positivi”, uno in più rispetto alla versione 24 mm, innestabili a pressione dal basso e trattenuti in posizione esclusivamente da quelle minuscole guarnizioni che poco mi avevano già impressionato, perché costantemente a rischio di rottura o semplicemente “perdita” con la loro scenografica placcatura dorata ed attraverso i quali calibrare il tiro anche a tank pieno. Con tali “inserti” BSKR Mini V3 MTL RTA può così offrire differenti soluzioni in relazione ai diametri dei fori indicati su ognuno di essi a partire dal predefinito 1,2 mm oppure se preferiti il ristrettissimi 0,8 millimetri fino ad ariosi 2mm con intermedi 1 mm e 1,6 mm. Di essi fuori luogo per un dispositivo votato allo svapo di guancia la presenza dei due estremi: il maggior diametro perché troppo arioso con risultati ben oltre il ristretto flavorino tanto appagante per alcuni, perché con il quale necessario mettere in atto builds fin troppo “calde” e difficilmente mitigabili per una struttura come quella dell’atomizzatore Vandy Vape, strozzato invece il tiro offerto dal minore di essi in quanto nella pratica talmente asfittico da penalizzare ed appiattire per intero qualsiasi bouquet. Come per il passato l’optimum sarebbe stato, in loro vece e nel caso reputato necessario mantenere invariato numero di tali pins, predisporre più congeniali diametri intermedi ulteriori come ad esempio canonici 1,5 mm e massimi 1,7mm, secondo una più flessibile ed ormai consolidata visione delle produzioni internazionali e rendere sensato il numero dei pin utilizzabili inclusi nella confezione. Solo apparentemente ostico ed enigmatico è il deck sul quale costruita l’esperienza BSKR Mini V3 MTL RTA, risultato di un connubio tra accennati spunti concettualmente presi morfologicamente a piene mani da produzione KHW Mods per geometria di base, che dall’iconico Skyline RTA di eSmokeGuru con i suoi due post paralleli conditi di tanto odiati grani esagonali, ma che appena sviscerato ed ammansito è in tutta la sua “telefonata” di disarmante ed immediata fruibilità. Quello di BSRK Mini V3 MTL RTA è un deck spazioso ed agile da approcciare una volta rimossa la particolare “corona perimetrale”, barriera di contenimento ed obbligato percorso per canalizzare il liquido verso il materiale assorbente oltre che “particolare chiave” attraverso la quale procedere al suo integrale smontaggio con l’unico fine di, ripeto, occasionali profondi lavaggi. Non mancano accennati invasi, o similari accostabili per concetto, a guidare l’utente indicando il punto in cui “ammassare” delicatamente le estremità di una “cotonatura” né troppo sfoltita né eccessivamente compatta che, in relazione alle abbondanti dimensioni delle asole di pescaggio, per volume consiglio non essere inferiore alla quantità necessaria ad attraversare con minimo attrito un avvolgimento di sezione 2,25mm per evitare così spiacevoli “allagamenti” e non superiore a 2,5mm scongiurando l’opposta eventualità, ossia il rischio di “secca”. Per mettere in opera Vandy Vape BSRK Mini V3 MTL RTA non vi è da armeggiare molto, si tratta si seguire pedissequamente la stessa pratica del vecchio B3 MTL RTA e quello che produttore e l’ideatore del progetto tale Alex from VapersMD hanno previsto secondo design. Rimossa la “corona con le asole”, se come nel mio caso più affezionati al “filo singolo”, sufficiente arrotolare una coil leggermente “spaced” di 5,5 spire in Ka1 0,32 mm su tondino sezione 2,25mm per ottenere una impedenza prossima ad 1Ω, successivamente bloccarla ai due post paralleli imprecando nei confronti dei grani dalla testa esagonale e posizionarla proprio al di sopra del punto di ingresso dell’aria ad un’altezza che consiglio essere massima 2 mm con optimum compreso tra circa 1mm e 1,5mm. Passare alla cotonatura, l’unica vera “difficoltà” in BSKR Mini V3 MTL RTA, prestando particolare enfasi alla quantità del materiale assorbente da tagliare ben oltre il limite massimo della circonferenza del deck assicurandosi di aver prima riposizionato la “corona” precedentemente rimossa, una rapida sfoltita alle estremità della “wick” per conferire quel mimino di ariosità alle fibre e delicatamente adagiarle negli appositi invasi a diretto contatto con le corrispondenti aperture presenti sull’anello removibile. Infine bagnare fino a completa saturazione il cotone, verificare la corretta vaporizzazione e quindi provvedere ad assemblare deck al resto dell’atomizzare per effettuare consueta ricarica “dall’alto” del serbatoio oppure, altrettanto efficace, se preferita quella “dal basso”, che fino al perfezionamento della cotonatura è la soluzione consigliata per evitare occorrenze di sovralimentazione non così sporadiche quando messo in campo cotone in quantità non perfetta. Per verificare se sussistessero evidenti divergenze con la passata edizione da 24 mm dettate da differenti proporzioni di deck e camera di evaporazione ho voluto dare in pasto al nuovo Vandy Vape BSKR Mini V3 MTL RTA gli stessi identici e-liquid di allora; per cui in brevi sessioni di svapo ho utilizzato NET Burley La Tabaccheria, mio quotidiano “All-Day” che preferisco nelle interpretazioni più grevi e secche con appena percepibili od ancor meglio nulle le note erbacee, NET Kentucky La Tabaccheria del quale apprezzo la componente legnosa e NET Mandingo Angolo della Guancia che ritengo essere forse il latakia più rude. Ed ancora una volta con vapore denso e corposo dall’hit proporzionale al volume di “costruzione” dell’e-liquid ho avuto la netta sensazione di ricevere il bouquet aromatico in forma contratta, condensato in un “tutt’uno” senza la possibilità di apprezzare quanto l’e-liquid possa mettere sul piatto nonostante questa volta venga percepito un accennato maggior dettaglio nello spettro riprodotto. Meglio del passato sicuramente, ma non sufficiente a far tornare l’atomizzatore Vandy Vape per “secchezza” in cima alla classifica degli atomizzatori orientali a basso costo dedicati ai tabacchi come lo fu senza ombra di dubbio la sua prima apparizione di anni or sono. Fin troppo “zuccherino” con aromatizzati a base di frutta come ad esempio TVGC serie Noir Ghibli, Mistral e Blizzard con tutto il resto compresso ed accantonato in secondo, se non terzo, piano. Mio malgrado non ho potuto far altro che constatare ancora una volta, lo fu anche per il 24 mm B3 MTL RTA, una spiccata vocazione alle creme in cui il contratto restituito è riuscito a riprodurre con perfetta enfasi l’intera stratificazione di NexOs Darkstard tanto per citare uno degli utilizzati, meglio ancora se buildato con coils complesse micro alien: il solo unico momento in cui la densità del vaporizzato è esplosa con prepotente grasso e corpose vaniglie, creme pasticcere e tutte le possibili interpretazioni del cioccolato. In caso si fosse alla ricerca di un economico ed eccellente atomizzatore per tali tipologie di e-liquid, Vandy Vape BSKR Mini V3 Mini MTL RTA è forse l’occasione nella quale investire senza sperperare i propri danari. In tal caso lo store online Sourcemore.com lo propone in tutte le sue cinque varianti cromatiche, compresa l’imbarazzante combinazione Gold apprezzata probabilmente da invaghiti per paramenti liturgici, ad un costo di $23.19 che corrispondono al cambio attuale a circa €21,50 se utilizzato il codice sconto VBV3 durante le fasi finali della procedura di acquisto sul suo marketplace, ed al di fuori particolari eventi promozionali presenti e futuri. Sourcemore.com - Vandy Vape BSKR Mini V3 MTL RTA Φ22mm Ringrazio lo store online Sourcemore.com nella figura di Ms. Ella per aver permesso di scrivere senza censure nè vincoli le presenti personali impressioni con l’invio gratuito del campione di Vandy Vape BSKR Mini V3 MTL RTA qui trattato. Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è ogni volta concessa ed altrettanto ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  10. Ciao, oggi diamo un'occhiata a Lost Vape Ursa Pocket. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Lost Vape Ursa Pocket; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: Lost Vape Ursa Pocket Kit, viene fornita con una batteria interna da 1200mAh e uno schermo OLED da 1,7 pollici con un'interfaccia per game pad in stile retrò, luminosa e intuitiva. URSA Pocket condivide le stesse cartucce URSA dei precedenti dispositivi Lost vape pod ed è progettata per supportare una potenza massima di 30W. ► Lost Vape Ursa Pocket; Packaging: Ursa pocket si presenta con un packaging in perfetto stile "game pad", guardando la facciata anteriore del pacchetto puoi vedere una immagine del dispositivo nella colorazione presente all'interno, inoltre puoi leggere la presenza di un chipset "Quest", puoi vedere un paio di icone che rappresentano il display e i tasti di regolazione e di gioco. Sul retro del pacchetto puoi vedere; il packing list, le avvertenze, l'indirizzo e i riferimenti di contatto del produttore. Lateralmente sulla scatola puoi vedere le principali caratteristiche tecniche rappresentate da icone e la scritta pubblicitaria di Lost Vape Quest "The Modern Demarcation". ► Lost Vape Ursa Pocket; Packing List: • 1 * Dispositivo Lost Vape Ursa Pocket • 1 * Capsula Ursa da 0,6Ω • 1 * Capsula Ursa da 0,8Ω • 1 * Collare • 1 * Cavo USB di tipo C • 1 * Manuale utente ► Lost Vape Ursa Pocket; Specifiche: • Materiali: Lega di alluminio e plastica • Dimensioni: 95,2x46,2x 19mm • Peso: 88g • Batteria interna da 1200mAh • Potenza Max: 30W • Capacità e-liquid da 2,5ml • Ursa Pod da 0,6Ω e 0,8Ω • Pannello retroilluminato da 3 pollici • Schermo OLED da 1,7 pollici • Pulsante di fuoco del tipo di gioco • Include 3 giochi diversi • Protezione da cortocircuito, protezione batteria debole, protezione da surriscaldamento ► Lost Vape Ursa Pocket; Colori Disponibili: • Neon Street • Cyber Elf • Saiyan Trunk • Ice Blade • Dark Knight • Nes Red • Hellsing Grey • Silver Storm ► Lost Vape Ursa Pocket; Prime Impressioni: Lost Vape per questo test mi ha inviato due diverse colorazioni di Ursa Pocket; entrambe hanno uno stile giocoso piuttosto accattivante, la versione "Silver Storm" sembra più sobria ed elegante, mentre la versione "Neon Street" risulta più appariscente con i suoi colori vivaci. Il classico fattore di forma rettangolare è quello di una minibox, per questo motivo risulta essere abbastanza tascabile e ben maneggiabile con i suoi lati arrotondati. I materiali di costruzione sono di primissimo livello per un dispositivo Pod; il telaio in robusta lega di zinco ospita un pannello posteriore retroilluminato che si attiva durante la ricarica ma anche durante l'uso per segnalare all'utente il livello di carica della batteria come segue: • Colore del Led Viola: Il livello di carica è compreso tra 80 e 100% • Colore del Led Verde: Il livello di carica è compreso tra 60 e 80% • Colore del Led Blu: Il livello di carica è compreso tra 40 e 60% • Colore del Led Bianco: Il livello di carica è compreso tra 20 e 40% • Colore del Led Rosso: Il livello di carica è compreso tra 0 e 20% Per capire di cosa parliamo e di come sono disposti i servizi su Ursa Pocket non c'è nulla di meglio che osservare l'immagine sottostante con i propri occhi. Come puoi vedere nell'immagine seguente, Ursa Pocket può essere trasportata tramite il collare presente in dotazione, questo può risultare comodo quando le mani sono impegnate durante le tue attività quotidiane. Osservando il profilo laterale di Ursa pocket puoi vedere da un lato il sistema per l'inserimento del collare e dall'altro lato puoi vedere il pomello di regolazione del flusso d'aria. La regolazione slide del pomello consente di ridurre al minimo il flusso d'aria per lo svapo MTL, ma puoi ottenere anche un maggiore passaggio d'aria per lo stile di svapo RDL. ► Lost Vape Ursa Pocket; Schermo e tasti di controllo: Come abbiamo visto il pannello posteriore con il suo Led integrato mostra un tema di luci davvero accattivante, tuttavia il lato anteriore non è da meno come bellezza, lo dimostra il tasto fire di grandi dimensioni che insieme al display colorato e agli altri tasti compone un insieme richiama in pieno lo stile "Game Pad retrò". Il display OLED da 1,7 pollici mostra caratteri di colore verde ben proporzionati, che davvero sono facilmente leggibili. Sono inoltre presenti sul display tutte le info utili ai vaper's, la grafica è davvero splendida. I tasti di regolazione della potenza di solito sono solamente due, ma qui è presente un tasto centrale che consente di entrare direttamente nel menù. • 5 clic sul tasto fire per accendere/spegnere il dispositivo • Regolazione della potenza: Utilizza i tasti A e C per regolare la potenza da 5 a 30W con step di 0.5W per volta • Blocco/sblocco delle regolazioni: Premi il tasto centrale (B) per accedere al menù e seleziona blocco oppure sblocco, quindi conferma con il tasto B e il tasto fire. Ma davvero Lost Vape poteva accontentarsi di produrre una semplice Pod? La risposta è no! Infatti come ho accennato in precedenza sono disponibili 3 diversi giochi per intrattenere i vapers, e questa credo sia realmente una occasione di svago simpatica e piacevole per molti utenti. La grafica di gioco richiama i vecchi tempi e sono sicuro che questo evocherà piacevoli ricordi a molte persone che potranno distrarsi come segue: • Gioco numero 1 con animale domestico virtuale da mantenere • Gioco numero 2 per tentare la fortuna con la slot machine • Gioco numero 3 competizione a premi virtuali legata al numero di puffs. La base inferiore di Ursa Pocket ospita la porta di ricarica USB-C. Per ricaricare completamente la batteria interna da 1200mAh occorrono circa 60 minuti. Nel vano Pod ci sono due magneti per trattenere saldamente la cartuccia ed è presente anche il sensore per il puff automatico. Quindi Lost Vape Ursa Pocket può essere attivata manualmente con la pressione del tasto Fire, oppure in modo automatico semplicemente aspirando dal boccaglio. ► Lost Vape Ursa Pocket; Cartucce: La famiglia Ursa è davvero grande; Ursa Baby, Ursa Baby Pro, Ursa Pocket, Ursa Nano e Ursa Nano Pro, la cosa meravigliosa per i vaper's è quella che tutti questi dispositivi Ursa possono condividere le medesime cartucce! Quindi sia le cartucce di tipo usa e getta, sia le cartucce con coils sostituibili UB Mini. Per tutti i dispositivi Ursa ci sono opzioni davvero interessanti per lo svapo MTL ma anche RDL. Secondo Lost Vape tutte le cartuccia di Ursa Nano sfruttano un sistema interno che limita le perdite e che ha superato con successo innumerevoli prove. Tutte queste cartucce possono contenere fino a 2,5ml di e-liquid e includono un beccuccio confortevole ed ergonomico. Sul fondo delle cartucce sono presenti due magneti speculari a quelli presenti sul Mod. Le capsule sono realizzate in PCTG e nonostante il colore scuro offrono un discreto controllo visivo sul livello di e-liquid interno. Il refil avviene lateralmente sollevando un gommino in silicone. Il foro per il riempimento è sufficientemente largo, tuttavia la posizione laterale per il rifornimento non sempre consente un riempimento totale. Ho stimato che introdurre più di 2ml di liquido sia piuttosto difficile. Le cartucce disposable riportano chiaramente il valore della resistenza al loro interno. Mentre nelle cartucce "vuote" (acquistabili separatamente) devi inserire la coils UB Mini con una leggera pressione. ► Lost Vape Ursa Pocket; Conclusioni finali & Prova di Svapo: Per questo Test, ho avuto a disposizione due diverse cartucce di tipo usa e getta, caricate entrambe con lo stesso e-liquid per valutarne le eventuali differenze di prestazioni; "TOO PUFT" con diluizione al 10% in una base 50/50 di VG/PG e con 3mg/ml di boost. • Cartuccia Disposable Ursa da 0,8Ω: La cartuccia da 0.8Ω si comporta bene in MTL con AFC chiuso, e supporta discretamente anche regolazioni AFC più aperte (RDL). In questo caso con una buona quantità di vapore emesso che valorizza le sue eccellenti qualità aromatiche. Ho stimato la durata media di questa disposable pod in circa 25/30ml di e-liquid consumato. • Cartuccia Disposable Ursa da 0,6Ω: Con questa cartuccia il chipset Quest imposta automaticamente e in modo intelligente la potenza a 16W che è un buon punto di partenza per ottenere buone prestazioni RDL. Le nuvole sono dense e abbondanti per un dispositivo cosi piccolo, e il sapore non ha nulla da invidiare alle altre cartucce "usa e getta" della concorrenza. Il tiro è silenzioso e fluido, senza sputi. Il tono del vapore è piacevolmente caldo. Con il cursore AFC completamente chiuso il tiro è piacevolmente ristretto e il colpo in gola è nella media, con il cursore AFC completamente aperto e aumentando la potenza a 19W si ottengono prestazioni RDL molto interessanti. Lost Vape non si smentisce e anche questa volta ha introdotto sul mercato un ottimo dispositivo che fà l'occhiolino ai "giocatori". L'estetica è accattivante e le decorazioni sono davvero belle. Ursa Pocket implementa una funzione di estrazione automatica veramente eccellente che si attiva rapidamente e con qualsiasi grado di apertura dell'AFC. La batteria da 1.200mAh è in grado di assisterti tutto il giorno (se non sei compulsivo). Con 15W di potenza selezionati puoi raggiungere e superare 400 puffs. Il display è molto luminoso e il chips Quest ti viene in aiuto con la funzione di impostazione automatica della potenza. Inoltre puoi impostare la potenza in modo personalizzato con step di 0.5 watt per volta. La possibilità di scegliere nel catalogo Lost Vape cartucce usa e getta oppure cartucce vuote con coils sostituibili è un ulteriore plus che questo kit ti offre. Durante tutto il test non ho notato nessuna anomalia e nessuna formazione di condensa, inoltre non ho rilevato nessun genere di problema. Vorrei ringraziare Lost vape per avermi fornito il kit. Spero che questa recensione sia stata utile per chiunque desideri acquistare Ursa Pocket. https://www.lostvape.com/product-item/ursa-pocket/ Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  11. Trattasi forse della riproduzione in scala di una colonnina per rifornimento carburante? Il diorama di un parchimetro? Oppure il modellino di un distributore automatico di bevande? No, niente di tutto questo! AMPBB Boro Mod di BP Mods, che trae spunto dal mondo degli Hi-Fi di alta gamma, è l’interpretazione tutta particolare in perfetto “Bruce Style” della tipologia di battery box che da quale tempo sta concentrando gli sforzi di numerosi produttori, quelle numerose “boro mods” che partendo della iconica Billet Box di Billet Box Vapor cercano di interpretare, coniugare e proporre nei più disparati esempi la filosofia dello svapo “per immersione”. Di AMPBB Boro Mod lo store online Sourcemore.com me ne ha messo gratuitamente a disposizione in campione nella sua versione “Luxury Edtion”, cioè corredata di accessorio drip-tip polivalente chiamato per l’occasione DACBB, per scriverne rapidamente delle mie. Buona lettura. La confezione nella quale ho ricevuto AMPBB + DACBB Boro Mod è lo stesso identico semplice packaging già proposto in dai tempi della prima apparizione del marchio tempo coinciso con la commercializzazione dell’atomizzatore Pioneer RTA, il quale consta di: uno spazioso cofanetto di color arancione impreziosito dal solo logo del brand: BPMods. Attorno ad esso per le comunicazioni informative di rito avvolta una rigida fascetta in spesso cartoncino di colore grigio sul quale per chiaroscuro ecco apparire un motivo che ricorda parti meccaniche composte da leve ed ingranaggi, sulla quale frontalmente con inchiostro dalla finitura metallizzata che ricorda il colore della scatolina impresso di nome del dispositivo. Oltre questo, al contrario di quando solito adottato in differenti altrui produzioni, a tutte le nozioni di rito comprensive di fedele riproduzione di alcuni dettagli del dispositivo principale AMPBB Boro Mod, nomenclatura del prodotto, indicazione della colorazione ed elencazione del corredo in dote, dedicata la parte di lembo cartonato posteriore e con esse dichiarate le certificazioni di conformità ed gli obbligatori divieti mediante le ormai conosciutissime icone, che nel complesso avrei grafito essere stampati impiegando inchiostri di maggior contrasto perché la tonalità di grigio adottata rende il decifrare di quando stampato alquanto difficoltoso. Presenti inoltre codice a barre di tipo EAN e “Scratch&Check” per la verifica in due passaggi dell’originalità del prodotto ed a completarne la generale impaginazione l’indicazione, con relativo indirizzo di contatto, del produttore Dovpo in compagnia di quella del modder BPMod, ideatore del progetto, che risponde al nome o meglio presumo allo pseudonimo Bruce, simpaticamente ritratto con un barbuto smile dai tratti orientaleggianti. Con la solita “pulizia” che caratterizza la linearità di ogni packaging BP Mods, all’interno del cartonato ordinatamente presentati il prodotto e sua dotazione in un gradevole colpo d’occhio: ● dispositivo AMPBB Boro Mod, ricevuto in colorazione silver; ● accessorio DACBB in confezione retail nella versione POM abbinata al colore del device e venduto anche al i fuori del kit, che consiste un 3 differenti drip-tips, flush niut ed adattatore/innesto 510; ● 3 * Engraved Flush Nut Spanners; ● cavo con connettore µUSB Type-C per la ricarica dell’accumulatore; ● sacchetto di spare parts comprendenti viti, anelli anti-condensa, particolari Light Tubes cilindrici trasparenti, ma non o-rings come indicato nella confezione; ● manuale di istruzioni in lingua inglese sottoforma di tagliando di generose dimensioni che da sempre accompagna la produzione BP Mods. “Luxury Edition” ossia alla spicciolata AMPBB Boro Mod ed il kit accessorio DACBB confezionati assieme è, dopo aver sfornato addons a tema come ad esempio Pioneer Insider e TMD Boro Tank, il concretizzarsi del desiderio del team di BP Mods capitanato dal panciuto Bruce, di accalappiare una fetta dei proventi che attualmente sta generando un più che mai vivo interesse attorno al particolare “mondo delle Billet Box e suoi derivati”: un