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    • Tinny

      Buy me a coffee!   22/04/2024

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Risultati per i tag ''podmod''.

Trovato 2 risultati

  1. Buongiorno cari vapers, oggi vi voglio parlare della iStick Amnis 3, kit di casa Eleaf che mi è stato gentilmente inviato da https://www.eleafworld.com/ per una recensione gratuita. Con il suo design elegante e minimalista, il nuovo kit di casa Eleaf è il device dalle funzioni semplicissime adatto a tutti i neofiti; andiamo a vederlo insieme.. Ci arriva a casa in una scatola di cartone sulla cui sleeve, nella parte frontale, possiamo vedere in primo piano il simbolo del produttore e una piccola immagine rappresentativa del prodotto. Sul retro sono elencati il contenuto della confezione, le specifiche della mod, gli indirizzi del produttore e un riferimento alla colorazione scelta. Sempre ben presenti i classici marchi di certificazione. Sui lati troviamo rispettivamente da una parte alcune caratteristiche del prodotto, mentre dall’altra un codice scratch and check che ci permetterà di verificarne l’autenticità. All’interno della confezione troviamo: 1 x iStick Amnis 3 box 1 x GS Drive Tank 1 x GS Air coil da 0.75Ω 1 x GS Air coil da 1.4Ω 1 x cavetto di ricarica Usb Type-C 2 x manuale di istruzioni multilingua (italiano compreso) 1 x carta di garanzia L’iStick Amnis 3 è disponibile nelle seguenti colorazioni: Il sample che mi è stato inviato è quello nella colorazione Coffee: Leggera e slanciata, la iStick Amnis 3 con il GS Drive tank è una mod che ha dimensioni di 128mm x 26mm x 18mm per un peso (senza liquido all’interno) di soli 66 grammi. Come possiamo vedere dall’immagine, questa mod è dotata di un classico attacco 510 con pin fluttuante autoregolante che ci permetterà di ospitare, oltre al GS Drive fornito col kit, anche diversi altri tank di nostra preferenza fino ad un diametro di 18mm, dandoci così la possibilità di creare delle combo leggere e compatte anche con quegli rta che solitamente si fatica ad abbinare. Sulla parte frontale, posto in alto, troviamo il tasto fire che ci permetterà con 5 click di accendere/spegnere la box. Appena sotto, un piccolo led multicolore ci indicherà lo stato di carica residua della batteria: In particolare avremo: led verde - batteria compresa tra il 100% ed il 60% led blu - batteria compresa tra il 59% ed il 20% led rosso - batteria sotto il 20% La iStick Amnis 3 può erogare una potenza su 3 livelli selezionabili ed il wattaggio verrà determinato automaticamente in base al valore resistivo in uso. Su un piccolo schermo verranno visualizzate delle lettere che corrisponderanno al valore del voltaggio fisso desiderato che andremo a variare premendo un piccolo tasto posto sul fondo. In particolare potremo impostare: H - 3.7V M - 3.5V L - 3.3V Per quanto riguarda la box vediamo infine il fondo dove è stata posizionata la porta Usb Type-C che ci permetterà di ricaricare la batteria integrata da 900 mAh in circa 1 ora utilizzando un apposito carica batterie da 5V/1A come suggerito dal produttore. Questo device è inoltre dotato di tecnologia “pass-through” che ci consentirà di continuare ad utilizzare il kit una volta collegato, anche se non ci sarà possibile mantenerlo in posizione verticale data la posizione della porta Usb. Vi ricordo inoltre che la iStick Amnis 3 è dotata di tutte le protezione che garantiranno un utilizzo in sicurezza anche al vaper meno esperto. GS DRIVE TANK Realizzato in acciaio con un serbatoio in vetro, il GS Drive tank può contenere fino a 2ml di liquido ed è realizzato in modo che la sua gestione sia il più semplice possibile per chi si affaccia al mondo dello svapo. Il drip tip impiegato, pur essendo comodo durante l’utilizzo, presenta un attacco proprietario e purtroppo non ci sarà possibile andarlo a sostituire con un altro di nostra preferenza. La sua ricarica avviene dall’alto ed è dotato di sistema “a prova di bambino” per cui, per aprirlo, dovremo andare a premere un piccolo tasto posto sul top cap per poi farlo scorrere ed andare a scoprire l’asola di refill. Il foro è abbastanza spazioso per effettuare la ricarica tramite ogni tipo di boccetta dotata di beccuccio ma, per semplificare le operazioni, il mio consiglio è quello di rimuovere il drip tip in modo da avere maggior “spazio di manovra” con la boccetta, potendo accedere