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Rici

Ora bisogna esibire un documento di identità ?


108 messaggi in questa discussione

@ottoplus73 Purtroppo per noi credo che molti shop lo faranno per non complicarsi la vita ad ogni ordine ricevuto :umpf

Credo anche però che questo "non complicarsi la vita" avrà il rovescio della medaglia di perdere molti acquisti

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Con la fame che c'è per avere e rubare dati (ormai l'oro del web è quello), spargere i miei documenti in qua e in là per il web non ci penso nemmeno....

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Secondo me dovrebbero differenziare tra chi compra prodotti che richiedono doc e chi no. In ogni caso credo che tempo 1 mese e lo avremo caricato tutti o quasi :ghgh:

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1 ora fa, Svapifornia ha scritto:

È obbligatoria anche per l'acquisto dei soli aromi? 

No, non è obbligatorio per gli acquisti al di fuori di basette nicotinate e liquidi pronti. Però, per ovvie ragioni, gli shop online sono costretti a semplificare il tutto chiedendo il documento come convalida dell'account; questo perchè danno per scontato che prima o poi(giustamente) la stragrande maggioranza dei vaper acquisti basette nicotinate o liquidi pronti.

 

 

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4 ore fa, renata1 ha scritto:

Salve

l'articolo che @Pandakiatto' ha citato li obbliga ad accertarsi della maggiore età, non ad archiviare dati di una tale sensibilità. Per altro non riguardare tutti i prodotti ma quelli detti PLI.... 

Perfetto. C'è l'obbligo di accertare la maggior età e non certo quella di richiedere e conservare doc personali. Attualmente sono previsti pochi casi in cui è obbligatorio acver copia del doc personale e sono ben normati e giustificati (apertura conto, sim telefoniche o richieste della pubblica amministrazione) quindi a mio avviso al massimo si può mandare il c.f. o un doc con visibili solo nome, cognome e data di nascita col resto occultato. Il doc fronte retro se lo sognano! 

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Su ogni shop online di vaping che entri c'è la classica finestrella pop-up dove devi cliccare +18 (anni), non bastava quella, non può passare come una assunzione di responsabilità da parte del cliente?

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Inviato (modificato)

52 minuti fa, Phenix ha scritto:

Perfetto. C'è l'obbligo di accertare la maggior età e non certo quella di richiedere e conservare doc personali. Attualmente sono previsti pochi casi in cui è obbligatorio acver copia del doc personale e sono ben normati e giustificati (apertura conto, sim telefoniche o richieste della pubblica amministrazione) quindi a mio avviso al massimo si può mandare il c.f. o un doc con visibili solo nome, cognome e data di nascita col resto occultato. Il doc fronte retro se lo sognano! 

Se posso permettermi, pur ritenendo che tu abbia ragione, in questi contesti c'è poco da fare i "top duri". Il potere lo hanno loro; e come tale o uno si adegua oppure trova via alternative tipo shop fisici. Benvenuto nella democrazia rappresentativa.

18 minuti fa, Sob870 ha scritto:

Su ogni shop online di vaping che entri c'è la classica finestrella pop-up dove devi cliccare +18 (anni), non bastava quella, non può passare come una assunzione di responsabilità da parte del cliente?

No dai, era una gag stratosferica. E' un po' come chiedere durante un test di salute generale su Facebok di cliccare "Fumi? Si o No".

Qui il discorso è di politica intelligente. Troppo spesso la politica, secondo me, non capisce che a volte il miglior intervento è il non intervento. Ma non per opinabilità della scelta; ma perchè dove l'intervento può solo creare danni o non migliorare la condizione, è meglio non intervenire. Ma vabbè, purtroppo è risaputo che abbiamo politici scarsi e quindi questi sono i risultati.

Modificato da Crokus
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46 minuti fa, Crokus ha scritto:

Se posso permettermi, pur ritenendo che tu abbia ragione, in questi contesti c'è poco da fare i "top duri". Il potere lo hanno loro; e come tale o uno si adegua oppure trova via alternative tipo shop fisici. Benvenuto nella democrazia rappresentativa...

Opinabile. Il potere lo hanno i clienti. Le aziende private possono aderire alla convenzione spid. Potrebbero in questo caso richiedere la condivisione solo del nominativo e data di nascita. Ma la soluzione più semplice è farsi dare il documento...

