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      Buy me a coffee!   22/04/2024

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Risultati per i tag ''tank''.

Trovato 8 risultati

  1. 8c rta by luca creations

    sul suo profilo instagram ci sono altre foto
  2. Su una possibile risposta a tale domanda ne stavamo proprio discutendo questo fine settimana presso il solito store che abitualmente sono solito frequentare e con i cui gestori ormai consolidata una sincera e schietta amicizia: un dibattito scaturito dall’esternazione di un cliente che all’acquisto di un nuovo basic starter kit ha lamentato il dover ancora una volta essere costretto a dotarsi di nuove pods oppure headcoils, nuovi “tank” e cestinare con notevole dispendio di soldi tutti i consumabili del “vecchio dispostivo” che aveva in casa iniziando ancora una volta a dotarsi del necessario per continuativa fruizione del nuovo starter kit. Ognuno dei presenti non ha potuto far altro che prendere parte alla interessante discussione che si è protratta ben oltre l’orario di chiusura senza giungere ad un “pensiero” che mettesse tutti d’accordo tra sostenitori del “nuovo e necessario totale ringiovanimento del posseduto” per auspicate migliori performances generali, coloro che gradirebbero almeno in parte avere almeno una “certa continuità” per dare tregua al portafogli e sfruttare fino alla fine quanto di posseduto, e chi neutrale ha abbracciato l’una oppure l’altra tesi. Per tale motivo cari "forumers" che normalmente vi districate tra testine, pods, cartridges varie od anche solamente interessati all'argomento con sincera curiosità “girerei” a tutti voi la stessa domanda con l’augurio che dalla vostra esperienza ne scaturisca una discussione costruttiva e ricca di spunti. Quindi: Se esistesse un vaping device entry level che oltre a portare aggiornamenti garantisse vera compatibilità e vera continuità con quanto di già posseduto?
  3. 4c rta by luca creations

    Con questa foto, postata sul gruppo facebook "Luca Cassenti (18+)", Luca Cassenti annuncia di star lavorando ad un nuovo tank Queste le uniche "informazioni" disponibili al momento
  4. Geekvape P (Poseidon) Sub-Ohm Tank Prima d'iniziare, come di consuetudine diamo un'occhiata alle caratteristiche dichiarate dal produttore: • Serbatoio elegante e tecnologicamente avanzato • Sistema di riempimento dall'alto • Sistema di tenuta del flusso d'aria medio • Controllo del flusso d'aria a tre vie aeree • Camera del liquido a doppio strato • Tubo di vetro antiurto • Compatibile con Coil Geekvape serie Z • Stoccaggio liquidi a doppio serbatoio Buona lettura ► Confezione: Geekvape P viene fornito in una robusta scatola di cartone bicolore nero/arancio. La parte anteriore presenta al centro un'immagine del Tank, con un leggero rilievo avvertibile al tatto. In alto sono presenti il logo e la scritta Geekvape, in basso troviamo il nome del prodotto con indicazione sulla capacità di liquido (5ml) e sul colore di questo sample (blue) Il retro della custodia offre una descrizione del dispositivo con elencate le sue otto caratteristiche chiave. Sotto ci sono; il packing list, le informazioni di contatto di Geekvape, un codice a barre, lo 'scratch & check'. In fondo ci sono i soliti loghi & marchi. Su di un lato della scatola troviamo semplicemente il logo e il marchio di Geekvape. Nell'altro lato sono rappresentati sotto forma d'icone i principali social network dove Geekvape svolge la sua attività di promozione. Per comodità viene esposto anche l'indirizzo email di contatto con il marchio. ► Packing List: • 1* Serbatoio Geekvape P Sub Ohm • 1* Mesh Coil: KA1 da 0,2Ω Preinstallata (70-80 W) • 1* Mesh Coil: KA1 da 0,4Ω di riserva (50-60 W) • 1* Drip Tip 1 * 810 • 1* Bustina spare part's • 2* Tubi di vetro di ricambio (lungo e corto, 5ml) ► Specifiche e dimensioni: • Dimensioni: 26x59,35mm • Capacità: 5ml • Middle AFC • Compatibile con la serie Z-Coil di Geekvape • Drip Tip 810 • Thread: 510 ► Colori disponibili: SS, Black, Blue, Gunmetal, Rainbow, Gold ► Prime impressioni: Prima ancora che arrivasse il prodotto non avevo ancora visto nessuna immagine e mi sono fatto alcune domande; chissà cosa significa quella "P"? Ma soprattutto sarà un tank RTA o a testine preconfezionate simile allo Zeus? L'unica cosa che mi era stata anticipata dal rappresentante di Geekvape era che si trattava di un nuovo Tank dedicato al Flavor. Più tardi all'arrivo del pacco sono riuscito a darmi le risposte! "P" è una abbreviazione di Poseidon e allora pensando anche all'altro famoso tank Zeus ho collegato il significato dei nomi che Geekvape sceglie direttamente dalla mitologia Greca. L'altra domanda che mi ero fatto riguardava il tipo di costruzione del Tank e la risposta è arrivata! Poseidon è un tank che utilizza le ottime Z-Coil che sono comuni allo Zeus, ma la sorpresa è stata grande nel vedere che questo nuovo prodotto dispone di AFC di tipo "Middle" ovvero posizionato al centro tra due sezioni di serbatoio! Bene, sembra che Geekvape sia riuscita a proporre qualcosa di originale e la mia curiosità aumenta... Nel kit è presente un vetro di ricambio per ciascuna delle sezioni del serbatoio. Quindi sembra che ci saranno parecchi componenti da avvitare/svitare e il look di questo nuovo prodotto potrebbe non piacere a tutti. Personalmente questo stile lo ritengo perfettamente funzionale al prodotto e cerco di spiegarvi il motivo; la base con profilo a calice misura nella parte più bassa solamente 24mm che aumentano nelle superfici vetrate a 26mm . I due vetri sono in qualche modo protetti dagli urti in caso di caduta poiché le parti metalliche sporgenti di; top-Cap, del ring AFC e della base sono sporgenti e misurano 27mm! Ecco ho spiegato perché l'utile design di Poseidon mi piace. Oltre a un innovativo sistema AFC posto più vicino alla resistenza alla ricerca di migliori prestazioni aromatiche, c'è qualcosa di diverso rispetto ai soliti Bubble-Tank che spesso rovinano la linea e non sono protetti dagli urti. Come lo Zeus anche il Poseidon tank sembra robusto e massiccio, il peso di quasi 80g è la conferma. ► Sistema AFC: Poseidon tank possiede quello che Geekvape chiama "flusso d'aria centrale" anche se in realtà si tratta di una soluzione Top AFC ribassata per avvicinare l'aria alla parte inferiore della resistenza mantenendo un buon grado di resistenza alle perdite. Nell'immagine sottostante potete apprezzare Poseidon Tank a confronto con Zeus Tank e di quanto il Top AFC sia stato abbassato verso la coil. L'anello di regolazione AFC è dotato di fermi di finecorsa e può regolare un totale di 3 slot che hanno una misura di 11x3mm ciascuno. L'aria viene aspirata al centro del Tank per essere incanalata in basso verso la resistenza per poi risalire verso il Drip-Tip sotto forma di vapore. Nell'immagine sottostante oltre alla base possiamo vedere le tre asole interne che sono speculari a quelle presenti sul ring AFC, quelle interne trasportano l'aria verso il fondo della coil. ► Vista esplosa: Questo tank come ho accennato si compone di qualche elemento supplementare rispetto a un serbatoio classico, tuttavia le godronature presenti sulla sua superficie e la bontà realizzativa dei filetti consentono operazioni di montaggio/smontaggio agevolate. Poseidon può essere smontato per la pulizia e dopo aver rimosso il Top-Cap possiamo togliere anche la sezione di vetro più piccola e anche la ghiera AFC. Successivamente possiamo smontare la base e la sezione di