Luca-94

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  1. Perché no? Alla fine quelle bolle sono semplicemente aria che passa dalla camera al tank per "compensare" il liquido che fa il percorso inverso, se quest'aria è satura di "vapore" è normale che se lo porti dietro. Non succede sempre perché al solito entrano in gioco una miriade di fattori come il flusso d'aria, la modalità di tiro, immagino anche il posizionamento della coil; ma considerando che stai comunque svapando non mi sembra tanto strano che a volte accada.
  2. Guida ai liquidi fai da te ;)

    @tribal_match non dovrebbero essercene, le uniche possibili problematiche sono quelle di cui parlava @Sob870, ma un 60/40 non è poi così distante da un 50/50 come viscosità, soprattutto considerando le temperature in aumento del periodo che tendono a fluidificare un po' di più i liquidi. Non mi spingerei oltre però perché altrimenti inizi a rischiare stecche ogni due tiri e durata delle testine che si riduce a 10 tiri
  3. Guida ai liquidi fai da te ;)

    @tribal_match da ciò che scrivi sembrerebbe uno scomposto da portare a 60ml, quindi per ottenere un 50/50 ti servono 30ml di VG e 10ml di PG in totale. Questo includendo PG e VG della basetta di nicotina, che ti serve da 10ml e 18mg/ml (o due da 9mg/ml). Per farti un esempio semplice, se hai una basetta di nicotina full VG da 18mg/ml, devi aggiungere questa, poi altri 20ml di VG, e 10 di PG. Se la basetta è una 50/50, aggiungi quella, 25ml di VG e 5 di PG, spero stai iniziando a comprendere il pattern. La cosa più semplice probabilmente è aggiungere 4 basette 70/30 da 6mg/ml (il liquido finale verrebbe da 4mg/ml), così eviti di prendere VG e PG sfusi per prepararti un solo liquido, discorso diverso se invece decidi di passare definitivamente o quasi al fai da te. Mi rendo conto non sia proprio una spiegazione dettagliata, ma sono proprio stanco Se cerchi la soluzione rapida dovrebbe andare, altrimenti se ti interessa approfondire sicuramente arriverà qualcun altro, o puoi leggere qualche pagina di questo thread o quello sulle basi e diluizioni.
  4. Aromi la tabaccheria

    Il riserva non l'ho provato, ma da quel che ho capito si, cambia solo l'aggiunta della barricatura (che è proprio il motivo per cui non l'ho provato ). Questa comunque non ha nulla a che vedere con l'affumicatura, al massimo potrebbe influire su come e quanto la percepisci, visto che comunque si tratta di un componente aggiuntivo appunto, ma di per sé non lo è, l'affumicatura è già presente nell'aroma base, ed è proprio uno dei motivi per cui mi piace tanto.
  5. Aromi la tabaccheria

    Il fatto è che io sono talmente lento e voi talmente veloci (e bravi, molto bravi) che quando finalmente vi raggiungo ho raramente qualcosa da aggiungere A volte lascio comunque il mio parere, se ho voglia di fare 4 chiacchiere, o per offrire più feedback a chi ne cerca, altre evito direttamente di intasare i thread @pierlu78 alla fine non c'è alcuna fretta, vale la pena provarli, soprattutto se si è estimatore del brand come te, perché non sono doppioni ma variazioni sul tema, poi bisogna vedere se si apprezza o meno questa variazione. Dopo averti letto un bel po' mi spingo a dirti che penso che avresti le mie stesse sensazioni su questi 3, e cioè che il Latakia potrebbe essere quello che più fa al caso tuo, visto che come dicevo più su al mio palato gli effetti della barricatura su di esso sono simili a quelli che ha sull'English Mixture che tanto apprezzi, mentre proprio perché ti piace tanto il Virginia classico questa nuova veste potrebbe essere un po' una delusione, andandone a sacrificare diversi aspetti che di solito sono i più apprezzati. Ma insomma, è giusto un giocare all'indovinello, sono curioso di sapere che impressione ti daranno, quando sarà. A riprova di ciò ce dicevo sul poterli apprezzare proprio per gli stessi motivi per cui io non lo faccio, oltre al feedback del redivivo @Euler che leggo con piacere, ho visto il video di Blowsvapo condiviso più su, e devo dire che le nostre impressioni sono molto simili (eccetto per il miele che immagino sia identificabile con la dolcezza della barricatura), ciò che cambia sono solo le conclusioni, visto che lui invece l'ha adorato Infine vi ringrazio tutti per i complimenti, non penso fosse un intervento tanto degno di nota, ma fa sempre piacere
  6. Accelerare la maturazione

