Monoblocco :ghianda box mod

Ciao a tutti.

Vi presento la mia ultima creazione, la Ghianda box mod. 

Non posso dire che mi manchino le box, ma ho scoperto che mi piace costruirle e ogni tanto me ne faccio una.

Questa è la mia prima monoblocco ed è uno studio per un'altra monoblocco che voglio fare. L'ho realizzata con un ramo di rovere (Quercia Cerro) , che ho tagliato 3 anni fa; da qui il nome della box. 

Il progetto che avevo allora era diverso ed avevo già tagliato il pezzo secondo quelle misure. La mia idea era quella di fare la classica box con sportellino. Usando invece questo tipo di portabatterie ho dovuto fare i conti con 6 mm in più. Il circuito, un yihi sx350j, sporge così di 2 mm dal legno. Non era possibile quindi incastonare l'ottone nel legno e ho quindi scelto di appoggiarlo e di fare penetrare quei 2 mm nell'ottone. 

All'inizio pensavo di realizzare i collegamenti in serie dei due portabatterie all'interno della box, in modo di avere una serie anche inserendo le batterie nello stesso verso. Mi sono però reso conto che, essendo i tappi conduttori, nel caso fossero venuti entrambi a contatto con un conduttore (monete, chiavi...) si sarebbe creato un corto-circuito. Ho quindi saldato assieme il fusto dei due portabatterie e le batterie andranno quindi inserite con versi opposti. 

Per lo schermo, ho pensato di colare della resina nella finestrella realizzata allo scopo in modo che facesse corpo unico con il frontalino, resina che ho poi levigato portandola allo stesso livello dell'ottone. Lo schermo è così protetto da urti polvere e liquidi. Probabilmente dalle foto non si vede questo coprischermo perché è abbastanza trasparente. 

I pulsanti li ho realizzati con lo stesso ottone usato per il frontalino. Non avendo a disposizione un tornio ho usato un trapano in combinazione ad una levigatrice.

Il legno é stato trattato con resina epossidica sottovuoto, sia all'esterno che all'interno. Dopo una rifinitura grossolana (grana 600), ho spalmato la resina sulla superficie del legno e l'ho quindi inserito in un sacchettino di plastica con un po' di resina degassatta all'interno ed ho chiuso il sacchetto togliendo tutta l'aria e distribuendo la resina su tutto il pezzo. L'ho poi messo sottovuoto finché la resina finiva di reticolare. In questo modo ho fatto penetrare la resina nel legno e nelle fessure che c'erano. Non equivale a stabilizzare il legno perché non penso che questa resina possa penetrare molto nel legno, tanto meno in un legno così compatto, ma vedendo alcune bolle che si sono sviluppate sulla superficie del legno, un po' di resina é sicuramente penetrata. Ho quindi scartavetrato fino ad arrivare al legno. Ho eseguito poi i fori e le fresature (caro vecchio dremel...), ho applicato la resina all'interno e vuoto di nuovo. Ho eseguito gli smussi e rifinito l'esterno con carta vetrata fino a grana 5000. Ho applicato nuovamente resina sulla superficie, messo il pezzo sottovuoto finché la resina non ha gelificato ed ho poi rimosso tutta la resina che il legno non aveva assorbito. La box ha quindi un aspetto lucido come verniciato, ma a livello tattile é possibile percepire le fibre del legno che danno cosi una sensazione setosa. Il legno ha anche acquisito tonalità e riflessi. 

Per la camera a vuoto ho modificato una vecchia pentola(mantiene il vuoto per almeno una settimana) e il vuoto viene realizzato attraverso il collegamento all'aspirazione del compressore. Questa camera la uso anche per degassare la resina in altri progetti. 

Nelle varie lavorazioni ho commesso alcuni errori e certi particolari non sono precisi. Questi errori mi hanno però dato modo di studiare dei modi diversi di procedere. Devo dire che comunque il risultato finale è stato superiore alle mie aspettative. 

Mia moglie dice che per me questa box è troppo piccola, che non è adatta ad un uomo, che è troppo fine per me... Mi sa che ne devo fare un'altra....