vetro più grande, rimanendo con il corpo principale composto da un unico pezzo. ► Struttura centrale monopezzo: Sulla parte apicale del monopezzo sono realizzate 18 asole che consentono di controllare il livello di e-liquid presente sul primo dei due serbatoi (vetro piccolo). Sotto queste asole c'è un o'ring in silicone per la tenuta ermetica del primo vetro. Al centro troviamo il ring AFC con le sue tre asole di aspirazione, sul ring sono ricavate le tacche per facilitare la rotazione, tra ogni slot AFC sono presenti le scritte "Geekvape" ricavate tramite incisione. Sotto troviamo due o-ring uno in alto e uno in basso per la tenuta ermetica del secondo vetro (quello grande). Tra i due o-ring troviamo inciso al laser il nuovo logo di Poseidon e tre slot per l'afflusso del liquido verso la coil. Nella parte bassa è presente una filettatura scorrevole per l'unione con la base 510, le coil si inseriscono dal basso semplicemente allineando le linguette presenti sul fondo della coil con le tacche ricavate sulla struttura. ► Refil: Il top Cap ha un o-ring all'interno per ospitare un drip tip liscio di tipo 810, le tacche presenti sul perimetro servono per aumentare il grip con le dita e per innescare il sistema a "baionetta" con rotazione di 1/4 di giro. Le asole di refil si trovano molto in basso, più o meno all'altezza del ring AFC. Quando la parte superiore del serbatoio è aperta possiamo approfittare di un grande spazio di riempimento comodissimo con qualsiasi flacone. Basta spremere il flacone e far cadere il liquido lungo questa grande apertura. Nell'immagine sottostante ho indicato con una freccia l'o-ring rosso attorno al camino. Questo o-ring è il riferimento che utilizzo per riempire il Tank. ► Z Coil: Poseidon tank utilizza le stesse Coil-Z dello Zeus tank e nel kit sono presenti una Mesh Coil KA1 da 0,2Ω preinstallata con range (70-80 W) e una Mesh Coil KA1 da 0,4Ω di riserva con range (50-60 W). ► Compatibilità Mod: Geekvape P (Poseidon) Sub-Ohm Tank trova indubbiamente una felice collocazione su Mod medio/grandi come ad esempio le dual-battery, tuttavia grazie al profilo dritto e non eccessivamente largo del tank, ho trovato una sua ottimale collocazione su Aegis Max e su una Mod SBS compatta come Brunhilde entrambe dotate di mono cella 21700. ► Conclusioni finali: Per la mia prova di svapo ho utilizzato il nuovo Poseidon contemporaneamente a uno dei miei Zeus per cogliere meglio eventuali differenze aromatiche. Come sullo Zeus le Coil-Z consentono di selezionare potenze inferiori a quelle indicate nel range di utilizzo, entrambe le coil in dotazione sono quindi molto reattive e funzionano in modo regolare esattamente come sullo Zeus. L'ampia superficie a tre asole presente sul ring di controllo AFC consente a Poseidon di essere utilizzato in DL con una notevole portata d'aria, rispetto allo Zeus questo Poseidon sembra effettivamente più arioso. Regolando la ghiera verso posizioni più ristrette il rendimento aromatico aumenta di pari passo con l'Hit alla gola a discapito della grande quantità di vapore che questo tank può rilasciare. Il puff rimane sempre fluido e abbastanza silenzioso. La resa aromatica è in linea con quella di Zeus. A mio parere i vantaggi di Poseidon sono quelli di una maggiore portata di aria per gli amanti del DL estremo, una maggiore facilità di riempimento grazie all'ampia apertura e una maggiore protezione della sua superficie vetrata dovuta alla conformazione delle parti metalliche esterne. Poseidon tank di Geekvape mi è piaciuto molto e mi sento di consigliarlo a chi è alla ricerca di un tank; antiperdita, con testine prefatte da flavor, facile da utilizzare, robusto, con una buona capacità di e-liquid e con un intelligente design che protegge i due vetri dagli urti. Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso. Ringrazio Geekvape per avermi inviato il sample per la recensione. https://www.geekvape.com/others/geekvape-p-subohm-tank.html
  5. Narrate le vicissitudini della Regina d’Islanda Brunhilde giacchè morta suicida ed assunta al ruolo di traghettatrice valchiria al soldo di Odino, par conditio impone di volgere le attenzioni verso l’altra figura pilastro della prosa romantica dell’Alto Medioevo germanico e di Brunhilde agguerrita rivale in amore e causa del melodramma norreno: la “bella tra le belle” Kriemhild, sorella del re Gunther dei Burgundi, orditrice di violente subdole trame, sanguinaria invidiosa vendicatrice e causa dello sconquasso in seno al regno di Niederland, la cui storia si intreccia indissolubilmente con le sorti della acerrima nemica fino al momento della poco onorevole dipartita per decapitazione a causa di reiterata crudeltà. In suo onore i “metalmeccanici” di Vapefly Deutschland Offiziell Group hanno forgiato le forme di un atomizzatore sub-ohm tank dedicato in suo nome alla personificazione della spietatezza: Kriemhild II. Kriemhlid II Sub-ohm Tank è sostituto della omonima produzione Vapefly dello scorso anno fornita principalmente come accessorio a ben più intrigante mod dual batteries, ora presentato in due “differenti identiche” edizioni in cui determinante è la quantità di metallo in rapporto alle trasparenze: le hanno chiamate (W)ar Edition e (P)eace Edition, Guerra e Pace, più o meno metallo “al tank” da acquistare separatamente secondo proprio desio. Lo store online Sourcemore.com con una certa veemente insistenza mi ha chiesto di scrivere le mie opinioni riguardo un campione di Kriemhild II Sub-ohm Tank e sua totalità di addons opzionali per chiudere il quadro complessivo Vapefly rimasto deludentemente aperto dall’erronea ricezione della mod Brunhilde SBS 100W in versione stand-alone ed in qualche modo così artificialmente per approssimazione ricomporre quello che in origine era stato il preventivato per una panoramica d’insieme. Ho ricevuto il sample di Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank e l’intero corredo di sue opzioni poche ore antecedenti al viaggio più di aggiornamento professionale che rinvigorente; giusto in tempo per sbrigativamente infilarlo in valigia assieme al necessario borsello adibito al vaping nella speranza, risultata poi vana, di aver modo e tempo di poterlo trastullare ben conscio delle limitate possibilità consentite dalle più che stringenti normative locali, dal costante susseguirsi di impegni di scolarizzazione e con il tutto reso impossibile perchè gravato dal praticamente generalizzato divieto anche di vaping imposto da emergenza sanitaria e permesso esclusivamente in abitazione privata. Gli hotels ovviamente non rientrano in tale categoria! Con il restante materiale, di cui parlerò nel proseguo, Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank mi è stato recapitato racchiuso nella confezione retail di tipo sleeved box destinata nello specifico caso al mercato extra europeo, ovvero priva della enorme antiestetica obbligatoria avvertenza circa la pericolosità psicotropa della nicotina eventualmente ivi contenuta. In ambo le occorrenze del tutto simile e quasi sovrapponibile il layout adottato per presentare come da tempo ormai solita Vapefly su sfondo color ocra a simulare le pagine di antichi manoscritti l’intera produzione: riproduzione centrale dell’atomizzatore Kriemhild II con inchiostri materici lucidi affiancato da una sorta di “coccarda premio” con la quale evidenziato l’ipotetico auto assegnato brevetto Duplex attorno al quale ingegnerizzata una nuova serie di headcoils. Come da copione completano