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Tasse ecig 2014


3.899 messaggi in questa discussione

 Citazione
mustamorkkis ha scritto:
babylonboss, la tua posizione e' molto chiara. Permettimi pero' di esprimere le mie perplessita'. L'agenzia che si occupa di monopoli si occupa anche di dogane. Percio' la sua interpretazione e' estremamente importante, perche' puo' motivare sequestri e multe.

La mia posizione si basa sulla legge: in questa legge nn ci sono i presupposti giuridici per applicare sanzioni ai privati che liberamente acquistano da siti UE, nè possono imporre tassazioni a siti UE che operano legittimamente nei loro paesi e pagano le tasse in questi. Nella UE le merci circolano e devono circolare liberamente, ogni restrizione deve essere CONDIVISA.
L'ipotesi dell'oscuramento dei siti UE è pura follia, nessun giudice l'autorizzerà.
Altro discorso il commercio da siti extraUE, in quel caso ci sono le dogane e i prodotti possono essere bloccati, controllati e tassati, questo già esiste con tutti i prodotti che arrivano, ad esempio, dalla Cina. In questo caso la legge consente ad AAMS di agire e mi pare lo stia già facendo, bloccando e rispedendo al mittente molta merce acquistata da rivenditori, operazione, a mio modesto avviso, nn legittima. Semmai si applica la tassazione ma la merce dovrebbe essere recapitata all'acquirente. Ma questo è un altro discorso.
Non voglio scendere in tecnicismi, ne abbiamo parlato alla noia, AAMS fornisce informazioni AMBIGUE E FUORVIANTI proprio per instillare in lettori poco attenti paure e incertezze che la LEGGE NN PREVEDE.
Detto questo, capisco le paure e le preoccupazioni, ma per me, in questo caso sono infondate.
Purtroppo la legge è mirata ai rivenditori italiani, spero il tar annulli definitivamente tutto.

Guarda, mi occupo anch'io di legge, ma a differenza di altri, nn ho bisogno di nutrire il mio ego, ostentandolo.
Qui siamo tutti sulla stessa barca e cerchiamo solo di fornire informazioni attendibili, senza offendere nessuno, dandogli dell'ignorante o altro.
Purtroppo tutto questo succede perchè gli organi preposti a rendere le cose chiare nn lo fanno e AAMS con questa circolare nn aggiunge nulla di nuovo a quanto già detto, ma furbescamente, cerca di usare il ''burocratese'' per creare scompiglio, e visti gli ultimi commenti, ha colto nel segno.:ghgh

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Che la legge si interpreta è vero solo in qualche caso. Come tutti i testi, la legge si interpreta se è poco chiara o ambigua; un testo univoco ha una sola interpretazione: quella letterale.

E a me sembra chiaro e univoco quello che sta succedendo (lo sembra a me, discutiamone).

Volevano fare una legge che non si può fare: una nuova accisa, che però è in contrasto con il trattato dell'Unione Europea. Ci hanno girato attorno (tecnica che confonde parecchi stranieri perché usa solo in Italia).

C'è una disciplina su come vanno interpretate le leggi che tra l'altro indica di considerare la legge nel senso in cui è valida anziché nel senso in cui sarebbe nulla, incostituzionale, in contrasto con trattati internazionali.
Questa osservazione ci dice come dobbiamo interpretare l'articoletto sull'imposta? Niente affatto, tanto che l'AAMS ha già fatto intendere di interpretarla diversamente.
Però l'ambiguità difende la legge dall'annullamento per contrasto con i trattati internazionali, perché qualunque giudice anziché annullarla semplicemente indicherebbe di interpretarla nel senso in cui è valida e compatibile.

E' successo altre volte. La soluzione arriva dopo anni dalla Corte di Cassazione che fornisce l'interpretazione accettabile, di fatto legiferando in surroga al legislatore.

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Commissione Ambiente e sanità del Parlamento europeo


Con 49 favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti, passa in commissione Ambiente e sanità del Parlamento europeo l'accordo raggiunto dal trilogo sulla direttiva tabacco. A destare dubbi in alcuni eurodeputati è solo l'articolo 18 del testo, quello sulle sigarette elettroniche.

