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Risultati per i tag ''Boro''.

Trovato 5 risultati

  1. Atmizoo steamshell RBA

    Novità forse passata in sordina: [Tradotto automaticamente per limiti di tempo e disponibilità di connessione] Mercoledì 14 giugno 2023. Insieme rilasceremo tutte le sue parti e accessori, inoltre avremo a disposizione l'abbinamento perfetto per SteamShell, il nostro concetto di tank Boro, lo SnailTank. Come sempre non si tratta di un unico rilascio a tempo fisso: continueremo a preparare pezzi e rifornire le scorte in vari orari ogni giorno per garantire l'accesso a persone di fusi orari diversi. SteamShell è il successore di VapeShell, l'iconico RBA di Atmizone. Ripensare e migliorare le cose di VapeShell, ispirandosi anche all'innovativo VapeSnail, ci ha aiutato a fare il lavoro. Sfruttando i vantaggi di SnailTank, ha dato un potenziale illimitato al nostro imbattibile nuovo bridge. Disponibile in due edizioni, Basic e Deluxe Descrizione Abbiamo realizzato un deck migliorato, con ritagli sul bordo esterno per una più facile ricostruzione e migliori fori di assorbimento. È collegato con il Chimney Body superiore con un innesto di tipo sleeve, per consentire un perfetto accesso in tempo reale al deck quando necessario. Il flusso d'aria è regolato proprio sotto la bobina, tramite tubi del flusso d'aria fissi, sempre con la possibilità di scambiare i tubi del flusso d'aria in qualsiasi momento/tempo reale, mantenendo la rigenerazione e il liquido all'interno del serbatoio. Undici opzioni di flusso d'aria in totale e 2 diversi tubi del camino vengono a soddisfare le esigenze di qualsiasi stile di svapo. Caratteristiche SteamShell Estetiche / finiture SteamShell è disponibile nelle seguenti finiture: Acciaio inossidabile (SS) SS è una finitura satinata, vicina all'aspetto naturale dell'acciaio inossidabile lavorato a CNC. Maggiori informazioni su manutenzione e pulizia nella sezione Precauzioni del manuale di SteamShell, così come nella nostra sezione di supporto. Caratteristiche funzionali di SteamShell Il deck A prima vista, il deck rettangolare di SteamShell assomiglia molto a quello di VapeShell. Posizionamento diagonale dei montanti per le configurazioni a bobina singola, che ospitano le stesse piccole viti a croce Phillips a testa cilindrica ad alta precisione, oltre a binari per catturare il filo tra il binario e la testa/corpo della vite o attorno al corpo della vite (a seconda del diametro del filo). I fori di traspirazione sono ancora nella parte inferiore del gruppo. e l'aria arriva dal basso, proprio sotto la serpentina. Ma qui finiscono le somiglianze. Sono stati aggiunti comodi ritagli sul bordo esterno del ponte, per facilitare la ricostruzione. I fori di aspirazione del liquido sono praticati in una speciale forma a cono, per garantire un'assunzione di liquido sufficiente durante la traspirazione. L'accesso in tempo reale al mazzo è un must per qualsiasi progetto ricostruibile contemporaneo. L'abbiamo realizzato nel modo più efficiente e facile da usare, collegando il ponte e le parti del corpo del camino (camera) attraverso una collaborazione di tipo manicotto lavorata con precisione a CNC. Se utilizzato con SnailTank e simili serbatoi di dimensioni Boro, puoi accedere al tuo deck ogni volta che vuoi e controllare la tua build, o persino cambiare build senza scaricare il liquido del tuo serbatoio. Il flusso d'aria L'anello del flusso d'aria e i tubi del flusso d'aria che erano bloccati dal lato superiore del deck sono ora passati. Li abbiamo sostituiti avendo bisogno di una configurazione precisa e in tempo reale del flusso d'aria, come già introdotto con i nostri progetti precedenti (VapeSnail, Tripod2 e Aer). Su SteamShell, il flusso d'aria è regolato proprio sotto la bobina, tramite tubi di flusso d'aria fissi, sempre con la possibilità di scambiare i tubi di flusso d'aria in qualsiasi momento/tempo reale, mantenendo assolutamente intatti la costruzione e il liquido all'interno del serbatoio. È possibile comporre il flusso d'aria tramite cinque opzioni di pin, con diametro del foro dell'aria rispettivamente di 0,8 mm/1,0 mm/1,2 mm/1,5 mm/1,8 mm, fissato all'interno di un nido D=4,0 mm, oltre a cinque tubi del flusso d'aria con foro dell'aria diametro 2,0 mm/2,5 mm/3,0 mm/3,5 mm/4,0 mm (l'ultimo funge anche da nido di spilli), oppure utilizzare l'asta del flusso d'aria da 5,0 mm appuntata all'interno del dado del deck dal basso, per lo svapo di polmone diretto più ariosa possibile trova tra le RBA. MTL, rDL o DL Viene curata tutta la gamma dei tipi di stili, con tubi e perni come sopra descritto. Ma non ci siamo fermati a questo. La messa a punto di un profilo MTL, rDL o DL richiede anche un'adeguata presa d'aria – camera di vaporizzazione e camino. Ne abbiamo tenuto conto, quindi SteamShell verrà fornito con due opzioni Chimney pronte all'uso, progettate con cura per servire MTL e lo svapo stretto rDL (Restricted Chimney) da un lato, e rDL sciolto con DL (Open Chimney) dall'altro altro. Questo semplifica le cose, con una soluzione progettuale più amichevole per l'utente finale rispetto all'utilizzo dei riduttori per camini. È inclusa anche una robusta base ausiliaria 510 per la rigenerazione. Abbiamo preferito questa opzione funzionale, invece di saltare la base ausiliaria a favore di una filettatura 510 attorno alla parte inferiore dell'RBA, poiché quest'ultima limiterebbe l'opzione del flusso d'aria massimo a soli 3/3,5 mm circa. Specifiche Regolazione del flusso d'aria tramite cinque opzioni di pin rispettivamente da 0,8 mm/1,0 mm/1,2 mm/1,5 mm/1,8 mm, bloccate all'interno di un nido D=4,0 mm, più attraverso cinque tubi del flusso d'aria da 2,0 mm/2,5 mm/3,0 mm/3,5 mm /4,0 mm. Asta del flusso d'aria da 5,0 mm appuntata all'interno del deck Dado dal basso per un perfetto arioso DL da 5,0 mm Viti a croce Phillips a testa cilindrica M2.5mm Lunghezza post-post 11,5 mm, spazio netto post-post 8,4 mm, spazio bobina 8,0 mm. Capacità del serbatoio 5,3 ml all'interno dello SnailTank Massimo. altezza di avvolgimento netto 6,8 mm Diametro superiore interno camino ~5.0mm (camino aperto) / ~3.5mm (camino ristretto). Cosa c'è nella scatola Edizione base 1 x SteamShell RBA (preinstallato: tubo del flusso d'aria da 4,0 mm) 1 x set di ricambi (2 x viti per montante 1 x kit O-ring SIL BLACK) 1 x camino aperto 1 x camino ristretto 1 x base di ricostruzione passo 510 1 manuale utente 1 certificato di garanzia edizione deluxe 1 x SteamShell RBA (preinstallato: tubo del flusso d'aria da 4,0 mm) 1 x set di ricambi (2 x viti per montante, 1 x kit O-ring SIL BLACK) 1 x camino aperto 1 x camino ristretto 1 x base di ricostruzione passo 510 kit tubi flusso d'aria 2/2.5/3/3.5 mm kit perni flusso aria universale 0,8/1/1,2/1,5/1,8 mm) 1 manuale utente 1 certificato di garanzia Prezzo (al netto di spese di spedizione e tasse): Edizione base €55,80 Edzione Deluxe €78,12
