Pulse v2 bf 95 w

Pulse V2 è cronologicamente quarta ed ultima incarnazione della fortunata famiglia di mods bottom feeder inaugurata da Vandy Vape nel “lontano” 2018 ed ora presentata e proposta in buona parte rinnovata sul fronte dei materiali che delle soluzioni hardware con inoltre interessanti novità software.

Lo store online Sourcemore.com me ne ha fornito cortesemente un campione con lo scopo di redigerne questa recensione ed esprimere mio personale giudizio.

Spero piacevole la lettura.

Il sample Vandy Vape Pulse V2 mi è stato recapitato confezionato nel suo packaging sleeved cardbox retail, il più tradizionale degli astucci avvolto da un lembo cartonato sul quale stampate tutte le informazioni per la presentazione a vetrina del prodotto.

Su uno sfondo dal colore direttamente influenzato dalla finitura scelta per il dispositivo, nella faccia principale stampata con inchiostro plastico una fedele riproduzione di Pulse V2 ad occuparne la quasi totalità; sulla restante superficie disponibile indicato il marchio del produttore affiancato dalla “firma” dello youtuber Tony B. autore del progetto Pulse inizialmente fabbricato in parte (leggasi elettronica) per conto Vandy Vape negli stabilimenti Voopoo e noto ai più per il “Vandy Vape vs. Voopoo Vape Drama”: in cui egli istericamente e senza motivo alludeva a sabotaggi e ne presentava rimostranza per essere stato penalizzato nella produzione di alcuni dispositivi da lui disegnati a favore di quelli del proprietario delle fabbriche e contemporaneamente ne chiedeva immediato avvio con relativo aumento dei suoi “fees”. Si conosce come la vicenda sia finita, ma questa è una altra poco interessante e costruita ad hoc per avere visibilità, storia di trascurabile interesse.

Infine sullo stesso lato del lembo cartonato impresso in basso il nome della mod e con due piccole icone evidenziate alcune delle novità tra le quali supporto ad applicazioni mobili di controllo e manifattura con standard waterproof IP67, che l’ultima nata Vandy Vape ha tra le sue novità.

La faccia opposta invece dedicata a presentare il contenuto della confezione, l’indicazione degli indirizzi del produttore ShenZhen Vandyvape Technology Co. LTD, il numero di serie applicato con adesivo e l’elenco delle principali features della nuova Pulse V2 tra le quali spicca una poco comprensibile interrogativa caratteristica “Life Proof Design”. Misteri della comunicazione “orientale”.

Lo spazio disponibile nei due restanti elementi minori dello sleeve occupato da una riproposizione in forma “ristretta” della faccia principale, di certo utile per una ordinata “archiviazione”, codice QR per l’immediato accesso ai servizi social offerti da Vandy Vape, “Scratch&Check” a due fattori per la verifica dell’originalità dell’acquisto, codice a barre di tipo EAN con annessa indicazione della colorazione, numero di lotto con riferimento comunitario all’autorizzazione EC-ID.

Infine, per ultime, stampate le legalmente obbligatorie icone attestanti le certificazioni ottenute per l’ammissione del prodotto alla vendita.

Sfilato il cofanetto dall’avvolgimento decorativo e sollevatone il coperchio all’interno della nera scatola trovano posto ordinati in due livelli:

● mod Vandy Vape Pulse V2, nel caso del campione ricevuto in colorazione Flame Red Resin;

● adattatore per batterie formato 18650;

● nr. 2 “boccette” squeeze da 7ml di capacità massima;

● strumento per la rimozione delle boccette;

● cavo per la ricarica della batteria USB con connettore µUSB di tipo C;

● manuale di istruzioni multilingua, italiano compreso;

● guida rapida all’uso dell’app di controllo “Vandy”, esclusivamente in lingua inglese;

● materiale cartaceo vario comprensivo del talloncino attestante il superamento del controllo qualità, guida rapida alla corretta scelta di atomizzatore e batterie, certificato di garanzia ed in stile Vandy Vape l’immancabile VCard pubblicitaria.

