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Svapo

Acqua nei polmoni, scienza assolve sigaretta elettronica: episodi allergici


8 messaggi in questa discussione

di Barbara Mennitti

Sembra un ritorno al passato, ma non lo è. La vecchia bufala che il vaping farebbe venire l’acqua nei polmoni torna a fare il giro del globo, saltando da un media all’altro. La ragione è che una giovane donna della Pennsylvania è stata ricoverata con insufficienza respiratoria dopo sole tre settimane di utilizzo della sigaretta elettronica. Dunque è vero, l’ecig causa problemi respiratori? In realtà già gli stessi ricercatori dell’Università di Pittsburg, che hanno pubblicato sulla rivista Pedatrics un report sul caso, parlano di polmonite da ipersensibilità, cioè da un’infezione causata da una reazione allergica del soggetto, evidentemente predisposto.
beatrice.jpgE conferma questa spiegazione anche il professor Fabio Beatrice dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, sentito telefonicamente da Sigmagazine. “L’evento – spiega Beatrice – è da inscriversi nel capitolo delle allergie, non certo delle sigarette elettroniche”. “Quando in un organismo geneticamente predisposto – continua – si introducono sostanze allergizzanti, si possono avere reazioni anche letali. Anche un profumatore all’incenso o un deodorante possono causare reazioni infiammatorie in un soggetto allergico”. Ma Beatrice mette in guardia dagli allarmismi contro uno strumento che riduce i danni da fumo: “Ogni anno negli Stati Uniti muoiono circa 200 persone per allergie alimentari, ai gamberi o alle arachidi. Ma nessuno mette sotto accusa il gambero o la nocciolina”.
Questo caso – conclude il professore torinese – diventa una notizia proprio perché è un evento rarissimo, ma la vera notizia è un’altra e cioè che negli Usa ogni anno 100mila persone muoiono a causa del fumo e non perché sono allergiche”. Un pedaggio di morte che la sigaretta elettronica può certamente contribuire a rendere meno pesante.

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L'articolo Acqua nei polmoni, scienza assolve sigaretta elettronica: episodi allergici sembra essere il primo su Sigmagazine.

Articolo importato automaticamente da Sigmagazine

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E ci mancherebbe che non la assolvesse...

Saremmo tutti a galleggiare, con le branchie come i pesci, dopo anni di svapo :D

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Queste sono parole importanti:

“Ogni anno negli Stati Uniti muoiono circa 200 persone per allergie alimentari, ai gamberi o alle arachidi. Ma nessuno mette sotto accusa il gambero o la nocciolina”.
“Questo caso – conclude il professore torinese – diventa una notizia proprio perché è un evento rarissimo, ma la vera notizia è un’altra e cioè che negli Usa ogni anno 100mila persone muoiono a causa del fumo e non perché sono allergiche”.

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59 minuti fa, johnnymax ha scritto:

E ci mancherebbe che non la assolvesse...

Saremmo tutti a galleggiare, con le branchie come i pesci, dopo anni di svapo :D

😬

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Notizia che ho appena letto sul sito web de La Stampa a firma di Fabio di Todaro:

http://www.lastampa.it/2018/05/31/scienza/sigaretta-elettronica-il-caso-della-ragazza-finita-in-spedale-negli-usa-sotto-accusa-anche-gli-aromi-8XnZoOjvtFL0A16DVPzdzM/pagina.html

Nel pezzo, che riprende il caso di qualche giorno fa, riguardo la ragazza statunitense finita in ospedale a causa dell'uso della e-cig (che le aveva causato una reazione allergica) tra l'altro si afferma che, cito testualmente:

"l’attenzione è rivolta soprattutto all’utilizzo da parte degli adolescenti, molti dei quali si avvicinano al fumo partendo proprio dalle «e-cig»: per poi passare alle sigarette tradizionali o diventare fumatori cosiddetti duali"

Questo dato, fa riferimento ad un altro articolo, stavolta pubblicato anche nell'edizione cartacea di oggi e scritto da Antonio Galdo, dove, entrando più nello specifico afferma, cito:

Mentre il boom della sigaretta elettronica appare evaporato, anche perché è dimostrato che il 70 per cento di questi consumatori sono duali, ovvero aspirano anche sigarette normali, avanzano i prodotti di nuova generazione.

Il dato citato- 70 per cento di questi consumatori (ovvero vapers) sono duali- sembra essere estrapolato dall' indagine dell'istituto statistico DOXA commissionato, per il 2017 dall'ISS (Istituto Superiore di Sanità).
Il rapporto si trova a questo link QUI.

Nel rapporto, si deve far capo al paragrafo a pag. 2 "La Sigaretta Elettronica".

In questo, non si cita nessun valore del 70%, bensì si parla della "La maggior parte degli utilizzatori di sigaretta elettronica (83,4%) è rappresentata da fumatori tradizionali, quindi da consumatori duali che fumano sia le sigarette di tabacco che le e-cig, in particolare quelle con liquidi contenenti nicotina."

Il periodo grammaticale del rapporto non è chiaro.
Ovvero, non si capisce se l'83,4% dei vapers continuano pure a fumare (rapporto duale che, sembra essere suggerito come dato di conseguenza), o se l'83,4% dei fumatori sono stati dei fumatori, ma poi non più (cosa più logica, anche se, bisogna ammettere per onestà, più improbabile. Come pure è ovvio che ci siano vapers che non hanno mai fumato, ma sono una minoranza).

Nel primo caso, il rapporto sarebbe di causa-effetto, anche se in maniera improvvida: si sarebbe consumatori duali quando? Prima di iniziare a svapare? In contemporanea? E per quanto tempo, se sì?

Anche dovendo considerare il dato peggiore, comunque le percentuali date da La Stampa, non sono corroborate da fonti. Almeno, io non ne ho trovate, per ora.

L'articolo di Antonio Galdo sul giornale di oggi, in allegato.

 

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Ah quindi è tutto normale che riesco a respirare anche sott’acqua?? Menomale mi stavo preoccupando un po’ 😁

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Inviato (modificato)

Credo che stiano rincarando la dose, su più fronti, per dissuadere ancor di più ulteriori conversioni alla sigaretta elettronica. Gli investimenti fatti sulla iqos non stanno rendendo, i fumatori continuano a diminuire, almeno lo spero; da Vespa si è dato spazio proprio a quest'ultima con un esperto che in comunicazione e marketing non è un dilettante. Figurati se mandavano un incompetente a riguardo, sarebbero proprio stolti. Dall'altro lato esperti, medici e scienziati che certo non escono da scuole di comunicazione. Staremo a guardare come si evolve la situazione, confidando sull'intelligenza della singola persona. Chi continua a fumare è liberissimo di farlo sarà il suo organismo (se ancora è capace di ascoltarlo) e non le mille parole o bufale a fargli cambiare idea.

Modificato da Marc3D

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