segmento merceologico quasi totalmente dominato da produzioni artigianali dal costo quasi elitario, in cui sporadiche apparizioni di “commerciali” hanno riscosso nullo o quasi successo, perché tutte accomunate da pressoché simile design. da materiali di qualità non eccelsa e risibile cura dei dettagli. Trasparenze dalle quali affiora circuiteria, superfici materiche dl carattere industriale ed un aspetto tanto controverso quanto eclettico, sono quanto di meglio BP Mods sia riuscita a racchiudere in un dispositivo dall’incedere esclusivamente verticale condito delle solite futilità e frivolezze che stabilmente “impreziosiscono” ogni produzione del marchio orientale: AMPBB Boro Mod è sinteticamente tutto ciò. Ed è proprio il discutibile, caratteristico od opinabile design, la sua innaturale spigolosità che più che ad una Billet la accomuna ad una tradizionale mod il suo punto di forza, come straordinaria la sua inaspettata maneggevolezza senza considerare che. seconda solamente a Delro AIO, l’accumulatore LiPo integrato da 2000mAh gioca un fondamentale ruolo nella percezione globale regalata dal progetto; dicono sia interamente frutto dei tratti scaturiti dalla matita di tale Shane, braccio destro del più noto Bruce, accanito audiofilo e feticista di amplificatori valvolari e digital audio converters, le cui forme e disparati materiali sembrano aver inciso in modo notevole sull’ideazione esteriore della “stramba” boro mod targata BP Mpds e prodotta negli stabilimenti Dovpo in quel di ShenZhen, patria incontrastata dell’elettronica di largo consumo made in Cina. Per il corpo mod al contrario di alcune aziende concorrenti preferita alla plastica leggera lega di alluminio, nella quale realizzata scorrevole filettatura con passo anglosassone pienamente “Billet Box compatibile”, dove avvitare qualsivoglia flush nut o drip-tip ibrido di proprio gradimento, oppure in mancanza di essi, affidarsi a DACBB ed ai suoi tre “insensati beccucci” intercambiabili, ossia l’accessorio già incluso nella confezione; dissimili per altezza e diametro esterno ma con risibile differenza “all’interno”, spacciati per essere stati proposti per soddisfare tutti gli utenti e relativi stili di svapo: dall’arioso Dl, al ristretto MTL senza dimenticare l’intermedio RDL. Possibile che in Oriente non abbiano ancora capito che è soprattutto il diametro del foro interno di un drip-tip la variabile fondamentale e non la sua altezza? Al di sotto lo scontato alloggio per i boro tanks, e come non notare un così evidente “vuoto”? Serbatoi "Boros" in AMPBB Boro Mod da inserire scenograficamente a vista a contatto del necessario “pin piatto del positivo” non regolabile in altezza condito da un piccolo tampone assorbente lavabile e riutilizzabile, oltre che sostituibile con altri forniti nelle spare parts del vaping device con il gravoso compito di trattenere eventuale condensa, obbiettivamente mai è occorsa in quantità eccessiva durante le prove proprio per come concepita la boro mod di BP Mods. Fibra di carbonio o, come nel caso nell’esemplare in mio possesso, fibra di vetro è invece il materiale scelto per la creazione delle pannellature decorative oltre che funzionali che rivestono i lati “più importanti” di AMPBB boro Mod. La maggiore di esse, con incastonato il piccolo display monocromatico ed i 2 pulsanti per la variazione dei parametri, costituisce nella pratica la “schiena” del dispositivo ed in più protezione della maggior parte della circuiteria che lo anima ed una volta rimosse le 6 viti torx T2, ecco accessibile anche il connettore che la congiunge all’accumulatore LiPo con capacita di 2000mAh e dichiarati 20A di scarica per eventuale futura sua sostituzione, ovviamente sempre se possibile, quando necessario, procurarsi il corretto ricambio. Sul frontale il minore dei due pannelli, quello scenografico perché “quello a vista”, dalle caratteristiche finestre trasparenti tramite le quali intravedere particolari di ulteriore circuiteria e dove posto il grande pulsante rettangolare per l’attivazione del dispositivo assieme ad un sorta di scudetto, Quest’ultimo non ha solamente funzione estetica, ma è uno dei 3 engraved flush nut spanners insuti nella confezione, cioè più o meno utili “chiavette” decorate con incisioni per avvitare oppure rimuovere proprio il nut filettato che alla sommità di AMPBB Boro Mod tiene in posizione i boro tanks e fornisce “connessione negativa” all’elettronica. Tre inserti che lasciamo il tempo che trovano, tre scudetti per svitare il nut e come se non bastassero l’apoteosi della futilità è insita proprio qui, sull’anteriore della boro mod, in piena vista! Tubi luminosi che si accendono e spengono al rito delle attivazioni, apprezzabili solamente attraverso quelle trasparenze, omaggio e sicuramente ispirate ai valvolari degli HiFi e fortunatamente disattivabili portando a “zero” il valore “Light” nelle impostazioni del device. Nel caso il kitch non sia già sufficiente, addirittura personalizzabili secondo proprio estro e manualità sfruttando i tubicini trasparenti presenti nelle spares ed installabili rimosso proprio quel pannello frontale che sembra sia il centro nevralgico dell’intera estetica di AMPBB Boro Mod. Idea simpatica? Accattivante? Superflua oppure Genialata? Ho ben chiara la mia opinione su tale opportunità di personalizzazione e ritengo meglio non esprimerla apertamente, la vostra? Al netto del superfluo e sorvolando su piacevolezza o meno del design, è sinceramente difficoltoso non apprezzare AMPBB Boro Mod nelle sue basilari funzionalità; infatti il “circuito” del quale dotata svolge egregiamente tutti i compiti per i quali realizzato: erogazione in VariWatt da 5W a 60W con incrementi al decimale, VariVolt da 1V a 8V sempre con variazioni al decimale di unità e l’ormai ovunque presente ByPass utile nel caso si voglia simulare il comportamento di un dispositivo meccanico. Pronta “la spinta” al limite dell’aggressivo, eccellente l’autonomia garantita dai 2000mAh dall’accumulatore LiPo, che con il mio stile di svapo è sempre riuscito a permettere la fruizione di circa “2 boro tanks” che approssimativamente corrispondono a quasi 9ml di e-liquid, come discreta la velocità di ricarica che grazie ai 5V/2A in ingresso garantisce di rimpinguare la scorta energetica in circa 1 ora. Per coloro che apprezzano “luci e lucine” probabilmente gradito l’accendersi e lo spegnersi dei tubicini colorati ad ogni attivazione ed il loro pulsare durante le fasi di ricarica, per gli altri come per chi scrive ottima la possibilità di poterli definitivamente disattivare attraverso l’apposito menù accessibile attraverso 3 semplici clicks. Il vaping kit AMPBB + DACBB Luxury Edition è riuscito ad incuriosirvi? in caso affermativo ricordo che lo store online Sourcemore.com lo propone nelle due uniche colorazioni silver e gun metal al prezzo molto interessante di $55,99 se utilizzato il coupon code promozionale AMPBB nelle fasi conclusive della procedura di acquisto. che attuale cambio corrispondono a circa €51,00. Sourcemore.com - BP MODS AMPBB Internal Battery Boro Mod 60W Ringrazio ms. Ella marketing PR dello store online Sourcemore.com per aver permesso questa stesura con l’invio gratuito del prodotto BP Mods AMPBB + DACBB Luxury Edition qui discusso. Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è concessa ancora una volta ed allo stesso modo tutti Voi pazienti Utenti e lettori, come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  12. Ciao, oggi diamo un'occhiata a Vimizi Pod Kit inviatomi da Dovpo. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Dovpo Vimizi Pod Kit; Prima d'iniziare vediamo insieme la premessa fornita dal produttore: Dovpo Vimizi Pod Kit 800mAh da 3ml è l'ultimo dispositivo in grado di offrirti un'esperienza di svapo unica e personalizzabile. Progettato con uno sportello a pannello intercambiabile, ti consente di personalizzare l'aspetto del tuo dispositivo e di cambiarne lo stile. È alimentato da una batteria integrata da 800mAh con ricarica rapida di tipo C per ridurre i tempi di ricarica e per aumentare il tempo di utilizzo. ► Dovpo Vimizi Pod Kit; Packaging: L'accattivante scatolina nera con rifiniture in oro di Vimizi ha una finestra a vista che permette di visualizzare chiaramente il dispositivo all'interno. Sul retro ci sono: Il contenuto, le avvertenze, l'indirizzo del produttore Shenzhen Dovpo Technology CO.LTD, un codice a barre, lo Scratch&Check, marchi e loghi di legge. Sui rimanenti lati della scatola puoi vedere numerose informazioni sotto forma d'icone. ► Dovpo Vimizi Pod Kit; Packing List: • 1 Dispositivo Vimizi • 1 Cartuccia Vimizi ricaricabile • 1 Cordino • 1 Manuale utente ► Dovpo Vimizi Pod Kit; Specifiche: • Materiale del telaio: lega di zinco • Dimensioni: 51.8*75.2*17.8mm • Batteria: 800mAh • Volt: 3.2V-4.2V • Capacità: 3ml • Corrente di carica: 650±50mA(TYPE-C) • Resistance range: 0.5-3.5Ω • Funzioni: Draw-Actived • Sistema di riempimento: riempimento laterale • Materiale della capsula: PCTG • Connessione pod: magnetica • Indicatore luminoso a LED ► Dovpo Vimizi Pod Kit; Colori Disponibili: • Black - Master • Black - Samurai • Black - Geisha • Black - Mask • Black - Angry ape • Black - Ronin ► Dovpo Vimizi Pod Kit; Come è fatta: Il fattore di forma che Dovpo ha scelto per Vimizi è quello a forma classica rettangolare, le dimensioni sono realmente compatte, il corpo è sottile e il telaio è realizzato quasi interamente in solido metallo. Il dispositivo risulta facile da nascondere e oltremodo maneggevole, tuttavia nel kit è presente un collare per facilitare ulteriormente il trasporto di Vimizi. Per questo test ho ricevuto la versione "Black - Geisha" con un disegno davvero bello e accattivante su entrambi i lati. Le cover possono essere capovolte mostrando esternamente il lato nero. Questa è una prerogativa davvero molto utile per non rovinare il disegno specialmente durante il lavoro o gli impegni più gravosi durante l'arco della giornata. Per la rimozione delle cover c'è un piccolo incavo su ciascun lato che ti permetterà di inserire un'unghia e rimuoverle. Entrambi i pannelli sono tenuti in sede da magneti piuttosto potenti che richiedono un po' di sforzo per l'estrazione, quindi non dovrai preoccuparti che i pannelli si stacchino accidentalmente. La porta di ricarica USB-C si trova sul fondo del dispositivo assieme al nome e al logo di Dovpo. La piccola batteria da 800mah può essere ricaricata in meno di un ora che è un tempo relativamente breve. Su uno dei due lati stretti c'è la luce Led che invia le notifiche sul funzionamento di Vimizi sia durante l'uso sia durante la fase di ricarica della batteria. Durante la ricarica la luce rimane accesa fino a quando la batteria non sarà completamente carica e poi si spegnerà. Durante l'uso le indicazioni Led sul livello di carica sono le seguenti: • Verde: Livello di carica pari o maggiore di 3,85V • Giallo: Livello di carica tra 3,85V e 3,65V • Rosso: Livello di carica pari o inferiore di 3,65V Sulla parte superiore del dispositivo c'è il vano per posizionare la cartuccia. Sul fondo del vano ci sono; due contatti, due magneti per trattenere la cartuccia in modo solido e il sensore per l'estrazione automatica. Il lato contrapposto a quello della luce Led ospita il tasto/cursore per la regolazione del flusso d'aria. Il tasto è realizzato in metallo e ha una escursione ben frenata quindi mantiene la posizione impostata. Premendo il tasto verso il basso puoi aumentare il flusso d'aria fino a ottenere un flusso piuttosto aperto. Premendo il tasto verso l'alto puoi ottenere un restringimento del flusso d'aria davvero valido per lo svapo di tipo MTL. ► Dovpo Vimizi Pod Kit; Cartuccia ricaricabile: Nel kit sono presenti due cartucce ricaricabili con coils integrate, una da 0.6 e una da 0.8Ω. Il fattore di forma aerodinamico a "becco d'anatra" è quello attualmente più di moda ma anche quello più comodo da tenere tra le labbra, il colore scuro della cartuccia PCTG non interferisce con la corretta visualizzazione del liquido presente all'interno della cartuccia. La ricarica avviene lateralmente sollevando il classico gommino in silicone, quindi puoi inserire fino a 3ml di eliquid. Dovpo è stata cosi gentile da inviarmi anche due confezioni di cartucce una da 0.6 e una da 0.8Ω. Ogni confezione contiene due cartucce e sono le stesse che potrai acquistare come ricambio per la tua nuova Vimizi. ► Dovpo Vimizi Pod Kit; Prova di Svapo e conclusioni finali: Per questo test ho utilizzato uno dei miei liquidi preferiti "Too Puft" VG/PG 50:50 con 3mg/ml di boost. Entrambe le cartucce di Vimizi sono dotate di una coil in ceramica ad alta resistenza per una durata maggiore, inoltre forniscono una estrazione piuttosto fluida e priva di sputi. La resa aromatica è ricca di sapore con una soddisfacente produzione di vapore. Una delle caratteristiche distintive di Vimizi Pod Kit è il suo sistema di flusso d'aria regolabile. Ciò consente agli utenti di controllare la quantità di aria che scorre attraverso la cartuccia per avere un impatto significativo sull'intensità dell'estrazione MTL. La cartuccia risulta essere a tenuta stagna e facile da ricaricare rendendo questo dispositivo adatto per i vapers di tutti i livelli. • Ringrazio Dovpo per avermi inviato Vimizi Pod Kit per la recensione: https://dovpo.com/products/vimizi-pod-kit?variant=44772543824146 • Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  13. Buongiorno cari vapers, oggi vi voglio parlare della iStick Amnis 3, kit di casa Eleaf che mi è stato gentilmente inviato da https://www.eleafworld.com/ per una recensione gratuita. Con il suo design elegante e minimalista, il nuovo kit di casa Eleaf è il device dalle funzioni semplicissime adatto a tutti i neofiti; andiamo a vederlo insieme.. Ci arriva a casa in una scatola di cartone sulla cui sleeve, nella parte frontale, possiamo vedere in primo piano il simbolo del produttore e una piccola immagine rappresentativa del prodotto. Sul retro sono elencati il contenuto della confezione, le specifiche della mod, gli indirizzi del produttore e un riferimento alla colorazione scelta. Sempre ben presenti i classici marchi di certificazione. Sui lati troviamo rispettivamente da una parte alcune caratteristiche del prodotto, mentre dall’altra un codice scratch and check che ci permetterà di verificarne l’autenticità. All’interno della confezione troviamo: 1 x iStick Amnis 3 box 1 x GS Drive Tank 1 x GS Air coil da 0.75Ω 1 x GS Air coil da 1.4Ω 1 x cavetto di ricarica Usb Type-C 2 x manuale di istruzioni multilingua (italiano compreso) 1 x carta di garanzia L’iStick Amnis 3 è disponibile nelle seguenti colorazioni: Il sample che mi è stato inviato è quello nella colorazione Coffee: Leggera e slanciata, la iStick Amnis 3 con il GS Drive tank è una mod che ha dimensioni di 128mm x 26mm x 18mm per un peso (senza liquido all’interno) di soli 66 grammi. Come possiamo vedere dall’immagine, questa mod è dotata di un classico attacco 510 con pin fluttuante autoregolante che ci permetterà di ospitare, oltre al GS Drive fornito col kit, anche diversi altri tank di nostra preferenza fino ad un diametro di 18mm, dandoci così la possibilità di creare delle combo leggere e compatte anche con quegli rta che solitamente si fatica ad abbinare. Sulla parte frontale, posto in alto, troviamo il tasto fire che ci permetterà con 5 click di accendere/spegnere la box. Appena sotto, un piccolo led multicolore ci indicherà lo stato di carica residua della batteria: In particolare avremo: led verde - batteria compresa tra il 100% ed il 60% led blu - batteria compresa tra il 59% ed il 20% led rosso - batteria sotto il 20% La iStick Amnis 3 può erogare una potenza su 3 livelli selezionabili ed il wattaggio verrà determinato automaticamente in base al valore resistivo in uso. Su un piccolo schermo verranno visualizzate delle lettere che corrisponderanno al valore del voltaggio fisso desiderato che andremo a variare premendo un piccolo tasto posto sul fondo. In particolare potremo impostare: H - 3.7V M - 3.5V L - 3.3V Per quanto riguarda la box vediamo infine il fondo dove è stata posizionata la porta Usb Type-C che ci permetterà di ricaricare la batteria integrata da 900 mAh in circa 1 ora utilizzando un apposito carica batterie da 5V/1A come suggerito dal produttore. Questo device è inoltre dotato di tecnologia “pass-through” che ci consentirà di continuare ad utilizzare il kit una volta collegato, anche se non ci sarà possibile mantenerlo in posizione verticale data la posizione della porta Usb. Vi ricordo inoltre che la iStick Amnis 3 è dotata di tutte le protezione che garantiranno un utilizzo in sicurezza anche al vaper meno esperto. GS DRIVE TANK Realizzato in acciaio con un serbatoio in vetro, il GS Drive tank può contenere fino a 2ml di liquido ed è realizzato in modo che la sua gestione sia il più semplice possibile per chi si affaccia al mondo dello svapo. Il drip tip impiegato, pur essendo comodo durante l’utilizzo, presenta un attacco proprietario e purtroppo non ci sarà possibile andarlo a sostituire con un altro di nostra preferenza. La sua ricarica avviene dall’alto ed è dotato di sistema “a prova di bambino” per cui, per aprirlo, dovremo andare a premere un piccolo tasto posto sul top cap per poi farlo scorrere ed andare a scoprire l’asola di refill. Il foro è abbastanza spazioso per effettuare la ricarica tramite ogni tipo di boccetta dotata di beccuccio ma, per semplificare le operazioni, il mio consiglio è quello di rimuovere il drip tip in modo da avere maggior “spazio di manovra” con la boccetta, potendo accedere agevolmente al foro. Andando a svitare la base avremo accesso alla coil e anch’essa, una volta inizializzata col liquido, andrà avvitata fino a mandarla in battuta. Al solito quando si ha a che fare con testine prefatte, una volta inizializzate ed effettuata la ricarica del tank, bisognerà aspettare circa 5 minuti prima di iniziare a svapare in modo che il cotone si irrori adeguatamente. Eleaf ci mette a disposizione una vasta scelta di testine prefatte, tutte quelle della serie GS per poter spaziare da un tiro mtl fino ad un flavour. Personalmente tenderei ad evitare con questo kit l’utilizzo di coil con un valore resistivo troppo basso, a mio parere esageratamente spinte sia per le dimensioni dell’atomizzatore che per la durata della batteria integrata della Amnis 3. All’interno della confezione vengono fornite due differenti coil, una da 1.4Ω(mesh) ed una da 0.75Ω(filo singolo), le cui caratteristiche ed il range di wattaggio consigliato sono chiaramente riportate sul corpo della testina. Entrambe le coil funzionano egregiamente e sono adatte ad un tiro mtl aperto/flavour leggero, fornendo le migliori prestazioni aromatiche e di produzione di vapore con una regolazione dell’aria non troppo ristretta né esageratamente aperta. Restituendo una resa abbastanza equilibrata, né troppo dolce né troppo secca, a mio parere possono essere utilizzate con una vasta gamma di liquidi a seconda dei gusti personali, ricordando sempre che ci troviamo di fronte ad un kit entry-level che punta più alla semplicità d’uso che alla resa strabiliante. Come ultimo dettaglio vediamo la base del GS Drive dove è presente una ghiera dotata di fermo corsa per facilitare le operazioni di serraggio/rimozione, ruotando la quale andremo ad aprire due larghe asole contrapposte parzializzabili per la regolazione del flusso d’aria. CONSIDERAZIONI FINALI L’iStick Amnis 3 con GS Drive tank che ci propone Eleaf è un tank dalle linee semplici ed eleganti, le cui regolazioni e la sua gestione sono semplificate al massimo, mirato a quella fascia di utenti che si avvicinano allo svapo e ricercano qualcosa di comodo e affidabile, pur mantenendo quelle forme che richiamano la gestualità delle sigarette da cui si cerca di allontanarsi. La Amnis 3 è una batteria interessante, piccola e leggera, che oltre a fornire una buona autonomia potrebbe essere presa in considerazione anche da una utenza più esperta che ricerca una box da abbinare a tank di diametro contenuto come un 900 in configurazione barrel, un merlin, oppure un dvarw da 16mm in modo da creare una vera e propria “pod mod hi-end”. I suoi livelli di erogazione a voltaggio costante, una volta realizzata una resistanza ad hoc per questi rta, garantiranno autonomia senza il pericolo di grossi cali di “spinta” che si potrebbero avere ad esempio con altre batterie dello stesso tipo, ma con un funzionamento che emula un dispositivo meccanico. Il GS Drive tank è anch’esso un buon prodotto, realizzato con tutte le comodità che ricercano i neofiti, come la ricarica dall’alto, con l’unica pecca di poter ospitare solamente un drip tip proprietario. Comodo nella gestione ed esente da perdite o condensa la sua resa aromatica è buona e il suo range di utilizzo a mio parere si attesta tra un mtl aperto ed un flavour leggero. Per i miei gusti un mtl troppo stretto (almeno con le coil presenti nel kit, in particolare la 1.4Ω) non fornisce la giusta durezza e contrasto del tiro, mentre una apertura dell’airflow troppo elevata genera un calo aromatico (con la coil da 0.75Ω), ragioni per le quali appunto il mio consiglio è quello di utlizzarlo in configurazioni intermedie. Hit nella norma determinato più dalla gradazione di nicotina impiegata che dal tank in sé. In generale mi sento di promuovere questo kit, soprattutto per la semplicità d’uso e il basso costo a cui viene venduto, caratteristiche essenziali per chi si affaccia al nostro mondo con quella consueta titubanza iniziale, e consiglio vivamente l’acquisto di questa batteria a quegli utenti alla ricerca di una piccola mod da abbinare a tank differenti. Vi ricordo che potete acquistare questo kit direttamente al link https://www.eleafworld.com/istick-amnis-3-with-gs-drive-tank/ di casa Eleaf che ringrazio per la fiducia riposta in me nel testare e recensire questo prodotto. Ringrazio inoltre svapo.it per lo spazio gentilmente concessomi per questa recensione.