Vandy Vape Pulse V2 è una leggerissima mod di tipo bottom feeder alimentata da singola batteria INR di formato 18650 oppure 2x700 e realizzata partendo da polimero composto in proporzione tra ABS e Nylon, motivo alla base dei soli 100 grammi circa di peso complessivo al netto ovviamente di atomizzatore, e-liquid ed accumulatore, che ad eccezione di forme dagli angoli più ingentiliti poco o nulla differisce per dimensioni ai passati esponenti “Pulse”.

Allo stesso modo trascurabili le differenze strutturali esterne perché “ il grosso delle novità” risiede all’interno dei volumi nascosti alla vista e volutamente non accessibili se non, in caso di inesperienza e mancanza di buon senso, danneggiando irreparabilmente il dispositivo.

Uniche sostanziali dissonanze dalle passate produzioni e verificabili sul “campo” dall’utente sono evidenti nella nuova tazza con passo 510 dal pin forato come già in passato non autoregolante del diametro di 21mm ora saldamente fissata al corpo mod con 3 viti di sicurezza, che garantisce Vandy Vape essere, questa volta, definitivamente a prova di perdite, forse la più grande criticità progettuale del passato e causa di numerose premature failures.

Con essa alcune benvenute migliorie user-friendly apportate alla ergonomia della “scocca” del device ad influenzarne il quotidiano utilizzo, altrimenti ordinatamente identica ed ancorata al passato nella disposizione dei volumi della spoglia struttura portante con tanto di riproposto branding dalla enorme incisione sullo stesso dei lati minori e l’uso di pannelli removibili, sui quali attualmente applicati inserti in resine multicolor oppure monocromatiche ma macrotexturizzate, unica semplice soluzione di variazione decorativa della intera produzione.

Degna di nota, invece, la ripensata “boccetta” contenitore e fonte di alimentazione per risalita all’atomizzatore, che nella nuova mod di casa Vandy Vape definirei con un iperbole quasi “rivoluzionaria” per struttura e modalità di fruizione.

In Pulse V2 al posto dell’ormai tradizionale flacone in morbido silicone con tubicino di risalita da innestare direttamente a contatto con il canale di portata realizzato nel terminale “positivo del pin” della tazza, studiato un nuovo sistema ibrido di contenimento degli e-liquids che forse, a ben pensare, senza ombra di dubbio è la prima vera maggior novità proposta in Vandy Vape Pulse V2, altrimenti catalogabile quale “vecchia Pulse Pimped Edition” a fini pratici come mera riproposizione “svecchiata” di un ormai vetusto progetto.

Non un qualsivoglia “boccino squonk”, bensì un insieme di elementi in differenti materiali che opportunamente assemblati ne svolgono egregiamente la funzionalità, giudizio applicabile al breve periodo d’uso fino ad oggi dedicatole e soggetto magari ad eventuali future puntualizzazioni, che ne moltiplica razionalmente l’approccio in barba alle numerose tipologie di beccucci attualmente utilizzate dall’industria del vaping.

Con un semplice cilindro cavo in silicone alimentare chiuso ai vertici con anelli metallici ai quali avvitati tappi, servito su un piatto d’argento il “festival del come ti riempio oggi la boccetta?”: con il tradizionale refill dall’alto svitando il cup superiore dopo averla rimossa dalla mod facilmente e senza “smontare nulla”, persino senza rimuovere uno dei pannelli decorativi laterali? Oppure avvitando una refill soft bottle all’innesto 510 per una pratica e veloce ricarica? E perché, altrimenti, non “stappare” il fondo del cilindro e versane direttamente all’interno il proprio e-liquid preferito con l’aiuto della più igienica tra le pipette galeniche?

Vi è innegabilmente una numerosa varietà di opzioni, anche non citate, ma tutte egualmente veloci, immediate e soprattutto “pulite”. Ben fatto Vandy Vape! Ora la “versione 2 di Pulse” inizia ad avere un suo “perché” nonostante le attuali assenze di feedback sulla sua longevità che solo il tempo sarà capace di fornire in merito anche alla solidità complessiva della soluzione adottata.

