kesper

Caro incallito, io non so come tu faccia a fare 120 ml di liquidi puliti con le resistenze innokin z-coil che, anche confrontandomi con altri, ultimamente hanno una resa aromatica e durata veramente ridicola. Invidio la tua partita di coil ma qua tutti stiamo abbandonando gli atom innokin a favore dei nautilus per la loro pessima qualità di coil

Qualcuno che è riuscito ad utilizzarla in TC bloccando il valore della resistenza? La sto provando da un collega, ma il simbolo del lucchetto chiuso non corrisponde più al blocco della resistenza come nelle vecchie Pico e cosi ogni 3-4 erogazioni, al crescere del valore della RES, chiede ogni volta se è una nuova coil: praticamente TC inutilizzabile.

Alberto confermo grossomodo la tua percezione. Vaptio 1.2 Ohm sono le peggiori della loro linea (ricordano le terribili 1.2 Z-Coil innokin, probabilmente questa impedenza è problematica per qualsiasi produttore, non è un caso che Aspire non le inserisce a catalogo). Per queste si può sovrapporre pari pari quanto affermato qui mentre l'hit è "graffiante" ma associabile al tiro che sembra soffocato, arido, restituente solo la nic. Il wattaggio consigliato è tra 9-15, ma a meno di 13-13,5W pare di non riuscire a cavare nient'altro che aria secca insapore, reattività nulla. Bocciate appieno.

Devo concordare, inizialmente ero un po' scettico considerando il costo inferiore e che si trattasse di "compatible" ma la conferma definitiva l'ho avuta con le 1,6: quelle di Aspire non mi hanno mai soddisfatto per mancanza di aromaticità ed eccessiva secchezza tanto da aver sempre optato per le 1,8 che miglioravano entrambe. Ma queste 1,6 Vaptio sono un altro pianeta! Curioso sulle 1,2 Vaptio che potrebbero essere il top per il wattaggio, impedenza che Aspire non ha nemmeno a catalogo.

Fantastico, fossi in Vape System lo assumerei come Presidente Onorario. Sono in standing ovation da mezz'ora 👏

Veramente, vi ringrazio e applaudo per le numerose e dettagliate procedure descritte, che dimostrano dietro una lavorazione quanta tecnica ed esperienza si nasconde ma questo è nulla in confronto al know-how richiesto per rimuovere insidie/aggiustare il tiro. Penso ci sarebbe gente che farebbe carte false sopportando ben volentieri i 40°C pur di carpire certi segreti. Il livello di elevata professionalità e di precisione non è commisurabile al valore dell'oggetto trattandosi di un clone. Qualora fosse stato un originale almeno un giro in qualche officina meccanica sarebbe stato d'obbligo farlo. Ma da questa esperienza traggo indicazioni ancor più significative del fatto in sé: cioè che teoricamente il misfatto potrebbe anche accadere con un originale, a causa della insana abitudine a stringere le leg come se non ci fosse un domani soprattutto per garantirsi un ottimo contatto in condizioni di TC. Data l'impossibilità di prevedere quando potrà accadere qualcosa del genere, meglio sostituire le viti di fissaggio delle coil almeno 1-2 volte all'anno (penso fosse più di 1 anno che non le avevo mai cambiate).

Causa una eccesiva torsione (o più semplicemente era arrivato il momento di sostituire le viti fissa-leg del by-ka ma non me ne ero accorto ) si è rotta la testa di una vite lasciando l'intero gambo all'interno della torretta. Purtroppo mi è impossibile fare presa sulla la parte tagliata per le ridotte dimensioni, perciò chiedo a chi magari ha già avuto esperienze del genere se è inutile perdere tempo ed è meglio rassegnarsi a gettare via l'intero deck.

