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pirampepe

Confermata la tassa!


2.203 messaggi in questa discussione

Grazie @Esigmerano, è chiaro che oggi, anche le ultime flebili speranze se ne sono andate, questo per l'italia.

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babylonboss ha scritto: [quote=mgdroid ]
Questa è una tua opinione personale. Che poi, addirittura l'AAMS abbia possibilità di legiferare, rientra nel campo della fantascienza.



purtroppo nn è una mia opinione, ma quello riferito dall'aamns ai rivenditori che li hanno contattati. Se leggi qualche post indietro, mi pare sia scritto chiaro.
Di fatto, anche se nella legge nn c'è scritto, l'aamns farà il bello e il cattivo tempo dello svapo, e per i siti UE sui quali acquistiamo, sarà difficile se nn impossibile continuare a comprare, i corrieri riceveranno delle circolari sulle quali verrà intimato di nn consegnare prodotti sotto accisa, dunque, di fatto, sotto monopolio 2.0.
Sarei davvero felice che tutto quello che scrivo nn sia vero, ma questo è.:(

Non girarci in torno, non mi hai confermato 'Aerovapes"! :]

Senti: tra un pò devo fare rifornimento di liquidi, facciamo così.
Aspetto Gennaio, poi ordino da due diversi siti esteri, uno tedesco ed uno sloveno, se mi arriva il tutto senza problemi di accise, ti mando il mio indirizzo per la spedizione del BB.

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:(:( ero rimasto al fatto che non si potessero istituire nuovi monopoli se non "dietro consenso" dell'UE e che l'AAMS gestiva i siti di lotterie e scommesse online :(:(

a quanto pare si è stravolto qualsiasi cosa! ora l'AAMS può decidere vita morte e miracoli dei prodotti delle aziende che commerciano in UE (e quindi con l'italietta) in barba al libero scambio di merci!

Ormai sti politicanti non si rendono conto che in questo modo deprimono i mercati (anzi in questo caso l'ammazzano) e non hanno il loro tornaconto economico!
La lezione dell'aumento dell'IVA non è servita! :mur

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mgdroid ha scritto:
Non girarci in torno, non mi hai confermato 'Aerovapes"! :]

Senti: tra un pò devo fare rifornimento di liquidi, facciamo così.
Aspetto Gennaio, poi ordino da due diversi siti esteri, uno tedesco ed uno sloveno, se mi arriva il tutto senza problemi di accise, ti mando il mio indirizzo per la spedizione del BB.

ammazza ahò! Era una battuta la mia, proprio in tempo di accise ti vuoi fare il BB???:lol::lol: Ancora nn ce l'ho manco io, dammi almeno il tempo di provarne uno!!!:rotfl
Non credo che tutto il meccanismo alla scadere del 31/12 sarà funzionale al 100%, mi pare che svapoweb ha assicurato che dal loro sito si può comprare senza problemi, dalla Slovenia, speriamo che tu abbia ragione.:ok

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io boicotterò questa tassa! al costo di svapare acqua distillata dal ferro sa stiro! questi MAFIOSI non avranno un centesimo da parte mia!
spero che qualcuno faccia altrettanto...

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babylonboss ha scritto: [quote=mgdroid ]
Non girarci in torno, non mi hai confermato 'Aerovapes"! :]

Senti: tra un pò devo fare rifornimento di liquidi, facciamo così.
Aspetto Gennaio, poi ordino da due diversi siti esteri, uno tedesco ed uno sloveno, se mi arriva il tutto senza problemi di accise, ti mando il mio indirizzo per la spedizione del BB.

ammazza ahò! Era una battuta la mia, proprio in tempo di accise ti vuoi fare il BB???:lol::lol: Ancora nn ce l'ho manco io, dammi almeno il tempo di provarne uno!!!:rotfl
Non credo che tutto il meccanismo alla scadere del 31/12 sarà funzionale al 100%, mi pare che svapoweb ha assicurato che dal loro sito si può comprare senza problemi, dalla Slovenia, speriamo che tu abbia ragione.:ok
Nella foga, non ti sei nemmeno accorto che ti ho chiesto un BB che ancora non esiste. Ne hanno parlato ma chissà quando mai lo metteranno in produzione, se mai lo faranno.
:lol::lol::lol:

Quindi, confermi anche tu che non c'è alcuna fretta di fare scorte adesso visto che ci vorrà del tempo. Ti rendi conto che questo rende inutili buona parte dei post di questo 3D?

