ashadow

Guida Diverse coil per diversi scopi: delucidazioni e rigenerazione


583 messaggi in questa discussione

buongiorno ragazzi approfitto di questo thread.

ho un aromamizer supreme ma ancora non sono riuscito a trovare una configurazione che mi appaga.

ho proato tutte queste coil aesso: quello che mi interessa di più è l'aroma. che setup mi consigliate? adesso che ho quasi finito queste coil vorrei rendere un bel rotolo ma non saprei quale scegliere. più di tutte mi è piaciuto il fused clapton. potete anche suggerirmi altri tipi di fili non presenti in questa scatolina

garzie mille delle risposte!!

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Approfitto anche io di questo thread per porvi una domanda su un filo resistito in particolare, Flat Nichrome, qualcuno lo usa? Diversi amici lo usano anche sui tubi, che non ho avuto modo di provare ancora. Essendo un filo molto spesso viene sfruttato a dovere su un single battery meccanico? 

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@Cheshire, permettimi (se posso) di approfittare di te, che ormai sei per me una sorta di sherpa nel mondo dello svapo (grazie ha te ho preso l'eagle della geekvape e mi trovo meravigliosamente).

Vorrei cimentarmi con la rigenerazione sulle basi di questo atom, utilizzando (o ri-utilizzando) le basi delle coil "prefatte" dell'eagle. 
Mi piace usare il TC e l'acciaio 316L, sono un polmonaro che non vuole rinunciare all'aroma (e quanti cavoli, eh! 😂), ma non me la sento di cominciare subito ad attorcigliare io i fili, quindi il consiglio che ti chiedo è:

Che fili pronti mi consigli? (anche la marca, non solo il tipo, già che ci sei, così metto subito nel carrello 😄)

il Kendo gold va bene come cotone? (già lo uso per ricotonare, ho quasi imparato in maniera decente)

 

Ti ringrazio in anticipo se vorrai/potrai rispondermi.

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grazie @Cheshire per il tuo lavoro che avevo parzialmente inteso,  e ora meglio ancora che alcuni fili composti che ho a casa non mi serviranno finché non deciderò per una box dual battery, ora però ho la pico, un goon 22 clone ben fatto e vorrei cimentarmi in un pò di esperimenti, ovviamente in single coil.

ho questa scatolina di coil prefatte che recita: juggernaut 0.55 ohm kernel (28ga+32ga)*2

se non sono miope le juggernaut non le hai citate, allora l'esperimento lo posso fare? se si hai qualche parametro da indicarmi watt/volt/A ?

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Il 30/4/2017 alle 13:48 , mocassino ha scritto:

 

Vorrei cimentarmi con la rigenerazione sulle basi di questo atom, utilizzando (o ri-utilizzando) le basi delle coil "prefatte" dell'eagle. 
Mi piace usare il TC e l'acciaio 316L, sono un polmonaro che non vuole rinunciare all'aroma (e quanti cavoli, eh! 😂), ma non me la sento di cominciare subito ad attorcigliare io i fili, quindi il consiglio che ti chiedo è:
 

Sicuro di poterle rigenerare? Se non ricordo male, lavori nello stretto e incastrato, oltre a non essere un lavoro propriamente semplice.
Box? Perchè un discorso è ragionare per una pico (per dire) un'altro per una rx300 :D 

Il 30/4/2017 alle 15:17 , Rici ha scritto:

grazie @Cheshire per il tuo lavoro che avevo parzialmente inteso,  e ora meglio ancora che alcuni fili composti che ho a casa non mi serviranno finché non deciderò per una box dual battery, ora però ho la pico, un goon 22 clone ben fatto e vorrei cimentarmi in un pò di esperimenti, ovviamente in single coil.

ho questa scatolina di coil prefatte che recita: juggernaut 0.55 ohm kernel (28ga+32ga)*2

se non sono miope le juggernaut non le hai citate, allora l'esperimento lo posso fare? se si hai qualche parametro da indicarmi watt/volt/A ?

No, non hai problemi di vecchiaia :D Non le ho citate, come moltissime altre lavorazioni (che spuntano fuori a giorni alterni, giusto per non farci mancare nulla :D:D )

Juggernought (e nomi varianti) : concettualmente è semplice, prendi due clapton in parallelo, ci giri attorno una piattina abbastanza spaziata, e ci tiri fuori un filo ottimo da usare su box alimentate a plutonio o per strangolare i vietcong nella giungla...
Scherzi a parte, è un filo enorme ..... e non vi è nemmeno un qualcosa di simile ad un'idea di standarizzazione.
C'è chi usa clapton con anima grossa e fili fini, chi usa clapton più "normali", chi usa clapton con anima media e rivestimento grosso, chi usa piattine larghe, chi strette, chi spesse... Quello che regge costante è il concetto: doppia clapton aprallela con ribbon attorno.
Di conseguenza, l'unico dato che ci viene fornito, la resistenza della singola coil (o la resistenza/metro) diventa abbastanza inutile per poter stimare dove montare quell'affare e a quanto spingerlo.
Indicativamente è un "filo" che richiede MOLTA potenza, ma davvero tanta. Per renderti l'idea, una build quad clapton da 0.2 ti porta via 150W come nulla fosse... Lì, in dual coil, hai uno 0.26 con , sostanzialmente, 4 clapton coil +  il ribbon (è per rendere l'idea, non è un calcolo preciso)

A mio avviso, se non gli dai almeno 75-80W a coil, quello manco si accende... Le juggernought le ho provate una volta su un temple 30mm su HOG, non ho idea di quante spire e di che tipo, ed erano una cosa, onestamente, esagerata. Ok il tiro di polmone, ok il cloud, ma lì la sensazione era di avere un qualcosa che il vapore te lo spingesse a forza.

