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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 13 al 19 maggio


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di Pierluigi Mennitti

UsaYouTube censura l’universo del vaping?
Il più famoso contenitore di video del mondo sta censurando il mondo del vaping? Il sospetto si infittisce, dopo che diversi recensori di prodotti del settore di lungo corso si sono visti bloccare i propri video dal gigante americano. Si tratta di nomi notissimi agli utenti d’Oltreoceano (e non solo) come Ruby Roo, Tia Vapes e Ryan Hall. Censurati, senza essere riusciti a ottenere giustificazioni soddisfacenti. Anche l’impressione che YouTube stia agendo contro i video che pubblicizzano Juul, il nuovo prodotto che pare tanto amato dai giovanissimi americani e contro il quale si va sollevando l’opposizione dei politici Usa, viene a cadere di fronte al fatto che siano state oscurate recensioni più generiche. Nel frattempo, diversi canali di vaping statunitensi hanno iniziato a trasmigrare verso piattaforme alternative, come Vimeo o Twitch, sito dedicato ai videogames, mentre prende piede l’idea di creare un autonomo portale video di settore sul modello del canale britannico VapeTube.

Australia Nicotina nei liquidi, si spera nell’esempio neozelandese.
La decisione della Nuova Zelanda di autorizzare la vendita di eliquids contenenti nicotina accresce le speranze degli operatori del settore e della sanità che anche l’Australia possa incamminarsi sulla stessa strada, allineandosi ad altri due Paesi di tradizione anglosassone come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. In Australia la battaglia in favore dei liquidi con nicotina va avanti da tempo. I fautori, sorretti da diversi studi scientifici sull’argomento, sostengono che questi liquidi attraggano maggiormente i fumatori, consentendo loro il passaggio a una modalità di consumo meno dannosa per la salute e foriera di un successivo totale abbandono del fumo.

Canada Organizzazione contro legami Università-multinazionali del tabacco.
C’è ancora molta strada da fare per raggiungere l’obiettivo di rendere smoke-free al 100% i campus universitari dello Stato di Alberta. Lo sostiene l’organizzazione Action on Smoking and Health che punta a proteggere gli studenti canadesi dai rischi del fumo. Nella classifica delle istituzioni universitarie del paese che si sono adoperate con più efficacia per vietare sigarette e prodotti di tabacco nelle areee dei campus, stilata proprio da questa organizzazione, l’Alberta non occupa le posizioni di testa. Quel che più preoccupa gli attivisti di  Action on Smoking and Health è tuttavia la presenza ancora piuttosto diffusa di legami tra le università canadesi e le multinazionali del tabacco che finanziano alcuni investimenti degli atenei e contribuiscono al sostegno degli studenti stessi attraverso sovvenzioni. Il prossimo fronte di battaglia dell’organizzazione è infatti quello di convincere gli organismi di gestione delle università a tagliare del tutto questo tipo di legami.

Germania – Studio Università Düsseldorf, l’ecig metodo principale per smettere di fumare.
La sigaretta elettronica costituisce il metodo più utilizzato dai fumatori tedeschi per ridurre o smettere il conumo di tabacco. Lo riferisce uno studio di un centro di ricerca della facoltà di medicina dell’Università di Düsseldorf, che ha condotto un’indagine approfondita (sei test a intervallo di due mesi su un campione di oltre 12.000 interpellati) sulle abitudini dei fumatori, allargato per la prima volta ai consumatori di ecig. La ricerca conferma anche la ridotta percentuale di coloro che approdano al vaping senza aver mai fumato prima. I dettagli dello studio nell’approfondimento su Sigmagazine.

UsaAttento, Philip Morris ti ascolta.
Secondo quanto riportato da alcuni media internazionali, tra cui l’agenzia Reuters, Philip Morris starebbe realizzando un’applicazione attraverso la quale monitorare abitudini e comportamenti dei fumatori di iQOS, il riscaldatore di tabacco lanciato dalla multinazionale. Basterà registrare il proprio acquisto a Philip Morris e si verrà inseriti in un data base consegnando i propri dati personali. Magari in cambio di qualche vantaggio (tipo raccolta punti o accesso a offerte) si consegneranno informazioni sensibili sul proprio stile di fumo.

Francia – Nuova primavera per i negozi di sigarette elettroniche.
Dopo anni di flessione, già dal 2017 è tornato a crescere il numero di negozi specializzati in sigarette elettroniche. I dati provengono da un’analisi condotta da PGVG Marketing e da Vaping Post, e sono aggiornati al 1 maggio di quest’anno. Si è registrata una media di 300 nuove aperture l’anno, il numero dei negozi che alza le saracinesche è superiore a quello degli esercizi che le abbassano e la primavera del vaping prosegue anche nell’anno in corso: nei primi quattro mesi del 2018 sono stati aperti 115 negozi. Approfondimento e analisi nell’articolo su Sigmagazine.