Segno di ulteriore novità un display più grande ed a colori incastonato nella parte frontale tra i pulsanti di attivazione e di regolazione disposti pedissequamente come nelle passate iterazioni della squonk mod Vandy Vape, ed assieme al connettore micro-USB di tipo C, utile solo per la ricarica della batteria, ne fa intuire evoluzioni anche sul piano dell’elettronica che “brillante” in precedenza non è mai stata.

Il controller proprietario è il Vandy Chip di terza generazione e già visto all’opera in Swell, mod dual battery dell’estate del 2019, con immutati pregi, difetti e simpatiche tecnologiche soluzioni per la felicità dei “nerds dello svapo” dalla circuit board multi-layer “affogata nel corpo mod” ed inoltre realizzata secondo i dettami IP67 dello standard internazionale IEC 60529 che ne certificano la completa protezione all’ingresso di polveri e resistenza all’immersione in acqua fino ad 1 metro di profondità per un massimo di 30 minuti; il che rende anche Pulse V2, in caso di necessità, interamente lavabile con acqua corrente previa rimozione di accumulatore, flacone squonk ed ovviamente atomizzatore.

Nella più recente versione Vandy Chip oltre a garantire le canoniche misure di sicurezza a conservazione di hardware ed utente, permette a Pulse V2 di raggiungere i 95W con steps al singolo ohm di potenza massima erogabile in congiunzione con accumulatore di formato 21700 per la modalità VariWatt, 6,0V con incrementi decimali se utilizzata in VariVolt; offerta inoltre la possibilità di regolazione per lo svapo in controllo di temperatura per acciaio, titanio e nichel200 con la gradita opzione di raffinarne le prestazioni modificando, per i tre materiali, i coefficienti TCR. Presente infine la funzionalità ByPass per simulare una mod meccanica ma al riparo da spiacevoli accadimenti grazie alle protezioni mai disattivabili.

La selezione della modalità preferita così come tutte le regolazioni del caso sono offerte tramite una colorata ma demodè interfaccia grafica ad icone ispirata palesemente agli smartphones, personalmente ritenuta affatto utile e largamente penalizzante se proiettata in display così minuscoli, accessibile con la simultanea pressione dei due pulsanti di regolazione, dove un po’ in barba al concetto di immediatezza sarà possibile attivare oppure inibire alcune funzioni, regolare la luminosità del display, impostare il tempo di stand-by, scegliere il comportamento quando “bloccata” ed accedere allo stadio radio bluetooth per demandare l’incombenza nella navigazione tra i menù e dei settaggi più certosini ad una più “comoda” apposita applicazione installabile su sistemi Android (versione 6.0 e successive) ed iOS.

Già dal primo avvio Vandy App, versione Android quella provata, si dimostra ancora abbastanza acerba nel suo stato di sviluppo e priva di alcuni contenuti in lampanti spogli placeholders mancanti di informazioni forse presenti se utilizzata in altri territori, per tale motivo graditi sarebbero stati inserimenti “magari generalistici per i paesi ancora non serviti” anche solamente per domare quel senso di “incompiuto” che la interfaccia propone allo stato attuale.

Soprassedendo a ciò ed interpretando forzatamente Vandy App come la obbligatoria prosecuzione dei settings accessibili su mod, la mesta applicazione garantisce l’unico accesso ad alcuni parametri altrimenti occulti ed a fondamentali procedure di manutenzione. Solo tramite l’applicazione è purtroppo data la possibilità di editare 4 tra le 5 curve di erogazione disponibili, in modo intuitivo ed immediato per poi “riversarle” sul device; allo stesso modo l’installazione di eventuali aggiornamenti del firmware così come auspicabili nuovi “temi” per la interfaccia utente ad esclusivo appannaggio del precoce software; scelta questa ampliamente penalizzante ed insensata, riferita alla gestione degli aggiornamenti di sistema, che mi trova come penso si evinca totalmente in disaccordo. La scellerata decisione di fatto taglia fuori una enorme papabile fetta di utenti non avvezzi alle ultime diavolerie tecnologiche, non in possesso di smartphones all’ultimo grido, oppure perché semplicemente impossibilitati al libero accesso agli applications market places da “restrizioni amministrative aziendali” e perché no restii ad installare software non necessario sui propri dispositivi.

