Taser contro ragazzino per aver usato la sigaretta elettronica in spiaggia

È polemica negli Stati Uniti per un presunto gesto di violenza della polizia del Maryland nei confronti di un ragazzo di 17 anni. Gli agenti lo hanno accerchiato e poi immobilizzato con una scarica elettrica del taser. Le immagini stanno facendo il giro del web. Da quello che si sente in sottofondo il giovane sarebbe stato fermato dalla polizia perché stava utilizzando una sigaretta elettronica in spiaggia, cosa vietata dal regolamento dello Stato. A giustificare l’azione del poliziotto forse un gesto del giovane che ha portato le mani dietro la schiena come se volesse prendere qualcosa dallo zaino. Ma erano stati gli stessi agenti a intimargli di lasciar cadere lo zaino dalle spalle.
L’episodio è stato ripreso col cellulare da un amico del fermato e poi reso virale dall’avvocato Rebecca Kavanagh, commentatrice della BNC News, che lo ha condiviso sul web.

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Gli americani sono fuori di testa..

sono dei suonatoni inauditi

Sono fuori di testa soprattutto perché non si può usare l'ecig in spiaggia

Ma manco fumare si può, spero

Ma che problemi hanno gli americani ? Questa scena è veramente ridicola ma che bisogno c'era di legarlo come un capretto ? 😂

infatti lo stanno portando dal macellaio di fiducia. Poi ci faranno una grigliata sulla spiaggia..😂😂

Sono pazzi, forse più degli idioti.

Pensate se lo trovava a trombare con la sua figliola che gli faceva e dove gli puntava il teser  

Trovo assurdo che il ragazzo venga immobilizzato da 4 agenti e legato con delle corde. Si capisce che il video è palesemente tagliato o coincidenza vuole che la ragazza abbia iniziato a registrare un paio di secondi prima che il poliziotto sparasse? I modi non sono dei migliori, anzi, sono il primo a condannare questi comportamenti violenti (fino ad un certo punto). Certo che se il ragazzo ha insultato i poliziotti, cosa molto frequente da quelle parti tra i giovani, poi ha alzato i toni ed è scappato non sottoponendosi ad un eventuale multa (insignificante ovviamente), la se le cercata, c'è poco da fare. Anche io 4 anni fa sono stato fermato da 1 poliziotto della locale, mentre svapavo in un centro città americano, neanche in spiaggia. Il poliziotto mi ha detto cortesemente che non si potevano utilizzare dispositivi di quel tipo in un luogo pubblico. Stop. Io mi sono scusato e gli ho detto che non la sapevo come cosa, chiedendogli poi il perchè di questo "rimprovero". Non penso che abbia usato toni cordiali perchè era da solo o perchè sono io 1.94 di altezza... Comunque stesso discorso vale anche per le sigarette, per chi se lo stesse chiedendo. In America ci sono delle aree fumatori vere e proprie, realizzate apposta per chi deve consumare del tabacco. Lo reputano come un inquinamento dell'aria in uno spazio che privato non è. Fa schifo come condizione da rispettare? Si, certo, poichè inquinamento non è da un mio punto di vista. Fare però "il ribelle" di turno non serve a niente e in quei posti ti fa prendere le mazzate, in alcuni casi assolutamente LEGITTIME, in altri da CONDANNARE inevitabilmente. Anche il bere alcolici in un luogo pubblico, lo reputano come una mancanza di rispetto verso gli altri, tanto da farti andare via con un sacchetto che copra tutta la bottiglia della bevanda alcolica. Quest'ultima non l'ho mai capita sinceramente e la reputo di una stupidità unica, quasi a voler evitare che se ti cade per terra fai vetri dapertutto. Mha. 

Ciò che voglio dire io, è che bisogna esaminare attentamente i casi dei vari filmati messi in rete, in cui i poliziotti vengono dipinti come un branco di abusatori del proprio potere, menefreghisti del giuramento fatto e aggressivi a tal punto da voler per forza fare del male a le persone. Non fatevi ingannare da ciò che vedete di primo impatto, che bello non è. O sei presente al momento dei fatti o difficilmente verrai a conoscenza della realtà degli stessi.

Contestualizzare è sempre necessario, ma arrivo a capire fino al taser. Togliere le scarpe e incaprettare un ragazzino di 17 anni è comunque una violenza fuori luogo, sono cose che si fanno ai criminali pericolosi. Dopo averlo immobilizzato col taser, in quattro agenti, avevano bisogno di umiliarlo in questo modo?

