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Lucio77

Acciaio 316l


61 messaggi in questa discussione

Lo spero perché non trovo notizie in merito quindi ne deduco il contrario 

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compra da crazy wires e risolvi il problema. 😁

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7 minuti fa, nicknick ha scritto:

No, aspetta, mi sa che non ci capiamo. Me filare il metallo si utilizzano, durante la lavorazione, dei lubrificanti. Ti sei mai accorto che durante il rumpup spesso e volentieri sale un puzzo oleoso dalla coil che dopo 2/3 fire sparisce? Bene quello è il residuo del lubrificante della lavorazione che evapora (e chissà cosa rimane come scoria sulla coil...). 

Ora, per effettuare le lavorazioni di metalli (prova a pensare alle keg in alluminio destinate alle bar e che contengono 30 lt di birra) ad uso alimentare, nei processi produttivi si utilizzano dei lubrificanti chiamati "bianchi". Ovvero olii compatibili con tale uso. 

Crazy wires, azienda inglese, ti specifica che i fili da vaping (ma non avevo dubbi in merito proprio perchè altrimenti non avrebbero creato una sezione vaping) sono compatibili (per ciclo produttivo e, sicuramente, anche per composizione chimica) con gli usi alimentari. 

Quindi, per logica, mi viene da pensare che quello della brico non lo sia. 

Ma guarda che io ti capisco... sei tu che non capisci me ;)

La sigla SS316 certifica il grado di purezza dell'acciao!

E nel primo topic del thread, @Lucio77 ha scritto che ha comprato acciaio SS316L alla Brico.

Da oggi sappiamo che lavori per crazy wires!!!! :lol::lol::lol:

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4 minuti fa, johnnymax ha scritto:

Ma guarda che io ti capisco... sei tu che non capisci me ;)

La sigla SS316 certifica il grado di purezza dell'acciao!

E nel primo topic del thread, @Lucio77 ha scritto che ha comprato acciaio SS316L alla Brico.

Da oggi sappiamo che lavori per crazy wires!!!! :lol::lol::lol:

magari :ghgh:

ma cosa c'entra la composizione del metallo col processo produttivo con cui viene realizzato?

nessuno sta sindacando la composizione.

Modificato da nicknick

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Premesso che ho tanto di quel filo a casa che potrei evitare di far acquisti per anni, ma nel caso specifico di brico, non si può ovviare al problema dei residui di lavorazione, arroventando il filo prima e pulire successivamente con un panno o carta? 

Curiosità!

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13 minuti fa, nicknick ha scritto:

magari :ghgh:

ma cosa c'entra la composizione del metallo col processo produttivo con cui viene realizzato?

nessuno sta sindacando la composizione.

Allora a questo punto ti faccio una domanda...

Ma dove li compri gli atomizzatori in acciaio? 

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3 minuti fa, johnnymax ha scritto:

Allora a questo punto ti faccio una domanda...

Ma dove li compri gli atomizzatori in acciaio? 

La prossima domanda è se esco di casa con la mascherina? 

Li compro dove li compri tu ma se posso avere delle certezze (e delle alternative) sul fatto di non svapare porcherie è meglio. E mi comporto di conseguenza. 

Se stai cercando di portare avanti questo discorso per convicerci che il filo della brico è sicuro l'unico modo che hai è quello di fornirci una scheda di sicurezza che ci definisca il suo utilizzo ad uso alimentare. Io te l'ho fornita. Attendo la tua. 

il resto è fuffa. 

17 minuti fa, Memnoch ha scritto:

Premesso che ho tanto di quel filo a casa che potrei evitare di far acquisti per anni, ma nel caso specifico di brico, non si può ovviare al problema dei residui di lavorazione, arroventando il filo prima e pulire successivamente con un panno o carta? 

Curiosità!

Direi di no. I metalli hanno superfici porose e non vetrificate. Quindi le eventuali porcherie si infilano nelle microporosità senza la possibilitá di rimuoverle (non so se gli ultrasuoni possano servire in tal senso). 