l’impaginazione della faccia espositiva dello sleeve in sottile cartone il logo del produttore Vapefly posto all’angolo superiore sinistro ed in fondo titolazione del device con caratteri tipografici in stile gotico. L’area solitamente deputata alle informazioni di contorno di qualsivoglia prodotto, la seconda faccia maggiore dell’avvolgimento protettivo, insolitamente spoglia con solamente impresse alcune avvertenze su corretta conservazione e stoccaggio del dispositivo, del tutto inutili e scontate sue specificità in compagnia di due applicazioni adesive con seriale di produzione e “Scratch&Check” per la verifica dell’originalità, la prima, e codice a barre meccanografico di tipo EAN, la seconda. Contatti del produttore Vapefly Technology Co., LTD, solita tiritera con “socials”, iconografia delle obbligatorie certificazioni per l’ammissione ai mercati e ben evidente indicazione della versione estetica di Kriemhild II Sub-ohm Tank, P-Version oppure W-Version, tutto condensato nelle spallette dello sleeve. Desta una certa perplessità l’assenza del consueto elenco del materiale fornito a dotazione iniziale, forse in Vapefly vivono nella certezza che ormai gli acquirenti siano tutti dotati di “palla di vetro” se non vista a “raggi X”, in caso qualcuno ne fosse ancora sprovvisto questo quanto incluso all’interno del cartonato: ● atomizzatore Kriemhild II Sub-ohm Tank con capacità serbatoio 4ml, versione TPD di soli 2ml; ● vetro tank sostitutivo: bubble capienza 5ml per versione Peace, standard 4ml per versione War e soliti 2ml in caso di confezione TPD; ● FreeCore K1 Duplex Mesh Kanthal A1 coil di impedenza 0,20Ω con range di utilizzo compreso tra 45W e 60W (preinstallata); ● FreeCore K2 Mesh Kanthal A1 coil di impedenza 0,30Ω con intervallo consigliato di potenza applicabile tra 40W e 55W; ● drip-tip sostitutivo in resina colorata con innesto 810; ● adattatore drip-tip 810/510; ● sacchetto con o-rings e guarnizioni di ricambio; ● tagliando di garanzia; ● elementare manuale di istruzioni in lingua inglese oppure tedesca. Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank è un atomizzatore non rigenerabile dedicato allo svapo ad elevate potenze e notevole afflusso di aria, seconda incarnazione con dimensioni ristrette dell’omonimo tank dello scorso anno, la cui necessità probabilmente giustificata dal proporre un device costruito attorno a nuova serie di headcoils FreeCore incompatibili con la passata iterazione. Kriemhild II è un bel “pistolotto” di approssimati complessivi 72 grammi al netto di e-liquid in non specificato acciaio dalle discrete dimensioni di circa 51mm di altezza e 25mm di diametro al fondello ad eccezione di alcuni elementi decorativi sommitali che lo ingrassano fino a 26, disponibile in due varianti estetiche ispirate senza ombra di dubbio a torri merlate chiamate arditamente War e Peace, Guerra e Pace la cui unica differenza è da ricercarsi nella struttura esterna del contenitore: interamente in pirex nella versione Peace, avvolto per circa i 2/3 della altezza da un anello metallico a mo’ di armatura che ne aumenta di circa 13 grammi il peso totale quello della variante denominata War. Ho ricevuto come base di partenza per queste rapidissime impressioni la versione Peace in lucida colorazione Stainless Steel ed ancora una volta erroneamente non nella corretta variante War, ovvero come quella inclusa nel vaping kit omnicomprensivo Vapefly Brunhilde SBS, poco importa dato che a cambiare è solamente l’aspetto, ma naturale venga instillato il dubbio se in Sourcemore.com “remino contro” e godano a “darsi la zappa sui piedi” oppure se nel reparto magazzino/marketing regni totale replicata leggerezza e confuzione; ma senza polemizzare “tiriamo innanzi perché a caval donato non si guarda in bocca”… …fino ad un certo punto! Sempre che sia concesso esprimersi senza necessità di qualsivoglia ingraziare! Pregio di Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank è quello di essere strutturalmente semplice ed accomodante nei confronti dell’utenza con pochi “pezzi” tenuti insieme da sole 2 filettature di non spiccata scorrevolezza, necessitanti sempre e comunque di cospicue costanti lubrificazioni, e realizzato con un paio massimo di interessanti intuizioni che ne potrebbero allungare la vita in caso di perdurante utilizzo ma complessivamente surclassate da inesplicabili penalizzanti scelte progettuali e scarsità di cura per le zone non a vista che non vorrei fossero frutto di spicciola ricerca del solo fattore estetico esterno. Ora passi la remotissima probabilità che per la ennesima volta sia capitato tra le mani un prodotto non conforme a basilari standard, oppure che casualmente il presente campione sia palesemente difettato, ma possibile che “capitino tutte al sottoscritto”? Non mi si accusi nemmeno di avere il dente avvelenato nei confronti di Vapefly, la cui produzione per quanto abbia avuto tra le mani è divenuta nel tempo a partire dal non ineccepibile Brunhilde MTL RDTA sempre più qualitativamente approssimativa, sottolineo per la ennesima volta a favore degli appena “sintonizzati” che nel bene oppure nel male a me in tasca non viene nulla, ma penso sia doveroso evidenziare di un prodotto difetti e pregi anche nel caso gli uni surclassino gli altri e nel caso di Kriemhild II Sub-ohm Tank il produttore Vapefly è reo di inesistente minimale controllo qualità, ricordo che si fece generalizzata “gazzarra per anche meno”. Per ognuno dei 6 elementi che compongono il tank Vapefly è impossibile non notare imperfezioni “interne” individuabili a scelta tra sballate tolleranze nelle sedi per gli sfuggenti ‘o-rings, filettature cigolanti con il brutto vizio di impuntarsi, sparse “fresature” di utensili sfuggite di mano ed innumerevoli “puntinature” a segnare la quasi totalità della superficie non direttamente visibile, zone critiche di contatto tra essi comprese, e senza aggiungere al computo anche evidente imprecisione nel taglio del vetro pirex cilindrico montato di fabbrica. Tutto ciò in totale contrasto con quanto messo di fronte agli occhi dell’acquirente, quasi come si stesse traversando una tra le vie centrali di lontane cittadine dell’America Centrale in cui sfavillanti facciate di palazzi e palazzetti da cartolina chiassosamente stridono con le restanti pericolanti parti delle costruzioni. “Occhio non vede, cuore non duole”, già a partire dagli elementi sommitali connessi a baionetta, top-cap ed anello di raccordo e tenuta di campana/camino con vetro pirex dalle sporgenti certosine decorazioni, dai morbidi tratti presi in prestito da architettura difensiva medievale con tanto di feritoie simulate mezzo piccole circolari incisioni. Come altrettanta cura posta alla marchiatura laser con caratteri in stile goticheggiante, quasi impercettibile ma straordinariamente evidente se investita direttamente dalla luce, in cui imponenti guarnizioni a garantire perfetta tenuta stagna con il plus di arginare lato refill eventuali strabordamenti di liquido grazie a membrane che ne ricoprono le aperture a fagiolo. Particolari che convivono con forse eccessiva tenacia come veramente ostico rimuovere da sua sede, ed eventualmente sostituire con uno di proprio gradimento se non con quello accessorio in resina incluso della dotazione di base, il caratteristico drip-tip in delrin nero con innesto 810 dal profilo gentile e confortevole alle labbra. La sezione centrale ovvero cammino con sezione interna di diametro 6,5 mm con relativa fasulla bombatura