Puoi provare a montarle in configurazione a singola coil, il goon non dà problemi a riguardo...però temo che, anche volendo andare tranquillo, sotto i 60-65W non ci scenderai mai, e la povera pico non riesce a reggere a lungo. E' una box stupenda, a mio modesto avviso è la miglior box mid-level di sempre e attualmente non ha rivali ...ma poverina, non chiediamogli troppo da quella singola batteria. Vero che, volendo, si può svapare di guancia anche con una alien coil (vero @emiliabuilder ? avete appena caricato un video a riguardo :D:D ) , ma le juggernought sono coil pensate per uno svapo molto "aggressivo", che và oltre le possibilità della piccola pico .

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15 minuti fa, Cheshire ha scritto:

Sicuro di poterle rigenerare? Se non ricordo male, lavori nello stretto e incastrato, oltre a non essere un lavoro propriamente semplice.
Box? Perchè un discorso è ragionare per una pico (per dire) un'altro per una rx300 :D 

 

Sicuro io di nulla, ma sì dai, non ho una pessima manualità, me la cavicchio (inciampo, ma mi rialzo, finché non riesco): comunque avvitare e posizionare una coil già pronta credo (e spero) che non sia una mission impossible, anche in poco spazio.

Svapo con l'eagle su una vt167, mi piace molto il TC ed uso prevalentemente l'acciaio (così posso anche andare sui VW senza pensieri).
Di solito svapo tra i 40 e i 60 watt (per dirti, su Escribe ho impostato solo due profili del TC sopra quel wattaggio, ma non li uso quasi mai), e quelle rare volte che vado in VW svapo comunque in quel range, più o meno.
Rarissime volte alzo il wattaggio, ma solo per provare a sentire alcuni sapori nei liquidi che faccio (specie i cioccolatosi*: sto cercando un equilibrio perfetto nelle dosi per equilibrare un mix di caffè espresso e cacao amaro, una libidine😜)

 

il consiglio che ti chiedo è: coil già pronte, per l'eagle, di acciaio, per svapare in TC (quindi, se ho ben capito, spire distanziate e non attaccate).


Poi, ovviamente, sei libero di consigliarmi come ritieni più opportuno, cioè: se vuoi farmi un discorso del tipo "ma dai mocassino, schiodati da 'sto acciaio, pigro del menga che sei, arricchisci la tua user experience con del *inserire materiale a scelta* e svapalo così e cosà" sei liberissimo di farlo, anzi: fin'ora con me ci hai azzeccato nemmeno tu fossi un oracolo (dai che comunque esagero apposta, NON ho il tuo poster in camera, anche se seguo il tuo canale youtube😅).

Insomma, parto da zero, ho solamente cambiato il cotone a delle coil (più per provare che per necessità) e sto imparando a far quello bene (a farlo male son già bravissimo😂), ma ormai alea acta est, il dado è tratto, la strada è quella, solo voglio fare i gradini uno alla volta e, tra una ricerca compulsiva e l'altra, mentre corro appresso alla mia vita, chiedo consiglio a te 😁

 

*che poi questo liquido che mi sta mandando in fissa sporca le coil in maniera mostruosa, roba che dopo 5/10 ml, magari il cotone sta anche bene, i fili sono strapieni di morchia marrone sopra (e per ora ho diluito roba della flavourart al 3-4% eh, mica ho esagerato!). Con altri liquidi, tipo mentolati e fruttati, non si sporcano così. Forse perché i cioccolatosi tendo ad alzare la temperatura? Ma sto divagando, scusate.... È che se scrivo mentre svapo divento ancora più prolisso del solito 😊

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grazie @Cheshire della delucidazione, Juggernought destinazione ecocentro  😁

mentre filo clapton

26gs/30ga (0.40/0.25)

and


24ga/32ga  


in single coil sempre su goon, qualche prova redditizia riesco a farla? 

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AHAHAHAH  @mocassino non è che dubitavo delle tue capacità, ci mancherebbe, mai mi permetterei :D 
Mi chiedevo proprio se le coil dell'eagle fossero -fisicamente- rigenerabili. Ti ci voglio vedere a rigenerare certe testine prefatte, che il filo della coil l'han saldato alla scocca :D (p.s. stavo tentando di rigenerare una coil di un'IJust2 l'altro giorno, perchè non avevo voglia di spendere 1.9E di una coil nuova rispetto all'avventura di incastrarci una alien, perciò comprendo perfettamente il voler rigenerare anche quando sarebbe più logico comprare coil nuove).

Ma veniamo a noi...

Ti piace l'acciaio, ok...

Vuoi sperimentare soluzioni prefatte senza arrotolarti le dita, ok...

Vai di polmone, ok...

Io, al posto di consigliarti UN filo, ti faccio una proposta: rischia 5 euro e prenditi non una... non due... ma ben 48 coil in 6 tipi diversi di lavorazione! :devil

https://www.f•••••/products/0/10014736/6438400-authentic-mkws-316l-stainless-steel-pre-coiled

6438400-2.jpg

Clapton, Fused, Tiger, Mix twisted, Flat Twisted, Hive , Quad, Alien...tutto in acciaio 316,  non puoi dire di non avere scelta... e per 5 euro, dai... 48 coil per meno di una pizza margherita? ;) 

Avvertenza: scordati il controllo temperatura con qualsiasi coil "esotica", anche se in acciaio, non funzionerebbe a dovere.
I fili complessi ti obbligano , per forza di cose, ad andare in power mode, che comunque, considerata la box, non avresti problemi a gestire con queste coil.

