nacho76

Resa e parametri di regolazione


326 messaggi in questa discussione

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Carlo Oxy ha scritto:
Se ho scritto in questo topic era proprio per capire meglio la differenza tra single e dual coil. Io noto che la dual ci mette più tempo a diventare incandescente della single, a parità di resistenza, dunque mi ero posto il dubbio se la dual in realtà tenesse temperature più basse, a dispetto della diversa percezione, poiché vi è più superficie a scaldare il liquido. Capire qualcosa di più sulla teoria delle coils mi piacerebbe e il discorso della tossicità in fondo era un pretesto.
A parità di resistenza e di filo resistivo, la configurazione dual coil richiede il doppio della corrente per arroventarsi al pari della configurazione single coil.
Va da se che se fai la prova ad un voltaggio/wattaggio costante, la configurazione dual coil ti sembrerà meno reattiva...Il motivo sta spiegato nelle prime pagine del topic..

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Buongiorno a tutti,
mi sto cimentando nella rigenerazione da poco tempo e volevo applicare queste utilissime regole.

Partiamo daqi materiali e l'hw a disposizione:
DNA30
AGA-T2
cavo 2,5 con mesh 400 in testa
khantal 0,25


Correggetemi se sbaglio..

Decido che trovo soddisfazione a svapare a 13W e con una C di 0,3 ohm/mm2
Avendo a disposizione solo il khantal 0,25 ed essendo pieno agosto procedo a calcolare la lunghezza necessaria del filo resistivo al fine di ottenere la potenza sulla superficie corretta. Risultato:
Devo utilizzare ~2,8 cm di filo e mi uscira una resistenza di ~0,8 ohm

Il dna30 setterà i Volt a ~ 3,2 per un intensità di corrente di ~4 Ampere.

Eseguito il tutto l'atom mi da una fumosità ottima e un'aroma migliore di come svapavo a caso prima, pertanto mi soddisfa a pieno.

Mi chiedo se ho ragionato in maniera corretta oppure ho tralasciato qualcosa di importante ...

Grazie mille in anticipo perogni eventuale aiuto:)

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i calcoli son giusti. l'unica cosa ke mi sfugge è quella C, rateo fra valore in ohm e superficie, ke di solito esprime i coulomb, o ampere al secondo. immagino ke c'entri l'irradianza...

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Scusa intendevo watt/mm2 .. correggo

Quello che non capisco è che i miei calcoli differiscono totalmente dalle tabelle che indicano che con una resistenza di 0,8 ohm col khantal 0,25 devo utilizzare una potenza di circa 7,5 watt ...

Mi sfugge qualcosa ...

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gionnicammello ha scritto: Scusa intendevo watt/mm2 .. correggo

Quello che non capisco è che i miei calcoli differiscono totalmente dalle tabelle che indicano che con una resistenza di 0,8 ohm col khantal 0,25 devo utilizzare una potenza di circa 7,5 watt ...

Mi sfugge qualcosa ...
aldilà ke nn dici se kanthal A o A1 cmq cambia poco, io credo ke tu nn possa fare un'equazione stabilendo a priori il risultato.
cioè nn puoi stabilire tutti ma proprio tutti i dati e scoprire ke nn devi risolvere, trovare, calcolare un beato nientone fritto.

parti dall'irradianza e dal resistivo, inteso come ohm, poi la potenza di svapo verrà di conseguenza...

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Beh, partendo dal fatto che ho una resistenza di 0,8 ohm con khantal 0,25 della lunghezza di circa 2,8 cm, seguendo le tabelle postate per il variwatt, risulta che per avere l'intensità di corrente ottimale dovrei impostare il dna30 su 6,9 W (mi sembrano un po pochini).

Se invece parto dai Watt (12) e faccio tutti i calcoli di circonferenza, area e superficie del filo resistivo, mi da gli stessi valori facendomi produrre la stessa resistenza. Per questo chiedo cosa non ho capito:)
Seguendo la logica di questo topic, con un khantal 0.25 che resistenza fareste?