  14. Steam crave meson aio

    Meson AIO è il concretizzarsi della visione Steam Crave in formato boro device al motto “More Air, More Power”, ossia tutto ciò che sempre impregna i dispositivi del marchio a forma di cubo, con nullo o risicato campo d’azione permesso alla guancia ecco un altro incidente colosso nel quale non lesina spregiudicata potenza. Pane per i denti per coloro che amano trascorre il tempo con la testa immersa in cumuli e cumulonembi. Del kit Steam Crave Meson AIO lo store online Sourcemore.com me ne ha messo a disposizione un campione in una non comune colorazione “Purple” per scriverne delle mie, fortuna vuole che la mia professione non rientri nelle scaramantiche arti drammatiche. Buona lettura! Meson AIO vaping kit mi è stato inviato nella sua insolita funerea colorazione viola racchiuso in un importante cofanetto retail dalla apertura magnetica, lo stesso che spesso e volentieri accompagna ogni prodotto Steam Crave, tutto di sana pianta pronto per la vendita. In pieno stile Steam Crave ancora una volta è un generalizzato colore nero a scandire l’intero layout della voluminosa confezione con il lembo sollevabile interamente dedicato al marchio del produttore assieme alla accennata raffigurazione dei contorni del kit Meson AIO ed alla sua denominazione a caratteri cubitali dal colore argento metallico. A completamento della realizzazione grafica non poteva mancare la onnipresente banda rossa che come da consolidata consuetudine attraversa orizzontalmente ogni confezione dei prodotti Steam Crave, ed utilizzata di volta in volta come contenitore per sottotitolazioni di forte impatto come nel caso dell’attuale “More air, more power”, un “tanta aria, maggior potenza” che fin da subito ben definisce il posizionamento del vaping kit Meson AIO. Le restanti superfici del cofanetto con il sistema di apertura magnetico sono tutte un corollario di loghi e riferimenti al prodotto e produttore con indicazione della colorazione tra le cinque disponibili ed il codice interno SC614 assegnato al kit da Steam Crave stessa. Ovviamente stampato su uno dei lati l’indicativo EC-ID Number a riprova di iscrizione nei registri di autorizzazione TPD, codice a barre di tipo EAN, “Scratch&Check” per la verifica della originalità e le immancabili normative icone obbligatorie per l’immissione sui mercati, “marchiatura” FCC compresa dedicata alla neutralità elettromagnetica Federal Communications Commision necessaria per la commercializzazione di qualunque dispositivo in territorio U.S.A. Come per tutti i prodotti Steam Crave ricca e particolarmente curata la dotazione, lo è anche nel caso di Meson AIO, tutta stipata ordinatamente nel solito poliuretano espanso decorato con un rivestimento adesivo che molto ricorda al tatto un piacevole vellutino color rosso, ecco quanto: ● dispositivo Meson AIO; ● atomizzare Meson Boro Tank con preinstallato il mesh deck; ● pannello frontale removibile con air flow control (preinstallato); ● pannello frontale removibile “con finestra”; ● serbatoio di ricambio in PCTG dedicato all’atomizzatore Meson Boro Tank con capacità di 5ml; ● postless Meson Boro Tank deck opzionale; ● Meson Boro Tank 510 adapter; ● mesh strips bending tool; ● 2 * fused clapton coils Ni80 28ga*2+38ga Φ2,5mm 0,4Ω; ● 2 * mesh strips in SS316L di impedenza 0,15Ω per range di potenze comprese tra 60W e 80W; ● 2 * mesh strips in KanthalA1 di impedenza 0,15Ω per range di potenze comprese tra 80W e 100W; ● spare parts bag per atomizzatore Meson Boro Tank; ● 2 * baffi di cotone per rigenerazioni “a mesh”; ● adattatore full body per batterie formato 18650; ● insignificante solito multi-tool arancione; ● 2 * wraps termo-restringenti per batterie formato 18650; ● cavo con connettore µUSB Type-C per ricarica accumulatori oppure per installazione di molto improbabili aggiornamenti firmware; ● manuale di istruzioni illustrato nella sola lingua inglese; ● adesivo a tema Steam Crave da appiccicare dove si vuole; Chi ben conosce la produzione Steam Crave ha chiaro il modus operandi di tale produttore: dispositivi dedicati in larga parte al cloud chasing e principalmente ideati per utenza residente nell’altra sponda dell’oceano. Luoghi dove tutto per essere appetibile od almeno degno di interesse deve essere “fuori misura”: lo sono le cilindrate delle automobili, le dimensioni dei frigoriferi, giganteschi i panini e perfino i bricks del latte! Smisurato è spesso anche l’ego di coloro e la costante necessità di essere centro dell’attenzione. Quelle sono le terre dove maggior successo riscuotono i prodotti Steam Crave, dei quali quasi sempre abbondanti sono i volumi, notevole l’incidenza e fuori dal comune quanto riescano a sprigionare. Con Meson AIO i signori di ShenZhen Beautiful Technologies LTD non hanno fatto eccezione: addirittura riuscendo ad immettere sul mercato forse la più “potente” tra le attuali mods progettate per adottare ciò che il nutrito universo dietro al boro tank di Billet Box ha da offrire. Per il suo ingresso nel mondo dei boro devices Steam Crave propone una rocciosa mod regulated interamente costruita con oltre 200 grammi di lega di zinco condita di innesti in alluminio, alimentabile indistintamente con batterie formato 18650 oppure 20x700 e, nemmeno necessario sottolinearlo, un insieme che sprizza tutto lo stile che da tempo caratterizza l’intera produzione del marchio in un complessivo peso che quando pronta all’uso, ovvero atomizzatore ed accumulatore installati, per poco non supera i 300 grammi. Secondo tale tradizione anche Meson AIO è totalmente spoglia e senza segni particolari, fortunatamente questa volta di straordinaria ergonomia e perfetto bilanciamento delle forze ma al limite dell’anonimato estetico perché priva di virtuosismi estetici, insomma il solito monolite firmato Steam Crave che come sempre “o si ama o si odia”: un “blocco” di lega metallica dallo sviluppo verticale bicolor viola e nero, nel caso del campione ricevuto finitura forse soggetta a “saltare” con fin troppa facilità nei punti di contatto fra le superfici mobili, al cui aspetto concessi per ovvia motivazione in singola presentazione, uno per lato, i soli segni distintivi di brandizzazione, qui relegati sull’emiciclo a copertura del vano batteria ed un paio di accenti in lucido acciaio: base mod ed al suo vertice il nut filettato con passo pienamente compatibile Billet Box nel quale installare oltre al fornito di serie un qualsiasi drip-tip 510 o, nel caso si preferisca, uno tra i molteplici esempi di hybrid-tips per bloccare ”chiudendo così il circuito” serbatoio ed atomizzatore RBA proprio lì, in bella vista affogato nel grande scenografico vano “rettangolare” frontale. Una sede per i boros con un paio di interessanti soluzioni come un pin “positivo” con escursione di circa 1 millimetro ed una camera di ventilazione scavata “alle spalle del serbatoio”, ma che strutturalmente preferisce essere utilizzata con RBA che gradiscono “ingressi di aria dal davanti” come il rigenerabile Meson Boro Tank, parte del vaping kit, o meglio ancora se per essi previsti air pins sostituibili per la personalizzazione del contrasto dato che con i 2 pannelli removibili, uno con sistema di regolazione ed il secondo “interamente aperto”, nella quotidiana pratica poco cambia in quanto sempre di aria in quantità ne lasciano passare, di fatto hanno perlopiù esclusivamente funzione estetica. Reputo invece non molto azzeccata la scelta di proporre una interfaccia utente in totale discontinuità rispetto a similari produzioni “tutte in uno”. Per Meson AIO Steam Crave ha preferito adottare una impostazione più “vicina” ad una box mod di stampo tradizionale concentrando tutti i suoi costituenti, il grande pulsante di attivazione impreziosito dal logo del produttore assieme al bilanciere “con il + ed il -“ sulla parte frontale del device, probabilmente unica rapida soluzione insita nel design verticale del prodotto piuttosto che ingegnarsi per nasconderne gli elementi di non frequente utilizzo come ad esempio la coppia di pulsanti per la regolazione dei valori, che per gusti personali avrei preferito essere posti in prossimità del display alla base di Meson AIO, per essere così protetti da accidentali pressioni oltre che per mera pulizia estetica; utile invece avere a portata di mano senza dover abbattere la mod l’accesso al connettore microUSB Type-C per sporadiche ricariche dell’accumulatore ed eventuali aggiornamenti del firmware, sempre che essi vengano rilasciati in futuro. Un dispositivo che promette “molta aria e prestazioni da vendere” necessita di elettronica di controllo appositamente calibrata per far sprigionare quanto di meglio sia nelle sue capacità; per tale motivo in Steam Crave hanno ben pensato di concentrare tutto sulla sola potenza bruta attraverso un chipset in grado di erogare massimi 100W e 40A entro un intervallo di impedenza che varia da 0,1Ω a 3Ω con incrementi alla singola unità e gli opportuni distinguo a seconda della build installata al momento. Per la gioia dei cloud chasers più intransigenti messa anche sul piatto oltre ad una modalità di funzionamento in Voltaggio Variabile fino a 8V e quella in ByPass per simulare una mod meccanica, una spigolosa oltre a poco rifinita, per nulla adeguata allo svapo in MTL, Temperature Control Mode nella quale possibile impostare solamente la temperatura di riferimento con un pre-hit non modificabile che definire aggressivo è puramente un eufemismo, ma che giustifico perchè immagino essere pensata per utilizzo esclusivamente in congiunzione di heating wires in acciaio, titanio e nichel 200 dalla sezione più che generosa, del resto Meson AIO è un vaping kit dichiaratamente destinato ad enormi portate d’aria e relative necessarie potenze. Meson Boro Tank con i suoi buoni spunti, blocco filettato del serbatoio e “radiatore laterale” con funzione di canalizzazione delle correnti d’aria oltre che ispezionabile a serbatoio carico di e-liquid, ed una inspiegabile ombra è il primo atomizzatore firmato Steam Crave pensato per fruttare al meglio le caratteristiche intrinseche della mod Meson AIO con il suo obbligato “front airflow” e per essere utilizzato su dispositivi boro compatibili e già incluso di serie all’interno dell’omonimo vaping kit nonchè acquistabile al di fuori di esso. Ma a differenza della nutrita concorrenza Meson Boro Tank è al momento l’unico in cui possibile sostituire integralmente la base rigenerabile scegliendo a seconda delle proprie preferenze tra un deck single/dual coil postless di impostazione tradizionale, nel quale montare resistenze fino al diametro consigliato di 3,5mm oppure se in configurazione dual coil di 2,5mm, ed uno di stampo più “modaiolo” progettato per sfruttare una tra le molteplici mesh strips rese disponibili da Steam Crave stessa o reperibili in commercio optando per quelle con misura 16mm*6,8mm. Meson Boro Tank nei suoi sparuti elementi è prodotto interamente in acciaio 316L, mentre trasparente PCTG preferito per il solo contenitore e realizzato seguendo la “classica impostazione” della stragrande maggioranza degli atomizzatori Steam Crave ovvero, ovviamente con adeguate proporzioni secondo complessive dimensioni: camera di evaporazione di limitato volume, geometria interna al solo scopo di canalizzare “verso l’alto” in un camino del diametro di ben 6,5mm senza influire sul movimento dei vapori, sistema di alimentazione dell’e-liquid per caduta verticale in direzione della base del deck e correnti d’aria alla coil ancora una volta “dai lati” ma in questo caso assolutamente non modulabili. Meson Boro Tank è a tutti gli effetti un mini Aromamizer per meglio godere di preparazioni prevalentemente cremoseda piazzare all’interno di boro mods che permettono la permeazione delle correnti d’aria “da davanti” e possibilmente dotate di un integrato strutturale airflow control, questo il suo più grande ed insormontabile limite che ne preclude ad esempio l’utilizzo proprio in combinazione con la capostipite del segmento, la Billet Box di Billet Vapor che ha dato il via a tutto. Consapevole che le piccole mesh strips offrano maggiore ventaglio aromatico ho però per le prove effettuate con Meson Boto Tank preferito utilizzare tradizionali avvolgimenti resistivi che, a parere personale nonostante possano peccare sul fronte ampiezza del riprodotto, generano vapori più tiepidi a me più graditi oltre a permettermi di osare addirittura addentrandomi nella pratica delle coils complesse, ma senza esagerare! Una sola resistenza di diametro 3mm per me è più che sufficiente non volendo strafare azzardando addirittura setups in dual coils. Per cui ho accantonato il “mesh deck” in favore del più pratico postless, al quale abbinare una alien coil 3*30+38 con impedenza di circa 0,45Ω e diametro 3mm in NiChrome80 prodotta da Wotofo con la presunzione di ritenerla un buon compromesso tra necessità energetica e produzione di vapore, soprattutto nel caso si preferisca sfruttare Meson Boro Tank al di fuori del vaping kit proposto da Steam Crave. La rigenerazione è veloce e non comporta particolare difficoltà, sufficiente regolare la lunghezza delle legs della coil tra 6mm e 7mm così da far investire l’avvolgimento resistivo dal flusso di aria a partire dalla “parte bassa”, il cotone tagliato prendendo a riferimento il bordo del deck che opportunamente pettinato e sfoltito è da “infilare” per circa 2 mm nei previsti canali che lo fiancheggiano. Una veloce inzuppata di e-liquid per verificare la corretta vaporizzazione, se necessario provvedere a meglio posizionare le estremità della wick nelle sue sedi, accoppiare deck al restante corpo di Meson Boro Tank e senza indugi, dopo averlo installato nella mod avvitando saldamente il flush nut, riempire il serbatoio con l’unica accortezza di non eccedere nella quantità. In men che non si dica Meson AIO con il dedicato atomizzatore si è trasformata in un inarrestabile vaporetto, scattante ed anche quando alimentata con accumulatori in formato 18650 con ottima efficienza energetica. Ho però avuto necessità per meglio goderne di sostituire il drip-tip di serie con uno di larghezza più importante perché quello fornito percepito fin troppo “piccolo” per uno svapo di polmone, tanto che per alcune volte mi sono ritrovato meccanicamente a “tirare di guancia” con mio conseguente imbarazzo e ciò che comporta l’essere investiti da sconsiderato volume di vapore quando l’aspirazione è molto più pacata e controllata. Superata l’iniziale empasse grazie ad un drip-tip ibrido firmato Kaser Mods ecco che Meson AIO si è diventata una provetta compagna “boro cloud”, essenziale nelle features ed al momento unico esempio messo a disposizione per gli amanti dei nuvoloni! Quindi, amanti del cloud chansing invaghiti delle boro mod, Steam Crave Meson AIO vaping kit è il prodotto da non farsi sfuggire e lo store online Sourcemore.com ne propone l’acquisto in una delle cinque previste colorazioni all’interessante prezzo di $78,79, ovvero circa €72,00 al cambio attuale, al quale possibile applicare un ulteriore 8% di sconto se utilizzato il sempreverde coupon code promozionale SVAPO8 durante le fasi finali della proceduta di acquisto. Sourcemore.com - Steam Crave Meson AIO Mod Kit 100W with Meson Boro Tank Ringrazio ms. Ella marketing PR del marketplace Sourcemore.com per aver permesso questa stesura con l’invio gratuito del vaping kit Steam Crave Meson AIO. Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è concessa ancora una volta ed allo stesso modo tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  15. Smok rigel mini kit 80w

    La Rigel Mini Kit di Smoktech è la versione in scala ridotta della potente Mod Dual Battery Rigel 230W. Rigel Mini mod è contenuta nelle dimensioni, ospita una batteria 18650 esterna ed è in grado di produrre una potenza massima di 80 watt. Progettato con un rivestimento in gomma morbida e texture a nido d'ape, il kit Rigel è un dispositivo molto leggero (62.5gr), ergonomico e molto resistente. Il kit è disponibile in cinque diversi colori. Il chipset semplificato si combina perfettamente tra prestazioni, facilità d'uso e sicurezza, ha un tempo di reazione al pulsante Fire di soli 0,001 secondi, la porta per la ricarica è di Tipo-C 5V/2A. Alla Rigel Mini è stato abbinato il tank Smok TFV9 Mini da 22mm di diametro, contiene fino a 3.0ml di e-liquid (2ml TPD), dispone di un comodo sistema di riempimento a scorrimento dotato di blocco/sblocco di sicurezza. Buona lettura. Confezione: Sulla facciata anteriore della confezione troviamo il nome del Brand, al centro è riportata l'immagine del Kit e ai suoi lati ci sono le caratteristiche principali sotto forma d'icone. In basso possiamo vedere il nome e l'indicazione sul colore del device presente nella scatola. Sul retro sono presenti, il contenuto, le avvertenze i loghi e i marchi. Sui bordi della scatola troviamo; codice numerico anticontraffazione, codice a barre, ologramma, scratch&check, indirizzo del produttore, indicazione sito ufficiale e indirizzo email. Il kit include: • 1 x Rigel Mini Mod • 1 x TFV9 Mini Tank (3 ml) • 1 x Mesh Coil V9 da 0,15Ω con range 40-90W (preinstallata) • 1 x Coil V8 Baby Q2 da 0.6Ω con range 20-50W • 1 x Tubo di vetro da 3ml • 1 x Cavo di tipo C. • 1 x Manuale utente Caratteristiche Rigel Mini Mod: • Dimensioni Mod: 34,24x24,24x88mm • Batterie: 18650 (Non inclusa) • Peso Mod: 62,5g • Schermo: Oled TFT a colori da 0.96" • Potenza in uscita: 1W-80W • Range resistenze supportate: 0,10Ω-2,50Ω • Corrente di standby: <100uA • Tensione d'ingresso: 3,3V-4,2V • Tensione di uscita: 1,0V-6,5V. • Range resistenze supportate: 0,10Ω-2,50Ω • Tensione di carica: 5V±0.2V • Corrente di carica: 1,4A (max) Caratteristiche TFV9 Mini Sub-Ohm Tank: • Materiale: acciaio inossidabile • Dimensioni: 23x55,8mm • Peso: 48.5gr • Capacità: 3 ml (2ml TPD) • Drip Tip 510 sostituibile • AFC Regolabile • Thread: 510 Colori: Rigel Mini Kit è disponibile in cinque diverse colorazioni, alcune con eleganti sfumature di nero verso il basso. Silver - Black - Black Blue - Black Red - Black Green. Il fattore di forma con 8 lati rende la Rigel Mini 80W estremamente ergonomica, quasi quanto un tubo, la sezione frontale è più che dimezzata rispetto alla Rigel dual battery da 230W. La parte anteriore è rinforzata da una mascherina in lega di zinco che si estende anche ai pannelli laterali, in alto è presente un grosso e comodo pulsante di Fire, leggermente sporgente. Lo schermo TFT a colori sottostante è disposto in verticale e misura 0.96". I tasti di regolazione up/down sono collocati su un apposito bilanciere, infine in basso c'è la presa Usb Type-C per la ricarica. Lo sportellino del vano batteria si trova sul retro, su di esso sono presenti due scanalature contrapposte per poter estrarre la cover. La vista