L'accordo sul testo fra Parlamento e Consiglio dei Ministri Ue, raggiunto nella nottata del 17 dicembre e poi avallato dal Coreper il giorno seguente - come riportato da EurActiv -, prevede anche misure specifiche per regolamentare il mercato delle sigarette elettroniche.

Come proposto dagli eurodeputati, gli stati possono autorizzare la vendita delle e-cig sia come prodotti del tabacco, sia ai sensi delle norme per i prodotti farmaceutici, se soddisfano le disposizioni della legislazione farmaceutica, o normarle come prodotti del tabacco. In quest'ultimo caso, però, non dovranno contenere nicotina in concentrazione superiore a 20 mg/ml.

La direttiva dovrebbe arrivare a Strasburgo nel corso della seconda plenaria di febbraio o in quella di marzo.

Dubbi sono stati sollevati anche da alcuni esperti: proprio in vista del voto in commissione parlamentare, il professor Riccardo Polosa, ordinario di Medicina interna all'università di Catania, e lo psicologo Pasquale Caponnetto, entrambi consulenti scientifici della Lega italiana antifumo (Liaf), hanno inviato, insieme ad altri 13 esperti internazionali, una lettera alla Commissione e al Parlamento europeo per chiedere di rettificare l'articolo 18 della direttiva, chiedendo ai legislatori europei di ''produrre una regolamentazione equilibrata basata sulle evidenze scientifiche''.


http://www.euractiv.it/it/news/norme/8495-tabacco-commissione-pe-conferma-accordo.html

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babylonboss ha scritto: [quote=mustamorkkis ]
babylonboss, la tua posizione e' molto chiara. Permettimi pero' di esprimere le mie perplessita'. L'agenzia che si occupa di monopoli si occupa anche di dogane. Percio' la sua interpretazione e' estremamente importante, perche' puo' motivare sequestri e multe.

La mia posizione si basa sulla legge: in questa legge nn ci sono i presupposti giuridici per applicare sanzioni ai privati che liberamente acquistano da siti UE, nè possono imporre tassazioni a siti UE che operano legittimamente nei loro paesi e pagano le tasse in questi. Nella UE le merci circolano e devono circolare liberamente, ogni restrizione deve essere CONDIVISA.
L'ipotesi dell'oscuramento dei siti UE è pura follia, nessun giudice l'autorizzerà.
Altro discorso il commercio da siti extraUE, in quel caso ci sono le dogane e i prodotti possono essere bloccati, controllati e tassati, questo già esiste con tutti i prodotti che arrivano, ad esempio, dalla Cina. In questo caso la legge consente ad AAMS di agire e mi pare lo stia già facendo, bloccando e rispedendo al mittente molta merce acquistata da rivenditori, operazione, a mio modesto avviso, nn legittima. Semmai si applica la tassazione ma la merce dovrebbe essere recapitata all'acquirente. Ma questo è un altro discorso.
Non voglio scendere in tecnicismi, ne abbiamo parlato alla noia, AAMS fornisce informazioni AMBIGUE E FUORVIANTI proprio per instillare in lettori poco attenti paure e incertezze che la LEGGE NN PREVEDE.
Detto questo, capisco le paure e le preoccupazioni, ma per me, in questo caso sono infondate.
Purtroppo la legge è mirata ai rivenditori italiani, spero il tar annulli definitivamente tutto.

Guarda, mi occupo anch'io di legge, ma a differenza di altri, nn ho bisogno di nutrire il mio ego, ostentandolo.
Qui siamo tutti sulla stessa barca e cerchiamo solo di fornire informazioni attendibili, senza offendere nessuno, dandogli dell'ignorante o altro.
Purtroppo tutto questo succede perchè gli organi preposti a rendere le cose chiare nn lo fanno e AAMS con questa circolare nn aggiunge nulla di nuovo a quanto già detto, ma furbescamente, cerca di usare il ''burocratese'' per creare scompiglio, e visti gli ultimi commenti, ha colto nel segno.:ghgh Condivido pienamente
Aggiungo anche che questi signori abili utilizzatori del burocratese sottovalutano troppo il potere del web.Oscurare i siti UE? È che siamo in un regime? Ma per piacere........

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 Citazione
karmaloga ha scritto: Commissione Ambiente e sanità del Parlamento europeo


Come proposto dagli eurodeputati, gli stati possono autorizzare la vendita delle e-cig sia come prodotti del tabacco, sia ai sensi delle norme per i prodotti farmaceutici, se soddisfano le disposizioni della legislazione farmaceutica, o normarle come prodotti del tabacco.