Perché cara Vandy Vape non concentrare gli sforzi di sviluppo su un semplice limitato eseguibile da fruttare su personal computer, in coppia con il comparto USB del circuito di controllo invece di spendere risorse e tecnologia, ispirandosi ad esempio ad eScribe di Evolv per i suoi chipset DNA e come chiaramente attinto per questa versione mobile al gestionale SXi di SxMini? Forse troppo facile e di “sicura indeterminata longevità” al riparo da eventuali rimozioni della pubblicazione dagli app stores Google ed Apple, evenienza quest’ultima sempre “dietro l’angolo” a causa della eterogeneità delle legislazioni dei singoli paesi?

Passino le sostanziali differenze culturali, le arzigogolate ed incomprensibili strategie industriali, l’eterno scontro tra Oriente ed Occidente, tra Bene e Male, rincaro la dose con Alieni e Terrestri, ma questo è con tutta sincerità darsi immotivatamente la “zappa suoi piedi”?

Basito!

Ecco il piatto è servito! Senza andare a cercare il pelo nell’uovo magari nel perdurare di tale filosofia già causa del passato “Drama by Tony B.”?

Ahh, dimenticavo di segnalare la presenza dell’ambita funzione “anti-lost”: nello sventurato caso che tra la miriade di dispositivi accumulati nel tempo e disordinatamente ammucchiati in un angolo si sia impossibilitati nell’individuare Vandy Vape Pulse V2, sufficiente solamente per merito e per mezzo di Vandy App attivare un cicalino che come “una sveglia ne agevolerà un rapito ritrovamento”, in pratica la feature del secolo…

Negli scampoli di tempo dedicati alla pratica ho preferito mettere Vandy Vape Pulse V2 alla prova sia abbinata ad un atomizzatore indirizzato allo svapo di guancia, che in congiunzione ad uno “polmonare” nettamente più esoso in termini di risorse energetiche per cercare di valutarne la complessiva efficienza, raffrontando il comportamento generale con quello teoricamente ottimale risultate dai calcoli matematici.

Per tale motivo una volta accoppiata la mod allo smartphone e cercato invano la presenza di aggiornamenti firmware, ho provvedo a disattivarne lo stadio bluetooth, a ridurre al massimo la luminosità del display ed ad installare una batteria INR21700 Samsung 30T evitando così l’uso dell’adattatore 18650 di certo causa di flebile dispersione nel tentativo di simulare la migliore situazione che si avvicinasse all’optimum teorico.

Per la guancia con una build prossima all’ohm alimentata a 14W ho utilizzato Berserker V2 MTL RDA, sempre firmato Vandy Vape; mentre privo di dripper DL dello stesso produttore, ho dovuto “accontentarmi” di un Vapez Cloud Asgard Mini 25mm con setup dual coil per una impedenza complessiva di circa 0,20Ω a 40W di potenza erogata.

Con ognuno dei due vaporizzatori ho esaurito per due volte l’intera carica della batteria confrontando alla fine di ogni “esperimento” il numero medio dei puffs realmente effettuati con quello teoricamente ottenibile spremendo al massimo la cella, ricaricata sempre con caricabatterie esterno, tentando aspirazioni di circa 5 secondi.

Quale alla fine dei conti il risultato ottenuto? Pulse V2 è anche migliorata energicamente rispetto alle passate versioni?