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gionnicammello ha scritto: ...risulta che per avere l'intensità di corrente ottimale dovrei impostare il dna30 su 6,9 W (mi sembrano un po pochini)
Ma sei sicuro?:?

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gionnicammello ha scritto: ... CUT ...

Decido che trovo soddisfazione a svapare a 13W e con una C di 0,3 ohm/mm2
Avendo a disposizione solo il khantal 0,25 ed essendo pieno agosto procedo a calcolare la lunghezza necessaria del filo resistivo al fine di ottenere la potenza sulla superficie corretta. Risultato:
Devo utilizzare ~2,8 cm di filo e mi uscira una resistenza di ~0,8 ohm

Il dna30 setterà i Volt a ~ 3,2 per un intensità di corrente di ~4 Ampere.

Eseguito il tutto l'atom mi da una fumosità ottima e un'aroma migliore di come svapavo a caso prima, pertanto mi soddisfa a pieno.

Mi chiedo se ho ragionato in maniera corretta oppure ho tralasciato qualcosa di importante ...

Grazie mille in anticipo perogni eventuale aiuto:)

C'è qualcosa (tanto) che non mi torna nei tuoi calcoli.

Oltre ai calcoli c'è anche qualcosa che non torna nei presupposti.
Non mi è chiaro per quale motivo tu "debba" decidere a quanti watt finali vuoi svapare... Per carità, un punto di partenza lo si deve porre, altrimenti non hai nulla da cui cominciare per fare dei calcoli, ma perché partire proprio dai watt piuttosto che dalla resistenza non mi è chiaro ma tant'è e facciamo un po' di conti partendo dal tuo presupposto:
13 watt erogati, 0,30 watt/mm2 e solo resistivo da 0,25 a disposizione.

Dividendo i 13 watt per 0,30 watt/mm2 ottieni la superficie totale del filo da impiegare, che sarà pari a 43,33 mm2.

Dato che lo 0,25 ha una circonferenza di 0,79 (0,785398163397448 se vogliamo essere pignoli) mm, dividendo la superficie totale che dobbiamo ottenere per garantire i 13 W con 0,30 watt/mm2 per questa circonferenza otterremo la misura lineare dello spezzone di resistivo che dovremo utilizzare, da cui:
43,33 / 0,79 (utilizzando tutti i decimali) = 55,17 mm = 5,5 cm circa (e non 2,8 cm).

Cosiderata la resistività del Kanthal A da 0,25 pari a 28,3 Ω/mm2, i nostri 5,5 cm ti daranno una coil di resistenza compresa tra 1,5 ed 1,6 Ω. I volt necessari per i 13 watt richiesti saranno quindi compresi tra 4,3 e 4,6.

Facendo i calcoli invece su quale resistenza ti darà 0,30 watt/mm2 con 3,2 volt del tuo esempio (la parte evidenziata in rosso) otterrai una coil, con filo da 0,25, da 1,1 Ω (3,9 cm di filo) ed i watt corrispondenti saranno 9,2.

Con i 2,8 cm e coil da 0,8 Ω gli 0,30 watt/mm2 li avresti teoricamente con soli 6,7 watt, ma non sarà, nella pratica, utilizzabile perchè andrebbe ottenuto con soli 2,3 volt, valore troppo basso per qualsiasi device.

Se poi hai voglia di fare calcoli, potrai verificare che, con il filo da 0,25, alla potenza di 0,30 watt per unità di superficie il valore degli ampere sarà sempre pari a 2,88.

Adesso ho "dato i numeri" a sufficienza...

Ciao!!

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Grazie mille... Sono proprio un demente.... Ho calcolato l'area della sezione moltiplicando il diametro per 2 e per 3,14 ... Come se lo 0,25 fosse il raggio...
Pertanto tutti i valori erano doppi:)
Scusate per la niubbagine!

Seguendo il tou ragionamento, Ora non mi resta da capire da che valore di resistenza partire. E' sbagliato voler stare bassi col numero di spire con lo 0,25? Intendo 3 o 4 spire massimo.. In questo modo riduco di parecchio l'occorrenza degli hot spot.