    @Giok purtroppo al momento non possiedo nessuno degli aromi da te elencati, anzi gli unici Azhad (nonché unici aromi in generale, essendo io estimatore degli agita e svapa) che ho in maturazione sono il Notturno Inglese e l'Umami, entrambi preparati solo da un paio di settimane, quindi non ci vedo alcun vantaggio nell'organizzare una spedizione per andare a recuperare così pochi giorni, faresti prima a prepararli tu adesso. Capisco che il test migliore sarebbe avere la versione maturata mesi da paragonare a quella appena preparata ed omogeneizzata, ma in attesa di trovare una soluzione per effettuare questo test penso che un paragone tra due batch appena preparate, una omogeneizzata ed una no, possa già iniziare a fornire feedback significativi.
  7. Aromi la tabaccheria

    Lascio anche io due paroline su alcuni aromi della nuova linea che ho provato, volevo aspettare di provarne di più e fare le classiche millemila prove su più atom etc. etc., ma visti i miei ritmi di svapo ormai finirebbe con l'uscire una nuova linea prima di arrivare a quel punto. Il Kentucky è stato il primo che ho provato e sono passati quasi 20 giorni ormai, di sto passo lo dimentico come m'è sembrato Per ora ho inaugurato Kentucky, Virginia e Latakia, i primi due al 6%, l'ultimo al 4, per paragonarli con le diluizioni a cui più o meno di solito svapo i corrispettivi estratti classici. Tutti su Speed. Partirei da una considerazione generale, probabilmente ovvia, ma la barricatura, per quanto magari diversa da quella utilizzata nelle miscele, si sente chiaramente che è una barricatura, con tutti i pro e contro che questo può comportare in base ai propri gusti e preferenze. Kentucky: come già riportato in principio da @DottorCox, e ormai più volte ribadito, si tratta di un Kentucky ancora più legnoso del classico. Il problema (per me ovviamente) è che è un legnoso molto morbido, lontano dalla cattiveria, dai picchi, a cui ci ha abituati l'estratto classico. Magari sono io ad attribuire sensazioni erronee al termine legnoso quando parlo del Kentucky classico, resta il fatto che queste sensazioni qui non ci sono più. Insomma più legnoso in termini quantitativi, ma un legnoso meno "potente", non voglio utilizzare il termine "qualitativo", perché al solito, è questione di gusti, ma io la legnosità del classico la rimpiango. Davvero morbido e rotondo, forse anche troppo per i miei gusti, mi dà la sensazione di un Kentucky al guinzaglio, un po' come la Mixture N°1. Virginia: dei 3 è quello che più si è lasciato sopraffare da questo trattamento, la barricatura si sente nettamente quasi fosse un componente di una miscela, e copre molto di quello che è il Virginia classico. Un Virginia legnoso stimola molto la fantasia e la curiosità, ma non si tratta di ritrovarsi tutto ciò che c'è nel Virginia, più una legnosità (che magari vi immaginavate come quella del Kentucky classico). Si tratta invece di una componente che per essere inserita va a rimuovere (buona) parte di ciò che c'era in precedenza, e si tratta della stessa legnosità di cui parlavo nel Kentucky. Paradossalmente più dolce del Virginia classico, che nei giusti sistemi invece riesce a portare fuori note secche e paglierine che apprezzo molto e che qui faccio fatica a ritrovare. Latakia: è, tra quelli che ho provato, il tabacco in cui la barricatura si percepisce meno, nel senso che non la si riconosce come componente netta, ma i suoi effetti invece si sentono tutti, e li apprezzo molto. Per descrivere in breve cosa ci si potrebbe aspettare, direi che basta confrontare una english mixture fai da te con quella pronta. Le note, i sentori, i gusti dell'estratto classico ci sono tutti, ma leggermente smussate e rimodulate dalla barricatura di fondo. Ovviamente queste sono le mie sensazioni e valutate in base ai miei gusti, c'è chi adorerà il Kentucky ed il Virginia proprio per gli stessi motivi per cui io non lo faccio, come chi ci percepirà tutt'altro. L'idea generale che per ora mi sono fatto, e che mi sembra comunque condivisa, è che questo trattamento vada a modificare in ogni aroma alcune note, che sia coprendole, amplificandole, o trasformandole, e di conseguenza l'apprezzamento o meno del risultato dipende molto dall'apprezzamento o meno che si aveva di queste determinate note in partenza. Ho ancora buone speranze per i 4 che mi restano da provare, poi magari rivaluterò anche quelli che per ora non mi hanno entusiasmato mettendoli in qualche altro atom, chissà. Il Kentucky sapevo già fosse quasi impossibile scalzare l'estratto classico dal primo posto nelle mie preferenze, e per fortuna non m'ero fatto aspettative in merito o probabilmente l'avrei odiato, ammetto però che mentre lo preparavo l'idea che potesse magari rubare il secondo posto al Kentucky Reserve BF mi aveva sfiorato, ma no direi che l'argento se lo tiene stretto l'estratto della casa concorrente.
  8. Aromi la tabaccheria

