Studio indipendente su iqos

Masked
Da Masked in Salute,
Con o senza fumo. Quando c’è il tabacco gli agenti tossici sono gli stessi. Pubblicato il 25 maggio 2017 da REDAZIONE5  Basta con le opinioni su IQOS. Il mondo scientifico si è pronunciato. Su JAMA Internal Medicine, sono stati resi pubblici i risultati della prima ricerca scientifica indipendente sui dispositivi heat-no-burn. La scienza si è espressa definitivamente sull’impatto del tabacco riscaldato sulla salute umana, finalmente è uscito il primo studio scientifico indipendente su IQOS svolto da un gruppo di ricercatori dell’Institute of Primary Heath Care (BIHAM), all’università di Berna ed appena pubblicato su JAMA Internal Medicine – rivista mensile che si occupa di tutti gli aspetti della medicina interna, edita dall’American Medical Association dal 1908. Anche se IQOS è già venduta in più di 19 paesi in tutto il mondo, come un dispositivo alternativo al tabacco, che offre lo stesso piacere della sigaretta escludendone gli effetti collaterali, alla vigilia del suo – tanto atteso – arrivo negli Stati Uniti, è possibile affermare che, in realtà, il dispositivo Heat – not – Burn della PMI non è affatto innocuo, come invece divulgato dall’azienda statunitense. Infatti, anche se il tabacco viene riscaldato e non bruciato, le sostanze tossiche rilasciate corrispondo a quelle emanate dalle sigarette tradizionali, in altre parole, il fumo non è solo dove c’è il fuoco. Del resto la ricerca parla chiaro, analizzando e comparando, secondo gli standard previsti dall’International Organization for Standardization, il fumo emesso da IQOS con quello della sigaretta tradizionale, sono state rintracciate le stesse percentuali di sostanze tossiche. In particolare sono stati rinvenuti nel fumo rilasciato dal dispositivo HNB composti organici volatili (VOC), IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e monossido di carbonio, agenti responsabili di patologie cardiovascolari oltre che di carcinomi. Questo deriva dal fatto che la pirolisi – ovvero la decomposizione di una sostanza complessa, come il tabacco, mediante trattamento termico – è sufficiente a determinare la produzione di sostanze altamente nocive, senza dover necessariamente arrivare alla combustione. Alla luce di quanto dimostrato è importante inserire IQOS, e tutti gli altri prodotti HNB, nella categoria dei dispositivi da vietare all’interno dei locali pubblici per continuare a minimizzare il rischio prodotto dal fumo passivo. Del resto è del tutto fallace girare intorno alla definizione di fumo, non fumo, quando i risultati parlano chiaro e al di là delle differenze di temperatura (330°C per IQOS e 684°C per le sigarette tradizionali) i valori non cambiano. Leggi anche: Vapore passivo? Lasciamo che a parlare sia la ricerca scientifica. Per concludere, grazie a questa ricerca si può aggiungere, che IQOS costituisce anche un passo indietro nella lotta al tabagismo, fatta tramite l’uso e la promozione delle sigarette elettroniche come strumento per smettere di fumare. Le e-cig, infatti, al contrario dei dispositivi riscaldatori di tabacco, sono prive di tabacco e prevedono esclusivamente l’uso di liquidi che possono essere con o senza nicotina. Dunque va benissimo continuare a distribuire prodotti innovativi, ma presentandoli sempre per quello che sono, senza confondere i consumatori con informazioni imparziali ed imprecise.
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