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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 19 al 25 agosto


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di Pierluigi Mennitti

FranciaSigarette elettroniche in carcere, positivo il primo esperimento
Mille sigarette elettroniche sono state distribuite dalla primavera ai detenuti di due carceri di Caen, nel quadro di un primo esperimento per ridurre il fumo passivo negli istituti penitenziari. Nelle carceri della cittadina francese il tasso dei fumatori è dell’80%, contro una media del 32% della popolazione francese. Il bilancio dell’iniziativa è stato positivo: 150 detenuti hanno abbandonato il tabacco per passare all’ecig, con riflessi positivi anche per i non fumatori, costretti a subire i danni del fumo passivo. L’esperimento era infatti partito dopo la denuncia di un detenuto che era riuscito a far condannare lo Stato per il fumo passivo inalato dalle sigarette dei compagni di cella. Così le autorità sono corse ai ripari, affidandosi alle sigarette elettroniche. Ora l’esperimento di Caen verrà attentamente valutato delle autorità nazionali e ci sono buone possibilità che venga esteso ad altri carceri della Francia. Approfondimento su Sigmagazine.

SveziaStudio, fumatori più propensi a provare il vaping
Secondo un nuovo studio elaborato in Svezia, i fumatori sono più propensi a entrare nel mondo del vaping rispetto ai non fumatori o agli ex fumatori. La ricerca si è focalizzata sull’osservazione del comportamento di oltre 30mila persone di età compresa fra i 20 e i 75 anni, evidenziando come la categoria dei fumatori sia quella che maggiormente accede alle sigarette elettroniche. Un risultato che conferma la marginalità del cosiddetto fenomeno gateway, secondo il quale il vaping sarebbe, soprattutto per i giovanissimi, solo il primo passo verso una carriera di tabagisti. E ribadisce ancora una volta l’importanza dello svapo come metodo di riduzione del danno rispetto al fumo di sigarette.

IsraeleIl premier (e ministro della Salute) Netanyahu bandisce la Juul
Vita breve per la Juul, l’ecig americana più famosa al mondo. Sbarcata sul mercato israeliano a maggio, è stata ora vietata completamente da una decisione del premier Benyamin Netanyahu, che dalla fine del 2017 ha assunto anche le funzioni di ministro della Salute.

MauritiusVerso il divieto di vendita online di sigarette elettroniche
A seguito del divieto d’importare e commercializzare di sigarette elettroniche e ricariche, nell’isola di Mauritius si è sviluppata la vendita parallela attraverso i canali dei social media, in particolare Facebook. Una scappatoia che avrà vita breve: con un emendamento al Public Health (Restrictions on Tobacco Products) Regulations 2008, il legislatore approverà il divieto di vendita online delle sigarette elettroniche.

IndiaTribunale sprona il governo sulla regolamentazione del settore del vaping
Di fronte all’incapacità del governo centrale di legiferare sulla regolamentazione del settore del vaping, il tribunale distrettuale di Nuova Delhi ha avviato una procedura per indicare un calendario con l’obiettivo di mettere in atto un meccanismo di regolamentazione del settore: produzione, importazione e vendita di ecig. I giudici hanno evidenziato come alcuni Stati indiani abbiano adottato singolarmente misure autonome per la sigaretta elettronica (la maggior parte vietandone l’utilizzo), mentre il governo centrale ha finora tergiversato nell’adozione di un quadro normativo unitario. Una prossima udienza è stata fissata per il 7 settembre.

FranciaNuovo scatto per il prezzo dei pacchetti di sigarette
Nuovo aumento del prezzo dei pacchetti di sigarette in Francia, nel quadro del piano programmatico anti-fumo voluto dal presidente Macron, che entro il 2020 porterà il costo a 10 euro. Il prezzo medio del pacchetto da 20  è ora di 7,90 euro. Si va da un minimo di 7,60 euro ad un massimo di 9,30 euro. Il primo aumento era scattato nel marzo di quest’anno. I dati forniti dal Ministero della salute indicano come la politica anti-fumo stia funzionando. I dati più recenti mostrano che il numero dei fumatori in Francia ha toccato il minimo storico. Le stime del secondo trimestre 2018, comparate con l’analogo periodo del 2017, indicano che quasi un milione di persone ha abbandonato la sigaretta. Gli esperti ritengono che il calo sia dovuto proprio all’aumento del costo dei pacchetti: un fattore di dissuasione più forte di quanto si potesse prevedere. Approfondimenti su Sigmagazine.