Modificato da nicknick

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sulle bobine Ud di acciaio non c'è scritto se usano oli bianchi, non c'è scritto un c•••••, sono buoni o di brico maaa😱😱

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per chiamarsi 316l deve avere dei requisiti che sono gia' insiti nella sua sigla. Se è 316l, a parere mio , è 316 l ovunque.....non è che lo puoi fare diversamente. Deve rispecchiare determinate caratteristiche di composizione. Seconda cosa,come tutte le cose inerenti lo svapo, o quasi, non è che esista per il vaping.....si utilizza...... Quindi domani passo al Brico e se lo trovo è mio :)

Modificato da batmax

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Niente, non ci capiamo. 😂

Svapate brico e svapate felici. Intanto auguri. 😷

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16 minuti fa, nicknick ha scritto:

Niente, non ci capiamo. 1f602.png

Svapate brico e svapate felici. Intanto auguri. 1f637.png

lassa perde, su fb leggo di ganzi-ganozosi-amenessunomefrega che comprano tubi da 200 euro e poi usano il filo del brico, più o meno come comprarsi la porsche e montare l'impianto a gas per "risparmiare" :D come se un rocchetto di filo costasse un sacco di soldi!

fanno ridere!

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Inviato (modificato)

 @nicknick Ti risultano esserci cicli produttivi di acciaio specifici per il vaping? Per quello che so io del 316l viene impiegato in diversi settori compreso quello modellistico oltre ai classici per cui è nato....non credo proprio esista un ciclo produttivo specifico,. Solo che lo prendono a km lo impacchettano come filo da vaping e via. Non credo quindi cambi molto. Felice di essere smentito eh?

Se esiste la produzuione apposita per vape ammetto la mia ignoranza e i miei interventi ,ovviamente, perdono il senso....se e quando sbaglio so cospargermi il capo di cenere.

Modificato da batmax

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2 ore fa, nicknick ha scritto:

I metalli hanno superfici porose e non vetrificate. Quindi le eventuali porcherie si infilano nelle microporosità senza la possibilitá di rimuoverle (non so se gli ultrasuoni possano servire in tal senso). 

Se parliamo di acciai inox, non hanno alcun ricoprimento superficiale protettivo dato che la loro resistenza alla corrosione deriva da un semplice fenomeno di autopassivazione  : l'ossigeno dell'aria che respiriamo viene adsorbito dal cromo metallico presente in lega nell'acciaio inossidabile, formando lo strato di dimensioni molecolari che lo protegge dalla corrosione .
Perciò qualunque punto della lega è in grado di autoproteggersi con l'aria perché di uguale composizione sia in superficie che nell'interno della massa.

Sono privi, proprio perché leghe metalliche, di qualunque porosità superficiale e presentano quella tipica compattezza che deriva loro dal fatto di avere una struttura e una composizione assolutamente omogenee e costanti in ogni
punto della superficie e della massa

👍

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Ho letto con interesse il topic e mi pongo una semplice domanda: appurato che la composizione del filo sia la stessa, sempre di ss316l stiamo parlando, non c'è un modo per "ripulire" il filo da eventuali residui oleosi PRIMA di fare le resistenze? non so, penso a qualcosa come ripulirli con alcool o qualcosa del genere. Chiedo per pura speculazione eh, credo che il risparmio tra brico e un filo "da vaping" sia veramente irrisorio ma magari, in caso di emergenza, se serve un po' di filo si può pensare di fare un salto al brico :D:D

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Cerco di sintetizzare quello che nicknick sta cercando di dire (soprattutto per capire se mi sono capito :D)

Ovviamente se un acciaio viene denominato 316L ha delle caratteristiche che devono essere rispettate altrimenti non potrebbe chiamarsi 316L, quello che fa la differenza è il processo di produzione del filo in se stesso che sta a MONTE sia di brico che di Crazy wire. Nel caso di Crazy wires specificano CHIARAMENTE sul loro sito che il processo di produzione di questi fili è quello per uso alimentare e nicknick ci ha spiegato che questo significa che utilizzano dei lubrificanti bianchi, cioè compatibili appunto con l'uso alimentare e si spera facilmente rimovibili o quanto meno non tossici  (e probabilmente anche UD e Geekvape faranno altrettanto) mentre non si ha certezza del processo di produzione dei fili di brico.

Quindi se ho sparato caxxate lapidatemi, ma se ho scritto bene e se nicknick lavora per Carzy wires aspetto una cassa di 316L :ghgh::ghgh:

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2 ore fa, batmax ha scritto:

 @nicknick Ti risultano esserci cicli produttivi di acciaio specifici per il vaping? Per quello che so io del 316l viene impiegato in diversi settori compreso quello modellistico oltre ai classici per cui è nato....non credo proprio esista un ciclo produttivo specifico,. Solo che lo prendono a km lo impacchettano come filo da vaping e via. Non credo quindi cambi molto. Felice di essere smentito eh?