mascherata da campana con tanto di effige serigrafata ed grandi aperture per la conduzione del liquido verso la testina con la impalcatura a suo contenimento, è “de facto” il motivo alla base della presenza di Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank sui mercati ed indubbia ossatura portante dell’intero device; ad essa dovuta la tenuta in sede del vetro pirex grazie a spessa guarnizione che nella pratica sopperisce alla irregolarità del taglio del cilindro vetroso oltre che essere realizzato per accogliere la nuova serie di FreeCore headcoils, a detta del produttore qualitativamente migliori e soprattutto altamente performanti, rispetto al passato di dimensioni molto più contenute e come ormai usanza installabili senza filettatura lasciando il compito di tenuta idromeccanica a coppia di o-rings, ma di esse ne parlerò più avanti. Paradossalmente è l’ultimo macroelemento, l’insieme fondello ed air-flow control, solitamente il più banalizzato se non uniformato a generalizzata ingegnerizzazione quello che maggiormente ha suscitato in me curioso interesse, non tanto per la straordinaria scorrevolezza tra le parti benché impossibili da separare e nemmeno merito delle due ciclopiche feritoie contrapposte 11mm * 2mm per un incredibile afflusso di correnti di aria, quanto per la peculiare struttura metallo placcato oro 24k ed isolante peek che ne riempiono il volume utile e che sfociano all’esterno generando un pin sufficiente sporgente, ma non adatto data sua natura ad essere utilizzato su sistemi meccanici e per la presenza di una curiosa inutilizzata inspiegabile filettatura interna apparentemente senza senso ma “del suo perché”, come lo è stato per me, lo si scoprirà più avanti. La caratteristica conformazione in cui il “contatto positivo” sembra letteralmente affogato nell’isolatore oppone una costante e precisa pressione verso la terminazione della coil ed un particolare avvallamento centrale, oltre che permettere un preciso ed obiettivamente lievemente turbolento moto di aria verso la base dell’elemento riscaldante, garantisce costante efficiente espulsione contro stagnazione di liquido perché Kriemhild II Sub-ohm Tank, se installate le sue testine già pronte soffre di inspiegabile improvvisa casuale incontinenza. Finalmente arrivato il momento di far salire sul palco le FreeCore headcoils di nuova generazione più croce che delizia di Kriemhild II Sub-ohm Tank e vanto, con tanto di auto assegnato brevetto Duplex Mesh Coil, del produttore Vapefly che a suo dire dovrebbero innalzare verso livelli mai raggiunti l’asticella della qualità ed appagamento nella svapata con voluminosa produzione di vapore dal “gusto morbido e delicato”. Ma prima di proseguire vorrei porre l’attenzione ai riferimenti presi per valutare la coppia di headcoils al seguito del tank e scelti tra le poche opzioni a mia disposizione, nello specifico: Voopoo TPP Double Meshed Coil TPP-DM2 di impedenza 0,20Ω come metro di giudizio per la controparte FreeCore K1 Duplex Mesh Kanthal A1 coil con identica impedenza e sovrapponibile range di wattaggio applicabile, con Aspire Odan Tank Mesh Headcoil di impedenza 0,30Ω ed intervallo di potenza supportato compreso tra 35W e 45W per raffrontarlo alla fornita testina premade FreeCore K2 Mesh Kanthal A1 coil di impedenza 0,30Ω. Con lo stesso criterio non appena rientrato “alla base” trafugati dalla nutrita scorta di “personaggio tutto polmonare” due e-liquid: il fruttato Summer Taste a base di melone, ananas, cocco, banana ed ice di svapatori.com ed Iron Vaper Dominus Ruby Pistacchio ovvero crema di cioccolato rosa condita, lo si evince dal nome, da spunti a base di pistacchio. Entrambe le proposte “degustative” già preparate in rapporto 70VG/30PG, sconsiglio di tentare l’uso di e-liquid meno viscosi perché per appurata esperienza “sul campo” le headcoils prodotte da Vapefly sembrano poco inclini a tollerare e contenere, con immediati copiosi svuotamenti di tank, liquidi con rapporti VG/PG anche minimamente meno densi. Punta di diamante della offerta Kriemhild II Sub-ohm Tank è senza ombra di dubbio la headcoil FreeCore K1 Duplex Mesh attorno alla quale costruito l’interno marketing promozionale, con essa Vapefly promette di dettare nuovi standard e permettere in assoluto la migliore esperienza di svapo immaginata a favore utenza dedita maggiormente a cloud chasing. La nuova testina mesh a doppia zona di attivazione necessita di almeno una abbondante quindicina di millilitri prima di entrare a pieno regime con alcuni dei quali senza apparente motivo riversati in prima battuta verso l’esterno. Occorrenza che puntualmente si è sempre ripresentata se “refillato” quando praticamente all’asciutto, in un costante e graduale incremento del wattaggio applicato fino al massimo dell’intervallo di 45W/60W consigliato e con una restituzione migliore, per quanto mi sia concesso di apprezzare, se vaporizzato l’e-liquid Iron Vaper Dominus Ruby Pistacchio, ossia il cremoso tra i due presi in prestito. Quantità di vapore proporzionale alla potenza applicata, denso e persistente ma oserei definirlo “scarico” o privo di quel senso di “completezza del bouquet aromatico” presente ed interpretato perfettamente senza ombra di dubbio al mio palato dalla controparte Voopoo TPP-DM2 utilizzata nel confronto, con la quale chiaramente percepibile il “guizzo conclusivo” di nettamente avvertibili tostati pistacchi. Un deludente comportamento che istintivamente imputerei alla insufficienza di potenza massima di 60W utilizzabile perché se la coil Duplex Mesh è volontariamente “spinta” oltre il limite consigliato di appena 5W/10W il restituito è immediatamente più armonioso ma repentine le “steccate” nonostante suzioni ben intervallate le une dalle altre. Non migliore la situazione se vaporizzato il fresco fruttato Summer Taste, ben conscio di quanto assaporato nel recente passato con risultati non poco migliori e bilanciati; purtroppo FreeCore K1 Duplex Mesh coil non è stata capace in tutto il range di potenza usufruibile di riprodurre in modo chiaro e riconoscibile l’intero spettro delle componenti: se alimentata a “bassi” wattaggi predominante e quasi fastidiosa la presenza del solo melone, di contro eccessivo ed ingombrate il “ghiacciato” tanto da annullare tutto il resto quando utilizzate erogazioni massimo limite. In definitiva per mio gusto, FreeCore K1 Duplex Mesh Coil da scartare a priori se soliti vaporizzare questa ultima categoria di e-liquids. Seconda ed ultima testina nel computo totale di quanto previsto da Vapefly per Kriemhild II Sub-ohm Tank ad essere messa alla prova con identici e-liquids è stata FreeCore K2 Mesh Kanthal A1 coil in diretto confronto con la headcoil Aspire Odan Tank Mesh di impedenza 0,30Ω, che a modesta opinione è a tutt’ora una delle migliori soluzioni preconfezionate facilmente reperibili sul mercato. Parto subito dal “dire” che medesime rispetto a quanto sopra sono le risultanze avute con la “coil tradizionale a singola mesh” compresa assurda incontinenza iniziale. Aggiungo inoltre al piatto sovrapponibile il percepito a seconda dell’e-liquid vaporizzato, con esperienza afflitta oltremodo da due principali evidenti problematiche impossibili da risolvere se non dimenticando l’esistenza della stessa testina: continuativi accenni di dry-hits se alimentata al limite massimo dei 55W di corretta potenza come prevista nel range di funzionamento ben stampigliato sul corpo metallico ed avvertibile retrogusto “ferroso” quando, nonostante