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La libera circolazione delle merci - cito dalla Treccani - "è una delle libertà fondamentali garantite dall’ordinamento giuridico dell’Unione Europea (UE) e comporta, per gli Stati membri, il divieto di dazi doganali all’importazione e all’esportazione e di qualsiasi tassa di effetto equivalente, con la creazione di un’unione doganale e l’adozione di una tariffa doganale comune negli scambi con i Paesi terzi (art. 28 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea)."

e ancora:

"I divieti derivanti dalla libera circolazione delle merci includono ogni misura che, ancorché non qualificabile come dazio, abbia comunque un effetto di tipo discriminatorio o restrittivo degli scambi intracomunitari. La disciplina si estende altresì al divieto di restrizioni quantitative alle importazioni e alle esportazioni e di qualunque misura di effetto equivalente, intesa come misura che può ostacolare, direttamente o indirettamente, in atto o in potenza, gli scambi intracomunitari. (...omissis...) Tali divieti sono derogabili, ma solo per motivi di moralità pubblica, ordine pubblico, pubblica sicurezza, tutela della vita delle persone, protezione del patrimonio artistico, storico e archeologico, tutela della proprietà industriale o commerciale; le eccezioni non devono comunque costituire una discriminazione o restrizione dissimulata e devono rispettare i principi di proporzionalità e di idoneità al raggiungimento dello scopo."


Il sogno che avevamo tutti noi che studiavamo diritto comunitario nel bel mezzo del passaggio dalla lira all'euro, era quello di un'Europa unita non solo dal punto di vista economico e monetario ma anche dal punto di vista delle politiche, dell'integrazione e della contaminazione positiva dei popoli, delle lingue, delle culture. Forse non si respirava la stessa eccitazione sessantottina ma garantisco che nelle aule della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova, in Via Balbi, la percezione del cambiamento e l'entusiasmo che permeava questa storica rivoluzione era palpabile.

Molte cose sono state fatte in positivo anche se banche, centri di potere economico-finanziario, grandi industrie hanno inciso in difetto su quello che sarebbe potuta diventare l'Europa se negli ultimi 20 anni si fosse lavorato diversamente, con maggior visione. Spesso ci perdiamo in un'infinità di regolamenti, direttive da recepire e convertire in legge che se da un lato avranno sicuramente le loro solide ragioni d'esistenza, dall'altro si aggiungono al già insostenibile carico burocratico si ogni stato nazionale. Certo in questo passaggio i virtuosismi dei singoli stati hanno potuto fare la differenza in alcuni casi anche se poi, guardando al quadro macro della situazione europea mi pare che stiamo patendo tutti quanti l'eccessiva concentrazione sugli aspetti economico finanziari piuttosto che sui valori, sugli aspetti umanistici, sul progresso culturale e sociale dei popoli d'Europa.

Che fine ha fatto quell'anelito rivoluzionario, quella visione di futuro?

Uno degli esempi più eclatanti della distanza che ormai anche a livello europeo (non solo nazionale) si frappone tra le stanze dei bottoni e la realtà della gente che vive vite normali lo si trova nella normativa che disciplina il soggetto d'imposta, i metodi di riscossione e le figure della catena di controllo e garanzia in materia di accise per gli scambi intracomunitari (e sottolineo intra, che paradossalmente stanno divenendo più complesse che spedire fuori dall'europa) di merci ad esse soggetti. Mi riferisco al vino ovviamente ma anche alle birre ad alle altre bevande alcoliche disciplinate in un unico grande calderone insieme all'industria del petrolio, dell'energia elettrica - per esempio - o dei tabacchi.

