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Risultati per i tag ''PnP''.

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  1. Voopoo argus xt uforcel-tank

    Argus XT UForce-L Tank è il vaping kit di prossima commercializzazione di Voopoo, una delle tre future proposte commerciali dedicata ai cultori del flavour chasing strutturate attorno alle qualità della PnP Super Platform, del quale il reparto marketing Voopoo mi ha chiesto di scriverne una sommaria anteprima. Per quanto il “progetto” sia in dirittura di arrivo non mi è stato possibile conoscerne tutti i dettagli se non i suoi principali cardini costituenti, i quali in versione stand-alone mi sono stati recapitati pronti per essere testati e mostrati come se facessero parte di un inseparabile unicum. Con le dovute e probabili imprecisioni ed inesattezze ecco ciò che sarà, o meglio dovrebbe essere, Argus XT UForce-L Tank Vaping Kit. Buona lettura. Quello che nel futuro prossimo dovrebbe essere il vaping kit Argus XT UForce-L Tank, come anticipato mi è stato sottoposto ed inviato direttamente dalla factory Voopoo scomposto nelle sue principale componenti, fatte giungere al mio domicilio nelle rispettive versioni retail con la richiesta di essere trattate come fossero parte di una unica confezione. Argus XT prima dei due costituenti la spedizione è la mod fulcro del prossimo vaping kit questa volta consegnatami equipaggiata con firmware in versione completa e non come occorso in passato privato della possibilità di regolazioni estetiche e display in modalità always on, arrivata come al solito protetta dallo scenografico cofanetto metallico SPTE dal complessivo effetto bassorilievo a decorarne in pannello superiore: “Solid and Compact Argus - Outdoor to create a better life experience”, questa l’integrale dicitura “scolpita” sulla superficie argentea anodizzata che a rigor di logica dovrebbe rappresentare il cofanetto pronto per essere adottato per il confezionamento finale del vaping kit Argus XT UForce-L Tank che in un certo qual modo sono qui ad introdurre. Mentre il secondo protagonista del bundle è l’atomizzatore non rigenerabile UForce-L Tank, giunto all’interno della sua sleeved cardboard box ufficiale dalle finiture dettate da costanti contrasti tra tonalità del grigio/argento e sovraimpressioni auree. In entrambi i casi alla pubblicizzazione dei prodotti deputato il solito anello in cartone sul quale frontalmente stampati logo del produttore Voopoo e loro denominazione con le rispettive loro abbozzate riproduzioni ed all’opposto come da standardizzata prassi impressi l’elenco del contenuto di ogni confezione, utili avvertenze per uso e sicura conservazione, indirizzo di contatto del produttore ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD (VOOPOO). Con tutto ciò inoltre presente tutta la sequenza di icone attestanti certificazioni ed imposizioni normative necessarie per l’immissione sui mercati comprensive di indicazione della società medicale European Representative conto Voopoo, la sempre più diffusa UKCA, ovvero la versione anglosassone del nostrano “Marchio CE” introdotta a seguito della Brexit ed i due adesivi recanti codice a barre per catalogazione meccanografica EAN, seriale di produzione e “Scratch&Check” olografico per la verifica dell’autenticità dei due dispositivi. Anche nel caso di Argus XT Mod e di UForce-L Tank, come per la totalità della produzione Voopoo, il lati minori dell’anello in cartone utilizzati per la ripetizione dei loghi e dei marchi del brand e per la serie dei soliti quattro QR-Codes da scansionare per raggiungere in fretta le pagine social dedicate ad ognuno dei due dispositivi approntate da Voopoo con la relativa al supporto tecnico, la stessa raggiungibile anche “navigando” autonomamente il sito web ufficiale www.voopoo.com. Questo quanto il vaping kit Argus XT UForce-L Tank in base al materiale in mio possesso dovrebbe ipoteticamente