Altra ipotesi (si fa per parlare eh, non vuol esser un "ho ragione io, no hai ragione tu"). Lo shop fisico richiede solo l'esibizione di un doc quindi in caso di controllo non ha nessuna copia a dimostrare il buon operato. E nel caso si guarda solo la maggior età. Perché lo shop vuole TUTTI i dati del mio documento?

Come ha scritto qualcuno in precedenza..... i liquidi si compreranno sotto casa.

 

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10 ore fa, iRcKenny ha scritto:

Il problema non è se inviare o meno la CI, la nuova CIE ha un chip integrato per il quale basterebbe munirsi di un semplice lettore da usare ad hoc in casa come all'epoca delle tessere di autenticazione con le quali si utilizzavano tastiere con lettore magnetico integrato.

La questione spinosa per mia esperienza lavorativa sono le garanzie che offrono il 99.9% delle piattaforme per il commercio elettronico "da svapo", tutte basate su PrestaShop e Magento che sono intercettabili oppure "bucabili" in 22 secondi netti.

Quali garanzie offrono i quali devono custodire i Ns dati? Quale tecnologia di cifratura utilizzano? Chi assicura che con essi in mano non possano compiere azioni fraudolente, perchè con un documento di identità per intero essi posso impossessarsi della "mia" identità ed utilizzarla magari illecitamente?

Quindi da oggi in poi i liquidi li acquisto presso il negozio sotto casa, nel caso venga richiesta la fantomatica certificazione dell'identità anche per l'hardware: ciao ciao mio caro shop online, depennato. Vivo tranquillamente senza di te!

Perchè quanto compro 10 bottoglie di whisky nessuno mi chiede di certificare l'età?

Sta boiata deve finire, non siamo in uno stato di polizia!

Perfettamente d'accordo con te, hanno bucato ho in 10 secondi figurati quanto ci mettono a bucare i siti da svapo. Sto facendo uguale a te , tanto ormai quei pochi siti dove acquisto io ancora devono chiedere nulla e quando lo faranno beh la soluzione c'è , store fisico e via!

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Per validare un eventuale account , sono disposto al massimo a inviare copia del codice fiscale , non oltre.

Tra l' altro infatti io quasi sempre compro come ospite senza account , vedremo quanti store chiederanno i documenti.

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portate pazienza, la mia non vuole essere assolutamente una domanda polemica, ma un modo per cercare di capire come farebbe l'uomo della strada, anche perché ormai non faccio più ordini con tutti questi pali e paletti che stanno mettendo. Per chi fa ordini con l'account, il negozio non ha già tutti i nostri dati, compreso l'indirizzo di casa dove viene il corriere? Cosa cambierebbe mostrando la carta d'identità? La foto? Ma la nostra foto gira dappertutto nell'epoca dei social, dei profili chat e chi più ne ha più ne metta. Leggevo il thread e non riuscivo a capire. Ditemi.

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@delrin beh , oltre la foto dai il numero di un documento di identità, mi sembra esagerato quando, come ho scritto prima, basterebbe un codice fiscale ( e mi pare già tanto).

Io non ho social, ove possibile non creo account e uso alias , e non ricevo spedizioni all' indirizzo di casa 😂

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Inviato (modificato)

azz James Bond ti fa un baffo...battute a parte, non credo la tua sia una situazione comune. La maggior parte degli acquirenti forniscono dati dappertutto e in continuazione nella loro vita. So anch'io che basterebbe il CF, ma stando così le cose, rifaccio la mia domanda: qual è il problema? Il numero della CI? E cosa può succedere?

Oltretutto stiamo parlando di quei pochi negozi con cui negli anni abbiamo intrattenuto un rapporto commerciale onesto. Almeno io. Ovvio che non la do allo shop online nato ieri, ma probabilmente inzialmente non farei lo stesso acquisti anche se non la richiedessero.

Io mi sono rotto più di voi sia chiaro, ma il giorno in cui farò un altro ordine non vedo perché  non dovrei fornire il documento se sono queste le normative.

Modificato da delrin
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18 ore fa, iRcKenny ha scritto:

Il problema non è se inviare o meno la CI, la nuova CIE ha un chip integrato per il quale basterebbe munirsi di un semplice lettore da usare ad hoc in casa come all'epoca delle tessere di autenticazione con le quali si utilizzavano tastiere con lettore magnetico integrato.