...e ora capiamo perche' il governo italiano si e' scapicollato...

questa possibilita' sembra fatta apposta per "accomodare" morbidamente il regime che si e' abbozzato. Passata la direttiva, le ecig saranno normate come prodotti del tabacco e amen...

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mustamorkkis ha scritto: [quote=karmaloga ]Commissione Ambiente e sanità del Parlamento europeo


Come proposto dagli eurodeputati, gli stati possono autorizzare la vendita delle e-cig sia come prodotti del tabacco, sia ai sensi delle norme per i prodotti farmaceutici, se soddisfano le disposizioni della legislazione farmaceutica, o normarle come prodotti del tabacco.

...e ora capiamo perche' il governo italiano si e' scapicollato...

questa possibilita' sembra fatta apposta per "accomodare" morbidamente il regime che si e' abbozzato. Passata la direttiva, le ecig saranno normate come prodotti del tabacco e amen...
In quest'ultimo caso, però, non dovranno contenere nicotina in concentrazione superiore a 20 mg/ml. Sul fronte delle ricariche, "se, per motivi giustificati connessi a un grave rischio per la salute umana, almeno tre stati membri vieteranno le sigarette elettroniche ricaricabili, la Commissione potrà estendere il divieto a tutti gli stati dell'Unione", si legge nel testo concordato dal trilogo e confermato oggi dalla commissione Envi del Parlamento europeo.

Se le aziende produttrici sostengono che tale prodotto aiuta i fumatori a smettere, dovranno ottenere una licenza farmaceutica; altrimenti, se le sigarette elettroniche vengono messe nel mercato come prodotto di consumo, non devono contenere una concentrazione di nicotina superiore a 20mg/ml.

L'accordo deve ancora essere formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei Ministri Ue. Una volta adottata la direttiva, gli stati membri avranno due anni per recepire le nuove norme nel diritto nazionale.

http://www.euractiv.it/it/news/norme/8350-tabacco-coreper-trova-accordo-su-direttiva.html

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mustamorkkis ha scritto: [quote=karmaloga ]Commissione Ambiente e sanità del Parlamento europeo


Come proposto dagli eurodeputati, gli stati possono autorizzare la vendita delle e-cig sia come prodotti del tabacco, sia ai sensi delle norme per i prodotti farmaceutici, se soddisfano le disposizioni della legislazione farmaceutica, o normarle come prodotti del tabacco.

...e ora capiamo perche' il governo italiano si e' scapicollato...

questa possibilita' sembra fatta apposta per "accomodare" morbidamente il regime che si e' abbozzato. Passata la direttiva, le ecig saranno normate come prodotti del tabacco e amen...
Gli Stati... Non il singolo stato. Non è mica che uno fa A e l'altro B eh ?

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Nella circolare AAMS si è ben guardato dal nominare internet, e non è un caso.
Voglio ricordare, anche a chi è laureato in giurisprudenza, che quando acquistiamo da un sito polacco, il luogo del contratto di compravendita è la polonia, e purtroppo AAMS non ha il potere di imporre tasse di consumo ne in polonia ne in altri paesi UE.
E' la magia di internet, da casa possiamo comprare come se stessimo viaggiando in europa.

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Voglio ricordare anche a chi è laureato in giurisprudenza che quando compriamo su un sito polacco il luogo del contratto di compravendita è la polonia.
Questo significa che l'immissione al consumo avviene in quel paese, e non c'è AAMS che possa imporre ad un'azienda polacca che opera in polonia alcuna tassa, ne alcun altro obbligo.
Non è un caso che anche nella circolare odierna la parola internet sia inesistente.

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questa una risposta dall europa
Egr. Sig. ..........

La ringrazio per la Sua e-mail riguardante le sigarette elettroniche in Italia.

A seguito dell'esame delle nuove disposizioni introdotte nella normativa italiana, desidero informarLa che, Gli Stati membri possono applicare imposte su prodotti diversi dai prodotti soggetti ad accisa purché l'applicazione di tali imposte non comporti, negli scambi tra Stati membri, formalità connesse all'attraversamento delle frontiere, conformemente alle disposizioni dell'articolo 1, paragrafo 3, della direttiva 2008/118/CE del Consiglio.