Allora contestualizzando potrebbe diventare legittimo anche quello che è successo a George Floyd e a tutti i ragazzi abusati e uccisi dalla polizia, America e non. Come si può notare anche questo ragazzo non è bianco... in un paese come l’america non la trovo una coincidenza. A occhio direi che è un altro bel caso di razzismo... che tristezza pensare che c’è ancora chi crede che ci siano esseri umani diversi tra loro...

Premetto che quello che sto per scrivere non deve e non vuole giustificare abusi di potere o di violenza, che sono sempre ed incondizionatamente da condannare. Una componente delle reazioni che a noi sembrano spropositate da parte degli agenti USA, forse più spesso che altrove, secondo me può derivare dalla politica americana sulla vendita delle armi. Mi spiego meglio: se in Italia un poliziotto ferma una persona per qualsiasi motivo, può ragionevolmente aspettarsi una reazione che più o meno rimane sul piano verbale; negli Stati Uniti chi viene fermato può ragionevolmente avere addosso qualsiasi cosa. Credo sia umanamente difficile non essere nervosi, ancorché appositamente addestrati, nei confronti di persone a volte non collaborative, e certe reazioni sono più comprensibili benché non accettabili. Poi altro è il discorso dell'identificare in alcune peculiarità somatiche (per non dire "razziali") le caratteristiche del delinquente, ma non volevo discutere di questo.

4 ore fa, Gondrano ha scritto:

Premetto che quello che sto per scrivere non deve e non vuole giustificare abusi di potere o di violenza, che sono sempre ed incondizionatamente da condannare. Una componente delle reazioni che a noi sembrano spropositate da parte degli agenti USA, forse più spesso che altrove, secondo me può derivare dalla politica americana sulla vendita delle armi. Mi spiego meglio: se in Italia un poliziotto ferma una persona per qualsiasi motivo, può ragionevolmente aspettarsi una reazione che più o meno rimane sul piano verbale; negli Stati Uniti chi viene fermato può ragionevolmente avere addosso qualsiasi cosa. Credo sia umanamente difficile non essere nervosi, ancorché appositamente addestrati, nei confronti di persone a volte non collaborative, e certe reazioni sono più comprensibili benché non accettabili. Poi altro è il discorso dell'identificare in alcune peculiarità somatiche (per non dire "razziali") le caratteristiche del delinquente, ma non volevo discutere di questo.

Concordo con la tua disamina… in America, giusto o sbagliato che sia, chiunque viene fermato per un controllo dalla Polizia potrebbe avere un arma in tasca… la conseguenza è che  le forze dell’ordine non possono avere idea di chi e cosa potrebbero trovarsi ad affrontare e, quindi, sono ipernervose e pronte a reagire (anche in maniera spropositata) al primo movimento anche solo vagamente sospetto…mi ricordo che anni fa ero a trovare una mia cugina che viveva nel Connecticut… mentre ero in giro in macchina (guidavo io con regolare patente) mi fermarono per un controllo di routine e come prima cosa uno degli agenti mi ha puntato una pistola addosso… vi assicuro che non è stata una bella impressione…

Purtroppo questa è la conseguenza dell’assurdità di vendere armi praticamente a chiunque…poi ovvio che trattasi di argomento delicato e spinoso che andrebbe approfondito…   

Ma no dai il contesto non può escludere il buon senso, non puoi accerchiare un ragazzino con 6/7 agenti, sparargli con il teser e legarlo come una bestia e portarlo via come un sacco di patate.

Concordo con quello che ha detto @Michele 97 , @Hymmoth e @Gondrano

Però se in America c'è l'eventualitá che un ragazzo fermato abbia un arma perchè gli chiedi di mettere giù lo zaino costringendolo a compiere movimenti ambigui ? E una volta immobilizzato con il taser non bastavano un paio di manette ? Dai ragazzi diciamo anche che in America sono un pò esaltati  

A mio avviso c’è differenza tra uso della forza e violenza. Avere la volontà di sottomettere, anche verbalmente, un altro essere vivente la considero una violenza. Avere la necessità di difendersi, no.

Come ho scritto, capisco fino al taser... vista la comprensibile paura delle armi diffuse. Ma una volta tolto lo zaino di mezzo e perquisito, il resto è eccesso. Visto che non hanno trovato nulla.

Poi, visto il contesto di diffuso razzismo in America (assolutamente indipendente dalla diffusione delle armi), non posso non fare caso alla carnagione del ragazzo.

Insomma, secondo me zaini e sigarette elettroniche c’entrano ben poco con l’accaduto.

Comunque, è veramente difficile discutere di cose così complesse scrivendo su un forum dove si potrebbe essere d’accordo avendo l’impressione di non esserlo. Per questo motivo non uso i social... ma visto che siamo legati da una passione comune mi piace condividere anche pensieri di altro tipo con voi.