La questione spinosa per mia esperienza lavorativa sono le garanzie che offrono il 99.9% delle piattaforme per il commercio elettronico "da svapo", tutte basate su PrestaShop e Magento che sono intercettabili oppure "bucabili" in 22 secondi netti.

Quali garanzie offrono i quali devono custodire i Ns dati? Quale tecnologia di cifratura utilizzano? Chi assicura che con essi in mano non possano compiere azioni fraudolente, perchè con un documento di identità per intero essi posso impossessarsi della "mia" identità ed utilizzarla magari illecitamente?

Quindi da oggi in poi i liquidi li acquisto presso il negozio sotto casa, nel caso venga richiesta la fantomatica certificazione dell'identità anche per l'hardware: ciao ciao mio caro shop online, depennato. Vivo tranquillamente senza di te!

Perchè quanto compro 10 bottoglie di whisky nessuno mi chiede di certificare l'età?

Sta boiata deve finire, non siamo in uno stato di polizia!

Sono totalmente d'accordo con te. Il problema non è la legge, ma come viene implementata. Quindi sì, ciao ciao shop on-line, finché la legge cambierà, o cambieranno le modalità di applicazione. Sono d'accordo sul fatto che i minorenni non debbano svapare, ma obbligare gli acquirenti a fornire la propria carta d'identità non mi pare la soluzione migliore. Esiste l'identità elettronica, con la quale si può accedere a molti servizi. Utilizzarla darebbe la possibilità di verificare l'età dell'acquirente, senza mandare documenti a nessuno.

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1 ora fa, delrin ha scritto:

E cosa può succedere?

Nell'epoca in cui gli hackers spadroneggiano ovunque sul web tu manderesti un tuo documento personale ( fronte/retro) nella rete solo per poter comprare in un negozio on-line prodotti da svapo???? Chiunque, con un po' di padronanza web ( io sono una bestia in questo campo, non so come possano farlo e non mi interessa neppure) potrebbe registrarsi ovunque, e per qualsiasi motivo ( sottolineo QUALSIASI MOTIVO...esiste anche il dark web , inorridisco al solo pensiero), con un tuo documento. Ragazzi, mi e' arrivata la mail (mi sembra da ti-svapo) in cui c'è la possibilita' persino di inviare il passaporto!!! 

No dico, ma state scherzando o cosa? Ma ragazzi, hanno tutti i nostri dati quando acquistiamo i loro prodotti; ma cosa vogliono oltre a questo? A questa stregua per cio' che mi riguarda possono chiudere tutti baracca e burattini

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Inviato (modificato)

41 minuti fa, Sacha il Bove ha scritto:

Sono d'accordo sul fatto che i minorenni non debbano svapare...

E' lo stesso principio moralista da cui nascono queste regole(non sto dando del moralista a te, ovviamente. Solo al principio usato per partorire queste norme). Io invece sono dell'idea che se un minorenne volesse svapare o fumare previo accordo con i genitori o di chi ne fa le veci, perchè non potrebbe farlo? Chi sono gli altri per proibirlo?

Questo solo per dire che il proibizionismo non ha mai funzionato neanche negli ambiti famigliari; figuriamoci applicato ad una società di milioni di persone. E la storia ce lo insegna.

Per tutelare, o meglio sensibilizzare, i minori verso non fumare o svapare, secondo me dovrebbero essere fatte delle campagne di sensibilizzazione. Solo che queste hanno un costo, mentre questo tipo di regole sono a costo zero ma spesso non risolvono nulla; anzi creano solo "mal di pancia" inutili.

Modificato da Crokus
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ti fanno passare la voglia....

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Non credo che gli shop abbiano piacere a richiedere CI e a gestirle. Credo anche sappiano bene che perderanno clienti abituali, occasionali e nuovi potenziali clienti, ma forse sarebbe peggio essere sanzionati economicamente o magari chiusi dalle autorità in caso del non rispetto della Legge. Quindi che fanno? Applicano la modalità più semplice e che gli garantisca il minor rischio di essere trasgressori richiedendo la CI del cliente.

Non so quante persone abbiano la SPID e quanto costi la piattaforma per la gestione agli shop, ma credo che in Italia, al solito su queste cose, siamo molto indietro e farraginosi negli ammodernamenti e nel funzionamento dei nuovi sistemi.