laterale della Rigel Mini mette in evidenza un buon assemblaggio delle parti, sia della cover posteriore sia del pannello frontale. I pannelli laterali accolgono parte della mascherina in lega di zinco che è fissata al telaio tramite due viti sui due lati. All'interno di questa mascherina si trova un inserto di diverso materiale (carbon fiber) mentre sul montante troviamo da un lato la scritta "Smok", dall'altro lato la scritta "Rigel Mini". I pannelli laterali sono quasi interamente rivestiti con texture a nido d'ape, simile per consistenza e aspetto a quelli utilizzati sulle Mod Target e Gen di Vaporesso. La parte superiore della Mod è ricoperta da una speciale vernice gommata morbida e liscia, al centro la tazza 510 è rialzata quel tanto che basta per evitare danni alla vernice durante l'avvitamento/svitamento dell'atomizzatore, il pin è flottante e placcato/oro. Sulla Rigel Mini possiamo utilizzare senza sporgenze atomizzatori con un diametro massimo di 24mm, installando atomizzatori MTL con diametro di 22mm il risultato estetico è molto buono. Il vano/batterie è ordinato e pulito, le polarità sono chiaramente contrassegnate. Per agevolare l'estrazione della cella è previsto un comodo laccio. La leggerissima Cover è dotata di due magneti molto forti. Smok TFV9 Mini 22mm: Il famoso TFV8 Baby si rifà il look e si trasforma nel nuovo TFV9 Mini... Questo tank utilizza un vetro Pyrex dritto e può contenere fino a 3.0ml di e-liquid. Il Top-cap è a prova di bambino tramite il sistema slide-to-fill, il sistema impedisce l'apertura accidentale e garantisce un riempimento semplice e sicuro. L'asola di rifornimento è protetta da una membrana di sicurezza. Le due asole di air-flow sono contrapposte e sono state rimpicciolite e ottimizzate per RDL, centralmente sono dotate di un traversino largo 2mm che ne semplifica la parzializzazione tramite la rotazione dell'anello AFC. Secondo i tecnici Smok, l'aria in entrata investe la coil molto più dal basso verso l'alto rispetto ai vecchi tank, aumentando la restituzione aromatica. Il pin di contatto sul fondo dell'atom è placcato/oro, poco sporgente. Sempre sul fondo troviamo le scritte incise al laser; designed by Smok, 22mm, il logo di smaltimento e il marchio C E. Il Tank TFV9 supporta la nuova Mesh-coil V9 da 0,15Ω realizzata in Nichrome con range 40-90W, all'interno della confezione è stata inserita anche una "vecchia" Coil V8 Baby Q2 da 0.6Ω con range 20-50W, in passato era la mia preferita per lo svapo RDL a bassa potenza. TFV9 Mini è pienamente compatibile con l'intera gamma di coil per TFV9-TFV8 Baby/Big Baby. La nuova Mesh-coil V9 da 0,15Ω sembra decisamente valida e flessibile nell'utilizzo! La trovo molto prestazionale e reattiva già a 40W. Ho usato questa coil durante il test prevalentemente a 40W senza spingermi oltre, riuscendo a massimizzare anche la durata della singola cella 18650. Il TFV9 Mini risulta piacevolmente contrastato rispetto al TFV9 classico, per questo motivo è possibile utilizzare con soddisfazione anche la Baby Q2 Coil da 0.6Ω a soli 20W! Smok Rigel Mini come funziona: Sul Display TFT a colori da 0.96" della Rigel Mini sono riportate tutte le informazioni utili allo svapo; livello e percentuale di carica residua della cella, potenza impostata, Volt, Ohm, numero totale dei Puff e lunghezza dell'ultimo Puff. - Per accendere/spegnere la Mod fai cinque volte click sul tasto Fire in meno di due secondi. - Clicca tre volte in rapida successione il tasto fire per bloccare/sbloccare tutte le funzioni della Mod. - Per Bloccare/sbloccare la potenza premi assieme i pulsanti up/down. - La potenza la puoi regolare con i pulsanti Up/Down, da 1 a 80W con incremento/decremento di 1W per volta - Premi assieme i tasti Down/Fire per azzerare il numero totale dei Puff. Come quasi tutte le Mod Moderne anche la Rigel Mini adotta la porta di ricarica Type-C e Smok dichiara una ricarica veloce, precisa e bilanciata. Tuttavia consiglio sempre di ricaricare le proprie batterie con un caricatore esterno. La Rigel Mini offre un buon comparto di sicurezza che include: - Protezione circuito aperto - Time Out 8s - Protezione corto circuito - Protezione da surriscaldamento - Protezione bassa carica Il Chipset della Rigel Mini è semplificato e veramente intuitivo, lo trovo reattivo quando si preme pulsante Fire e mi sembra che gestisca abbastanza bene la durata della batteria. In conclusione, mancano alcune funzioni come il Bypass e il TC, tuttavia questo Starter Kit mi è piaciuto parecchio perché incarna l'esigenza di una mod, facile da usare, piacevole al tatto, piccola e maneggevole, con lettura delle coil precise. Il Tank TFV9 Mini è sostanzialmente un TFV8 baby aggiornato e funziona davvero bene in RDL da 20 a 50W, ha una svariata e pressoché infinita gamma di coil adattabili e questo può risultare davvero comodo! Quindi se siete alla ricerca di tutto questo, vi consiglio con piacere la Rigel Mini Starter kit. Highlight Smok Rigel kit Pro: - Massima Ergonomia - Peso e dimensioni limitate - Design classico e sobrio in alcune colorazioni - Buone finiture - Materiali piacevoli al tatto - Chipset semplificato, intuitivo e reattivo - Informazioni ben visibili sul display - Type-C 5V-2A - TFV9 Mini Tank: Refil con sicurezza bambini - Coil compatibili con TFV8 Baby/BigBaby TFV9 - Eccellente V9 Mesh Coil da 0,15Ω di serie - Non ci sono malfunzionamenti o difetti da segnalare. Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso Ringrazio Smok per avermi inviato il prodotto gratuitamente in cambio della mia onesta valutazione. https://eu.smoktech.com/kit/rigel-mini
  16. Ciao, oggi diamo un'occhiata a Innokin Lota Enviro e F600 entrambe sono nuove pods a base d'acqua. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Innokin Lota Enviro e F600 - h2o Pods; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • 1️ Vapore più fluido, soddisfazione più veloce • 2️ Migliore erogazione della nicotina • 3 Irritazioni e sensibilità ridotte • 4️ Disidratazione ridotta • 5️ Stabilità chimica migliorata • 6️ Temperatura di svapo più bassa • 7 10+ Gusti deliziosi • 8️ 600 Puff ► Innokin Lota Enviro e F600 - h2o Pods; Packaging: Innokin continua anche nel settore delle usa e getta a utilizzare materiali riciclabili per i suoi imballaggi. Il piccolo cartonato multicolore lascia intendere chiaramente quello che sarà presente al suo interno. Entrambe le confezioni riportano; immagini, avvertenze d'uso e altre numerose informazioni. ► Innokin Lota Enviro e F600 - h2o Pods; Packing List: All'interno della confezione di cartone si trova la pod monouso Lota Enviro oppure a seconda della scelta Lota F 600. Entrambe sono sigillate in una bustina. Una volta aperta la bustina notiamo che i beccucci sono protetti da un tappo in gomma siliconica trasparente da rimuovere, mentre per la protezione della batteria troviamo un tappo in gomma siliconica per Enviro e uno stick trasparente da rimuovere per F600. ► Innokin Lota Enviro - h2o Pods; Dati Tecnici: • Dimensioni: 96mm (altezza) x 17mm (diametro) • Peso: 24 grammi • Capacità della cartuccia: 2ml • Nicotina: 20mg/ml (Sali di Nic 2%) • Attivazione automatica (fino a 600 puff) • Batteria: Interna da 450mAh non ricaricabile • Avviso di batteria scarica: il LED blu lampeggia 10 volte • Cut Off: 10 secondi • Resistenza: Mesh Coi da 1,1Ω (non sostituibile) • Potenza in uscita: 11W • Tensione di uscita: 3,6V • Costruzione: guscio in cartone rinforzato + silicone alimentare • Indicatore LED blu alla base del dispositivo • Flusso d'aria: Doppi fori di aspirazione del flusso d'aria sulla base • 10 diversi gusti disponibili • E-liquid 30% a base d'acqua • Riciclabile ► Innokin Lota F600 - h2o Pods; Dati Tecnici: • Dimensioni: 83mm (altezza) x 22mm (diametro) • Peso: 29 grammi • Capacità della cartuccia: 2ml • Nicotina: 20mg/ml (Sali di Nic 2%) • Attivazione automatica (fino a 600 puff) • Batteria: Interna da 450mAh non ricaricabile • Avviso di batteria scarica: il LED blu lampeggia 10 volte • Cut Off: 10 secondi • Resistenza: Mesh Coi da 1,1Ω (non sostituibile) • Potenza in uscita: 11W • Tensione di uscita: 3,6V • Costruzione: PC + Driptip in silicone trasparente • Indicatore LED blu alla base del dispositivo • Flusso d'aria: Singolo foro di aspirazione del flusso d'aria sulla base • 10 diversi gusti disponibili • E-liquid 30% a base d'acqua ► Innokin Lota Enviro e F600 - h2o Pods; Prime impressioni: Dopo aver liberato dalle rispettive confezioni tutti gli esemplari di Enviro e F600, mi sono accorto di avere ricevuto due versioni leggermente diverse di Lota Enviro; la differenza è il Driptip, interpellando Innokin ho appreso che la versione finale è quella con il driptip a forma di becco d'anatra e che alcuni dei primi modelli di pre-produzione avevano un Driptip di forma circolare. F600 invece è giunta qui per il test unicamente con il suo aspetto finale. Entrambi Enviro e F600 sono compatti nelle dimensioni e anche particolarmente leggeri, il corpo in cartone compresso di Enviro le conferisce un peso di soli 24g. F600 pesa leggermente di più perchè ha un corpo in plastica lucida ricoperto di morbido silicone trasparente. Avevo alcuni dubbi sulla solidità strutturale di Enviro essendo costituita da un tubo di cartone, ma i miei timori si sono dimostrati infondati quando ho provato a schiacciare Enviro tra le dita e il cartone compresso non ha ceduto! Entrambi i fori dei Driptip di Enviro e F600 hanno un diametro di 4mm per una estrazione di tipo MTL/RDL. Il driptip di Enviro è asportabile ed è realizzato in silicone alimentare semi-opaco mentre quello di F600 è realizzato in morbido silicone trasparente e non è asportabile per lo smaltimento. In basso su entrambe è presente un LED blu integrato nella base di appoggio. Il led si illumina quando si aspira e quando l'e-liquid si è esaurito o la batteria si sta esaurendo, il LED lampeggerà 10 volte di blu indicando la fine del ciclo di vita e l'inizio dello smaltimento. Il corpo di Enviro è avvolto in carta ed è colorato a seconda del sapore in esso contenuto, ci sono alcune scritte identificative; nome del gusto, Lota Enviro e Aquios 30. Anche il corpo di F600 è colorato in modo da identificarsi con i gusti in esso contenuti e lascia intravvedere alcune scritte che si trovano sulla plastica e al di sotto dello strato di silicone trasparente; queste scritte sono; Lota F600 e Aquios 30. La base inferiore di Enviro è asportabile ed è realizzata in morbido silicone alimentare, alloggia due piccoli fori per il passaggio dell'aria, mentre la base di F600 è integrata e non asportabile, alloggia un unico foro per il passaggio dell'aria che ha un diametro pari alla somma dei due fori di Enviro, inoltre la base di F600 riporta le indicazioni sul gusto contenuto. ► Innokin Lota Enviro 100% riciclabile: Innokin include nel packaging un foglio illustrato di come smantellare e smaltire la Lota Enviro. Quando Lota Enviro è completamente esaurita, occorre rimuovere sia il driptip in silicone sia la base in silicone ed è semplicissimo, come è semplice premere con un dito dalla parte dove è stato rimosso il driptip per estrarre la batteria e il serbatoio dell'e-liquid dalla custodia di cartone compresso. Dopo avere tagliato i fili, ciascuno dei singoli componenti può quindi essere smaltito in modo appropriato. Logicamente ho smontato un esemplare di Lota Enviro per vedere quanto fosse facile farlo e per vedere esattamente come appariva all' interno. ► Innokin Lota Enviro e F600 - h2o Pods; Gusti disponibili: Per questa recensione mi è stata inviata da Innokin tutta la linea completa di 10 gusti di Lota Enviro e di Lota F600. Questi sono i gusti attualmente disponibili: • Sour Apple • Grape Ice • Peach Ice • Sunrise Ice • Mango Passion Ice • Blueberry Ice • Blueberry Bubble Gum • Watermelon Ice • Iced Cosmic • Tropical Fruit Ice I 10 gusti di Enviro e di F600 mi sono piaciuti e continuo a svaparli e li svaperei volentieri anche tutto il giorno, se non fosse per l'alto concentrato di sali nic che includono. Ho iniziato a fare vaping nel 2017 e sono 3 anni circa che utilizzo una bassa concentrazione di nic nei miei liquidi, a volte anche zero nic! Tuttavia i sapori sono gradevolissimi e dolcissimi, anche se non mi risultano troppo concentrati nella diluizione. Enviro produce un tiro MTL/RDL leggermente più ampio rispetto a F600... Alcuni gusti hanno una parte ghiacciata abbastanza forte ma mai troppo invadente, anzi la parte ghiacciata dosata nel liquido migliora notevolmente il colpo in gola e lascia in bocca una buona dose di freschezza. Dopo ore e ore di utilizzo di Enviro e F600 non ho notato nessun inconveniente e ho apprezzato molto che questi dispositivi non mi hanno disidratato le fauci! Solitamente con gli e-liquid tradizionali (VG/PG) sono costretto a bere molta acqua per contrastare la secchezza nel palato. Questo secondo me è il più grande ed evidente vantaggio che Enviro e F600 sono in grado di regalare ai loro utenti. Brava Innokin! ► Innokin Lota Enviro e F600 - h2o Pods; Conclusioni finali: Mentre i prodotti usa e getta continuano a essere un importante argomento di discussione in termini di spreco e problemi ambientali, Innokin affronta e si sforza di migliorare questa problematica. Infatti è da un po' di tempo che tutti i prodotti di Innokin sono confezionati in cartone riciclabile al 100% e ora abbiamo anche la Enviro che può essere scomposta pezzo per pezzo. Bravo Innokin! Per quanto riguarda i device disposable, ci sono innumerevoli proposte provenienti dalle varie marche e con diverse capacità di e-liquid, con batterie più o meno grandi e con possibilità di ricaricare le batterie con USB oppure no. Su alcuni mercati come l'italia vige la legge TPD (2ml max di liquido precaricato) quindi alcune aziende (anche Innokin) hanno pensato che fosse inutile inserire la presa di ricarica USB e che per consumare i soliti 2ml di liquido sarebbe bastata la capacità della batteria interna, limitando in questo modo anche i costi. Non sono in grado di dichiarare con sicurezza che Enviro e F600 raggiungano realmente 600 puff, ma la sensazione è che se non arrivano a quel numero, ci vanno comunque vicino. Anche se la batteria esaurisce probabilmente la sua carica forse un attimo di finire il liquido, impedendo di ricevere i poco gratificanti "tiri a secco" e questa è una logica protezione. Ma allora tra Lota Enviro e Lota F600 quale è la differenza sostanziale? La vera differenza è nella struttura del corpo dei dispositivi; Enviro è avvolta in un tubo di cartone compresso ed è completamente smontabile pezzo per pezzo, e ogni singolo componente può essere smaltito separatamente. Mentre F600 è interamente realizzato in plastica dura rivestita di morbido silicone trasparente, quindi il device F600 per essere smaltito correttamente e per un minimo danno ambientale occorre riconsegnarlo al negozio, oppure portarlo nelle apposite isole ecologiche. Lota Enviro e Lota F600 sono entrambe precaricate con e-liquid contenente la massima concentrazione di nicotina consentita dalla legge Tpd 2% (20mg/ml) la cosa eclatante è che entrambe contengono un'alta percentuale d'acqua, e per fare questo Innokin si è avvalsa della collaborazione del laboratorio specializzato Aquios che ha portato avanti lo sviluppo utilizzando appunto il 30% di acqua nell' e-liquid. Ciò significa che il contenuto di PG e VG è ridotto, il che a sua volta abbassa notevolmente il problema di secchezza delle fauci. Trovo inoltre molto interessante constatare che questa nuova composizione ha solo minimamente influito sul sapore, che risulta leggermente meno concentrato, ma che comunque rimane di alto livello. Inoltre Enviro e F600 sono in grado di restituire entrambe delle buonissime performance anche per quanto riguarda la quantità del vapore e del sostanzioso colpo alla gola che ricalca perfettamente quello delle sigarette tradizionali. Credo sinceramente che Lota Enviro e F600 possano realmente essere in grado di fare vincere la battaglia contro il fumo a tutte quelle persone che desiderano ottenere dispositivi super semplificati, affidabili contro le perdite di e-liquid e con un potenziale di vittoria molto alto. Pro: • Giusto dosaggio di sali di nic per chi vuole smettere di fumare • Comodissime da trasportare e da infilare in tasca • Semplici e facili da usare • Buon sapore e buone prestazioni • Puffs fluidi e silenziosi • Buona durata della batteria, 600 tiri abbastanza realistici • E-liquids a base d'acqua al 30% causa minore secchezza delle fauci • Enviro completamente riciclabile e rispettosa dell'ambiente Contro • F600 non smontabile per il riciclo Vorrei ringraziare Innokin per avermi fornito questi kit. Spero che questa recensione sia stata utile per chiunque desideri acquistare le nuove Pods rivoluzionarie a base d'acqua 30%, Lota Enviro e F600. • Lota F600 https://www.innokin.com/lota-f600 • Lota Enviro https://www.innokin.com/lota-enviro Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  17. Ciao, oggi diamo un'occhiata a Zovoo Cubebar 600. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Zovoo Cubebar 600; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • Presa d'aria a 1 foro • 10 gusti freschi • Luce Led • Capacità 2ml • Fino a 600 Puff ► Zovoo Cubebar 600; Packaging: Da un prodotto prettamente mono-uso come questo non ci si attende di certo una confezione sfarzosa, tuttavia il piccolo cartonato multicolore lascia intendere chiaramente quello che sarà presente al suo interno, la confezione riporta l'immagine di questo item e altre numerose informazioni. ► Zovoo Cubebar 600; Packing List: • Dragbar Cubebar 600 Device • User Manual • Zovoo ha creato per la vendita anche una Maxi confezione da 10pcs di Cubebar 600. ► Zovoo Cubebar 600; Dati Tecnici: Il Cubebar 600 ha un elegante design compatto a tenuta stagna e con un unico piccolo foro di entrata dell'aria abbinato con una Coil che su questo pod è di 1,5Ω lo svapo dovrebbe essere di estrazione MTL in piena regola. Normalmente, la cartuccia è pre-riempita con 20 mg/ml di sali di Nic a seconda della regione dell'acquirente. Il chipset di derivazione VooPoo dovrebbe garantire alla piccola batteria di soli 400mAh una incredibile autonomia di svapo di ben 600 puff. ► Zovoo Cubebar 600; Introduzione: Il Marchio Zovoo ha recentemente raggiunto un importante traguardo nelle vendite di prodotti della serie Dragbar con la notevole cifra di 1.000.000 di pezzi venduti in più di 50 paesi e regioni come Nord America, Europa e Sudest Asiatico. Inoltre il marchio Zovoo ha recentemente vinto il Best Newcomer of Vapourround Awards 2022. Infatti il 27 maggio si è tenuto con successo a Birmingham il Vaper Expo UK con la presenza di oltre 1000 marchi internazionali di vaping e con oltre 100.000 visitatori professionisti che hanno partecipato alla mostra. La mostra è durata 3 giorni e il secondo giorno, Vapouround, media leader mondiale nel settore dell'atomizzazione elettronica, ha annunciato i vincitori e ZOVOO si è aggiudicata il primo posto nella categoria Best Newcomer. Il 4 agosto 2022, viene lanciata ufficialmente la nuova serie di sigarette elettroniche usa e getta ZOVOO CUBEBAR "Magic Cube". Ci sono tre diversi modelli in questa nuova serie: CUBEBAR 600 , CUBEBAR 2500 e CUBEBAR 4000. Ma qui darò un'occhiata alle caratteristiche e ai punti salienti del solo Cubebar 600 (TPD) visto che ci troviamo in un paese soggeto a determinate legislazioni. CUBEBAR 600 ha un aspetto simile a una piccola bottiglia cubica, con colori sgargianti in correlazione a seconda del "sapore" in essa contenuto. La parte finale del drip-tip simula appunto il vetro del collo di una bottiglia, sono irrefrenabilmente attratto a svapare questi piccoli device, ben consapevole della bontà di questi e-liquid precaricati da Zovoo perchè ho ampiamente già avuto modo di conoscerli e non posso dimenticare quanto la maggior parte di loro siano buoni e gustosi. La piccola bottiglietta di plastica mostra su un lato la scritta cubitale "Zovoo" e il gusto ad essa abbinato, la superficie è estremamente liscia al tatto e senza ulteriori scritte. A coprire il foro d'ingresso del Drip Tip troviamo un tappo in silicone che viene installato dal produttore e che fa parte dell'imballaggio. Naturalmente prima di svapare lo devi estrarre, cosi come devi togliere l'etichetta adesiva che si trova sul fondo del device, questa etichetta adesiva serve a proteggere la batteria da eventuali false attivazioni durante il trasporto della merce e nella esposizione prima della vendita. Una volta tolta l'etichetta puoi vedere il foro di passaggio dell'aria verso il nucleo di vaporizzazione. Questo foro ingloba anche un Led che durante l'uso emette luce pulsata e quando la batteria sarà scarica e l'e-liquid interno completamente esaurito, la luce sarà lampeggiante per avvertirci che sarà arrivato il momento dello smaltimento. ► Zovoo Cubebar 600; 10 Gusti Disponibili: ZOVOO CUBEBAR 600 unisce grandi prestazioni e gusti succosi con un mix più ricco di sapori e con diversi gradi di dolcezza e di ghiaccio, tra cui: • Honeydew Ice • Blood Orange Ice • Pineapple Mango • Ginger Lemonade • Cola Ice • Red Bull Ice • Anguria Menta • Peach Oolong • Blueberry Raspberry • Passion Fruit Lime ► Zovoo Cubebar 600; Prova di Svapo & Conclusioni finali: Nel device elegante e tascabile CUBEBAR 600 è stata aggiornata e introdotta una Coil normale, quindi non più in ceramica come lo era sulla precedente Z700GT. Il nucleo di vaporizzazione aggiornato di CUBEBAR 600 prima dello smaltimento è in grado di regalare circa 600puff con il suo contenuto di e-liquid da 2ml (TPD). Inoltre la nuova coil allarga l'area di riscaldamento accelerando pure la velocità di attivazione, il vapore è bello denso e il sapore è abbastanza morbido e appagante. Il sistema multiplo a tenuta stagna viene adottato per risolvere il problema delle perdite di e-liquid durante il trasporto, lo stoccaggio e lo svapo. Niente più problemi di perdite, ora i vapers possano godere di un'esperienza di svapo fresca, duratura e piacevole. Mi sono stati inviati alcuni gusti tra i 10 disponibili e sono; Ginger Lemonade, Blood Orange Ice, Pineapple Mango, Cola Ice, Passion Fruit Lime. Tutti questi gusti sono pre-caricati con 20mg di sali di nic. I gusti hanno tutti in comune una parte fruttata dolce e matura, alcuni hanno una parte ghiacciata più o meno potente. Il Puff di tipo MTL/RDL ben si accompagna con questi ottimi sapori fruttati perché offre una buona ariosità che premia il sapore senza ridurre l'effetto "colpo in gola". Devo dire che il funzionamento di Cubebar 600 è stato realmente impeccabile, il Puff è molto fluido, silenzioso e privo di sputi. L'erogazione è stabile e piacevole fino agli ultimi puff e non c'è nessunissima perdita. Anche questo prodotto precaricato di Zovoo si è dimostrato davvero irresistibile per noi. Dai un'occhiata ai prodotti di Zovoo e goditi lo svapo. Vorrei ringraziare Zovoo per avermi fornito questi kit. Spero che questa recensione sia stata utile per chiunque desideri acquistare Zovoo Cubebar 600. https://www.izovoo.com/cubebar-600-2500-4000/ Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  18. Ciao, oggi diamo un'occhiata a Suorin Ace. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Suorin Ace; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • Ricarica stabile e sicura con il cavo di tipo C • Dimensioni portatili con design in stile ACE • Compatibile al 100% con la cartuccia Suorin Shine • Pod Suorin ACE aggiornato con bobina da 1.0Ω • Batteria da 1000mAh per un tempo di svapo più lungo ► Suorin Ace; Packaging: La confezione in cartone rigido è di colore bianco e sul lato frontale mostra; una immagine del dispositivo, il logo & il marchio del produttore, le avvertenze. Sul retro della confezione ci sono; loghi & marchi di legge, contenuto, scratch & check, ologramma, e per finire ancora avvertenze. Sui rimanenti lati della confezione, puoi leggere; La raccomandazione di non vendere il prodotto ai minori, altre avvertenze generiche e il colore di questo sample che è Silver con effetti di carbonio. ► Suorin Ace; Packing List: • 1x Kit Suorin Ace (cartuccia inclusa) • 1x Cavo USB • 1x Manuale utente ► Suorin Ace; Specifiche: Dimensioni: 71 x 45 x 16mm Materiale: lega di zinco + PC Capacità della batteria: 1000mAh Tempo di ricarica: 60 minuti Interfaccia di ricarica: tipo C Corrente di carica: 1.0A Capacità della cartuccia: 2ml Resistenza bobina: 1,0Ω Potenza massima in uscita: 15W Tensione di lavoro: 3,3-4,2V. ► Suorin Ace; Colori Disponibili: • Prism Blue • Green • Diamond Blue • Red • Starry Sky • White • Woodland Camo • Urban Camo • Ocean Camo • Desert Camo • Black • Silver ► Suorin Ace; Prime Impressioni: Suorin ACE Pod Kit è un dispositivo piuttosto compatto, elegante e con un aspetto strano ma con finiture pregevoli. Questo Pod kit è molto ergonomico ed è adatto in particolare ai nuovi vaper's che non vogliono complicazioni. Il corpo del kit di Suorin ACE è robusto e leggero ed è costruito in lega di alluminio, ha un singolo pulsante di attivazione ma contempla anche il comodissimo sistema di estrazione automatica. Con una potenza erogata di 15W e una batteria integrata da 1.000 mAh ti può accompagnare per tutto il giorno prima della ricarica. Suorin ACE Pod Mod utilizza nella sua cartuccia ricaricabile una coil integrata da 1.0Ω. La cartuccia ha una capacità di e-liquid di 2ml ed è perfettamente compatibile con Suorin Shine! Qui se lo desideri puoi leggere la mia recensione di Shine: Review Per questo test mi è stato inviato un campione di Suorin ACE in colorazione Silver, sui pannelli la vernice silver è attraversata da decorazioni in fibra di carbonio per un abbinamento molto piacevole e raffinato, inoltre ci sono disponibili per la scelta altri 11 colori, tutti molto belli, dai più semplici a quelli con altri abbinamenti grafici in stile carbon o altri in stile camo. I pannelli di ACE hanno un design bombato al centro e arrotondato e accordato verso i lati. Ci sono anche un paio di piccole scritte identificative di colore nero poco invasive. Direi che ACE con questi accorgimenti è piacevole alla vista e risulta anche molto ergonomica ► Suorin Ace; Led & Fire: I lati stretti della mia ACE Mod sono verniciati con una tonalità di grigio più scura, e al vertice di uno di questi lati c'è un robusto attacco per agganciare una eventuale collana da acquistare a parte. Il tasto Fire permette di accendere/spegnere il mod con 5 clic, e se vuoi puoi utilizzare il tasto per svapare, esso è molto comodo da azionare, perché ha una forma allungata, leggermente sporgente ed è facilmente raggiungibile dalle dita. Il tasto Fire integra una piccola luce Led che svolge parecchie funzioni di sorveglianza. Il Led di ACE si occupa di monitorare il livello della batteria durante lo svapo e durante la ricarica come segue: • La luce Verde del Led è accesa quando il livello di carica della batteria è compresa tra 70% e 100% • La luce Blue del Led è accesa quando il livello di carica della batteria è compresa tra 30% e 70% • La luce Rossa del Led è accesa quando il livello di carica della batteria è pari o inferiore al 30% Il Led inoltre invia notifiche luminose in base all'eventuale intervento di una delle cinque seguenti funzioni di sicurezza integrate su Ace Mod: • Short Circuit protection • Overcharge protection • Low Voltage protection • Time out 6s • Open Circuit protection ► Suorin Ace; USB-C: La porta di ricarica di ACE è protetta da un tappo con finitura metallica che la sigilla perfettamente e che tiene lontana la polvere e le impurità. Tramite il cavo Type-C in dotazione con ACE è possibile ricaricare completamente i 1.000mAh della batteria integrata in un tempo di circa 50 minuti che è molto buono, solo 10 minuti in più rispetto a Suorin Shine che ha una batteria da 700mAh. ► Suorin Ace; Vano Pod & AFC: Sul fondo del vano sono presenti due potenti magneti che trattengono saldamente la cartuccia. Nel vano ci sono anche due perni di contatto caricati a molla e due contatti placcati in oro per un migliore trasferimento elettrico verso la resistenza. Infine sul pavimento del vano è presente il sensore di attivazione automatica del puff che è intelligentemente rialzato per evitare di riempirsi della condensa che potrebbe formarsi col passare del tempo. Il sistema AFC ha un funzionamento di tipo fisso ed è regolato unicamente dalla quantità di flusso dell'aria che penetra tra le giunzioni presenti nel perimetro che circonda la cartuccia quando è inserita nel vano. Successivamente il flusso d'aria si incanala in un foro presente sul fondo della cartuccia, quindi il flusso raggiunge la resistenza e ora può iniziare la vaporizzazione. ► Suorin Ace; Cartuccia: Ovviamente sul fondo della cartuccia ci sono due magneti e due perni che sono speculari a quelli presenti nel vano del Mod. La cartuccia di ACE contiene 2ml di e-liquid che sono ricaricabili attraverso una porta laterale che è ricoperta da un tappo in silicone. Il Driptip ha una forma a becco d'anatra che è molto ergonomica per le labbra. Il beccuccio è realizzato in PCTG di colore scuro ma è abbastanza trasparente, quindi una volta che la cartuccia viene inserita nel dispositivo la parte inferiore che è chiara e più trasparente purtroppo risulta nascosta. Per visualizzare il liquido contenuto nel serbatoio, conviene girare il dispositivo sottosopra per visualizzarlo attraverso il beccuccio e alla fine questa è una manovra abbastanza rapida e indolore. ► Suorin Ace; Prova di svapo & Conclusioni finali: Anche per questo test ho utilizzato lo stesso e-liquid che è composto da VG50/PG50 + aroma concentrato mexico + 3mg/ml di Nic. Il flusso d'aria di ACE è di tipo MTL leggermente più contrastato rispetto a Suorin Shine che è stata da me testata in contemporanea. Con una potenza costante di 15W (2W in più rispetto a Shine) ACE è quindi leggermente più brillante anche verso gli altri parametri come; vaporosità, hit e sapore. Le qualità del puff di ACE si misurano anche come; assenza di spitting, silenziosità in aspirazione e giusto grado di calore. Inoltre la Mesh coil che è integrata nella cartuccia di ACE sarebbe una evoluzione della precedente di Shine. La coil di ACE mantiene il valore resistivo precedente e anche il materiale traspirante che è un qualitativo cotone 100% organico. Unica pecca la mancanza nel Kit ACE di una cartuccia di ricambio, mentre ricordo che nel Kit Shine la cartuccia di riserva è presente. Quindi consiglierei ACE ai nuovi vaper's? Sicuramente si, perché funziona tutto molto bene, la Mod è bella, è tascabile e ha un prezzo decisamente conveniente. Inoltre visto che c'è la piena compatibilità con le cartucce di suorin Shine; fossi in te farei un pensiero verso l'acquisto di entrambi questi buonissimi dispositivi pod by Suorin. Vorrei ringraziare April e Suorin per avermi fornito il kit. Spero che questa recensione sia stata utile per chiunque desideri acquistare Suorin Ace. https://www.suorin.com/en/ace Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  19. Ciao, oggi diamo un'occhiata a Suorin Shine. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Suorin Shine; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: 1. Passa liberamente tra potenza piena e potenza costante, due scelte in una. 2. Con 6 protezioni Suorin Shine offre uno svapo molto più sicuro. 3. Con le spie della batteria, Suorin Shine offre uno svapo più ponderato. 4. Con il materiale in lega di alluminio, Suorin Shine ha un aspetto compatto e raffinato. ► Suorin Shine; Packaging: La confezione in cartone rigido di colore bianco sul lato frontale mostra; una immagine del dispositivo, il logo & il marchio del produttore, le avvertenze. Sul retro della confezione ci sono; loghi & marchi di legge, contenuto, scratch & check, indicazione sul colore di questo sample (Lavender Black), e per finire ancora avvertenze. Sui rimanenti lati della confezione, puoi leggere; La raccomandazione di non vendere il prodotto ai minori e avvertenze generiche. ► Suorin Shine; Packing List: • 1 x Suorin Shine dispositivo • 1 x Suorin Shine cartuccia • 1 x Manuale utente • 1 x Scheda di garanzia ► Suorin Shine; Specifiche: • Dimensioni: 104 x 24 x 14mm • Capacità: 2ml • Resistenza Coil: Coil da 1,0Ω • Capacità della batteria: 700mAh • Tensione di funzionamento: 3,3V-4,2V • Potenza di uscita massima: 13W • Cartuccia compatibile con Suorin ACE ► Suorin Shine; Colori Disponibili: • Black • Space grey • Silver • Red • Diamond Blue • Gold • Teal Blue • Mint Green ► Suorin Shine; Prime Impressioni: Suorin Shine Pod Kit è un dispositivo discreto e minimalista dall'aspetto semplice e facilmente trasportabile è adatto in particolare ai nuovi vaper's che non vogliono complicazioni. Il corpo del kit di Suorin Shine è robusto e leggero perché è costruito in lega di alluminio, ha un singolo pulsante di attivazione e anche il sistema di estrazione automatica. Con una batteria integrata da 700 mAh, può funzionare tutto il giorno, se non sei un vaper compulsivo. Suorin Shine Pod ospita una coil integrata da 1.0Ω, la cartuccia è ricaricabile e ha una capacità di e-liquid di 2ml perfettamente compatibile con Suorin ACE che sarà la mia prossima recensione: https://www.suorin.com/en/ace ► Suorin Shine; Tasto Fire & Led: Per questo test mi è stato inviato un campione di Shine in semplice colorazione Black e mi piace molto, sono inoltre disponibili per la scelta altri 7 colori tutti molto belli, dai più semplici a quelli più elaborati. I pannelli di Shine hanno un aspetto molto pulito senza inutili decorazioni, ci sono solo un paio di piccole scritte identificative di colore bianco. Il tasto Fire permette di accendere/spegnere il mod con 5 clic, e se vuoi utilizzare il tasto per svapare esso è molto comodo da azionare, perché ha una forma allungata, leggermente sporgente e facilmente individuabile dalle dita. La presa di ricarica micro-usb si trova sul fondo di Shine, sono rimasto sorpreso perchè mi aspettavo un cavo di ricarica di tipo-C, tuttavia il cavo micro usb è compreso nel kit. Il dispositivo può essere ricaricato tranquillamente con un PC o con un comune alimentatore Power bank, i 700mAh della batteria saranno ricaricati in circa 40 minuti che è un risultato abbastanza veloce. Per le segnalazioni sullo stato di ricarica di Shine il Led si occupa di monitorare il livello della batteria durante la ricarica come segue: • La luce Verde del Led è accesa quando il livello di carica della batteria è compresa tra 70% e 100% • La luce Blue del Led è accesa quando il livello di carica della batteria è compresa tra 30% e 70% • La luce Rossa del Led è accesa quando il livello di carica della batteria è pari o inferiore al 30% Il Led inoltre invia notifiche luminose in base all' eventuale intervento di una delle sei seguenti funzioni di sicurezza presenti su Shine: • Overcurrent protection • Overcharge protection • Low Voltage protection • Time out 5s • Open Circuit protection • Short Circuit protection ► Suorin Shine; Air Flow: Il flusso dell'aria verso la coil su Shine è rappresentato da due fori contrapposti presenti sulla scocca, il flusso attraversa il corpo di Shine e si incanala in una presa d'aria presente sul fondo della cartuccia giungendo cosi alla resistenza. ► Suorin Shine; Vano Pod: Per trattenere la cartuccia sono presenti due magneti sul fondo del vano, essi svolgono perfettamente il compito. Nel vano ci sono anche due perni di contatto molleggiati e placcati in oro per un migliore trasferimento elettrico, infine il sensore di attivazione automatica del puff è intelligentemente rialzato per evitare di riempirsi con l'eventuale condensa che si potrebbe formare. ► Suorin Shine; Cartuccia: La cartuccia di Shine contiene 2ml di e-liquid che sono ricaricabili attraverso una porta laterale che è ricoperta da un tappo in silicone. Il Driptip ha una forma a becco d'anatra che è molto ergonomica per le labbra esso è realizzato in PCTG di colore scuro ma è trasparente, quindi una volta che la cartuccia viene infilata nel dispositivo la parte inferiore risulta nascosta, quindi per visualizzare il liquido rimanente al suo interno conviene girare il dispositivo sottosopra e alla fine è abbastanza comoda da usare. Ovviamente sul fondo della cartuccia ci sono due magneti e due perni che sono speculari a quelli presenti nel vano del Mod. ► Suorin Shine; Prova di svapo e conclusioni finali: Per questo test ho utilizzato un e-liquid composto da VG50/PG50, aroma solubile mexico e 3mg/ml di Nic. Il flusso d'aria si Shine è di tipo MTL poco contrastato e i 13W di potenza che Shine fornisce sono sufficienti per classificare questo piccolo pod come uno dei migliori nella sua categoria per quanto riguarda la qualità del sapore. La produzione di vapore è sufficiente e il tiro è privo di sputi, il tiro risulta anche molto silenzioso e con un colpo in gola bilanciato. La coil a mesh integrata nella cartuccia è ben realizzata e utilizza un cotone 100% organico, tutto questo sembra funzionare davvero bene. La coil non surriscalda mai il vapore tanto meno il Mod. Ho apprezzato che nel kit fosse presente anche una cartuccia di riserva, che è molto utile se vuoi utilizzare contemporaneamente due e-liquid con sapori diversi. Quindi consiglierei questo dispositivo? Sicuramente si perché funziona molto bene e senza inconvenienti, ed è davvero tascabile, credo che Shine Pod sia davvero adatta per i neofiti in quanto è facilissima da utilizzare e offre sufficiente autonomia per chi non è troppo compulsivo nello svapo! Se sei indeciso, puoi anche aspettare di leggere la mia prossima recensione di Suorin Ace che rispetto a Suorin Shine ha una batteria leggermente più grande e una potenza superiore di 2W. Potresti anche acquistarli entrambi (Shine e Ace) visto che il loro prezzo è decisamente conveniente ed entrambi offrono la piena compatibilità delle loro cartucce. Vorrei ringraziare April e Suorin per avermi fornito il kit. Spero che questa recensione sia stata utile per chiunque desideri acquistare Suorin Shine. https://www.suorin.com/en/shine Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  20. Ciao, oggi diamo un'occhiata a Suorin Air Pro. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Suorin Air Pro; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • 1. Modalità doppia di attivazione • 2. Design delle vie aeree Ugello di LAVAL • 3. Inimmaginabile Sottile e compatta • 4. Gusto straordinario oltre l'immaginazione • 5. Durata della batteria da 930mAh e cartuccia da 4,9ml • 6. Ricarica USB e ricarica pogo ► Suorin Air Pro; Packaging: La confezione in cartone rigido è di colore bianco, sul lato frontale mostra; una immagine del dispositivo, il logo & il marchio del produttore, le avvertenze sono scritte in Italiano. Sul retro ci sono; loghi & marchi di legge, scratch & check, indicazione sul colore di questo sample (Lavender Purple), QR Code e per finire le solite avvertenze di tipo che riguardano la nicotina. Sopra ai rimanenti lati della confezione, puoi leggere; La raccomandazione di non vendere il prodotto ai minori, il packing list, il numero di batch e le informazioni riguardanti l'importatore per l'italia che è Vapeitalia. ► Suorin Air Pro; Packing List: • 1 x Suorin Air Pro dispositivo • 1 x Cavo USB • 1 x Manuale utente ► Suorin Air Pro; Specifiche: • Dimensioni: 96 x 45 x 12,7mm • Capacità della cartuccia: 4,9ml • Resistenza: 1.0Ω • Potenza in uscita: 18W • Capacità della batteria: 930mAh • Corrente di carica: 1000mAh • Materiale: Lega di zinco + PCTG • Ricarica: Ricarica USB, ricarica Pogo ► Suorin Air Pro; Colori Disponibili: • Ice Blue • Lively Green • Sunglow Gold • Lavender Purple • Rainbow • Silver • Black • Faded Skeleton • Gunmetal • Star-Spangled Red • Star-Spangled Blue ► Suorin Air Pro; Prime Impressioni: Suorin Air Pro è un aggiornamento dei popolari dispositivi pod Air & Air Plus rilasciati da Suorin. Il nuovo kit Suorin Air Pro Pod è alimentato da una batteria integrata da 930mah con una potenza in uscita di 18W. Il dispositivo prevede l'utilizzo di due differenti tipi di ricarica; quella tradizionale USB e la ricarica pogo (disponibile a breve l'adattatore). Anche la modalità di attivazione è doppia e prevede il Puff di tipo automatico e il classico pulsante fire. La cartuccia di Suorin Air Pro Pod è dotata di un'ampia capacità di e-liquid che raggiunge 4,9ml (2ml TPD). Inoltre, la cartuccia Suorin Air Pro adotta il design delle vie aeree con Ugello di LAVAL che sottrae più calore accelerando il flusso d'aria. Il Suorin Air Pro sfoggia un design in stile "carta di credito" incredibilmente sottile per una comodità di trasporto eccellente. Suorin Air Pro con le sue cartucce ricaricabili usa e getta è un dispositivo di tipo entry level, senza manutenzione, ed è ancora più semplice da utilizzare rispetto alla più sofisticata Suorin Air Mod che utilizza coil di tipo sostituibile e si interfaccia a un bellissimo display. Suorin Air Mod review: https://www.svapo.it/discussione/122136-suorin-air-mod/ ► Suorin Air Pro; come è fatta: Per questa recensione Miss April di Suorin mi ha inviato la versione di colore Lavender Purple che è davvero molto bella, e le fotografie che ho scattato non le rendono giustizia. Il Mod è costruito in solida lega di zinco e pesa 89g. La superficie del dispositivo è molto liscia e sembra quasi vellutata, sul corpo del Mod ci sono alcune piccole scritte identificative che si notano in controluce e che non deturpano le sue linee pulite. Il profilo superiore a "Z" delimita la zona d'incastro tra la cartuccia PCTG di colore scuro e il Mod. ► Suorin Air Pro; Notifiche: Uno dei lati sottili di Suorin Air Pro mostra uno dei due fori di passaggio dell'aria che sono contrapposti e il pulsante Fire che integra il Led di notifica. Tramite il pulsante Fire puoi accendere7spegnere il Mod con 5 clic. Mentre attraverso il led di notifica puoi conoscere lo stato di carica della batteria come segue: • Luce Verde Fissa: Livello di carica della batteria Completamente carico • Luce Verde Lampeggiante: Livello di carica della batteria 41-95% • Luce Blu: Livello di carica della batteria 10-40% • Luce Rossa: Livello di carica della batteria Meno del 10% * Le notifiche prevedono anche un simpatico allarme con vibrazione proprio come sui cellulari e ogni volta che inserirai la cartuccia esso si attiverà, ma lo farà anche in caso di malfunzionamenti o di protezioni che si attivano. Suorin Air Pro dispone delle seguenti funzioni di sicurezza: • Protezione circuito aperto • Protezione time out • Protezione da cortocircuito • Protezione da bassa tensione • Protezione da sovraccarico ► Suorin Air Pro; Ricaruca USB + Pogo: Il mod dispone di una ricarica di tipo USB classica in grado di ricaricare completamente la batteria da 930mAh in circa 40 minuti, inoltre nella parte inferiore di Air Pro ci sono i contatti per la ricarica Pogo ma l'adattatore non è compreso nel kit e sarà disponibile in futuro. ► Suorin Air Pro; Vano Pod: All'interno del dispositivo ci sono 2 magneti, 2 pin di contatto placcati in oro e al centro c'è il sensore auto-draw. Il pod può essere collegato solo in un modo e una volta collegato verrà emesso un feedback tattile con vibrazione. ► Suorin Air Pro; Cartuccia: La cartuccia PCTG di colore nero ha una capacità di 4.9ml ed è suddivisa internamente da 3 paratie, purtroppo la versione TPD (2ml) può contare solamente su una di queste paratie perché le altre due sono riempite da uno stampo di silicone che ne riduce la capacità a 2ml. Sul fondo della cartuccia tra i due magneti c'è un foro, quando la cartuccia viene unita al mod il foro ospiterà il sensore del puff automatico. Il riempimento è agevolato da una porta di ricarica piuttosto grande e da un gommino sollevabile che offre una buona presa alle dita. ► Suorin Air Pro; Ugello di Laval: Il disegno interno delle vie aeree è di tipo convergente-divergente questa forma crea una figura detta "ugello laval" che dovrebbe disperdere il calore e aumentare la durata delle resistenze e la velocità del flusso in aspirazione, interessante! ► Suorin Air Pro; Prova di svapo: Per questo test ho utilizzato un liquido PG-VG 50/50 con aroma solubile "mexico" + 3mg/ml di Nic. Il sapore è molto buono e il tiro sembra MTL abbastanza aperto con una discreta quantità di vapore caldo e con un colpo in gola nella media, nessuna perdita di e-liquid. Il Puff automatico funziona alla grande e per questo motivo non ho sentito la necessità di utilizzare il tasto fire. La durata della batteria da 930mAh è buona e se non sei un vaper compulsivo, questa batteria ti potrebbe bastare per l'intera giornata. Vorrei ringraziare April e Suorin per avermi fornito il kit. Spero che questa recensione sia stata utile per chiunque desideri acquistare Suorin Air Pro. https://www.suorin.com/en/airPro Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  21. Suorin air mod

    Ciao, oggi diamo un'occhiata a Suorin Air Mod. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Suorin Air Mod; Prima d'iniziare vediamo insieme le caratteristiche principali indicate dal produttore: • 1. Cyber Mod Design, aspetto futuristico • 2. Parti riciclate e da materiali privi di conflitti • 3. Batteria incorporata da 1500mAh • 4. Cartuccia ricaricabile da 3ml • 5. Design di riempimento laterale • 6. Potenza massima di 40W • 7. Schermo TFT da 0,96 pollici • 8. Porta di ricarica di tipo C inferiore • 9. Nuovo sistema d'intelligenza artificiale • 10. Riduci il riutilizzo • 11. Design a forma di Z con foro di sfiato • 12. Raffinate dinamiche di riscaldamento • 13. Bobine a maglie subohm da 0,6 / 0,8 ohm • 14. Regolazione del flusso d'aria ► Suorin Air Mod; Packaging: La confezione in cartone rigido è di colore bianco, sul lato frontale mostra; il logo & il marchio del produttore, le avvertenze, e una immagine del dispositivo. Sul retro ci sono; loghi & marchi di legge, packing list, scratch & check, indicazione sul colore di questo sample (clear silver), QR Code e per finire le solite avvertenze di tipo che riguardano la nicotina. ► Suorin Air Mod; Packing List: • 1 x Suorin Air Mod Device • 1 x Cartuccia vuota Suorin Air Mod • 1 x Mesh Coil Suorin Air da 0,6Ω con range 25-32W • 1 x Mesh Coil Suorin Air da 0,8Ω con range 16-22W • 1 x Cavo USB di tipo C • 1 x Manuale utente ► Suorin Air Mod; Dati tecnici: • Materiale: lega di zinco + PCTG • Dimensioni: 42,6x14,1x99,6mm • Batteria: 1500mAh • Potenza in uscita: 5-40W • Ricarica: Tipo C • Schermo: TFT da 0,96 pollici • Capacità: 3ml (2ml TPD / UK) • Riempimento: Laterale • Resistenze: Sostituibili da 0,6Ω e 0,8Ω ► Suorin Air Mod; Colori Disponibili: • Clear Silver • Clear Blue • Clear Green • Clear Red • Gunmetal • Black • Sunglow Red • Rainbow ► Suorin Air Mod; Prime Impressioni: Da quando ho iniziato con lo svapo nel 2017 ho sempre sentito parlare di bene Suorin e dei suoi prodotti Pod, ma non ho mai avuto il piacere e l'occasione di provare uno dei loro kit prima d'ora. Quindi quando la mia amica April (che è responsabile marketing) mi ha contattato, sono stato ben felice di ricevere alcuni dei loro più recenti device per le mie recensioni. Il primo dei loro dispositivi che ho preso in esame è un elegante pod/mod da 1.500mAh che è in parte cromata e in parte trasparente, ha un profilo ultrapiatto e promette prestazioni interessanti grazie alle coils di tipo sostituibile e al sistema AFC regolabile. ► Suorin Air Mod; Tasti di controllo e display: Suorin Air Mod ha una finitura liscia piacevolmente arrotondata sui bordi per un profilo davvero sottilissimo, il lato frontale presenta un airflow regolabile di tipo "saracinesca inversa" che è abbassabile per aumentare il flusso d'aria ed è sollevabile per diminuire la quantità d'aria da inviare verso la coils, quindi in base alla resistenza installata puoi ottenere un tipo di svapo MTL oppure RDL. In basso ci sono anche i tasti di regolazione Up/Down, quindi puoi regolare la potenza da 5 a 40W con step di 1W per volta. Il display da 0,96 pollici è disposto lateralmente e ha una generosa dimensione di 0.96" che è abbastanza inusuale per un dispositivo cosi piccolo. Puoi leggere in qualsiasi momento; la potenza impostata, il numero di puff, il valore della coil, e la durata dell'ultimo puff. Un indicatore a barre ti indica il livello di carica della batteria interna. La leggibilità dei dati sul display è davvero buona grazie a font ben dimensionati di colore bianco che risaltano bene sullo sfondo nero. Sulla superficie cromata del Mod ci sono anche alcune scritte, queste scritte appaiono visibili in controluce, non sono troppo grandi e non disturbano il desgn del mod che si mantiene sobrio e raffinato. Il chipset interno è in bella vista perché è ricoperto da una superficie trasparente e questo crea un effetto sorprendente e piacevole. ► Suorin Air Mod; Guida operativa: Suorin Air Mod è facile da settare, infatti basta premere il tasto fire 5 volte consecutivamente per accenderla e spegnerla, mentre per bloccare/sbloccare le regolazioni è sufficiente premere contemporaneamente i tasti Up e Down. Per regolare la potenza (dopo aver sbloccato i tasti) puoi utilizzare il tasto Up per salire fino a 40W e il tasto Down per scendere fino a 5W. Puoi azzerare il numero di puff premendo assieme il tasto UP e il tasto Fire. ► Suorin Air Mod; USB-C: La presa di ricarica di tipo-C è situata sul fondo del mod e consente di ricaricare completamente i 1.500mAh della batteria in circa 120 minuti. ► Suorin Air Mod; Vano Pod: Dopo avere sfilato la cartuccia puoi osservare l'interno del vano/pod di Suorin Air Mod; il vano è composto da una parete sulla quale scivola la cartuccia quando viene inserita e sul fondo è presente un magnete per trattenere la cartuccia in modo preciso e stabile. Sul fondo puoi inoltre vedere i perni di contatto che sono placcati in oro, mentre di fianco a loro puoi vedere il sensore di attivazione automatica del puff. Quindi per l'utilizzo del mod puoi scegliere se utilizzare il tasto fire o la semplice attivazione automatica tramite aspirazione diretta. ► Suorin Air Mod; Cartuccia: Questo serbatoio da 3ml (2ml TPD) di capacità è completamente trasparente ed è realizzato in modo affusolato e aerodinamico, sulla cima presenta un foro angolare (drip-tip) che è disposto in una comoda posizione per le labbra. La cartuccia è di tipo "refillable" e utilizza coil di tipo sostituibile. La coil dopo essere stata inizializzata la puoi inserire nella cartuccia premendola dal basso verso l'alto, semplicemente con una piccola pressione, mentre per estrarla ti basterà tirarla verso l'esterno. Per riempire la cartuccia devi sollevare il tappo laterale in gomma di colore verde, quindi puoi utilizzare flaconi con punta dosatrice piuttosto grande, il liquido penetrerà all'interno del serbatoio senza alcun problema. ► Suorin Air Mod; Prova di svapo & Conclusioni finali: Ho utilizzato per questo test un liquido creato da me con VG/PG 50-50 + aroma solubile (shinobi revenge) con aggiunta di nic 3mg/ml. • Mesh Coil Suorin Air da 0,6Ω con range 25-32W: La funzione intelligente di settaggio automatico della potenza con questa coil non interviene a limitarne la potenza, quindi in teoria puoi svapare anche a 40W ma non ho provato oltre i 32W e mi sono limitato osservando scrupolosamente quello che è il range indicato sulla resistenza. Partendo da 25W fino a 32W di potenza e con l'AFC spalancato questa resistenza è portentosa perché produce un sacco di vapore e un aroma strabiliante! Il colpo in gola ben avvertibile soprattutto regolando l'AFC in posizione intermedia. Ho usato il tasto Fire poche volte perché il tiro automatico è davvero comodissimo e non sbaglia un colpo. Il mod non si scalda nemmeno dopo un utilizzo compulsivo, rallentando la frequenza di aspirazione il vapore potrebbe diventare bollente, ricordo che è sempre consigliabile effettuare puff più energici quando si svapa in RDL con coil sub-ohm per dar modo al vapore di raffreddarsi assieme al maggiore quantitativo di aria aspirato nella bocca. Non ho rilevato perdite e formazioni di condensa anomale, il refill è comodo, ma la cartuccia TPD ha al suo interno un inserto di silicone per limitarne la capacità a 2ml, questo inserto può provocare fuoriuscite se si è troppo veloci a immettere il liquido nella cartuccia, quindi il consiglio è quello di effettuare il riempimento con calma. • Mesh Coil Suorin Air da 0,8Ω con range 16-22W: La funzione intelligente di settaggio automatico della potenza con questa coil interviene impostando una potenza di default di 16W e limitandone l'utilizzo a una potenza massima di 18W, quindi il range indicato sulla resistenza non è sfruttabile completamente. Strano questo aspetto, ma non è mia intenzione farmi influenzare da questi dati, quindi procedo e imposto 16, 17 e 18W. Con AFC completamente chiuso il puff che si ottiene è un buon MTL con colpo in gola ben avvertibile, discreta produzione di vapore e di sapore. Il puff è fluido, privo di sputi e abbastanza silenzioso. Il mod non si scalda mai troppo e il vapore ha il calore giusto, passando da 16 a 18W si avverte il vapore leggermente più caldo (come piace a me). Aprendo completamente l'AFC, a mio modo di vedere aumenta la qualità del sapore e la produzione di vapore diventa sostanziosa, quindi in questo caso si ottiene una buona via di mezzo tra MTL e RDL con prestazioni (per me) ottimali. Suorin Air Mod la trovo giusta, bella ed elegante e questo si è capito durante la recensione, ma ci sono altri aspetti da elogiare di questo dispositivo, uno fra tutti è l'incredibile durata della batteria da 1.500mAh, non credevo ai miei occhi quando prima di ricaricare ho letto di aver ottenuto 369 Puff con la coil da 0,6Ω e con una potenza impostata di 25W costanti! Quindi se quello che stai cercando è un dispositivo tascabile, potente e da svapare per tutto il giorno, Suorin Air Mod ti potrebbe soddisfare completamente. Ringrazio Suorin e April per avermi inviato questi sample per la recensione. https://www.suorin.com/en/airMod Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  22. Voopoo vinci x2 e vinci 2 mod pod