comprendere, tutto ben allineato all’interno dello scenografico metallico cofanetto SPTE: ● dispositivo Argus XT in colorazione Carbon Fiber; ● atomizzatore UForce-L Tank di capienza 4ml colore Black, TPD soli 2ml; ● PnP-TW20 Dual in One Tech meshed Headcoil di impedenza 0,20Ω con range di potenza applicabile nell’arco di 40W e 55W; ● PnP-TW15 Dual in One Tech meshed Headcoil di impedenza 0,15Ω con range di potenza applicabile nell’arco di 55W e 70W; ● bubbles glass in pirex di capienza 5,5ml per UForce-L Tank, nelle versioni TPD compreso un ulteriore “vetro” da 2 ml; ● set di o-rings e guarnizioni di ricambio per UForce-L Tank; ● cavo per ricarica batteria ed applicazione aggiornamenti firmware con connettore µUSB Type-C; ● adattatore full body per batterie formato 18650; ● tagliando di sicurezza ed avvertenze sulla corretta manipolazione di batterie ricaricabili; ● manualistica varia presumibilmente multilingua, italiano compreso. Argus XT UForce-L Tank Vaping Kit, così come Argus MT UForce-L Tank ed Argus GTII UForce-L Tank, è la nuova offerta firmata Voopoo pensata per lo svapo RDL e DL costruita coniugando alcune delle mods più iconiche della scorsa estate tratte dalla campionatura Argus Family ed il suo più recente atomizzatore realizzato attorno alle headcoils PnP Super Platform dalle ormai appurate attitudini, con l’unico scopo di dare vita ad uno dei più accattivanti bundles del prossimo futuro. Regina indiscussa del combinazione avuta in esame è la già nota mod single battery Argus XT disponibile da tempo in tutti i migliori stores di settore e stabilmente presente nella classifica degli hardware di maggior successo commerciale grazie ad ardite linee che ne tracciano i contorni, invidiabile manifattura e prestazioni da “prima della classe”. Di essa però non starò qui a tesserne le lodi, ad addentrarmi ancora una volta nei meandri del suo funzionamento né tantomeno tediare ulteriormente con personali su di essa giudizi, in quanto per tale “sollazzo” vi è per i curiosi sempre disponibile alla lettura la mia recensione dedicatale risalente allo scorso settembre, ma dopo improrogabili rapide nozioni mia intenzione e, spero in Voopoo apprezzino tale decisione, mia premura puntare maggiore focus sul comprimario dell’offerta: l’atomizzatore UForce-L Tank fresco di commercializzazione ed al momento non molto conosciuto se non per rapido excursus in occasione della presentazione di DRAG 4, ovvero l’ultimo vaping kit presentato ufficialmente da Voopoo. Voopoo Argus XT non è solamente appariscente involucro impreziosito con inserti materici e lucidi accenti metallici, ma coriaceo contenitore resistente ad urti e cadute, immune all’acqua ed incurante di polvere secondo dettami codificati dallo standard avallato dalla Commissione Elettrotecnica Intenazionale IEC60529 Ingress Protection, tanto da far guadagnare al device Voopoo una certificazione IP68: dust tight (assenza di deposito di qualsivoglia pulviscolo all’interno del contenitore) e water tight approntato attorno ad accumulatori Li-Ion ricaricabili in formato 18650 o meglio ancora se 21700, ma una prestante ed efficiente mod che poche o nulla eguali ha attualmente nel panorama “vaping-commerciale” corrente. Inattaccabile dalla totalità delle quotidiane sollecitazioni, permette di installare alla sua sommità tramite tazza filettata con passo 510 caratterizzata da pin molleggiato autoregolante la totalità degli atomizzatori attualmente reperibili sulla piazza e di alimentarli con altrettanta nonchalance grazie ad una potenza massima di 100W che è capace di erogare, quando all’interno del vano batterie installate prestanti celle 21700. La mod Argus XT ha infatti la possibilità di accettare accumulatori Li-Ion in formato 21700 come mediante l’adattatore incluso nella confezione ospitare anche quelle 18650 ed in entrambi i casi è indicato di sceglierne con “alta capacità di scarica”, Voopoo