utilizzata con minori valori, inutilizzata lasciata “riposare” per qualche minuto. Bocciata in pieno con vittoria assegnata per forfait ad Odan Tank Mesh Coil! Fortunatamente a risollevare le sorti di non proprio gradevole esperienza ecco arrivare in soccorso accessori che sulla carta dovrebbero allungare la vita utile del dispositivo Vapefly sia ridurne in buona parte anche i costi spiccioli di gestione: il più tradizionale degli RBA rigenerabili ed una coppia di kit per “autonomamente produrre” testine del tutto simili alle FreeCore Headcoils fornite in primo impianto all’interno della confezione de Kriemhild II Sub-ohm Tank. Kriemhild II RBA Coil è venduto separatamente come accessorio opzionale racchiuso in una striminzita scatolina di colore nero sulla quale in prima istanza accennata la riproduzione stilizzata del piccolo gingillo, sua titolazione con presenza in alto a sinistra di altrettanto condensato logo del produttore Vapefly. Sulle restanti facce del cartonato indicate come lecito le informazioni di contatto del produttore Vapefly Technology Co., LTD, normative icone raffiguranti le certificazioni e divieti per ottenere il via libera alla commercializzazione ed ovviamente l’immancabile coppia di adesivi ad uso “Scratch&Check” e catalogazione meccanografica. Il kit Kriemhild II RBA Coil tutto stipato in una pratica bustina richiudibile comprende: ● accessorio rigenerabile Kriemhild II RBA; ● spare parts tra guarnizioni, o-rings e coppia di viti sostitutive; ● tradizionale inutile utensile a “T” dall’appeal fortemente “cinesone” il cui fine ultimo dovrebbe essere quello di sopperire alla impellente necessità di un set di cacciaviti. Vapefly Kriemhild II RBA altri non è che la versione ingigantita all’inverosimile della più banale delle “coils rigenerabili” già avvistate e messe a disposizione dell’utenza da parte di altri produttori: coppia di post contrapposti ed aperture nelle quali far ricadere il materiale assorbente in perfetto stile GTA. Con due sezioni separabili e realizzato con maggior perizia in buona parte in acciaio offre comoda fruizione con 13,5mm di massimo diametro e spazioso margine di manovra al deck di 12mm per build a singolo wire preferibilmente a base di microcoils che consiglio di sezione massimo limite 2,5mm e numero di spire adeguato a coprire quasi per intero la grande asola di sbocco per l’aria proveniente dal basso oppure, nel caso se ne abbia la possibilità, ancor meglio tentare setups con microalien appositamente progettate per atomizzatori ad immersione per Billet Box perché ad “occhio e croce” tale è il volume utile. Chi ricorda la “immotivata” curiosa ed inutilizzata filettatura all’interno dell’elemento fondello/afc dell’atomizzatore? Bene, eccone la ragion d’essere! E’ proprio tramite essa unicamente possibile accoppiare le due componenti, l’accessorio e la parte inferiore dell’atomizzatore, con abbondante lubrificazione anti cigolio e renderle così fruibili producendo quando ben unite ciò che non poco richiama il deck di un “classico” atomizzatore rigenerabile a tutti gli effetti in cui con veloce manualità bloccare le estremità dell’avvolgimento di filo resistivo. Tutto immediato e confortevole per dare libero sfogo alla propria iniziativa, con soli limiti imposti da distanza tra le torrette e superficie direttamente investita dal flusso di aria sottostante l’elemento riscaldante con Kriemhild II RBA unica strada percorribile se vaper “da flavour” col quale data la possibilità di poter perfino utilizzare i propri drip-dip con innesto 510 tramite l’adattatore già incluso nella confezione dell’atomizzatore se opportunamente “agghindato”. Per la mia prova ho utilizzato quanto di probabilmente più idoneo in tale ottica avessi tra il materiale a mia disposizione per improntare una soddisfacente build in acciaio 316L sezione 0,40mm avvolto per 7/8 spire su massimo supporto da 2,25mm alla quale applicare potenza di circa 35W e cotone Native Wick Platinum Blend fatto cadere ben morbido all’interno delle asole tagliato a circa 1 millimetro al di sotto esse. Successiva ad abbondante, non trascurabile generalizzata lubrificazione degli elementi di tenuta e di contatto, l’esperienza che ne è scaturita è stata senza mentire e come lecito aspettarsi meno copiosa lato produzione di vapore, ma nettamente più appagante in termini di pura e semplice restituzione aromatica con entrambi gli e-liquids riprodotti “come piacciono a me”, senza casuali perdite e con quel leggero gradevole tepore mai ottenuto e tanto desiderato quando testate le headcoils premade. Inutile tergiversare ulteriormente su di Kriemhild II RBA perché talmente facile da fruire che toccare con mano vale più di 100 parole e per quanto affrontato fino ad ora è a personale giudizio strumento indispensabile più che necessario a sopperire alle mancanze delle testine premade FreeCore allegate a Kriemhild II Sub-ohm Tank. Oltre che con l’accessorio RBA, Vapefly viene in soccorso dell’acquirente con una soluzione già adottata nel passato recente della sua produzione che fa forza su ancor più immediatezza e costi di “gestione” sempre contenuti, ma “alla lunga” meno conveniente di quella basata sul semplice spezzone di filo e ciuffo di cotone. Kriemhild II RMC, Rebuildable Mesh Coil, è un sistema o meglio soluzione kit dedicata gli amanti del fai da te commercializzata per fornire tutto il necessario per poter fabbricare in autonomia meshed headcoils ed emulare quanto già inizialmente fornito con Kriemhild II Sub-ohm Tank e sue testine premade FreeCore. Vantaggio del sistema RMC è tutto da ricercare nella straordinaria immediatezza della sua messa in opera con la garanzia di ottenere risultati più che soddisfacenti già al primo utilizzo. Per auto produrre coils da facilmente innestare a pressione in Kriemhild II Sub-ohm tank non è però solo sufficiente acquistare il kit RMC, con esso è per forza di cose acquistare almeno una confezione da 10 “ricariche”, serie in egual numero di striscioline di materiale assorbente e mesh strips proposte dell’identica tipologia di quelle già premontate nelle headcoils di serie. Nella pratica questo il necessario: Kit base Kriemhild II RMC composto da ● involucro metallico della testina; ● utensile per la corretta curvatura delle mesh strips; ● serie di 4 gommini isolatori; ● 2 contatti placcati per terminazioni positive; ● serie di o-rings di ricambio; ● guida d’uso “passo-passo” chiaramente illustrata. Oltre a ciò necessario acquistare di volta in volta una delle due confezioni di “ricarica” al cui interno la necessaria quantità per costruirsi 10 headcoils di tipo Duplex Mesh con impedenza di 0,20Ω oppure “tradizionali” di impedenza 0,30Ω. Dentro ogni scatolina di “consumabili” in identico numero striscioline di materiale assorbente già modellate ed elementi riscaldanti della tipologia scelta. Con Kriemhild II RMC già “ready to vape” in meno di 60 secondi, bastano poche ben illustrate sequenze presenti nel pieghevole delle istruzioni e quel minimo sindacale di manualità che il pollice opponibile ha da tempo ormai garantito all’umanità, queste le condensate operazioni. Manipolare con delicatezza la wick per farle acquisire minimale voluminosità, adagiarvi la mesh coil preferita con i contatti rivolti verso l’esterno ed imprimerle la specifica curvatura utilizzando l’una oppure l’altra estremità dell’utensile cilindrico a seconda se mesh di tipo Duplex oppure standard, inserire infine lo stratificato così ottenuto