Genovese

Non avari nessun fastidio nel refill. Basta appoggiare la boccetta al "vetro" (che poi è plastica) e lasciar colare il liquido sino a riempimento.

La differenza più grande è che lo Spica rende molto bene sui tabacchi chiari, mentre il ByKa sugli scuri.

Mi auto-quoto. Purtropèpo, come volecasi dimostrare, tutto l'interesse per questo meraviglioso atomizzatore già in giro da tempo è servito a creare hype e spingere il prodotto che, guarda il caso, è proprio distribuito in Italia da qualche shop con cui il canale YpuTube che lo ha sponsorizzato è molto affine... Si dice che a pensar male si fa peccato... ma valutate voi!

All'interno della confezione (tra l'adattatore per la batteria e la boccetta di ricambio) dovresti avere il gancio per estrarre la boccetta senza fatica!

Scusate, ma solo io avverto un calo drastico dell'aroma quando vado a strozzare l'aria nel V7 e nel V8? Ho cercato di avere un tiro più contrastato, ma va a discapito del gusto.

Buongiorno a tutti, vorrei presentarvi questa box della Vandy Vape, in collaborazione con Tony B, che mi è stata gentilmente inviata da Sourcemore per una recensione a seguito della mia esperienza d'uso. Apro la confezione e trovo: La box con una boccetta per il liquido già montata Una boccetta di riserva di colore scuro (quella già montata è trasparente) Un adattatore/riduttore per batterie 18650 Un cavetto USB-C per la ricarica Svariati fogli con le istruzioni e le raccomandazioni varie Il foglio di garanzia Primo impatto Era da tempo che non usavo una box per il bottom feeder, sfruttando i miei atom bf come dripper, e mi ha fatto davvero piacere rivedere nell'estetica di una box il "buco" per poter premere la boccetta. Da amante delle box squadrate mi è piaciuta anche se la ho trovata di dimensioni lievemente maggiori rispetto alle box dual battery (non bf) che uso di solito. In altezza è equiparabile, se non minore, rispetto a queste ultime ma è effettivamente più larga e più spessa. La larghezza è giustificata dalla necessità di ospitare oltre alla batteria anche la boccetta per lo "squonk" ed il circuito, e lo spessore è giustificato dal fatto che ospita un display a colori più ampio dello standard per queste box. Il peso è invece minore rispetto alle mie altre box, infatti l'intera struttura è in una mescola plastica (credo nylon) che le conferisce estrema leggerezza nonché una resistenza a graffi ed urti superiore a quella di materiali più "nobili". Adoro le box squadrate perché tengo spesso la box sulla scrivania mentre svapo al lavoro, e con queste, al contrario di tante altre meno stabili, non mi devo preoccupare di appoggiarla in modo che non cada sul tavolo con le ovvie conseguenze... Il "touch & feel" è ottimo, lo sportellino frontale permette di raggiungere la batteria e la boccetta di liquido, quello poteriore si rivela quindi superfluo; gli angoli stondati offrono un ottimo grip ed una comoda presa. Estetica e dimensioni L'esemplare inviatomi è di colore "Flame Red Resin", ma è disponibile in altre cinque colorazioni. Alle quattro colorazioni previste per il lancio della box si sono aggiunte infatti le colorazioni a tema "fibra di carbonio" che a me personalmente piacciono tantissimo. Questa è una foto di tutte le colorazioni disponibili. Dimensioni Altezza 82,3mm Larghezza 54,7mm Spessore 28,4mm Dati tecnici e menù del circuito: La box è molto pulita nell'estetica: gli sportellini, il retro e la base sono stati lasciati intatti e tutto quello che poteva esserci è stato concentrato sul lato del display (a colori) dove troviamo il tasto "Fire/Power" ed i tasti "Più" e "Meno" e la presa USB-C per eventuali futuri aggiornamenti software offerti da VandyVape o la ricarica (sconsigliata) della batteria in caso di emergenza. Vandy Vape certifica che il circuito sia dotato di una "waterproof technology" che quindi non ci deve far preoccupare nè il liquidi contenuto nella boccetta del bottom feeder, nè un'eventuale infiltrazione dall'esterno. Ovviamente solo l'alloggiamneto del circuito è protetto, quindi fate attenzione a non far entrare liquidi dalla porta USB-C e dai tasti. Sul display sono mostrati: Carica della batteria Carica della boccetta del liquido La modalità in cui la box sta funzionando (sono 6 quelle disponibili le vedremo tra poco) I dati relativi alla modalità impostata Il numero di puff La durata (in secondi) dell'ultima svapata Mentre le modalità di erogazione tra cui possiamo scegliere sono 6: Power Mode / il classico VariWatt con il limite di poter settare solo i Watt interi con step di uno in uno: magari per uno svapo MTL sarebbe stato apprezzato almeno il mezzo Watt, se non il singolo decimale almeno sino a una certa soglia. 