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TTTommm

Aromi tabacchificio 3.0


1.112 messaggi in questa discussione

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5 minuti fa, 0zero0 ha scritto:

Hehehe... Ora al caro @Nicolasan gli verrà l'ansia da prestazione :rotfl

😁

Mi sono sempre chiesto come cavolo fanno, lui e altri giganti del forum, ad avere tali risultati senza tc. In un altro suo post scriveva che il cotone delle sue coil al centro non diventa mai nero...

Rosico non poco!

Modificato da Nick81
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Vi dirò di più… alcuni aromi (mi viene in mente il vecchio oriental lt…. Ne ho ancora un paio di boccette per 2021 da miscelare… quello con nuove etichette mai preso e mai lo prenderò) li preferisco quando la coil… o meglio dire il cotone… è un po’ sporco!

Prima di tutto bisogna fare una distinzione, come già accennato, tra cotone sporcato da residui di vaporizzazione, cotone bruciato e coil incrostata.

E riguardo quest’ultima c’è da fare una differenza tra coil annerita dal liquido (basta passare un po’ di carta assorbente per pulirla) e coil incrostata.

Quando arrivavo a vaporizzare pochi ml con una coil (chiaramente senza pulirla e aenza ricotonarla) mi ritrovavo una coil ultraincrostata con una marea di residui, anche di dimensioni generose, attaccati al wire. Il grosso dei saporacci deriva da queste incrostazioni che tendono a diventare quasi incandescenti durante la vaporizzazione finendo per fondersi con il wire e rovinare irrimediabilmente il cotone.

Gi atom che sto usando di più negli ultimi mesi sono lo chariot (con estensione arrivando ad una capienza di circa 5ml), il fev 4.5. Ogni tanto riprendo il by ka v10 che è l’ultimo atom che ho preso (e che secondo me, almeno il mio esemplare, ha un problema che non riesco a risolvere e che lo porta a deteriorate pesantemente l’aroma), il by ka se in versione nano (ne ho due… il primo che ho fisso in versione standard non lo prendo da un bel po’) ed immancabile un giro di tanto in tanto con uno dei miei gus.

Spesso uso anche il taifun GTR ma non lo prendo da un po’ perché ultimamente sto usando prevalentemente Kentucky, latakia e mix che li contengono.

Da un anno ho ripreso a pescare. Questa passione mi porta spesso a passare in spiaggia molte ore (sino a 12 ore… più altre 3-4 per gli spostamenti) e spesso in condizioni abbastanza ‘difficili’. Vento, freddo/caldo a seconda della stagione, salsedine, buio, mani sporche e maleodoranti, sabbia che si intrufola ovunque, pioggia ecc ecc.

In un primo momento avevo iniziato ad usare qualche tabacco chiarificato. Ma dato che questo non mi hanno mai convinto son subito ritornato ai miei cari estratti.

La box di fiducia per queste occasioni è una vecchia Pico che con mia sorpresa sta reggendo ancora. Si è spanata la filettatura del tappo batteria (probabile causa sabbia che si intrufola ovunque… non ho provato ma credo che anche la porta usb sia fuori uso) che ho sostituito con quello di una ancor più vecchia squeeze.

L’atom che mi accompagna è lo chariot (1a versione… ha anche la seconda ma non ho ancora nemmeno spacchettato il cartone in cui vbar me lo ha inviato! Preso per precauzione insieme a qualche spare part) con estensione. Questo perché in quelle condizioni, il refill diventa una operazione delicata e meno ne faccio meglio è. Generalmente me la cavo con un solo refill… nelle giornate più mosce ne faccio 2. Una 18650 carica e montata prima di uscire e due di ricambio. Generalmente me la cavo con due ma capita che debba montare anche la terza (questo in passato… ultimamente ho ridotto i consumi e capita raramente). Chubby da 60ml con almeno una ventina di ml di liquido a completare la dotazione.

Cerco sempre di rigenerare prima di uscire… ma spesso capita che nel week end esco di casa alle 3.30/4 del mattino e per pigirizia capita anche che mi limito a pulire la coil e l’atom (a secco aiutandomi con il jig, un piccolo cacciavite ed un po’ di scottex) ed a ricotonare al volo!

La coil che uso sullo chariot è in ss316l zivipf awg28 (un buon compromesso… i fili più sottili si incrostano più rapidamente… l’awg27 spesso non è il massimo per i tabacchi che utilizzo (e per lo chariot) e mi porterebbe anche a consumare inevitabilmente più batteria.

