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Kanthal o controllo di temperatura?


102 messaggi in questa discussione

30 minuti fa, Cheshire ha scritto:

perchè, ce ne sono? ne conosci qualcuna? :lol:  Io mi limito a non farmi troppe domande e vivo felice, ma se stiamo bene a vedere... negli USA vige la supervisione della FDA che definire ridicola e tragicomica è fargli un complimento, in europa non c'è un vero e proprio ente preposto e tutto è molto fumoso e soggettivo, nel sud est asiatico vige l'anarchia e nessuno si pone il problema, in giappone invece vige la paranoia di assurdi controlli che alla fine contano come il due di picche a briscola...

Ahhh ecco, mi pareva :////

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Inviato (modificato)

Il punto di fumo del VG è di 220°C. Da quella temperatuta in poi, da %li trascurabili che crescono man mano che si alza la temperatura, inizia la formazione delle aldeidi, prima delle altre dell'acroelina.

Il tc ci è venuto incontro,  ma anche in precedenza, quando svapavamo solo in VV/VW e con il kantal, difficilmente si superava quella temperatura. I canonici 0,3 w/mm2 erano il limite da non oltrepassare, e con gli attuali sistemi ne bastano 0,2. Oltre tali soglie, il vapore diventa acre, disgustoso. Bastavano e bastano questi accorgimenti a tenerci al sicuro.

Il povero Veronesi si rivoltera' nella tomba per queste ricerche pilotate e per la loro diffusione a dir poco fuorviante e tendenziosa.

 

Modificato da grizzly
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45 minuti fa, Cheshire ha scritto:

@DrGi Verissimo quanto dici, ma il problema di accuratezza è anche di stampo matematico. Prima di tutti và chiarito che la variazione resistiva al variare della temperatura non è una funzione lineare ...........................................

Vero ma il TC funzionerebbe comunque benissimo se ci si trovasse con due spezzoni da 200 mm esatti montati in parallelo, anche quello dei circuiti più accurati perche al TC di massa e lunghezza del filo non importa nulla, per lui conta solo la variazione rilevata nella resistenza rispetto a quella fissata inizialmente a 20°C poi confrontata con una curva teorica matematicamente prevista (sia essa lineare o meno conta solo per la "potenza di calcolo") che ne definisce la temperatura calcolata in base a tale delta. Ma questo lo potremmo definire "un caso di scuola" relegato ad una disquisizione teorica perché il problema concreto della costruzione di multi coil in TC è che praticamente sempre i due spezzoni non saranno mai di 200 mm esatti ciascuno ma presenteranno sempre delle differenze, poniamo, uno sarà di 195 e l'altro di 205 mm. Così la resistenza complessiva sarà sempre di "1 ohm" (giusto per tenere il valore ipotetico da te supposto) ma il comportamento elettrico dei due spezzoni sarà diverso avendo essi resistenza diversa.

Anche indipendentemente (anzi a maggior ragione) dal calcolo fatto su funzione non lineare (TFR) piuttosto che su parametro linare (TCR) è e resta che una pari divergenza geometrica si traduce in una differenza "elettrica" ridotta di otto volte se il filo è in Ni piuttosto che in SS. All'effetto joule infatti poco (nulla) interessa se il delta degli ohm riguarda un resistivo in SS o in Ni, alla corrente solo la resistenza interessa per ripartirsi tra le due coil (uso volutamente una sommaria banalizzazione giusto per non rimanere in quattro a leggere). Il minor delta genera una minor differenza nel flusso di corrente con un conseguente riscaldamento "meno diverso" tra i due spezzoni e la differenza di temperatura sarà valutata dal circuito in modo proporzionalmente ancor minore se il calcolo viene appicato ad una curva piuttosto che ad una retta (il valore assoluto sarà più alto ma la percentuale di incremento è minore perche il delta% delle ordinate nella funzione curva, almeno in questo tipo di curva, cresce più del delta% delle ascisse - e qui ci siamo definitivamente giocati l'audience).

Per questo sarà, in linea teorica, più facile "far digerire" anche ad un circuito matematicamente più performate un dual coil costruito con un wire a bassisima resistività piuttosto che con uno di resistività maggiore. Lo stesso "errore di misura lineare" crerà meno distonie nell'elaborazione dell'algoritmo limitando l'eventualità che si raggiungano i limiti rilevabili di anomalia.