agevolmente al foro. Andando a svitare la base avremo accesso alla coil e anch’essa, una volta inizializzata col liquido, andrà avvitata fino a mandarla in battuta. Al solito quando si ha a che fare con testine prefatte, una volta inizializzate ed effettuata la ricarica del tank, bisognerà aspettare circa 5 minuti prima di iniziare a svapare in modo che il cotone si irrori adeguatamente. Eleaf ci mette a disposizione una vasta scelta di testine prefatte, tutte quelle della serie GS per poter spaziare da un tiro mtl fino ad un flavour. Personalmente tenderei ad evitare con questo kit l’utilizzo di coil con un valore resistivo troppo basso, a mio parere esageratamente spinte sia per le dimensioni dell’atomizzatore che per la durata della batteria integrata della Amnis 3. All’interno della confezione vengono fornite due differenti coil, una da 1.4Ω(mesh) ed una da 0.75Ω(filo singolo), le cui caratteristiche ed il range di wattaggio consigliato sono chiaramente riportate sul corpo della testina. Entrambe le coil funzionano egregiamente e sono adatte ad un tiro mtl aperto/flavour leggero, fornendo le migliori prestazioni aromatiche e di produzione di vapore con una regolazione dell’aria non troppo ristretta né esageratamente aperta. Restituendo una resa abbastanza equilibrata, né troppo dolce né troppo secca, a mio parere possono essere utilizzate con una vasta gamma di liquidi a seconda dei gusti personali, ricordando sempre che ci troviamo di fronte ad un kit entry-level che punta più alla semplicità d’uso che alla resa strabiliante. Come ultimo dettaglio vediamo la base del GS Drive dove è presente una ghiera dotata di fermo corsa per facilitare le operazioni di serraggio/rimozione, ruotando la quale andremo ad aprire due larghe asole contrapposte parzializzabili per la regolazione del flusso d’aria. CONSIDERAZIONI FINALI L’iStick Amnis 3 con GS Drive tank che ci propone Eleaf è un tank dalle linee semplici ed eleganti, le cui regolazioni e la sua gestione sono semplificate al massimo, mirato a quella fascia di utenti che si avvicinano allo svapo e ricercano qualcosa di comodo e affidabile, pur mantenendo quelle forme che richiamano la gestualità delle sigarette da cui si cerca di allontanarsi. La Amnis 3 è una batteria interessante, piccola e leggera, che oltre a fornire una buona autonomia potrebbe essere presa in considerazione anche da una utenza più esperta che ricerca una box da abbinare a tank di diametro contenuto come un 900 in configurazione barrel, un merlin, oppure un dvarw da 16mm in modo da creare una vera e propria “pod mod hi-end”. I suoi livelli di erogazione a voltaggio costante, una volta realizzata una resistanza ad hoc per questi rta, garantiranno autonomia senza il pericolo di grossi cali di “spinta” che si potrebbero avere ad esempio con altre batterie dello stesso tipo, ma con un funzionamento che emula un dispositivo meccanico. Il GS Drive tank è anch’esso un buon prodotto, realizzato con tutte le comodità che ricercano i neofiti, come la ricarica dall’alto, con l’unica pecca di poter ospitare solamente un drip tip proprietario. Comodo nella gestione ed esente da perdite o condensa la sua resa aromatica è buona e il suo range di utilizzo a mio parere si attesta tra un mtl aperto ed un flavour leggero. Per i miei gusti un mtl troppo stretto (almeno con le coil presenti nel kit, in particolare la 1.4Ω) non fornisce la giusta durezza e contrasto del tiro, mentre una apertura dell’airflow troppo elevata genera un calo aromatico (con la coil da 0.75Ω), ragioni per le quali appunto il mio consiglio è quello di utlizzarlo in configurazioni intermedie. Hit nella norma determinato più dalla gradazione di nicotina impiegata che dal tank in sé. In generale mi sento di promuovere questo kit, soprattutto per la semplicità d’uso e il basso costo a cui viene venduto, caratteristiche essenziali per chi si affaccia al nostro mondo con quella consueta titubanza iniziale, e consiglio vivamente l’acquisto di questa batteria a quegli utenti alla ricerca di una piccola mod da abbinare a tank differenti. Vi ricordo che potete acquistare questo kit direttamente al link https://www.eleafworld.com/istick-amnis-3-with-gs-drive-tank/ di casa Eleaf che ringrazio per la fiducia riposta in me nel testare e recensire questo prodotto. Ringrazio inoltre svapo.it per lo spazio gentilmente concessomi per questa recensione.