nel corpo principale di Kriemhild II RMC Coil. Piegare la gambetta oppure le gambette “del negativo” ed applicare l’anello isolatore in gomma per trattenerle in posizione, allo stesso modo ripiegare e bloccare il contatto “positivo” con il terminale metallico, successivamente tagliare le eccedenze cotone compreso e poi liberi di rimuovere sfilando l’utensile ed avviare il “cappuccio” sommitale a chiusura completa dell’accessorio rigenerabile. Pronti a svapare seguendo tutte le accortezze che soliti dedicare alle comuni testine prefatte comprese nella dotazione! Manco a dirlo messa alla prova la mesh casalinga ancora una volta almeno gradini sopra le controparti “industriali”, inspiegabile il comportamento che almeno sulla carta avrebbe dovuto completamente equiparare quanto di già visto, ma nella realtà nulla di comparabile perché con la “coil RMC” già alla prima installazione più che avvertibili le differenze e se, come solito accade, con acquisizione di migliore manualità si dovrebbero avere sempre migliori risultati non oso immaginare quanto essa sia capace di regalare. Non vorrei essere “cattivello”, sia mai qualcuno si offenda, ma l’impressione è che lato produttore si stia spingendo verso tali “alternative” più che alla classica fruizione di atomizzatori sub-ohm a testine; forse per ritagliarsi spazi e guadagnare posizioni in territori dove la presenza del brand Vapefly è latitante o perlomeno alquanto risibile, oppure messo di fronte alla spicciola verità che l’altisonante brevetto così caparbiamente pubblicizzato non sia così fruttuoso quando prodotto su larga scala. Fatto sta che “in soldoni” il sistema RMC funziona meglio: migliore qualità per differenti materie prime? Le wick consumabili lo sono ed evidente la discrepanza se osservate da vicino: totalmente dissimile consistenza, disposizione delle fibre e persino il colore quasi a sembrare più “raffinate”. Un identificabile motivo deve forzatamente esserci se il vaporizzato al contrario di quello che chiamerò “originale” è ben definito, pieno e scandito alla perfezione! Una valida motivazione deve “starci” se la Duplex assemblata supporta ben volentieri wattaggi superiori di 5W/10W rispetto a quanto dichiarato, oppure se quella da 0,30Ω non è mortificante dal retrogusto ferruginoso, senza accenni di “prossima steccata” e decentemente piacevole nel vaporizzato! Da quando messa all’opera RMC coil magicamente sparito ogni benevolmente additabile improvviso accumulo di e-liquid come mai più presentati svuotamenti al primo refill: misteri “della fede”! Quindi nel caso si sia in procinto di eleggere Kriemhild II Sub-ohm Tank a medium di svapo ci si faccia un faccia uno spassionato favore: con esso si provveda ad acquistare una oppure entrambe le soluzioni “rigenerabili” con l’invito a farne immediatamente buon uso e relegare le 2 FreeCore incluse nella confezione dell’atomizzatore nel dimenticatoio dell’ignavia: ne gioveranno senza rimorsi ed ombra di dubbio, qualunque soluzione preferita, spensieratezza ed appagamento! Con un quadro spero sufficientemente chiaro sulla faccenda Kriemhild II Sub-ohm Tank finalmente giunto il momento topico merito del quale tutto il poc’anzi ardire, con moderna celebrazione per l’occasione riunite l’una di fronte all’altra le due donzelle causa della romanzata bagarre senza rispettive stuoia di rognosi cani da guardia ed inferociti sanguinari lupi alati a proteggere e spalleggiare. La stoica regina d’Islanda e la crudele irosa burgunda imbellettate delle sole specifiche caratteristiche infuse dai maniscalchi di Vapefly, per celebrare una artificiosa riunione e finalmente comporre un totale quadretto famigliare negato da errate consegne merceologiche in quello che più si avvicina all’originale Brunhilde SBS Vaping Kit. Non è mistero che sollevai alcuni dubbi sulla reale “efficacia” della mod Brunhilde SBS 100W in uso generalistico, perché a personale modo di interpretarla ed esulando dalla sola estetica, reputai la side-by-side per nulla maneggevole, come macigno ingombrante ed assolutamente non consigliabile se vaper di guancia rispetto a quanto offerto da dispositivi di altri brands. Allo stesso modo con pregi e difetti ne prospettai più logica utilità con vaporizzatori di diametri importanti prevalentemente indirizzati a flavour chasing se non a maggiori produzioni di vapore, i famosi goliardici siluri a vapore e nella pratica solo in tale evenienza e con opportune precisazioni trova senso la integrale proposta Vapefly. E’ unicamente Brunhilde SBS 100W a guadagnare quando riunite in unica soluzione mod ed atomizzatore, ma al prezzo di sconsiderato aumento del peso totale giunto a circa 300 grammi, addirittura gravato dalla necessaria adozione di batterie dal formato maggiore perché aleatorio e pretestuoso tentare di arrivare a fine giornata solamente con unica batteria 18650 nel proprio paniere se la potenza media applicata alle coil parte da 35W, figurarsi poi se sempre impiegata la massima nominale necessaria alla headcoil FreeCore K1 Duplex o loro migliori sostitute in versione RMC per le quali perfino le prestanti 21700 iniziano a mostrare limitata scorta energetica. Oltremodo pleonastico ma necessario un ulteriore appunto sulla configurazione omnicomprensiva, già perplessa intuizione di primo acchito: la tazza nel suo inusuale diametro quali vantaggi apporta? Nessuno, esclusivamente una aberrazione stilistica ed ottica, inconcepibile quello scalino con evidenza messo in mostra nonostante installato il naturale dedicato suo atomizzatore. A questo punto il totale quadro presumo sia completo, nell’altro da aggiungere. Nel caso interessati ad acquistare l’atomizzatore Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank, e con esso consiglio vivamente almeno uno degli indispensabili accessori, lo store online Sourcemore.com lo propone in tutte le colorazioni previste: la versione presa in esame Peace al prezzo scontato di $ 25,59 (circa € 22,00), con una maggiorazione di soli $1,50 la War utilizzando in entrambi i casi nelle fasi finali della procedura di checkout il codice promozionale VK2ST. Sourcemore.com - Vapefly Kriemhild II Sub Ohm Tank 4/5ml Tank Atomizer Sourcemore.com - Vapefly Kriemhild II RBA/RMC Coil Sourcemore.com – Vapefly Kriemhild II RMC Coil Wire & Cotton Ringrazio lo store online Sourcemore.com nella figura di Ms. Ella per aver permesso la conclusione della panoramica sulla più recente delle proposte Vapefly con l’invio del sample di Kriemhild II Sub-ohm Tank e totalità delle accessorie opzioni oggetti della presente. Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami ed altrettanto ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  6. Fakirsmods Ion Jr. RBA. Diameter: 22mm Length: 42mm with S Tank, 54mm with L tank (without driptip) Material: 316L Stainless Steel Tank Material: Polycarbonate Easy setup with the special design Top fill with larger filling holes under the topcap Screwless chimney for reaching deck easy. Adjustable slot liquid control Adjustable airholes Airhole ring has stoppper. Unique serial number under each deck. What’s inside: ION Jr. RBA Polycarbonate driptip Stainless steel driptip Spare O-rings, screws, 510 tool. PS: According the European rules (TPD), European customers can buy the ION Jr. RBA with 2ml tank, Non-European Users can buy the item with 4ml or 2ml tank. You can choose the version whichever you want under the sections. You can also buy 4ml tank and chimney set from our webstore separately.