    @Fredz se cerchi qualcosa di "cattivo" come il Sigaro secondo me resterai deluso ancora una volta, ti conviene approcciare la Mixture N°1 con tutt'altre aspettative, o meglio ancora senza (ma sappiamo che è abbastanza difficile).
  9. Aromi la tabaccheria

    @incallito se non tutto il forum, poco ci manca
  10. Aromi la tabaccheria

    Ma se di solito svapi estratti LT all day al 10% secondo me ti conviene preparare anche questi al 10%, almeno per il primo assaggio, così non rischi che ti sembrino scarichi nel confronto con ciò a cui sei abituato.
  11. Aromi la tabaccheria

    Siamo già a due Virginia legnosi, sono diventato bravo a mantenere le aspettative basse per evitare delusioni, ma se le cose proseguono così mi sa che sarà difficile continuare a farlo Sono curioso anche del Kentucky ancora più legnoso, mi chiedo questa lavorazione in quale direzione possa averlo spinto, se l'effetto si avvicini magari ad una Mixture N°1 o sia qualcosa d'altro rispetto a tutto ciò che abbiamo provato fino ad ora. Ben detto Alla fine qualcuno che svapa per lo più i loro aromi, ed ha apprezzato tutti i precedenti o quasi, volente o nolente si sa che alla fine li proverà tutti, e quindi tanto vale tagliare la testa al toro Io rientro perfettamente in questo identikit, anche @delrin mi pare, te t'aspettiamo sulla soglia
  12. Aromi la tabaccheria

    Io li ho presi tutti Insieme al Black One di Vapehouse, ispirato da @Itto78 @DottorCox dopo che hai nominato il Virginia legnoso ho improvvisamente scoperto di averne bisogno anche se prima non ne avevo mai neanche immaginato l'esistenza
  13. Speed revolution 2019

    @Chessvape azz t'ho sgamato no comunque a scanso di equivoci, ribadisco che facevo solo notare (perché poteva essere un altro aspetto di cui tener conto) che se si è abituati ad altro (non necessariamente l'estremo opposto, ma a maggior ragione in tal caso) la resa di speed ed affini può essere spiazzante nel confronto, e magari "meno aromatica". Poi tutto ciò che dici è sacrosanto e non c'è nemmeno bisogno di sottolinearlo, facci sapere come va coi vari accorgimenti e quello che è ormai il filo più atteso del mondo
  14. Speed revolution 2019

    delrin ma i nostri punti di vista a riguardo mi sembrano allineati, personalmente lo ritengo aromatico più che a sufficienza, ed infatti è l'atom che utilizzo di più in assoluto. Se ho scritto quel virgolettato era per non escludere nessuna possibilità, perché non conoscendo @Chessvape non so da quale tipologia di svapo provenga o a quale sia abituato; se ad esporre il problema fosse stato un utente che frequenta il forum da molto e di cui quindi ho un'idea più o meno di come svapa probabilmente non lo avrei nemmeno scritto, ma in questo caso invece ho sottolineato la cosa perché magari l'utente in questione viene dal flavour o dallo svapo polmonare, che sembra stai mangiando un gelato quando svapi, o più banalmente qualcosa come un Penodat (da quel che ho inteso dalle descrizioni, mai preso proprio per questo), e quindi se per "sentire l'aroma" sei abituato a quello, qualcosa del genere con lo speed non lo troverai. Insomma era inteso più come in un confronto tra diverse tipologie di svapo che come un confronto tra lo speed ed altri atom della stessa categoria. Per dire lo avrei scritto anche se fossimo stati nel thread dello Spica, ma non in un thread che chiede un confronto tra speed e spica. Forse avrei dovuto essere più chiaro su cosa intendevo, ma avevo già scritto un tema
  15. Speed revolution 2019