  2. Trattasi forse della riproduzione in scala di una colonnina per rifornimento carburante? Il diorama di un parchimetro? Oppure il modellino di un distributore automatico di bevande? No, niente di tutto questo! AMPBB Boro Mod di BP Mods, che trae spunto dal mondo degli Hi-Fi di alta gamma, è l’interpretazione tutta particolare in perfetto “Bruce Style” della tipologia di battery box che da quale tempo sta concentrando gli sforzi di numerosi produttori, quelle numerose “boro mods” che partendo della iconica Billet Box di Billet Box Vapor cercano di interpretare, coniugare e proporre nei più disparati esempi la filosofia dello svapo “per immersione”. Di AMPBB Boro Mod lo store online Sourcemore.com me ne ha messo gratuitamente a disposizione in campione nella sua versione “Luxury Edtion”, cioè corredata di accessorio drip-tip polivalente chiamato per l’occasione DACBB, per scriverne rapidamente delle mie. Buona lettura. La confezione nella quale ho ricevuto AMPBB + DACBB Boro Mod è lo stesso identico semplice packaging già proposto in dai tempi della prima apparizione del marchio tempo coinciso con la commercializzazione dell’atomizzatore Pioneer RTA, il quale consta di: uno spazioso cofanetto di color arancione impreziosito dal solo logo del brand: BPMods. Attorno ad esso per le comunicazioni informative di rito avvolta una rigida fascetta in spesso cartoncino di colore grigio sul quale per chiaroscuro ecco apparire un motivo che ricorda parti meccaniche composte da leve ed ingranaggi, sulla quale frontalmente con inchiostro dalla finitura metallizzata che ricorda il colore della scatolina impresso di nome del dispositivo. Oltre questo, al contrario di quando solito adottato in differenti altrui produzioni, a tutte le nozioni di rito comprensive di fedele riproduzione di alcuni dettagli del dispositivo principale AMPBB Boro Mod, nomenclatura del prodotto, indicazione della colorazione ed elencazione del corredo in dote, dedicata la parte di lembo cartonato posteriore e con esse dichiarate le certificazioni di conformità ed gli obbligatori divieti mediante le ormai conosciutissime icone, che nel complesso avrei grafito essere stampati impiegando inchiostri di maggior contrasto perché la tonalità di grigio adottata rende il decifrare di quando stampato alquanto difficoltoso. Presenti inoltre codice a barre di tipo EAN e “Scratch&Check” per la verifica in due passaggi dell’originalità del prodotto ed a completarne la generale impaginazione l’indicazione, con relativo indirizzo di contatto, del produttore Dovpo in compagnia di quella del modder BPMod, ideatore del progetto, che risponde al nome o meglio presumo allo pseudonimo Bruce, simpaticamente ritratto con un barbuto smile dai tratti orientaleggianti. Con la solita “pulizia” che caratterizza la linearità di ogni packaging BP Mods, all’interno del cartonato ordinatamente presentati il prodotto e sua dotazione in un gradevole colpo d’occhio: ● dispositivo AMPBB Boro Mod, ricevuto in colorazione silver; ● accessorio DACBB in confezione retail nella versione POM abbinata al colore del device e venduto anche al i fuori del kit, che consiste un 3 differenti drip-tips, flush niut ed adattatore/innesto 510; ● 3 * Engraved Flush Nut Spanners; ● cavo con connettore µUSB Type-C per la ricarica dell’accumulatore; ● sacchetto di spare parts comprendenti viti, anelli anti-condensa, particolari Light Tubes cilindrici trasparenti, ma non o-rings come indicato nella confezione; ● manuale di istruzioni in lingua inglese sottoforma di tagliando di generose dimensioni che da sempre accompagna la produzione BP Mods. “Luxury Edition” ossia alla spicciolata AMPBB Boro Mod ed il kit accessorio DACBB confezionati assieme è, dopo aver sfornato addons a tema come ad esempio Pioneer Insider e TMD Boro Tank, il concretizzarsi del desiderio del team di BP Mods capitanato dal panciuto Bruce, di accalappiare una fetta dei proventi che attualmente sta generando un più che mai vivo interesse attorno al particolare “mondo delle Billet Box e suoi derivati”: un segmento merceologico quasi totalmente dominato da produzioni artigianali dal costo quasi elitario, in cui sporadiche apparizioni di “commerciali” hanno riscosso nullo o quasi successo, perché tutte accomunate da pressoché simile design. da materiali di qualità non eccelsa e risibile cura dei dettagli. Trasparenze dalle quali affiora circuiteria, superfici materiche dl carattere industriale ed un aspetto tanto controverso quanto eclettico, sono quanto di meglio BP Mods sia riuscita a racchiudere in un dispositivo dall’incedere esclusivamente verticale condito delle solite futilità e frivolezze che stabilmente “impreziosiscono” ogni produzione del marchio orientale: AMPBB Boro Mod è sinteticamente tutto ciò. Ed è proprio il discutibile, caratteristico od opinabile design, la sua innaturale spigolosità che più che ad una Billet la accomuna ad una tradizionale mod il suo punto di forza, come straordinaria la sua inaspettata maneggevolezza senza considerare che. seconda solamente a Delro AIO, l’accumulatore LiPo integrato da 2000mAh gioca un fondamentale ruolo nella percezione globale regalata dal progetto; dicono sia interamente frutto dei tratti scaturiti dalla matita di tale Shane, braccio destro del più noto Bruce, accanito audiofilo e feticista di amplificatori valvolari e digital audio converters, le cui forme e disparati materiali sembrano aver inciso in modo notevole sull’ideazione esteriore della “stramba” boro mod targata BP Mpds e prodotta negli stabilimenti Dovpo in quel di ShenZhen, patria incontrastata dell’elettronica di largo consumo made in Cina. Per il corpo mod al contrario di alcune aziende concorrenti preferita alla plastica leggera lega di alluminio, nella quale realizzata scorrevole filettatura con passo anglosassone pienamente “Billet Box compatibile”, dove avvitare qualsivoglia flush nut o drip-tip ibrido di proprio gradimento, oppure in mancanza di essi, affidarsi a DACBB ed ai suoi tre “insensati beccucci” intercambiabili, ossia l’accessorio già incluso nella confezione; dissimili per altezza e diametro esterno ma con risibile differenza “all’interno”, spacciati per essere stati proposti per soddisfare tutti gli utenti e relativi stili di svapo: dall’arioso Dl, al ristretto MTL senza dimenticare l’intermedio RDL. Possibile che in Oriente non abbiano ancora capito che è soprattutto il diametro del foro interno di un drip-tip la variabile fondamentale e non la sua altezza? Al di sotto lo scontato alloggio per i boro tanks, e come non notare un così evidente “vuoto”? Serbatoi "Boros" in AMPBB Boro Mod da inserire scenograficamente a vista a contatto del necessario “pin piatto del positivo” non regolabile in altezza condito da un piccolo tampone assorbente lavabile e riutilizzabile, oltre che sostituibile con altri forniti nelle spare parts del vaping device con il gravoso compito di trattenere eventuale condensa, obbiettivamente mai è occorsa in quantità eccessiva durante le prove proprio per come concepita la boro mod di BP Mods. Fibra di carbonio o, come nel caso nell’esemplare in mio possesso, fibra di vetro è invece il materiale scelto per la creazione delle pannellature decorative oltre che funzionali che rivestono i lati “più importanti” di AMPBB boro Mod. La maggiore di esse, con incastonato il piccolo display monocromatico ed i 2 pulsanti per la variazione dei parametri, costituisce nella pratica la “schiena” del dispositivo ed in più protezione della maggior parte della circuiteria che lo anima ed una volta rimosse le 6 viti torx T2, ecco accessibile anche il connettore che la congiunge all’accumulatore LiPo con capacita di 2000mAh