In deroga all'articolo 2, paragrafo 2, primo comma, della direttiva 2011/64/UE del Consiglio, i prodotti di sostituzione del tabacco — come le sigarette elettroniche — non sono generalmente considerati "tabacchi lavorati" a norma dell'articolo 1 e dell'articolo 2, paragrafo 1, di tale direttiva e non rientrano quindi nel regime di accisa ai sensi della normativa UE per la tassazione del tabacco. Pertanto gli Stati membri sono liberi di applicare imposte su tali prodotti purché questo non comporti formalità all'attraversamento delle frontiere.

Non ritengo che la nuova imposta di consumo introdotta in Italia determini la violazione di alcuna disposizione della normativa UE in materia di accise.

Mi auguro che queste informazioni possano esserLe utili.

Voglia gradire i miei distinti saluti.

Qui la mia replica
Egregio Sig........... la ringrazio per la sua risposta che trova inesattezze nella parte che riguarda problemi con le dogane.
Il trattato di Lisbona viene violato in modo palese dallo Stato Italiano.
In allegato a pagina 3 trovera' quello che riguarda gli scambi NON liberi tra paesi dell'unione Europea.
La invito a vigilare sul processo che l'Italia sta portando avanti senza rispettare le norme Europee violando tutti i diritti di noi cittadini.grazie per il suo impegno

Qui il sito di riferimento riguardo la normativa


http://www.aams.gov.it/sites/aams2008/files/TABACCHI/NORMATIVA/SUCCEDANEI_DEL_TABACCO/2014/Prot-DAC-DIR-323-14-del-21012014.pdf

Cordiali Saluti

Mai arrendersi!!!!!!!

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 Citazione
babylonboss ha scritto: ci sono alcuni personaggi che si aggirano per i vari forum e ripetono sempre le stesse cose, convinti che solo loro sanno ''leggere'' le leggi, dimenticando di dire che AAMS NN INTERPRETA LE LEGGI MA DEVE SOLO APPLICARLE.
Nella legge questi scenari di oscuramento siti, gestapo e servizi segreti nn è nemmeno sfiorata, ora arriva l'oracolo e ci insegna a leggere il futuro.
E puntualmente, basta un documento che NN HA ALCUN VALORE PERCHE' NN RISPECCHIA LA LEGGE IN VIGORE, a spaventare i soliti terroristi mediatici.
La solita solfa da 2 mesi, la legge è scritta, ora ci sono gli ''interpreti fai da te'' che ti forniscono un quadro apocalittico in cambio di un paio di fumetti.


@babylonboss: posso proprio dirtele tutte (senza usare le maiuscole che sembrano esserti particolarmente care, ma usando il punto escalmativo)?: personalmente MI (maiscole per sottolineare che e' un mio sentimento) hai stufato!

Si bazzica nel forum per cercare di capirne di piu', per leggere altre fonti, per confontarsi in modo maturo e per interpretare quello che altri utenti scrivono e pensano.

L'ultima cosa che voglio fare e' iniziare un flame, per mille ragioni che ti lascio intuire.

In questo 3D hai postato parecchie decine di commenti (forse centinaia, non ho il tempo e la voglia di contarli...) che, personalmente (ma questo e' ovviamente opinabile), aggiungono molto poco (rispettosamente e a mio avviso, eh) o nulla alla discussione se non un'acozzaglia di maiuscole. Quello che ho capito dagli innumerevoli post che hai fatto in materia e' il seguente (se ho perso qualcosa, ti prego cortesemente di farmelo sapere):

a) Niente puo' ostare la libera circolazione delle merci in ambito comunitario
b) Questa legge contravviene i principi della libera circolazione delle merci in ambito europeo
c) chi la pensa diversamente da te e' un 'terrorista' psicologico che per qualche ragione (che comunque non comprendo) vuole incutere terrore.

Tutto questo, senza uno minimo link che supporti le tue rispettabilissime opinioni. Anzi, non piu' di una ventina di giorni fa citavi 'esperti' con cui avevi parlato durante le festivita', ora - improvvisamente - diventi uno che a tue parole "mi occupo anch'io di legge". Sarebbe forse bene specificare, visto che lo citi, a che titolo te ne occupi, credo.
Non voglio dubitare neanche per un secondo che "nn ho bisogno di nutrire il mio ego, ostentandolo.", ma ti prego di usare la stessa correttezza nei riguardi di chi voglia confrontarsi con te...