Se esiste la produzuione apposita per vape ammetto la mia ignoranza e i miei interventi ,ovviamente, perdono il senso....se e quando sbaglio so cospargermi il capo di cenere.

Batmax mi sa che ti sei perso buona parte della discussione. 

 

30 minuti fa, Andreataf147 ha scritto:

Cerco di sintetizzare quello che nicknick sta cercando di dire (soprattutto per capire se mi sono capito :D)

Ovviamente se un acciaio viene denominato 316L ha delle caratteristiche che devono essere rispettate altrimenti non potrebbe chiamarsi 316L, quello che fa la differenza è il processo di produzione del filo in se stesso che sta a MONTE sia di brico che di Crazy wire. Nel caso di Crazy wires specificano CHIARAMENTE sul loro sito che il processo di produzione di questi fili è quello per uso alimentare e nicknick ci ha spiegato che questo significa che utilizzano dei lubrificanti bianchi, cioè compatibili appunto con l'uso alimentare e si spera facilmente rimovibili o quanto meno non tossici  (e probabilmente anche UD e Geekvape faranno altrettanto) mentre non si ha certezza del processo di produzione dei fili di brico.

Quindi se ho sparato caxxate lapidatemi, ma se ho scritto bene e se nicknick lavora per Carzy wires aspetto una cassa di 316L :ghgh::ghgh:

Grazie a dio almeno uno ha capito che il problema non è la composizione chimica del metallo ma il lubrificante che viene utilizzato per filarlo sui rocchetti. 😄

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20 minuti fa, nicknick ha scritto:

 il problema non è la composizione chimica del metallo ma il lubrificante che viene utilizzato per filarlo sui rocchetti. 

Rimanendo solo su questa considerazione quindi tutti gli atom (soprattutto cloni) vengono torniti/fresati usando solo oli / grassi bianchi adatti per prodotti che avranno uso alimentare ?   

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19 minuti fa, Bax78 ha scritto:

Rimanendo solo su questa considerazione quindi tutti gli atom (soprattutto cloni) vengono torniti/fresati usando solo oli / grassi bianchi adatti per prodotti che avranno uso alimentare ?   

Ho già risposto anche a questa obiezione. 

Ma perchè leggete i 3d a metà? :ghgh:

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24 minuti fa, nicknick ha scritto:

Ho già risposto anche a questa obiezione. 

Ma perchè leggete i 3d a metà? :ghgh:

So che hai risposto ...ma non mi ha soddisfatto :ghgh:

Se pulisco gli atom , allo stesso modo posso pulire il filo !

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@nicknick mi trovo in parte d'accordo con te, ove specificato l'utilizzo per cui viene venduto il filo e considerate le info che citi ci si aspetterebbe effettivamente che le cose stiano come dici tu, usare il filo "destinato allo svapo" sarebbe meglio di utilizzare un generico filo preso altrove.
Vuoi che siano i processi produttivi, vuoi che siano i lubrificanti o altro, tutto regge.
Anch'io nel dubbio considerato lo scarto di costo lo preferirei senza dubbio.

Tuttavia anche ciò che dice @johnnymax non è del tutto errato, senza voler indicare nello specifico l'azienda dalla quale ti rifornisci tu o in assoluto nessuna azienda... è cosa nota nel settore metallurgico tra produttori/rivenditori ecc che materiali/lavorazioni/prodotti finiti/qualsiasi cosa poi alla fine possa facilmente venire dalla cina... o se non dalla cina magari da un paese dove non è obbligatorio rispettare alcune procedure e normative...

Quindi secondo me nella pratica uno non può saperlo, non si hanno gli strumenti per poter valutare "la qualità" del filo che vai ad usare, dei lubrificanti/oli residui ecc...
Dove lavoro io ho un quantometro, serve a sapere la composizione chimica delle leghe metalliche, ovviamente non è uno strumento alla portata di tutti (costa un patrimonio).
Tu che lavori nel settore dei lubrificanti magari avrai strumenti per far qualcosa di simile per gli stessi, che tu sappia esiste un modo pratico per sapere se sono presenti sostanze oleose su un metallo ed eventualmente identificarle?
O ancora meglio, come ti chiedono sopra, che tu sappia non esiste un "trattamento" fattibile da noi poveri cristi per rimuovere ogni eventuale residuo? Magari alcol come suggeriscono?