e dichiarati 20A di scarica per eventuale futura sua sostituzione, ovviamente sempre se possibile, quando necessario, procurarsi il corretto ricambio. Sul frontale il minore dei due pannelli, quello scenografico perché “quello a vista”, dalle caratteristiche finestre trasparenti tramite le quali intravedere particolari di ulteriore circuiteria e dove posto il grande pulsante rettangolare per l’attivazione del dispositivo assieme ad un sorta di scudetto, Quest’ultimo non ha solamente funzione estetica, ma è uno dei 3 engraved flush nut spanners insuti nella confezione, cioè più o meno utili “chiavette” decorate con incisioni per avvitare oppure rimuovere proprio il nut filettato che alla sommità di AMPBB Boro Mod tiene in posizione i boro tanks e fornisce “connessione negativa” all’elettronica. Tre inserti che lasciamo il tempo che trovano, tre scudetti per svitare il nut e come se non bastassero l’apoteosi della futilità è insita proprio qui, sull’anteriore della boro mod, in piena vista! Tubi luminosi che si accendono e spengono al rito delle attivazioni, apprezzabili solamente attraverso quelle trasparenze, omaggio e sicuramente ispirate ai valvolari degli HiFi e fortunatamente disattivabili portando a “zero” il valore “Light” nelle impostazioni del device. Nel caso il kitch non sia già sufficiente, addirittura personalizzabili secondo proprio estro e manualità sfruttando i tubicini trasparenti presenti nelle spares ed installabili rimosso proprio quel pannello frontale che sembra sia il centro nevralgico dell’intera estetica di AMPBB Boro Mod. Idea simpatica? Accattivante? Superflua oppure Genialata? Ho ben chiara la mia opinione su tale opportunità di personalizzazione e ritengo meglio non esprimerla apertamente, la vostra? Al netto del superfluo e sorvolando su piacevolezza o meno del design, è sinceramente difficoltoso non apprezzare AMPBB Boro Mod nelle sue basilari funzionalità; infatti il “circuito” del quale dotata svolge egregiamente tutti i compiti per i quali realizzato: erogazione in VariWatt da 5W a 60W con incrementi al decimale, VariVolt da 1V a 8V sempre con variazioni al decimale di unità e l’ormai ovunque presente ByPass utile nel caso si voglia simulare il comportamento di un dispositivo meccanico. Pronta “la spinta” al limite dell’aggressivo, eccellente l’autonomia garantita dai 2000mAh dall’accumulatore LiPo, che con il mio stile di svapo è sempre riuscito a permettere la fruizione di circa “2 boro tanks” che approssimativamente corrispondono a quasi 9ml di e-liquid, come discreta la velocità di ricarica che grazie ai 5V/2A in ingresso garantisce di rimpinguare la scorta energetica in circa 1 ora. Per coloro che apprezzano “luci e lucine” probabilmente gradito l’accendersi e lo spegnersi dei tubicini colorati ad ogni attivazione ed il loro pulsare durante le fasi di ricarica, per gli altri come per chi scrive ottima la possibilità di poterli definitivamente disattivare attraverso l’apposito menù accessibile attraverso 3 semplici clicks. Il vaping kit AMPBB + DACBB Luxury Edition è riuscito ad incuriosirvi? in caso affermativo ricordo che lo store online Sourcemore.com lo propone nelle due uniche colorazioni silver e gun metal al prezzo molto interessante di $55,99 se utilizzato il coupon code promozionale AMPBB nelle fasi conclusive della procedura di acquisto. che attuale cambio corrispondono a circa €51,00. Sourcemore.com - BP MODS AMPBB Internal Battery Boro Mod 60W Ringrazio ms. Ella marketing PR dello store online Sourcemore.com per aver permesso questa stesura con l’invio gratuito del prodotto BP Mods AMPBB + DACBB Luxury Edition qui discusso. Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è concessa ancora una volta ed allo stesso modo tutti Voi pazienti Utenti e lettori, come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  3. Vandy vape pulse aio mini

    Pulse AIO Mini è la terza ed al momento ultima iterazione della Billet Box Style tutta plastica firmata Vandy Vape e Tony B ad essere arrivata nei negozi e risultato di promesse correzioni alle criticità di ognuna delle precedenti produzioni: estrema fragilità della prima e non impeccabile assemblaggio della seconda. Nonostante Vandy Vape Pulse AIO Mini non sia di certo una delle ultime novità di mercato, come certamente non aver bisogno di ulteriore promozione, il team marketing dello store online Sorcemore.com ha insistito per farmene avere un campione ignorando mie palesate perplessità. Memore dello scritto dedicato proprio alla “prima Pulse AIO” così, in un certo senso, costretto ad esprimere in un sintetico copiato le stesse identiche rapidissime disincantate considerazioni; perché nella pratica tutto è immutato eccezion fatta delle dimensioni complessive, fonte di alimentazione ridotta ai soli accumulatori formato 18650 ed auspicate presunte migliorie. Identico probabilmente anche il suo destino, ma sinceramente spero di sbagliare: una inesorabile disgregazione della struttura per cause insite in scelte progettuali e nel materiale utilizzato per la sua realizzazione, evidentemente non così eccelso come ai tempi inizialmente lo percepii. Buona rilettura! Come solitamente accaduto lo store online Sourcemeore.com mi ha fatto recapitare il vaping kit Vandy Vape Pulse AIO Mini nella sua espressione formato retail e nella più “economica” delle sue 2 edizioni, ossia priva dell’accessorio rigenerabile Vessell RBA acquistabile anche in separata sede, identificata dal produttore stesso come “Without RBA Edition”. Vandy Vape Pulse AIO giunge tra le mani racchiusa in una scenografica cardboard windowed box che nella complementarità tra decorazioni pastello di macchie sul cartonato e trasparenze di imponenti aperture non può che farsi notare: una particolare vetrinetta “double face” che senza esitazione mette immediatamente in mostra quanto di contenuto. Sulla faccia frontale della interessante confezione per trasparenza messo bene in risalto il piatto forte del vaping kit contornato da stampe auree comprensive della titolazione del prodotto, marchio del produttore Vandy Vape con la firma autografa dell’ideatore del dispositivo e mente dietro ad alcune vaping solutions di maggior successo targate proprio Vandy Vape, tale Tony B che i vapers di lungo corso da tempo hanno imparato a conoscere grazie al noto canale Youtube “The Vapor Trails”. Per la presentazione delle main features del kit Pulse AIO Mini impiegata la faccia “posteriore” del cartonato, anch’essa caratterizzata da grande apertura trasparente attraverso la quale mostrata ulteriore dotazione accessoria. Descrizione del corposo elenco di quanto contenuto all’interno oltre a ciò di immediatamente visibile e stringata avvertenza su corretta conservazione, con le restanti informazioni di rito comprensive di “Scratch&Check” per la verifica della originalità, indicazione della colorazione, lotto di produzione, seriale ed identificativo EC-ID di catalogazione TPD con il necessario codice a barre EAN per archiviazione meccanizzata sparse sulle “fasce” perimetrali del cartonato. Tra esse non manca neppure un duplicato del logo impresso assieme alle informazioni di contatto del produttore ShenZhen Vandyvape Technology Co. LTD, così come le icone rappresentanti le obbligatorie certificazioni necessarie per l’immissione di Vandy