    Ricordavo che a batteria carica non fosse proprio la più tranquilla delle rigenerazioni, ma non quanto Quest'aspetto dipende molto anche dalla cella che utilizzi, io di solito tenevo come voltaggio di riferimento 3,7, come letto spesso nelle pagine del forum, ma non ho mai approfondito troppo, anche perché con le circuitate si taglia direttamente la testa al toro. Purtroppo lo svapo in meccanico/semimeccanico comporta intrinsecamente il dover scendere ad un compromesso sulla resa che si preferisce ad un determinato livello di carica della batteria. Si può optare per una configurazione ottimale a batteria carica, che però sarà fiacca con lo scaricarsi della batteria, o una che all'inizio sia più spinta di quanto si gradirebbe, ma che resta quindi in un range di resa soddisfacente per un lasso di tempo maggiore. La coil che ti ho consigliato è semplicemente quella che personalmente ho ritenuto il compromesso migliore tra tutti questi vari aspetti quando utilizzavo la Pico Squeeze (e una batteria Sony VTC5A), si forse un po' troppo spinta all'inizio (almeno per me che preferisco svapate abbastanza tranquille, come anche tu mi sembra di capire, c'è chi invece considererebbe anche questa fiacca), ma senza arrivare comunque a valori killer rispetto alle altre che vedevo/vedo spesso suggerite, e con una buona resa per quasi tutta la durata della carica della batteria. Se vuoi un consiglio spassionato comunque ritengo che passare all'elettronica sia la scelta migliore, è oggettivo che sia superiore in quanto a costanza nella resa, e dal punto di vista salutistico (potendo fissare a monte e per tutta la durata di utilizzo valori ottimali, ad esempio le 5,5 spire di 0,32 in questione, a circa 12 watt, rientra in tutti i canoni di sicurezza che bene o male si riesce ad identificare, ed ha un'ottima resa). Poi per quanto riguarda l'esperienza e la resa in generale chiaramente si va sul soggettivo, ma personalmente ritengo che anche sotto questo punto di vista le box elettroniche non abbiano nulla da invidiare alle loro controparti "sregolate". Per reinquadrare un attimo il mio consiglio rispetto al tuo problema iniziale, il motivo principale per cui non si avverte aroma di solito è il calore: eccessivo o insufficiente. Da qui il suggerimento di questa coil che mi sembra una buona via di mezzo, ma c'è sempre la possibilità che semplicemente quest'atomizzatore non faccia per te; in molti lo considerano ottimo con i tabacchi, ma c'è comunque chi non lo apprezza, ed in generale non lo considererei un atom da "botte di aroma". Se neanche con le varie coil che ti sono state suggerite riesci a cavarne niente di buono, una prova in elettronico, magari facendoti prestare una box, può essere utile per fare la prova del 9 e capire se è proprio l'atomizzatore che non fa per te o si tratta effettivamente solo di trovare la giusta coil per farlo rendere come ti piace in meccanico.
  16. Speed revolution 2019

    @Chessvape sei arrivato a provare addirittura 9 spire d'acciaio, ma non hai provato la classica scemocoil? Hai anche il filo, in attesa che ti arrivi quello nuovo provale queste 5,5 spire su punta da 2 (di Kanthal A1 0,32mm), non attaccate. Magari la soluzione è nella banalità Poi potrai comunque sperimentare col nuovo filo quando ti arriva.
  17. Chimica nelle e-cigar

    @Chessvape capisco perfettamente il tuo discorso ed è più che condivisibile, ed infatti io non direi "sbagliando", alla fine ognuno fa le proprie scelte in base ad una miriade di fattori e per un'infinità di motivazioni differenti, l'importante è solo che si prendano con cognizione di causa. Continua a divertirti con la bomboletta d'ossigeno tascabile Facciamo il punto della situazione: Paul Jansen nel 2015 pubblica una lettera (non un articolo scientifico) in cui dice che ha identificato dei "formaldehyde realising agents" nel vapore prodotto da una ecig (vapore prodotto in un modo che potremmo definire ridicolo). Lo stesso articolo comunque afferma che non si conoscono gli effetti di questi agenti sul tratto respiratorio, ma ipotizzando siano gli stessi della formaldeide, allora ne avremmo una concentrazione pari a 15 volte quella presente nelle sigarette. Concludono aggiungendo che comunque con vapore prodotto in un modo che più si confà ad un utilizzo durante lo svapo, non vengono prodotti tutti questi agenti; la lettera viene pubblicata solo parzialmente, e giornalisti, testate, media in generale, fanno disinformazione in maniera a dir poco vergognosa modificando, estrapolando e piegando nel peggior modo possibile questa lettera e ciò che dice, facendo praticamente passare il messaggio che "La sigaretta elettronica contiene 15 volte la formaldeide di una classica sigaretta" Robert Cranfield pubblica un video in cui spiega l'accaduto, spiegando cosa effettivamente dicesse la lettera di cui sopra, come sia stata appositamente "riportata" male, e mostrando come sia possibile già con metodi che potremmo definire casalinghi rendersi conto che le notizie e le informazioni riportate dai media fossero completamente irrealistiche Sigmagazine invece di condannare il comportamento dei media di cui sopra, e chiarire la situazione, decide di seguirne l'esempio, con un titolo vergognoso, ed una "citazione" ad inizio articolo tagliuzzata, modificata ed accorciata, per far dire al Dott. Cranfield qualcosa di ben diverso da ciò che stava affermando. Hanno almeno il merito di aver condiviso il video originale, che vi consiglio di visionare a questo punto. Ora, @incallito, se lo scopo di questa condivisione era ribadire che la sigaretta elettronica produce meno formaldeide della sigaretta, ci siamo, ed infatti nessuno stava affermando il contrario. Se era invece mostrare un dottore che afferma che la quantità di formaldeide prodotta è irrilevante, il dott. Cranfield non ha detto questo. Ha affermato a fine video che il quantitativo misurato in questo piccolo esperimento non è superiore alla soglia di rischio "for occupation exposure for 8 hours day", quindi un'affermazione che potremmo considerare comunque rassicurante, ma molto più limitata e circostanziata di un generico "tranquilli, è tutto apposto". @Be0w0lf condivido tutto il tuo intervento, eccetto per la questione formaldeide, il problema è proprio che ci sono molte evidenze della sua presenza in condizioni ben migliori e più diffuse di quella catastrofica da te riportata.
  18. Chimica nelle e-cigar

