Auguse era pro rta

Direttamente al sodo.....

Ciao ragazzi qui il mio parere sul pro 😉

Auguse Vape mi ha spedito a titolo gratuito questo atomizzatore, l'Auguse ERA PRO, per una recensione su queste pagine. Quindi ringrazio in anticipo Auguse Vape e svapo.it per lo spazio concesso.

Come ogni Atom che voglio recensire al solito mi spendo per prove multiple in parallelo con altri sistemi e con il medesimo liquido e smonto completamente l'atom così da capire come lavorino le componenti fra loro. L'atom è  arrivato senza residui di lavorazione, occorre comunque smontarlo e procedere per un lavaggio e per capire come si assembla e come funziona.
Con questo atomizzatore ho provato i seguenti aromi:

La Fiamma (ricetta LT, Piloto cubano con Perique e Kentucky USA), Golden Cavendish Blendfeel, East Orange Azhad, American Blend LT, Latakia Gran Reserve LT, Black One Vapehouse, Red Virginia Vapor Cave, Oriental LT, Laodicea Vapor Cave, Basma Vapor Cave, Maryland LT, Flake Brebbia Officine svapo, Puros Maduro Vapor Cave, Sinfonia Officine Svapo, West Vapor Cave, Burley LT.

Con i seguenti Atom affiancato all'Auguse ERA Pro:

Dvarw 16mm, Kayfun mini 3.1, ION s, Spica Pro, Ataman Yftk, Expromizer v2.1, Sputnik, By Ka V8, Taifun gtr, 415 Ultima, ION V2, Troya, Auguse V2.

Tralascio volutamente tutto ciò che riguarda il Packaging e le spare parts che sono praticamente un fac-simile dell'Auguse v2.

Una foto sull'esploso dell'atomo.

Come si presenta in versione nera l'atom assemblato.

Montato su una box.

La fattura e le finiture dell'Atom sono molto buone, sulla progettazione a mio personale avviso gli imputo due aspetti che potrebbero aver portato delle migliorie a livello di aroma. Un piccolo appunto, l'atom può essere usato con l'afflusso d'aria solo da sotto la coil, solo dai lati o con entrambe le opzioni. Gli aspetti che ho ritenuto migliorabili sono la coil troppo lontana dai 3 fori che stanno sotto (anche nel caso si tentasse di abbassarla), e la quasi totale assenza di una campana, in questo caso la coil si presenta a ridosso del camino con un tiro diretto del vapore prodotto senza la possibilità di far espandere il vapore in uno spazio maggiore che a mio avviso avrebbe portato dei benefici soprattutto sugli aromi più strutturati, complessi.

Il top Cup per il refill, con filetto (ben eseguito), comodo, funzionale e con oring ben calibrati.

La ghiera AFC, con una funzionale zigrinatura,  una asola da far coincidere con i fori AFC del deck e due oring che non danno problemi, ottima tenuta, giusta resistenza alla rotazione della ghiera e non necessariamente hanno bisogno d'essere lubrificati. Questi oring colore turchese che si vedono sia sulla'ERA che sul V2, sono si bruttini da vedere ma hanno ottime misure e una ottima mescola.

L'anello di bloccaggio tra deck e tank

Il drip tip, composto da tre parti una fra questa è un sleeve, ha un invito più largo del camino, poi si restringe fino a 3,5mm e nella sommità di allarga a oltre 4,5mm.

Il tank, in alto a sx il tank assemblato, in alto a dx le due ampie asole per il refill,  in basso a sx la parte inferiore del tank, le due frecce rosse indicano le due nicchie che servono per l'attacco a baionetta, la freccia blu un oring di tenuta che va in accoppiamento con la campana che ospita i gocciolatori. In basso a dx, freccia bianca i due gocciolatori, in realtà sono 2 semplici fori dal diametro di 2,2mn che con il meccanismo a baionetta di possono chiudere, aprire completamente o parzializzare.

La campana, nella figura 1 la vediamo lateralmente dove possiamo notare l'oring di tenuta, il foro per l'aspirazione dell'aria, in questo caso sono due posti 180° uno dall'altro dal diametro di 0.8mm e un filetto nella parte bassa che servirà a tenere la campana bloccata sul deck tramite l'anello filettato visto poco sopra. Nella figura 2 con le frecce rosse sono evidenziati la piccola sporgenza che non è altro che il meccanismo per l'attacco a baionetta e un triangolo di riferimento che sta ad indicare la posizione di innesto tra il tank e la campana, la campana ha questo triangolino mentre il tank ha un cerchietto riportato sulla parte bassa dove vi è la zigrinatura. Innestati tank e campana facendo coincidere il triangolino e il cerchietto poi si fa ruotare il tank in senso orario che passa dalla totale chiusura del liquido fino a far scoprire i due gocciolatori per alimentare il cotone. Nella figura 3 si vedono i due gocciolatori (in realtà sono due fori ricavati sulla campana) con attorno 2 oring di tenuta, uno dei due è volutamente fuori dalla sua sede. Nella figura 4 vediamo l'interno della campana, i due fori passanti non sono altro che i due gocciolatori che andranno ad allinearsi dove sono posizionati i baffi del cotone. Affianco a questi 2 fori possiamo vedere 2 nicchie tondeggianti, 4 in totale, queste quattro nicchie non sono altro che delle sedi per farci stare le 4 viti del deck per il bloccaggio del filo. Ai lati vediamo spuntare colore oro due tubicini che sono gli inserti laterali forati (2*0.8; 2*1.2; 2 chiusi) che portano aria alla coil, sono anche provvisti di oring di tenuta sulla testa della vite. Come possiamo dedurre rispetto ad altri sistemi simili qui il flusso d'aria viene portato molto vicino alla coil. Considerando che il cotone va praticamente in appoggio ai due fori gocciolatori, la posizione dei pin dorati e gli scassi fatti per permettere alle 4 viti del deck di poter starci, facciamo presto a immaginare quanto la coil sia vicina al camino e quanto poco volume disponga la campana.