Vape Pulse AIO Mini sui mercati globali e l’indicazione della “versione del vaping kit”. Questa la totalità di quanto racchiuso nella scenografica confezione di Vandy Vape Pulse AIO Mini - Without RBA Edition: ● dispositivo Pulse AIO Mini in colorazione Mint Green la ricevuta; ● Pulse Vessel Pre-Made Coil Tank; ● Vandy Vape VVC-30 Coil di impedenza 0,3Ω da utilizzarsi in un range di potenza compreso tra 30W e 45W; ● Vandy Vape VVC-60 Coil di impedenza 0,6Ω utile in un intervallo di potenza compreso tra 18W e 26W; ● accessori estetici bonus per iniziale personalizzazione del dispositivo; ● strano arnese utile alle operazioni di personalizzazione e rimozione coil; ● spare parts bag con piccola chiave esagonale, viti e particolari di ricambio; ● cavo con connettore µUSB Type-C per la ricarica delle batterie; ● conciso manuale di istruzioni multilingua comprensivo di italiano e talloncino QC. “Mini” è la terza Pulse AIO giunta da mesi nei negozi con la promessa di voler risolvere tutte le criticità che hanno afflitto le precedenti “uscite”, ma fondamentalmente ancora una volta spudorata replica in plastica “made in P.R.C.” della prestigiosa Billet Box “Hand & Robot made in USA” che essenzialmente fa affidamento su un prezzo indubbiamente concorrenziale ed alla compatibilità con l’iconico boro tank per attrarre pubblico ed ingrossare il paniere della clientela Vandy Vape. Pulse AIO Mini è realizzata interamente in Lexan EXL1414T stampato per iniezione, polimero che almeno questa volta dovrebbe garantire maggiore solidità e resistenza alle quotidiane sollecitazioni meccaniche oltre che mantenere contenuto il peso complessivo dell’intero device, al contrario del precedente estruso così fragile e soggetto ad improvvise ed immotivate rotture causate persino dall’installazione di una batteria oppure di un tank. La stessa sorte occorsa al vecchio esemplare in mio possesso, semplicemente andato in frantumi all’ennesima avvitatura del “flush nut”. Ovvero, alla spicciolata, quella sorta di connettore filettato necessario a bloccare in posizione qualsiasi boro tank il cui punto di inserimento è l’unica criticità, il solo sempre e comunque sollecitato meccanicamente. Come tutte le “Billet Style” anche Pulse AIO Mini è delimitata da due grandi pannelli removibili laterali tenuti in sede da quattro magneti dalla discreta tenuta predisposti ai vertici, che una volta rimossi permettono l’accesso a ciò che effettivamente costituisce “il nucleo” del billet device di Vandy Vape. Liberi dagli sportellini ecco pronti all’uso da un lato l’alloggiamento con pin flottanti riservato agli accumulatori da innestare con il polo positivo rivolto verso il basso direttamente a contatto con il più sporgente di essi ed a differenza delle precedenti incarnazioni nel solo formato 18650, il vano dedicato ai ”boros” di terze parti se non al serbatoio o serbatoi con i quali Pulse AIO Mini, a seconda della versione acquistata, è già in partenza fornita dotato del “classico” polo positivo placcato 24k incassato a sfioro della parete Ma a differenza della concorrenza, questo uno degli accorgimenti esclusivi di tutte le Pulse AIO siano esse “original”, “.5” oppure Mini, Vandy Vape ha provveduto a dotarlo di un elemento a vite regolabile in altezza mediante il semplice uso di un cacciavite, uno stratagemma senza dubbio utile a permettere il perfetto collimare di qualsiasi RBA con l’anodo della sottostante circuiteria. Alimentato da singola batteria 18650 il già noto Vandy Chip versione 3.0.1 che muove anche l’elettronica di Pulse AIO Mini, oltre a fornire le canoniche routines di protezione a salvaguardia di hardware ed utente, è in grado di offrire molteplici opzioni di erogazione: in un intervallo compresso tra 5W e 80W se in modalità VariWatt, da 0,5V a 6,0V se preferita la VariVolt, in modalità di temperatura controllata fra i 100°C e 315°C per soliti acciaio 316, Titanio e Nichel 200 per i quali possibile intervenire modificando per ognuno di essi il relativo coefficiente TCR, ByPass per imitare una mod meccanica ma in totale sicurezza grazie alle protezioni che il circuito fornisce. Possibile inoltre usufruire della modalità di erogazione VariWatt SMART se utilizzate le headcoils premade serie VCC pensate per tutte le Pulse AIO e Jackaroo Pod Kit, già in numero di due incluse nella dotazione iniziale. Con funzionalità SMART attivata sarà l’elettronica a selezionare la potenza più consona da applicare a seconda della “testina” in uso. Alla compatta interfaccia utente posizionata “nel lato opposto” il compito di far interagire l’utente e Vandy Chip 3.0.1 e così usufruire di tutte le precedenti opzioni mediante un piccolo display oLED monocromatico di 0,49” alla diagonale, due risicati bottoni circolari per la navigazione tra le “voci” e impostazione dei valori, nonché il generoso pulsante per l’attivazione oppure conferma di eventuali preferenze. Al di sotto del centro di comando reso disponibile un connettore microUSB Type-C per ricaricare esclusivamente l’accumulatore in uso con corrente in ingresso di massimi 5V/1A, mentre superiormente un altro furbo accorgimento per facilitare la vita del vaper ossia una finestra oblunga attraverso la quale possibile sincerarsi del livello del liquido qualsiasi sia lo sportellino temporaneamente rimosso, come utile la possibilità di intravedere anche porzione della batteria: una leggera pressione su di essa ed immediata è l’estrazione senza necessità di improperi oppure “nastrini”, nulla di più semplice. Ben consci che buona parte del fascino dietro al “fenomeno” Billet Box sia anche in parte riconducibile alla infinita possibilità di personalizzazione con accessori ed abbellimenti di “terze parti”, oltre al pieno supporto al Boro Tank originale Vandy Vape e Tony B per il loro polimerico emulo hanno ben pensato di rendere disponibili alcuni addons per modificarne facilmente l’aspetto, sia fin da subito includendone esempi già all’interno di ogni confezione che acquistabili in prossimo futuro sotto forma di sets di pannelli in differenti colorazioni anche translucide, al pari di porzioni di interfaccia, pulsanti di erogazione e sue cornici comprese, perfino possibile sostituire le viti che tengono assieme l’intera struttura scomponibile di Pulse AIO Mini. Nel caso ci si voglia immediatamente cimentare in tale operazione di “pimping” gli unici utensili necessari sono tutti già forniti: il tool dalla strana forma allegato a Pulse AIO Mini, con il quale rimuovere e sostituire anche il solo anello estetico che circonda il tasto comune a tutte le AIO di Vandy Vape oppure lo stesso pulsante di erogazione, e l’inclusa chiave esagonale misura 1.3mm se modificare l’area dell’interfaccia utente è il proprio desiderio e magari provvedere ad installare una sua “variante dal bottone quadrato”. Questa flessibilità estetica, non penso sia necessario rimarcarlo, è non solo opportunità per aziende di terze parti nel poter fornire svariati addons, ma soprattutto una porta spalancata agli smaliziati del 3D printing: al solo loro coraggio nel disassemblare ed estro il limite massimo di quanto possano creare, eventualmente partendo proprio dai modelli cortesemente resi disponibili da Vandy Vape stessa attraverso il proprio sito web e scaricabili tramite questo link: Mini Panels DIY