Un'ottima sintesi della situazione dal punto di vista pragmatico, ci viene da un vecchio (ma attualissimo) post dell'amico Giuseppe Carlucci comparso proprio qui su Vinix tempo fa e dal quale estraggo questo fondamentale passaggio:

"Secondo l'art.11 del testo unico sulle accise che gestisce le vendite a soggetti privati all’interno della comunità europea, fermo restando i limiti di 90 litri di vino di cui max 60 di vino spumante… non si è soggetti ad obbligo alcuno a patto che il trasporto venga effettuato dall’acquirente."

provo a esplicitare:

- se sei un francese, prendi la macchina, vieni in Italia, entri in una cantina e ti carichi 90 litri di vino (60 se spumante) nel portabagagli e te ne torni a casa, nessuno ti può dire niente, non servono documenti particolari e siamo tutti a posto così. La cantina ha venduto della merce e potrà fare investimenti grazie al maggior introito, il cliente si porta a casa del buon vino che si berrà allegramente con parenti e amici

- se lo stesso francese però anziché venirselo a prendere, mi chiedesse di mandarglielo a casa allora no, tutto si complica, entra in gioco la normativa sulle accise e la spedizione diretta al privato diventa di fatto impossibile dovendo per forza passare per un deposito fiscale o un rappresentante fiscale o altro soggetto non registrato che abbia i requisiti, nello stato in cui voglio spedire, per poter adempiere agli obblighi (in massima parte cartolari) previsti da leggi e regolamenti.


Già se ci fermassimo qui, parrebbe evidente non tanto una semplice anomalia logica (se te lo vieni a prendere è ok se te lo spedisco no) ma proprio di una lacuna normativa (potremmo dire laguna considerata l'estensione e la gravità del problema) laddove le vendite online che anticamente sarebbero potute rientrare nell'arcaico concetto di "vendita a distanza" sono passate da concetto ipotetico a prassi ormai normale e consolidata nei rapporti tra persone del mondo digitale, civilizzato e globalizzato.

Ma questo è solo un assaggio di quanto tocca sopportare.
Diciamo che siamo in gamba, volenterosi e con il desiderio di fare le cose per bene e ci informiamo per procedere nei modi previsti dalla legge alla spedizione al nostro amico francese, gli adempimenti per una singola spedizione proveniente da un singolo soggetto che la mente malata di un apparato burocratico inadeguato e incompetente ad affrontare le sfide del mondo globalizzato prevede, sono le seguenti:

a) individuare, e stabilire con i soggetti che fungeranno da “debitori dell’accisa” nei Paesi destinatari un preventivo accordo commerciale (“Rappresentanti fiscali già registrati secondo le procedure stabilite da ciascun Stato membro”, stabiliti fisicamente cioè in ognuno dei Paesi comunitari con i quali vorrei avere a che fare commercialmente);

b) prestare la cauzione a garanzia del pagamento dell’accisa nel Paese comunitario di destinazione;

c) tenere un’apposita contabilità delle partite che verranno trasferite in ambito comunitario;

d) presentare, anteriormente ad ogni singola spedizione, una dichiarazione ai fini del rimborso della nostra accisa nazionale con l’onere, a carico di chi spedisce, di dimostrarne l’avvenuto assolvimento “a monte”;

e) di volta in volta, distruggere i contrassegni sulle bottiglie di liquore, previa specifica autorizzazione dell'Ufficio delle dogane competente che a tal fine può inviare funzionari ad assistere e verbalizzare, con spese a carico sempre di chi spedisce;

f) avere un magazzino fiscale, acquistare il software per poter emettere il DAA telematico, oppure e-Ad (sempre sperando che funzioni) per stamparlo per il trasportatore

g) appurare il buon esito della spedizione mediante la "Nota di ricevimento" anche questo fatto telematicamente dal destinatario

h) se la "nota di ricevimento" non viene inoltrata dal destinatario entro 2 mesi il mittente può essere sanzionato anche di 3000 euro!


Fatto tutto questo la merce sarebbe ancora presso il nostro rappresentante fiscale all'estero o presso il deposito fiscale scelto e dovrebbe ancora essere inviato a destino al nostro amico francese che nel frattempo inizierà a domandarsi se non sia il caso di reperire il prodotto in altro modo mentre il produttore / venditore, dal canto suo, penserà che forse rinunciare alla vendita potrebbe allungargli la vita di qualche anno.