    @Chessvape, parto col dirti che la famosa (e ripetuta alla nausea) storia del "95% meno dannoso del fumo" è tutto un programma già di per sé, quindi per ora meglio tralasciarla Per il discorso generale io sono ovviamente d'accordo, ma ci tengo a mettere in evidenza questi risultati ogni tanto perché trovandoci su un forum dedicato allo svapo, ovviamente e giustamente le voci favorevoli si leggono spesso e volentieri, ma non succede lo stesso con quelle "meno lusinghiere" diciamo. Io vorrei evitare che si venga a creare una situazione in cui un fumatore passato al vaping si senta "arrivato", ma non perché consapevole dei rischi e quindi appagato dall'averli ridotti, ma per ignoranza (intesa nel senso letterale di ignorare), e cioè pensando che svapando alla fin fine non si stia rischiando nulla. Questo perché purtroppo nel corso del tempo è venuto fuori che questa cosa: non è sempre vera e non lo è per tutti. Mi è capitato ad esempio di vedere un utente che di fronte ad una notizia tutto sommato abbastanza oggettiva l'abbia attaccata per partito preso assumendo fosse falsa e frutto di una sorta di complotto antisvapo, per poi scoprire che in realtà semplicemente non conosceva questi risultati. Purtroppo è facile cadere vittima di questa retorica in un momento storico così polarizzato, anche perché quando la questione svapo è finita nel mirino dei media main stream spesso e volentieri è stata trattata in maniera povera per usare un eufemismo, e quindi si attiva questa sorta di meccanismo di compensazione per cui poi ogni notizia non a favore diventa contraria, e si inizia ad attaccarle (e quindi a parlarne spesso) senza però parlare mai dei dati effettivamente non tanto favorevoli. Il problema con questa situazione è che mentre un utente esperto è già a conoscenza anche del risvolto della medaglia, ci sono utenti nuovi che finiscono col vedere solo il "lato positivo", cioè si ritrovano in una situazione in cui viene osannata ogni notizia pro ecig, e etichetta come fake news frutto di un complotto ogni notizia che metta in guardia contro i rischi e pericoli della stessa. Praticamente se tutti gli utenti consapevoli dei rischi consapevolmente li ignorano anche quando se ne parla, iniziano a comparire utenti che non ne sono consapevoli affatto. Poi ovviamente hai ragione, il rischio va contestualizzato, affermare che esiste non significa metterlo sullo stesso livello di quello legato al fumo, ma è importante sottolineare che per quanto ridotto c'è, così magari un fumatore che decide di passare allo svapo, consapevole della cosa, pensa già ad un percorso graduale di cessazione anche di questo, invece di adagiarsi sugli allori pensando che può svapare per sempre senza alcuna ripercussione (scelta comunque più che legittima se fatta consapevolmente eh). Cioè se penso non ci sia alcun rischio nello svapare e mi piace l'aroma alla mela, non c'è motivo per cui smettere, se invece so che svapando sto comunque rischiando di compromettere la mia salute, magari al posto di svapare l'aroma alla mela mangio una caramella alla mela da ora in poi, o invece di svapare 4 ml al giorno ne svapo 2, o invece di svapare a 250 gradi svapo a 190. @Itto78 a me sembrava che anche le temperature di 500/600°F fossero associate al caso dei 60W di cui sopra, e quindi facessero riferimento tutte allo stesso esperimento. A prescindere da ciò comunque forse questo non è il migliore degli articoli da cui partire, perché più che un paper sembra una sorta di paper-review, cioè cerca di fare il punto di tutti i risultati raggiunti su un determinato argomento, in questo caso la variazione delle sostanze emesse in base al rapporto tra VG e PG nella base, e di conseguenza per farlo cita moltissimi altri paper per ogni affermazione e punto che viene sostenuto, questo significa però che per avere i dettagli di ognuno di essi bisogna far riferimento ad un altro paper appunto. Il risvolto positivo è che si ha un ottimo punto di partenza per esplorare l'oggetto del paper nella sua interezza o comunque in modo più ampio senza doversi limitare ad un singolo lavoro. Comunque capisco perfettamente le tue perplessità, più che giustificate, su alcuni dei punti avanzati, e anzi apprezzo parecchio che tu le faccia notare, anche perché non essendo nemmeno io del settore, potrebbe benissimo sfuggirmi qualcosa o potrei interpretarlo male. Insomma cerchiamo di districarci insieme in questo vasto e complesso mondo 26 è stato una delle spinte finali per farmi passare al TC, ed a temperature basse Ti dirò che ero convinto tu l'avessi già letto, mi sembrava l'avessimo già commentato in passato, forse era qualche altro articolo simile, o ti sto confondendo con qualche altro utente. Lui ed altri articoli simili comunque sono un ottimo esempio di ricerche che possiamo sfruttare per ridurre ulteriormente il danno, confermando in questo caso che limitare le temperature porta effettivamente dei vantaggi in termini di salute. L'ideale per me sarebbe uno studio su cosa avviene nel range 140 - 200° C, ma la vedo proprio dura, almeno nel breve termine, alla fine questi range toccano principalmente solo una nicchia di chi rigenera, che già è a sua volta una nicchia degli svapatori, nicchia fin troppo eterogenea poi. É già assurdo che ancora non ci sia uno studio esaustivo sugli effetti dei diversi metalli della coil sulla generazione di queste sostanze nocive, visto che qualche evidenza sul fatto che influenzino il fenomeno già viene fuori dai vari paper, buttata lì tra una cosa e l'altra come se fosse un dettaglio irrilevante. Direi che è meglio fermarmi qui
  19. Chimica nelle e-cigar