Blueprint. Vessel Pre-Made Coil Tank è uno dei due serbatoi con i quali può essere fornita Vandy Vape Pulse AIO Mini, il solo incluso nella sua edizione più spoglia ed “economica” in tutto e per tutto identica a quella ricevuta in esame e come nome fa intuire è quello dedicato ad ospitare headcoils pre-made della sola famiglia VCC già da tempo acquistabili perché complementari ed utilizzabili nelle altre billet style serie Pulse e necessarie in altri dispositivi Vandy Vape come ad esempio Jackaroo Pod Kit. Alla vista Vessel Pre-Made Coil Tank si presenta come un semplice contenitore trasparente di capienza massima 5ml dal cui fianco possibile effettuare il refill previa rimozione del più degli inflazionati tappini in morbido silicone ed innestare la “testina” semplicemente a pressione. All’utente data solamente la possibilità di regolare approssimativamente il “contrasto” per l’aria in ingresso ruotando una sorta di ghiera tenuta in posizione con coppia di guarnizioni direttamente all’imbocco dell’alloggiamento ad essa dedicato. Delle cinque papabili opzioni da abbinare a Vessel Pre-Made Coil Tank il Kit Pulse AIO Mini ne porta in dote solamente due nella speranza di far meglio conoscere ed apprezzare la sua proposta “easy” pensata per la modalità di erogazione VariWatt SMART offerta dal chipset Vandy Chip, entrambe di tipo meshed e decisamente indirizzate ad una tipologia di svapo indubbiamente ariosa; a maggior ragione la headcoil di minore impedenza. Vandy Vape VCC-30 Meshed Coil è da utilizzarsi da un minimo di 30W a massimi 45W, se in modalità “smart” quella di 35W è la potenza automaticamente selezionata, con miglior equilibrio che ho potuto apprezzare quando alimentata a 40W ed afflusso di aria senza restrizione, decisamente “da polmone”. Vandy Vape VCC-60 Meshed Coil è invece adatta ad un range di potenza compreso tra 18W e 26W, in modalità “smart” i 20W sono quelli indicati dal circuito, con miglior risultato a 23W e ghiera per il controllo di aria in ingresso “aperta per metà”. Come in passato accaduto sono solito descrivere di ogni “opzione” con distinguo dettati da capacità di auto-alimentarsi, vaporosità, fedeltà e completezza nella restituzione aromatica di questo o quell’e-liquid, la pochezza delle headcoils messe in campo da Vandy Vape ha invece imposto un unico “giudizio “ e sbrigativamente facilitato il loro rapido abbandono, un paio di refill per definitivamente accantonarle. Ignorando l’impossibilità di ottenere anche parvenza di tiro MTL perchè ariose persino con afc completamente chiuso, ma ciò deriva dal tank, le Vandy Vape VCC Headcoils al palato sono risultate sempre piatte e confusionarie con hit nullo, qualsiasi sia stato l’e-liquid tentato sempre ottenute identiche sfumature con nessuna riconoscibile fragranza, quasi fossero affette da “muting” nonostante scenografica produzione di vapore. Lente nell’entrare a regime, necessario quasi un “tank e mezzo”, sempre prossime al dry hit se tentato il limite massimo della potenza applicabile e decisamente incontinenti quando la potenza utilizzata rasenta la minima consigliata. Penso di non esagerare definendo i campioni forniti con il kit forse come uno dei peggiori esempi di pre-mades mai incontrate! A personale giudizio per Vessel Pre-Made Coil Tank e “compagnia bella” nemmeno dedicare un singolo istante del proprio tempo. Fortunatamente immagino che coloro si approccino al Boro Tank ed al “mondo Billet Box” siano più interessati alle proposte RBA rigenerabili che ad eventuali “bridges” per soluzioni preconfezionate, solo così Vandy Vape Pulse AIO come tutte le “altre” hanno senso di esistere: la fuori vi è un mondo di opportunità, per tutti i gusti e tutte le tasche, perché fossilizzarsi sulle scarse VCC Coils? Ecco perché previa obbligatoria sostituzione dell’immondo, tozzo, scomodo ed orripilante drip-tip a forma di cadaverico capezzolo Pulse AIO Mini si è sempre dimostrata pronta, quando i giochi si sono fatti “seri”: durante tutto il periodo di prova nel quale poco o nulla ha inciso quale “boro RBA” le abbia dato in pasto, con tutti ma veramente tutti, risposte senza tentennamenti all’erogazione con buona l’efficienza energetica dell’elettronica benché priva di completo supporto al TCR. Solo in questo modo Pulse AIO Mini mette in campo tutto il necessario per appagante utilizzo, perfino durevole se il nuovo polimero che le da forma ed il rinnovato contatto flush nut “facciano bene i compiti a casa”. Vandy Vape Pulse AIO Mini è disponibile da qualche tempo sui mercati sia essa “Without RBA Edition” che “Standard Edition” e lo store online Sourcemore.com, che comunque ringrazio per la fiducia sempre dimostrata nei miei confronti, ne propone l’acquisto in tutte le sei colorazioni disponibili a partire da un prezzo scontato veramente allettante pari a soli $38,69 (circa €36,50) se utilizzato durante le fasi conclusive della procedura di acquisto il codice promozionale VVMK. Sourcemore.com - Vandy Vape Pulse AIO Mini Kit 80W Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è concessa ancora una volta ed altrettanto ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  4. Bp mods tmd boro tank

    Assieme al poco convincente Pioneer V1.5 RTA lo store online Sourcemore.com mi ha fatto consegnare un ulteriore prodotto firmato BPMods, un dispositivo o meglio un accessorio pensato e dedicato ai “Lazy Vapers” utilizzatori di mods Billet Box style che da qualche tempo stanno sempre più facendo capolino nel panorama vaping internazionale. TMD Boro Tank è argomento e soggetto del presente brevissimo ed all’inverosimile standardizzato articolo: cos’altro scrivere oppure aggiungere a scatti fotografici già ampliamente esplicativi? Per quello che conta, una buona lettura! TMD Boro Tank mi è stato fatto recapitare racchiuso nella classica confezione di tipo cardboard box con la quale fin dai primi esordi commercializzata l’intera gamma di prodotti ideati e pensati dal modder orientale Bruce, ossia mente e personaggio dietro al brand BPMods: il solito spazioso cofanetto di color arancione decorato con il solo logo BPMods avvolto da onnipresente sleeve in cartone utilizzato quale unico mezzo di comunicazione per informazioni più o meno necessarie. Sul fronte della fascetta decorativa con inchiostro dalla finitura metallizzata che ricorda il colore della scatolina impresso il solo nome del prodotto ed una asettica descrizione di quanto aspettarsi se acquistato, mentre all’opposto tutta la sequela di nozioni accessorie che come da tradizione comprendono elenco di quanto contenuto all’interno del cartonato affiancato tra l’altro dalle certificazioni di conformità con gli obbligatori divieti mediante le ormai conosciutissime iconografie. Sulla stessa faccia dello sleeve presenti inoltre codice a barre di tipo EAN per catalogazione e stoccaggio meccanografico, l’adesivo “Scratch&Check” per la verifica in due passaggi dell’originalità del prodotto ed a complemento di tutto indirizzo di contatto del produttore ShenZhen Dovpo Technology Co., LTD in compagnia di quello del modder BPMods ideatore di TMD Boro. Questo quanto ordinatamente disposto all’interno del cofanetto color arancione: ● dispositivo TMD Boro Tank; ● TMD Pro Coil con impedenza di 0,55Ω e range di attivazione compreso tra 28W e 35W; ● TMD Mesh Coil con