Legge di Bilancio: il Monopolio allunga le mani sul vaping

di Stefano Caliciuri

“Buongiorno, mi consiglia un liquido?“. “Prenda a caso, uno vale l’altro“. Non è una scena campata in aria, è quello che potrebbe accadere tra non meno di un anno se passasse la linea monopolistica che in questi giorni sta prendendo pericolosamente forma tra la Camera e il Senato e che vorrebbe consegnare il settore del vaping in mano all’agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In queste ore gli uffici legislativi dei vari gruppi parlamentari stanno avendo pressioni al fine di far inserire alcune richieste di revisione del settore del vaping. Richieste che, se portate avanti e soprattutto se approvate in fase di votazione della legge di bilancio, stravolgerebbero l’intero settore e l’intera filiera. Tutto nasce da un emendamento presentato Partito Democratico che, se approvato, consegnerà “la vendita dei prodotti contenenti nicotina in via esclusiva” ai tabaccai. Mentre le modalità di approvvigionamento (ovvero a quale grossista rivolgersi per gli ordini, ndr) dei negozi indipendenti o specializzati in sigarette elettroniche saranno stabilite “con decreto dell’Agenzia delle dogane da emanarsi entro il 31 marzo 2018“.
Inoltre, lo stesso emendamento prevede di cancellare la parola “transfrontalieri” dall’articolo della legge di recepimento della Tpd che disciplina la vendita online. Cosa significano questi due piccoli ma fondamentali accorgimenti? Da un lato che i negozi specializzati in vaping non potranno più vendere i liquidi contenenti nicotina ma fare affidamento soltanto sugli aromi, le basi neutre e l’hardware. E che, essendo vietata la vendita online, nazionale ed estera, saranno costretti a fare riferimento ad un unico distributore esclusivo per l’Italia, lo stesso che sarà indicato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Addio libertà di scelta, addio libera imprenditoria, addio grossisti francesi, sloveni, polacchi, inglesi, ma anche italiani, visto che tutti operano esclusivamente on line. L’acquisto potrà essere fatto soltanto alla vecchia maniera, ovvero attraverso l’ordinazione tramite un agente di zona. E l’unica struttura ad oggi in grado di reggere una tale capillarità operativa è l’azienda Logista, già distributore per i tabaccai, di proprietà di Imperial Brands, la multinazionale del tabacco che con Fontem Ventures sta cavalcando anche il mercato delle sigarette elettroniche.
In risposta a questa ipotesi che sarebbe deleteria per l’intero comparto del fumo elettronico, si è innescato un tourbillon di reazioni. Soprattutto una, in diretta risposta all’emendamento, sta circolando con maggior insistenza. Si delineano le contromisure che il settore del vaping dovrebbe adottare “per ridurre i danni“. Un documento molto preciso e dettagliato: vengono stabilite le distanze minime tra un negozio di vaping e l’altro (300 metri); la tassa annuale non inferiore a 1000 euro che ogni rivenditore di ecig dovrà pagare ad Aams, il rapporto tra numero di abitanti e negozi su strada (uno ogni 8mila). Tutto ciò varrebbe per i negozi di nuova costituzione. I vecchi (operativi da almeno sei mesi dall’entrata in vigore della legge) dovranno però dimostrare mensilmente con fatture e ricevute di raggiungere un fatturato di almeno 10mila euro per poter vedersi rinnovata la licenza. In sostanza, la prima volta che un negozio non raggiunge la cifra a quattro zeri vedrà messa in discussione la propria esistenza.
Il patentino, o licenza come giuridicamente sarebbe più corretto chiamarla, sarebbe assoggettato al Monopolio di Stato. I rivenditori di sigarette elettroniche, quindi, diventerebbero delle succursali di serie B dei tabaccai. Ne avrebbero in buona sostanza tutti gli oneri senza poterne avere gli onori. Distributore unico, prezzi fissi di acquisto e di vendita, distanza minima, forniture contingentate. I produttori potrebbero immettere sul mercato quantità limitate di liquidi con nicotina, soltanto se approvati da Aams. E la stessa Aams, attraverso il distributore esclusivo, potrà decidere su quale prodotto puntare e quale invece spazzar via dal mercato. In regime di monopolio, in estrema sintesi, un’unica impresa serve l’intero mercato.
Ma non si era detto che il vapore non è fumo?

