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    • Tinny

      Buy me a coffee!   22/04/2024

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12 messaggi in questa discussione

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Sarà l’impressione ma sembra proprio che in Voopoo siano entrati in una sorta stancante di trance produttiva, pronti a buttare sui mercati dispositivi su dispositivi con quasi regolare cadenza, intervalli che di certo concorrono a non far “dimenticare”, ma che senza ombra di dubbio rischiano di snaturare od ancor peggio sminuire il senso della complessiva offerta.

Ultimo risultato di questa fibrillazione industriale è Argus G, forse la più voluminosa e complessa tra pod-mod entry level Argus Series nonchè un dispositivo regulated che dell’appeal estetico e scenografico fa perno di interesse e dalla totale compatibilità alla ITO Super Platform trae la sua indiscutibile forza.

Di Argus G il produttore ShenZhen Woody Vapes Technology Co. LTD, Voopoo per i conoscitori del brand, me ne ha inviato in anteprima un campione insieme a buona dose di consumabili da “studiare” e successivamente presentare in occasione della sua ufficializzazione, questo lo schematico sunto.

Buona lettura!

 

DSC01283.jpgLa nuova Voopoo Argus G Pod-Mod mi è stata recapitata nella probabile definitiva forma pensata per i mercati: non la solita sleeved box con la quale il produttore Voopoo è solito da tempo presentare i propri oggetti, ma confezionata in una scintillante straight tuck box ormai presumo definitivamente utilizzata per presentare il suo catalogo di devices di fascia “non superiore”. Quella adottata per Argus G è nient’altro che una comune scatola di sottile cartone interamente ricoperta da uno strato argenteo uniforme, talmente riflettente che quasi impossibile è ritrarlo in modo decoroso se non “mortificandolo” ed interrotto da “parole” stampate che in colorazione complementare ne occupano la maggior parte della faccia espositiva quasi a simulare una sorta di compendio di alcune delle sue principali specifiche: oled screen, 1000 mAh large battery. Il tutto a completare un layout frontale che prevede logo del produttore Voopoo, denominazione del vaping kit ed infine la centrale riproduzione integrale del device Argus G nella reale colorazione, anch’essa indicata, ed una grande "G" a farle da sfondo in una “specie di stratificazione di inchiostri”.

DSC01284.jpgDa ormai consolidata prassi, invece, la faccia opposta dell’essenziale packaging è interamente dedicata a contenere l’elenco di quanto fornito di primo impianto e tutte le informazioni accessorie necessarie alla presentazione del prodotto comprensive delle legislative icone attestanti il superamento dei percorsi di certificazione, divieti di vendita, avvertenze per corretto uso ed adeguata conservazione, modalità di eventuale smaltimento oltre alle informazioni di contatto del produttore ed ideatore del dispositivo ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD. (Voopoo) e del suo European Representative tale società medicale Prolink GmbH con sede in Germania.

Codice a barre EAN di catalogazione e GS-1 per il numero seriale, iconografia dedica ad alcune ulteriori main features di Voopoo Argus G e l’immancabile QR-Code per immediato accesso al mondo Voopoo, tutti insieme distribuiti sulle facce minori dell’accecante cartonato ed in loro compagnia lo sticker “Scratch&Check” essenziale amico di ogni utente perchè unico strumento per verificare la genuinità di ogni acquisto.

DSC01285.jpg    DSC01286.jpg

Questa la dotazione di serie inclusa nella confezione integralmente sigillata all’interno di una anonima bustina translucida:

DSC01287.jpg● dispositivo Voopoo Argus G Mod Pod;

Argus POD Cartridge di impedenza 0,7Ω e potenza applicabile consigliata di 16W (preinstallata) con capienza di 2ml;

Argus POD Cartridge di impedenza 1,2Ω e potenza applicabile consigliata di 10W con capienza di 2ml;

● cavo per eventuali aggiornamenti del firmware e ricarica dell’accumulatore integrato µUSB tipo C;

● laccetto per appendere il dispositivo al collo;

● cartoncino formato business card introduttivo alle Argus POD Cartridges con compatibilità e modalità d’uso;

● compatto manuale di istruzioni multilingua, italiano compreso.