  7. Vapefly galaxies 30w kit

    Giusto in tempo per l’estate Vapefly immette sul mercato un compatto vaping kit certificato IP67 senza particolati pretese che nulla ha da offrire se non maltrattare e senza remore farne buon uso all’aria aperta in montagna, pianura oppure in assolata spiaggia, compatibilmente alla possibilità di usufruire di agognati periodi di pausa. “Fortuna” volle che lo store online Sourcemore.com me ne abbia appena inviato un campione e colmo di “inarrestabile gaudio e malcelata felicità” sottotitolo de “di tutto il catalogo proprio ‘sto robo?”, per tale anelato sample la presente stesura, in un incontenibile giubilo ancor più galvanizzato dalla mascolina colorazione ricevuta in esame: un bel rosa confetto da far impallidire anche la più girly delle Barbies. Ma che colpo di fortuna! Nei miei pensieri espresso in totalmente distante colorita esclamazione, me ne rammarico ma condita anche da un pizzico di blasfemia. Vapefly Galaxies 30W Vaping Kit fu recapitato contenuto nella sua confezione retail che nulla fece immaginare la sorpresa riservata al suo interno. Il cartonato che lo accompagna altro non è che il più semplice degli sliding box dal tradizionale anello in cartone con funzione di “coperchio” che avvolge un basilare contenitore, in Galaxies 30W Kit decorato di contrasti tra giallo ocra e nero con i quali evidenziati “salienti peculiarità” del prodotto avuto così “graditamente” in esame. Mica si può pretendere di ricevere puta caso tra la miriade di devices a catalogo un qualcosa di almeno interessante se non “di livello”, sia mai! Meglio tornare su tracciati binari! Sulle superfici dello sleeve stampati marchio del produttore Vapefly, in rilevo ed inchiostri plastificati nomenclatura all’interno di un nero scudo e riproduzione de Galaxies 30W Kit; a completare la magnificenza delle visione d’insieme con tre “spunte” evidenziate le caratteristiche che concorrono secondo lo standard International Protection IEC 60529 a ricevere certificazione IP67: waterproof, dustproof, shockproof. Di contro ad uno spoglio layout lasciato il dovere di incorniciare l’elenco di quanto contenuto nello spoglio scatolato con applicazioni adesive recenti codice a bare di tipo EAN, numero di serie con “Scratch&Check” comprensivo di QR-Code per l’immediato accesso al sito web Vapefly.com. Indicazione della colorazione e le informazioni di rito quali indirizzo e contatti, social compresi, del produttore Vapefly Technology Co., LTD con tanto di normative icone per autorizzazione all’immissione sui mercati stampati ad occupare le restanti due superfici minori dell’avvolgimento in tenue cartone. Una volta superato lo spavento nell’affrontare a volto scoperto cotale magnificenza rosa confetto all’interno del carbox disposti su due livelli trovano posto: ● Galaxies 30W Mod nel suo fashionable rosa piastrelle gabinetto anni ’60; ● Galaxies Air Tank di universale capienza pari a dichiarati 2ml; ● FreeCore G-1 Coil in NiChrome 80 di impedenza 0,8Ω e range di utilizzo compreso tra 12W e 18W; ● FreeCore G-2 Coil in Kanthal A1di impedenza 1,2Ω con potenza applicabile nel range di 8W e 12W; ● cavo USB con connettore µUSB type B per esclusiva ricarica accumulatore LiPo da 950mAh integrato; ● spare parts bag con 2 guarzioni e 2 tappini in silicone per il tank; ● certificato di garanzia; ● striminzito manuale di istruzioni multilingua compreso italiano dedicato a Galaxies 30W Mod; ● risibile manuale avente oggetto Galaxies Air Tank anch’esso multilingua tra le quali anche l’italiano. Vapefly Galaxies 30W è un vaping kit che, diciamocelo subito, ha dalla sua solamente il pregio di essere estremamente compatto, tale da essere interamente nascosto se stretto nel palmo della mano, ed altrettanto leggero e trasportabile con soli 100 grammi di peso complessivo quando “in marcia”, ma che al provato la cui presenza sul mercato non porta alcun giovamento ed a modesta personale opinione di spazio per esso al momento non è previsto, non questo pregiudizio causa della orrida ed impresentabile colorazione ricevuta in esame, ma perché presentato come starter kit per avvicinare potenziali ex fumatori al mondo del vaping. Un kit che vuole fare “il grande” ma di grande non ha nulla, fin troppo elementare per “quello che è”, esteticamente talmente insignificante da far accapponare la pelle, costruttivamente di livello minimo sindacale e nel momento in cui a farla da padrone nel segmento entry level sono le “sigarette elettroniche dal filtrino morbido” ad essere punto di primo acquisto e di ingresso allo svapo, lo sforzo di Vapefly per immettere in commercio un dispositivo di questo genere sembra abbastanza anacronistico se non “visivamente suicida per l’immagine del brand” creatore dei Brunhilde, Siegfried e Kriemhild. Spazio per lui non ve ne è nemmeno salendo gradini di una immaginaria scala gerarchica, la tazza con passo 510 e diametro utile di 24mm dal pin flottante è lì per dargli “solo importanza” perché non ci sono “cavalli sotto il cofano”, dove indiscusse battagliere avversarie sono pod-mod ed all-in-one innegabili leaders in fatto di agile trasportabilità e dalla ormai appurata dote addizionata da restituzione aromatica ad altissimo livello; figurarsi poi vedere Galaxies 30W Kit rapportarsi a devices veramente etichettabili come entry level vaping kit prodotti da Aspire, Eleaf, Justfog, Voopoo e Vaporesso tanto per citarne alcuni; viene da sé che battaglia se non intera guerra già persa in partenza. All’esterno dal punto di vista estetico seppur apprezzando le notevolmente compatte dimensioni della “batteria” di 24mm*39mm*54mm circa, la situazione non è sembra migliore perché, sorvolando sulla ignobile colorazione che farebbe impallidire anche la più femminile delle principesse Disney, l’uso sconsiderato di gomma oppure silicone o qualsivoglia materiale ed essi riconducibile per rivestire interamente la piccola mod Galaxies 30W, se come progettato assicura reale efficace isolamento da liquidi ed accidentali urti, nella pratica di visibilità commerciale pregiudica indelebilmente il senso di qualità: troppo uniforme, troppo “sintetica”, troppo giocattolo, troppo finta! Bastato sarebbe stato decorare elementi dell’involucro con una applicazione superficiale in metallo oppure finta pelle nei punti dove impresse le brandizzazioni ed il tappino che nasconde il connettore microUSB di tipo B per la ricarica, in scarsi 45 minuti dell’accumulatore LiPo di capacità 950mAh, per conferirle almeno in parte per alcuni ignari una certa appetibilità e vivacizzare senza dubbio la monotona piattezza dell’insieme. Parimenti non migliore la situazione “sotto il cofano”, ciò esulando le specificità del progetto ovvero canoniche routines di protezione ed erogazione in bypass oppure in regolazione di potenza da 5W a 30W con incrementi di 0,5W e supporto al pass-through, perché ho avvertito la sgradevole sensazione di innegabile ricerca di eccessivo contenimento dei costi quasi per intero scaricato sulle spalle