  2. Aspire minican+

    E’ passato ormai poco più di un anno dal mio primo incontro con La micropod firmata Aspire ed oggi grazie a Glowell srl, nuovo attore nel panorama vaping italiano quale distributore ufficiale esclusivista del marchio Aspire per il Bel Paese, con cui ho avuto l’onore di iniziare un percorso spero per entrambi di reciproca stima, si torna a parlare di Lei: Aspire Minican. Per l’estate 2021 quella si spera della definitiva “ripartenza”, Aspire Minican si è rifatta il look, cresciuta lievemente in dimensioni, autonomia con l’aggiunta di hardware aggiornato ed arrivata sui mercati dotata di nuove, auspico ancora una volta, straordinarie pods. Aspire Minican+ saprà sorprendere almeno come 365 giorni or sono e riconfermarsi reginetta della categoria? Scopriamolo insieme con un approccio stavolta meno serioso e non proprio ortodosso in un susseguirsi di immaginari possibili ricordi! Direttamente dalle soleggiate terre di Gallura ho ricevuto da Glowell srl, azienda distributrice per l’Italia dei prodotti Aspire, un sample di Aspire Minican+ contenuto nella sua colorata confezione retail già pronta per essere diffusa in tutto il territorio nazione. In una semplice cardbox che così tanto discosta da quanto Aspire ha abituato la sua clientela ecco spiccare il volo la riproduzione della nuova compatta micropod Minican+ sospinta verso l’alto da aliti di cromatiche scie, come se una folata di vento volesse farla forzatamente emergere e quasi uscire dall’inscatolato che la racchiude. Con essa ben visibile il marchio del produttore Aspire impresso a caldo con inchiostro metallizzato di riflettente color oro, la denominazione del vaping kit Minican+, l’applicazione adesiva circolare con ad indicazione della colorazione e il tradizionale motto, nello specifico caso non molto visibile date le accese colorazioni sullo sfondo, che ormai da tempo accompagna ogni produzione del brand orientale: quel “Innovate the way you vape” spesso sinonimo di interessanti novità. Tralascio la sterile polemica, ormai battaglia persa, riguardo l’enorme avviso così pretenzioso sulla pericolosità della nicotina contenuta l’interno del pacchettino, quando in realtà di nicotina non ve ne è traccia, imposto per normativa comunitaria ma utile solamente anche qui ad inevitabilmente deturpare il lavoro dei grafici ideatori dell’inusuale colorato layout. Elenco della dotazione a corredo del vaping kit Minican+, indicazione geografica e di contatto del produttore ShenZhen Eigate Technology Co., LTD proprietario del marchio Aspire, socials ed abituali icone indici di divieti d’uso e certificazioni per l’autorizzazione alla commercializzazione ordinatamente disposti secondo necessità nelle restanti violacee superfici del labile cartonato. Seriale e lotto di produzione, “Scratch&Check” olografico per la verifica della veridicità dell’acquisto, indicazione dell’importatore e codice a barre di tipo EAN completano il quadro complessivo esterno del packaging, al cui interno invece trovano posto: ● dispositivo Aspire Minican+, nel presente caso in colorazione Semitransparent Red; ● Minican Meshed Pod in Kanthal AF di impedenza 0,8Ω e capacità 2ml versione TPD, 3ml per la versione “standard” extra EU; ● cavo per ricarica accumulatore integrato LiPo di capacità 850mAh con connettore microUSB Type-C; ● laccetto per “trasporto” al collo; ● manuale di istruzioni multilingua comprensivo di italiano in formato pieghevole stile “cartina stradale”, chi non sapesse cosa siano ricordo che “Google è vostro amico”. Rincontrare dopo oltre un anno Minican di Aspire nella sua nuova veste “plus” è