    @Itto78 ero convinto d'aver linkato direttamente la versione estesa Da pc comunque il pulsante "Read Online" è poco sotto il titolo, sulla sinistra, in caso qualcuno abbia difficoltà a trovarlo. Per quanto riguarda la temperatura, penso tu ti riferisca a questa parte dell'articolo: Ma qui citano un altro articolo (Wang et al. (26), da ora chiamiamolo 26 per evitare confusione), e solo in riferimento all'acroleina. Praticamente (sintetizzando molto) in questo articolo citato (26) si sono analizzate le sostanze che vengono prodotte dai componenti presenti negli eliquid a varie temperature, ed è risultato che, tra i 270 ed i 318 gradi centigradi, si crea anche l'acroleina, e la concentrazione di questa aumenta passando da liquidi full PG, a 50PG/50VG, a full VG. Ma queste temperature non sono quelle utilizzate per l'intero studio che ho inizialmente citato, né nell'intero articolo "26". In quest'ultimo anzi è stato evidenziato come nel vapore delle ecig siano presenti significativi quantitativi di formaldeide ed acetaldeide già a 215° centigradi (e se la memoria non mi inganna tracce comunque non trascurabili già dai 205°, ma è passato parecchio da quando lo lessi integralmente, quindi non citatemi su questo). Si tratta tra l'altro proprio di uno degli articoli a cui facevo riferimento nel messaggio precedente, ed è uno di quelli che ho più apprezzato nel corso del tempo, visto che elimina ogni variabile legata al dispositivo utilizzato per vaporizzare il liquido, andando a riscaldare direttamente quest'ultimo (per maggiori dettagli, potete visualizzare un sunto cliccando il numeretto 26 tra tonde nell'articolo che ho linkato, o meglio ancora potete cercare la versione completa prendendo il titolo dal sunto). Per quanto riguarda i wattaggi se non mi è sfuggito qualcosa mi sembra che solo uno dei tanti test sia stato condotto a quelle potenze, per poi utilizzarne i risultati, in combinazione con quelli di altri articoli citati, per ribadire sostanzialmente che "all'aumentare della temperatura aumentano i danni". Per il resto mi sembra si siano utilizzati settaggi più che consoni ad un uso attento, nella sezione "Materials and Methods" si può leggere che hanno scelto come dispositivo un Innokin Iclear 30S, con coil in Kanthal spinte a 4,8 volt. Quest'Innokin ho visto che ha coil da 1,8 e da 2,1 ohm, quindi 4,8 volt dovrebbero tradursi in circa 12 e circa 11 watt in base a quale delle due hanno utilizzato. Quest'articolo comunque l'avevo condiviso per il focus sul VG più che altro, essendo l'oggetto del thread, ma fa sempre piacere approfondire questi argomenti quando saltano fuori. @Chessvape ti rispondo più tardi, Itto mi ha preso tutto il tempo che avevo questa mattina
  20. Chimica nelle e-cigar

