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Riforma ADM: supertassa e prezzi imposti su liquidi e sigarette elettroniche


23 messaggi in questa discussione

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Il piede ha calciato la pietra. E adesso rotolando giù dalla montagna potrebbe causare una delle più gravi frane mai viste, arrecando danni inenarrabili e difficili da risanare nel breve periodo. Il piede è quello di Marcello Minenna, direttore Agenzia Dogane e Monopolio; la pietra è il cosiddetto Pacchetto Tabacchi depositato in audizione alla commissione finanze; i danni sono quelli a cui andrebbero incontro le migliaia di famiglie che (soprav)vivono di commercio di prodotti liquidi da inalazione e dispositivi di vaporizzazione personale (sigarette elettroniche).
Come avevamo già anticipato nei giorni scorsi, Minenna ultimamente sta spiegando alla stampa e alle istituzioni che il settore delle sigarette elettroniche non è controllato interamente e questo causerebbe elusione e introduzione nel territorio dello Stato di materiale non sicuro. La sua idea, dunque, sarebbe di assoggettare l’intera filiera alle stesse restrizioni di quelle già in essere nel tabacco. Dalle parole, però, adesso si passa ai fatti.
bozza-adm.jpgNelle righe che seguono pubblichiamo la “Riforma Minenna del comparto delle sigarette elettroniche”. Le proposte sono state consegnate al presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Luciano D’Alfonso (Pd), che potrà presentarle sotto forma di emendamento nella prossima legge di bilancio. Se ciò avverrà e sarà approvato in Parlamento, ci sarà la quasi matematica certezza che a partire dal mese di luglio del prossimo anno (data prevista per l’entrata in vigore) il mondo della sigaretta elettronica e dei liquidi da inalazione non sarà più lo stesso.
Come scritto nella bozza, “tutti i dispositivi di qualunque natura, ivi compresi quelli elettronici o meccanici, funzionali per il consumo dei prodotti del vaping, sono assoggettati ad imposta di consumo in misura pari al 25 per cento del prezzo di vendita al pubblico“. Non solo dunque ci sarebbe un aumento considerevole dell’imposta sui liquidi  che diventerebbe di circa 25 centesimi flat a millilitro con o senza nicotina (ovvero 2,5 euro per flacone da 10 ml.) ma tornerebbe anche una imposta gravante su tutto ciò che è venduto nei negozi di sigarette elettroniche. Oltre i liquidi, quindi, anche le batterie, le resistenze, i tank e tutto ciò che serve a far funzionare una sigaretta elettronica o a consumare il liquido. L’imposta prevista è del 25% sul prezzo di vendita al pubblico e sarà versata dal distributore in fase di vendita. Il prezzo è imposto dal produttore e dovrà essere dichiarato all’Agenzia delle Dogane. In caso di cambiamento di prezzo, lo stesso dovrà essere dichiarato allegando una scheda rappresentativa degli effetti economico-finanziari conseguenti alla variazione proposta. I produttori dovranno anche comunicare all’Agenzia delle Dogane e Monopoli quanti pezzi saranno prodotti e quanti distribuiti (sia di flaconi di liquidi che di accessori elettronici o meccanici); un campione di ogni referenza dovrà essere allegato alla richiesta di commercializzazione. Tutti i prodotti che avranno ottenuto il via libera alla vendita saranno dotati di un contrassegno di Stato e di avvertenze esclusivamente in lingua italiana.