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MA QUESTI SONO PAZZI !!!!

1 minuto fa, luknet ha scritto:

MA QUESTI SONO PAZZI !!!!

no no , ma che pazzi, ladri e furbi no pazzi, c'è da pagare i vitalizi mancano i quattrini

peggio delle pensioni.....

Non sanno più dove prendere i soldi a chi prende 1200 euro al mese, mentre loro con oltre 10.000 € non sanno nemmeno quanto costa 1 Kg di pane.

Non ci voglio credere! Fuori di testa, incredibile

io è meglio che non mi esprimo ,chi era che aveva detto che siamo un paese libero ,sei sotto al tavolo o ,dai peppo basta ehhhh ,potessi esprimermi liberamente ehhh .dai ho capito massimo un anno e il nostro divertimento sarà finito .

il partito democratico in qualche modo deve ridare i soldi alle banche

7 minuti fa, ken999 ha scritto:

il partito democratico in qualche modo deve ridare i soldi alle banche

7 minuti fa, ken999 ha scritto:

il partito democratico in qualche modo deve ridare i soldi alle banche

KEN dai non me tirà dentro  hai sentito oggi il casino della vallè un esempio che buco di bilancio fa ogni anno ,che fanno regalano soldi dicevano a radio 24 ,noo non è cosi ,gestito da regione e stato ,dipendenti statali con tutto annesso e connesso ,poi mancano i soldi e dove vanno a cercarli ovunque si possa spremere chi lavora in proprio ,ora tocca a questo settore il resto è già finito .

piove governo ladro💩

In sostanza si potrebbe continuare ad acquistare come prima con l'eccezione della nicotina che andrebbe comperata in tabaccheria e sarebbe monopolizzata. Ho capito giusto?? Ho letto in fretta e son in piedi dalle 3,30 e vedo doppio😱 Comunque stanno cercando in tutti i modi di distruggere un mercato!!!! Non è giusto ma essendo un mercato giovane rispetto a quello del tabacco tradizionale non penso ci siano aziende che possano  permettersi attività di lobby come faranno sicuramente le multinazionali del tabacco e cosi gira il mondo, che miserie!!!!!!poveri noi ma soprattutto i commercianti!!

9 minuti fa, DNS ha scritto:

In sostanza si potrebbe continuare ad acquistare come prima con l'eccezione della nicotina che andrebbe comperata in tabaccheria e sarebbe monopolizzata. Ho capito giusto??

si ma se miracolosamente tutti smettessero di usare  nicotina è sicuro al 100% che poi tasserebbero il glicole  la glicerina👍

1 ora fa, ken999 ha scritto:

mancano i quattrini

1 ora fa, luknet ha scritto:

Non sanno più dove prendere i soldi

27 minuti fa, peppy ha scritto:

mancano i soldi e dove vanno a cercarli ovunque si possa spremere chi lavora in proprio

Ne abbiamo già parlato soprattutto qualche anno fa quando forse alcuni di voi non c'erano o erano distratti.

Le iniziative fiscali nel settore del vaping non servono a produrre gettito fiscale, servono a proteggere il settore dei tabacchi. Risulta anche dai lavori parlamentari sulla finanziaria mi sembra 2015, maggior precisione nel mio post dell'epoca. Non facciamo finta di non capire.

e che vorrebbe dire, noi con i tabaccai non centriamo nulla, io devo morire di cancro ai polmoni per salvaguardare lo stipendio dei tabaccai ? cambia lavoro

Chiedo scusa ma non ero presente all'epoca. 👍

Ce lo vedo proprio il mio tabaccaio di 70 anni vendere liquidi con nicotina. 

Visto il paese in cui siamo strano che non l'avessero fatto prima...

18 minuti fa, ken999 ha scritto:

 

si ma se miracolosamente tutti smettessero di usare  nicotina è sicuro al 100% che poi tasserebbero il glicole  la glicerina👍

sempre se sono usati per lo svapo, con la glicerina ci fanno il sapone.

3 minuti fa, lore6 ha scritto:

 

 

Ne abbiamo già parlato soprattutto qualche anno fa quando forse alcuni di voi non c'erano o erano distratti.