Per concludere mi sento di dire che vista la differenza di prezzo che citate, per non saper ne leggere ne scrivere, andrei anch'io sul sito che "certifica" la qualità del filo e la sua idoneità ad essere usato per svapare. Tuttavia non per questo mi sentirei di dissentire chi mette in dubbio le cose perchè come detto... non vedo il modo di poterlo verificare in modo facile!

Piccolo OT per @Bax78, qui ovviamente si parla di fili con Ø esigui quindi ciò che dici descrivendo le proprietà dell' inox "possono starci", ma fai conto che non è esattamente come dici... è un attimo formare microcricche, avere inclusioni, %di cromo sballate e non omogenee, % di lega fuori forcella ecc..
Anche il discorso delle superfici non porose è un tantino da rivedere, a seconda di come vengono realizzati gli elementi metallici presentano una data rugosità superficiale ovvero in poche parole si hanno delle creste e delle valli di irregolarità. Si parla di irregolarità nell'ordine di micron (millesimi di millimetro) o nel peggiore dei casi di centesimi, sono irregolarità trascurabili per noi, al tatto le percepisci ma van bene per l'uso che se ne deve fare.
Tuttavia ecco in sostanza non esistono superfici piatte o cilindri perfetti, la precisione dipende dall'uso per cui viene realizzato l'elemento e non credo che sia spaventosamente fondamentale per dei fili elettrici!

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ma alla fine con l'acciaio conviene o no scaldare la coil prima di mettere cotone? non è sufficiente pulirla con alcol prima di arrotolarla?

Modificato da Il tosca

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Adesso, Il tosca ha scritto:

ma alla fine con l'acciaio conviene o no scaldarla prima di mettere cotone? non è sufficiente pulirla con alcol prima di arrotolarla?

Per le lavorazioni meccaniche che conosco io e per quello che vedo nel reparto produttivo dove lavoro.... l'alcol gli fà una pippa ad oli e lubrificanti :D
Proprio come suggeriva @nicknick non penso basti scaldare la resistenza prima di utilizzare, ti eviti dei saporacci ma i residui restano!

Ma magari nicknick stesso può avere una conoscenza maggiore dell'argomento e potrebbe dirci la sua :)

 

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2 ore fa, Teddy ha scritto:

@nicknick mi trovo in parte d'accordo con te, ove specificato l'utilizzo per cui viene venduto il filo e considerate le info che citi ci si aspetterebbe effettivamente che le cose stiano come dici tu, usare il filo "destinato allo svapo" sarebbe meglio di utilizzare un generico filo preso altrove.
Vuoi che siano i processi produttivi, vuoi che siano i lubrificanti o altro, tutto regge.
Anch'io nel dubbio considerato lo scarto di costo lo preferirei senza dubbio.

Tuttavia anche ciò che dice @johnnymax non è del tutto errato, senza voler indicare nello specifico l'azienda dalla quale ti rifornisci tu o in assoluto nessuna azienda... è cosa nota nel settore metallurgico tra produttori/rivenditori ecc che materiali/lavorazioni/prodotti finiti/qualsiasi cosa poi alla fine possa facilmente venire dalla cina... o se non dalla cina magari da un paese dove non è obbligatorio rispettare alcune procedure e normative...

Quindi secondo me nella pratica uno non può saperlo, non si hanno gli strumenti per poter valutare "la qualità" del filo che vai ad usare, dei lubrificanti/oli residui ecc...
Dove lavoro io ho un quantometro, serve a sapere la composizione chimica delle leghe metalliche, ovviamente non è uno strumento alla portata di tutti (costa un patrimonio).
Tu che lavori nel settore dei lubrificanti magari avrai strumenti per far qualcosa di simile per gli stessi, che tu sappia esiste un modo pratico per sapere se sono presenti sostanze oleose su un metallo ed eventualmente identificarle?
O ancora meglio, come ti chiedono sopra, che tu sappia non esiste un "trattamento" fattibile da noi poveri cristi per rimuovere ogni eventuale residuo? Magari alcol come suggeriscono?