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DSC01288.jpgLucida, metallica ed accattivante, ecco come condensare in soli tre aggettivi ciò che è l’ultima fatica Voopoo, un dispositivo dal form factor che mancava nel ventaglio della sua offerta Argus e che invece sembra essere uno dei più “abusati” dalla agguerrita concorrenza.

Argus G è entry level dall’aspetto tutt’altro che austero ed elegante, dedicata a coloro che amano circondarsi di indiscrete forme dai colori palesemente sgargianti ed al contempo morbide, una vape-bar tirata a specchio con scenografici gradienti metallizzati automobilistici di layers nanometrici depositati con tecnica CMF ed allungate smussate linee che ne tracciano la totalità dell’incedere in cui l’apparire, non me ne vogliano in Voopoo, conta più del suo bagaglio di buone funzionalità.

Argus G fa leva proprio su questo per ingraziare il possibile utente, un primo intrigante impatto visivo per poi catapultarlo in ben “mascherate” funzionalità e, merito della tecnologia ITO Super Platform, capacità da prima della categoria.

DSC01289.jpg    DSC01290.jpg

Voopoo Argus G è la perfetta tascabile compagna per estemporanee uscite fuori porta nel caso non si sia disposti a trasportare hardware più ingombrante oppure, perché no, affidabile dispositivo ad uso quotidiano ignorando roboanti proclami di poco realistiche “giornate” di autonomia,DSC01291.jpg se moderati con i suoi 1000 mAh di autonomia forniti dall’accumulatore LiPo integrato e non sostituibile, ma ricaricabile in soli approssimati 60 minuti con un banale caricabatterie capace di fornire al connettore microUSB di tipo C sul suo fianco correnti in ingresso di 5V/1A.

Ma al netto di ciò Argus G è l’ennesima soluzione all around dedicata allo svapo di guancia pronta ad arrivare nei negozi, una nuova proposta Voopoo non solo appetibile agli occhi, ma estremamente interessante anche per coloro che sono in procinto di acquistare la prima e-cig senza scadere nella semplicità estremizzata oppure disinteressati verso “quelle dal filtrino”.

Come buona parte del catalogo Voopoo destinato alla “guancia” anche Argus G è progettata per sfruttare al meglio quanto la giovane ma già matura serie di vaporizzatori ITO è in grado di offrire, tutti da installare come tradizione vuole alla sommità del dispositivo,DSC01292.jpg magneticamente all’interno di un profondo vano in cui sfocia il condotto per l’ingresso delle necessarie correnti d’aria modulate già in partenza da apposito preciso cursore esterno sul fianco, assieme ai contatti flottanti per il trasferimento dei segnali elettrici e l’apice della struttura che ingloba il sensore piezoelettrico artefice dell’attivazione automatica al semplice “tiro”.

In Argus G la flessibilità e le consolidate qualità di ITO Super Platform sono messe disposizione dell’utente grazie ad una non molto basilare elettronica di controllo ancora una volta incentrata sull’efficiente e conosciuto chipset “intelligente” Gene.AI versione 1.2, qui contornato da componenti in grado di erogare complessivamente potenza massima di 25W ed ovviamente garantirne il totale corretto funzionamento attraverso l’adozione di routines di necessarie sicurezza a salvaguardia dell’utente, talvolta fin troppo stringenti come un cut-off impostato a soli 5 secondi se preferita l’attivazione manuale.

safety.jpg

Quello di Argus G è un Gene.AI approntato all’immediatezza “funzionale” ed adattato ad operare attraverso una elementare interfaccia utente fatta di un solo pulsante coadiuvato da un piccolo display oLED monocromatico con diagonale di 0,46” nel quale chiaramente proiettato quando di necessario, DSC01293.jpgperché alla clientela ciò che si vuole richiedere è solamente lo sforzo di porre l’attenzione al corretto stato di salute del vaporizzatore, senza necessità di barcamenarsi in profonde operazioni di regolazione. Una volontà talmente radicata che al chipset permesso di operare solamente in modalità SMART, autoregolazione in base alla ITO Super Platform headcoil installata, e di essere “gestibile” addirittura con la sola interazione di poche rapide pressioni di quell’unico pulsante, lo stesso da sollecitare se preferita l’attivazione manuale al posto della reattiva e puntuale risposta automatica “al tiro”. Quindi, secondo tale scuola di pensiero, nulla di eclatante se possibile unicamente la volontaria variazione di potenza applicata al vaporizzatore entro un rigido range imposto elettronicamente, in relazione alla headcoil in uso, con le sole eccezioni di poter azzerare il contatore dei “puffs”, bloccare oppure sbloccare a piacimento il device ed infine spegnerlo secondo codificate gestures bene illustrate nel sintetico manuale d’uso che accompagna il nuovo dispositivo Voopoo.