Detto ciò evitare buil multi-coil da usare in TC è sempre e comunque raccomandabile.

Ciao!

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Tutto vero @DrGi, ma il punto matematico è prettamente un'altro:

Il TCR, per come viene impostato, è un parametro lineare e non proporzionale.

Non ci dice ,infatti, di quanto varia in percentuale la resistenza in base alla temperatura; ci dice solo che ,detta grezzamente, per ogni °C la resistenza varia di un valore in ohm pari al TCR.

Prendendo , per esempio, il TCR del nichel (TCR lineare, per semplificarsi la vita) , pari a 6000*10-6 , significa che una resistenza in nichel , nel range di temperatura compreso fra 20° e 300°, varierà il proprio valore di 6000*10-6  ohm per ogni grado centigrado di incremento. Questa funzione si disinteressa totalmente se la nostra resistenza è da 0.05 o da 25 ohm, se il filo è un 30ga o un 22ga. Ci dice solo che il nichel, se lo scaldi a 200°, guadagna 1.08ohm oltre la resistenza di partenza.

Ammettendo di avere una resistenza da 0.12ohm e volerla portare dai 20° ambientali a 200:

 TCR * DeltaT = DeltaR          ---                  DeltaR + Riniz = Rfin.

6000*10-6  * (200°-20°) = 1.08ohm   ---      1.08ohm + 0.12ohm = 1.20ohm

A 200° la nostra resistenza sarà da 1.20ohm


Se avevamo montato una resistenza da 0.20ohm, a 200 gradi avremo una letura di 1.28ohm; se avevamo montato una resistenza da 0.85ohm, a 200° avremo una resistenza di 1.93ohm. E' del tutto indifferente il valore iniziale, la variazione sarà sempre quella.

Ecco spiegato come funziona il tcr delle nostre box, e già questo sistema semplicistico dovrebbe far dubitare circa la sua affidabilità i più avvezzi ai calcoli matematici.

Ma...tutto bene, tutto bello, alla fine il risultato è anche accettabile.

Ma cosa accade quando andiamo a montare due coil?

Anche ammettendo le coil siano perfettamente identiche (cosa impossibile, ma ammettiamolo per un momento).

Diciamo di montare due coil da 0.3 ohm l'una. Sappiamo dunque, per i calcoli espressi precedentemente, che quando una coil da 0.3 raggiunge i 200°, il suo valore dovrebbe essere di 1.38ohm. Significa , dunque, che quando entrambe le coil saranno a 200°, entrambe dovranno essere a 1.38ohm, ed essendo montate in serie, dovranno dare come resistenza finale 0.69ohm. La logica è semplice.
Ma cosa avviene in realta?
Il sistema rileva una coil, a temperatura ambientale, di 0.15ohm. Non potendo sapere quante coil vi sono montate, il sistema assume vi sia una singola coil ideale. Applicando però il TCR impostato, ipotizzerà che la coil abbia raggiunto la temperatura di 200° quando avrà raggiunto una resistenza di 1.23ohm (1.08 + 0.15 iniziale). e non gli 0.69 calcolati in precedenza.

A 1.23 ohm, significa che ogni coil ha raggiunto un valore resistivo di 2.46 ohm, ovvero che temperatura?

DeltaR / TCR = DeltaT      --- DeltaT + Tiniz = Tfin.

(2.46 - 0.3) / 6000*10-6 = +360°  --- +360° + 20° = 380°

Ogni singola coil ha raggiunto i 380° gradi... abbastanza distanti dai 200° impostati.

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Ei ragazzi, tenetevi stretti sti due! Questi prima o poi li vedrete a Stoccolma ! :ghgh: 

(altro che Dylan... :x)

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Ma che non allevava serpenti? 🤔🤔🤔

:ghgh:

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1 ora fa, Cheshire ha scritto:

TCR * DeltaT = DeltaR

Non mi torna: la formula corretta è

Rfinale = Riniziale ( 1 + TCR * DeltaT)

che equivale a

DeltaR = TCR * DeltaT * Riniziale

Ciao

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Qualcuno mi da qualche consiglio su come rigenerare in ni200?

ho un filo 0,32

 

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13 minuti fa, lorenzoatg ha scritto:

Qualcuno mi da qualche consiglio su come rigenerare in ni200?

ho un filo 0,32

 

dalla domanda direi...il ni200 lascialo perdere proprio.