ne consiglia in almeno 30A il requisito minimo. Tale possibilità intrinseca di avere il dispositivo sempre in funzione con la semplice sostituzione di celle rende Argus XT la più indicata per utenti soliti spremere al massimo le possibilità di un hardware perchè con “batterie integrate” a seconda dello stile di svapo è pressoché impossibile “arrivare a fine giornata”. Vi è una sempre presente liaison tra tutti i prodotti Voopoo individuabile in Gene.Chip, il micro controller sviluppato e fabbricato autonomamente ed installato orgogliosamente in tutta la gamma dei propri dispositivi e nel caso di Argus XT è il chipset gene.TT versione 2.0 a dirigerne il funzionamento con le sempre efficienti routine di protezione per hardware ed utente affiancate dalle necessarie accortezze pensate per accumulatori removibili tra le quali la protezione anti inversione di polarità che impedisce con specifico stadio il fluire “contrario” delle correnti elettriche. Ed è grazie a gene.TT versione 2.0 se Argus XT è in grado di operare secondo le modalità con le quali da tempo Voopoo è solita allestire i suoi regulated devices:SMART fino alla potenza massima di 80W consigliata in congiunzione di testine premade ed utile ai beginners oppure agli svogliati con la sua caratteristica di impostare automaticamente la potenza ottimale in base alla headcoil in quel momento utilizzata, RBA per un uso in totale autonomia in cui dato all’utente il via libera a sfruttare in toto quanto Argus XT può sprigionare senza che le protezioni pensate per le testine “prefatte” intervengano ed infine la modalità TURBO una sorta di riproposizione della RBA ma con routines e curve di erogazione nettamente più aggressive del 25% in opera nel primo secondo di attivazione. In Argus XT presente perfino una basilare modalità TC, priva di funzionamento secondo coefficienti TCR ed utilizzabile nell’arco di temperature 200°F-600°F o 100°C-315°C per standardizzati tre materiali nichel200, titanio ed acciaio con l’ausilio di tre user memories: slot di memoria nei quali salvare e successivamente richiamare le impostazioni di uso più frequente. Secondo protagonista del vaping kit Argus XT UForce-L Tank di prossima commercializzazione ed in un certo senso motivo e causa della riproposizione in chiave PnP Super Platform delle rouged mods serie Argus di Voopoo è l’atomizzatore che dona il suffisso alla denominazione della combinazione, rivisitazione in chiave luxury edition del più elementare, scarno ed inflazionato pod tank in polimero plastico PGTC di stampo magnetico del quale ormai il mercato che definire essere saturo è solamente un eufemismo ed eventualmente acquistabile anche al di fuori della proposta kit: UForce-L Tank. UForce-L Tank è il “quarto Uforce” e, da quanto ho potuto apprendere non essendo abituale fruitore di tali sistemi, primo tra essi ad essere “top air-flow” ovvero realizzato in modo tale da convogliare i flussi di aria in ingresso dall’alto verso il basso e non come tradizionale pratica del settore dal basso verso l’alto; un tank di approssimati 25mm di diametro che questa volta è un vero e proprio atomizzatore tutto acciaio e pirex! Del quale forse un po’ azzardata la scelta del materiale vetroso per un oggetto che nella teoria dovrebbe sopportare assieme alla fida mod numerose sollecitazioni, ma indubbiamente fresca novità e netto strappo rispetto alla più o meno recente produzione che oggettivamente non può “che rimescolare le carte in tavola”. Nulla impedisce di apprezzare la pulita semplicità di UForce-L Tank ed il suo ridotto numero di costituenti sufficienti ad assemblare un “contenitore” della modica capienza massima di 5,5ml se extra-TPD se opportunamente assemblato, nel quale installare a pressione tutte le headcoils premade progettate da Voopoo per il flavour chasing serie PnP presenti e future, elemento rigenerabile compreso. Come in MAAT New Tank di Argus GT II è la