Coil tra 0.7 e 0.8 ohm (7~9 spire a seconda del diametro della coil) che utilizzo generalmente ad una 15ina di watt. Qualche watt in più magari con il primo tank (max 17) e scendo gradualmente (sino a 12 watt… poco meno per gestire le emergenze). Considerando le scarse condizioni di luce a volte capita anche di fare qualche tiro a tank vuoto… per fortuna ho imparato a percepire quando la coil stia diventando secca senza mai arrivare ad una steccata che sarebbe fatale per il cotone. Ovviamente bisogna cercare di vaporizzare sempre con coil molto ben irrorata.

In genere la ghiera dell’aria la tengo lasciando scoperti o due soli fori contrapposti (uno per lato) o posizionando la ghiera senza i fori contrapposti e scoprendo solo un foro.

Perchè lo chariot? Per la capienza come già accennato, per la versatilità e perché è quasi impossibile farlo perdere!

Inizialmente anche il costo aveva inciso parecchio nella scelta… oggi la cosa è relativa perchè per me è un atom davvero prezioso! E sta rispondendo bene anche dal punto di vista estetico e strutturale. Non presenta graffi evidenti (una volta ho portato il fev 4.5 e si è leggermente graffiato a causa della sabbia!) ed ho dovuto sostituire la campana qualche mese fa perché non riuscivo più a smontarla e, per farlo, l’ho rovinata irrimediabilmente!

Per il tipo di alimentazione i due fev mi consentono di mantenere la coil più pulita ma, se non trattati con cura e qualche accortezza, qualche perdita può capitare.

Il cotone con cui mi trovo meglio è il bacon v2. Cerco cotonature mai troppo abbondanti per favorire il flusso di liquido ma senza sfociare nella sovralimentazione.

Come heat flux cerco di stare tra i 180 ed i 200 mw/mm2. Qualcosa in più a coil nuova per poi scalare man mano che sento qualche cedimento della coil. Magari abbasso un po’ quando il tank è agli sgoccioli (oppure faccio un refill anticipato) dato che l’alimentazione spesso ne risente un po’ in questa circostanza ed anche perché spesso il fondo del tank finisce per avere il liquido un po’ contaminato dai residui di vaporizzazione.

Considerate che anni fa una 0.7 awg28 inox la mandavo ad una ventina di watt!

poi dipende molto anche dall’atom… con un fev vs quella coil la si può usare tranquillamente a 17 watt (l’atom scalda ma non è un problema… anzi quell’atom secondo me ha bisogno di calore!)… con un gus performa anche a 11-12 watt.

Bisogna abituarsi ad un vapore meno caldo (che spesso porta anche ad una  percezione dell’aroma differente), ad un colpo in gola meno aggressivo (sono a 1.5/2 mg/ml). Inizialmente, con l’abbadsamento dei watt, compensavo con tiri talmente lunghi che mandavo la Pico costantemente in protezione per il raggiungimento dei 10 sec (20 sulle Dicodes con cui non avevo questo inconveniente) di attivazione.

Oggi non mi capita più nemmeno con la Pico quindi mi sono abituato a tiri più corti anche con wattaggi medio bassi.

Ho scritto tanto in passato sull’argomento… il primo passo che avevo fatto era di aumentare il numero di spire senza aumentare il wattaggio (quindi riducendo il flusso di calore usato). Poi ho iniziato ad assestarmi sulle 7-8 spire e con l’aiuto del TC ho incominciato a studiare il comportamento delle coil con i vari atom cercando di trovare un compromesso tra prestazioni e longevità.

in linea di massima cambio comunque  coil (o pulisco… dry burn vietato… solo una grattata alle spire, le smuovo un po’ passando il jig all’interno, e passata con scottex e cotone con cui pulisco anche eventuali residui nel deck, campana e camino… prima di ricotonare) ogni giorno vaporizzando in media una decina di ml al dì.

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Il 23/2/2024 alle 16:44 , Infinium ha scritto:

Tieni sempre a mente che la tabaccheria nel 2024 non è un metro di giudizio. Il medesimo tuo perique tabaccheria, batch vecchia io lo facevo al 5% ed era più che intenso come l'equivalente tabacchificio fatto al 15%. 

Per me, visto che devi conoscere i tabacchi addirittura puoi partire dal 10% per latakia, oriental ed english. Se parti da subito al 20% con i tabacchificio tempo pochi mesi non senti più nulla. C'è anche un minimo di periodo dove devi adattare le papille gustative al tabacco. Io ho cominciato con il latakia e poco dopo, kentucky: inizialmente mi sembravano due liquidi quasi uguali. Dopodichè ho proseguito con il virginia: mi sembrava base neutra a confronto ma grazie a lui, ho cominciato a cogliere differenze tra latakia e kentucky. Svapare tabacchi è un viaggio, non avere fretta di arrivare o non te lo godi. 