del microcontroller 3S Chip e suo corollario che in altre occorrenze ho conosciuto dotato di buona prestanza ed accuratezza superiore alla media. Alla prova pratica con la mod Galaxies 30W sembra di assistere alla famosa scena del “matrimonio in versione super super ridotta” che ha reso celebre il comic movie Balle Spaziali di Mel Brooks, dove tutto è tagliato alla bene in meglio per “fare presto” lasciando sul campo pochi malamente addensati componenti a cercare di svolgere alla buona basilari operazioni con tempi di risposta apparentemente direttamente proporzionali alla impedenza da alimentare, range minimo di resistenza utilizzabile non dichiarato spesso ballerino sempre oscillante tra 0,40Ω, se fortunati a seconda del meteo e di quanto femminili per l’occasione ci si senta, e 0,50Ω e non meno potenza erogata percepita non in linea con quanto impostato, il tutto condito da un display di infime dimensioni dalle minuscole indicazioni ed impossibile da decifrare se investito dalla diretta luce del sole. Insomma prestazioni che definirle un disastro anche per i più ossequiosi sarebbe un gigantesco eufemismo, per tali motivazioni quello a spiccare dell’intero set è il comprimario, l’atomizzatore che secondo quanto accaduto in passate occasioni è un oggetto messo lì a fare numero. Anche in Galaxies 30W Kit quello fornito di serie è ormai il tradizionale pod tank style di diametro 22mm ed altezza complessiva di circa 39mm che tanti fasti sta ottenendo dopo il suo sdoganamento e prima adozione da parte di Voopoo. Galaxies Air Tank è veramente ben congeniato, dove è il solido metallo nelle due parti che lo costituiscono a far da padrone ed il cui l’unico elemento plastico, nella combinazione cromatica allegata al enorme confetto, dalla buona trasparenza ne compone indissolubile il solo involucro esterno dal drip-tip integrato del segmento serbatoio. A scapito della sua natura economicamente risibile Galaxies Air Tank è una “chicca” di progettazione, esulando ovviamente le headcoils proprietarie da innestare come al solito a pressione e loro futura reperibilità sul territorio, con un sistema di air-flow control a doppia coppia contrapposta di fori da 1mm addizionati da piccola asola 7*1mm che finalmente funziona a dovere, con poca flessibilità in fatto di combinazioni numericamente ottenibili ma in grado di restituire, per la prima volta avuta con similari sistemi, sensazione di reale contrasto del tiro con perfino una più che accettabile performance sotto il profilo MTL se scoperta “una sola” delle circolari aperture. Ciò probabilmente merito della voluta geometria conica della struttura inferiore del serbatoio nel punto di inserimento della testina e del fluire del flusso di aria incanalata dall’afc dal basso verso l’altro, forzatamente a lambire fino ad essa l’impalcato nel quale posizionati i pin flottati per il trasferimento dei segnali elettrici da mod verso l’avvolgimento resistivo. Una piacevole sorpresa il comprimario, peccato solamente per il drip-tip “fisso” dal diametro non adatto né ad un MTL perché troppo largo, né per un RDL perché per assurdo troppo stretto! In dote con la fornitura iniziale un esemplare per tipo delle FreeCore G Series Headcoils attualmente disponibili, nuove tipologie sono promesse da Vapefly in un prossimo futuro: FreeCore G-1 a singolo filamento in Ni80 di impedenza 0,8Ω da alimentare da un minimo di 12W ed un massimo di 18W, limite al quale al massimo della portata di aria disponibile sembrano “lavorare a pieno regime” producendo corposo vapore dalla discreta restituzione aromatica in linea con quanto il mercato attuale abbia da offrire. Seconda tipologia comparabile all’inizio è la FreeCore G-2 sempre a singolo filamento, ma in questa occasione preferito un wire in Kanthal A1 di impedenza 1,2Ω, decisamente “pensata per la guancia” con il suo range di attivazione compreso tra 8W e 12W, parca in consumi energetici con minor copiosità sul fronte della produzione di vapore rispetto dalla “sorella G-1”, ma egualmente aromatica già a soli 10W motivo per il quale sia da un punto di vista prettamente di autonomia energetica, ricordo che Galaxies 30W Kit è provvisto di accumulatore integrato da 950mAh, che di pienezza del percepito sento tra le due opzioni quella vivamente da consigliare. In ambo in casi, sia chiaro, nessun miracolo, nessuna visione mistica, nessun etereo viaggio verso immaginifici confini perché il tutto è identico a quanto mediamente possibile ottenere con altri sistemi. Null’altro da aggiungere, tutte qui le informazioni e personale giudizio senza genuflessioni per una valutazione complessiva de Vapefly Galaxies 30W Kit, quadro di insieme che chiunque penso essere in grado di interpretare. E a scanso di equivoci, nel caso si stia cercando alla follia un complemento per ultimare l’arredo delle cucine color pastello a mo’ di frigorifero per la casa di campagna di “Barbie cavallerizza texana in vacanza alle Hawaii col bikini trapuntato che prende il sole sulla battigia”, oppure più correttamente si stia cercando un ensemble da utilizzare in prima persona giusto in affollate soleggiate situazioni, incuranti delle sue sorti magari poi in barba a qualsivoglia educazione e preservazione dell’ambiente, “casualmente” dimenticare tra le dune sabbiose, Galaxies 30W Kit è solo ciò su cui puntare. In tal caso lo store online Sourcemore.com, che nella persona di ms. Ella ringrazio per così fantasmagorico kit sottoposto, propone Vapefly Galaxies 30W Kit, nelle sue 5 colorazioni che vanno da un sobrio nero alle più accattivanti colorazioni piastrelle pastello, al prezzo vantaggioso di $26,48, circa € 22,00, se utilizzato il coupon code GALAXY durante le fasi terminali della procedura di acquisto. Vapefly Galaxies 30W Kit 950mAh Mod with Galaxies Air Tank Ringrazio come di consueto svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità gentilmente concessi ed altresì ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e Lettori come sempre liberi di regalare preziosi consigli e costruttive critiche. Grazie!
  8. Bastard by animodz

    http://www.animodz.fr/produit/bastard/ Dal modder francese Animodz, creatore della serie Doggystyle, ecco un nuovo atomizzatore single coil da guancia, diametro 22 mm. L'alimentazione è chiaramente derivata dal cugino Doggystyle 2016. Dalla descrizione sul sito del modder: "Il Bastard è un RTA compatto e facile da usare, con un aspetto pulito e senza tempo. Modulare, si trasforma in un gocciolatore compatibile BF grazie a un kit opzionale (venduto separatamente) - Punta a goccia per corpo e acciaio inossidabile - Tank in quadrante satinato - Prima immersione in vaporizzazione - Riempimento semplificato superiore - Controllo del flusso d'aria da 0 a 2,5 mm - Deck rimovibile - Monocoil - MTL - Capacità 3,5 ml - Diametro 22mm, altezza 32mm (escluso drip tip) - Gravure e numero di serie" Bello ... è bello! Piccolo anche. C'è da capire come rende l'aroma con le varie tipologie di liquido, vapore, tiro e quant'altro.