semplicità di fruizione a prova di errori la strada seguita da Voopoo per realizzare un atomizzatore da affiancare alle tre Argus composto da un risicato numero di elementi: tre macro sezioni di facile manutenzione ed agevole profonda pulizia tenuti insieme da una sola migliorabile, a personale giudizio, filettatura alla base ed un perfettibile innesto a baionetta al vertice intramezzati da coppia di guarnizioni sigillanti, sono in UForce-L Tank il risultato di numerosi tentativi per offrire la migliore esperienza di svapo al riparo da condensa, perdite, stagnazione di e-liquid con la comodità di rapida ricarica dall’alto attraverso l’adozione di pochi e semplici, col senno del poi, accorgimenti che hanno investito ognuna delle tre sezioni. Quindi partendo dalla sommità di UForce-L Tank ecco quanto ho potuto constatare: per un refill veloce e pulito realizzato un top-cap. sul quale innestare un qualsiasi drip-tip 810 dotato di o-ring, dal “bordo” zigrinato al fine di garantire un’ottima presa e precisa rotazione di 90° del sistema di ancoraggio necessaria a separarlo dal restante corpo dell’atomizzatore e procedere in tutta sicurezza e senza dilavamenti, attraverso le apposite aperture “chiuse” da guarnizione, a riversare l’e-liquid di proprio gusto all’interno del serbatoio. Alla parte centrale del dispositivo dedicate le maggiori “attenzioni” da parte del produttore Voopoo, per essa realizzata una unica struttura che comprende air-flow control, camino e ciò che, nel caso di headcoils premade, può essere paragonato ad una camera di evaporazione dove a pressione posizionare qualsiasi testina della serie PnP Super Platform. Con tre grandi dotti disposti a 120° l’uno dall’altro lungo la circonferenza superiore messo in atto sistema di controllo dei flussi di aria dall’alto verso il basso perfettamente regolabile e modulabile da ghiera libera di ruotare lungo l’intero momento angolare per un quantitativo comunque almeno lievemente arioso e soluzione questa utile ad eliminare perdite di e-liquid e, secondo quanto dichiarato da Voopoo, attraverso il generato moto ciclonico delle correnti di aria in ingresso garantire un “tiro liscio” e senza turbolenze, silenziosamente “pieno” e con portata tale da garantire la migliore espansione del vaporizzato. Interessanti soluzioni anche nel fondello di UForce-L Tank, il terzo ed ultimo dei suoi macro costituenti, infatti il suo profilo esterno è lavorato a mo’ di dissipatore di calore perché probabilmente punto in cui vi è la maggiore dispersione dovuta all’eccitazione della testina vaporizzatrice, mentre l’area interna è stata lasciata completamente piatta, con i soli contatti utili a trasferire i segnali elettrici verso la headcoil, per ottimale manutenzione obbligatoria nel caso di ristagno di condensa da vapore acqueo, solitamente mai assente in tipologia di dispositivi come UForce-L Tank, oppure profonda e rapida asciugatura se sgraditi fenomeni di trafilamento di e-liquid dovessero accadere durante il normale utilizzo. Incluse nella confezione di UForce-L Tank due headcoils PnP Series di nuova generazione da installare semplicemente a pressione nel suo elemento centrale come in qualsiasi altro serbatoio compatibile con “testine” serie PnP ed al momento rappresentanti di una sparuta cerchia di soli tre esponenti dalla ingegnosa struttura aggiornata con vaporizzatore mesh a doppio stadio, brevetto Dual in One Tech, direttamente ispirato da quanto messo in campo dallo stesso produttore con Headoils TPP Series dedicate ai cultori del cloud chasing e riconoscibili dalla nomenclatura con prefisso TW. Così aggiornate le nuove PnP TW Headcoils godono di ridotto tempo necessario al raggiungimento della temperatura ottimale, migliorata ed uniforme vaporizzazione di ogni e-liquid, promessa maggiore definizione del riprodotto ed addirittura, Voopoo afferma, consumi inferiori del 25% rispetto alla concorrenza. PnP-TW20 e