Altrimenti, se  proprio vuoi a tutti i costi andare di TC con l'acciaio, oltre alle classiche coil prefatte a filo singolo, che trovi in tutti i formati possibili e immaginabili ( https://www.f•••••/products/3033/10021367/7497101 6 euro, 100 coil ... hai da farti passare la voglia :D:D  ), ti consiglio di rischiarti 2 euro e provarti le notch coil, come queste:

https://www.f•••••/products/0/10022203/4795100-authentic-mkws-316l-stainless-steel-notch-coil

4795100-1.jpg

Funzionano in TC (provato su una smok guardian 2, su un atom IJust 2 ) , e sono delle belle soluzioni per il tiro arioso. Ci sono pareri contrastanti riguardo le notch coil, chi le ama e chi le odia. Io mi ci son trovato bene, mi piace la resa complessiva anche se, và detto, sono più rognose da cotonare (queste in foto puoi provare a cotonarle in modo "classico", dall' interno spira ; ma di norma le notch coil vengono cotonate esternamente, che non è comodissimo)

Alla fine, son 2 euro, e te li puoi anche rischiare per provarle.

Purtroppo, come dicevo prima, fili complessi e TC vanno in direzioni opposte per semplice fisica. Già è difficile per i nostri circuiti gestire il TC di 2 fili (dual coil) idealmente di identica misura e dimensione, figurati quando cominciamo ad avere fili di diverse misure e lunghezze radicalmente differenti attorcigliati uno sull'altro ;) 

 

26 minuti fa, Rici ha scritto:

grazie @Cheshire della delucidazione, Juggernought destinazione ecocentro  😁

mentre filo clapton

26gs/30ga (0.40/0.25)

and


24ga/32ga  


in single coil sempre su goon, qualche prova redditizia riesco a farla? 

Qualche prova la puoi fare in coil singola con le juggernought. Se non ho capito male, le hai già, tanto vale provare a montarne una, cotonarla, e partire da un 40-45W e salire. Alla peggio non la porti a erogazioni adeguate, non corri altri "rischi". Se tu le avessi dovute comrpare, fossero stati anche 2 euro, ti avrei consigliato di lasciar perdere, ma visto che le hai, provale :D 

Per le clapton, parlando di coil singole:

26gs/30ga : prova su punta da 2.5, un 5 spire abbastanza distanziate. Dovresti stare attorno agli 0.85-0.9 Ohm. 30-60W sono più che adeguati come range di uso, ma già a 40W comincia a rendere bene a mio avviso.

24ga/32ga : qui puoi seguire due strade. La prima prevede su punta da 2.5 fare un 5 spire esattamente come l'altra. Scendi ad una resistenza di 0.55 (spicciolo più, spicciolo meno) e la usi sempre nello stesso identico range dell'altra, 30-60W. Alla fine non dovrebbero essere particolarmente differenti, in questa configurazione, alla precedente. Se da un lato hai un filo centralepiù spesso (24 contro 26), dall'altra compensi con un rivestimento più fine (32 al posto di 30).
In alternativa puoi spingerti un pochino oltre, fare sempre su punta da 2.5 un 6 spire (al posto di 5), e salire ad una resistenza di 0.66-0.7. Con questa, che guadagna più materiale e più superficie rispetto all'altra (perciò più liquido vaporizzato, ma anche più watt necessari) , puoi partire da un minimo di 40W e salire finchè la Pico riesce a spingere senza paura.

Due considerazioni:

-sono sempre build, tutte, che ti succhiano la batteria (e liquido, se non hai familiarità con i consumi dei fili complessi) come un'aspirapolvere. Armati di batteria di scorta, o a fine giornata non ci arrivi ;) 

-Puoi provare a fare build in dual coil, con entrambi i fili. 4 spire su punta da 2.5, parti da 40W e sali fino a che la pico riesce, senza paura di dare troppo. Ottieni , ovviamente, valori resistivi differenti in base al filo che vai ad usare, ma il comportamento, come dicevo, è praticamente molto simile, al pari della resa. Non è una configurazione, questa dual coil, che riuscirai a spingere "al limite" sulla pico (ci vorrebbero 90W almeno) , ma vale sempre la pena farci una prova e trarre le proprie personali impressioni. Per andare, anche in questo modo, vanno, e non escludo che possano anche piacere (ho fatto una build simile su un goon da 24,con clapton 26/32 montato su un'altra box che eroga sempre 75W,e ,durata della batteria a parte, è perfettamente godibile). 

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Inviato (modificato)

20 ore fa, Cheshire ha scritto:

 

Altrimenti, se  proprio vuoi a tutti i costi andare di TC con l'acciaio, oltre alle classiche coil prefatte a filo singolo, che trovi in tutti i formati possibili e immaginabili ( https://www.f•••••/products/3033/10021367/7497101 6 euro, 100 coil ... hai da farti passare la voglia :D:D  ), ti consiglio di rischiarti 2 euro e provarti le notch coil, come queste:

https://www.f•••••/products/0/10022203/4795100-authentic-mkws-316l-stainless-steel-notch-coil

4795100-1.jpg

Funzionano in TC (provato su una smok guardian 2, su un atom IJust 2 ) , e sono delle belle soluzioni per il tiro arioso. Ci sono pareri contrastanti riguardo le notch coil, chi le ama e chi le odia. Io mi ci son trovato bene, mi piace la resa complessiva anche se, và detto, sono più rognose da cotonare (queste in foto puoi provare a cotonarle in modo "classico", dall' interno spira ; ma di norma le notch coil vengono cotonate esternamente, che non è comodissimo)

Alla fine, son 2 euro, e te li puoi anche rischiare per provarle.