    Eh, magari Non sono né un chimico né un medico, ma di studi che confermano la presenza di formaldeide, così come di molte altre sostanze cancerogene, nel vapore delle e-cig ce ne sono quanti ne vuoi. Nel corso del tempo ne ho condivisi un bel po' su queste pagine, se ti interessa magari prova a cercarli, o prova a farlo direttamente su google scholar o simili. Cercandone così uno al volo: https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acsomega.9b01504 sembrerebbe anche che il VG sia il peggiore tra i due componenti da questo punto di vista E va be' ma se la metti così possiamo anche direttamente evitare di discuterne Hai detto bene, è una leggenda, ma nel senso che si sviluppa anche a temperature considerate "normali" da molti svapatori, come riportato in diversi studi; e a prescindere dalla base utilizzata, nel senso che si forma in tutte, ma come mostrato proprio nell'articolo che ho linkato più su, a parità delle altre condizioni, basi contenenti una maggiore percentuale di glicerolo producono una maggiore quantità di sostanze nocive e/o cancerogene.
  21. Base anallergica

    Non conosco questo sistema, ma penso che 100% VG sia dura per qualunque hardware, procederei con dell'H2O come giustamente ipotizzi, ad intuito penso un 80/20 o 70/30 VG/H2O possano andare bene, ma potrai certamente regolarti mentre lo prepari in base alla viscosità che ne viene fuori, finché non ti soddisfa. E per aromi e nicotina... mi sa che si, ti tocca la base neutra per un po' Passando a PG e base anallergica invece, avevo capito che fossero due discorsi distinti, nel senso c'è questa base Unica venduta come anallergica, che è quella che stavi inizialmente cercando, e che non contiene PG anche stando alla sua descrizione. E poi come discorso a parte @Itto78 ti proponeva invece questo altro PG prodotto a partire da materie prime differenti. Il mio consiglio era appunto di fare prima queste prove col materiale già in tuo possesso, così da isolare qual è la sostanza che crea il problema, e poi muoverti di conseguenza. Ad esempio se dovesse venire fuori che a crearti problemi è la nicotina (questa marca in particolare, o tutta quella dissolta nei liquidi in generale), l'acquisto di questa base Unica sarebbe completamente inutile, così come il cambiare PG non avrebbe comunque risolto il problema. In caso venga fuori che il problema è il PG invece, allora potresti provare ad utilizzarne qualcuno diverso come questo suggerito da Itto ad esempio. Ma anche in questo caso, non voglio crearti illusioni, le caratteristiche di una sostanza non sono influenzate dalla metodologia di produzione o dalle materie prime da cui viene estratta, e quindi se hai sviluppato un'ipersensibilità al glicole propilenico inteso proprio come composto chimico, qualunque tu prenda avresti gli stessi problemi. Risolveresti cambiandolo solo se l'ipersensibilità in realtà non sia verso il glicole propilenico in sé, ma verso qualche sostanza contenuta nel 0,0X % di "non glicole" che si trova all'interno dei vari prodotti commercializzati, e che magari varia da produttore a produttore, e quello si forse anche in base al metodo di produzione/sostanze di partenza. Resta comunque una possibilità abbastanza remota vista la piccola quantità di queste sostanze appunto (cosa garantita dalle certificazione di purezza che tanto ricerchiamo, e che a questo servono), ma mai dire mai. L'unica alternativa al glicole propilenico che mi viene in mente, in caso sia effettivamente quello il problema, è 1,3-propandiolo. Un'azienda francese aveva iniziato a commercializzarlo come alternativa al PG appunto (1,2-propandiolo, in caso foste curiosi), da una ricerca al volo si chiama Vegetol. Ma questa è giusto un'ulteriore idea buttata lì in caso possa tornare utile in futuro, per ora fossi in te mi concentrerei solo ad appurare effettivamente qual è il problema. P.S: non è da escludere che potrebbe trattarsi anche del materiale di cui sono composti l'atomizzatore e/o le sue resistenze
  22. Base anallergica