Per concludere mi sento di dire che vista la differenza di prezzo che citate, per non saper ne leggere ne scrivere, andrei anch'io sul sito che "certifica" la qualità del filo e la sua idoneità ad essere usato per svapare. Tuttavia non per questo mi sentirei di dissentire chi mette in dubbio le cose perchè come detto... non vedo il modo di poterlo verificare in modo facile!

Piccolo OT per @Bax78, qui ovviamente si parla di fili con Ø esigui quindi ciò che dici descrivendo le proprietà dell' inox "possono starci", ma fai conto che non è esattamente come dici... è un attimo formare microcricche, avere inclusioni, %di cromo sballate e non omogenee, % di lega fuori forcella ecc..
Anche il discorso delle superfici non porose è un tantino da rivedere, a seconda di come vengono realizzati gli elementi metallici presentano una data rugosità superficiale ovvero in poche parole si hanno delle creste e delle valli di irregolarità. Si parla di irregolarità nell'ordine di micron (millesimi di millimetro) o nel peggiore dei casi di centesimi, sono irregolarità trascurabili per noi, al tatto le percepisci ma van bene per l'uso che se ne deve fare.
Tuttavia ecco in sostanza non esistono superfici piatte o cilindri perfetti, la precisione dipende dall'uso per cui viene realizzato l'elemento e non credo che sia spaventosamente fondamentale per dei fili elettrici!

caro teddy, infatti io non ho mai detto che la produzione degli atom, rda ecc dia serenità. infatti il 3d riguardava i fili. e di quelli si parlava. se mi fosse stato chiesto se gli atom secondo me sono "puliti" avrei risposto sghignazzando. chissà quali porcherie ci rifilano tramite atomizzatori, dripper, fili o liquidi stessi. Il mio tornado quando è arrivato all'interno aveva un alone bluastro (quindi olio al 100%) da far accaponare la pelle.

però per quanto concerne gli atomizzatori c'è una differenza fondamentale ovvero che questi vengono acquistati una tantum quindi, se vi sono delle impurità, a forza di lavarli queste se ne vanno (io quando mi arriva un atom nuovo prima lo lascio svariati minuti sotto l'acqua bollente, poi lo metto in ammollo con lo sgrassatore, poi lo faccio ribollire - levando gli oring ma se non si sciolgono lascio dentro anche quelli -, poi lo sgnacco dentro ad una tazza con bicarbonato e limone ed, infine, lo rilavo di nuovo con acqua bollente. è pacifico che qualcosa rimarrà ma di certo qualcosa viene rimosso. e col passare del tempo, a forza di dai e dai, i residui saranno sempre meno).

discorso molto diverso è quello legato al filo. dato che credo non essere usanza di alcuno lavare il filo prima di utilizzarlo va da sé che l'assorbimento potenziale di sostanze nocive aumenta drasticamente.

io, che non sono proprio un salutista, anzi, non utilizzo una coil per più di 20 ml. mi basta guardarle dopo un dryburn per ritrovarmi a fare pensieri poco simpatici guardando quella oscena patina che si genera sulla resistenza.

per quanto concerne sgrassare i fili...mah, non vedo soluzioni se non quelle di utilizzare solventi a noi noti che, tuttavia, potrebbero essere nocivi ben più delle sostanze che vogliamo rimuovere. tenendo comunque conto che sarebbe impossibile ripulire i residui oleosi dalle microporosità del materiale.

questo è un argomento su cui rifletto molto. mi domando se ho fatto un affare a smettere di fumare dato che esistono così poche certezze sulle condizioni in cui vengono venduti i prodotti dedicati allo svapo. quindi, tornando al discorso iniziale, ho semplicemente fatto notare che, GRAZIE A DIO, esistono anche aziende come crazy wire (non sono un'azionista :ghgh: né in libro paga) che forniscono prodotti sicuri e compatibili con la destinazione d'uso che ci interessa.

credo che dovremmo essere noi utenti a tutelarci e richiedere che certi prodotti vengano commercializzati dietro presentazione di garanzie. ma questo avviene solo in un altro mondo. non in questo. purtroppo.

ciau :D

Modificato da nicknick

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@nicknick mi hai messo ansia sul lavaggio degli atom. Io li passo solo sotto l'acqua una volta 3 secondi e via ... 

 

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@Redrevere evidentemente non li hai mai annusati. :ghgh:

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