Coiland mtl rta 22mm

Capisco, ma io gli atom lo provo.

Non con 2 liquidi e 2 build.. li provo per bene.

Quindi, abbiate pazienza, oggi o domani avrete notizie.

Eccomi ragazzi..

Vi riporto alcune immagini del Coiland MTL RTA, inviatomi dai produttori per una “recensione” a titolo gratuito.

Il packaging è semplice, sul fronte troviamo il logo di Coiland, un rendering stilizzato dell’atomizzatore ed il nome dello stesso.

All’interno troviamo un libretto di istruzioni anche in lingua italiana, l’atomizzatore con l’estensione per il camino ed un secondo vetro in pyrex che consentono di estendere la capacità da 2ml a 4ml. Nello scomparto sottostante una bustina contenente un secondo pin con foro sotto coil da 1mm, degli o-ring sostituivi (alcuni doppi) e un cacciavitino con punta a taglia ed a croce.

L’atomizzatore viene prodotto in due colorazioni, Stainless Steel e Nero.

Nella versione nera il produttore ha ben pensato di verniciare solamente l’esterno, in modo da non avere verniciature nelle parti che andranno a contatto con la coil e con il liquido, finalmente qualcuno che ci pensa a ste robe, troppe volte abbiamo visto deck scrostarsi dopo qualche rigenerazione.

Passiamo al livello costruttivo, finiture e aspetti tecnici.

Il driptip è un 510 con due OR alla base, scomponibile.

L’atomizzatore è stato pensato per poter accedere al deck anche a tank pieno, anche qui troviamo un sistema a baionetta, tanto semplice quanto funzionale. Nessun gioco una volta montato e di facile estrazione. Una particolarità dell’atomizzatore è il JFC, sul quale non si andra ad agire tramite la campana, come si vede spesso fare, ruotando l’intero tank si andrà a chiudere, aprire o semplicemente regolare di fino l’accesso del liquido al deck. La rotazione in questione avrà un fine corsa, una volta che il JFC sarà totalmente chiuso si potrà “stappare” l’atom per avere accesso al deck.

Deck classico, due post contrapposti con le viti che andranno ad incassarsi in esso bloccando il filo, due vasche per l’alloggiamento del cotone abbastanza profonde e due asole per l’accesso del liquido.

Il pin preinstallato nell’atom avrà un foro sottocoil di 1.5mm, il secondo contenuto nelle spare parts invece è di 1mm esatto. E’ possibile sostituire il pin anche ad atom buildato, andandolo a svitare non verrà scomposta la build e i componenti del deck rimarranno in sede.

Passiamo alla regolazione dell’aria, sotto al deck troviamo una ghiera dell’aria tenuta in sede da un OR, quindi removibile facilmente per una pulizia veloce. La ghiera presenta 2 tipi di selezioni, 1 foro singolo e un’asola con cui andare a selezionare piu fori allo stesso momento. Avrei preferito un secondo OR al di sotto dei fori, anche se una volta montato su una box ad aria chiusa non ne trafila tanta da alterarne il tiro.

I fori al di sotto della ghiera sono di dimensioni intermedie rispetto a quelli che siamo ibituati a trovare in altri prodotti.

Partono da 0.7mm fino ad arrivare agli 1.5mm con incrementi di 0.2mm.

Arriviamo alla campana, rifinita bene e con un apice conico, di diametro medio, piu piccola di quella di un Penodat e più grande rispetto ad un Purity, giusto per rendere l’idea.

Vi posto una build, punta da 2,25 ni80 0.30mm e Titaniun Fiber Cotton

Ora passiamo alla resa.

Come avete letto ci sono alcuni componenti che vanno a variare la resa di quest’atom (estensione camino e foro sottocoil) che hanno fatto si che le prove si protraessero per più di una settimana, ecco spiegato il “ritardo”.

Partiamo con il setup che mi è piaciuto di più, senza estensione e con foro da 1.5mm sottocoil.

Ragazzi, il tiro è il punto forte di quest’atom, di una pulizia ineccepibile, lineare, contrastato all’esigenza e silenziosissimo. Ho avuto modo di portarlo in fiera a Malpensa e farlo provare ad alcuni amici, eravamo tutti d’accordo, ci sono atom da 150euro che questo tiro lo vedono con il binocolo.

Resa aromatica, nella media, niente di stratosferico, al pari di un Gate come quantità, aumenta però andando ad abbassare la coil dopo aver serrato i post, purtroppo le vaschette fanno da barriera, non consentendo di abbassare quanto vorrei la coil con la punta inserita, poco male ci si mette un attimo a farlo.

Il vapore è piacevolmente caldo e corposo e grassoccio, da qui già potrete intuire la tipologia di liquidi adatti all’atom. Aromatizzati alle creme in primis, ottimo anche con il Creamy Latakia Sinergy Vape, Perbacco e Frara.

Gli scuri tendono ad essere “ingrassati” troppo per i miei gusti, facendo uscire delle note che non ricerco particolarmente.

Non mi è dispiaciuto con alcuni chiari, quelli poco dolci di loro come Burley Reserve BF e US Independence BF.

Virginia, AB standard e Black Cavendish proprio no, appesantiti anche loro.

Ci ho fatto anche un paio di tank si sintetici, con i quali mi ha convinto in pieno (VCT, First Pick e Red Cigar).

Passiamo alle prove con estensione a 4ml.

Il vapore tenderà al freddino, a molti non dispiace, io lo preferisco più caldo.

Con il foro da 1mm perde in spettro aromatico, non diventa scarico sia chiaro, ma qualcosa perde e dato che anche con il foro da 1.5 si riesce ad avere un bel tiro chiuso non l’ho piu rimontato dopo averlo testato.

Non ho ancora avuto il tempo di provarlo in tc, in caso riscontrassi qualche problema non mancherò di aggiornarvi nel 3d.

Scusate la lungaggine e la qualità delle foto, ma essendo l’unico ad averlo tra le mani volevo essere il più esaustivo possibile, cosa che sicuramente non mi sarà riuscita, quindi se avete domande chiedete pure.

P.S. Tutto quello che ho scritto sulla resa aromatica ovviamente è un IMHO grande come una casa, sapete quanto sia soggettivo quel lato dello svapo.

P.P.S. Per quanto riguarda il tiro, no. E’ oggettivamente azzeccato!