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roby 74ohms

Sigarette: Senato e Camera contro l'EU


3 messaggi in questa discussione

Sigarette: Senato e Camera contro l'Unione Europea


La bozza di direttiva europea che regola la presentazione e vendita delle sigarette è stata bocciata sia dalla Commissione Sanità e Politiche dell’Unione Europea del Senato, che dalla Commissioni Affari Sociali e Politiche Europee della Camera.

I politici si sono schierati compatti con i produttori stranieri di sigarette su tutti i punti: netta opposizione al pacchetto anonimo, si alle sigarette «slim», alle sigarette al mentolo, e persino al pacchetto da 10, già abolito in tutti i paesi dell'UE.

Le spiegazioni della Commissione del Senato, in rozzo «politichese», sono un incredibile delirio di teorie incomprensibili, ardue da commentare:

«L'ingiustificato divieto di questi prodotti legali porterebbe (a) i consumatori a passare a prodotti meno costosi, (b) la concorrenza a basarsi solo sul prezzo, comportando una riduzione del prezzo medio dei prodotti del tabacco e (c) un forte aumento del mercato illecito (contrabbando/contraffazione) in quanto confezionamenti standard sarebbero più semplici da replicare. L’impatto negativo di queste conseguenze sulle rivendite legali, l’erario e la filiera sarebbe consistente, inoltre, i risultati che sarebbero raggiunti mediante la nuova proposta di Direttiva andrebbero a porsi in contrasto con l’obiettivo della tutela della salute pubblica».

Non si capisce perché, al punto (a), i consumatori passerebbero a prodotti meno costosi in seguito all'abolizione del pacchetto da 10 sigarette, delle slim o con l'introduzione del pacchetto senza logo. Di conseguenza anche il punto (b) è incomprensibile: perché dovrebbe scendere il prezzo medio dei prodotti del tabacco? Se ci fosse il rischio che senza il design sui pacchetti che valorizza le marche famose, molti consumatori passerebbero alle xxxxxx, che costano meno, cosa ci sarebbe di male? Forse l'UE è tenuta a tutelare gli utili di chi vende le sigarette più care, a scapito della libera concorrenza? Ma anche se, per qualunque ragione, il prezzo medio delle sigarette dovesse scendere, lo Stato potrebbe aumentare la pressione fiscale e aumentare le entrate, proprio come ha indicato la Commissione Europea con l'abolizione del prezzo minimo e la liberalizzazione del mercato. Il punto (c) è la bufala, esclusivamente italiana, del contrabbando-contraffazione: basta dire che il Senato non sa neanche che oggi esiste il computer, grazie al quale si può replicare qualunque immagine, facile come fare una fotografia, e il conseguente concatenamento di eventi catastrofici sulle rivendite, erario e filiera non trova nessuna spiegazione logica, così come non si capisce come la proposta europea possa essere addirittura in contrasto con la tutela della salute pubblica.

La Commissione del Senato si è anche preoccupata della armonizzazione delle legislazioni degli stati membri, e delle limitazioni alla libera circolazione delle merci, con un ragionamento altrettanto incomprensibile. Non si capisce neanche cosa si intenda per «libera circolazione delle merci» in fatto di sigarette: il mercato parallelo… o quello del contrabbando?

«La proposta di direttiva incoraggia gli Stati ad agire in maniera autonoma in differenti aree quali: la misurazione delle emissioni diverse da nicotina, catrame, e monossido di carbonio; ulteriori test di misurazione degli ingredienti; i requisiti per proibire prodotti contenenti additivi specifici; l’introduzione di un sistema di autorizzazione per i nuovi prodotti; l’introduzione di norme più severe sul confezionamento (come ad esempio il pacchetto generico). Tali proposte creano le basi per significative differenze tra gli Stati membri e conseguenti limitazioni alla libera circolazione delle merci».


Walter Verini (PD) membro della Commissione Affari Sociali e Politiche Europee della Camera
Il 20 febbraio la Commissione Affari Sociali e Politiche Europee della Camera ha confermato tutte le «preoccupazioni» del Senato. Walter Verini, deputato del PD, è stato il più «battagliero-demenziale»:

«In questa vicenda, che apre la strada a contrabbando e contraffazione, c'è anche un po' di lesione dell'autonomia nazionale, quindi bene la Camera, ma io credo che si debba andare ancora oltre portando avanti una battaglia per cambiare anche nel merito la direttiva».

Obiettivo – pacchetto da 10 sigarette

La vera battaglia di Big Tobacco, forse gli stessi lobbisti non lo sanno, non è per le sigarette «slim» e per le sigarette al mentolo, così poco popolari in Italia, ma per i loghi sui pacchetti e, soprattutto, per il pacchetto da 10 sigarette, che costituisce il 20% del mercato italiano e potrebbe sparire dall'oggi al domani.

Ma si tratta di una battaglia persa: per il pacchetto anonimo la discussione durerà anni, e l'Italia lo introdurrà, andando inevitabilmente a ruota degli altri paesi, mentre l'impresentabile pacchetto per i bambini, che resiste solo in 2 o 3 paesi del terzo mondo, sarà fatto togliere presto dalla xxxxx, come è stato per il prezzo minimo e la tassa minima.
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su questo filo di discussione consiglio a tutti il film "thank you for smoking", giusto per cercare di chiarire un po come va questo mercato;)
io personalmente penso che sia tutto montato da questo governo ladro che pensa a tutte le bocche che deve sfamare... già solo svapare per non dare a loro le tasse sul tabacco mi rende felce!
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Scandaloso! Ma pecunia non olet...
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