Al termine dell’iniziativa e tirate le conclusioni Vandy Vape Pulse V2 è uscita un po’ malconcia dalla prova empirica con una efficienza energetica dell’elettronica risultante in calcolato 87%: frutto di medi 497 puffs in “configurazione MTL” sugli ottimali 571 e di 174 medi su 200 per quella DL.

Male, per un device dal costo approssimativamente maggiore rispetto alle attuali proposte di fascia mid-range, mi sarei aspettato almeno un doveroso 90%, forse l’inserimento nel circuito di base di funzionalità accessorie certamente prossime all’inutilità (personale giudizio) ha fortemente penalizzato il risultato finale relegando, quanto a prestazioni, Pulse V2 nel grande calderone delle mod regulated “sufficienti” oggi disponibili.

Ma nel computo tra difetti, pregi e personali opinabili critiche nello scarso panorama delle produzioni “squonk mod” di fascia media, come non prendere in considerazione Vandy Vape Pulse V2 per, volendo,  pensionare il vecchio modello oppure come dispositivo palesemente più completo e prestante da affiancare alla immarcescibile regina del gruppo Pico Squeeze di Eleaf?

Nonostante tutto l’imparziale pignolo esposto Vandy Vape Pulse V2 è nell’accattivante veste cromatica: leggera, “pulita di gestione nella innovativa boccetta”, dotata di applicazione “anti sbadati” dalle indispensabili features e soprattutto interamente lavabile senza temere di bel getto di acqua corrente; poi, con sincera chiarezza, attualmente migliore opportunità in questa fascia di prezzo non ve ne è.

Ringrazio lo store online sourcemore.com, nella figura di Ms.Ella, per avermi messo a disposizione gratuitamente l’oggetto di queste personali considerazioni, che nel caso si voglia per necessità o per semplice aspirazione collezionistica acquistare Vandy Vaper Pulse V2, offre la possibilità di averla in tutte le colorazioni al prezzo scontato di $ 37,86, circa € 32,00, utilizzando il coupon code promozionale VVP in fase di checkout.

• https://www.sourcemore.com/vandy-vape-pulse-v2-box-mod.html

Ringrazio inoltre svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami e come non ringraziare tutti Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi preziose critiche e/o utili consigli.

Grazie.

In caso di necessità a seguire i links per il download diretto dell’app Vandy per sistemi Android ed iOS:

Questa Mod mi è stata inviata da  Sourcemore, che ringrazio, per una recensione.

La Pulse V2 bf 95 w Box Mod by Vandy Vape & Tony B Project, arriva in una scatola con stampata una foto del prodotto al suo interno, il nome del brand, quello del modello e quello del designer.

All'interno troviamo anche un adattatore per batterie 18650, il cavetto Type-C, una boccetta di ricambio trasparente con un utensile dedicato, il libretto d'uso anche in italiano, un pratico manuale che riguarda l'uso della App, ed il solito materiale cartaceo.

Specifiche:

La versione in mio possesso è la Carbon Silver e per quanto concerne le varie colorazioni disponibili e le specifiche tecniche dettagliate, vi rimando ai seguenti link: Sourcemore, Vandy Vape.

Aspetto estetico e caratteristiche principali:

Classica bf single Battery con Squonk laterale, che a discapito di un design molto classico e poco accattivante, presenta delle peculiarità interessanti.

Strutturalmente ritroviamo lo stesso materiale ( ABS Nylon ), presente su altre Mod di Vandy Vape, come la Swell e la Pulse X, tanto che questa nuova Pulse V2 è una sorta di Mesh-up tra le due.

La parte frontale è sostanzialmente identica a quella della Swell, stessi tasti, stesso display a colori, stessa disposizione...l'unica differenza è la presenza della più attuale presa Type-C.

Della Swell mantiene anche l'ottima caratteristica di impermeabilità, tanto che, una volta tolte tutte le parti amovibili, la si può lavare senza alcun timore.

Della Pulse X mantiene sostanzialmente le dimensioni e l'impostazione strutturale, con i due sportellini asportabili, uno per poter inserire la batteria e l'altro per permetterne l'estrazione.

