Maxi sequestro liquidi per sigarette elettroniche, la GdF indaga sui collegamenti

Una tonnellata e mezzo di nicotina (circa 1700 litri); 25 mila flaconi pronti per essere immessi sul mercato; danno erariale quantificato in 360 mila euro, ventuno lavoratori impiegati in nero. La Guardia di Finanza di Aversa, dopo attente e rigorose attività investigative, ha così segnalato all’autorità giudiziaria tre persone su cui ora pendono pesanti capi d’accusa, primo su tutti il contrabbando.
Il laboratorio-deposito è stato trovato all’interno di un capannone a Teverola, nel casertano. Nonostante l’insegna facesse riferimento ad una ditta di logistica, all’interno era invece stata allestita l’attività di produzione e commercio dei prodotti liquidi da inalazione.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, due delle tre persone coinvolte sarebbero a capo due differenti società, mentre la terza persona sarebbe, come definita dalla Gdf, “di fatto titolare” delle stesse.

“Vi sono elementi utili a far pensare che questi prodotti siano in circolazione – commenta Vincenzo Vito, maggiore della Compagnia della Guardia di Finanza di Aversa – Certamente sono stati venduti online ma con buona probabilità possiamo dire che siano anche presenti nella rete tradizionale di tabaccherie e negozi specializzati su strada”. I nomi delle persone coinvolte, così come la ragione sociale delle società, come evidenziato dalla GdF, non sono stati resi noti perché l’attività investigativa è ancora in corso.

Si dovrà verificare, con l’ausilio anche dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, se vi sia un collegamento tra le società oggetto del provvedimento e i brand dei prodotti trovati all’interno del deposito.  In caso contrario i titolari dei brand sequestrati sarebbero parte lesa e, aggiunge il maggiore Vincenzo Vito, “all’ipotesi di contrabbando si aggiungerebbe anche quella di contraffazione”.
I liquidi e la nicotina recuperata sono stati inviati ai laboratori chimici di Adm per essere sottoposti ad analisi e test sicurezza per la salute pubblica, al fine di verificare l’eventuale presenza di ingredienti non consentiti.

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Vedo un grosso marchio che ha anche diversi negozi fisici per tutta l'Italia nella foto, spero sia materiale contraffatto e che il marchio in questione non centri nulla.

Dio mio che paura. Spero anche io che sia di contrabbando; sarebbe un'altra bella mazzata, già il mercato attuale dell'ecig non è il massimo.... 

Il 10/11/2020 alle 13:48 , skinnyceps ha scritto:

Vedo un grosso marchio che ha anche diversi negozi fisici per tutta l'Italia nella foto, spero sia materiale contraffatto e che il marchio in questione non centri nulla.

Non è la prima volta che quel marchio finisce nell'occhio del ciclone.

Vedendo le quantità in ballo (25mila flaconi, 21 impegati) e pensando agli unici canali attraverso cui è possibile ottenere prodotti con quel marchio (il loro sito web in primis più i loro store fisici) mi riesce difficile credere che un tale giro d'affari avvenisse al di fuori dei loro canali ufficiali.

Spero di essere smentito, e lo dico da persona che attualmente sta svapando usando una base di quel marchio.
Spero inoltre che, anche se riconducibile al marchio ufficiale, lo scopo di questo capannone nascosto fosse più quello di nascondere il lato fiscale delleoeprazioni piuttosot che quello di introdurre nel mercato prodotti di qualità dubbia.

Di sicuro queste notizie non fanno bene al settore.

55 minuti fa, fabiosvapo82 ha scritto:

Non è la prima volta che quel marchio finisce nell'occhio del ciclone.

Vedendo le quantità in ballo (25mila flaconi, 21 impegati) e pensando agli unici canali attraverso cui è possibile ottenere prodotti con quel marchio (il loro sito web in primis più i loro store fisici) mi riesce difficile credere che un tale giro d'affari avvenisse al di fuori dei loro canali ufficiali.

Amen!

55 minuti fa, fabiosvapo82 ha scritto:

Di sicuro queste notizie non fanno bene al settore.

Assolutamente d'accordo. E' facile prendersela con i politici (che pure ci mettono del loro, sia chiaro) quando è evidente che sono gli stessi protagonisti del settore che operano come in una casbah.

Di che marchio si tratta?