come, mi si conceda l’evidente eccessivo “fantastico” e suggestivamente irreale parallelismo servito su un piatto d’argento dall’attuale calendario, ritornare a distanza di tempo nel luogo di vacanza “da piccolo” ancora adolescente al mare, nello stesso baretto sulla spiaggia entrare e sorseggiando una birra ghiacciata sedersi, chiudere gli occhi e lasciare il fiume dei ricordi prendere il sopravvento aiutato da non sopiti odori e mai dimenticate atmosfere. Ed è proprio in quel momento che la girandola delle immagini rallenta focalizzando il luogo ed animandolo di personaggi amichevoli purtroppo persi di vista tra le incombenze della vita, facce sorridenti ed all’epoca spensierate la cui una prerogativa esclusivo divertimento, da lì forse anche quello lo stesso “tavolinetto” correre con lo sguardo scrutando la penombra che protegge dalla calura fino a scorgere il suo profilo. Ed eccola Minican, incrociando gli sguardi la minuta fanciulla locale così frizzante ed energica, così distante catalizzatrice di attenzioni e come “al solito” circondata da estemporanei pretendenti, lei causa dei primi timidi torpori e batticuori estivi, lei che a malapena probabilmente neanche seppe chi io fossi… Quanti ricordi! Stupirsi poi perché chiamato per nome: «Hey! Non sei mica quello che tutte le estati da bambino non venivi qui in vacanza con i tuoi?» «Che fai non mi riconosci più?» sentirla aggiungere! Ed essere in un baleno catapultato nuovamente nella “realtà”, dissolti i piacevoli ricordi e tentare nel più breve tempo possibile di mettere a fuoco il presente, focalizzare la voce ed associare un volto e nuovamente quella fascinosa figura essere per un istante il “centro unico del tuo mondo”. Ancora una volta lei a riaccendere adolescenziali fiamme, ora matura emancipata donna consapevole e forte delle sue qualità, Minican+ sicura del suo passato, eccola sedersi senza attendere invito al mio solitario tavolo, succinta di un translucido abito rosso fuoco attraverso cui inequivocabilmente il vedere essere fasciata da un costume mono spalla in fibra di carbonio che nulla lascia immaginare, ogni singolo dettaglio al giusto posto velatamente esposto. Eh si… …più fisso quel volto, maggiore la conferma di quanto sia cresciuta ora la piccola Minican+, sempre un frizzante fiume in piena di parole, dolci vapori dalla voluminosa produzione e sentendola raccontare scopro che è con la maturità dell’accumulatore Litio-Polimero integrato arrivata maggiore autonomia di 850mAh, sufficiente a far baldoria prima di una lieve pausa di circa 1 ora di dovuto riposo e corroborante ricarica a 5V/0,5A tramite presa laterale USB di tipo C per poi nuovamente riprendere più in forma che mai con 3.7V di tensione costante verso la cartuccia ricaricabile “usa & getta” di 2ml oppure 3ml Minican Series a seconda delle “situazioni e luoghi della festa”. Apprendo persino che in base al proprio umore Minican+ ama ora indossare pettinature con irruenti mesh coils in Kanthal AF con impedenza 0,8Ω dal nuovo profilo morbido per ancor più sapidi densi volumi di vapore oppure pacato caschetto asimmetrico di valore 1,2Ω “di un tempo fanciulla” all’insegna della autonomia oppure, perché no, mediani 1,0Ω per un perfetto bilanciamento tra aromaticità e prestazioni. Pieghe tutte perfettamente leak-proof, capelli mai fuori posto con azzeccati magneti a trattenere in loco pods facilmente ricaricabili grazie al generoso foro inferiore di 5,5mm ermeticamente sigillato da un tradizionale tappino siliconico e per compatibilità, inoltre, un “passo avanti alle altre è Minican+” all’insegna del risparmio e di eventuale