Pur somigliando alla Pulse X, è meno tozza, leggermente più ergonomica, ed hanno eliminato quello scasso tra il frontale e la boccetta che ho sempre trovato orribile, optando per una soluzione sempre originale, ma che non preclude l'estetica della Mod in vista frontale.

Caratteristica peculiare della Pulse V2 è invece la nuova boccetta da 7 ml, che non necessita di essere estratta per essere riempita, ma tramite un tappo filettato posto sulla base della Mod, è sufficiente, una volta svitato, versare il liquido all'interno della boccetta è riavvitare il tutto.

Una volta svitato il tappo è possibile anche estrarre la boccetta per poterla lavare o sostituire.

Display e funzioni:

Display e software che già conosciamo, essendo identici a quelli della Swell, ma dato che la Pulse V2 è una Mod single Battery che può ospitare anche una 21700, è limitata a 95 w di potenza, con una grafica più sobria e con l'aggiunta della funzione App all'interno della quale troviamo il QR Code che ritroveremo anche al seguente link:  App.

Utilizzo ed impressioni personali:

Pur essendo una Mod con un'estetica classica ed avendo la boccetta laterale, cosa che non ho mai amato particolarmente, la Squonkata, grazie alla boccetta non troppo morbida ed all'ampia finestra sullo sportellino, risulta semplice e facilmente calibrabile, con un risucchio del liquido in eccesso molto rapido.

Il sistema per refillare è geniale, rapido, funzionale ed a prova di perdite.

Il circuito è il classico chip di Vandy Vape, fa il suo, con un menù ricco di funzioni ( anche troppe ), che rimane però intuitivo e funzionale.

Mod che straconsiglio a chi cerca un prodotto "intelligente", dal costo contenuto, da usare tranquillamente tutti i giorni e da poter maltrattare senza troppi patemi.

Per gli eventuali acquirenti Sourcemore mette a disposizione il codice sconto VVP, valido fino allo 08/10/2020, che permetterà di acquistare la Pulse V2 bf 95 w Box Mod a $ 37.86.

Buongiorno cari vapers,

oggi vi voglio parlare della Pulse V2, box bottom feeder circuitata di casa Vandy Vape che mi è stata gentilmente inviata da http://www.sourcemore.com per una recensione gratuita.

Ultimo prodotto della serie pulse, questa box realizzata in collaborazione con Tony B riprende tutti i pregi delle precedenti versioni e incorpora alcune novità, tra cui quella di una tecnologia waterproof a protezione del circuito.

Ci arriva a casa in una solida scatola di cartone sulla cui sleeve nella parte frontale salta subito all’occhio la mod rappresentata nella colorazione scelta. Sul retro sono riportati il contenuto della confezione, alcune informazioni sul produttore e sulle caratteristiche principali del prodotto, e il codice seriale. Sui lati troveremo invece i classici marchi di certificazione e il codice scratch and check che ci permetterà di verificarne l’autenticità.

All’interno della confezione troviamo:

1 x Pulse v2 box mod

1 x boccetta di ricambio soft

1 x adattatore per batterie 18650

1 x tool per la rimozione della boccetta

1 x cavetto µUsb type-C

1 x manuale di istruzioni multilingua (italiano compreso)

1 x manuale di istruzioni per utilizzare la apposita app di controllo smart (solo lingua inglese)

4 x tagliandi di garanzia e uso in sicurezza delle batterie

La Pulse V2 è disponibile nelle seguenti colorazioni:

Quella in mio possesso è quella nella colorazione Carbon fiber black:

La Pulse V2 è una box bottom feeder in grado di erogare da 5W a 95W (con step di 1W) ed è in grado di leggere resistenze in un range tra 0.05Ω e 3Ω. E’ alimentata da una singola batteria 21700, 20700, oppure 18650 utilizzando l’apposito adattatore fornito nella confezione.

Ha dimensioni di 82mm x 28.5mm x 54.5mm per un peso di 102 grammi (con boccetta vuota e batteria esclusa).