Le iniziative fiscali nel settore del vaping non servono a produrre gettito fiscale, servono a proteggere il settore dei tabacchi. Risulta anche dai lavori parlamentari sulla finanziaria mi sembra 2015, maggior precisione nel mio post dell'epoca. Non facciamo finta di non capire.

io mi attengo a ciò che è articolo e non entro in merito ,ma  la realtà abbiamo ogni giorno e su ogni settore autonomo eh .a quindi non servono a produrre gettito fiscale ? allora va bene ,abbassino anzi tolgano  le tasse sul settore tabacchi e sul settore petrolio e affini e sul settore imprese in genere perchè io mi sono stufato di pagare per essere tutelato da chi poi fà la morale visto che non servono a produrre gettito fiscale 

Inutile discutere .

Per la politica in tutti i campi, non possiamo far altro che augurargli le solite e potenti medicine 

2 minuti fa, Ragioniere ha scritto:

Inutile discutere .

Per la politica in tutti i campi, non possiamo far altro che augurargli le solite e potenti medicine 

si  e belle forti

12 minuti fa, peppy ha scritto:

io mi attengo a ciò che è articolo e non entro in merito ,ma  la realtà abbiamo ogni giorno e su ogni settore autonomo eh .a quindi non servono a produrre gettito fiscale ? allora va bene ,abbassino anzi tolgano  le tasse sul settore tabacchi e sul settore petrolio e affini e sul settore imprese in genere perchè io mi sono stufato di pagare per essere tutelato da chi poi fà la morale visto che non servono a produrre gettito fiscale 

non è che ci vuole una scienza per capirlo, lo svapo sta danneggiando l'industria del tabacco che produce allo stato parecchio denaro contante, allo stato non gli conviene che tutti smettono di fumare quindi lo rendono sempre piu complicato. la cosa buffa è che i negozietti invece che fare fronte unico si fanno guerra tra di loro e fanno guerra agli utenti, insomma sembra come l'apartheid col botsawana e gli altri stati creati apposta per controllarli. avessero fatto fronte unito non ci sarebbe mai stata l'apartheid.

1 minuto fa, paperboy ha scritto:

non è che ci vuole una scienza per capirlo, lo svapo sta danneggiando l'industria del tabacco che produce allo stato parecchio denaro contant

ti immagini te se inventassero la grappa o wiski, vino, birra elettronica ?

2 minuti fa, ken999 ha scritto:

ti immagini te se inventassero la grappa o wiski, vino, birra elettronica ?

vabbe ma la dipendenza dall'alcohol si gestisce, la dipendenza dal fumo è seconda solo all'eroina.

no ne sono proprio sicuro, c'è gente che se rovinata ed è morta

Nella giusta considerazione secondo cui gli Stati guadagnano dalla vendita di tabacchi, non bisogna omettere l'altra faccia della medaglia: gli Stati, specialmente quelli a sanità pubblica come mamma Italia, spendono una valanga di miliardi ogni anno per trattare e curare (quando ci si riesce) i milioni di malati a causa del tabacco.

Ultimamente, per fortuna aggiungerei, la politica si sta (molto lentamente) rendendo conto che la spesa per i danni da tabacco è in realtà superiore al guadagno derivante dalla vendita di sigarette e, quindi, si corre (in realtà si striscia lentamente) ai ripari.

Tolta questa considerazione di carattere generale e soffermandomi sull'articolo, purtroppo sono le solite "fregnacce" che continuamente leggo scritte dal Sig. Caliciuri tanto per riempire un paio di colonne sul settimane su cui scrive. Ricordo che in almeno altre tre occasioni quest'anno abbiamo letto articoli dello stesso tenore in cui tutti i partiti tranne uno (e qui si capisce per chi patteggia il nostro Caliciuri, cosa che un giornalista non dovrebbe fare) stavano per "spolpare, devastare, distruggere, seppellire" il mondo del vaping ma invece niente di tutto questo è mai accaduto e siamo ancora tutti qui.

Continuate a svapare tranquilli che i tabaccai hanno la stessa percentuale di probabilità di monopolizzare la produzione di liquidi che ha Mara Maionchi di diventare la prossima Miss Italia.

qualcosa hanno fatto, se dovessi svapare a 9mg di nicotina 30 ml al giorno, mi converrebbe non svapare più

p.s non si può paragonare una signora di una certa con le concorrenti 20enni di miss italia, mara maionchi ai suoi tempi era gnocca