Figurati C_steven son contento che hai risolto. Io mi riferivo solo al discorso delle temperature che sono più oggettive, sui gusti alziamo le mani ognuno ha le proprie inclinazioni in fatto di preferenze su questo o quell'atom. Anzi, ripensandoci tutti gli atom sono dei forni visto che lavorano a 220°-240° 😉

veramente strano allora, da indagare meglio. Più frequentemente ho il problema inverso di una sovra-alimentazione e mi fermo a 1 giro massimo 1 giro e mezzo

Sempre usato 27GA con la rigenerazione di Rici, mai raggiunto temperature da forno e in TC questi sono dati di fatto, non opinioni. In questo caso probabilmente il surriscaldamento eccessivo può dipendere da un'alimentazione insufficiente legata alla quantità/posizionamento del cotone Per seccare si può provare il pin 1,2 (che manca nella dotazione di base dell'YTFK) rigorosamente punta 2,25 e massimo 5 spire altrimenti l'aria non è sufficiente. Trovo il 27 il miglior compromesso per longevità della coil, possibilità di temperature più spinte congeniali agli scuri e dry-burn saltuario d'emergenza.

Può capitare. A volte pur avendo fatto una buona rigenerazione le bolle non salgono. Ho trovato che in casi del genere bastano un paio di mezzi-giri di campana in un verso e nell'altro (orario/antiorario chiudendo e aprendo la finestrella dei fori) il che favorisce la depressione per il passagio del liquido e le bolle iniziano a salire con gli interessi.

Molto curioso di questo parere sul comportamento in TC di questa box che è l'evoluzione/involuzione (al di là dell'estetica) della pico standard classica 75/25. Probabilmente si son dati la zappa sui piedi con un firmware non aggiornambile che impedisce l'installazione di ArticFox ma a questo punto attendo le impressioni di Nicolasan (chi meglio di lui può dire se questa scelta progettuale di negare altro firmware è sostenuta dall'aver realizzato un firmware che si attesti ai livelli di Articfox o quantomeno migliore di quello delle Pico standard che con TCR impostato secondo specifiche dei produttori (Zivpf/SR) con Nife48/SS316L avevano un comportamento che definire bizzarro sarebbe un complimento).

Condivido, di quest'atom non riesco a fare a meno. Purtroppo i miei preferiti dopo varie prove restano Penodat e Ka 8. Sembra strano perché sono due atom diametralmente opposti, che costringono ad un compromesso mai win-win (con il Ka non avrai mai il tiro del Penodat, viceversa sul Penodat non avrai mai la resa del Ka). Oscillo continuamente tra il desiderio della secchezza del Ka e quello del tiro felpato del Penodat, purtroppo non credo esista (e dubito esisterà) un atom che riesca a soddisfare contemporaneamente entrambe le caratteristiche sia perché sarebbe già sul mercato sia perché, progettualmente, il tiro felpato si porta dietro rotondità dolciastre poco analogiche mentre la secchezza aromatica fa a caz.zotti con un tiro vellutato.

Purtroppo non sempre una produzione di cloni fatti in bene in passato è garanzia che anche i successivi modelli siano all'altezza. YTFK ok per v7/v8, ma sono subito partiti col piede sbagliato per il SE con il top cap diverso e asola senza scalino. Se l'asola è rimasta la stessa, come evidenziato per la prima batch su YT e come sembra anche per questa, difficile parlare di 1:1 con un clone che si allaga e non permette di usare le stesse rigenerazioni dell'originale.

Cambiamenti su nuove batch estratti di linee precedenti (già intavolato da altri per K-USA etc). Virginia, estratto classico totalmente diverso da quello precedente. Sporca uguale, colore uguale ma resa aromatica spostata decisamente su note erbacee molto più secche al punto da confonderlo con un burley. Per rendere l'idea sembra un virginia provato in un tank dopo un paio di ml di burley. Questa è solo la mia impressione ovviamente, sarei lieto di trovare conferma o smentita in qualcuno che ha provato una delle ultime batch di questo prodotto. Nel primo caso, di sicuro non lo prenderei più. Diluizione estratti LT Complice (ma non solo) anche l'impennata dei prezzi delle basette, diluisco ormai tutto al 15%. Il motivo principale è che, adoperando a rotazione questi prodotti in maniera non all-day, con il 10% dopo un certo periodo (15-20 giorni in su) si nota un arrotondamento e una perdita apprezzabile di tutta quella forza aromatica dei primi giorni da renderlo sensibilmente meno appagante. In tal modo risparmio una basetta (cosa che non guasta volendone diminuire il consumo - 3,3 VS 4) e il prodotto si mantiene in maniera più uniforme, a distanza anche di un mese o più, a riguardo dell'intensità percepita nell'immediato post-diluizione.