Sigarette elettroniche, tutte le associazioni ricevute al Ministero Salute

di Stefano Caliciuri

Otto associazioni del vaping più la Lega Italiana Antifumo di Riccardo Polosa saranno ricevute martedì 10 aprile dal sottosegretario alla salute, il senatore Davide Faraone. Per la prima volta potrebbe dunque accadere che tutte le sigle saranno ospiti presso una istituzione ministeriale per sostenere la causa della sigaretta elettronica in ottica di riduzione del danno e contenimento della spesa sanitaria: Aise, Anide e UniEcig per i negozianti; Coiv per i distributori; Anafe ed Eim per i produttori; Vapit e Anpvu per i consumatori.
L’incontro avverrà alle ore 17 e si terrà presso il Ministero della Salute a Roma Eur.
Il punto di maggior attrito sarà certamente quello che riguarda il cosiddetto gateway effect: mentre è pensiero comune che la sigaretta elettronica sia uno strumento che riduce il danno da tabacco e consente alle persone di smettere di fumare, le istituzioni sanitarie italiane, rafforzate dalla sentenza della Consulta, sono convinte del contrario, cioé che l’ecig induca i giovani a fumare. Una teoria che costantemente si ripete a seconda dell’esigenza del momento: dalla cannabis alle droghe pesanti; dal vino ai superalcolici; dal Lotto all’azzardo. Purtroppo è molto più semplice giustificare il deficit di competenza dello Stato attraverso queste spiegazioni rispetto affrontare direttamente la questione, risolverla e consentire ai cittadini di poter scegliere la soluzione meno nociva per se stessi, ma forse conseguentemente più “tossica” per le casse erariali.

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4 ore fa, Svapo ha scritto:

le istituzioni sanitarie italiane, rafforzate dalla sentenza della Consulta, sono convinte del contrario, cioé che l’ecig induca i giovani a fumare.

Però la Consulta ha affermato questo perché l'avevano detto loro stessi che adesso si rafforzano sul rimpallo della loro stessa affermazione. Questo meccanismo in psicologia si chiama rinforzo e consiste nel ripetere qualcosa in modo che si fissi di più nella rete neuronale; ovviamente succede indipendentemente dalla validità degli indizi che sostengono ciò che si ripete. Sullo stesso meccanismo si basano molti processi di affermazione della fiducia: se si parla frequentemente bene di qualcuno, di un'istituzione o di una supposta verità, il fatto di sentirlo ripetere forma l'impressione che sia una verità assodata indipendentemente dalle ragioni che la sorreggono ma anche indipendentemente dall'eventualità che la fonte della notorietà sia una soltanto che è stata ripetuta molte volte acriticamente.

Non ci si può fare niente però può essere utile esserne consapevoli.

Salve,

nessun ragazzino - ai miei tempi io compresa - fuma perché gli piace il gusto della sigaretta: si costringe a fumare perché fa grande, lo fanno gli amici del gruppo ecc.; quando non ha anche tutti gli effetti collaterali di chi non è un fumatore ai quali cerca di resistere sempre per le stesse ragioni e soprattutto per non apparire un pappamolla.

Se di moda andassero improvvisamente la ecig - e se la piantassero di dire che senza nicotina non c'è divertimento e bla bla bla - se facesse figo, se fosse trasgressivo quanto il mortale tabacco invece che una scelta di salute e tutto quanto ogni giorno diciamo, svaperebbero invece di fumare ma, poiché ancora appare come un ripiego, la debolezza di chi non ha coraggio di continuare a fumare e correre il rischio di un cancro o altre malattie, perché si è debolucci e si ha paura, la ecig non è popolare fra i giovani e se lo è, non si diffonde nel modo giusto e sicuro, bensì vediamo gli eccessi su Youtube.

Siccome non sanno come rendere razionale l'ostracismo verso le ecig, cosa usare di più efficace che i nostri figli?

Saluti

4 ore fa, Svapo ha scritto:

le istituzioni sanitarie italiane, rafforzate dalla sentenza della Consulta, sono convinte del contrario, cioé che l’ecig induca i giovani a fumare

Io non riesco a comprendere il nesso fra sigaretta elettronica e passaggio alle sigarette cioè non comprendo il meccanismo che provocherebbe questo passaggio che rappresenterebbe oltretutto un percorso all'incontrario visto che la maggioranza delle persone molla proprio le sigarette per passare allo svapo. Infine a differenza delle sigarette che sono solo con nicotina con lo svapo puoi usare liquidi senza quindi viene meno anche la questione della dipendenza da nicotina e qualora questa tesi fosse comunque veritiera se volessero ostacolare questo percorso da e-cig a sigarette gli basterebbe detassare e incentivare l'uso delle prime e tassare maggiormente le seconde. Se un pacchetto di sigarette costasse 10 euro e 10ml di liquido pronto solo 5 euro sono certo che lo svapo avrebbe un boom senza eguali.

Al di la di ciò come scrive giustamente Renata i giovani che fumano lo fanno principalmente per apparire grandi e cioè per una tendenza e non per una necessità D'accordo che resta comunque un modo per diventare dipendenti dal fumo ma è un percorso legato comunque alle sigarette proprio perché nell'immaginario giovanile fumare fa figo, fa adulto proprio per un retaggio culturale trasmessoci da generazioni anche tramite i film e la musica. In tutto ciò lo svapo non rientra assolutamente perché è e rimane a priori un'alternativa alle sigarette almeno nella maggior parte dei casi.