Argus-Compatibility.gif

Comprese nella dotazione di base di Argus G due confortevoli ed ergonomiche cartucce ricaricabili da gettare quando esauste, ideali per chi è alle prime armi oppure per coloro alla ricerca di estrema praticità, in cui senza possibilità di separazione convivono serbatoio e-liquid e comparto vaporizzatore di tipo meshed, una per ogni tipologia attualmente prodotta da Voopoo: cartridge Argus POD di impedenza 1,2Ω e cartridge Argus POD di impedenza 0,7Ω, per di più interamente interscambiabili con le altre pod-mods ed ultra-compatte della famiglia Argus.

Per entrambe al contrario della capacità di 2ml, indistintamente se incluse nei packaging commercializzati in territori TPD ed extra-EU, non è reso noto il range di potenza ad esse applicabile anche se si presume identico alle controparti in formato headcoils premade facenti parte della famiglia ITO Platform,Argus-PODs.jpg ma poco importa dato che il chipset di controllo Gene.AI di Argus G automaticamente ne suggerisce il wattaggio ottimale per ed impedisce regolazioni di potenza in eccesso.

Cartridge Argus POD di impedenza 1,2Ω, con range ipotetico di potenza erogabile compreso tra 8W e 12W secondo “testina ITO normale” e di 10W quella automaticamente suggerita all’installazione, è espressamente dedicata ad un contrastato svapo di guancia in puro stile MTL senza compromessi ed e-liquid che sento di consigliare esclusivamente in formulazione tradizionale 50VG/50PG; con vapore lievemente rarefatto ed un hit nella norma, paragonabile a paritari vaporizzatori di tipo meshed si è dimostrata pienamente a suo agio con i recenti idrolati purificati che generalmente sono solito adottare se costretto a tali soluzioni “preconfezionate”. Restituito cristallino ma lievemente meno definito se rapportato alla controparte headcoil ITO-M3 già in uso su Voopoo Doric 20 di identiche specifiche.

DSC01294.jpgMentre cartridge Argus POD di impedenza 0,7Ω, ipotetica potenza applicabile compresa tra 14W e 18W secondo testina “versione normale” ITO-M1 ed automaticamente impostata a 16W da gene.AI V1.2 di Argus G, naturalmente più “spinta”, è secondo quanto testato più indicata con tutte le tipologie di e-liquids che nulla o poco contengono “in tabacchi”. Anche con essa ho ricevuto sensazioni sovrapponibili a quanto poc’anzi espresso ed identico il consiglio di utilizzare e-liquids in formulazione standard per non incappare in sgradevoli dry hits e cursore airflow control settato almeno “a metà” se non interamente spalancato altrimenti vapore fin troppo caldo.

E nel caso sia impossibile reperire Argus PODs da utilizzare?

ITOCompatibility-Chart.jpg

Niente paura! Voopoo infatti ha ben pensato di immettere sul mercato in concomitanza con Argus G un particolare serbatoio “universale” chiamato Argus POD Empty Cartridge, compatibile anche con le scorse produzioni serie Argus entro i loro intrinseci limiti:ITO-M0.jpgun “vuoto” nel quale poter innestare a pressione qualsiasi ITO headcoil premade in commercio allungando all’infinito la longevità di un vaping kit altrimenti relegata alla presente e futura disponibilità di dedicati consumabili.

Di Argus POD Empty Cartridge il reparto marketing Voopoo me ne ha fornito una confezione assieme ad alcune recenti headcoils ITO-M0 di impedenza 0,5Ω con la richiesta di testare il comportamento di Argus G quando portata al limite massimo delle sue capacità.