3 TC Mode / il controllo di tenmperatura che funziona con NI, SS, TI ByPass Mode / eroga corrente in base alla batteria, diventando a tutti gli effetti una box meccanica VOLT / permette di regolare l'erogazione settando i Volt desiderati Entrando nel ricco menù del circuito Vandy Chip, aggiornato da Vandy Vape per questa nuova uscita, abbiamo l'interessante possibilità di disattivare quelle modalità di erogazione che non ci interessano. Il tutto avviene con uno switch, molto simile a quello che serve ad attivare e disattivare le opzioni sui telefoni cellulari. Questa immagine fornita dalla casa produttrice è molto esplicativa Navigando nel menù possiamo inoltre: Settare il periodo di tempo di inattività dopo cui la box va in stand by (da 5 a 30 minuti) Settare la luminosità del display Resettare il conteggio dei puff Scegliere il colore del tema del display tra i 6 disponibili (rosso, blu, verde, arancio, viola, azzurro) Controllare la versione sofware installata (VandyVape ha fatto capire che ci saranno aggiornamenti) Leggere il codice QR con cui scaricare sul proprio cellulare la App di VandyVape Riportare la box alle impsotazioni di fabbrica con un reset totale Il display si può ruotare, ma essendo in posizione verticale (e non destro/sinistro come moltre altre box) non trovo il senso di settarlo sottosopra La box presenta un attacco standard 510 per ospitare tutti gli atom attualmente in commercio. Legge resistenze da 0,05 a 3,0 Ohm (quindi adatto allo svapo MTL, flavour o DL) e garantisce erogazione da 5 a 95 Watt di potenza. Io l'ho testata con diversi atom, sia in BF sia con tank. Essendo la tazza piatta e senza scalini o limitazioni non ci sono problemi di dimensioni per gli atom: potete montarci qualsiasi cosa. Fino a 28mm non avrete il problema di avere un atomizzatore più largo della box, se andate oltre dovrete accontentarvi di vederlo spuntare ai lati. Erogazione: Con gli atom da guancia ha un'erogazione precisa e puntuale anche se sarebbe gradita la possibilità di settare almeno i mezzi Watt. Con settaggi da flavour e da polmone si comporta bene: dove non si sta a guardare il mezzo Watt l'erogazione è potente e fa lavorare con soddisfazione le resistenze montate. Io l'ho spinta sino a 80 Watt dei 95 disponibili, ma direi che c'è ampio margine anche per gli amanti dei wattaggi più alti. Batteria: La gestione della batteria mi è sembrata buona. Può ospitare batterie di tipo 21700 e 20700 o, montando l'apposito adattatore in confezione, le 18650. Quindi si può arrivare ad avere anche una riserva da 4000 mAh di capacità. Il circuito gestisce bene la cella e con la possibilità di montare svariati tipi di batteria non rimarrete certo a piedi avendo la possobilità di sceglierne la capacità sia che la usiate in MTL sia che la usiate in flavour o DL. Sistema bottom feeder, squonk, boccetta, ecc ecc: Vista la particolarità di questa box che ne stabilisce la caratteristica principale mi sembra doveroso dedicare alcune osservazioni al sistema di "squonk". VandyVape tende a sottolineare come la boccetta del bottom feeder sia perfettamente in asse diretta con il foro 510, e quindi garantisca una totale efficienza nel sistema di squonk. Il sistema di pescaggio è dotato di una cannuccia in materiale metallico molto rigido che pesca sino al fondo della boccetta stessa. Questa operazione è agevolata dal materiale della boccetta che la rende lievemente più rigida rispetto allo standard, evitando così squonkate a vuoto o scariche di liquido. Io, personalmente, la preferisco alle boccette estremamente morbide, avendo il pollice pesante preferisco un buon contrasto quando vado a spingere il liquido. Un'altra caratteristica innovativa è dovuta al fatto che la boccetta non sia semplicemente alloggiata all'interno della box, ma venga montata su un tappo che va a trovare la sua posizione sul fondo della box stessa e, tramite un meccanismo a vite, permette di fare un refill senza dover disinnescare la boccetta dal fondo del pin. Con questo sistema è praticamente impossibile sporcarsi o sporcare le superfici anche in fase di refill. Se la mia spiegazione non fosse chiara vi lascio con due immagini esplicative fornite direttamente da VandyVape. Contro: Personalmente mi sarebbe piaciuto avere la possibilità di settare almeno i mezzi Watt sino alla soglia dei 20 (la mia soglia MTL), ma ho anche altre box che non me lo permettono e le uso regolarmente Pro: Le 6 modalità di impostazione del menù La possibilità di settare qualsiasi cosa tramite il menù del VandyChip Il sistema di refill della boccetta di squonk, grazie al tappino sul fondo della box e quanto di più comodo e meno sporchevole si possa desiderare. Potete trovare la box sul sito Sourcemore a questo linki qua: https://www.sourcemore.com/vandy-vape-pulse-v2-box-mod.html Inserendo il codice VVP all'atto dell'acquisto la portate a casa ad un prezzo praticamente dimezzato, di soli 37.86 $ Ringrazio Sourcemore per la fiducia e lo staff del forum per lo spazio concessomi.