Per il burley che è delicato 15-20% va bene ma è una tantum, come lui maryland e i vari sigari sudamericani (se si parla di tabacchificio). Più alzi la diluizione più in realtà quello che senti è solo ed esclusivamente lo zucchero di cui alcuni tabacchi come latakia e orientali sono ricchi; tantissime note vengono coperte.

Tenendo anche a mente che rigeneri da una settimana, avere un liquido che non ti distrugge la coil non fa altro che aiutarti a migliorare nella rigenerazione stessa. Un latakia al 20% su una coil ti dura mezzo ml, c'è differenza tra assaporare un latakia e svaparsi il latakia con sentori di coil caramellizzata.

Impara anche a fare batch piccole di liquido, non guardare youtuber o prezzolati su fb che si fanno le bocce da 100ml per fargli le foto. Fai provini piccoli da 10 ml a più diluizioni, assapora e cogli le varie sfumature. Questo è conoscere i tabacchi, ognuno di loro ha peculiarità diverse, trattarli tutti allo stesso modo difficilmente li fa apprezzare. Il latakia tabacchificio ad esempio lo faccio all'8% ed è molto più interessante dello stesso aroma fatto al 15% perchè più strutturato anche se leggermente meno intenso. 

Arrivati, fatti 20ml di ciascuno, tutti al 10% tranne il Burley al 15% ... aspetto qualche giorno e poi gli assaggio? Per adesso continuo di Perique LT ma la voglia di assaggiare finalmente il Latakia è tanta :D:D

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2 ore fa, Rotoproto ha scritto:

aspetto qualche giorno e poi gli assaggio?

yes, puoi cominciare a fare anche un provino di latakia al 15% per capire le differenze con quello al 10%. 

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Il 27/2/2024 alle 23:24 , Infinium ha scritto:

yes, puoi cominciare a fare anche un provino di latakia al 15% per capire le differenze con quello al 10%. 

Allora, per adesso ho provato il Latakia (mi piace molto, bello carico ;) ), l'Oriental (al mio palato è simile al Perique, ma probabilmente ho le papille gustative un po' andate :D ) e il Burley (che tra i tre mi sembra il più "scarico" di aroma, molto molto sottile). 

Ho voluto provare prima i singoli che l'English Mixture, per vedere se riuscivo poi a riconoscere qualcosa dopo.

Ad ogni modo, sono molto soddisfatto!

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3 ore fa, Rotoproto ha scritto:

ho le papille gustative un po' andate

è normale, come tabacchi sono quasi agli estremi. Il perique è un tabacco fermentato che DICONO sia esclusiva di uno statarello americano ma poco ci credo, è una leggenda stile pistacchio di brontè. L'oriental nel caso di quello prodotto dal tabacchificio invece è prilep macedone, che non è fermentato come il perique ma fatto essiccare al sole. In comune per lavorazione e provenienza non hanno nulla ma anche io come scritto all'inizio confondevo kentucky e latakia. Basta continuare a svapare e man mano, si riesce a decifrare le note che ogni tabacco ha con il palato che si abitua.

Sono sapori con i quali difficilmente si ha confidenza, anche chi si vanta di venire dalla pipa (che vanto sarebbe poi ancora devo capirlo) quei medesimi sapori li ha sentiti al 99% sporcati dalle sostanze cancerogene che si sviluppano con la combustione. Il vaping è l'unico modo per assaporare questi sentori non solo in sicurezza ma anche nel modo più puro e fedele possibile, a meno di voler prendere le foglie di tabacco e masticarle.

Il burley non è scarico ma semplicemente il v7 che hai è poco adatto per apprezzarlo, ci vorrebbe uno spica o un taifun gtr ma ne hai di tempo per comprare atom. A differenza del burley di altri produttori il burley tabacchificio è più dolce e paglierino e non ha la tostatura esagerata, che ha (o aveva) ad esempio il tabaccheria, è normale quindi sentirlo monocorde.

Modificato da Infinium
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17 ore fa, Infinium ha scritto:

è normale, come tabacchi sono quasi agli estremi. Il perique è un tabacco fermentato che DICONO sia esclusiva di uno statarello americano ma poco ci credo, è una leggenda stile pistacchio di brontè. L'oriental nel caso di quello prodotto dal tabacchificio invece è prilep macedone, che non è fermentato come il perique ma fatto essiccare al sole. In comune per lavorazione e provenienza non hanno nulla ma anche io come scritto all'inizio confondevo kentucky e latakia. Basta continuare a svapare e man mano, si riesce a decifrare le note che ogni tabacco ha con il palato che si abitua.

Sono sapori con i quali difficilmente si ha confidenza, anche chi si vanta di venire dalla pipa (che vanto sarebbe poi ancora devo capirlo) quei medesimi sapori li ha sentiti al 99% sporcati dalle sostanze cancerogene che si sviluppano con la combustione. Il vaping è l'unico modo per assaporare questi sentori non solo in sicurezza ma anche nel modo più puro e fedele possibile, a meno di voler prendere le foglie di tabacco e masticarle.