ITO-M0 Meshed Headcoil, disponibile dai tempi di DRAG Q e con impedenza di 0,5Ω è pensata per essere alimentata a potenze nell’arco di 18W e 25W e quindi impiegare in toto quanto Argus G è in grado di sprigionare con ovvia ripercussione su complessiva autonomia energetica. DSC01317.jpgLa minore impedenza la rende particolarmente indicata per uno svapo arioso più inteso come “flavorino ristretto” che al limite massimo dello MTL ed air-flow control interamente “aperto” con vaporizzato denso e restituzione aromatica a concentrarsi più sul corpo del bouquet che su suoi dettagli. Morfologicamente distante dalle altre, più abbondanti le asole di pescaggio come maggiorate le aperture per l’ingresso dell’aria alla sua base, sono gli e-liquids anche di viscosità 70VG/30PG dal carattere dolciastro e fruttato il suo indiscusso campo d’azione, con poca o nulla predilezione a vaporizzare tabaccosi nonostante fortemente aromatizzati. Produzione di vapore proporzionale alla potenza applicata anche se già a mediani 22W oserei definirla fin troppo appariscente però, sia ben chiaro il concetto, a discapito dei risicati 1000 mAh di Argus G in tale “configurazione” sufficienti a coprire solo metà giornata se non parsimoniosi!

La lucida ed indiscretra Argus G è in procinto di raggiungere in breve tempo tutti i migliori stores di settore ed inverosimilmente forte di sette sgargianti combinazioni cromatiche sarà in grado di conquistare i cuori di chi non esita mai nel mettersi in mostra?

colors.jpg

Ringrazio Voopoo - ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD. ed in particolar modo Ms. Nical Zhang PR Manager del reparto marketing per la possibilità offerta di provare in anteprima l’accattivante Argus G Pod Mod e l’utile nuovo accessorio Argus POD Empty Cartridge per così redigere questa rapida e sconclusionata anteprima.

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti riguardo Voopoo Argus G Pod Mod rimando al seguente link che punta alla relativa landing page ufficiale:

Come sempre ed anche in questo caso doveroso il mio ringraziamento va inoltre a svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori per lo spazio e visibilità che tutte le volte mi sono cortesemente concessi ed ovviamente un caloroso grazie anche a tutti Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive utili critiche e graditi preziosi consigli.

Grazie!

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@Motron ottima review, come ti ho letto, ho cercato un video per vedere meglio la pod ed ho trovato poco, presumo per la novità dei prodotti, per il ,momento una review spagnola,

Per domani 7 marzo 2023 alle 21,30 è prevista una premiere di Svapoprolet

 

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Grazie, allora non rimane che aspettare domani per il primo video in italiano.

Modificato da Motron
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@Motron @iRcKennycomplimenti per la recensioni, sembra un bel prodotto versatile, ma le coil da 1,2 mi rendono perplesso, "addolciscono" i liquidi ( tabaccosi soprattutto) come nella doric 20? cercavo un dispositivo simile con un tiro mtl ristretto ma con una resa aromatica fedele

Modificato da bruterror

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@bruterror Ciao

Se ti riferisci alle coil 1,2 mesh sostituibili il risultato sarà più o meno analogo essendo equivalenti. Per il discorso delle mesh vs filo ho una teoria che ha una logica diversa da chiunque altro  e che riguarda il mio "percepito", questo mi fa pensare che il dolce sia derivato semplicemente da una vaporizzazione più efficace delle mesh che hanno una diversa superfice di contatto con il cotone, e probabilmente un diverso riscaldamento del liquido con il risultato... forse? di "amplificare" i sapori ? Questo percepisco. Cosi come una coils sostituibile solitamente amplifica di più rispetto a una coil integrata di dimensioni più piccole. Detto ciò per sentire meno il dolce o altro,non mi sono mai messo a fare prove di diluizione più o meno concentrate degli aromi al tabacco in combinatzione a una fine ricerca della potenza applicabile a una mesh coil. Inoltre sono ben conscio di non potermi immedesimare nelle papille gustative degli altri, quindi più di tanto non mi addentro e non mi sono mai addentrato in descizioni immersive dei sapori percepiti. Consiglio di fare prove personalizzate, di provare anche le varie soluzioni o spunti che si leggono o si sentono dire in giro, rimanendo però distaccati nel giudizio e senza farsi influenzare troppo. Nulla sostituisce l'esperienza e le proprie papille.