PnP-TW15, allegate allo UForce-L Tank ricevuto in esame e presumibilmente fornite nel venturo vaping kit Argus XT UForce-L Tank, sono quanto di meglio allo stato attuale la PnP Super Platform possa offrire, oltre ad essere dell’intera gamma le esponenti con minore impedenza del vaporizzatore a doppia maglia mesh ed entrambe dedicate ad utilizzi al limitare del cloud chasing e pensate per uso in congiunzione di e-liquids con formulazione consigliata in rapporto 70VG/30PG. PnP-TW20 Dual in One Tech meshed Headcoil con impedenza 0,20Ω alimentabile tra 40W e 55W offre le migliori prestazioni alla potenza di 50W automaticamente suggerita dal chipset gene.TT V2.0 di Argus XT ed air flow control quasi regolato alla metà della portata d’aria. Di essa non posso che confermare quanto percepito in occasione delle prove effettuate quanto ricevuto in esame il vaping kit DRAG4, ovvero: notevole la produzione di vapore dal corpo denso e palpabile con gradevole bilanciamento tra componenti aromatiche degli e-liquids vaporizzati. Percepita un po’ in affanno quando vaporizzato “del cremoso complesso” come ad esempio Le Chocolat di Iron Vaper, pralina al cioccolato al latte con un cuore fondente, al palato privato di parte della sapidità insita nella fava di cacao, un piccolo “buco” nel bouquet del riprodotto che avrei preferito non avvertire ma rispetto a quando PnP-TW20 installata in un “pod-tank tradizionale” in UForce-L Tank il risultato è percepito più grasso, saturo e pieno, merito forse del flusso di aria proveniente dall’alto. PnP-TW15 Dual in One Tech meshed Headcoil è la sregolatezza fatta concreta, letteralmente brutale ed al limite dell’eccesso quando portata al confine massimo della potenza applicabile ed a personale giudizio più godibile se alimentata a mediani 65W. E come per DRAG 4:sempre estremamente reattiva in qualunque situazione e capace con pochi “sbuffi” di saturare l’ambiente con “nuvole” dense e palpabili, ancora una volta il “consiglio” è: usare con cautela in ambienti angusti! Il ghiacciato è il suo naturale campo d’azione: eccellente in fatto di aromaticità con perfetto bilanciamento se spinta ai valori intermedi delle potenze suggerite quando preferita l’esplosione dell’intero bouquet aromatico, di contro se portata ai limiti eccola enfatizzare l’uno oppure l’altro “ingrediente” in sempre apprezzabili interpretazioni ma mai dall’esplosivo equilibrio. PnP-TW15 Dual in One Tech meshed Headcoil è perfetto interprete di e-liquids dallo spirito fortemente iced se desiderosi di freddo siderale quando portata attorno a 75W, discreta ma mai consigliabile attrice, al contrario della sorella minore PnP-TW20, in caso di creme o vaniglie anche se “semplici” quanto utilizzata alla minore potenza indicata. Ulteriori dettagli su prossimo vaping kit Argus XT UForce-L non sono in grado di condividerli, come mi è impossibile prevedere data di ufficiale commercializzazione né quali dovrebbero essere le combinazioni cromatiche proposte, ma non demoralizziamoci: certamente non si dovrà attendere un’eternità! Ringrazio Voopoo - ShenZhen Woody Vapes Technology Co. LTD. ed in particolar modo Ms. Nical Zhang PR Manager del reparto marketing per la cortesia con la quale permessa la stesura di questa anteprima sui generis grazie l’invio dei costituenti il venturo vaping kit Argus XT UForce-L Tank. Per ulteriori informazioni su Argus XT Mod e UFORCE-L Tank rimando alle relative landing pages ufficiali approntate sul sito voopoo.com. ARGUS XT - VOOPOO VAPE Spark Your Life UFORCE-L TANK - VOOPOO VAPE Spark Your Life Come sempre anche per questa occasione doveroso il mio ringraziamento va a svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori per lo spazio e visibilità che tutte le volte mi sono cortesemente concessi ed ovviamente un caloroso grazie a tutti Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive utili critiche e graditi preziosi consigli. Grazie!