Purtroppo, come dicevo prima, fili complessi e TC vanno in direzioni opposte per semplice fisica. Già è difficile per i nostri circuiti gestire il TC di 2 fili (dual coil) idealmente di identica misura e dimensione, figurati quando cominciamo ad avere fili di diverse misure e lunghezze radicalmente differenti attorcigliati uno sull'altro ;) 

 

 

@Cheshire non delude mai! Grazie infinite, farò tesoro dei tuoi consigli, intanto ho capito il perché il TC non era sempre affidabile con i fili che usavo comunemente (cioè tutti quelli "complessi"), ma era stato affidabilissimo quando ho avuto occasione di provare fili non "incasinati". Le notch coil per ora le ho ordinate prefatte (quelle della geekvape, già cotonate), ma sinceramente non ho capito una cosa: si cotonano "esternamente"? Cioè il cotone si mette fuori? Vabbè, questa cosa me la cerco su google appena ho tempo, ho già abusato troppo della tua disponibilità!

Muchas cracias e buono svapo!


P.s.: oggi ho montato una delle dual coil in Kantal che danno con l'atom (l'eagle), le quali non avevo provato perché avevo letto di problemi di perdite ecc, ma a me vanno benissimo (in VW) e non hanno perso una goccia 😁, forse perché inizializzo le coil in orizzontale per non fare andare il liquido nel foro dell'aria...

Modificato da mocassino

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alla fine ho preso quelle "semplici" (però di awg diversi, per provare un po') e le notch. 

Per i fili complessi aspetto di fare pratica (con lo svapo, non con la rigenerazione).

Grazie ancora ragazzaccio 😉

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Inviato (modificato)

ciao potete darmi una dritta? ,io rigenero il mio dripper prevalentemente con il kanthal A1 e alle volte con filo juggernaut wiress 316L . 

kanthal A1 con diametri 0.50 - 0.60 .   vorrei chiedervi un consiglio sul juggernaut ss 316 L, visto che mi trovo bene e vorrei imparare a lavorare sul controllo della temperatura se questo filo lo permette visto che e in acciaio... potete darmi un range di utilizzo ? non so,esempio ,da 80 gradi celsius a 200 per l'acciaio... celsius non f. ...( io uso una dna 250) se volete datemi anche dei consigli sui fili per un aroma top. adesso sto provando un flat clapton wire kanthal A1 ribbon 26ga 18ga +32ga .

IMG_0001.JPG

Modificato da teo-83
foto

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Inviato (modificato)

Il 28/8/2016 alle 18:49 , Cheshire ha scritto:


0.50Ω Clapton coil ( 24ga + 32ga )

Le conosciamo un pò tutti. Sono ottenute avvolgendo un filo attorno ad un altro filo, facendo in modo che non si intreccino ma che uno faccia da "avvolgimento esterno" all'altro. Ricordano le corde delle chitarre. Il sistema clapton permette di aumentare considerevolmente la superficie riscaldata senza però dover aumentare eccessivamente le potenze richieste, diventando di fatto un'alternativa accettabile anche nei sistemi con coil non rigenerabile , meno orientati al tiro "arioso" e destinati prevalentemente su box con ridotti wattaggi. ultimamente lo stò un po riscoprendo il clapton, dopo un periodo di abbandono in favore di fili più "esotici". Lo trovo un buon compromesso fra resa aromatica, fumosità... e vita delle batterie ;) 

Single coil: 0.5 ohm ,  25-50W (3,6V-7A / 5V-10A)  -  Dual coil: 0.25ohm , 50-100W (3,6V-14,2A / 5V-20A )   H.C: 28 mJ/K

 

 

Il 28/8/2016 alle 18:49 , Cheshire ha scritto:

 

Ma diamo un'occhio più da vicino a queste bestioline .Per il calcolo dei wattaggi ideali faccio riferimento alla simulazione di VapeTool Pro e, quando possibile SteamEngine, tenendo come riferimento il punto termico massimo di 250mW/mm2, che possiamo ritenere un punto "limite" abbastanza affidabile (si può andare, secondo casi, anche oltre, ma è difficile avere guadagni), e come punto termico minimo 130mW/mm2 , anche qui un punto sotto il quale si può anche scendere, ma di norma si comincia ad avere una perdita sia in termini di vapore che di sapore. Riporto i valori sia in singolo che in dual, anche se sostanzialmente in dual si raddoppiano i valori del singolo. Non terrò conto del diametro della coil, che per quello che ci interessa, è al momento trascurabile. Segnerò anche la "heat capacity"quando possibile, ovvero l'inerzia termica, che indica quanto è "reattiva" la coil a scaldarsi e raffreddarsi; più è basso il valore e meglio è. Le heat capacity NON cambia fra singola coil o dual coil

 

Cita

Per le clapton, parlando di coil singole:

26gs/30ga : prova su punta da 2.5, un 5 spire abbastanza distanziate. Dovresti stare attorno agli 0.85-0.9Ohm. 30-60W sono più che adeguati come range di uso, ma già a 40W comincia a rendere bene a mio avviso.

Finalmente un pò di tempo per fare qualche prova, ho provato a realizzare la "26gs/30ga : prova su punta da 2.5, un 5 spire" , ma non sapendo se intendevi 4 e mezza o 5 e mezza (spire) ho optato per la prima e la box segnala un 0.62 ohm, quindi immagino tu avessi calcolato gli ohm in base a 5 spire e mezza che in effetti su stream engine risulta 0.85.
Portata a 42W tutto ok, salito fino a 52W e già si sente dopo qualche puff prolungato il pericolo si stecca, vedremmo prossimamente su tank cosa succederà se settato male 🤔

non mi trovo con alcune cose anche se immagino dove sia la discrepanza, nelle prime 2 citazioni le ho riportate i grassetto (h.c clapton, mW/mm) sull'immagine allegata della coil messa sul goon non mi ci trovo.