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mgdroid ha scritto:

Quindi, confermi anche tu che non c'è alcuna fretta di fare scorte adesso visto che ci vorrà del tempo. Ti rendi conto che questo rende inutili buona parte dei post di questo 3D?

guarda io svapo da pochissimo come puoi vedere e ho fatto un ordine dove avevo preso un bel pò di liquidi, cartomizzatori e batterie a inizio mese e mi basteranno per qualche mese, quindi nn comprerò nulla, ho speso 350euro!!!
Io spero che questo post sia inutile, spero che tutto quello che ci hanno detto sia falso e che tu sia l'unico ad averci visto giusto!!:lol::lol:Però io tutta questa sicurezza nn ce l'ho, e rimango in stand by e con la ego ''fumante''!:ok:fum

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guarda @r3dman,

puoi anche postare l'intera enciclopedia britannica se vuoi, ciò non toglie che la legge europea (recepita dall'Italia) identifica molto bene cosa rientra in quella definizione e l'AAMS non può modificare autonomamente quella lista.

Puoi assimilare le ecig al tabacco, all'alcool, al gioco d'azzardo se vuoi, quello che dice la legge europea non lo puoi cambiare:


 Citazione

Direttiva 2008/118/EG del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativa al regime generale delle accise e che abroga la direttiva 92/12/CEE [Cfr atto(i) modificatore(i)].

SINTESI

La presente direttiva stabilisce il regime generale relativo alle accise gravanti sul consumo dei seguenti prodotti:

- prodotti energetici ed elettricità di cui alla direttiva 2003/96/CE;
- alcole e bevande alcoliche di cui alle direttive 92/83/CEE e 92/84/CEE;
- tabacchi lavorati di cui alla direttiva 95/59/CE, direttiva 92/79/CEE e direttiva 92/80/CEE.

Questi prodotti sottoposti ad accisa sono soggetti a tale imposta all’atto:

- della loro fabbricazione, compresa, se applicabile, l’estrazione, nell’Unione europea (UE);
- della loro importazione nell’UE.

Purché non comportino formalità connesse all’attraversamento delle frontiere nell’UE, gli Stati membri possono inoltre applicare imposte:

- su prodotti diversi dai prodotti sottoposti ad accisa;
- sulle prestazioni di servizi, compresi i servizi relativi a prodotti sottoposti ad accisa, che non abbiano il carattere di imposte sul volume d’affari.

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r3dman ha scritto:
Già se ci fermassimo qui, parrebbe evidente non tanto una semplice anomalia logica (se te lo vieni a prendere è ok se te lo spedisco no) ma proprio di una lacuna normativa (potremmo dire laguna considerata l'estensione e la gravità del problema) laddove le vendite online che anticamente sarebbero potute rientrare nell'arcaico concetto di "vendita a distanza" sono passate da concetto ipotetico a prassi ormai normale e consolidata nei rapporti tra persone del mondo digitale, civilizzato e globalizzato.
Devo rileggerti con più calma perché ora di fretta penso di essermene perso una buona parte. Questa parte quotata però mi interessa adesso.
Lessi la normativa europea sulla vendita a distanza e ricordo che faceva questa distinzione:
1) Se il venditore spedisce la merce a sue spese, sua cura e suo rischio, la vendita si intende fatta presso l'acquirente.
2) Se la merce è mandata a prendere dall'acquirente da chichessia, si intende venduta presso il venditore.
Evidentemente questa distinzione tratta i tipici commerci tra imprese: se il venditore manda lo spedizioniere la consegna è al domicilio dell'acquirente, se l'acquirente manda il padroncino deve anche dirgli di guardare bene cosa prende. Il nostro è un caso intermedio, perché il corriere oppure l'ufficio postale è incaricato formalmente dal venditore (ma soltanto perché le norme sul trasporto impediscono la convenzione opposta) ma nell'interesse dell'acquirente. Va detto anche che nessuno si è finora posto il problema perché ai fini di garanzia e simili la vendita verso un consumatore è sempre fatta al di lui domicilio ma solo e limitatamente al riguardo del dovere del venditore di rispondere del prodotto venduto.

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Scusate se mi metto in mezzo questa discussione. Logico che questa legge è un'altra idiotia dei politici italiani che parallelo ai loro stipendi più alti di tutta l'Europa hanno l'intelligenza più bassa. Non credo che guadagneranno qualcosa, anzì, i punti di vendita italiani chiuderano, è una bella spinta alla economia italiana. Ogni svappatore intelligente ordinerà al estero europeo e così lo stato perderà anche l'IVA. Io sono straniera e non capisco tanto del sistema politico italiano, in Germania se passano una legge assurda e ingiusta, si fanno petizioni, si protesta e casomai si va anche per strada con protesti organizzati. Questo qui non è mica il primo ingiusto, perché non Vi ribellate? Perché non Vi organizzate?