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Inviato (modificato)

1 ora fa, nicknick ha scritto:

Ma che non allevava serpenti? 🤔🤔🤔

:ghgh:

Io? Anche, ma essendo tutti e 12 in ciclazione invernale, e dunque in fase letargica, passo il tempo a stressarvi con logorroici post :D 

 

Comunque, ringraziando @Artorio per la segnalazione, ho da correggere una cosa 

2 ore fa, Cheshire ha scritto:

entrambe dovranno essere a 1.38ohm, ed essendo montate in serie, dovranno dare come resistenza finale 0.69ohm. La logica è semplice.

In realtà le coil, nelle configurazioni dual, sono montate in parallelo. Errore mio.

 

1 ora fa, papico ha scritto:

Non mi torna: la formula corretta è

Rfinale = Riniziale ( 1 + TCR * DeltaT)

che equivale a

DeltaR = TCR * DeltaT * Riniziale

Ciao

Anche no, fosse anche solo per una questione di unità di misura, che nel tuo calcolo la DeltaR risultante non viene espressa in ohm, ma in ohm2

Riniz =  0.12 ohm
Rfin =  1.20 ohm
Tiniz = 20°
Tfin =  200°
TCR = 6000 + 10-6 ohm/°C (abbastanza importante ricordarsi l'unità di misura di questa misura)

A questo punto determiniamo:

DeltaT = Tfin - Tiniz  = 200°-20° = 180°
DeltaR = Rfin - Riniz = 1.20ohm - 0.12ohm = 1.08ohm

 

La formula univoca è la seguente:

Rfin Riniz +  TCR * (Tfin - Tiniz )

1.20ohm= 0.12ohm + (6000*10-6 ohm/°C) * (200°-20°) -->
1.20ohm= 0.12ohm + (6000*10-6 ohm/°C) * 180°--->
1.20ohm= 0.12ohm +  1.08ohm

e da questa puoi ricavarti tutte le altre, non c'è molto da girarci attorno.

 

Guardando le tue formule:

-- Rfinale = Riniziale ( 1 + TCR * DeltaT)  --

-Sommi un valore generico di 1 alla moltiplicazione fra TCR e DeltaT, e la cosa non ha senso, visto che non ha senso quel 1 che appare così...per caso.
-Il risultate fra TCR e DeltaT è, per ovvie ragioni, il DeltaR, ovvero la differenza fra Rfinale e Riniziale. Essendo che, sempre per ovvie ragioni, RFinale è dato da Riniziale + DeltaR. Però , non capisco bene perchè, invece di sommare al Riniziale il risultante dei calcoli fra parentesi (che deve essere DeltaR), lo moltiplichi.
-l'unità di misura di tale calcolo, finendo con una moltiplicazione fra due valori espressi in ohm, è ohm2 , ohm quadri
 

in questa espressione risulta che :
Rfinale = 0.12ohm [1+(6000*10-6ohm/°C) * (200°-20°)] --> 
Rfinale= 0.12ohm[1+ (0.006ohm/°c) * 180°] -->
Rfinale=0.12ohm[1 + 1.08ohm] -->
Rfinale=0.12ohm * 2.08ohm -->
Rfinale=0.24 ohm2

non credo che una resistenza sia corretto esprimerla in ohm quadri ;) 

Identico discorso per la seconda espressione, sempre ohm quadri escono, e non possono essere coerenti.

 

Altro dettaglio, di stampo puramente tecnico:

Ammettendo la fondatezza dei tuoi calcoli, e dando per appurato che una coil da 0.12 a 200° assume un valore di 0.24ohm... significa che a 180° assume un valore resistivo di 0.2352ohm, e a 220° un valore resistivo di 0.264 ohm? Ammesso che la box risulti precisa al centesimo di ohm (e non lo sono), dovrebbe rilevare 0.02 ohm per determinare che non sono 200° ma 220°? e sopratutto, come fà a rilevare che sono 180° e non 200° quando la differenza è inferiore alla capacità di lettura? (0.005ohm) tira a indovinare?. E stò parlando di step di 20°, figuriamoci a step di 10°.