 

prima-clapton-coil.JPG

 

Heat flux e Heat capacity

Modificato da Rici

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2 ore fa, Rici ha scritto:


non mi trovo con alcune cose anche se immagino dove sia la discrepanza, nelle prime 2 citazioni le ho riportate i grassetto (h.c clapton, mW/mm) sull'immagine allegata della coil messa sul goon non mi ci trovo.
 

intanto grazie che me lo hai fatto notare.

Partiamo dal principio:

5 spire erano intese nelle, più formalmente corrette, 5.5 . E0 una questione lungamente discussa, della quale io sostengo la correttezza nello specificare il .5. Colloquialmente però, per uso comune, si fà riferimento alla spira "intera" , dando per scontato che poi "aggiungi il mezzo giro fino a portare in pari direzione le gambe". E' quando l'abitudine e la pratica superano la corretta definizione. Di norma, perciò, anche se non mi piace come forma, quando si trova scritto o si sente parlare di "5 spire di XYZ su punta da..." è dato per inteso la mezza spira in più (altrimenti su deck a più coil, è caso più unico che raro poter montare coil a spire "piene", con le gambe cioè che vanno in direzione opposta).

Osservazione comunque corretta ,che evidenzia il mio essermi scordato di specificare questo argomento. ;) 

 

Heat capacity (H.C.) i valori che ho riportato (con qualche dubbio) erano estratti da Steam Engine. Rifacendo la simulazione di quella (ma anche di tutti gli altri ) , mi sono accorto come il valore sia notevolmente più elevato. I valori da me riportati, facendo un paio di prove, si ritrovano portando il numero di spire a 1. A questo punto mi viene da supporre che, dati gli ultimi aggiornamenti massicci di steam engine degli ultimi mesi, all'epoca della pubblicazione fosse ancora una versione che presentasse (per i fili complessi) un valore sfalsato e riferito alla singola spira e/o a una lunghezza definita. Sinceramente non riesco a trovare altra spiegazione logica, perchè nemmeno a me tornano manco lontanamente quei valori.
Sono certo di averli calcolati con Steam Engine, perchè è l'unico calcolatore che li estrapola anche per fili complessi (Vape Tool, pur essendo magnifico per tutte le simulazioni di fili complessi, non visualizza queste informazioni).
Stà di fatto che, a questo punto, i valori che ho pubblicato in relazione al H.C. sono da prendere in considerazione "relativa", essendo ragionevolmente riferiti alla singola spira e non alla coil complessiva. restano interessanti per un punto comparativo fra i diversi fili, per definire sostanzialmente chi è più o meno veloce, ma in un'ipotetico confronto con una coil "finita", andrebbero ricalcolati da capo. (per capirsi, 28mJ/K , sono praticamente l'inerzia di una singola coil da 5.5 spire di kanthal 26ga)

Heat Flux: il range riportato 130-250mw/mm2 , è il range di riferimento più comune. Molti salgono fino a 300mW/mm2 (io per primo nei dripper). Ma 300-340 è un limite fortemente influenzato dal'atomizzatore. Su dripper da 24-25mm in sù ci si può spingere con una certa sicurezza fino a tali dissipazioni; in un tank (magari "nano") da 22mm, a 300mw/mm2 rischi di portare vapore e ambiente a temperature esagerate (meno volume d'aria che si riscalda e dissipa, meno passaggio d'aria tramite i canali di aspirazione... tanti fattori termodinamici che rendono azzardato dare come "universale" tale dissipazione). Questo comporta, di conseguenza, i range di watt che ho suggerito. Come hai notato, nello specifico della clapton, attorno ai 40W nessun problema, a 52 (che davo come "limite" i 60), in situazioni di stress (come i tiri particolarmente prolungati, o i tiri molto frequenti), il rischio della steccata si avvicina. Non è automatico come magari spingendola a 90W (dove il filo non si rompe o si fonde, semplicemente al 90% esaurisce il liquido nel cotone così in fretta che ti svapi del buon cotone bruciato :D )

Il valore riportato nello screen fà riferimento al singolo watt in erogazione (mW/mm2 per Watt ) ,perciò andrebbe moltiplicato per i watt in uso per ottenere l'heat flux finale. Qui però Steam engine mostra il fianco, e rivela un problema noto e più volte segnalato agli autori. L'heatflux segnato nel calcolo dei fili complessi (come il clapton) è totalmente errato. 
Stando ai valori dello screen (1.75mW/mm2 per Watt), con quella build, per arrivare a 150mW/mm2 dovresti erogare 86W, e per portarla al limite dei 300 (ammettendo un dripper adatto), la dovresti mandare a 172W... pura fantascienza!
Tanto per farci due risate, tu che denoti il ragionevole rischio steccate a 52W, pensa che staresti rischiando di steccare, secondo Steam engine,  a circa 90mW/mm2... roba che a quelle dissipazioni il clapton nemmeno si accende :D 

La stessa build, simulata su vape tool pro, ci restituisce parametri molto più realistici, ovvero un 30W per 150mW/mm2 e un conseguente 50W a 250mW/mm2, che con un paio di calcoli si traducono in un riferimento di 5mW/mm2 per watt, valore molto più realistico e coerente.

Purtroppo, bisogna prenderne atto, Steam Engine è eccellente per i calcoli dei singoli fili e per le loro informazioni, ma la programmazione riguardo i fili complessi è una fogna immonda. :D 

 

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beh! intanto grazie per la spiegazione e per il tempo speso, son contento che la discussione sia passata come guida, domani con calma mi rileggo bene il tuo intervento per capirci meglio, se devo progettare una coil singola o doppia con fili complessi per un tank penso non sarebbe male avere un heat flux veritiero.

che tu sappia il del vape tool pro c'è anche una versione per pc?