Io lo ho ordinato, ma al momento risulta ancora in preorder. Quando mi arriverà scriverò le mie impressioni.

Apro questa discussione sperando di potermi togliere qualche curisoità. La domanda principale è: "Come nasce un clone?" Come tutti sappiamo quando esce un nuovo atom high end (o comunque relativamente costoso) non passa più di un mese che salta fuori il clone made in China. Ma all'atto pratico come nasce un clone? Ho chiesto ai pochi clonatori di cui ho avuto i contatti, ma sono tutti piuttosto vaghi e restii nello spiegare come lavorano. Nel tempo ho sentito diverse teorie relative al modus operandi. La prima teoria, che poi è molto logica, è che tanti atomizzatori di alta fascia vengano fatti produrre direttamente in Cina, e che quindi la casa produttrice si ritrovi in casa il progetto fatto, con la possibilità di produrre un numero maggiore di cloni e venderli a prezzo ribassato. In questo caso si tratterebbe di una vera e propria sovrapproduzione più che di una copia. Un'altra teoria molto plausibile è che chi clona venga in possesso di un originale e riesca a farne facilmente una copia magari a seguito di una scansione in CAD. La cosa strana è che spesso vengono clonati in tempo record degli atomizzatori andati esauriti al day one, e si trova il clone ancor prima della seconda batch. C'è poi chi sostiene che alcuni arrivino a creare il clone addirittura dalle foto pubblicate, infatti alcuni modder a volte tardano a svelare dettagli importanti come il deck o l'interno della campana. Mi piacerebbe se ne potesse discutere senza addentrarci in quegli argomenti vietati dal regolamento.

@Ale.r19 esce in questa settimana!

Al momento credo (sepro di non sbagliare) che tutti i cloni dello Sprint siano solo in pre-order, quindi per un po' non vedremo recensioni

Secondo me il mondo della sigaretta elettronica si è suicidato con la sua prima versione di una decina (più o meno) di anni fa. Quando ci fu il boom delle e-cig, e c'era un negozio ad ogni angolo di strada, tutte le persone che conosco (e dico tutte) hanno acquistato almeno una sigaretta elettronica aspettandosi il miracolo. Tutti andavano in giro con il laccetto al collo e la sigarettina a portata di labbra. Tra aromi che erano quel che erano, cartomizzatori che, quando non erano difettosi, duravano si e no 3 giorni e poi erano altre spese, negozianti totalmente impreparati che consigliavano a ca**o e soprattutto dispositivi che se non tenuti in perfetto equilibrio perdevano liquido ovuqnue, la gente ci ha messo poco a chiuderle in un cassetto e tornare alle più pratiche e soddisfacenti sigarette. Dopo un flop del genere pochissime persone si sono sentite di dare una seconda possibilità a questi dispositivi, e chi ha deciso di farlo ha dovuto affrontare spese abbastanza alte (altro che box e atom a 30€ come adesso). Ecco, secondo me questi sono i motivi dello scarso successo delle e-cig.

Con me sfondi una porta aperta, non sono un fan sfegatato del DNA. Svapo esclusivamente di guancia e quindi una buona gestione del VariWatt mi basta e mi avanza. Anche se nella Billet non paghi solo il DNA, ma paghi il marchio, e l'idea/concetto che c'è dietro (senza entrare nel merito se sia una spesa giustificata o meno). C'è però da considerare chi ha esigenze differenti, ad esempio un circuito affidabile per il TC, o chi è particolarmente smanettone e gradisce settare da PC ogni minima impostazione della propria box. Per queste persone il DNA è quasi un'esigenza.

@qcig sennò prendine una manciata qua, e in attesa che arrivino (15/20 giorni) spera non si rompa il tuo. https://www.3fvape.com/misc/45014-sxk-replacement-glass-tank-tube-for-dvarw-mtl-fl-facelift-rta-22mm-transparent-35ml.html?search_query=dvarw+fl+tank+sxk&results=107

Ho già fatto presente al produttore entrambe queste necessità, specialmente quelle relativa ad una porta microUSB o USB-C per settare il DNA. Ormai il progetto è in fase avanzata (sono praticamente ultimate) e la vedo dura possano integrare il tutto subito (anche se devo dire che mi hanno dato una risposta che sembrerebbe affermativa).

@qcig Il clone YFTK è 1:1 ed i vetri sono compatibili. Io, fossi in te, ci proverei.. alla fine costano 5€. Sennò, con un po' più di pazienza, li ordini dalla Cina.