Riguardo alla condivisione del Documento d'Identità con sistemi poco sicuri sono d'accordo con chi teme azioni fraudolente. Con la condivisione si cedono tutti i dati del documento, compresa l'esatta foto che l'anagrafe credo conservi nei propri archivi, rendendo immediata l'eventuale clonazione e gli usi fraudolenti.

Modificato da Sungio
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Ho già subito un uso fraudolento dej miei documenti, quindi stiamo parlando di una possibilità non di fuffa, non per questo se perdi la carta di identità devi andare ad esporre denuncia, non vedo perché non dovrei farlo se questi dati sensibili vanno in mano a persone che non conosco.

Per quanto riguarda lo Spid mi sembra funzioni solo sulle piattaforme governative,  tipo INPS, Agenzia delle entrate.

Andrò dal signor VC via FB al momento, non credo quello chieda niente.

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Siamo alla globalizzazione dell'idiozia. Mi sento, giorno dopo giorno, sempre più autarchico e nichilista.

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3 ore fa, delrin ha scritto:

qual è il problema? Il numero della CI? E cosa può succedere?

Provo a dare spiegazione portando esempi paradossali inappelabili in caso di contenzioso senza scomodare artigianali riproduzioni con foto sostituita:

- sottoscrizioni a forniture di qualsiasi genere a mio/tuo/nostro nome come energia elettrica, telefonia, acquisto di SIM mobili...

- accesso al conto corrente bancario simulando la perdita delle credenziali di accesso e quindi alla verifica dell'identità con i dati contenuti nella CI l'operatore del servizio clienti fornirebbe nuove credenziali al furfante

- sottoscrizioni e validazione di contratti di affitto, compra-vendite, subentri... devo continuare? penso di no.

e queste sono solo alcune delle più benevole possibilità di utilizzo dei dati di una carta di identità, senza dimenticare che in qualche modo ad essa è legato anche tutto il "mondo virtuale"; in pratica si consegna a sconosciuti la propria identità certificata da ente statale con tanto di nome, cognome, indirizzo di residenza, data di nascita, registro anagrafe, numero del documento, data di emissione e di scadenza e per giunta in caso delle nuove (quelle formato carta di credito) anche il codice di validazione alfanumerico e conseguentemente le proprie impronte digitali... arrivando persino con semplice domanda su carta semplice/atto di notorietà autocertificato accedere anche ai dati dei propri familiari ad esempio richiedendo lo "stato di famiglia"...

...infinite possibilità!

Non è che stiamo parlando di caramelle, si consideri che il solo "indirizzo di posta elettronica" acquisito in modo illecito è valutato attorno a 1000€ in alcuni ambienti....

Mi spiace ma l'acquisto compulsivo di futilità per me è finito.

P.S: idem per il "paventato ripiego" passaporto.

 

Alla fine dei conti questa misura sortirà gli effetti opposti a quanto preventivato ovvero l'esplosione di un oscuro mercato parallelo illegale e la morte dell'onesto.

Modificato da iRcKenny
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Fatto ordine su emporio senza CI e ancora con paypal se volete fare gli ultimi acquisti online

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ho capito ragazzi, ma i contratti non si sottoscrivono solo con la fotocopia del documento di identità dai. Ci sono controlli con la email, il telefonino, etc. Mi sembra che oggi il vero passpartout sia lo smartphone. E poi, le stesse fotocopie che esibite per fare la Postepay per dirne una possono essere hackerate. Tutto si hackera al giorno d'oggi. Non lo so, mi sembra esagerato come scenario. Poi sulla rottura e l'assurdità sono pienamente d'accordo.

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ma qual'e' il problema di mandare il C.I dove ce scritto quando siamo nati e come siamo fatti in foto? ormai mandiamo sul web qualsiasi dato ...gia con il C.F abbiamo dato tutto di noi. Poi chi dice che acquisterebbero immobile ,ecc ecc contratti ...ma voi quando fate i contratti non ne mettete firme ? Oppure date solo la crta d'itentita' e comprate una casa?

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7 minuti fa, ottoplus73 ha scritto:

.ma voi quando fate i contratti non ne mettete firme ? Oppure date solo la crta d'itentita' e comprate una casa?

Non per un contratto, ma esibirono una copia della mia C.I. replicando la firma posta su di essa, dovetti procurami un avvocato per venirne fuori. Non stiamo parlando di cose da sottovalutare.

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