    • Voopoo Vinci X2 e Vinci 2 Mod Pod VooPoo rilancia il progetto "Vinci" con due versioni rinnovate; una con batteria interna da 1.500mAh e una con batteria esterna tipo 18650 sostituibile. Buona lettura. Vengono fornite all'interno di una scatola di cartone rettangolare, sul fronte appare il numero "2" di sfondo, l'immagine del gadget, il suo nome e il marchio. Sul retro sono elencati; il contenuto, le avvertenze, gli indirizzi del produttore, lo scratch&check, una indicazione di colore del sample, loghi e marchi di legge. Lateralmente sono esposte le caratteristiche principali sotto forma d'icone, il QR-Code e le icone social che rappresentano i gruppi ove il marchio svolge la propria attività promozionale. Packing List Vinci 2 Mod Pod: 1 * Dispositivo VooPoo Vinci 2 1 * VooPoo Vinci 2 Pod (6,5ml) 1 * Coil PnP-TM2 0,8Ω range 12-18W 1 * Coil PnP-VM1 0,3Ω range 32-40W 1 * Cavo di tipo C 1 * Manuale utente Packing List Vinci X 2 Mod Pod: 1 * Dispositivo VooPoo Vinci X 2 1 * VooPoo Vinci X 2 Pod (6,5ml) 1 * Coil PnP-VM1 0,3Ω range 32-40W 1 * Coil PnP-VM6 0,15Ω range 60-80W 1 * Cavo di tipo C 1 * Manuale utente Parametri Vinci 2 Mod Pod: • Telaio: Lega di zinco • Chipset: Gene.AI 2.0 aggiornato • Display: Colori TFT da 1,08 pollici • Modalità: VW / SMART / RBA • Puff: Automatico, Manuale, Manuale/automatico • Dimensioni: 27x28x110mm • Peso: 115gr • Batteria: 1500 mAh (Integrata) • Tensione di uscita: 3.2-4.2V. • Gamma di potenza : 5-50W • Tensione di carica: 5V/2A • Range di resistenza: 0.15~3.0Ω • Capacità: 6.5ml (Edizione standard) 2ml (Edizione UE) • Coil incluse: PnP-VM1 (0.30Ω) e PNP-TM2(0.80Ω) • Compatibile con tutte le Coil PnP * Compatibile con tutte le Coil PnP (Entro i 50W di potenza). Parametri Vinci X2 Mod Pod: • Telaio: Lega di zinco • Chipset: Gene.AI 2.0 aggiornato • Display: Colori TFT da 1,08 pollici • Modalità: VW / SMART / RBA • Puff: Manuale • Dimensioni: 27x29x121mm • Peso: 175gr (con batteria 18650 45gr) • Batteria: 1x18650 (non inclusa) • Tensione di uscita: 3,2-4,2V. • Gamma di potenza: 5-80W. • Tensione di carica: 5V/2A. • Range di resistenza: 0,15 ~ 3,0Ω • Capacità: 6,5 ml (edizione standard) 2ml (Edizione UE) • Coil incluse: PnP-VM1 (0,30Ω) e PnP-VM6 (0,15Ω) * Compatibile con tutte le Coil PnP Colori disponibili Vinci 2 & X2: • Carbon Fiber, Pine Grey, Velvet Blue, Neon, Dazzling Line. Ho ottenuto entrambe le versioni in colorazione "Velvet Blue". Prime impressioni: Il design trae ispirazione dal neo-geometrismo, mentre le dimensioni e la natura dei materiali delle nuove Vinci 2 & 2X sono tutti aspetti piuttosto simili ai modelli precedenti. Vinci 2 è più compatta mentre Vinci 2X (che utilizza una cella 18650 sostituibile) naturalmente è più ingombrante, tuttavia entrambi i device risultano comodi da trasportare, robusti e piacevoli al tatto. Nuovo cuore: Tra le novità introdotte troviamo il nuovo Chipset Gene.AI 2.0 aggiornato, con display a colori da 1.08" con switch a due diverse interfacce grafiche. Sono sempre presenti la modalità Smart e RBA e il doppio Puff Automatico/manuale (solo sulla versione 2). Le resistenze utilizzate sono le intramontabili e prestazionali PnP Coil. A corredare il quadro troviamo un sistema di regolazione AFC "Drag style" molto efficace. Profilo laterale: Il pomello di controllo dell'AFC è realizzato in metallo, questo sistema è in grado di regolare completamente due abbondanti asole contrapposte da 7x3mm. La scritta "Vinci" argentata è disposta in verticale. Vinci 2 & X2 utilizzano una porta Usb di Tipo-c da 2A. Tuttavia consiglio l'utilizzo di un caricatore esterno (vers X2). La cartuccia/pod da 6.5ml è trasparente e offre ampia visibilità di controllo sul livello del liquido e da ogni angolazione! Speciale rivestimento: Uno speciale rivestimento plastico ritratta e riflette la luce attraverso le complesse texture integrate, il risultato è un aspetto particolarmente luminoso e colorato, inoltre questo materiale sarebbe in grado di resistere all'usura, agli urti, all'unto, alla polvere e alle impronte digitali. Sezione frontale: Il grande schermo scuro ospita un luminoso display a colori, il rotondo tasto fire è comodo da azionare e risulta leggermente sporgente. I pulsanti di regolazione Up/down sulla versione Vinci 2 sono disposti in senso orizzontale, mentre sono posizionati in maniera verticale sulla versione Vinci X2. Vano/Pod: L'anello sopraelevato è una eredità dei dispositivi drag-x e drag-s, questo sistema consente la presenza e la funzionalità dell'AFC inoltre attrae i magneti della cartuccia in modo energico, l'anello è smontabile attraverso 4 viti a croce. Sul fondo del vano sono presenti i perni di contatto placcati/oro per il trasferimento elettrico alla Coil, mentre il sensore di attivazione del Puff automatico è presente solo sulla piccola Vinci 2. Pod: La cartuccia ha un importante contenuto di 6.5ml di e-liquid, offre una trasparenza molto buona e per il refil ci si avvale di un'asola di ricarica laterale ben dimensionata e ricoperta dalla solita linguetta siliconica. Anche se io sono più felice quando vedo un drip-tip sostituibile devo dire che la forma anatomica del beccuccio consente alle labbra un buon feeling durante la svapata. Le coil si inseriscono dal basso e sotto questo aspetto nulla è cambiato. PnP Coil: Vinci X2 e Vinci 2 Mod Pod utilizzano la piattaforma PnP Coil dalla quale possono attingere diverse opzioni compreso la RBA per il "fai da te". * Le coil PnP VM5 e PnP VM6 per essere sfruttate al 100% devono essere utilizzate sulla versione Vinci X2 che arriva a 80W e non è limitata a 50W come la Vinci 2. Coperchio batteria: Sul perimetro del fondo/Mod c'è un anello in gomma siliconica che oltre a smorzare i rumori, proteggere dagli urti e conferisce alle Mod un notevole grip a tutto vantaggio della stabilità in posizione eretta. Entrambi i coperchi non hanno fori di sfiato e riportano; il marchio, il logo e la scritta al laser " Designed by VooPoo made in China". L'unica differenza è che il coperchio di Vinci X2 è apribile per poter ospitare una cella 18650. Vinci X2 batteria 18650: Al vano batteria (Vinci X2) si accede comodamente con lo slide dello sportellino, all'interno dello sportellino c'è il polo negativo contrassegnato (-). Questo sistema appare sicuro, preciso e di buona qualità. Dopo aver inserito la batteria 18650 anche la chiusura è accompagnata da un rassicurante clack! Vinci 2 Batteria integrata 1500mAh: Il modello con batteria integrata supporta una ricarica fino a 2A, per un intero ciclo di carica occorrono mediamente 60 minuti. Durante le mie prove sono stato in grado con la resistenza da PnP-VM1 da 0.30Ω di fare 186 puff a 35W, mentre con la resistenza PNP-TM2da 0.80Ω il risultato a 15W è stato di 327 Puff. Guida all'utilizzo: VooPoo Vinci X e X2 hanno in comune lo stesso display a colori dove è possibile visualizzare due diverse interfacce grafiche (Mode/Corez) e le seguenti informazioni; livello grafico di carica, potenza selezionata, modalità "S" (smart schermata gialla), Modalità "R" (rba schermata azzurra), numero totale di Puff, volt, resistenza, durata ultimo puff e modalità di attivazione. • Accensione/spegnimento: 5 click consecutivi sul tasto fire. • Scelta della modalità di Svapo (Solo Vinci X): 3 click sul tasto Fire per selezionare modalità di svapo solo tramite tasto fire [P], altri 3 click per attivare la modalità di svapo solo automatica [AUTO], altri 3 click per attivare entrambe le funzioni [A&P]. • Blocco/sblocco: Premi il pulsante UP e il pulsante Fire contemporaneamente per bloccare/sbloccare completamente il mod • Puff reset: Premi il pulsante Down e Fire contemporaneamente per cancellare il numero di Puff. • Menù Mode/Corez: Premi assieme i tasti di regolazione Up/Down per accedere alle modalità S/R (MODE) e Iron/Corez (Theme), una volta entrato premi leggermente il tasto fire per cambiare tra Mode e Theme e viceversa, scegli la modalità prescelta con i tasti up o down e premi a lungo il tasto Fire per uscire. * Adottando la modalità "Smart" il chipset identifica automaticamente la resistenza impostando la potenza migliore, selezionando "RBA" la potenza viene scelta liberamente dall'utente. * Per eventuali aggiornamenti ci si deve recare sul sito di VooPoo, collegare il dispositivo al PC con il cavo USB-C in dotazione e scaricare l'aggiornamento. Protezione a 7 livelli: • Overtime protection 10s • Output over-current protection • Low battery protection • Max Power Protection • Over temperature protection • Overcharge protection • Atomizer short-circuit protection Conclusioni finali: Le rinnovate Voopoo Vinci X2 e Vinci 2 Mod Pod sono dispositivi solidi e ultra portabili, con l'efficace sistema "AFC drag style" raggiungono sostanzialmente le prestazioni delle evolute Drag-S e X. Il nuovo Gene.AI 2.0 aggiornato ha delle belle impostazioni grafiche e mantiene il tradizionale scatto bruciante appena si sfiora il tasto fire! Tuttavia anche in questo caso le prestazioni con batteria sotto al 50% possono essere leggermente inficiate dal funzionamento only step-down. Bisogna anche considerare che sono Mod mirati allo svapo RDL/DL e in questo caso non si avvertono cali particolari con coil sub-ohm, quindi il range di potenza risulta sufficiente anche a batteria scarica. La gestione delle batterie nella X2 è buona e lo è a sufficienza anche nella versione Vinci 2, infatti la piccola batteria da 1.500mAh durante i test di durata mi ha dato buoni risultati. La formazione di condensa rimane il vero tallone di Achille di queste Coil, conviene pulire spesso e non lasciare a lungo il tank pieno di liquido posizionato sul mod. Tuttavia le PnP coil di VooPoo sono e rimangono al vertice per prestazioni energiche e per altissima resa aromatica. Grazie per la lettura Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso. Ringrazio VooPoo per avermi inviato i prodotti gratuitamente in cambio della mia onesta valutazione. https://www.voopoo.com/vinci-series/vinci-x-2.html https://www.voopoo.com/vinci-series/vinci-2.html
  23. Uwell è uno dei marchi che con tutta la sincerità e schiettezza con la quale sono solito esprimermi ho sempre volutamente ignorato nonostante nel tempo avesse realizzato dispositivi più volte da altri nominati, acquistati e felicemente utilizzati per il semplice fatto che la offerta proposta non “rientrasse nelle mie corde” e per la scarsità di approvvigionamento per accessori, ricambi e materiali di consumo presso i negozi locali. Di Uwell chiacchieratissimo l’assurdo Amulet, astruso connubio tra un orologio ed un compatto vaping device dallo scarso plausibile appeal e nota la serie di atomizzatori Crown da quel che ricordo giunta alla quinta generazione, le tube mods regulated Nunchaku e le micro-pods della serie KoKo ormai declinate in tutte le salse fino allo sfinimento con a me ignoti risultati commerciali. Caliburn A2 Pod System è, presumo dal nome, ulteriore incarnazione di omonima barretta per la quale pedantemente Uwell stessa o suo incaricato con mai incontrata così “fastidiosa” insistenza mi ha chiesto di presentare con velocissima introduzione a probabili acquirenti. Possibile che alcuno di più “ammanicati recensori ed influencers” abbia accettato una simile proposta per incrementare il paniere della loro popolarità e visibilità? Di qui il dubbio atroce sul perché proprio io ad essere eletto “predestinato”: fetecchia con la quale nessuno ha avuto voglia di arrischiarsi oppure immotivato sconosciuto “sponsor” dalla provincia di Guangdongh? Fatto sta che questo è il risultato del primo rapido incontro con il marchio Uwell ed anche prima spicciola analisi di barretta per svapo. Ho ricevuto un sample di Caliburn A2 Pod System racchiuso nel pacchetto che non dovrebbe discostarsi da ciò acquistabile tra alcuni giorni assieme ad alcune cartucce di ricambio libere di gironzolare all’interno della comunissima busta pluri-ball di spedizione. Come nel caso di altrui dispositivi anche per Caliburn A2 Uwell ha preferito optare sul formato di packaging più utilizzato, ossia il tradizionale card-box avvolto da un lembo in cartone con la funzione di presentazione del prodotto, in questa occorrenza di colore nero uniforme ad eccezione della faccia espositiva in cui con gradienti di grigio impresso un motivo geometrico e la riproduzione in scala dello stesso device con la evidente titolazione e logo del produttore rispettivamente posizionali centralmente in alto ed all’angolo inferiore destro del lato generalmente a vista. Come sempre la grande superficie opposta dedicata a svolgere compiti prettamente informativi, difatti su di essa impresse in evidenza alcune delle peculiarità del vaping kit Caliburn A2 Pod System, contenuto della confezione, striminzite informazioni di carattere tecnico quali capienza pod e capacità dell’accumulatore Li-Po integrato, soliti ragguagli per uso consapevole, informazioni di contatto globali del produttore ShenZhen Uwell Technology Co., LTD con ultimi secondo “impaginazione” Qr-Code per l’accesso al sito web ufficiale myuwell.com ed infine adesivo con indicazione di colorazione, seriale e codice a barre EAN. Tutto il resto comprensivo di “socials” ed icone normative per l’immissione alla vendita relegato sui fianchi dello sleeve in cartone. Incredibilmente con negativo stupore la confezione è priva di anche minuscolo cavo per la ricarica, al suo interno solamente: ● dispositivo Caliburn A2 pod-mod; ● 2 * UN2 Meshed Pod di impedenza 0.9Ω in FeCrAl (KanthalA1) con capacità 2ml di cui una preinstallata; ● inseriti informativi in sottile cartoncino color “Uwell”; ● manuale di istruzioni esclusivamente in lingua inglese sul cui lembo applicato adesivo con codice anticontraffazione. Difficile trovare da scrivere di Uwell Calibur A2 con tutta la onestà della quale sono capace non perché sia un prodotto pessimo bensì talmente semplice e con nulle “peculiarità estetiche” sulle quali fare leva che imbastire un discorso senza riproporre la solita “solfa” è realmente ardua impresa. Sostanzialmente con Caliburn A2 mi sono confrontato per la prima volta con una pod-mod dal form factor di barretta, una specie di JUUL molto più performante ma dagli angoli smussati e ben levigati di leggero alluminio verniciato per anodizzazione, alta poco più di 10 centimetri e con peso di leggermente superiore ai 30 grammi per totale portabilità e dal volume irrisorio; persino accennate le serigrafie di brandizzazione, una per lato Caliburn e marchio Uwell, di colore nero come nera la colorazione del sample ricevuto per un generale effetto ottico austero e di elegante semplicità per un così composto più che basilare entry level vaping kit come quello che mi è stato sottoposto, quando in genere proposte similari per tipologia e presunta spicciola modalità d’impiego di altri brand spesso e volentieri ho notato essere fin troppo sgargianti. Una apparenza così sobria e pacatamente neutra che inconsapevolmente già fa intuire anche la spiccata propensione ad immediata fruibilità con praticamente nulle manovre lato utente ed altrettanto quasi inesistente necessità di manutenzione per un dispositivo, esulando dal necessario dotarsi di cavo microUSB Type-C per sua ricarica perché inspiegabilmente come solo in JustFog Fog-1 non incluso nella confezione, che non ha pretesa di ergersi quale soluzione definitiva né per un ingresso nel mondo del vaping, compito quello affidato alle ormai modaiole e numerose e-cig feeling devices, né tantomeno ad unico strumento quotidiano perché obbiettivamente Uwell Caliburn A2 non è né l’uno né l’altro. Uwell Caliburn A2 è, od almeno come personalmente lo interpreto, pratico compatto surrogato di più performante apparato utile quasi esclusivamente per sbrigative “uscite fuori porta”, in caso di occasioni in cui necessaria discrezione magari in momenti di gala al sicuro all’interno di un taschino del più elegante tuxedo oppure perfetto per essere nascosto in luccicante pochette di una elegante signora; meglio ancora se inquadrato forse come semplice immediato backup senza particolari pretese per ogni evenienza se non conservato pronto all’uso nel vano portaoggetti della propria vettura, sia mai che la mod preferita tiri improvvisamente e senza preavviso le cuoia mentre si è al volante. Questo perché da Caliburn A2 ben poca la autonomia energica offerta con soli 520mAh forniti dall’accumulatore Li-Po integrato e non sostituibile nonostante ricaricabile in circa 35 minuti tramite connettore alla sua base, un peccato per Uwell non essere riuscita a dotare la compatta vapebar di almeno il doppio della capacità, in tal caso forse l’idea di base per queste illazioni sarebbe stata differente: probabilmente la avrei definita come un immateriale device per quotidiano uso in libertà senza fronzoli. Un vero peccato, pochi milliampère addizionali a coadiuvare un hardware ben congeniato, perfetto per un appagante tiro MTL regolato da unica coppia di fori contrapposti del diametro di 0,8mm ai lati minori della scocca dal risultante contrasto paragonabile a quello ottenibile da “tradizionale unico foro” da approssimativo 1,2mm. Sensazione questa ancor più evidenziata dalla pronta risposta della elementare elettronica di controllo, indifferentemente se azionata per pressione dell’unico pulsante presente oppure automaticamente “al tiro”, capace di erogare costantemente dichiarati 15W verso l’unica tipologia di cartuccia al momento utilizzabile e sempre “leggibile” grazie all’apertura oblunga sommitale del corpo batteria; sarebbe bastato poco, veramente poco, un pelo! E ad acuire maggiormente il senso di “incompiuto” aggiungere all’equazione la pod UN2 Meshed a Caliburn A2 riservata non perché “funzioni male”, tutt’altro! La cartuccia usa e getta a ritenzione magnetica progettata da Uwell è capace di riprodurre il liquido vaporizzato senza influenzarne i sentori con vapore rarefatto e con hit non pronunciato per una resa “secca” ed analogica perfetta per tabaccosi, meglio se vaporizzata la nuova generazione di trasparenti con preferenza chiari, persino dotata di comodo “becco arrotondato” da appoggiare tra le labbra, ma col grande limite imposto dal suo sistema di ricarica che se sulla carta rappresenta un diverso veloce modo di refillare dimenticando il “da alcuni tanto odiato” tappino in silicone, alla prova dei fatti è meccanicamente risultato essere quasi un handicap per una spensierata fruizione. Perfetta l’idea di base con la quale volutamente realizzare un sistema di refill veloce e pulito con sufficiente il solo gesto di “stappare” il serbatoio ed iniettare l’e-liquid, i problemi però sono come al solito sempre dietro l’angolo e semplicemente risolvibili con un minimo di reale pre-production test, ma se ciò non accade ecco presentarsi impossibilità di separare il drip-tip facente funzione di tappo dal resto della cartuccia se non estraendola e senza remore tirare a morte fino al distacco nella speranza di non danneggiare nulla facendola letteralmente schizzare in orbita, ricaricare con pacatezza esclusivamente con “boccette dalla punta sottile” pena la fuoriuscita di liquido per mancata oppure troppo flebile espulsione dell’aria dal minuscolo sottodimensionato foro di sfiato in cima alla pod, infine quando finalmente accettabile la resistenza alla rimozione del beccuccio ecco sopraggiungere per usura del materiale la sua totale instabilità al semplice tocco; e come nel caso della capacità dell’accumulatore integrato ancora una volta costretto ad esclamare “Per così poco!” Senza considerare, evitando benzina sul fuoco, l’immotivata assenza nella confezione di un banale cavo di ricarica da 3 centesimi di €uro. Di qui il mio catalogare Uwell Caliburn A2 come potenziale occasionale sobrio portabile dispositivo di ripiego per brevissime sessioni di svapo se non ancor meglio relegarlo a efficiente backup per occasionali black-outs da main vaping device nell’attesa che ad esempio vengano ricaricate batterie inavvertitamente lasciate “allo sbando”; troppo acerbo l’ultimo nato in seno ad Uwell per essere proposto come dispositivo di inizio avventura nel mondo del vapore, poco conta in tal caso il discreto restituito aromatico, piacevole “tiro”, apprezzabile design ed il feeling tattile. Ma nel caso si abbia proprio impellente necessità di una podmod di riserva, di un efficace surrogato, di un qualcosa per estemporanee uscite, Uwell Caliburn A2 Pod System in vendita già da qualche giorno in tutti gli stores in sei gradevoli colorazioni potrebbe essere il dispositivo perfetto, il mio sample è già al sicuro nel “cassettino” dell’auto con tanto di cavetto MicroUSB Type-C requisito in casa! Ringrazio l’ancora anonimo contatto ed onde evitare spiacevoli equivoci Uwell stessa per avermi selezionato ed inviato il campione di Uwell Caliburn A2 Pod System del quale scrivere. Se leggerai chiunque tu sia, grazie! Ringrazio come di consueto svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami e tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi costruttive critiche e preziosi consigli. Grazie!