Modificato da Motron
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27 minuti fa, Motron ha scritto:

@bruterrorConsiglio di fare prove personalizzate, di provare anche le varie soluzioni o spunti che si leggono o si sentono dire in giro, rimanendo però distaccati nel giudizio e senza farsi influenzare troppo. Nulla sostituisce l'esperienza e le proprie papille.

Amen. I gusti sono una cosa troppo personale

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45 minuti fa, Motron ha scritto:

@bruterror Ciao

Se ti riferisci alle coil 1,2 mesh sostituibili il risultato sarà più o meno analogo essendo equivalenti. Per il discorso delle mesh vs filo ho una teoria che ha una logica diversa da chiunque altro  e che riguarda il mio "percepito", questo mi fa pensare che il dolce sia derivato semplicemente da una vaporizzazione più efficace delle mesh che hanno una diversa superfice di contatto con il cotone, e probabilmente un diverso riscaldamento del liquido con il risultato... forse? di "amplificare" i sapori ? Questo percepisco. Cosi come una coils sostituibile solitamente amplifica di più rispetto a una coil integrata di dimensioni più piccole. Detto ciò per sentire meno il dolce o altro,non mi sono mai messo a fare prove di diluizione più o meno concentrate degli aromi al tabacco in combinatzione a una fine ricerca della potenza applicabile a una mesh coil. Inoltre sono ben conscio di non potermi immedesimare nelle papille gustative degli altri, quindi più di tanto non mi addentro e non mi sono mai addentrato in descizioni immersive dei sapori percepiti. Consiglio di fare prove personalizzate, di provare anche le varie soluzioni o spunti che si leggono o si sentono dire in giro, rimanendo però distaccati nel giudizio e senza farsi influenzare troppo. Nulla sostituisce l'esperienza e le proprie papille.

Concordo, il gusto è personalissimo tuttavia questa sensazione di "dolce" l'ho ritrovata anche in altri commenti su youtube, facebook ecc. e pensavo fosse un pensiero non dico oggettivo ma comune. Ti ringrazio per la risposta

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7 minuti fa, Onizuka ha scritto:

Amen. I gusti sono una cosa troppo personale

Si esatto, cosi come i gusti, le interpretazioni sono personali. Le mesh sono poco amate generalmente in italia dai tabaccofili per il fatto che "addolciscono" e credo che ci siano dei motivi tecnici, per farla semplice; la rete della mesh ha un riscaldamento più rapido ed efficace su una superfice più ampia di cotone, quindi mantenendo lo stesso liquido che si usa con coils tradizionali si ottiene un sapore maggiormente concentrato e maggiormente caramellato anche in conseguenza della maggiore velocità di riscaldamento. Non ho mai provato a diluire maggiormente l'aroma e ad abbassare ulteriormente i watt magari in questo modo il discorso "mesh vs coil tradizionale" si riequilibra facendo assumere al vapore meno dolcezza e più secchezza.

4 minuti fa, bruterror ha scritto:

Concordo, il gusto è personalissimo tuttavia questa sensazione di "dolce" l'ho ritrovata anche in altri commenti su youtube, facebook ecc. e pensavo fosse un pensiero non dico oggettivo ma comune. Ti ringrazio per la risposta

 

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La scheda tecnica delle Coils presente all'interno del mio sample contiene un piccolo errore, (M4 diventa M0) allego l'immagine corretta:

Argus Pod G.jpg

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per chi l'ha presa, ci sono sostanziali differenze con la kiwi o siamo li?

sono stanco di rigenerare dopo 6 anni...ma non trovo ancora una pod che riesca a farmi abbandonare del tutto i rigenerabili.

svapo menta, ghiaccio liquirizia, cola...questo è il mio range niente tabacchi

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