Usa – Alaska, divieto di vendita di sigarette elettroniche a minori di 19 anni.
L’Alaska ha interdetto la vendita di sigarette elettroniche ai minori di 19 anni. È uno dei provvedimenti adottati con la nuova legge emanata dallo Stato artico degli Usa che prevede anche il divieto di fumare in ogni luogo pubblico. La decisione non giunge improvvisa. Al progetto di legge si stava lavorando da almeno sei anni e, assieme alle misure per intensificare la lotta al tabagismo, negli ultimi tempi si erano moltiplicate le voci per una limitazione dell’acquisto dell’ecig ai giovanissimi. Ora la scelta definitiva di porre il limite ai 19 anni, mentre in altri Stati degli Usa si discute su un limite più rigido fissato a 21. Su questo versante, la Camera dei rappresentanti del Massachusetts ha appena varato una prima misura che porterà proprio al divieto di vendita di ecig ai minori di 21 anni.

Usa – Scocietà americana sul cancro, piccolo passo in avanti.
Ancora prudente nel giudizio sulla sigaretta elettronica, ma quello compiuto dall’American Cancer Society nei giorni scorsi può essere considerato un piccolo passo in avanti. In una dichiarazione sui rischi prodotti dal vaping, l’istituzione americana ha ammesso che l’utilizzo della sigaretta elettronica è certamente meno nocivo rispetto a quello di prodotti di tabacco. La dichiarazione resta tuttavia prudente, dal momento che si aggiunge che lo stesso vaping non è comunque completamente esente da rischi per la salute.

Mauritania – Anche l’Africa si muove, nuova legge contro il tabagismo.
Eppur si muove. Il detto galileiano si adatta questa settimana alla Mauritania, un’eccezione nel panorama africano dominato dalla massiccia influenza delle multinazionali del tabacco (e per questo sempre in coda nelle classifiche sul numero di fumatori e sulle malattie legate al tabacco). L’assemblea nazionale dello Stato nord-occidentale dell’Africa ha approvato nella capitale Nouakchott un progetto di legge che regola in maniera restrittiva produzione, importazione, commercializzazione, distribuzione pubblicità e promozione del tabacco e dei suoi derivati. Tra le misure più importanti, l’interdizione di fumare nei luoghi pubblici, il divieto di pubblicità e l’obbligo di inserire sui pacchetti di sigarette e sigari gli avvisi di nocività alla salute. “La legge mira a ridurre gli effetti del tabagismo e le sue ripercussioni disastrose sulla salute collettiva e individuale dei mauritani“, ha detto il ministro della Sanità Kane Boubacar, difendendo la nuova normativa di fronte ai parlamentari.

Francia – Alcol e tabacco costano 255 milioni di anni di vita all’uomo.
Dati shock forniti dal rapporto 2017 sull’uso di droghe lecite e illecite, pubblicato in Francia dalla rivista Addiction e realizzato da un pool di 17 ricercatori sparsi per il globo, che hanno elaborato dati grezzi forniti tra gli altri dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Alcol e tabacco sono le droghe più consumate al mondo e causano più danni di tutte alla salute dell’uomo: il loro consumo mondiale fa perdere all’umanità 255 milioni di anni di vita, 170,9 attribuiti al tabacco, 85 all’alcool. Per la cronaca e a confronto, gli anni di vita persi a causa delle droghe illecite sono 27,8 milioni.

Usa – Studio, il fumo passivo aumenta i rischi di otite per i neonati.
Due ricercatori medici americani, Adam Johnson dell’Università di Wake Forest e Rakesh D. Mistry dell’Università del Colorado, hanno prodotto degli studi sugli effetti del fumo passivo sui neonati, giungendo a risultati più preoccupanti rispetto a quanto ritenuto sinora. L’eccessiva esposizione dei neonati al fumo di altre persone può provocare rischi di otite e infezioni alle vie respiratorie, aumentando i ricoveri d’urgenza.

Corea del Sud – Avvisi più incisivi sui pacchetti di sigarette.
Il governo della Corea del Sud ha varato una normativa per inserire sui pacchetti di sigarette avvisi più incisivi circa i rischi per la salute. Le frasi finora stampate sui pacchetti risultano ancora troppo blande e non rendono l’idea dei danni che il tabacco arreca alla salute dei fumatori. La misura si inserisce nel quadro di una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini sui problemi creati dal tabacco.

Italia – È l’ora del Vapitaly di Verona.
Finalmente al via la nuova edizione del Vapitaly, la fiera del vaping che fa convergere svapatori, produttori, operatori commerciali e distributori in una delle città più affascinanti d’Europa, Verona. In calendario le visite agli stand, i dibattiti, le iniziative e ospiti. Naturalmente presente anche Sigmagazine allo stand L 11, padiglione 11. L’ingresso è libero nelle giornate di sabato 19 e domenica 20, mentre è riservato agli operatori ed alla stampa nella giornata di lunedì 21. La fiera apre i cancelli alle 10 e chiude alle 18.

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Articolo importato automaticamente da Sigmagazine

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