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Marcello Minenna (a sinistra) con il premier Giuseppe Conte

La vendita online di tutti i prodotti del vaping sarà consentita ai soli titolari di autorizzazione per la gestione del deposito fiscale. Ai negozi già autorizzati alla vendita di liquidi da inalazione sarà data in automatico anche l’autorizzazione alla vendita dei dispotivi elettronici e accessori; varrà ancora il concetto della prevalenza quindi potranno essere affiancati altri prodotti di differente tipologia merceologica.
Secondo le stime di Adm, applicando le nuove aliquote e considerando le quantità di prodotti venduti nel 2019 (il 2020 è considerato un anno “particolare” nel “contesto commerciale derivante dall’emergenza sanitaria”), si ipotizza un incremento di gettito di circa 15 milioni di euro. I riscaldatori, che saranno soggetti alle stesse regole e tassazioni, invece garantirebbero un incremento di circa 70 milioni di euro per anno, “anche se si può ipotizzare, visto il trend crescente, quantomeno un incremento di ulteriori 15 milioni di euro annui”.
Il disegno dell’Agenzia statale si sta rapidamente delineando: tutta la catena (produzione, distribuzione, vendita) deve essere sottoposta a controllo statale. Il prezzo di vendita dei prodotti sarà imposto dai produttori dopo consenso di Adm; il 25 per cento di questo sarà versato all’erario. Ai negozianti rimarrebbe il “gravoso” compito di fare da tramite tra produttore e consumatore, vendendo e comprando a prezzo fisso. Né più e né meno di quanto fanno oggi i tabaccai, vendendo i pacchetti di sigarette. Ma la loro è stata una scelta; i rivenditori di sigarette elettroniche hanno accettato la sfida della libera concorrenza e del mercato e adesso potrebbero ritrovarsi nelle fauci dello Stato decisore, protettore, controllore e sanzionatore. Occorre poi fare i conti anche con la sentenza della Corte costituzionale che dichiarò illegittima l’imposta del 2015 che prevedeva il 58,5% di prelievo su tutti i prodotti del vaping. Bisognerà stabilire se, visto il sopraggiunto ingresso in Adm e quindi con un cambio regole e interlocutori, una eventuale azione legale avrà gli stessi effetti e sarà riconosciuta la stessa valenza giuridica.
Fra un paio di settimane, quando l’iter di approvazione della legge di bilancio entrerà nel vivo, si potrà sapere se lo schema auspicato da Adm si trasformerà da ipotesi in realtà e, se sì, appoggiato da quali forze politiche.

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L'articolo Riforma ADM: supertassa e prezzi imposti su liquidi e sigarette elettroniche proviene da Sigmagazine.

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Ci risiamo

Hanno rotto il c••••• con ste tasse

Non centriamo un c••••• col tabacco

Figli di p*****a

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mi cadono le braccia😨

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Come continuare a distruggere l’Italia👏🏻

poi si lamentano che ci sono i mercati neri🙈

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È solo una questioni di soldi, hanno notato il fatturato del vaping e ne vogliono una fetta....

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Ero entrato nel forum di buon umore.

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Se così fosse, oltre alle conseguenze economiche negative per le nostre tasche e per i negozianti, ho i miei dubbi che i modder stranieri faranno una trafila burocratica e costosa per vendere i loro prodotti in Italia... 😨

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🤬🤬🤬🤬🤬

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Incommentabile... 

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Così facendo, altro che incremento degli introiti!

Neo vapers - zero

Vapers attuali in calo del 90% circa.

La quota residuale quasi sicuramente troverà metodi di approvigionamento "alternativi".

La nicchia della nicchia acquisterà a prezzi improponibili pur di continuare a svapare. Acquistando quei 4 liquidi 4 che il Tabaccaio (non penserete sopravvivano altri negozi) terrà disponibili.

Sono pessimista? Non credo, qualora le cose rimangano effettivamente in questi termini.

L'Italia continuerà a distinguersi per demolire qualsiasi innovazione, progresso, iniziativa. E spesso, chi più si accolora per demolire qualsiasi innovazione, si definisce .... progressista!

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Sono sempre loro o i loro padroni di Bruxelles, e che diamine. 

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Inviato (modificato)

E poi non dovrei bestemmiare :culcos:

Modificato da Amen

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Che schifo. No ma sul serio, ma che schifo. 