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MarionLunigiana ha scritto: Scusate se mi metto in mezzo questa discussione. Logico che questa legge è un'altra idiotia dei politici italiani che parallelo ai loro stipendi più alti di tutta l'Europa hanno l'intelligenza più bassa. Non credo che guadagneranno qualcosa, anzì, i punti di vendita italiani chiuderano, è una bella spinta alla economia italiana. Ogni svappatore intelligente ordinerà al estero europeo e così lo stato perderà anche l'IVA. Io sono straniera e non capisco tanto del sistema politico italiano, in Germania se passano una legge assurda e ingiusta, si fanno petizioni, si protesta e casomai si va anche per strada con protesti organizzati. Questo qui non è mica il primo ingiusto, perché non Vi ribellate? Perché non Vi organizzate?

Sta serena che tra poco a roma credo si avrà una folla pacifica come nel film V per vendetta perchè questa classe politica ha distrutto ogni settore non solo lo svapo.

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babylonboss ha scritto:
L'impiegato dell'aams nn sarà certo un fenomeno, ma è tenuto a conoscere le disposizioni di legge

Cosa?

Mai dare per scontato che una persona sappia fare il proprio lavoro! Mai! Soprattutto in italia! Soprattutto un dipendente pubblico!

Cio' che ha detto il tipo dell'aams e' molto interessante sulle procedure interne, che a quanto pare quelle si che le conosce (a proposito, su cosa fare dopo il 31/12 fan la circolare il 31/12, cosa dicevo pocanzi sul saper fare il proprio lavoro? ) ma, a prescindere di quel che succeda dopo l'1/1 se mi viene a dire che LORO intendo multare aziende straniere io mi faccio una grassa risata. E che succede se non la pagano? Gli fanno chiudere l'azienda? invadiamo la polonia?




 Citazione
mgdroid ha scritto:
Al posto del Provari, che ne dici di un AeroVapes modello "B"?

kalumets, questo sconosciuto :rotfl

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ll_skorpion_ll ha scritto: Cio' che ha detto il tipo dell'aams e' molto interessante sulle procedure interne, che a quanto pare quelle si che le conosce (a proposito, su cosa fare dopo il 31/12 fan la circolare il 31/12, cosa dicevo pocanzi sul saper fare il proprio lavoro? ) ma, a prescindere di quel che succeda dopo l'1/1 se mi viene a dire che LORO intendo multare aziende straniere io mi faccio una grassa risata. E che succede se non la pagano? Gli fanno chiudere l'azienda? invadiamo la polonia?

Sull'invasione della Polonia (da parte di Giorgetti) ne avevamo già parlato un pò di tempo fa.
Sulla competenza, senti questa:

Multa (GdF) di 3,000€, ricorso al Giudice di Pace.

Giudice di Pace:
 Citazione
Allora, facciamo così:
Io questa multa la annullo, i signori qui presenti dichiarano di non voler infierire oltre. Per quanto riguarda le motivazioni cercherò di essere molto leggero, altrimenti i vostri superiori vi potrebbero far passare un brutto quarto d'ora!

Inutile dire che le motivazioni erano l'assoluta ignoranza della legge in oggetto da parte dei finanzieri.

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Mi è piaciuta la risposta che ha dato FA indicando che ci sono dei ricorsi al Tar, ricorsi non certo partiti da loro.

Non fatevi illusioni, ormai è tutto stabilito, rimane la speranza del Tar intorno al 15-20 gennaio, che potrà sospendere questo decreto porcata.

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foretto ha scritto: Mi è piaciuta la risposta che ha dato FA indicando che ci sono dei ricorsi al Tar, ricorsi non certo partiti da loro.

Non fatevi illusioni, ormai è tutto stabilito, rimane la speranza del Tar intorno al 15-20 gennaio, che potrà sospendere questo decreto porcata.

FA ha fatto si ricorso al TAR, ma non chiederà deposito fiscale. FA è sicura di una sospensiva a gennaio. FA sostiene che sarà concessa la vendita al dettaglio delle rimanenze. E di questo ne sono certo avendo rapporti diretti coi titolari.