Ps. Contando che prediligo aroma e fumosità e non mi interessa dell'hit, avrei miglioramenti passando al kanthal 0,20?

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io se fossi in te darei un'occhiata anche a questo topic,io ho imparato parecchio da quello
http://www.svapo.it/forum/la-sigaretta-elettronica/discussioni-generali/om-volt-come-regolarsi-e-non-bruciare.html
inoltre in fondo alla prima pagina,fra le altre,il buon DrGi :)ha messo questa tabella
http://www.svapo.it/media/kunena/attachments/10405/ResistenzefiliKantal-Nicrome-Lunghezze.pdf
che io trovo molto comoda perchè evita di fare tutti i calcoli per ottenere i famosi 0,30 watt/mm2,l'ultima colonna ti dice in base ad ogni tipo di filo quanti ampere ci vogliono per ottenere quel valore,basta che moltiplichi il valore della tua resistenza * gli amopere di quello specifico filo e ottieni i volt con cui svapare a 0,30 w/mm2.

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gionnicammello ha scritto: Grazie mille... Sono proprio un demente.... Ho calcolato l'area della sezione moltiplicando il diametro per 2 e per 3,14 ... Come se lo 0,25 fosse il raggio...
Pertanto tutti i valori erano doppi:)
Scusate per la niubbagine!

Seguendo il tou ragionamento, Ora non mi resta da capire da che valore di resistenza partire. E' sbagliato voler stare bassi col numero di spire con lo 0,25? Intendo 3 o 4 spire massimo.. In questo modo riduco di parecchio l'occorrenza degli hot spot.

Ps. Contando che prediligo aroma e fumosità e non mi interessa dell'hit, avrei miglioramenti passando al kanthal 0,20?
calcola sempre una cosa,che il dna 30 lavora soltanto in step up,quindi significa che minimo ti eroga i volt di carica della batteria,anche se metti i watt al minimo lui li calcola in base al valore della batteria.detto questo significa che col dna30 devi calcolare delle resistenze che necessitano dai 4 volt in su'.per farti un esempio se vuoi tenere come riferimento i 0,30 w/mm2,se fai fai una res.con del kantal 0,20 che necessita di 2 ampere devi farla almeno di 2 ohm.

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gionnicammello ha scritto: Grazie mille... Sono proprio un demente.... Ho calcolato l'area della sezione moltiplicando il diametro per 2 e per 3,14 ... Come se lo 0,25 fosse il raggio...
Pertanto tutti i valori erano doppi:)
Scusate per la niubbagine!

Seguendo il tou ragionamento, Ora non mi resta da capire da che valore di resistenza partire. E' sbagliato voler stare bassi col numero di spire con lo 0,25? Intendo 3 o 4 spire massimo.. In questo modo riduco di parecchio l'occorrenza degli hot spot.

Ps. Contando che prediligo aroma e fumosità e non mi interessa dell'hit, avrei miglioramenti passando al kanthal 0,20?


Quella del diametro l'avevo capita ma non mi sembrava "carino" infierire...
Però mi vai ad insistere.... per avere la superficie disperdente totale da cui poi puoi calcolare i watt/mm2 non è "l'area della sezione" quella che devi calcolare ma la circonferenza (o il perimetro se si tratta di ribbon).

Andando però oltre la matematica, stare bassi con il numero di spire non è né giusto né sbagliato in sé, ...dipende...