  24. • Aspire Vilter Iqos killer? Questo nuovo starter kit di @Aspirecigs è stato presentato il 29 aprile 2021 mentre la data di lancio ufficiale del prodotto è avvenuta il 15 maggio 2021. Ma leggiamo l'altisonante introduzione ufficiale by Aspire: "Trovi difficile smettere di fumare? Hai difficoltà a liberarti dal vizio ma vuoi sperimentare nuovi sapori? Il kit pod Aspire Vilter, dotato di un Drip-Tip con filtro in carta artificiale, crea un'esperienza completamente nuova per farti assaporare tutto il gusto dei tuoi e-liquid preferiti. Con Vilter, Aspire ha creato la transizione più comoda e semplice dal fumo allo svapo". Come hai letto, secondo Aspire, Vilter Pod è in grado di fornirti "risultati magici" se sei intenzionato a smettere di fumare. • Buona lettura. Confezione: La classica confezione bianco/arancio non è sicuramente quella ufficiale, tuttavia credo che sarà molto simile nella sua veste definitiva. All'anteriore riporta; il marchio (Aspire), il nome del prodotto (Vilter), il colore contenuto all'interno (Black), una vistosa scritta "Sample" e l'immagine del device con il curioso "filtro di sigaretta" al posto del drip-tip. Lateralmente sono presenti; numero di batch, indicazioni di colore, ologramma e scratch&check. Contenuto versione standard: • 1* Dispositivo Vilter (450 mAh) • 1* Pod (2,0 ml) • 2* Filtri di carta • 1* Drip Tip di plastica (preinstallato) • 1* Cavo di tipo C per la ricarica • 1* Manuale utente Specifiche: • Dimensioni del dispositivo: 107,2x22x12,5mm • Peso: 30,8g • Puff automatico in aspirazione • Uscita costante 3,7V • Capacità della cartuccia: 2ml • Capacità della batteria integrata: 450mAh • Materiale del dispositivo: lega di alluminio • Materiale della cartuccia: PCTG • Materiale della Coil: Kanthal AF • Parametri della coil: Mesh-Coil da 1.0Ω con range 10-15W • Coil non sostituibile • Porta di ricarica: Type-C 5V-0.5A • Riempimento dal fondo • Vilter è disponibile in 4 versioni: versione standard, versione TPD, versione CRC, versione danese Colori disponibili: • Nero, Rosso, Grigio, Champagne Prime impressioni: Sono al corrente che da tempo esistono sistemi pod simili a questo che utilizzano filtri in carta per dare l'effetto di tenere in bocca una vera sigaretta, ma non avendone mai provati prima d'ora ero molto curioso di valutare questo di Aspire perché stiamo parlando di un marchio sicuramente all'avanguardia per lo svapo MTL. Tuttavia nel Kit è compreso un drip-tip 510 con doppio o-ring che sicuramente offrirà un'esperienza di Svapo più classica. Ho ricevuto per questo test la versione di colore nero che trovo molto elegante. Sicuramente il merito di questo piacevole effetto estetico è da attribuire al processo di lucidatura a ossidazione eseguito sul corpo in lega di alluminio, che ben si abbina alla cartuccia di colore scuro. Il PCTG viene utilizzato per la realizzazione della cartuccia e nonostante il colore scuro, rimane comunque trasparente consentendo un'ottima visualizzazione del livello di e-liquid interno. Feeling tattile: Tenere tra le dita il profilo piatto della Vilter di Aspire è come maneggiare una piuma! La sua progettazione altamente ergonomica mi soddisfa molto, non c'è molto da aggiungere alla grande maneggevolezza di questo sistema ultra portatile. Vista anteriore/posteriore: Il design estremamente pulito e semplice di questo device non lascia posto a inutili decorazioni. Sul suo corpo è possibile visualizzare da un lato la scritta "Aspire" e dall'altro la scritta "Vilter" entrambe di colore bianco. Su uno dei due lati appiattiti è presente una luce Led nascosta da una serie di micro fori. AFC: La presa di ricarica USB-C si trova su uno dei due lati stretti e in posizione centrale. Sui due lati di Vilter sono presenti e contrapposti due piccoli airflow decisamente minuscoli e dimensionati per ottimizzare al massimo lo svapo MTL. Vista sopra/sotto: Sul fondo del vano/pod sono presenti; due magneti di forma circolare, il sensore di attivazione del puff automatico e due perni di contatto placcati/oro. Sul fondo del mod possiamo leggere; il luogo di provenienza, il logo di smaltimento e il marchio C E. Pod: Il sistema Pod realizzato in PCTG contiene 2ml di e-liquid, la cartuccià di tipo usa e getta ingloba una Mesh-coil non sostituibile da 1.0Ω con range d'utilizzo da 10 a 15W gestiti automaticamente dalla batteria. Il drip-tip 510 in Pet con i suoi due oring è piuttosto saldo una volta inserito nel suo orifizio, stessa cosa dicasi per i due filtri in carta in dotazione nel kit. Il refil avviene dal basso, riempire la cartuccia non potrebbe essere più facile. Basta rimuovere il pod dal dispositivo, aprire il sigillo inferiore e iniettare il tuo liquido preferito avvalendosi di un dispencer a punta sottile! I magneti presenti sul fondo della cartuccia sono speculari a quelli presenti sul fondo del vano/pod e garantiscono una forte connessione magnetica. Prova di svapo: Per questo test ho utilizzato un liquido alla nocciola su base 50/50 con boost 3mg/ml. Dopo aver fatto per la prima volta il refill occorre attendere almeno 5 minuti in modo che il cotone si possa saturare di e-liquid, questa operazione si rende necessaria per evitare danni alla coil. Ho iniziato con il Drip-Tip classico... Vilter attiva automaticamente la coil attraverso l'aspirazione, basta svapare senza premere alcun pulsante! L'attivazione automatica è semplicemente perfetta e non richiede alcun sforzo. La quantità di vapore emessa è discreta con il giusto grado di calore. Il puff risulta essere in perfetto stile MTL, direi piuttosto ristretto. Il colpo in gola (Hit) è quasi paragonabile a quello di un atomizzatore MTL, questo molto probabilmente contribuisce a tenere "basso" il concentrato di nicotina nei liquidi ottenendo comunque una buona soddisfazione. La resa aromatica è molto apprezzabile fin da subito e risulta sicuramente a livello dei migliori kit che utilizzano lo stesso sistema di Pod "usa e getta". Le Mesh-coil come tutti sanno, solitamente accentuano la parte zuccherina presente nei liquidi, tuttavia anche in questo caso, si può parlare di un discreto equilibrio dei sapori percepiti. Non ho riscontrato fenomeni di spitting e nemmeno di formazioni anomale di condensa sotto al drip-tip e tanto meno sul fondo del vano/pod. Con il filtro carta/cotone rimangono le note positive colte precedentemente, ma il puff assume un tiro leggermente più contrastato. Sostanzialmente quello che per alcuni potrebbe fare la differenza è "l'ecig-feeling" che regala questo tipo di contatto con le labbra (per ovvi motivi). In effetti durante l'uso il cotone si scalda emulando fedelmente una sigaretta combusta. Non avevo mai provato prima questa tipologia di filtro, ma devo dire che durante il test lo ho utilizzato più volentieri e con più gusto rispetto al classico drip-tip in plastica. Uno dei miei timori più grandi era quello di una scarsa durata della batteria da 450mAh... Mi sono quindi messo nei panni di uno vaper non compulsivo e ho osservato quanto liquido era possibile vaporizzare prima di dover ricaricare il dispositivo. La risposta è stata: 3ml per un intero ciclo vitale della batteria! Detto cosi 3ml potrebbero sembrare pochi, ma bisogna tener conto che il consumo di liquido è abbastanza contenuto e con un ciclo vitale della batteria si fanno davvero molti puff! Unica nota negativa (secondo me) è il tempo di ricarica un pò troppo lungo, infatti con una velocità di ricarica di soli 0.5A occorrono circa 60 minuti per ricaricare completamente l'accumulatore. Questo è sicuramente un aspetto ampiamente migliorabile da parte di Aspire. Protezioni e segnalazioni dell'indicatore luminoso (luce bianca). • Lampeggia 10 volte in bianco: Batteria scarica (<3,3 V) • Vaping Over-Time Protection (8s): La luce LED lampeggia 2 volte • Protezione da cortocircuito: La luce LED rimane fissa per 2 secondi • Protezione da bassa tensione: La luce LED lampeggia 10 volte • Protezione da surriscaldamento: Il dispositivo interrompe lo svapo senza segnalazioni luminose • Ricarica completata: La luce LED lampeggia 20 volte per poi spegnersi • Protezione da sovraccarico: Dopo aver lampeggiato per 20 volte il dispositivo smette di caricarsi Siamo giunti alle conclusioni finali, ringraziandovi per la lettura vi saluto e vi lascio i miei Highligt sul prodotto. Pro: • Estrema maneggevolezza • Il corpo principale è realizzato in leggera lega di alluminio con un elegante processo di ossidazione • Capacità pod: 2ml reali • Aspire Vilter utilizza una Mesh-coil da 1,0Ω molto performante per lo svapo MTL • Flusso d'aria perfetto per lo svapo MTL • Filtro di carta/cotone che agevola la transizione dal fumo allo svapo emulando fedelmente una sigaretta combusta • Batteria da 450mAh con una sorprendente durata • Perfetto funzionamento del puff automatico • Uscita costante da 3,7V con prestazioni stabili fino alla fine • Forte connessione magnetica pod/batteria Contro: • 60 minuti per un ciclo completo di ricarica è un tempo di attesa piuttosto lungo per una batteria da 450mAh • Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso • Ringrazio Aspire per avermi inviato il prodotto gratuitamente in cambio della mia onesta valutazione. https://www.aspirecig.com/aspire-kits/vilter.html
  25. Voopoo doric 60

    Dai tempi di ViNCI R che Voopoo non immetteva sul mercato un device semplice-semplice, scarno-scarno, basilare-basilare dedicato, o meglio confezionato, attorno allo svapo in profondo sub-ohm; un prodotto senza tante pretese dalle ereditate solide basi che come nel non brillante passato affida la sua sopravvivenza a capricci di mercato nella speranza di non bissare quanto accaduto proprio alla infausta ViNCI R, quasi immediatamente caduta nel dimenticatoio delle giacenza di magazzino perché totalmente schiacciata dal peso della controparte senza compromessi nettamente più “accattivante” ed appetibile. Fortuna vuole che Doric 60, primo esponente di una nuova serie, al momento non abbia paritetici diretti concorrenti a catalogo della stessa Voopoo, sua sorte quindi senza ombra di dubbio lasciata nelle mani del pubblico, sempre che esso abbia voglia e tempo di concedere una opportunità ignorando il resto della cospicua anche altrui offerta attualmente sulla piazza. Forse un azzardo, ma diamogli o diamole secondo piacere stilistico un rapido critico sguardo ravvicinato. Ho ricevuto un sample del vaping kit Doric 60 in colorazione Deep Sea Blue, uno strano gioco di cromie descrivibile come un acceso azzurro sporcato da riflessi di vivace verde, direttamente dalla factory Voopoo con una spedizione espressa transcontinentale probabilmente più costosa dell’oggetto stesso presentato nell’imballaggio definitivo che dovrebbe a breve giungere a globale distribuzione. Voopoo Doric 60 è racchiusa in una cardbox dalla sufficiente rigidità di colore principalmente nero ad eccezione del motivo in gradienti fumèe concentrici a fare da sfondo alla sua facciata principale, dove in primo piano centralmente troneggia la riproduzione ad inchiostri materici lucidi dello stesso device Doric 60 racchiuso e delimitata in alto dal marchio del produttore Voopoo e sua titolazione nella parte bassa di quanto previsto per la sua esposizione. Contenuto della confezione e dotazione di base con “Scratch&Check” di tipo olografico per la verifica della originalità del prodotto, mai scontata serie di intelligenti avvertenze per sicuro utilizzo e corretta conservazione con indirizzo del produttore Woody Vapes ShenZhen Technology Co., LTD (Voopoo) assieme alle “tradizionali” icone attestanti certificazioni normative obbligatorie per l’immissione del prodotto alla vendita come sempre ordinatamente impresse sulla facciata secondaria della confezione dall’unico lembo sollevabile. Ed anche per Doric 60, con immutata impronta Voopoo, indicate mezzo fianchetti in forma iconografica le caratteristiche salienti del più che elementare vaping kit, gli indirizzi delle pagine “socials” ufficiali ed in tali superfici applicati gli adesivi con codice a barre EAN, seriale di produzione e dichiarati i dati e contatti della società medicale tedesca Prolinx GmbH con ruolo di European Authorized Representative conto Voopoo. All’interno della confezione secondo spartano plastico “catafalco” trovano posto: ● dispositivo Voopoo Doric 60 tube mod; ● PnP Pod Tank di capienza 4,5ml, ridotta a 2ml per i kit riservati ai mercati TPD; ● PnP-VM5 meshed headcoil di impedenza 0,20Ω, range di potenza applicabile compresa tra 40W - 60W; ● PnP-VM1 meshed headcoil di impedenza 0,30Ω, per potenze consigliate nell’intervallo di 32W - 40W; ● cavo per la ricarica dell’accumulatore integrato con connettore µUSB Type-C; ● manuale di istruzioni multilingua comprensivo di italiano. Doric 60 di Voopoo è una tube mod di tipo regulated che fa leva su immediatezza di messa in opera con praticamente nulla manutenzione per attirare l’acquirente di primo pelo e nulla più. Perfino l’aspetto ne consegna lo scopo ai mercati e ne consolida la sua reale natura ispirata ai fusti dei colonnati del primo ordine architettonico ellenico, stile dorico degli elementi portanti, Voopoo Doric 60 è solamente un cilindro in non specificata leggera lega di presunto alluminio del diametro di circa 26,5 mm ed approssimati 113,5mm di altezza per totali 90 grammi escluso e-liquid, complessivamente fin troppo liscio e privo di spunti attrattivi agli occhi dei neo buyers se non per pochi circolari sprazzi di luce che ne delimitano il volume come fossero rispettivamente base e capitello e l’unico punto di interazione, perchè paradossalmente esteticamente scarno per catalizzare immediatamente gli sguardi degli estimatori del “carico mascolino kitsch” oppure, con sortito contrapposto risultato, inconsciamente stuzzicare le voglie di possibile semplicità e ricercatezza di asettica linearità geometrica imitando la morfologia più che di colonne peloponnesiache quella di “diritte” mech mods di un tempo non passato, perché la proposta Doric 60 è totalmente divisiva ed ottenuta inconsciamente, questa la reale intenzione dei designers Voopoo: aizzare eventuale bramosia di contrapposte fazioni! Ma al netto del personale di ognuno senso del bello, il menù Doric 60 cosa offre ai commensali? Nulla di quanto non sia già visto e consolidato “in millenni di serializzazioni commerciali”; sin da loro prima apparizione e per la ennesima volta Voopoo propone piatti a base di affidabile schiera di sterminate headcoils PnP Platform, c’è né per tutti i gusti: dallo MTL allo DL passando per un più contenuto RDL ed ultima portata la possibilità del “fai da te” materializzata nel PnP RTA Pod Tank, indistintamente utilizzabili ma mai al di sotto di soluzioni con impedenza di 0,20Ω, questo il limite con i suoi massimi 60W di potenza erogabile della basilare elettronica di controllo installata escludendo i 2500mAh di autonomia dell’accumulatore integrato Litio-Polimero che non sopporterebbero tale prolungato stress, ed ovviamente tutte come da copione installabili in apposito PnP Pod Tank quale esso sia per essere successivamente ancorate magneticamente al vertice superiore del tubetto regolato. A tal proposito lapalissiano quanto di realizzato nella cavità sommitale punto di contatto serbatoio pod e tube mod, in cui immancabili convivono contatti molleggiati per trasferimento di segnali elettrici alle coils ed in posizione defilata quasi invisibile la protuberanza elemento sommitale del sensore per la funzionalità di “attivazione automatica al tiro”, sempre e comunque in qualsiasi occorrenza dal percepibile ritardo; come lecita e scontata la presenza della ghiera per il controllo dei flussi di aria in ingresso, ruotabile senza soluzione di continuità tale da scoprire all’occorrenza la totalità della coppia di asole contrapposte oppure per suzioni dal carattere più contrastato, pur sempre gradevolmente arioso, eventuale unico duo di fori del diametro di 0,8mm. Null’altro di banale e superfluo per quella che a tutti gli effetti sembra essere una Drag S semplificata all’inverosimile, monca e privata di tutto l’occorrente necessario al salto di categoria merceologica, non si offendano eventuali invaghiti del nuovo gingillo Voopoo ma alla prova dei fatti Doric 60 è proprio ciò senza ammiccamenti e senza indorare la pillola: la prima versione Drag S tirata per i capelli ed a cui sottratto ogni abbellimento strutturale oppure materiale. Drag S spogliata nella pratica del suo rivestimento in pelle, forse banalizza per eccesso con la rimozione di più avanzata personalizzabile elettronica in favore di limitata solida circuiteria dai comprensibili soli tre livelli di “indefinita potenza” messi a disposizione di utenza alle prime esperienze secondo headcoil in uso e con conseguente presenza del solo unico pulsante di “comando” al quale demandare funzionalità di accensione e spegnimento, erogazione oppure con rapida successione di 3 pressioni data la possibilità di arbitrariamente scegliere la “intensità” della riproduzione di proprio gradimento: high, mid, low. Massima potenza, media potenza, potenza minima. Pallini bianchi, verdi oppure blu. E gene.Chip con le sue routine di sicurezza immancabile anche per Doric 60, purtroppo non nella auspicata inedita veste gene.Tree dal processo produttivo con nanotecnologie a stratificazione ceramica, nuovo brevetto ICCPP e primo esemplare di una nuova serie duale riscaldatore e relativo micro-controllers quasi privi di silicio che guardano all’ambiente ovvio inattaccabile incentivo per le vendite ma ancora acerbo, per esso bisognerà forse aspettare il prossimo device. A muovere Doric 60 ancora una volta preferita la vecchia ed affidabile variante gene.TT, guarda caso quella installata in Drag S tanto per indicare termine di paragone e nonostante il tempo sulle spalle sempre in prima istanza garante di discrete prestazioni sotto profilo energetico con buona “gestione” della capacità del pacco batteria Li-Po da 2500mAh ricaricabile mezzo connettore USB di tipo C con correnti in ingresso fino a 5V/1,6A e percepito “degrado prestazionale” solamente al limitare inferiore della autonomia residua, i cui livelli indicati dalla striscia di 3 led multicolore con i quali già fare i conti durante le fasi selezione della “potenza in uscita” indissolubilmente legata e limitata dal voltaggio massimo di 4,2V messo a disposizione, con identica sequenza cromatica ma illuminati in numero rapportato alla “riserva” energetica: tre led illuminati per residua carica fino al 66%, due per livello stimato tra 65% e 30% ed un solo led attivo per indicare energia minore del 30%. Penso superfluo per la ennesima volta intavolare disquisizioni su caratteristiche, peculiarità, restituzione e fedeltà aromatica delle immarcescibili PnP Headcoils, comprese quelle incluse nel vaping kit Doric 60, immutato il giudizio per cui invito a prendere visione di passate opinioni per avere un quadro su quanto possano esse offrire e qui concludo perché oggettivamente cos’altro da aggiungere se non una personale, ma realistica lucida considerazione? L’attuale offerta è già ampia e completa ed alla fine dei conti nulla o poco conta nel presente caso estetica, funzioni, bramosia nel possedere oppure schieramento di fazioni, l’analisi è netta: come già occorso in passato per altro esponente della Voopoo’s Family la sopravvivenza di Voopoo Doric 60 e sua appetibilità esclusivamente dettate da suo puro e semplice posizionamento economico! Pronto a sfidare il mercato ed indubbiamente nella speranza di attrarre pubblico il vaping kit Voopoo Doric 60 sarà a breve disponibile presso tutti i migliori stores di settore ad un prezzo spero per esso veramente concorrenziale oltre che in 5 “metalliche”colorazioni, e voi cosa ne pensate? Utile dispositivo di primo approccio, eventuale pratico backup oppure oggetto fuori luogo del quale non avvertibile la necessità e buttato nella mischia tanto per…? In caso di maggiori informazioni ed approfondimenti rimando alla landing page dedicata a Doric 60 presente sul sito ufficiale del produttore Voopoo raggiungibile al seguente URL: VOOPOO VAPE - Spark Your Moments - Doric 60 Ringrazio Voopoo - ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD nelle figure di Ms. Chloe e Mr. Aimer per il supporto e la fiducia accordata concedendo la possibilità di toccare con mano il vaping kit Doric 60 ed aver discusso senza peli sulla lingua già in fase di pre-produzione circa le mie sul progetto. Ringrazio come di consueto svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami e tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi costruttive critiche e preziosi consigli. Ed ora vogliate scusare l'orario di pubblicazione della presente stesura ma ho un aereo pronto a partire che mi aspetta tra un paio d'ore, a rileggersi tra qualche giorno! Grazie! "Kuala Lumpur arrivo!"