Modificato da Cheshire
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@Cheshire mi riferivo al tuo essere anche fisico-matematico :ghgh:

Modificato da nicknick
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3 minuti fa, nicknick ha scritto:

@Cheshire mi riferivo al tuo essere anche fisico-matematico :ghgh:

Eh, ma ci hai pure indovinato :lol: Lei ti saluta e, dagli altri 6-7 anni, ti vuole abbracciare "affettuosamente" :ghgh:

boettasmall .jpgFemmina giovane, di circa 2 anni, di  Boa costrictor imperator ; foto ovviamente di qualche mese fà, ora ho la neve fuori casa :D 

 

Che poi oh, sbaglio pure io... e l'intervento di Papico, per quanto l'ho appena ribattuto, mi ha messo un'enorme tarlo in mente, e ho il terrore di aver preso una mezza cantonata sulla formulazione, che 1 ohm in più a 200° mi sembrano ancora tanti.

 

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@Cheshire io mi baso su questo: https://en.wikipedia.org/wiki/Temperature_coefficient

Ma anche, trai tanti pescati in rete:

https://svapomateric.wordpress.com/2016/03/31/controlliamo-un-po-la-temperatura/

http://www.ecigssa.co.za/guide-to-fine-tuning-temp-control-vaping.t18206/

https://spinfuel.com/temperature-coefficients-coil-wires/

Da quest'ultimo:

The TCR (temperature coefficient resistance) is always relative to the starting resistance. This means that the higher the starting resistance of a coil, the greater rate of increase in resistance with temperature. For instance, a low resistance of, say, 0.10Ω coil when heated hundreds of degrees will only increase in its resistance by a few tenths, while a 1.0Ω coil heated the same amount will increase by several ohms.

Ciao

PS L'unità di misura del TCR è oC-1, ossia 1/oC e tutto torna

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Inviato (modificato)

:stop::stop::stop:

bellissimo ma solo finché lo vedo in foto.

ho assistito ad una scena a casa di un amico con un pitone bianco stretto attorno al collo del proprietario e che non voleva saperne di mollarlo. e un altro amico col coltello in mano pronto a fare arrosticini del serpente dato che il buon diego era di un colore per niente confortante. è il bello è che, nonostante stesse morendo soffocato, diceva all'altro di non affettare il suo adoratissimo pitone.

animali splendidi. ma da vedersi rigorosamente in tv e, possibilmente, su focus. così stanno nel loro ambiente e non dentro a delle teche. :D

7 minuti fa, Cheshire ha scritto:

Eh, ma ci hai pure indovinato :lol: Lei ti saluta e, dagli altri 6-7 anni, ti vuole abbracciare "affettuosamente" :ghgh:

boettasmall .jpgFemmina giovane, di circa 2 anni, di  Boa costrictor imperator ; foto ovviamente di qualche mese fà, ora ho la neve fuori casa :D 

 

Che poi oh, sbaglio pure io... e l'intervento di Papico, per quanto l'ho appena ribattuto, mi ha messo un'enorme tarlo in mente, e ho il terrore di aver preso una mezza cantonata sulla formulazione, che 1 ohm in più a 200° mi sembrano ancora tanti.

 

per quanto concerne il tuo pistolotto di 3d...ora sono cazzacci tuoi. te la devi vedere con drgi. :ghgh: 

Modificato da nicknick
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1 ora fa, lorenzoatg ha scritto:

Qualcuno mi da qualche consiglio su come rigenerare in ni200?

ho un filo 0,32

 

Ti consiglio di partire da qui:

e poi sono sicuro che tramite l'utile quanto misteriosamente snobbata funzione di ricerca troverai sicuramente qualcosa di interessante ;) 

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23 minuti fa, papico ha scritto:

 

PS L'unità di misura del TCR è oC-1, ossia 1/oC e tutto torna

ma porc... ecco cos'è che non mi tornava, e da li mi ha trascinato in un calcolo formalmente errato (e come dicevo ora, non mi convincevano i +1.08ohm). Ora si, devo togliermi tanto di cappello e darti ragione, ho fatto un casino che metà basta :D 

Grazie mille.