uso di scorte pregresse, lo conferma l’acconciarsi sempre a suo agio persino con le vecchie passate cartucce dell’estate 2020. Immutato dallo scorrere del tempo il suo carattere da MTL purosangue, con il suo sensore per l’attivazione automatica al tiro reattivo all’inverosimile, mai individuati tentennamenti nella costanza del racconto dei suoi ricordi energetici sempre puntuali perfettamente scanditi dalla intensità di aspirazione, coriacea Minican+ starei ad ascoltarti incantato per ore ed ore, fissando magneticamente attratto il punto luce che ti illumina, il suo instancabile accendersi segnalando ogni tuo respiro e quando finalmente esausta, i suoi 10 impulsi ad indicare che giunta l’ora dell’agognato riposo, come del resto giunto è per me il momento di tornare con i piedi ben piantati per terra, ciao Aspire Minican+: «Alla prossima estate?» sorridendomi con uno sbuffo di fresco e-liquid Flavourart Royal. Se lo vorrai! Ritorno così alla fresca pacata realtà in compagnia di una ghiacciata birra ormai giunta al termine, vaporizzando un piacevole estivo aroma perfettamente interpretato senza occorrenze di split-back né soffrendo condensa dalla pods di impedenza 0,8Ω in seno alla confezione, col pregio di scandite una ad una, inaspettatamente individuabili, tonalità di legnoso dolce vanigliato a tratti “caramelloso con quel pizzico di fresco” a risaltare durante la espirazione ed impreziosendo lievi aliti di leggera brezza marina con palpabile produzione di morbido vapore. E qui si conclude questa surreale e spero simpaticamente gradita stramba presentazione de Minican+, ultima micropod nata in casa Aspire che rispetto al passato in fin dei conti propone solamente maggiore autonomia se utilizzata con le cartucce della scorsa edizione, mentre se in coppia con la nuova testina e presumo almeno in parte con la seconda new entry sempre meshed coil ma di impedenza 1,0Ω con la quale non ho avuto opportunità di raffrontarmi, acquista ancor più vaporosità e cristallina brillantezza nell’enfatizzare il dolce ed il distintamente fresco di ogni e-liquid, sotto tono con tabaccosi “nudi e crudi”, ma in cima alla classifica del segmento merceologico se vaporizzati aromi fruttati meglio se addizionati di un poco di “ice”, in questo periodo dell’anno una opzione da non sottovalutare. Una “chicca” ancora una volta da rimarcare e consigliare se abituali fruitori di vaping kits ultracompatti. Nel caso interessati a provare l’esperienza Aspire Minican+ si dovrà portare ancora un po’ di pazienza, il prodotto non è ancora ufficialmente distribuito, lo sarà tra circa due settimane disponile all’acquisto in cinque semitrasparenti colorazioni presso tutti i partners Aspire ed i migliori vaping stores ad un costo indicativo che dovrebbe essere allineato a quello della scorsa edizione, circa €15,00. Nel caso si necessitino ulteriori informazioni ed approfondimenti rimando alla landing page ufficiale Minican+ predisposta sul sito del produttore Aspire: Aspire Minican+ - Aspire® Official Site Ringrazio tutto il gruppo Gloweel srl distributore ufficiale per l’Italia dei prodotti Aspire per la fiducia accordata dandomi possibilità di scrivere questa surreale presentazione inviandomi in tempi record il campione Aspire Minican+ da analizzare e per la cordialità negli interscambi personali tutti, impossibile ovviamente non ringraziare svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità gentilmente concessi per l’ennesima volta. Altresì ringrazio tutti Voi spero divertiti pazienti Utenti e Lettori come sempre liberi di regalare preziosi consigli e costruttive critiche. Grazie!