In primo luogo non è esatto che un basso numero di spire limita l'occorrenza di hot-spot. Gli hot-spot si creano dove non c'è sufficiente contatto del resistivo con il liquido e, per questo, non c'è suffiente dispersione termica ed il filo finisce con l'arroventarsi. Questo però non dipende dal numero di spire, dipende piuttosto o da spezzoni troppo lunghi tra le spire ed i contatti (dove infatti si genera la maggior parte degli hot-spot, soprattutto sui genesis), o da parti delle spire non ben avvolte che lasciano "luce" tra la spira stessa e la wick (cotone, mesh o quant'altro) o, al contrario, da spire troppo strette sulla wick (mesh, cotone, ...) che la strozzano sino a rendere difficoltoso l'afflusso del liquido alle parti interne. Gli hot-spot, quindi, derivano, principalmente se non esclusivamente, da difetti costruttivi, non dal numero di spire in se. (Piccolo inciso: se così fosse sai che casini con le micro-coil!)
Tu utilizzi un genesis (l'AGA T2) piuttosto rognoso da settare per evitare gli hot-spot sul positivo perché la torretta è piuttosto distante dal foro di pescaggio. Per questo molti cercano di flettere la mesh per avvicinarla il più possibile alla torretta; nel tuo caso, usando una rope che è più rigida, l'operazione è anche più difficile che non con la sola mesh. Quando avevo provato l'AGA (ora non lo uso praticamente più) mi ero convinto, al contrario di quanto pare sia successo a te, che con una spira (o due) in più arrivavo più in alto ad avvolgere il filo e che questo, nel percoso verso il pin, restava più perpendicolare rispetto all'asse della mesh, così che sia diminuiva la distanza tra l'ultima spira ed il pin, sia era più agevole (e stabile) flettere la parte superiore verso il pin stesso per dininuire ancor più lo spezzone non a contatto.

Se, come dici, prediligi la fumosità e l'aroma quello che dovresti cercare è una superficie disperdente ragionevolmente ampia (quindi un resistivo abbastanza lungo) da settare con valori di watt/mm2 non estremi (lo 0,30 va bene) così da poter sviluppare molto vapore a temperatura abbastanza bassa da preservare al massimo l'aroma.

Messa così e considerato quello che molto giustamente ti ha sottolineato @merlino64 circa le possibilità tecniche del tuo device, ossia che, in pratica, non può scendere, almeno a piena carica, sotto i 4 volt, con il resistivo da 0,25 dovrai fare una coil da almeno 1,4/1,5 Ω (lunghezza del filo tra i 5 ed i 5,5 cm), con quello da 0,20 la coi dovrà essere da almeno 1,9/2,0 Ω (lunghezza del filo tra i 4,4 ed i 4,7 cm). Ribadito che per migliorare fumosità ed aroma una maggior superficie disperdente non guasta, forse tra i due, per le tue richieste, resta ancora più opportuno l'utilizzo dello 0,25 (stando magari attento ad evitare le più comuni cause di hot-spot che ti ho indicato sopra...).

Detto questo devo anche dirti che il mio AGA non l'ho mai settato con lo 0,25 ma solo con 0,20/0,22 o ribbon 0,3x0,1 e, per questo, la dissertazione sopra se ha valore terorico non è supportata da prova pratica, almeno non da parte mia...

Ciao!

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Grazie mille per l'aiuto!
In realtà mi sto vergognando tantissimo, oltre che per il calcolo sbagliato, anche per l'aver confuso (fortunatamente solo a livello letterario e non matematico) l'area con la circonferenza. Anni di studio buttati ... devo tornare alle elementari:)
In realtà fumo con un Origen Genesis, sul quale ho trovato soddisfazione con setup fatti a caso e uso l'aga solo come atom di test per imparare ad ottenere dei risultati con cognizione di causa e non solo con tentativi.

Ho risolto il problema degli hotspot sul positivo con una semplice rondella e, a parte in fase di setup, riesco a mantenere la resistenza priva di dei maledetti durante la fase di svapo.

ho ordinato vari tipi di filo tra cui il 0,20 e il 0,30. Proverò il setup da te consigliato con il filo più spesso. Pertanto, correggimi se sbaglio, mi converrà fare una resistenza di 1,0 ohm col 0,30 da svapare intorno ai 15 Watt..

Ne approfitto della tua gentilezza per un ulteriore domanda: l'origen mi consente di montare sia un cavo/mesh da 2 mm che da 2,5 mm. A livello teorico quale mi garantisce un maggior apporto di liquido e si comporta meglio sia a livello di aroma che di fumosità?

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gionnicammello ha scritto: ... CUT ...

In realtà fumo con un Origen Genesis,
... CUT ....

Ma allora insistiamo!!!! :devil

FUMO??? :mist :sgrat :fum

Scherzi a parte,
giusta la scelta della rondella.