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ll_skorpion_ll ha scritto:
Cio' che ha detto il tipo dell'aams e' molto interessante sulle procedure interne, che a quanto pare quelle si che le conosce (a proposito, su cosa fare dopo il 31/12 fan la circolare il 31/12, cosa dicevo pocanzi sul saper fare il proprio lavoro? ) ma, a prescindere di quel che succeda dopo l'1/1 se mi viene a dire che LORO intendo multare aziende straniere io mi faccio una grassa risata. E che succede se non la pagano? Gli fanno chiudere l'azienda? invadiamo la polonia?


[quote=mgdroid ]
Al posto del Provari, che ne dici di un AeroVapes modello "B"?

kalumets, questo sconosciuto :rotfl
e chi ha parlato di multare le aziende polacche? Il punto è, che a loro dire, oscureranno i siti UE e di conseguenza i corrieri riceveranno qualche circolare con specificato che sarà vietato consegnare prodotti ecig provenienti da paesi che nn hanno il deposito fiscale in Italia.
Se poi questo sia in palese contraddizione con le norme comunitarie siamo tutti daccordo, sul fatto che possano agire in questi termini, sembra sia invece molto probabile.

Sul funzionario aanms nn ho detto certo che è una cima, ma PRESUMO che se occupa quel posto qualcosa in termini di normative debba masticare, e da quello che ha riferito a chi lo ha contattato, sembrava molto sicuro sul fatto che online sarà difficile acquistare.

Ora, ragionando, se l'aanms davvero provvederà ad oscurare i siti UE, mi pare pacifico che le aziende che si occupano di trasporti, verranno intimate, pena multe ecc,ecc. a nn effettuare spedizioni da aziende che distribuiscono prodotti ecig. Mi pare che su questo punto, il funzionario Fantozzi abbia dato una certa sicurezza, purtroppo, speriamo finisca crocifisso in sala mensa!!!:lol:

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babylonboss ha scritto: [quote=ll_skorpion_ll ]
Cio' che ha detto il tipo dell'aams e' molto interessante sulle procedure interne, che a quanto pare quelle si che le conosce (a proposito, su cosa fare dopo il 31/12 fan la circolare il 31/12, cosa dicevo pocanzi sul saper fare il proprio lavoro? ) ma, a prescindere di quel che succeda dopo l'1/1 se mi viene a dire che LORO intendo multare aziende straniere io mi faccio una grassa risata. E che succede se non la pagano? Gli fanno chiudere l'azienda? invadiamo la polonia?


[quote=mgdroid ]
Al posto del Provari, che ne dici di un AeroVapes modello "B"?

kalumets, questo sconosciuto :rotfl
e chi ha parlato di multare le aziende polacche? Il punto è, che a loro dire, oscureranno i siti UE e di conseguenza i corrieri riceveranno qualche circolare con specificato che sarà vietato consegnare prodotti ecig provenienti da paesi che nn hanno il deposito fiscale in Italia.
Se poi questo sia in palese contraddizione con le norme comunitarie siamo tutti daccordo, sul fatto che possano agire in questi termini, sembra sia invece molto probabile.

Sul funzionario aanms nn ho detto certo che è una cima, ma PRESUMO che se occupa quel posto qualcosa in termini di normative debba masticare, e da quello che ha riferito a chi lo ha contattato, sembrava molto sicuro sul fatto che online sarà difficile acquistare.

Ora, ragionando, se l'aanms davvero provvederà ad oscurare i siti UE, mi pare pacifico che le aziende che si occupano di trasporti, verranno intimate, pena multe ecc,ecc. a nn effettuare spedizioni da aziende che distribuiscono prodotti ecig. Mi pare che su questo punto, il funzionario Fantozzi abbia dato una certa sicurezza, purtroppo, speriamo finisca crocifisso in sala mensa!!!:lol:
La fantascienza dilaga!
I siti web vengono oscurati dai providers (e non da AAMS) su ordine di un Giudice! E quel Giudice deve aver trovato valide motivazioni giuridiche prima di dare l'ordine.
:mur:mur:mur

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r3dman ha scritto: [quote=foretto ]Mi è piaciuta la risposta che ha dato FA indicando che ci sono dei ricorsi al Tar, ricorsi non certo partiti da loro.

Non fatevi illusioni, ormai è tutto stabilito, rimane la speranza del Tar intorno al 15-20 gennaio, che potrà sospendere questo decreto porcata.