Da domani, tutti a studiare sul come estrarci gli aromi da soli e sul come costruirci da soli gli atom che manco mc gyver

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Sui cinque euro di un pacchetto di sigarette lo stato ne intasca 2.90 tra tasse e accise... Nulla di strano cerchino di incularsi il vaping o iniziare a volerne una fetta più sostanziale. Non sarei sorpreso si arrivasse a uno svapo di stato totalmente sotto monopolio. 

Tra questa legge e tpd 3 vedo e prevedo il mio futuro da vaper grossomodo uguale ad adesso però. 

Vedo nicotina continuare ad arrivare dalla Francia a 1.50... (grazie frontiere aperte) Spedizioni di hardware solo dalla Cina, eventualmente con una tappa in Albania o Svizzera prima di venire rispediti qui se come successo con gearbest non spedissero più direttamente in Italia (grazie amicizie lavorative )

Vedo crescere spedizioni da mittenti UK(grazie brexit)e "contrabbando" nel cibo dagli states(grazie ups grazie) 

In generale prevedo preventiva chiusura dei negozi fisici di settore, settore ormai anacronistico, come tanti altri comunque destinato alla estinzione grazie al web. Probabilmente produttori nostrani di tabacchi che lasceranno la sede legale italiana per "riaprire" fuori UE e vendere solo tramite web. 

9 ore fa, p.maestrelli ha scritto:

ho i miei dubbi che i modder stranieri faranno una trafila burocratica e costosa per vendere i loro prodotti in Italia... 1f628.png

Non vedo dove sia il problema, basterebbe comprare direttamente dal modder estero nel suo paese e farsi spedire il prodotto. Mal che vada se è fuori UE e si ha sfiga bisognerebbe pagare i dazi doganali se "sgamato" in dogana. (successo pochissime volte in anni di acquisti esteri per evitare di dare l'Iva allo stato e solo su spedizioni decisamente ingombranti tipo collettori, scarichi, turbine, carene et simila) 

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@Osiride65 non credo, se non ho interpretato male nel caso un RTA diventasse monopolio di stato (parla di tutta la filiera sotto controllo, dal produttore) comprare dall'estero sarebbe illegale al pari di comprare un pacchetto di sigarette. Nel caso ti sgamassero alla frontiera non paghi solo dazi e iva, ma vai sul penale, come è ora se compri nicotina (anche dalla Francia)

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50 minuti fa, p.maestrelli ha scritto:

@Osiride65 non credo, se non ho interpretato male nel caso un RTA diventasse monopolio di stato (parla di tutta la filiera sotto controllo, dal produttore) comprare dall'estero sarebbe illegale al pari di comprare un pacchetto di sigarette. Nel caso ti sgamassero alla frontiera non paghi solo dazi e iva, ma vai sul penale, come è ora se compri nicotina (anche dalla Francia)

Esattamente, ma oltre dazi, Iva e penale ti becchi anche una bella multa di millemila euri che ti fa passare la voglia di risparmiare sulle basette... il fatto che non ci siano le frontiere non vuol dire che non ci siano anche i controlli, anzi in questo caso aumenterebbero a dismisura

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In linea generale non sono in completo disaccordo sul tassare liquidi con nicotina o i booster di nicotina. Sono totalmente sconcertato dal voler tassare tutti i dispositivi elettronici o meccanici... Questa è chiaramente una mossa distruttiva per il mercato e aggiungo che in ambito analogico non mi pare vengano tassate le pipe o gli accendini o i posaceneri ecc... (Correggetemi se sbaglio). Tassare la materia prima è un conto, voler tassare un settore intero mi sembra proprio una mossa che guarda ad altro, molti qui hanno detto per rubare una fetta di quel mercato, a me sembra più per distruggerlo a beneficio dei soliti noti.