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2 minuti fa, Rici ha scritto:


che tu sappia il del vape tool pro c'è anche una versione per pc?

no, non esiste che io sappia, e la cosa la trovo una grave mancanza :D 

C'è per android e IOS (e per quel che costa, se hai intenzione di usare fili più complessi della clapton, vale la pena acquistare la versione pro, che la versione gratuita ti permette solo le clapton oltre i fili "singoli"), perciò che sia un telefono o un tablet, la puoi far girare (occhio che  la pro richiede la connessione internet presente, anche tramite wifi, altrimenti non si avvia correttamente)

Teoricamente, montando una macchina virtuale con android, lo potresti usare anche su pc... dico teoricamente perchè non l'ho mai fatto, anche se la logica lo suggerisce come possibile (macchinoso, ma possibile)

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@Cheshire mi devo ancora rileggere i tuoi ultimo post, tempo tiranno 😡

nel frattempo mi sto interessando alle ribbon in ni80, hai avuto occasione di provarle? il fatto che siano delle piattine e che hanno più superficie di contatto con il cotone mi intriga non poco.

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35 minuti fa, Rici ha scritto:

@Cheshire mi devo ancora rileggere i tuoi ultimo post, tempo tiranno 😡

nel frattempo mi sto interessando alle ribbon in ni80, hai avuto occasione di provarle? il fatto che siano delle piattine e che hanno più superficie di contatto con il cotone mi intriga non poco.

la ribbon -in generale- è una buona soluzione molto sottovalutata senza particolari motivi.

Si parla spesso di superficie laterale, per indicare l'area di metallo scaldato posta a contatto con il cotone ,la quale poi contribuisce effettivamente a determinare la quantità di vapore prodotto (e dunque liquido vaporizzato).

Se noi andiamo a prendere uno spezzone da 10cm di ribbon 0.7*0.1mm , abbiamo una massa di materiale paragonabile a 10cm di filo 29GA (0.286mm). La superficie laterale di quel filo però corrisponde a 45mm2 (90mm2 in realtà, ma di effettivi a contatto con il cotone ne abbiamo circa la metà); nel caso della ribbon parliamo invece di 70mm2 effettivi a contatto con il cotone (160mm2 complessivi), parecchi di più.

Dal punto di vista di superficie di contatto, la ribbon a parità di quantità di materiale risulta una forma più conveniente, il calore viene distribuito in modo più uniforme sul cotone, il raffreddamento risulta teoricamente più rapido dell'equivalente filo ( più superficie esposta a dissipare) seppur sulla carta la ribbon ,(per motivi abbastanza complessi) è leggermente più "lenta" dell'equivalente filo.

Nel precedente esempio abbiamo una ribbon che, pur mantenendo le stesse caratteristiche del filo da 29GA , offre il 50% in più di superficie di contatto. 

Allora perchè il ribbon è un formato così snobbato (snobbato mica tanto, dato che è abbondantemente usato in molte coil complesse)? Il tutto stà nella lavorazione. 
Il ribbon è più difficile da modellare attorno alla nostra punta, è più difficile da cotonare senza che le spire si attorciglino, tende meno a fare effetto "molla" , tecnicamente è anche più difficile da produrre :) 

Il motivo, alla fine, è tutto qui: è più complicato da usare.

Io ti consiglio di provarlo, sia in kanthal che in n80, perchè effettivamente pur non essendo la "rivoluzione definitiva" delo svapo, può essere molto interessante, in particolare in meccanico

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11 minuti fa, Cheshire ha scritto:

 

Io ti consiglio di provarlo, sia in kanthal che in n80, perchè effettivamente pur non essendo la "rivoluzione definitiva" delo svapo, può essere molto interessante, in particolare in meccanico

infatti sto mirando ad un ni80 05x01 per progettare una coil da piccoli dripper da guancia che stia intorno a 1-1.2 ohm da usare in meccanico

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Il 4/5/2017 alle 17:57 , teo-83 ha scritto:

  vorrei chiedervi un consiglio sul juggernaut ss 316 L, visto che mi trovo bene e vorrei imparare a lavorare sul controllo della temperatura se questo filo lo permette visto che e in acciaio...

Il TC non si usa con i fili complessi e, a dirla tutta, se si vuole funzioni bene non è nemmeno opportuno il suo utilizzo in dual coil ma solo in single.

Usarlo su un dual coil con fili (molto) complessi è pertanto una ipotesi che, personalmente, ti sconsiglierei di provare.

Se vuoi provare il TC dotati di wire semplici e di un atom che ti consenta di fare setting single coil

Ciao!

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1 ora fa, DrGi ha scritto:

Il TC non si usa con i fili complessi e, a dirla tutta, se si vuole funzioni bene non è nemmeno opportuno il suo utilizzo in dual coil ma solo in single.

Usarlo su un dual coil con fili (molto) complessi è pertanto una ipotesi che, personalmente, ti sconsiglierei di provare.

Se vuoi provare il TC dotati di wire semplici e di un atom che ti consenta di fare setting single coil

Ciao!

Scusate l'ignoranza ma in single coil un filo complesso come fused o alien e settando correttamente un DNA dovrebbe essere utilizzabile.

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1 ora fa, Mastrocd ha scritto:

Scusate l'ignoranza ma in single coil un filo complesso come fused o alien e settando correttamente un DNA dovrebbe essere utilizzabile.

no,in modo assoluto.

Per una semplice ragione: in un filo complesso (prendiamo un "semplice" clapton) hai almeno 2 fili (core e rivestimento) di lunghezze diverse, di dimensioni diverse e dunque con comportamenti diversi.

Immagina di prendere 10cm di clapton 26/32.
Per la sua costruzione di trovi con un filo da 26ga lungo 10cm (il core) e un filo da 32GA che ruota attorno al core per tutta la sua lunghezza, ovvero ,considerati i 10 cm, quasi 500 volte, per una lunghezza complessiva di grossomodo 90cm.
 