Comunque la questione sul dual coil , alla sostanza, non cambia.

Rifacendo i conti con le formule corrette:

avendo due coil da 0.3 e relativo tcr di 6000 * 10-6 

a 200° gradi la singola coil raggiungerebbe un valore resistivo di 0,64  -/- Rfin= 0.30 * ( 1+ (6000 * 10-6 ) * (200-20) )

Resistenze che in dual coil equivarrebbero a 0.32ohm

Montandole invece in dual coil, verrà letta una resistenza ideale di 0.15ohm, che raggiungerà i teorici 200° arrivando alla resistenza finale di 0.31. Lo scarto è minimo e meno marcato di prima, crescendo di temperatura la differenza la si gioca sui millesimi e sulle approssimazioni (di fatto, per quanto non sia un calcolo effettivo, la ripartizione dei valori resistivi  per determinare la resistenza ideale, è comunque un calcolo che genera nel sistema delle approssimazioni)

Viene comunque ridimensionato il mio precedente intervento, e per quanto i dati mi dicessero una cosa, ero perplesso ad affermare come invece di 200°, le coil fossero praticamente al punto di fusione. Resta comunque una discrepanza, ma molto più tollerabile (quantomeno nel nichel, con altri metalli andrebbero rivisti i calcoli).

Ribadisco di nuovo quanto detto prima, sopratutto verso chi vede il TC come la soluzione definitiva di tutti i mali. Mettetevi il cuore in pace, il TC è un sistema che tira ad approssimare e ci si avvicina, ma la precisione e l'efficienza è tutt'altro discorso. Perciò, quando state ragionando di alzare o abbassare di 10° la box e sperare in differenze, state sperando in un'errore strumentale.

42 minuti fa, Cheshire ha scritto:

Ammesso che la box risulti precisa al centesimo di ohm (e non lo sono), dovrebbe rilevare 0.02 ohm per determinare che non sono 200° ma 220°? e sopratutto, come fà a rilevare che sono 180° e non 200° quando la differenza è inferiore alla capacità di lettura? (0.005ohm) tira a indovinare?. E stò parlando di step di 20°, figuriamoci a step di 10°.

 

Modificato da Cheshire
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35 minuti fa, Cheshire ha scritto:

Anche no, fosse anche solo per una questione di unità di misura, che nel tuo calcolo la DeltaR risultante non viene espressa in ohm, ma in ohm2

Riniz =  0.12 ohm
Rfin =  1.20 ohm
Tiniz = 20°
Tfin =  200°
TCR = 6000 + 10-6 ohm/°C (abbastanza importante ricordarsi l'unità di misura di questa misura)

A questo punto determiniamo:

DeltaT = Tfin - Tiniz  = 200°-20° = 180°
DeltaR = Rfin - Riniz = 1.20ohm - 0.12ohm = 1.08ohm

 

La formula univoca è la seguente:

Rfin Riniz +  TCR * (Tfin - Tiniz )

1.20ohm= 0.12ohm + (6000*10-6 ohm/°C) * (200°-20°) -->
1.20ohm= 0.12ohm + (6000*10-6 ohm/°C) * 180°--->
1.20ohm= 0.12ohm +  1.08ohm

e da questa puoi ricavarti tutte le altre, non c'è molto da girarci attorno.

 

Guardando le tue formule:

-- Rfinale = Riniziale ( 1 + TCR * DeltaT)  --

-Sommi un valore generico di 1 alla moltiplicazione fra TCR e DeltaT, e la cosa non ha senso, visto che non ha senso quel 1 che appare così...per caso.
-Il risultate fra TCR e DeltaT è, per ovvie ragioni, il DeltaR, ovvero la differenza fra Rfinale e Riniziale. Essendo che, sempre per ovvie ragioni, RFinale è dato da Riniziale + DeltaR. Però , non capisco bene perchè, invece di sommare al Riniziale il risultante dei calcoli fra parentesi (che deve essere DeltaR), lo moltiplichi.
-l'unità di misura di tale calcolo, finendo con una moltiplicazione fra due valori espressi in ohm, è ohm2 , ohm quadri
 

in questa espressione risulta che :
Rfinale = 0.12ohm [1+(6000*10-6ohm/°C) * (200°-20°)] --> 
Rfinale= 0.12ohm[1+ (0.006ohm/°c) * 180°] -->
Rfinale=0.12ohm[1 + 1.08ohm] -->
Rfinale=0.12ohm * 2.08ohm -->
Rfinale=0.24 ohm2

non credo che una resistenza sia corretto esprimerla in ohm quadri ;) 

Identico discorso per la seconda espressione, sempre ohm quadri escono, e non possono essere coerenti.