FA ha fatto si ricorso al TAR, ma non chiederà deposito fiscale. FA è sicura di una sospensiva a gennaio. FA sostiene che sarà concessa la vendita al dettaglio delle rimanenze. E di questo ne sono certo avendo rapporti diretti coi titolari.
Scusami se ha fatto il ricorso al Tar come mai non lo ha scritto nella pagina di Anafe? L'unico ricorso al Tar di cui si ha notizia è quello fatto e organizzate da determinate persone che non hanno a che fare con FA.
E' chiaro che non cheide deposito fiscale, questo deposito del decreto non è fiscale. Sono due cose diverse.

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mgdroid ha scritto: E quel Giudice deve aver trovato valide motivazioni giuridiche prima di dare l'ordine.
:mur:mur:mur
le motivazioni nn potrebbero essere che questi siti vendono prodotti senza avere un deposito fiscale in Italia, visto che la legge lo prevede?:?

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Saltato l'emendamento vorrei capire di più...

Perse ore e ore a informarsi vorrei sapere se:

A gennaio ci saranno rivenditori fisici

Sempre a gennaio qualora non vi fossero più rivenditori fisici ci sarà qualcuno che vende sta roba da svapo

Se nessuno vendesse più nulla si potrà comprare (con o senza accisa ) dall'estero?

Gradirei visto che non visualizzo bene risposte chiare e non interpretazioni ossia quello che dice la legge, che se non ho capito male è in vigore.

Ringrazio anticipatamente tutti

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sia i rivenditori fisici che on line ci saranno ancora a gennaio.
la tassa verrà applicata su tutti i prodotti venduti sia dall'italia che dall'estero.
Probabilmente i prodotti dall'estero on line saranno scarsi o assenti a gennaio perché i rivenditori esteri non faranno in tempo ad adeguarsi alla normativa italiana.

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Allora, nuova telefonata al referente AAMS regionale, che nel frattempo ha chiesto numi a Roma alla direzione accise.
Per il deposito fiscale ancora non ci sono richieste.
PEr le rimanenze si parla di vendita libera dei prodotti aquistati prima del 31/12, mi ha anche citato il nome di chi ha detto questo, nome che non farò qua.
Ora i referenti locali aams hanno chiesto alla direzione ACCISE una circolare urgente per chiarire la procedura. Si attende circolare quindi, ma che non cambierà la sostanza ma forse stabilirà un termine ultimo per la vendita delle rimanenze.

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babylonboss ha scritto: [quote=mgdroid ]E quel Giudice deve aver trovato valide motivazioni giuridiche prima di dare l'ordine.
:mur:mur:mur
le motivazioni nn potrebbero essere che questi siti vendono prodotti senza avere un deposito fiscale in Italia, visto che la legge lo prevede?:?
Dirti, come ti ho già detto, che il deposito fiscale è previsto per chi vende ai negozi, sarebbe totalmente inutile. Oramai sei partito per la tua strada e non vuoi sentire ragioni. Sembra proprio che il tuo obiettivo sia seminare inutile panico.

Che vuoi che ti dica, auguri!

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mgdroid ha scritto: [quote=babylonboss ][quote=mgdroid ]E quel Giudice deve aver trovato valide motivazioni giuridiche prima di dare l'ordine.
:mur:mur:mur
le motivazioni nn potrebbero essere che questi siti vendono prodotti senza avere un deposito fiscale in Italia, visto che la legge lo prevede?:?
Dirti, come ti ho già detto, che il deposito fiscale è previsto per chi vende ai negozi, sarebbe totalmente inutile. Oramai sei partito per la tua strada e non vuoi sentire ragioni. Sembra proprio che il tuo obiettivo sia seminare inutile panico.

Che vuoi che ti dica, auguri!



Me lo fai un favore? Domani mattina, prova a chiamare il dr. allegretti all'aams, e chiedigli se possono girare le ecigs dal 1/1 in UE?
No, perchè a me sembra chiaro ormai che AAMS tratta le ecigs come i tabacchi e vieta espressamente la vendita in Italia a privati non depositi fiscali. Fammi sto favore, chiama e togliti la curiosità, giusto per farti capire che tu leggi la rete, ma noi telefoniamo a chi legifera in merito e siamo direttamente coinvolti nella vicenda. Thanks

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