 

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Da quanto ho visto e letto lo stato  si vuole prendere tutto il mercato, non sapendo pero' che per le box e tubi meccanici la fetta di popolazione che li usa non e' cosi vasta rispetto a chi usa pod ed elettronici, quindi per non fare discriminazioni tra le categorie interne tassa a tutti.....ma cosi diventa esclusivamente un mercato strettissimo quello dei meccanici......non considerando poi che se aumentano i liquidi, uno scomposto si puo' arrivare a pagarlo anche 30/40 euro, e al quel punto muore tutto, perche' 60ml per chi svapa di polmone durano molto poco!!!

Il problema e' che non c'e' un'associazione forte, o polotici che appoggiano il vaping, perche mangiano dalle multinazionali del tabacco, e quindi affogano il settore del vaping, che loro non conosderano come una passione come e'!!!

 

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È ovvio che è una mossa politica per avvantaggiare i riscaldatori di tabacco, così come lo è stato vietare i filtri alla menta nelle sigarette tradizionali ma mantenerlo per l iqos, una mossa assolutamente senza logica di esistere

Inoltre è una grave privazione della libertà personale non poter comprare tabacco vero on line  come si fa in tutto il modo e costringere la gente a farsi andare bene le porcheria che vendono i tabaccai,  vedo enorme difficoltà a reperire buon tabacco per eventuali estrazioni di aroma.

Il vaping lo stanno uccidendo con la falsa informazione: ho visto molta gente lasciare il vaping a vantaggio  del fumo per la paura di morire perché purtroppo siamo un popolo di gente ignorante che non sa nemmeno le tabelline.

Io non la uso la nicotina ma secondo me  togliere le tasse  e le limitazioni degli ml sulla nicotina e metterla su tutto poteva risanare il mercato del vaping, perché così i negozi riprendono a vendere liquidi già nicotinati in flaconi superiori a 10 ml e si ridurrebbe quasi a 0 il numero di chi fa i liquidi fai da te, non servirebbero neanche gli aromi scomposti e sarebbe una manna dal cielo per i negozianti. Ora non so se hanno reso possibile quello che ho scritto, ma una tassa su tutto del 25 per cento allontanerebbe i nuovi dal vaping, dovevano mettere una percentuale molto più bassa 5% e rimuovere tutte le tasse sulla nicotina e la limitazione da 10 ml.

Comunque a noi non cambia nulla, perché anche se spendiamo più soldi svapiamo lo stesso, ma facendo fallire i negozi di svapo ne pagheranno le conseguenze gli aspiranti vaper che invece continueranno a fumare.

La tassazione del 25% su tutto è assurda e farà fallire tanti negozi, ma non bisogna dimenticare che la principale causa del fallimento dello svapo è la FALSA INFORMAZIONE.
SERVE UNA CAMPAGNA STATALE DI SENSIBILIZZAZIONE VERSO LO SVAPO. è capitato 5 volte st estate di gente che mi vedeva svapare e diceva " pure io ho la sigaretta elettronica, l iqos"  😜😜😜 certa gente non è in grado di capire che ogni anno il fumo uccide quasi  il doppio delle persone morte quest anno per il covid e che lo svapo di basi di pg e vg non ha mai ucciso nessuno. SERVE UNA SENSIBILIZZAZIONE TIPO UK, CHE QUELLI SONO STUPIDI E NON CAPISCONO.

 

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Niente, raccolta firme e rivolte per ottenere sempre nulla. Sembra uno scenario già visto che ogni volta torna a ripetersi...

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A quanto pare la tassa non sarà applicata

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Inviato (modificato)

9 minuti fa, Haran Banjo ha scritto:

A quanto pare la tassa non sarà applicata

Per adesso

Spetta ora al parlamento stabilire se accettare o meno le norme scritte dal governo attraverso gli emendamenti e i voti di commissione e aula.

Modificato da VEGAS
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2 minuti fa, VEGAS ha scritto:

Per adesso

Spetta ora al parlamento stabilire se accettare o meno le norme scritte dal governo attraverso gli emendamenti e i voti di commissione e aula.

Ti ringrazio

Mi ero perso l'articolo

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