  2. Voopoo doric 60

    Dai tempi di ViNCI R che Voopoo non immetteva sul mercato un device semplice-semplice, scarno-scarno, basilare-basilare dedicato, o meglio confezionato, attorno allo svapo in profondo sub-ohm; un prodotto senza tante pretese dalle ereditate solide basi che come nel non brillante passato affida la sua sopravvivenza a capricci di mercato nella speranza di non bissare quanto accaduto proprio alla infausta ViNCI R, quasi immediatamente caduta nel dimenticatoio delle giacenza di magazzino perché totalmente schiacciata dal peso della controparte senza compromessi nettamente più “accattivante” ed appetibile. Fortuna vuole che Doric 60, primo esponente di una nuova serie, al momento non abbia paritetici diretti concorrenti a catalogo della stessa Voopoo, sua sorte quindi senza ombra di dubbio lasciata nelle mani del pubblico, sempre che esso abbia voglia e tempo di concedere una opportunità ignorando il resto della cospicua anche altrui offerta attualmente sulla piazza. Forse un azzardo, ma diamogli o diamole secondo piacere stilistico un rapido critico sguardo ravvicinato. Ho ricevuto un sample del vaping kit Doric 60 in colorazione Deep Sea Blue, uno strano gioco di cromie descrivibile come un acceso azzurro sporcato da riflessi di vivace verde, direttamente dalla factory Voopoo con una spedizione espressa transcontinentale probabilmente più costosa dell’oggetto stesso presentato nell’imballaggio definitivo che dovrebbe a breve giungere a globale distribuzione. Voopoo Doric 60 è racchiusa in una cardbox dalla sufficiente rigidità di colore principalmente nero ad eccezione del motivo in gradienti fumèe concentrici a fare da sfondo alla sua facciata principale, dove in primo piano centralmente troneggia la riproduzione ad inchiostri materici lucidi dello stesso device Doric 60 racchiuso e delimitata in alto dal marchio del produttore Voopoo e sua titolazione nella parte bassa di quanto previsto per la sua esposizione. Contenuto della confezione e dotazione di base con “Scratch&Check” di tipo olografico per la verifica della originalità del prodotto, mai scontata serie di intelligenti avvertenze per sicuro utilizzo e corretta conservazione con indirizzo del produttore Woody Vapes ShenZhen Technology Co., LTD (Voopoo) assieme alle “tradizionali” icone attestanti certificazioni normative obbligatorie per l’immissione del prodotto alla vendita come sempre ordinatamente impresse sulla facciata secondaria della confezione dall’unico lembo sollevabile. Ed anche per Doric 60, con immutata impronta Voopoo, indicate mezzo fianchetti in forma iconografica le caratteristiche salienti del più che elementare vaping kit, gli indirizzi delle pagine “socials” ufficiali ed in tali superfici applicati gli adesivi con codice a barre EAN, seriale di produzione e dichiarati i dati e contatti della società medicale tedesca Prolinx GmbH con ruolo di European Authorized Representative conto Voopoo. All’interno della confezione secondo spartano plastico “catafalco” trovano posto: ● dispositivo Voopoo Doric 60 tube mod; ● PnP Pod Tank di capienza 4,5ml, ridotta a 2ml per i kit riservati ai mercati TPD; ● PnP-VM5 meshed headcoil di impedenza 0,20Ω, range di potenza applicabile compresa tra 40W - 60W; ● PnP-VM1 meshed headcoil di impedenza 0,30Ω, per potenze consigliate nell’intervallo di 32W - 40W; ● cavo per la ricarica dell’accumulatore integrato con connettore µUSB Type-C; ● manuale di istruzioni multilingua comprensivo di italiano. Doric 60 di Voopoo è una tube mod di tipo regulated che fa leva su immediatezza di messa in opera con praticamente nulla manutenzione per attirare l’acquirente di primo pelo e nulla più. Perfino l’aspetto ne consegna lo scopo ai mercati e ne consolida la sua reale natura ispirata ai fusti dei colonnati del primo ordine architettonico ellenico, stile dorico degli elementi