Non puoi nemmeno lontanamente sperare che due fili così diversi, che fra l'altro dipendono fra loro da una interferenza termica (uno scaldando prima velocizza il riscaldamento dell'altro più lento, ma il più lento raffreddando più lentamente tiene caldo il più veloce) possano comportarsi in un modo anche solo quasi prevedibile nella loro variazione termo-resistiva (la variazione della capacità resistiva che ha un materiale in relazione alla sua temperatura; base del sistema di stima della temperature in TC)

Modificato da Cheshire
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Perdonatemi, ma Steam Engine ha la possibilità di generare le curve per DNA anche di fili complessi da caricare su escribe.

Non è inaffidabile ?

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Il 7/5/2017 alle 22:25 , Cheshire ha scritto:

intanto grazie che me lo hai fatto notare.

Partiamo dal principio:

1)  5 spire erano intese nelle, più formalmente corrette, 5.5 .

 

2) Heat capacity (H.C.) i valori che ho riportato (con qualche dubbio) erano estratti da Steam Engine. Rifacendo la simulazione di quella (ma anche di tutti gli altri ) , mi sono accorto come il valore sia notevolmente più elevato. I valori da me riportati, facendo un paio di prove, si ritrovano portando il numero di spire a 1. A questo punto mi viene da supporre che, dati gli ultimi aggiornamenti massicci di steam engine degli ultimi mesi, all'epoca della pubblicazione fosse ancora una versione che presentasse (per i fili complessi) un valore sfalsato e riferito alla singola spira e/o a una lunghezza definita. Sinceramente non riesco a trovare altra spiegazione logica, perchè nemmeno a me tornano manco lontanamente quei valori.
Sono certo di averli calcolati con Steam Engine, perchè è l'unico calcolatore che li estrapola anche per fili complessi (Vape Tool, pur essendo magnifico per tutte le simulazioni di fili complessi, non visualizza queste informazioni).
Stà di fatto che, a questo punto, i valori che ho pubblicato in relazione al H.C. sono da prendere in considerazione "relativa", essendo ragionevolmente riferiti alla singola spira e non alla coil complessiva. restano interessanti per un punto comparativo fra i diversi fili, per definire sostanzialmente chi è più o meno veloce, ma in un'ipotetico confronto con una coil "finita", andrebbero ricalcolati da capo. (per capirsi, 28mJ/K , sono praticamente l'inerzia di una singola coil da 5.5 spire di kanthal 26ga)

3) Heat Flux: il range riportato 130-250mw/mm2 , è il range di riferimento più comune. Molti salgono fino a 300mW/mm2 (io per primo nei dripper). Ma 300-340 è un limite fortemente influenzato dal'atomizzatore. Su dripper da 24-25mm in sù ci si può spingere con una certa sicurezza fino a tali dissipazioni; in un tank (magari "nano") da 22mm, a 300mw/mm2 rischi di portare vapore e ambiente a temperature esagerate (meno volume d'aria che si riscalda e dissipa, meno passaggio d'aria tramite i canali di aspirazione... 

Il valore riportato nello screen fà riferimento al singolo watt in erogazione (mW/mm2 per Watt ) ,perciò andrebbe moltiplicato per i watt in uso per ottenere l'heat flux finale. Qui però Steam engine mostra il fianco, e rivela un problema noto e più volte segnalato agli autori. L'heatflux segnato nel calcolo dei fili complessi (come il clapton) è totalmente errato. 
Stando ai valori dello screen (1.75mW/mm2 per Watt), con quella build, per arrivare a 150mW/mm2 dovresti erogare 86W, e per portarla al limite dei 300 (ammettendo un dripper adatto), la dovresti mandare a 172W... pura fantascienza!
Tanto per farci due risate, tu che denoti il ragionevole rischio steccate a 52W, pensa che staresti rischiando di steccare, secondo Steam engine,  a circa 90mW/mm2... roba che a quelle dissipazioni il clapton nemmeno si accende :D 

 

 

 

1) si e chiaro, questo concetto l'ho assimilato, è che una singola coil frontale che mostra 5 "schiene" alcuni utenti la prendono x 5 spire quando invece son 4 e mezza ecco che a volte se vai a fare una simulazione su di un tool non ti trovi con gli ohm che ti hanno detto

2) quindi tu non hai calcolato al momento dell'apertura della discussione quei h.c ma erano dati vecchi che erano già in tuo possesso

 

3) mi sa che per avere un valore di riferimento ( con stream engine) tanto per farsi una idea bisognerebbe fare (200mW/mm2    /     1.75mW/mm2) / 3 = 38w ecco che sarebbe un valore approssimativo con il quale uno può dire, con questa coil (quella dell'immagine che ho riportato) posso partire a 38W per iniziare a vedere come si comporta

 

19 ore fa, Cheshire ha scritto:

la ribbon -in generale- è una buona soluzione molto sottovalutata senza particolari motivi.

Si parla spesso di superficie laterale, per indicare l'area di metallo scaldato posta a contatto con il cotone ,la quale poi contribuisce effettivamente a determinare la quantità di vapore prodotto (e dunque liquido vaporizzato).

Se noi andiamo a prendere uno spezzone da 10cm di ribbon 0.7*0.1mm , abbiamo una massa di materiale paragonabile a 10cm di filo 29GA (0.286mm). La superficie laterale di quel filo però corrisponde a 45mm2 (90mm2 in realtà, ma di effettivi a contatto con il cotone ne abbiamo circa la metà); nel caso della ribbon parliamo invece di 70mm2 effettivi a contatto con il cotone (160mm2 complessivi), parecchi di più.