Il deck, i marchi sul fondo con numero seriale, un pin ben sporgente, le forature per il controllo dell'aria che arriva sotto la coil, i fori partono da 0.8mm, 1mm, 1.2mm, 1.4mm, 1.6mm ed asola, ovviamente c'è la possibilità di non selezionare nessun foro e sfruttare solo quelli laterali.

In queste immagini possiamo vedere i tre fori da 1mm sotto la coil, le 4 viti (ben fatte) per il serraggio delle leg, possibile eseguire una coil sia in senso orario che antiorario, due canaletti che serviranno ad ospitare il cotone che va tagliato a filo del primo bordo del deck.

La cotonatura. Sulla cotonatura che fra l'altro risulta molto semplice meglio eseguirla più spumosa e alta come nell'immagine sottostante piuttosto come in quelle precedenti, avrete meno problemi nel trovare la giusta apertura del controllo del liquido.

Controllo del liquido.

PRO
- prezzo, lo si riesce trovare attorno ai 40E nei shop Italiani e sui 30E in quelli asiatici
- tiro molto personalizzabile, che va sicuramente a cogliere le esigenze di un tiro mtl stretto che più aperto, varia dal silenzioso al poco rumoroso (usando la ghiera AFC), liscio e con un giusto contrasto
- ottima fattura e finiture
- rigenerazione semplice
- nessuna perdita di liquido a parte le prime volte dopo aver capito come eseguire la cotonatura e quanto aprire il controllo del liquido.
- anche con poca camera a disposizione della coil non scalda eccessivamente, con una alimentazione copiosa e ben tarata l'ho spinto fino a 18W senza particolari problemi
- Oring ben calibrati e di buona mescola

CONTRO
- tanti pezzi
- pulizia facile ma non veloce, smontato del tutto i pezzi da passare al lavaggio non sono pochi e richiedono un po' di tempo per essere asciugati. In realtà 2 ore fuori dalla finestra al sole e all'aria sono più che sufficienti, con l'aria compressa un po' di attenzione sugli oring che non volino fuori dalle loro sedi, possibile anche asciugarlo con il solo scottex.
- come primo Atom non è il più indicato
- gli inserti laterali da 2*0.8 restituiscono un tiro più aperto di quello che sono abituato a sentire, forse è causa della lunghezza degli inserti o dei fori interni che magari non corrispondono a misura.

Conclusioni
Avevo l'Auguse nella precedente versione, questo ERA lo trovo migliorato nella semplicità di utilizzo e nel tararlo adeguatamente, migliore anche il tiro che nel mio caso sulla prima versione non era proprio silenzioso. Come resa aromatica io sostengo che si discosti molto dal precedente. È un Atom dal vapore grezzo, secco, asciutto e spigoloso, con un notevole hit, niente a che vedere con un vapore morbido, pieno, grasso che riempie la bocca. Che venga utilizzato nelle sue varie configurazioni tra gli AFC (sotto, laterali o entrambi) rimane per me un prodotto che restituisce una svapata analogica, lontana dall'esperienza che può dare un FEV nonostante le somiglianze. Nei miei test l'ho quasi sempre raggruppato fra quelli con più hit, più secco, meno dolce, combusto, meno morbido con uno capacità di fare cogliere le sfumature dell'aroma limitata. La mia opinione è che la quasi assenza di campana ne riduca drasticamente lo spettro aromatico. Con le miscele sia chiare che scure si perde molte delle sue note tra quel vapore secco e spigoloso con tagli evidenti, con i scuri, Latakia, Kentucky, non ho trovato appagamento. Durante il suo utilizzo ho trovato che l'utilizzo dei AFC laterali (es. 2*0.8) restituisca un vapore più secco e rarefatto rispetto al solo utilizzo dei tre fori sotto coil.
Le mie indicazioni sono che è un Atom per tabacchi aromatizzati dove si predilige molto il taglio della componente aromatizzante, si a livello di intensità che di dolce, dando così una sensazione più pagliosa e lasciando più spazio alla componente tabaccosa. Non male (ma nemmeno eccezionale) con i singoli chiari, Puros Maduro VC, Basma VC, Oriental LT, Maryland LT, Burley LT, American Blend LT, Golden Cavendish Blendfeel.

Un aspetto positivo, questa è una coil dopo 3 tank di Puros Maduro, 12ml.

Passata sotto acqua corrente

Ora, bisognava fermarsi prima, chiaro, ma vi assicuro che 2 tank (8ml) li ha fatti in scioltezza, insomma la sensazione è che questo Atom ti permetta di fare qualche ml in più rispetto agli altri.

Direi dunque che è un atom proprio da non rincorrere, abbastanza estremo nelle sue performance che però non riescono a eccellere rispetto ad altri Atom che ritengo adatti in particolare con i tabacchi chiari, può trovare un senso per chi abbia provato sistemi come il Taifun gtr, lo Spica e ancora non sia soddisfatto dei tagli alle note dolci e della restituzione secca e grezza.