AustraliaIl pacchetto di sigarette più caro al mondo
Non è un Paese vaping-friendly, ma è un luogo ancora più ostico per i fumatori. L’Australia è lo Stato in cui il prezzo del pacchetto di sigarette è il più caro al mondo: oltre 25 euro per una confezione da 30 sigarette (in valuta locale sono 40 dollari australiani). Se in Francia gli aumenti progressivi voluti da Macron dal marzo scorso stanno portando il costo del tabagismo ai livelli più alti d’Europa, in Australia il percorso è stato avviato più di un anno prima: dall’inizio del 2017 a ogni inizio di settembre il costo del pacchetto sale automaticamente del 12,5%. Obiettivo: raggiungere i 30 euro entro il 2020. Intanto dal 1990 al 2015 la quota dei fumatori australiani era già scesa dal 27 al 15%.

FranciaPresidente dei tabaccai: “L’ecig è scientificamente meno nociva”
È diventato quasi un personaggio mediatico Philippe Coy, il battagliero presidente dei tabaccai francesi, l’uomo che sta cercando di traghettare l’intero comparto dal mondo in declino del tabacco alle futuristiche sponde del vaping. “La sigaretta elettronica è scientificamente meno nociva del tabacco“, ha detto nei giorni scorsi in un’intervista alla catena televisiva Cnews, commentando gli aumenti dei pacchetti di sigarette in Francia e le strategie commerciali dei tabaccai, “siamo gente responsabile e comprendiamo i piani per la salute a patto di non essere le vittime di decisioni politiche“. Da tempo Coy spinge i tabaccai a diversificare l’offerta, introducendo prodotti del vaping.

UcrainaIl Ministro della salute a testa bassa contro i riscaldatori di tabacco
In Ucraina contro i riscaldatori di tabacco è sceso in campo il Ministro della salute, Ulyana Suprun. In un post su Facebook, il ministro ha citato uno studio scientifico svizzero per sostenere che, “nonostante la sensibile differenza nel contenuto di alcuni agenti cancerogeni (come la formaldeide e l’acroleina) l’effetto del riscaldamento sia sufficiente a sprigionare le sostanze nocive che avvelenano il corpo umano, proprio come accade durante il fumo una sigaretta normale“. Suprun ha ricordato come anche in Ucraina (dove il costo di un pacchetto di sigarette è fra i più bassi d’Europa e nelle bancarelle per strada è ancora possibile acquistare sigarette sfuse) il numero dei fumatori sia in diminuzione (-7% negli ultimi nove anni) ma ha accusato le multinazionali del tabacco di inventarsi sempre nuovi strumenti per legare i consumatori alle sigarette. “Uno dei maggiori problemi con l’uso di prodotti del tabacco alternativi è che i consumatori hanno inutili illusioni sulla loro sicurezza che invece ostacola la completa cessazione del fumo“, ha concluso il ministro. L’approfondimento su Sigmagazine.

SveziaRitoccati al ribasso i limiti della nicotina
La Svezia ha abbassato a 17 mg per millilitro la concentrazione di libera vendita dei liquidi nicotinizzati per sigarette elettroniche. I liquidi con livelli di nicotina superiori restano legali ma diventano di fatto pesantemente regolamentati. L’approfondimento su Sigmagazine.

Sud AfricaSi discute sul futuro di un continente senza tabacco
Le politiche anti-fumo di molti Stati africani lasciano a desiderare, nonostanti singoli e frastagliati sforzi, tanto che gli esperti ritengono l’Africa il continente più abbandonato alle scorribande delle multinazionali del tabacco. Il dibattito su come reagire però resta aperto. Le cronache riportano in questi giorni spunti del convegno svoltosi a Johannesburg sul tema della riduzione della nocività del tabacco e sulle prospettive di un continente libero dal fumo. La discussione è stata organizzata dalla rete dei giornalisti delle regioni francofone dell’Africa che monitorano l’industria del tabacco e della nicotina.

FranciaCinquanta spiagge libere dalle sigarette
Dopo le prime, positive sperimentazioni, si sono moltiplicate nel mese di agosto le iniziative delle comunità marittime francesi per spiagge libere dalle sigarette. Attualmente, mentre la stagione estiva volge al termine, sono diventate una cinquantina le spiagge sulle quali è proibito fumare. Da ultimo si sono aggiunte tre famose località della Normandia: Merville-Franceville, Coleville-Montgomery e Ouistreham. Interpellato dalla trasmissione radiofonica di France Info, un turista si è dichiarato molto favorevole al divieto: “Non è esattamente gradevole essere investiti da una nuvola di fumo di sigaretta mentre si è distesi a prendere il sole in vacanza“, ha detto.

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Articolo importato automaticamente da Sigmagazine

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