Risposta a Le spire delle coil (distanza)

DrGi
Da DrGi,
Per come la penso sulle microcoil, se vi interessa, potete leggervi  Per quanto riguarda lo "scoppiettio" delle spaced è legato al fatto che l'uso di fili grossi impone, per questioni di spazio, distanze minime tra le spire. Questo fa sì che i liquidi molto densi che si usano adesso, che hanno però scarsa tensione superficiale, tendano facilmente per capillarità ad essere "aspirati" fuori dal cotone per finire "liberi" tra le spire della coil formando delle gocce non più asorbite dal cotone che, isolate dal resto del liquido a cui non possono più cedere il calore, lo sccumulano tutto al loro interno sino a vaporizzare in modo tanto rapido da sembrare quasi "esplosivo", provocando così sia lo scoppiettio acustico che veri e propri schizzi delle frazioni di liquido non vaporizzate. La soluzione sta, se dimensionalmente possibile, nell'aumentare lo spazio tra le spire (passo) così che venga meno l'effetto capillarità e non si creino quelle gocce fuori dal cotone.
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Per quanto riguarda le coil pronte sono tutte costruite come "microcoil" senza spazi non perché siano migliori (cosa tralaltro secondo me non vera) ma per due meri motivi pratici.  Il primo è che le macchine per creare gli avvolgimenti sono molto più semplici se non devono dar loro anche un passo (spaziatura), esattamente come avviena anche per i vari coil-jig in commercio. La seconda causa è che il confezionare coil spaziate è molto più problematico perchè le stesse tenderebbero, sballottate le confezioni, ad incastrarsi l'una nell'altra, rendendo poi difficoltoso districarle senza deformarle ancor prima di averle usate.  Le "spaceless" hanno in effetti una "potenza intrinseca" superiore e, proprio per questo, per non abbrustolire troppo il liquido, devono essere alimentate con potenze inferiori, diminuendo di fatto la loro resa complessiva teorica rispetto ad coil "spaced". Ciao!