portanti, Voopoo Doric 60 è solamente un cilindro in non specificata leggera lega di presunto alluminio del diametro di circa 26,5 mm ed approssimati 113,5mm di altezza per totali 90 grammi escluso e-liquid, complessivamente fin troppo liscio e privo di spunti attrattivi agli occhi dei neo buyers se non per pochi circolari sprazzi di luce che ne delimitano il volume come fossero rispettivamente base e capitello e l’unico punto di interazione, perchè paradossalmente esteticamente scarno per catalizzare immediatamente gli sguardi degli estimatori del “carico mascolino kitsch” oppure, con sortito contrapposto risultato, inconsciamente stuzzicare le voglie di possibile semplicità e ricercatezza di asettica linearità geometrica imitando la morfologia più che di colonne peloponnesiache quella di “diritte” mech mods di un tempo non passato, perché la proposta Doric 60 è totalmente divisiva ed ottenuta inconsciamente, questa la reale intenzione dei designers Voopoo: aizzare eventuale bramosia di contrapposte fazioni! Ma al netto del personale di ognuno senso del bello, il menù Doric 60 cosa offre ai commensali? Nulla di quanto non sia già visto e consolidato “in millenni di serializzazioni commerciali”; sin da loro prima apparizione e per la ennesima volta Voopoo propone piatti a base di affidabile schiera di sterminate headcoils PnP Platform, c’è né per tutti i gusti: dallo MTL allo DL passando per un più contenuto RDL ed ultima portata la possibilità del “fai da te” materializzata nel PnP RTA Pod Tank, indistintamente utilizzabili ma mai al di sotto di soluzioni con impedenza di 0,20Ω, questo il limite con i suoi massimi 60W di potenza erogabile della basilare elettronica di controllo installata escludendo i 2500mAh di autonomia dell’accumulatore integrato Litio-Polimero che non sopporterebbero tale prolungato stress, ed ovviamente tutte come da copione installabili in apposito PnP Pod Tank quale esso sia per essere successivamente ancorate magneticamente al vertice superiore del tubetto regolato. A tal proposito lapalissiano quanto di realizzato nella cavità sommitale punto di contatto serbatoio pod e tube mod, in cui immancabili convivono contatti molleggiati per trasferimento di segnali elettrici alle coils ed in posizione defilata quasi invisibile la protuberanza elemento sommitale del sensore per la funzionalità di “attivazione automatica al tiro”, sempre e comunque in qualsiasi occorrenza dal percepibile ritardo; come lecita e scontata la presenza della ghiera per il controllo dei flussi di aria in ingresso, ruotabile senza soluzione di continuità tale da scoprire all’occorrenza la totalità della coppia di asole contrapposte oppure per suzioni dal carattere più contrastato, pur sempre gradevolmente arioso, eventuale unico duo di fori del diametro di 0,8mm. Null’altro di banale e superfluo per quella che a tutti gli effetti sembra essere una Drag S semplificata all’inverosimile, monca e privata di tutto l’occorrente necessario al salto di categoria merceologica, non si offendano eventuali invaghiti del nuovo gingillo Voopoo ma alla prova dei fatti Doric 60 è proprio ciò senza ammiccamenti e senza indorare la pillola: la prima versione Drag S tirata per i capelli ed a cui sottratto ogni abbellimento strutturale oppure materiale. Drag S spogliata nella pratica del suo rivestimento in pelle, forse banalizza per eccesso con la rimozione di più avanzata personalizzabile elettronica in favore di limitata solida circuiteria dai comprensibili soli tre livelli di “indefinita potenza” messi a disposizione di utenza alle prime esperienze secondo headcoil in uso e con conseguente presenza del solo unico pulsante di “comando” al quale demandare funzionalità di accensione e spegnimento, erogazione oppure con rapida successione di 3 pressioni data la possibilità di arbitrariamente scegliere la “intensità” della riproduzione di proprio gradimento: high, mid, low. Massima potenza, media potenza, potenza minima. Pallini bianchi, verdi oppure blu. E gene.Chip con le sue routine di sicurezza immancabile anche per Doric 60, purtroppo non nella auspicata inedita veste gene.Tree dal processo produttivo con nanotecnologie a stratificazione ceramica, nuovo brevetto ICCPP e primo esemplare di una nuova serie duale riscaldatore e relativo micro-controllers quasi privi di silicio che guardano all’ambiente ovvio inattaccabile incentivo per le vendite ma ancora acerbo, per esso bisognerà forse aspettare il prossimo device. A muovere Doric 60 ancora una volta preferita la vecchia ed affidabile variante gene.TT, guarda caso quella installata in Drag S tanto per indicare termine di paragone e nonostante il tempo sulle spalle sempre in prima istanza garante di discrete prestazioni sotto profilo energetico con buona “gestione” della capacità del pacco batteria Li-Po da 2500mAh ricaricabile mezzo connettore USB di tipo C con correnti in ingresso fino a 5V/1,6A e percepito “degrado prestazionale” solamente al limitare inferiore della autonomia residua, i cui livelli indicati dalla striscia di 3 led multicolore con i quali già fare i conti durante le fasi selezione della “potenza in uscita” indissolubilmente legata e limitata dal voltaggio massimo di 4,2V messo a disposizione, con identica sequenza cromatica ma illuminati in numero rapportato alla “riserva” energetica: tre led illuminati per residua carica fino al 66%, due per livello stimato tra 65% e 30% ed un solo led attivo per indicare energia minore del 30%. Penso superfluo per la ennesima volta intavolare disquisizioni su caratteristiche, peculiarità, restituzione e fedeltà aromatica delle immarcescibili PnP Headcoils, comprese quelle incluse nel vaping kit Doric 60, immutato il giudizio per cui invito a prendere visione di passate opinioni per avere un quadro su quanto possano esse offrire e qui concludo perché oggettivamente cos’altro da aggiungere se non una personale, ma realistica lucida considerazione? L’attuale offerta è già ampia e completa ed alla fine dei conti nulla o poco conta nel presente caso estetica, funzioni, bramosia nel possedere oppure schieramento di fazioni, l’analisi è netta: come già occorso in passato per altro esponente della Voopoo’s Family la sopravvivenza di Voopoo Doric 60 e sua appetibilità esclusivamente dettate da suo puro e semplice posizionamento economico! Pronto a sfidare il mercato ed indubbiamente nella speranza di attrarre pubblico il vaping kit Voopoo Doric 60 sarà a breve disponibile presso tutti i migliori stores di settore ad un prezzo spero per esso veramente concorrenziale oltre che in 5 “metalliche”colorazioni, e voi cosa ne pensate? Utile dispositivo di primo approccio, eventuale pratico backup oppure oggetto fuori luogo del quale non avvertibile la necessità e buttato nella mischia tanto per…? In caso di maggiori informazioni ed approfondimenti rimando alla landing page dedicata a Doric 60 presente sul sito ufficiale del produttore Voopoo raggiungibile al seguente URL: VOOPOO VAPE - Spark Your Moments - Doric 60 Ringrazio Voopoo - ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD nelle figure di Ms. Chloe e Mr. Aimer per il supporto e la fiducia accordata concedendo la possibilità di toccare con mano il vaping kit Doric 60 ed aver discusso senza peli sulla lingua già in fase di pre-produzione circa le mie sul progetto. Ringrazio come di consueto svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami e tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi costruttive critiche e preziosi consigli. Ed ora vogliate scusare l'orario di pubblicazione della presente stesura ma ho un aereo pronto a partire che mi aspetta tra un paio d'ore, a rileggersi tra qualche giorno! Grazie! "Kuala Lumpur arrivo!"