Molto interessante l’impermeabilizzazione del chip con certificazione IP67 che lo proteggerà da infiltrazioni di liquido e sporco. VandyVape garantisce questa caratteristica indicando anche la possibilità di lavare la box direttamente con acqua corrente senza incorrere in problematiche. Personalmente non mi sentirei mai di testare questo tipo di lavaggio ma il fatto che il chip sia impermeabilizzato mi dà quella sicurezza in più di protezione da quello che è il principale motivo di rottura e malfunzionamento delle mod.

Su un lato, come è possibile vedere dalle immagini, troviamo il tasto fire e i tasti + e - , questi sono ben saldi nelle sedi e il feeling durante l’utilizzo è piacevole.

E’ presente una porta µUsb type-C attraverso la quale oltre alla ricarica sarà possibile effettuare aggiornamenti software.

Gli sportellini sono entrambi rimovibili e dei magneti li terranno in sede senza creare fastidiosi movimenti. Su quello frontale è presente una finestrella attraverso la quale sarà possibile schiacciare la boccetta per lo squonk, mentre rimuovendo quello posteriore sarà agevolata la rimozione della batteria.

Grazie alla tazza e alla larghezza della box sarà possibile ospitare atomizzatori fino a un diametro di 28mm. 3 viti a torx sulla tazza faciliteranno la rimozione della stessa in caso ci sia bisogno di una pulizia o un controllo accurato. Il pin è fluttuante ed autoregolante.

Andando a svitare uno sportellino sul fondo si può accedere alla particolare boccetta proprietaria da 8ml di capacità. La ricarica infatti, con questo innovativo sistema, viene effettuata a box capovolta senza bisogno di estrarre la boccetta, evitando così ogni possibilità di fuoriuscita di liquido nelle operazioni di reinserimento in sede. Ho trovato questo sistema davvero molto pratico e il refill risulta comodo e a prova di perdite. La boccetta è realizzata in un silicone non troppo morbido e il risucchio funziona a dovere. Essendo però proprietaria, non sarà possibile sostituirla con altre boccette di differente forma o materiale.

Con i canonici ormai 5 click del tasto fire andiamo ad accendere la mod.

Dotata di un ampio e chiaro schermo a colori sarà possibile avere accesso visivo a tutte le classiche informazioni, tra cui la possibilità molto richiesta di visualizzare contemporaneamente wattaggio e voltaggio. La luminosità è variabile per migliorarne l’utilizzo in ambienti soleggiati e avremo la possibilità di selezionare diverse colorazioni a seconda delle nostre preferenze.

Con 3 click del tasto fire sarà possibile variare la modalità di svapo, queste però andranno prima sbloccate in un menù di impostazioni a cui si accede premendo contemporaneamente i tasti + e -

Avremo a disposizione le seguenti modalità:

- Watts

- Tc (Ss, Ni, Ti) – In modalità Tc accedendo al menù avremo 2 nuovi sottomenù indicati da icone tramite i quali sarà possibile regolare il valore della resistenza letta e impostare il TCR del materiale utilizzato

- Volt

- Bypass

- Fir (il pulsante fire continuerà a funzionare anche quando sarà inserito il blocco tasti)

- Arr (aggiornamento automatico lettura della resistenza)

- App (attivazione del riconoscimento bluetooth per utilizzare l’applicazione per smartphone)

Premendo contemporaneamente i tasti + e – sarà possibile accedere al menù principale, qui oltre alle impostazioni che vi ho appena illustrato avremo:

- modalità sleep per regolare lo stand by automatico della box

- regolazione luminosità

- reset contatore puff

- Ui (selezione colori schermo)

- visualizzazione versione software

- visualizzazione codice QR che ci porta direttamente al download dell’app di controllo ufficiale per smartphone

- RST (reset a impostazioni di fabbrica)

Particolarità di questo device sarà la possibilità di un controllo bluetooth tramite applicazione per smartphone disponibile sia per sistemi operativi android che apple.