 

Altro dettaglio, di stampo puramente tecnico:

Ammettendo la fondatezza dei tuoi calcoli, e dando per appurato che una coil da 0.12 a 200° assume un valore di 0.24ohm... significa che a 180° assume un valore resistivo di 0.2352ohm, e a 220° un valore resistivo di 0.264 ohm? Ammesso che la box risulti precisa al centesimo di ohm (e non lo sono), dovrebbe rilevare 0.02 ohm per determinare che non sono 200° ma 220°? e sopratutto, come fà a rilevare che sono 180° e non 200° quando la differenza è inferiore alla capacità di lettura? (0.005ohm) tira a indovinare?. E stò parlando di step di 20°, figuriamoci a step di 10°. 

23 minuti fa, Cheshire ha scritto:

boettasmall .jpg

Che poi oh, sbaglio pure io... e l'intervento di Papico, per quanto l'ho appena ribattuto, mi ha messo un'enorme tarlo in mente, e ho il terrore di aver preso una mezza cantonata sulla formulazione, che 1 ohm in più a 200° mi sembrano ancora tanti.

 

Continuiamo così... FacciamoTI del male... :sisi:

 

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Arterio dai, caccia le formule :ghgh:

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11 minuti fa, Cheshire ha scritto:

Ora si, devo togliermi tanto di cappello e darti ragione, ho fatto un casino che metà basta :D 

Grazie mille.

Grazie a te, errare è umano, lo dice anche Bob che con il TCR forse non sarebbe andato tanto d'accordo :esmoke:

Si sbaglia sempre. Si sbaglia per rabbia, per amore, per gelosia. Si sbaglia per imparare. Imparare a non ripetere mai certi sbagli. Si sbaglia per poter chiedere scusa, per poter ammettere di aver sbagliato. Si sbaglia per crescere e per maturare. Si sbaglia perché non si è perfetti.

Bob Marley 

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5 minuti fa, nicknick ha scritto:

Arterio dai, caccia le formule :ghgh:

Le ha già cacciate Papico, e se magari andavo a rivedermi gli scritti invece di andare a memoria, mi riparmiavo la figura del bischero :D 

Adesso, papico ha scritto:

Grazie a te, errare è umano, lo dice anche Bob che con il TCR forse non sarebbe andato tanto d'accordo :esmoke:

 

wewe... lì l'unico tc che conta è il tHc ;) 

Lasciamo stare l'intoccabile maestro di nuvoloni, che ha diffuso il cloud chasing quando ancora non esisteva la ecig :lol:

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:lol::lol::lol:

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Inviato (modificato)

Allora ....... riassumiamo.

La formula che indica @Papico è esatta ma non si riferisce alla "resistenza" ma alla "resistività"

_______________________
Da Wikipedia:

"Dipendenza dalla temperatura. Nei metalli

La resistività di un metallo aumenta all'aumentare della temperatura:

ρ = ρ 0 [ 1 + α ( T − T 0 ) ]

dove ρ è la resistività e T la temperatura, mentre ρ 0 è la resistività del metallo alla temperatura T0 di riferimento, solitamente 20 °C, α è il coefficiente termico dipendente dal materiale. ......"
___________________________

Ha però ugualmente tutto il suo senso nel tema perchè, usando anche questa, è possibile dimostrare che la variazione di resistenza in base alla temperatura raggiunta è sempre una proporzione, indipendentemente dal valore di resistenza iniziale ed indipentemente da lunghezza, sezione e massa del/i filo/i, che dipende esclusivamente da ∆T e TCR.