Dal punto di vista di superficie di contatto, la ribbon a parità di quantità di materiale risulta una forma più conveniente, il calore viene distribuito in modo più uniforme sul cotone, il raffreddamento risulta teoricamente più rapido dell'equivalente filo ( più superficie esposta a dissipare) seppur sulla carta la ribbon ,(per motivi abbastanza complessi) è leggermente più "lenta" dell'equivalente filo.

Nel precedente esempio abbiamo una ribbon che, pur mantenendo le stesse caratteristiche del filo da 29GA , offre il 50% in più di superficie di contatto. 

Allora perchè il ribbon è un formato così snobbato (snobbato mica tanto, dato che è abbondantemente usato in molte coil complesse)? Il tutto stà nella lavorazione. 
Il ribbon è più difficile da modellare attorno alla nostra punta, è più difficile da cotonare senza che le spire si attorciglino, tende meno a fare effetto "molla" , tecnicamente è anche più difficile da produrre :) 

Il motivo, alla fine, è tutto qui: è più complicato da usare.

Io ti consiglio di provarlo, sia in kanthal che in n80, perchè effettivamente pur non essendo la "rivoluzione definitiva" delo svapo, può essere molto interessante, in particolare in meccanico

due esempi a confronto

 

single coil ni80 round  30ga - 1.3ohm - punta 2.5 - 6 spire    = 205mw/mm2  e  11.49mJ/K

single coil ni80 ribbon   0.5x0.1 - 1.3ohm  - punta 2.5 -  6 spire e mezza    =  140mw/mm2   e 11.08mJ/K

progettando 1.3ohm finali su punta da 2.5 i mJ/K di una ribbon e di un filo round in ni80 sono molto simili, quello che cambia notevolmente è l' Heat Flux

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@DrGi scusa per la chiamata, una settimana fa mi sono imbattuto su questo filo e dopo qualche giorno in un tuo post (non chiedermi dove e quale) avevi nominato un certo FeCr (senza A1?), mah! guarda forse mi sembrava volessi prenderlo e usarlo sull'aromamizer?!? 

volevo levarmi questa curiosità

Modificato da Rici

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@Rici

Il filo lo avevo nominato in quanto avevo acquistato delle coil pronte da provare (magari anche proprio sull'Aromamizer ma l'idea di base era un dripper anche se, per ora, le ho solo riposte nel cassetto) il cui materiale era FeCr .... ma senza "Al" .... non senza "A1". Senza Al, ossia senza Alluminio, in quanto il Kanthal è una lega di Ferro, Cromo ed, appunto, Alluminio, mentre questo era una lega di soli Ferro e Cromo. 

Coil pronte che erano poi queste :   https://www.f•••••/product/6340900

Mi incuriosiva perché, visti i valori di resistenza dichiarati (da vedere poi se realistici o meno), dava l'impressione di essere un materiale ancora più resistivo del Kanthal.

Quel filo che hai linkato, che, tra parentesi, se lo prendi dal magazzino cinese è in flash-sale a 1,63$ invece dei 9,29$ (ladri e banditi! :culcos:) che lo fanno pagare dal magazzino europeo, credo sia un normale Kanthal A1 anche se lo definiscono solo "Ferrochrome".

 

5 ore fa, Mastrocd ha scritto:

Perdonatemi, ma Steam Engine ha la possibilità di generare le curve per DNA anche di fili complessi da caricare su escribe.

Non è inaffidabile ?

Non è inaffidabile? .... onestamente è una domanda che, posta così, mi lascia qualche dubbio su quale dovrebbe essere la risposta ma, invece di rispondere ti faccio una domanda.

Se la precisione dei calcoli relativi alla curva TFR fosse analoga a quella (come dimostrato pochi post sopra) a dir poco fantasiosa con cui viene definito lo heat-flux dei fili complessi gli affideresti ad occhi chiusi la resa del tuo setup?

Poi, va ancora detta una cosa che quasi tutti, calcolatori compresi, trascurano :  quando si usano Kanthal o Nichrome questi materiali sviluppano una patina superficiale di ossidi isolanti che permette ai fili, anche se a contatto tra loro, di non generare corti nei punti in cui si toccano; questo però non avviene con lo SS (316L o altro che sia) o, peggio ancora, con il Ni200.

Questo fa si che, mentre con Kantal o Ni80 si possano fare ragionamenti abbastanza precisi basando i calcoli sul fatto che si sia in presenza di più resistenze poste in parallelo, con questi altri materiali in cui la corrente può anche passare da un filo all'altro in ogni punto di contatto (e per di più non è detto che lo faccia sempre e sempre in egual misura), il calcolo teorico non regge il confronto con la realtà.

A riprova di ciò, se qualcuno ha provato a costruire da se anche solo delle clapton in SS si è di certo accorto che la resistività finale ottenuta (a freddo) per il filo complesso era sensibilmente inferiore a quella calcolata secondo i parametri teorici.

Si potrebbe anche dubitare della uniforme variazione di resistenza al variare della temperatura in quanto i fili di sezione diversa ma, soprattutto, di lunghezza estremamente differente subiranno dilatazioni termiche tra loro non conciliabili e questo potrebbe modificare i punti di contatto al variare della temperatura con conseguente variazione di resistenza non dovuta direttamente al fattore termico ma ad una modifica "geometrica" della coil.

Mettendo insieme tutti questi aspetti che non permettono una situazione stabile e totalmente prevedibile (tale cioé da poter essere di riferimento per un algoritmo che per valutare una temperatura in base a dei parametri necessita che questi siano precisi mentre in questo caso sono non fissati -e non fissabili- a priori) sono convinto che, anche ove il calcolo teorico della curva fosse "perfetto" a non essere perfetta sarebbe la realtà su cui si applica, rendendo il tutto quantomeno "casuale", ossia l'esatto opposto dello scopo cui il TC dovrebbe tendere.

Ciao!

Modificato da DrGi
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