Ho partecipato a questo 3D fino a circa una decina di giorni fa, finche' mi e' stato detto che stavo postando link gia' visti, che non fregava una mazza (a te, che ti sei fatto portavoce degli altri utenti (non si sa a quale titolo) di altre considerazioni.

Poi, mi sono astenuto dall'intervenire, proprio per evitare polemiche che non ho intenzione di far diventare una cosa che occupa il mio tempo libero e - menchemeno - gli altri utenti.

Hai ripetutamente invocato l'intervento dei Mod se una discussione non andava nella direzione che tu desideravi.

Ma, mi chiedo, cosa vuoi? E questa e' una domanda alla quale ho francamente difficolta' a dare una risposta, perche' non riesco (con tutte le mie limitazioni) a capire.

Non voglio scrivere in termini diretti cosa mi ricorda il tuo atteggiamento censorio aprioristico ... le censure sono perfettamente legittime da parte di chi gestisce e modera il forum (e' casa loro, dopotutto), ma non da un altro utente. Leggi questa frase come piu' ti aggrada, io quello che volevo dire l'ho detto...

Ora, qui si sta discutendo dell'ultima comunicazione AAMS, se tu vuoi non leggerla e continuare a commentare basandoti sugli stessi dati che avevi 2 mesi fa, puoi ovviamente farlo (e ci mancherebbe...), ma permettermi di dirti che, per me, i tuoi interventi non aggiungono nulla a quello che gia' sapevo da utente finale (in caso fosse in dubbio, non sono un rivenditore o importatore, ma un semplice utilizzatore che trova questa legge particolarmente fastidiosa e che - se potesse - la vorrebbe cancellata domani stesso).

Fino a ieri, la FAQ di inizio gennaio di AAMS ti faceva pensare che, ad esempio, non descrivesse il tipo di transazione tra venditore UE e privato, e tu hai molte volte sottolineato (a maiuscole) che la regole si applicavano solo nelle transazioni venditore UE/negoziante italiano ma non ai privati (posso andare a ripescare i post, ma non credo ne valga la pena).

Ora, AAMS, che secondo te era l'oracolo fino a ieri, dice chiaramente che un venditore UE non puo' vendere ad un privato in Italia, e improvvisamente AAMS diventa solo un intrprete (giustamente, secondo me) e che quindi quello che dice oggi non ha valore. A mio parere, una posizione univoca da parte tua su questa questione sarebbe auspicabile...

A rischio di essere bannato dal forum: ovviamente fai quello che credi, ma dammi la liberta' di dirti quello che penso sui tuoi commenti e il tuo modo di interagire con gli altri utenti del forum, visto il tuo atteggiamento (tanto per tornare al concetto iniziale): rumore, rumore, rumore e solo rumore...

Visto che ti permetti di classificare gli altri utenti che non sono 'allineati' col tuo pensiero come 'terroristi' psicologici o al servizio di chissa' quale lobby, mi prendo la liberta' di dirti che trovo i tuoi ripetuti commenti superflui e inutili: e' chiaro che hai un tuo legittimo punto di vista sulla questione, ma a che pro' ribadirlo ad ogni pagina?

Cordialita'

P.S.: Tipicamente tra una enne e una enne se si vuole scrivere 'non' ci si mette una 'o' - suvvia, visto la quantita' di post che fai e LE MAIUSCOLE CHE USI, un piccolo sforzo per aiutare quelli che preferiscono leggere 'non' invece che 'NN' ci sta, secondo me... non mi sembra una richiesta cosi' fuori dal mondo...:)
Rinnovate cordialita'

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Grazie per la condivisione @esigmerano. Purtroppo ho il sospetto che il regime autorizzativo e l'imposizione fiscale del caso non implichino tecnicamente e necessariamente delle formalità doganali, ma spero di aver torto. Vediamo che risponde la burocrazia europea.

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Per quanto riguarda i riferimenti, oltre a quello postato nel mio commento un paio di post addietro : articolo 1, paragrafo 3, della direttiva 2008/118/CE come postato da ecigmerano, per essere più precisi.