impedenza di 0,3Ω e range di attivazione compreso tra 30W e 40W; ● sacchetto di spare parts con o-rings, guarnizioni e bastoncini anticondensa; ● manuale di istruzioni dedicato a TMD Boro Tank; ● manuale di istruzioni relativo alla serie di testine pre-made BPMods TMD Coils. Sul trasporto di un rinnovato globale interesse che non coinvolge solamente sistemi ad immersione siano essi indifferentemente compatibili con “Billet Box Boro Tank” oppure “DotMod DotRBA” per i quali già sfornati adeguati dispositivi Pioneer Insider e Pioneer DotRBA, BPMods ha deciso di sfruttare il generale entusiasmo che pervade anche l’intero segmento ed entrare quindi nella competizione tra produttori che offrono soluzioni immediate e di primo impianto, puntare direttamente al cuore delle produzioni entry level e scompigliare, si fa per dire, i progetti di chi ha fatto delle amate “testine prefatte” il main business. Medium di permeazione in questa cerchia sono le TMD Coil ovvero “testine” pre-made fortemente volute, pensate e progettate dallo stesso vulcanico modder con gli occhi a mandorla e già disponibili all’acquisto dai tempi di Pioneer S Pre-Build-Coil Tank nonché incluse per intero nel recentissimo e stiloso Lightsaber Pod Mod Kit. Seguendo il percorso tracciato oltre 2 anni fa da ETU con il suo A2 Bridge Adapter ecco BPMods proporre un serbatoio indubbiamente più accattivante e curato nel complessivo aspetto attrezzato ad accogliere e sfruttare le proprie come altrui heacoils purchè identiche dimensioni e struttura fornendo così all’utente possibilità di utilizzo in qualunque modo e situazione, compresa eventuale penuria di consumabili proprietari se non l’adozione di soluzioni non direttamente approntate dallo stesso produttore. A tal proposito TMD Boro Tank è pienamente compatibile con headcoils serie PnP di Voopoo e serie GTX di Vaporesso a patto di scegliere quelle di “forma cilindrica senza strozzature”, insomma quelle che per caratteristiche fisiche coincidono con le TMD Coils di BPMods che come per esse andranno installate semplicemente pressione nella sede predisposta alla base del tank/adattatore. E’ oggettivamente impossibile impresa scrivere di sensato su un dispositivo fatto di "tre" pezzi che nulla apporta di nuovo, ad eccezione di estetica, rispetto alla vecchia generazione di bridges, un adattatore talmente basilare e forse “banale” del quale probabilmente nessuno vorrebbe venisse redatta una qualsivoglia presentazione oppure recensione per il semplice motivo da ricercare nella sua estrema semplicità ed immediatezza nonché suo risicato campo di azione, in quanto notoriamente i possessori di AIO in stile Billet Box sono tutt’altro che impacciati nell’arte del rigenerare ed in quotidiano armeggiare con cotone, fili e minuscoli deck che di testine “prefatte” probabilmente non vogliono neanche di “starne a sentire”, ma ormai il “danno è stato fatto” e gioco forza necessario armarsi di santa pazienza e buona volontà da dedicare ad un prodotto sinceramente futile ma almeno dotato di un paio di accortezze tali da non meritare l’immediata bocciatura per “mancato scopo”. Alla vista TMD Boro Tank si presenta come un semplice contenitore trasparente di capienza massima 5ml dal cui fianco possibile effettuare il refill previa rimozione del più degli inflazionati tappini in morbido silicone ed innestare la “testina” semplicemente a pressione. All’utente data solamente la possibilità di regolare con estrema precisione il “contrasto” per l’aria in ingresso ruotando ghiera accoppiata a quello che comunemente potrebbe essere definito come un “grande tappo metallico” la cui sola utilità è di creare una sorta di camera separando completamente la base della coil dal corpo della mod e fare così funzione di raccoglitore/barriera per la condensa che solitamente non manca mai con tali tipologie di resistenze, e convogliarla verso 2 spugnette che è possibile lavare e riutilizzare all’occorrenza poste ai lati proprio allo scopo di semplicemente assorbirla: queste le uniche due inedite peculiarità degne di nota! Delle quattro TMD Coils attualmente prodotte con TMD Boro Tank ne vengono fornite solamente 2 esemplari ed addirittura entrambi, inesplicabile scelta, utili per al solo svapo di “polmone” come se tutto e tutti mostrassero sviscerato interesse per tale stile di fruizione. Insensato non includere almeno una soluzione dedicata a chi della “guancia” fa il suo modus operandi, meglio ancora se dato l’esiguo numero di opportunità offerte fossero state allegate alla confezione tutte le TMD Coils, allo stato dei fatti ciò con il solo scopo di costringere papabile acquirente ad ulteriore immediato esborso: TMD Pro Coil 0,55Ω e TMD Mesh Coil 0,3Ω sono nella spicciola pratica quelle che dovrebbero “dimostrare la bontà” del bridge firmato BPMods, la prima incentrata su comparto resistivo single wire mentre la seconda, lo si intuisce dal nome affibbiatole, dotata di vaporizzatore di tipo mesh. Confusionarie, affaticate già agli inizi, capaci solamente di amalgamare queste sono le TMD Coils avute in esame incluse con TMD Boro Tank; Pro Coil 0,55Ω maggiormente definita ma sempre pronta ad andare in secca come se la wick assorbente sia stata utilizzata in quantità eccessiva e quindi non capace di veicolare l’e-liquid verso l’avvolgimento resistivo con sufficiente velocità e Mesh Coil 0,3Ω “impastata” all’inverosimile e dotata di emivita non superiore a 20ml vaporizzati: bocciate senza possibilità di appello! Meno male che possibile installare PnP Coils Voopoo su TMD Boro Tank così da trovargli un basilare senso di esistere, non me ne vogliano gli estimatori del marchio Vaporesso ma 3 testine premade GTX più un RBA compatibili con l’adattatore BPMods reputo siano fin troppo esigue per essere prese in considerazione! Ringrazio lo store online Sourcemore.com nella persona di Ms. Ella per aver permesso la stesura del presente rapido scritto tramite l’invio del campione di BPMods TMD Boro Tank del quale ne propone l’acquisto ad un costo di $ 26.99, ossia circa € 26,00 all’attuale cambio utilizzando il codice promozionale BORO durante le fasi finali della procedura di checkout sul proprio marketplace. Sourcemore.com - BP MODS BORO Tank 5 ml Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è concessa ancora una volta ed altrettanto ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  5. Steam crave meson aio