Ora, per mancanza di tempo nell'elaborare un esempio "personalizzato", farò un copia incolla di un "esercizio" risolto che ho tratto da QUI

__________________________________________________

"Si vuole costruire un termometro per uso industriale che sfrutti un circuito elettrico a resistenza variabile.
Tale resistenza è composta da un conduttore d'argento, che al variare della temperatura varia la propria resistenza elettrica.
Calcolare di quanto varia percentualmente R se il conduttore viene portato dalla temperatura ambiente (20°C) alla temperatura massima a cui arriva il forno industriale di 180 °C.
Si sappia che il coefficiente termico dell'argento vale:
αargento = 4,1 10-3 °C-1

Svolgimento
Dalla seconda legge di Ohm sappiamo che la resistenza è una caratteristica propria del conduttore e dipende dalla lunghezza L del conduttore, dalla sua sezione S e da un coefficiente ρ detto coefficiente di resistività secondo la legge:
R = ρ L/S
Questa relazione ha però dei limiti: essa vale solo se la temperatura del conduttore rimane costante

La resistività infatti nella stragrande maggioranza dei conduttori metallici è una funzione crescente della temperatura secondo la legge:
ρ = ρ20 (1 + α >T)
in cui
>T = T - 20 ovvero l'intervallo di temperatura tra quella di riferimento (temperatura ambiente a 20°C e la temperatura T che si sta considerando) ρ20 è la resistività misurata a 20°C α è detto coefficiente termico.
Per cui possiamo scrivere che la resistenza a 20°C è pari a:
R20 = ρ20 L/S
Mentre quella relativa a 180°C:
R180 = ρ20 (1 + α >T) L/S
in cui
α = 4,1 10-3 °C-1
>T = 180 - 20 = 160 °C
Ora la variazione percentuale della resistenza R è data da:

F1.PNG
Possiamo semplificare il termine ρ20 L/S presente in ogni termine ed otteniamo:
F2.PNG
Quindi la variazione percentuale della resistenza è del 65,6 %.

_______________________________________________________

Dal che è evidente come ∆R sia direttamente proporzionale al solo prodotto del coefficiente per ∆T e che l'ipostazione del ragionamento secondo parametri di proporzionalità e non di mera linearità sia possibile, anche matematicamente.

Dato che i valori "L" ed "S" relativi a lunghezza e sezione del filo si semplificano, il loro valore è del tutto indifferente e le due resistenze in parallelo, sempre ovviamente se identiche, si comporteranno come fossero un'unica resistenza di valore dimezzato (ma anche il valore non conterà perché valutabile in via proporzionale).

Ovviamente se le resistenze fossero diverse tutto ciò non varrebbe più perchè, scaldate, provocerebbero un ∆R non proporzionalmente lineare.

Il discorso TCR => TFR poi modifica la formulazione  solo per il sostituire il parametro "α " con un algoritmo anzichè con un valore.

Ciao!

Modificato da DrGi
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mi complimento con voi per la professionalità e la conoscenza degli argomenti. 

mi pare di capire che in sostanze dite che lo studio non è stato condotto in condizioni realistiche e  vicine alla realtà. e quindi possiamo svapare tranquilli. giusto?

per le dualcoil in Ni-Ti-SS non so se provare a farle o no. io rigenero da 2 mesi e mi succede spessissimo che una parte di una non si attiva ecc. 

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4 minuti fa, DrGi ha scritto:

F2.PNGQuindi la variazione percentuale della resistenza è del 65,6 %.

_______________________________________________________

Dal che è evidente come ∆R sia direttamente proporzionale al solo prodotto del coefficiente per ∆T

Direi che, per evitare confusione se non si dovesse leggere la formula, a parole la formulazione dovrebbe essere

Dal che è evidente come la ∆R relativa sia direttamente proporzionale al solo prodotto del coefficiente per ∆T

dove quel relativa indica che va rapportata alla resistenza iniziale

Ciao

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11 minuti fa, enricocouncil ha scritto:

mi complimento con voi per la professionalità e la conoscenza degli argomenti. 

mi pare di capire che in sostanze dite che lo studio non è stato condotto in condizioni realistiche e  vicine alla realtà. e quindi possiamo svapare tranquilli. giusto?

per le dualcoil in Ni-Ti-SS non so se provare a farle o no. io rigenero da 2 mesi e mi succede spessissimo che una parte di una non si attiva ecc. 

MI CONFERMATE? 😂

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