L'Italia può applicare quel che questo governo, per cui non spreco aggettivi, decide nella sua follia e malafede ma non può certo costringere altri stati membri a nominare rappresentanti fiscali nè tantomeno a non vendere merce di libera circolazione europea in Italia. Quel che può fare e sta facendo è impedire la vendita agli shop italiani di prodotti non acquistati da deposito registrato. Il come farlo è un altro discorso, o mettono bollini di monopolio (che ad oggi non esiste) su tutti i prodotti o la vedo assai difficoltosa ma visto che stiam parlando di follia tutto è possibile. L'unica cosa certa è che quando compro da un webshop in germania il contratto è perfezionato in germania, con le regole tedesche.

Questo ovviamente non toglie che nella follia generale si cerchi di forzare la mano nell'altro senso ma avrebbe, spero, vita breve. Non possono oscurare niente senza una sentenza della magistratura e con le giuste motivazioni, non possono intercettare nulla in ingresso proveniente dall'UE. Per ultimo, per come è stata scritto questo capolavoro di legge non possono chiedere i soldi dell'imposta di consumo al consumatore finale.

Anch'io ho zero certezze al momento ma onestamente non credo vogliano spingersi al punto di infrangere uno dei capisaldi della CE, o almeno lo spero :)

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 Citazione
eMp ha scritto: [quote=mustamorkkis ][quote=karmaloga ]Commissione Ambiente e sanità del Parlamento europeo


Come proposto dagli eurodeputati, gli stati possono autorizzare la vendita delle e-cig sia come prodotti del tabacco, sia ai sensi delle norme per i prodotti farmaceutici,[...].

[...]

questa possibilita' sembra fatta apposta per "accomodare" morbidamente il regime che si e' abbozzato. Passata la direttiva, le ecig saranno normate come prodotti del tabacco e amen...
Gli Stati... Non il singolo stato. Non è mica che uno fa A e l'altro B eh ?
Veramente l'ho interpretato (scusate:)) proprio in quel modo. Spero di sbagliarmi, ma siccome al momento ci sono stati che hanno una disciplina simile a quella dei prodotti farmaceutici e stati che tentano di regolarla in maniera simile ai tabacchi, la posizione pilatesca mi sembrava plausibile.

Ad ogni modo, parrebbe, ancora niente e' deciso. Voglio sperare che non facciano in tempo per le prossime elezioni europee...

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A proposito di Schengen...

http://www.amazon.de/gp/help/customer/display.html?nodeId=526796

la pagina e' in tedesco, ma si capisce benissimo. Come si puo' vedere, amazon applica IVA diversa da paese a paese. Con casi limite, come quello dei libri, in cui varia dallo 0% dell'Irlanda (Schengen) al 25% della Danimarca (Schengen).

Il mio timore, ripeto non fondato su solide basi giuridiche, e' che qualcosa del genere venga imposto agli shop di ecig in tutta Europa, in modo che ogni utente paghi le tasse previste nel proprio paese. E' vero che amazon e' un caso particolare, e che molti altri venditori di piccole dimensioni possono applicare l'IVA del proprio paese senza che le fiamme gialle intercettino alla frontiera, tuttavia, considerando che molti stati europei cominciano ad avere i mal di pancia verso il commercio online, e chiedono di normarlo...

ricordo solo le parole dell'ineffabile Boccia a proposito del commercio online: piu' o meno diceva che le regole Schengen erano state pensate in un mondo in cui se uno comprava all'estero doveva FISICAMENTE recarsi all'estero, e non comprare via internet...

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.........non stupirti di nulla...siamo un popolo finito come na pila esausta.........incapace di dire NO ad un regime di.....

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foretto ha scritto:
Voglio ricordare anche a chi è laureato in giurisprudenza che quando compriamo su un sito polacco il luogo del contratto di compravendita è la polonia.
Questo significa che l'immissione al consumo avviene in quel paese, e non c'è AAMS che possa imporre ad un'azienda polacca che opera in polonia alcuna tassa, ne alcun altro obbligo.
Non è un caso che anche nella circolare odierna la parola internet sia inesistente.
Non fossilizziamoci sulla parola internet; quello è un mezzo per realizzare la vendita a distanza. Che sia via internet o su catalogo non vedo gran differenza. Forse si potrebbe insinuare che il negozio virtuale ha una collocazione ma mi pare una forzatura.
Riguardo alla vendita a distanza postai tempo fa un riferimento delle norme EU ai fini IVA che complicavano un po' la faccenda rispetto a quello che hai detto. Sostanzailmente considerano fatta nel paese di destinazione la vendita che è consegnata al destinatario a cura e con mezzi del venditore. Resta un po' vago questo concetto quando venditore ed acquirente si servono di comune accordo di mezzi di un vettore terzo.