    Meson AIO è il concretizzarsi della visione Steam Crave in formato boro device al motto “More Air, More Power”, ossia tutto ciò che sempre impregna i dispositivi del marchio a forma di cubo, con nullo o risicato campo d’azione permesso alla guancia ecco un altro incidente colosso nel quale non lesina spregiudicata potenza. Pane per i denti per coloro che amano trascorre il tempo con la testa immersa in cumuli e cumulonembi. Del kit Steam Crave Meson AIO lo store online Sourcemore.com me ne ha messo a disposizione un campione in una non comune colorazione “Purple” per scriverne delle mie, fortuna vuole che la mia professione non rientri nelle scaramantiche arti drammatiche. Buona lettura! Meson AIO vaping kit mi è stato inviato nella sua insolita funerea colorazione viola racchiuso in un importante cofanetto retail dalla apertura magnetica, lo stesso che spesso e volentieri accompagna ogni prodotto Steam Crave, tutto di sana pianta pronto per la vendita. In pieno stile Steam Crave ancora una volta è un generalizzato colore nero a scandire l’intero layout della voluminosa confezione con il lembo sollevabile interamente dedicato al marchio del produttore assieme alla accennata raffigurazione dei contorni del kit Meson AIO ed alla sua denominazione a caratteri cubitali dal colore argento metallico. A completamento della realizzazione grafica non poteva mancare la onnipresente banda rossa che come da consolidata consuetudine attraversa orizzontalmente ogni confezione dei prodotti Steam Crave, ed utilizzata di volta in volta come contenitore per sottotitolazioni di forte impatto come nel caso dell’attuale “More air, more power”, un “tanta aria, maggior potenza” che fin da subito ben definisce il posizionamento del vaping kit Meson AIO. Le restanti superfici del cofanetto con il sistema di apertura magnetico sono tutte un corollario di loghi e riferimenti al prodotto e produttore con indicazione della colorazione tra le cinque disponibili ed il codice interno SC614 assegnato al kit da Steam Crave stessa. Ovviamente stampato su uno dei lati l’indicativo EC-ID Number a riprova di iscrizione nei registri di autorizzazione TPD, codice a barre di tipo EAN, “Scratch&Check” per la verifica della originalità e le immancabili normative icone obbligatorie per l’immissione sui mercati, “marchiatura” FCC compresa dedicata alla neutralità elettromagnetica Federal Communications Commision necessaria per la commercializzazione di qualunque dispositivo in territorio U.S.A. Come per tutti i prodotti Steam Crave ricca e particolarmente curata la dotazione, lo è anche nel caso di Meson AIO, tutta stipata ordinatamente nel solito poliuretano espanso decorato con un rivestimento adesivo che molto ricorda al tatto un piacevole vellutino color rosso, ecco quanto: ● dispositivo Meson AIO; ● atomizzare Meson Boro Tank con preinstallato il mesh deck; ● pannello frontale removibile con air flow control (preinstallato); ● pannello frontale removibile “con finestra”; ● serbatoio di ricambio in PCTG dedicato all’atomizzatore Meson Boro Tank con capacità di 5ml; ● postless Meson Boro Tank deck opzionale; ● Meson Boro Tank 510 adapter; ● mesh strips bending tool; ● 2 * fused clapton coils Ni80 28ga*2+38ga Φ2,5mm 0,4Ω; ● 2 * mesh strips in SS316L di impedenza 0,15Ω per range di potenze comprese tra 60W e 80W; ● 2 * mesh strips in KanthalA1 di impedenza 0,15Ω per range di potenze comprese tra 80W e 100W; ● spare parts bag per atomizzatore Meson Boro Tank; ● 2 * baffi di cotone per rigenerazioni “a mesh”; ● adattatore full body per batterie formato 18650; ● insignificante solito multi-tool arancione; ● 2 * wraps termo-restringenti per batterie formato 18650; ● cavo con connettore µUSB Type-C per ricarica accumulatori oppure per installazione di molto improbabili aggiornamenti firmware; ● manuale di istruzioni illustrato nella sola lingua inglese; ● adesivo a tema Steam Crave da appiccicare dove si vuole; Chi ben conosce la produzione Steam Crave ha chiaro il modus operandi di tale produttore: dispositivi dedicati in larga parte al cloud chasing e principalmente ideati per utenza residente nell’altra sponda dell’oceano. Luoghi dove tutto per essere appetibile od almeno degno di interesse deve essere “fuori misura”: lo sono le cilindrate delle automobili, le dimensioni dei frigoriferi, giganteschi i panini e perfino i bricks del latte! Smisurato è spesso anche l’ego di coloro e la costante necessità di essere centro dell’attenzione. Quelle sono le terre dove maggior successo riscuotono i prodotti Steam Crave, dei quali quasi sempre abbondanti sono i volumi, notevole l’incidenza e fuori dal comune quanto riescano a sprigionare. Con Meson AIO i signori di ShenZhen Beautiful Technologies LTD non hanno fatto eccezione: addirittura riuscendo ad immettere sul mercato forse la più “potente” tra le attuali mods progettate per adottare ciò che il nutrito universo dietro al boro tank di Billet Box ha da offrire. Per il suo ingresso nel mondo dei boro devices Steam Crave propone una rocciosa mod regulated interamente costruita con oltre 200 grammi di lega di zinco condita di innesti in alluminio, alimentabile indistintamente con batterie formato 18650 oppure 20x700 e, nemmeno necessario sottolinearlo, un insieme che sprizza tutto lo stile che da tempo caratterizza l’intera produzione del marchio in un complessivo peso che quando pronta all’uso, ovvero atomizzatore ed accumulatore installati, per poco non supera i 300 grammi. Secondo tale tradizione anche Meson AIO è totalmente spoglia e senza segni particolari, fortunatamente questa volta di straordinaria ergonomia e perfetto bilanciamento delle forze ma al limite dell’anonimato estetico perché priva di virtuosismi estetici, insomma il solito monolite firmato Steam Crave che come sempre “o si ama o si odia”: un “blocco” di lega metallica dallo sviluppo verticale bicolor viola e nero, nel caso del campione ricevuto finitura forse soggetta a “saltare” con fin troppa facilità nei punti di contatto fra le superfici mobili, al cui aspetto concessi per ovvia motivazione in singola presentazione, uno per lato, i soli segni distintivi di brandizzazione, qui relegati sull’emiciclo a copertura del vano batteria ed un paio di accenti in lucido acciaio: base mod ed al suo vertice il nut filettato con passo pienamente compatibile Billet Box nel quale installare oltre al fornito di serie un qualsiasi drip-tip 510 o, nel caso si preferisca, uno tra i molteplici esempi di hybrid-tips per bloccare ”chiudendo così il circuito” serbatoio ed atomizzatore RBA proprio lì, in bella vista affogato nel grande scenografico vano “rettangolare” frontale. Una sede per i boros con un paio di interessanti soluzioni come un pin “positivo” con escursione di circa 1 millimetro ed una camera di ventilazione scavata “alle spalle del serbatoio”, ma che strutturalmente preferisce essere utilizzata con RBA che gradiscono “ingressi di aria dal davanti” come il rigenerabile Meson Boro Tank, parte del vaping kit, o meglio ancora se per essi previsti air pins sostituibili per la personalizzazione del contrasto dato che con i 2 pannelli removibili, uno con sistema di regolazione ed il secondo “interamente aperto”, nella quotidiana pratica poco cambia in quanto sempre di aria in quantità ne lasciano passare, di fatto hanno perlopiù esclusivamente funzione estetica. Reputo invece non molto azzeccata la scelta di proporre una interfaccia utente in totale discontinuità rispetto a similari produzioni “tutte in uno”. Per Meson AIO Steam Crave ha preferito adottare una impostazione più “vicina” ad una box mod di stampo tradizionale concentrando tutti i suoi costituenti, il grande pulsante di attivazione impreziosito dal logo del produttore assieme al bilanciere “con il + ed il -“ sulla parte frontale del device, probabilmente unica rapida soluzione insita nel design verticale del prodotto piuttosto che ingegnarsi per nasconderne gli elementi di non frequente utilizzo come ad esempio la coppia di pulsanti per la regolazione dei valori, che per gusti personali avrei preferito essere posti in prossimità del display alla base di Meson AIO, per essere così protetti da accidentali pressioni oltre che per mera pulizia