    @Carlo quella di andare per esclusione come ti sei proposto mi sembra la soluzione migliore, ma io ti consiglierei di farlo a monte, prima di acquistare altri prodotti. Il fatto che ti prepari i liquidi da solo ti permette di procedere abbastanza facilmente, prova a farti una base senza PG per iniziare, visto che di solito è il principale indiziato. Per quanto riguarda questa base anallergica, sarà semplicemente una base senza PG, come questa che potresti prepararti per conto tuo appunto, con qualche aggiunta di sostanze non meglio specificate però (almeno da quel che leggo sul sito linkato da @Gondrano). C'è anche una parte proprio divertente "Grazie a questa base, le resistenze e le coil aumentano la loro durata perché vengono sbiancate dal SORBITOLO"
  23. Guida ai liquidi fai da te ;)

    @Vincenzo93 spero di non risultare offensivo, perché non è assolutamente questo il mio scopo, ma secondo me devi lavorare un po' sulla tua comprensione del testo. Venendo alle 2 domande, per quanto riguarda i 300ml di liquido (come ti hanno già detto @Carlo e @Be0w0lf) senza sapere come li hai creati è impossibile dirti come sistemarli, anche perché nessuno ha la sfera di cristallo. Per quanto riguarda i calcoli da effettuare per preparare un liquido invece ti sono già stati ripetuti più e più volte, per non contare che quest'intero thread è dedicato a questo. Si tratta di calcoli abbastanza elementari, di solito ragionandoci un po' su si riesce a farli propri a livello intuitivo, ma se preferisci un libro da avere come riferimento, invece di prendere quello sullo svapo (?), prova a rivedere le proporzioni e le percentuali su un qualunque libro di testo di matematica.
  24. @PiperitaPatty non si tratta affatto di domande idiote. Di recente c'è stata una discussione molto affine a questa, quindi per cominciare ti consiglio di leggerla. Se sorvoli su alcuni "battibecchi" ci sono vari spunti interessanti, e alcune testimonianze di chi ha effettuato questo percorso di diminuzione della nicotina, compresa la mia. Per quanto riguarda il quantificare lo svapo invece, direi che l'unità di misura più affidabile è la quantità di millilitri svapati in un giorno, visto che il numero di tiri è soggetto a talmente tante variabili che staremmo parlando d'aria (metaforicamente e letteralmente). Anche contando i millilitri però è difficile capire quale peso dare a questo dato, perché ci sono determinati confronti "incrociati" da fare su cui semplicemente non abbiamo abbastanza informazioni. Mi spiego meglio: a parità di concentrazione di nicotina, è indubbio che svapare meno liquido è meglio che svaparne di più. E a parità di quantità di liquido svapato, è indubbio che svaparne ad una concentrazione di nicotina minore è meglio che svaparne ad una concentrazione maggiore. Per fare degli esempi numerici: se ho un liquido a 10mg/ml di nicotina, svaparne 2ml al giorno è meglio che svaparne 4. Se svapo 3ml al giorno, è meglio svapare 3ml a 2mg/ml che 3 a 5mg/ml. Ma è meglio svapare 6ml a 3mg/ml o 2 ml a 14mg/ml? Tutto questo per dire va bene tener traccia dei consumi coi millilitri, ma nel momento in cui inizi a modificare anche la quantità di nicotina, è un po' più complicato capire se si sta "migliorando" o "peggiorando" nel lungo termine, quindi non fossilizzarti troppo su quest'aspetto, che potrebbe rivelarsi anche di poco conto una volta stabilito come vuoi procedere per smettere (magari questo punto ti sarà più chiaro dopo aver letto l'altra discussione).
  25. Basi diluizioni: nico, aromi, pg vg, h2o...

    Basta aggiungercela Sembra uno scherzo, ma è proprio così, direi tra i 5 e i 10ml di acqua per ottenere una diluizione "standard" (che vanno dal 5 al 10% di solito) @roughnecks non ho idea di quante gocce ci vogliano, ma in attesa di qualcuno che lo sappia ti consiglio comunque di passare ad unità di misura vere con l'ausilio di una siringa magari. Tieni anche conto che alcuni aromi hanno bisogno di tempo per assestarsi, quindi sta attento anche ad aggiungerne altro troppo alla leggera, rischi di farlo troppo carico e quindi che non abbia comunque l'aroma che cercavi.