Il burley non è scarico ma semplicemente il v7 che hai è poco adatto per apprezzarlo, ci vorrebbe uno spica o un taifun gtr ma ne hai di tempo per comprare atom. A differenza del burley di altri produttori il burley tabacchificio è più dolce e paglierino e non ha la tostatura esagerata, che ha (o aveva) ad esempio il tabaccheria, è normale quindi sentirlo monocorde.

Ma infatti ho la netta sensazione di non essere assolutamente abituato ai sapori dei tabacchi: considera che vengo da 15-20 anni di sigarette / pueblo rollato, quindi credo di aver parecchio da imparare in quanto a sapori :D

Ad ogni modo, il Latakia del tabacchificio mi piace anche al 10%, credo che almeno altri 20ml li farò così: il Burley lo metterò da parte e aspetterò di avere un atom che me lo faccia apprezzare, e l'Oriental invece lo riassaggerò tra un po'.

Oggi ho provato l'English Mixture, dove sento forte il Latakia (o un sapore simile al Latakia, quantomeno), ma stemperato, quindi per adesso mi piace molto.

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Cari tutti :ciao

mi sono preparato 100 ml di Halfzware Shag al 20% su base 50/50 e mi sembra un po' tosto, forse troppo, pensavo di allungarlo e portarlo a 110 ml aggiungendo 5ml di PG e 5ml di VG...faccio bene? :blush:

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46 minuti fa, bertone ha scritto:

Cari tutti :ciao

mi sono preparato 100 ml di Halfzware Shag al 20% su base 50/50 e mi sembra un po' tosto, forse troppo, pensavo di allungarlo e portarlo a 110 ml aggiungendo 5ml di PG e 5ml di VG...faccio bene? :blush:

consiglio mio, svapane 10ml per degustazione, se poi vedi che è proprio troppo i restanti 90 li diluisci al 15% aggiungendo ml 15/15 di pg/vg. A che grado di nicotina lo hai fatto? Ovviamente diluendo si abbassa. 

Modificato da Escoalbar
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50 minuti fa, bertone ha scritto:

Cari tutti :ciao

mi sono preparato 100 ml di Halfzware Shag al 20% su base 50/50 e mi sembra un po' tosto, forse troppo, pensavo di allungarlo e portarlo a 110 ml aggiungendo 5ml di PG e 5ml di VG...faccio bene? :blush:

Così scendi a 18, non cambia granché, se vuoi sentire differenza scendi a 16/17 aggiungendo 20/15ml di base

Modificato da Nick81
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Grazie @Escoalbar, @Nick81, allora ne aggiungo di più seguendo i vostri preziosi consigli, conto di arrivare al 16/17...la nico è al 3, ma di solito fino al 2,5 mi trovo bene lo stesso

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Sto provando l'armoniosa cremosa (per facilitare la ricerca scrivo anche armonioso cremoso) e non è niente male. Un mix equilibrato di un classico caraibico e un ottimo bezuki. Non impegnativo, ma molto piacevole. Siccome non mi piace il termine all-day, e volendo trovare una definizione simile, lo definirei "mattutino"; sicuramente non un dopo pasto. Il bezuki è sicuramente in prima linea, ma viene sapientemente bilanciato dal (retro)gusto dei tipici havana. Provato dal 15 al 18%: al 18% mi è sembrata prevalere la parte di havana, che diventa anche più "prepotente", virando leggermente verso gli aromi del dulce oscuro (o dominican blend di Blendfeel, per chi avesse provato solo quello); ma, allo stesso tempo, il bezuki sembra retrocedere in secondo piano (stessa cosa se si alzano i watt, si fanno tiri più lunghi o verso la fine del tank). Rifatto al 16%, lo preferisco, perché il bezuki torna in primo piano e mi sembra di percepire anche delle (piuttosto) leggere note acidule/agrumate. Lo consiglierei a chi piace il bezuki (io ho provato solo quello LT) ma lo trova un po' piatto singolarmente.

Quindi, anche in questo caso, accondandomi a chi elogia le mixture di questa casa, non posso che confermare anche io questa valutazione, avendo provato anche halfzware shag, shavanee e grand point (anche se quest'ultima devo ancora provarla per bene).

Per dare un riferimento: gli LT li svapo a 8%, altri T3.0 dai 14 ai 16%.

O.T. Ringrazio @Nicolasan che con il suo suggerimento di pulire la coil con un po' di carta (ma, direi, anche un cotton fioc) mi ha fatto allungare la durata delle coil. Una cosa banale a cui, però, non avevo mai pensato :ok

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