estetica; utile invece avere a portata di mano senza dover abbattere la mod l’accesso al connettore microUSB Type-C per sporadiche ricariche dell’accumulatore ed eventuali aggiornamenti del firmware, sempre che essi vengano rilasciati in futuro. Un dispositivo che promette “molta aria e prestazioni da vendere” necessita di elettronica di controllo appositamente calibrata per far sprigionare quanto di meglio sia nelle sue capacità; per tale motivo in Steam Crave hanno ben pensato di concentrare tutto sulla sola potenza bruta attraverso un chipset in grado di erogare massimi 100W e 40A entro un intervallo di impedenza che varia da 0,1Ω a 3Ω con incrementi alla singola unità e gli opportuni distinguo a seconda della build installata al momento. Per la gioia dei cloud chasers più intransigenti messa anche sul piatto oltre ad una modalità di funzionamento in Voltaggio Variabile fino a 8V e quella in ByPass per simulare una mod meccanica, una spigolosa oltre a poco rifinita, per nulla adeguata allo svapo in MTL, Temperature Control Mode nella quale possibile impostare solamente la temperatura di riferimento con un pre-hit non modificabile che definire aggressivo è puramente un eufemismo, ma che giustifico perchè immagino essere pensata per utilizzo esclusivamente in congiunzione di heating wires in acciaio, titanio e nichel 200 dalla sezione più che generosa, del resto Meson AIO è un vaping kit dichiaratamente destinato ad enormi portate d’aria e relative necessarie potenze. Meson Boro Tank con i suoi buoni spunti, blocco filettato del serbatoio e “radiatore laterale” con funzione di canalizzazione delle correnti d’aria oltre che ispezionabile a serbatoio carico di e-liquid, ed una inspiegabile ombra è il primo atomizzatore firmato Steam Crave pensato per fruttare al meglio le caratteristiche intrinseche della mod Meson AIO con il suo obbligato “front airflow” e per essere utilizzato su dispositivi boro compatibili e già incluso di serie all’interno dell’omonimo vaping kit nonchè acquistabile al di fuori di esso. Ma a differenza della nutrita concorrenza Meson Boro Tank è al momento l’unico in cui possibile sostituire integralmente la base rigenerabile scegliendo a seconda delle proprie preferenze tra un deck single/dual coil postless di impostazione tradizionale, nel quale montare resistenze fino al diametro consigliato di 3,5mm oppure se in configurazione dual coil di 2,5mm, ed uno di stampo più “modaiolo” progettato per sfruttare una tra le molteplici mesh strips rese disponibili da Steam Crave stessa o reperibili in commercio optando per quelle con misura 16mm*6,8mm. Meson Boro Tank nei suoi sparuti elementi è prodotto interamente in acciaio 316L, mentre trasparente PCTG preferito per il solo contenitore e realizzato seguendo la “classica impostazione” della stragrande maggioranza degli atomizzatori Steam Crave ovvero, ovviamente con adeguate proporzioni secondo complessive dimensioni: camera di evaporazione di limitato volume, geometria interna al solo scopo di canalizzare “verso l’alto” in un camino del diametro di ben 6,5mm senza influire sul movimento dei vapori, sistema di alimentazione dell’e-liquid per caduta verticale in direzione della base del deck e correnti d’aria alla coil ancora una volta “dai lati” ma in questo caso assolutamente non modulabili. Meson Boro Tank è a tutti gli effetti un mini Aromamizer per meglio godere di preparazioni prevalentemente cremoseda piazzare all’interno di boro mods che permettono la permeazione delle correnti d’aria “da davanti” e possibilmente dotate di un integrato strutturale airflow control, questo il suo più grande ed insormontabile limite che ne preclude ad esempio l’utilizzo proprio in combinazione con la capostipite del segmento, la Billet Box di Billet Vapor che ha dato il via a tutto. Consapevole che le piccole mesh strips offrano maggiore ventaglio aromatico ho però per le prove effettuate con Meson Boto Tank preferito utilizzare tradizionali avvolgimenti resistivi che, a parere personale nonostante possano peccare sul fronte ampiezza del riprodotto, generano vapori più tiepidi a me più graditi oltre a permettermi di osare addirittura addentrandomi nella pratica delle coils complesse, ma senza esagerare! Una sola resistenza di diametro 3mm per me è più che sufficiente non volendo strafare azzardando addirittura setups in dual coils. Per cui ho accantonato il “mesh deck” in favore del più pratico postless, al quale abbinare una alien coil 3*30+38 con impedenza di circa 0,45Ω e diametro 3mm in NiChrome80 prodotta da Wotofo con la presunzione di ritenerla un buon compromesso tra necessità energetica e produzione di vapore, soprattutto nel caso si preferisca sfruttare Meson Boro Tank al di fuori del vaping kit proposto da Steam Crave. La rigenerazione è veloce e non comporta particolare difficoltà, sufficiente regolare la lunghezza delle legs della coil tra 6mm e 7mm così da far investire l’avvolgimento resistivo dal flusso di aria a partire dalla “parte bassa”, il cotone tagliato prendendo a riferimento il bordo del deck che opportunamente pettinato e sfoltito è da “infilare” per circa 2 mm nei previsti canali che lo fiancheggiano. Una veloce inzuppata di e-liquid per verificare la corretta vaporizzazione, se necessario provvedere a meglio posizionare le estremità della wick nelle sue sedi, accoppiare deck al restante corpo di Meson Boro Tank e senza indugi, dopo averlo installato nella mod avvitando saldamente il flush nut, riempire il serbatoio con l’unica accortezza di non eccedere nella quantità. In men che non si dica Meson AIO con il dedicato atomizzatore si è trasformata in un inarrestabile vaporetto, scattante ed anche quando alimentata con accumulatori in formato 18650 con ottima efficienza energetica. Ho però avuto necessità per meglio goderne di sostituire il drip-tip di serie con uno di larghezza più importante perché quello fornito percepito fin troppo “piccolo” per uno svapo di polmone, tanto che per alcune volte mi sono ritrovato meccanicamente a “tirare di guancia” con mio conseguente imbarazzo e ciò che comporta l’essere investiti da sconsiderato volume di vapore quando l’aspirazione è molto più pacata e controllata. Superata l’iniziale empasse grazie ad un drip-tip ibrido firmato Kaser Mods ecco che Meson AIO si è diventata una provetta compagna “boro cloud”, essenziale nelle features ed al momento unico esempio messo a disposizione per gli amanti dei nuvoloni! Quindi, amanti del cloud chansing invaghiti delle boro mod, Steam Crave Meson AIO vaping kit è il prodotto da non farsi sfuggire e lo store online Sourcemore.com ne propone l’acquisto in una delle cinque previste colorazioni all’interessante prezzo di $78,79, ovvero circa €72,00 al cambio attuale, al quale possibile applicare un ulteriore 8% di sconto se utilizzato il sempreverde coupon code promozionale SVAPO8 durante le fasi finali della proceduta di acquisto. Sourcemore.com - Steam Crave Meson AIO Mod Kit 100W with Meson Boro Tank Ringrazio ms. Ella marketing PR del marketplace Sourcemore.com per aver permesso questa stesura con l’invio gratuito del vaping kit Steam Crave Meson AIO. Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è concessa ancora una volta ed allo stesso modo tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.