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E cosi siamo di nuovo allegramente finiti a discutere se si può comprare all'estero :whistle:puntata 3450 Terza Replica. Mal che vada ci metteremo in treno o in auto e andremo a comprare fisicamente nessuno potrà impedirlo e se i prezzi in italia saranno alti ci converrà comunque.

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mustamorkkis ha scritto:
E' vero che amazon e' un caso particolare, e che molti altri venditori di piccole dimensioni possono applicare l'IVA del proprio paese senza che le fiamme gialle intercettino alla frontiera
La discriminante non è che la Guardia di Finanza becchi il pacco; è il volume di vendita nel paese di destinazione. Se il venditore vende meno di tot euro all'anno in un determinato paese la vendita si considera occasionale e non è obbligato ad assolvere le formalità IVA in quel paese (ne ha comunque la facoltà); vale in questo caso la reciprocità (ciascuno la paga a casa sua e tutti amici). Amazon evidentemente non fa vendite occasionali da nessuna parte.

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mustamorkkis ha scritto: A proposito di Schengen...

http://www.amazon.de/gp/help/customer/display.html?nodeId=526796

la pagina e' in tedesco, ma si capisce benissimo. Come si puo' vedere, amazon applica IVA diversa da paese a paese. Con casi limite, come quello dei libri, in cui varia dallo 0% dell'Irlanda (Schengen) al 25% della Danimarca (Schengen).

Il mio timore, ripeto non fondato su solide basi giuridiche, e' che qualcosa del genere venga imposto agli shop di ecig in tutta Europa, in modo che ogni utente paghi le tasse previste nel proprio paese. E' vero che amazon e' un caso particolare, e che molti altri venditori di piccole dimensioni possono applicare l'IVA del proprio paese senza che le fiamme gialle intercettino alla frontiera, tuttavia, considerando che molti stati europei cominciano ad avere i mal di pancia verso il commercio online, e chiedono di normarlo...

ricordo solo le parole dell'ineffabile Boccia a proposito del commercio online: piu' o meno diceva che le regole Schengen erano state pensate in un mondo in cui se uno comprava all'estero doveva FISICAMENTE recarsi all'estero, e non comprare via internet...
penso che amazon faccia cosí perchè ha un sito diverso per ogni paese (.it,.de,.ie...) e anche perchè ha magazzini ovunque...se decidessero veramente strozzare il commercio online in generale (non parlo solo di ecig) per l'europa sarebbe una bella zappata sui piedi perchè andrebbero a intaccare un sistema di scambi con benefici che vanno ben oltre la riscossione delle imposte nei singoli paesi...teniamo conto anche che il tentativo di web tax partorito da boccia&co. è stato troncato sul nascere dall'europa stess, ed era solo un ennesimo tentivo di raschiare il fondo del barile in un paese dove il governo non sa più a chi chiedre soldi...
tornando IT, la possibile decisione dell'europa di normare le ecig come prodotti del tabacco bloccherebbe un intero settore a livello europeo demolendo completamente il business delle ecig, spero proprio ci pensino due volte prima di creare una situazione come quella italiana in tutta europa cul ...
per quanto riguarda l'utima circolare aams, qualcuno può spiegarmi cosa si intende con quel "elementi tipici"? non mi sembra un modo molto accurato di definire una tipologia di prodotti...

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Alla fine guadagneranno i soliti contrabbandieri. Le Mafie.

E naturalmente BigFarma e BigTobacco

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Arkl25 ha scritto:
P.S.: Tipicamente tra una enne e una enne se si vuole scrivere 'non' ci si mette una 'o' - suvvia, visto la quantita' di post che fai e LE MAIUSCOLE CHE USI, un piccolo sforzo per aiutare quelli che preferiscono leggere 'non' invece che 'NN' ci sta, secondo me... non mi sembra una richiesta cosi' fuori dal mondo...:)
Rinnovate cordialita'

Ti ringrazio per la critica e seguirò il tuo consiglio, non metterò più maiuscole dove non servono. Il ''nn'' si usa per abbreviare, siamo nel 2014 e nn credo che sia questo il problema, importante è il contenuto di quello che si dice, nn la confezione.:ok

Per quanto riguarda il resto, scrivo quanto mi pare, come mi pare e non sarai certo tu a fermarmi, il forum è libero ed ha un regolamento che rispetto.