Personalmente trovo questa possibilità abbastanza inutile viste anche le opzioni disponibili, ma sicuramente ai più “smanettoni” potrà far piacere.

Come ultima cosa segnalo che la box è dotata di tutte le classiche protezioni che garantiranno anche al vaper meno esperto tutta la sicurezza durante l’utilizzo.

CONSIDERAZIONI FINALI

Vandy Vape ci propone un prodotto che mi ha davvero soddisfatto. La pulse v2 ha forme che la rendono ergonomica e piacevole al tatto, nonostante le dimensioni non proprio ridotte è realizzata con materiali che le conferiscono un senso di solidità mantenendo comunque un peso contenuto.

Le sue grafiche ci daranno la possibilità di scegliere tra un look più elegante e sobrio oppure di qualcosa di più giovanile e sportivo. Io personalmente ho molto apprezzato il carbon look del mio sample che, per mio gusto personale, me la fa preferire a tutte le altre opzioni disponibili.

Ma veniamo ora a quello che davvero conta, perché questa box presenta sì tanti pregi ma non è esente da piccoli difetti.

Durante le mie prove ho potuto constatarne la bontà di costruzione e del circuito, reattivo e dall’aspetto moderno e colorato. Le opzioni a nostra disposizione sono molte e personalizzabili, e una volta presa la mano con le impostazioni tutto è intuitivo pur garantendo una interfaccia bella e moderna. Ho apprezzato anche la possibilità di poter variare i colori del display, funzione non certo essenziale ma che dà quel qualcosa in più per rispecchiare i gusti personali.

Molto comodo il sistema di refill come anche la boccetta, nota di merito in particolare al silicone usato da VandyVape per realizzarla… Forse il più grosso problema che negli anni mi ha fatto allontanare dai sistemi bf è stato proprio il retrogusto impestante che inesorabilmente finiva per contaminare i miei liquidi, questa volta non è successo, se non in minima parte all’inizio...quindi che dire, brava VandyVape, solo per questo per me la box è promossa!

Non è però tutto oro quel che luccica, infatti, nonostante il più grosso problema della boccetta sia stato superato a pieni voti, alcuni piccoli difetti sono presenti.

Cosa di poco conto, ma che comunque per me è un errore, è il fatto di non poter effettuare la regolazione dei mezzi Watt, almeno nei primi 20W di potenza. Per chi come me svapa prettamente in mtl, questa è una mancanza abbastanza importante e, nonostante io non chieda una regolazione troppo di fino, vorrei almeno che questa opzione fosse presente come lo è ormai sulla maggior parte dei prodotti in commercio. Sicuramente ci sarà la possibilità di una modifica tramite un aggiornamento software e spero che il produttore lo prenderà in considerazione.

Altro problema, questa volta più importante, è la non precisa lettura delle coil da parte della box. Con ogni atom o build usata ho sempre riscontrato uno scarto iniziale compreso tra +0.02Ω e +0.05Ω nonché una variazione del valore letto durante l’utilizzo di circa +0.02Ω.

Utilizzando la box in VW questo non è un grosso problema, ma potrebbe diventarlo per un uso in controllo della temperatura dove la precisione è fondamentale. VandyVape ci viene comunque incontro dandoci la possibilità di modificare manualmente il valore della coil letta, ma non vorrei che questi leggeri sbalzi durante l’utilizzo potessero comunque influire.

In generale il mio giudizio resta positivo, considerandola una ottima box bf low cost per chi come me non pretende un circuito da high end e utilizza per lo più la classica modalità in variwatt.

Vi lascio un’ultima immagine di confronto che vi darà una idea più chiara delle effettive dimensioni

Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento resto a vostra disposizione.

Vi ricordo che è possibile acquistare questo prodotto sul sito http://www.sourcemore.com al prezzo di $37.86 inserendo il codice “VVP” in fase di acquisto.

Ringrazio inoltre svapo.it per lo spazio gentilmente concessomi per questa recensione.