Ci sono ottimi moderatori che decidono, tu non hai alcune voce in capitolo sulla quantità di post che inserisco o meno, non ti riguarda e non ti è consentito ''censurare'' un utente solo perchè non è interessato alla tua solfa.
Mi permetto di darti anch'io un piccolo consiglio: non leggere i miei post, io faccio così con i tuoi e difficilmente rispondo alle cose che dici, perchè non mi interessano. E' semplice e non si creano discussioni inutili.

Buon proseguimento.:ok

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 Citazione
Nigger ha scritto: [quote=valdo ]

Nel frattempo ogni produttore o distributore può comportarsi come meglio crede, non credo che nessun tribunale condannerebbe nessuno per l'accisa non pagata in questo periodo di incertezze.


Ok, d'accordo per la parte in grassetto, ma se poi un negoziante si vede chiedere a posteriori, in caso di istanza respinta, 350 euro di accisa per una vendita lorda di 200 euro, che fa?
Chiede al cliente "per favore pagami l'accisa"?

Vedo che nonostante le quasi 150 pagine la situazione non è chiara...
In ogni caso i negozianti non sono sono tenuti a versare l'accisa. Il responsabile è sempre quello più a monte: produttori o importatori (o chiunque possiede al momento dell'entrata in vigore della legge scorte da rivendere ad altre attività)
Il problema per utilizzatori finale e negozianti resta sempre e solo il prezzo d'acquisto troppo elevato che impedisce di fatto il commercio di sigarette elettroniche e liquidi con i prezzi compresi di accisa. Non ci sono altri obblighi o vincoli per chi compra o vende con scontrino fiscale.
Vale a dire, i negozianti che acquistano senza accisa devono vendere senza accisa!

Un discorso a parte andrebbe fatto per gli acquisti fuori dall'Italia ma anche per questo se n'è parlato più che a sufficienza.

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 Citazione
Arkl25 ha scritto: non piu' di una ventina di giorni fa citavi 'esperti' con cui avevi parlato durante le festivita', ora - improvvisamente - diventi uno che a tue parole "mi occupo anch'io di legge". Sarebbe forse bene specificare,

Questa parte mi era sfuggita. Dunque fai parte dell'altro forum, l'avevo capito subito, infatti.
Fortunatamente in questo forum non bannano la gente solo perchè non è d'accordo con le fesserie che racconti.

Mi occupo anch'io di legge, ma lavorando per lo Stato, non posso certo fornire informazioni su un forum pubblico, forse se ti sforzi, ci arrivi anche tu a capire il perchè.

Le persone con cui ho parlato durante le festività lavorano anch'esse per lo Stato e conoscono molto bene il settore Monopoli, Slot ecc. ecc. ecco perchè mi sono permesso di riportare un pò di informazioni, ma vedo che non sono gradite e mi asterrò dal proseguire oltre.
Se ti servono informazioni sulla mia persona e sul mio lavoro, mandami la tua mail in mp e ti invierò i miei riferimenti senza alcun problema.:ok

@Caleb @Spider77
Chiedo ai moderatori di rimuovere, cortesemente, tutti i miei interventi su questo post, non ho alcuna intenzione di turbare gli altri utenti con post sgraditi, mi limiterò a consultare il sito senza intervenire, ho già avuto a che fare con certa gente e non intendo proseguire anche in questo forum, facendomi insultare da degli inetti. Grazie.

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@Babylonboss
Se "lasci" a me dispiace, i tuoi interventi, come quelli di @Arkl25 e sicuramente di tanti altri, li trovo molto interessanti a prescindere da come la penso io, confrontandosi (anche con polemiche che fanno parte del gioco) si può anche cambiar idea (lo dico in generale e certo non a te, non fraintendermi), io lo fatto più di una volta, non è detto che il mio pensiero sia sempre quello giusto.
Ripensaci:ok:ok

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