Giustissima la voglia di fare prove.

L'opzione di utilizzare lo 0,30 con 1 Ω di resistenza ti fa utilizzare poco più di 5 cm (5,1) di filo.
La maggior superficie laterale però la sfrutti poco con la mesh dove resta più sottile l'impronta del filo essendo questa molto più rigida di wick o cotone.
Per questo non sono così sicuro che ti deriverà un grosso vantaggio da questo setup.
Non posso dire con certezza perchè, come ti ho detto sopra, ho sperimentato solo con wire sino a 0,22.
Credo però che possa valere la pena provare, al limite dovrai ridurre un po' il wattaggio: essendo "spesso" può darsi che la parte esterna non resti bagnata e tenda a surriscaldarsi.

Con i genesis infatti avevo trovato dei buoni setup con il ribbon, sottile e con un'ampia superficie di contatto.

Per quanto concerne la rope, va detto che l'apporto di liquido dipende dalla capillarità e la scelta, a mio avviso, va fatta tenedo presente la fluidità del liquido utilizzato.
con liquidi "normali" meglio, per me, la "7x19".
Avendo lo stesso numero di fili, in quella da 2 mm saranno più sottili, e saranno, a loro volta, più sottili i "canaletti" che si formano tra un filo e l'altro.
Da ciò discende che la rope da 2 mm sarà adatta a liquidi più fluidi, mentre quella da 2,5 a liquidi che lo siano meno.
Un po' lo stesso principio della mesh: più è fine più è adatta a liquidi fluidi e viceversa.

Ciao!

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Grazie mille ! Molto gentile:)
comunque uso liquidi 50% PG e 50% VG senza acqua e con 7mg/ml di nicotina.
Non so dirti se sono più o meno fluidi di altri:)
Ordinerò anche il ribbon 0,3*0,1 allora ... almeno chiudo il cerchio con le prove ..

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50% - 50% è una miscela già un pochino meno fluida della norma, ove per "norma" si consideri la "base standard" che è:
50 PG - 40 VG - 10 H2O.

Come rope, a questo punto, partirei con la 2,5 mm ... tanto per fare altre prove, avendo il materiale a disposizione c'è sempre tempo...

Ciao!

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Ottimo lavoro. Tornando al semplice mi imbatto nel seguente paradosso.
Se ho un atomizzatore VV, per semplicità lo schematizziamo come un circuito costituito da un generatore (batteria), un potenziometro, ed una resistenza (atom).
La resistenza è fissata diciamo 2,1 Ohm. Anche il generatore è fissato, poiché eroga Volt a 3,7. L'unico a variare è quindi la intensità di corrente e quindi la potenza e il calore.
Intanto non capisco come fa il potenziometro a posizionarsi su voltaggi superiori ai 3,7 della batteria. In realtà lo fa, teoricamente arriva fino a 6 Volt. Ipotizzo che in realtà la batteria continui ad erogare i suoi 3,7 Volt, ma aumenti l'intensità di corrente, come dire che la regolazione del voltaggio è in realtà una regolazione di corrente.
Anche la potenza in realtà non fa che regolare la corrente, ma poiché in funzione della corrente è la radice quadrata diciamo che un raddoppio della potenza, supponiamo da 4 a 8 produce una variazione di corrente da 2 a 2,8. mentre un raddoppio del voltaggio raddoppia la corrente e quindi quadruplica la potenza.
Però se la potenza è fissata supponiamo su 4 (che suppongo siano 4 Watt)
variare il voltaggio implica variare la potenza... Boh.
In realtà, sperimentalmente, credo che potenza e voltaggio non facciamo altro che variare l'intensità di corrente. Il voltaggio agisce in maniera direttamente proporzionale alla corrente (e quindi quadraticamente alla potenza) e per questo per variazioni decise si usa variare il voltaggio. La potenza invece è una sorta di regolazione "fine".
Tenendo fisso il valore di voltaggio, teoricamente a quello della batteria, si dovrebbe agire sul regolatore di potenza per mettere a punto la resa in termini di vapore.

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svaspossatto: la tua semplificazione in "generatore, potenziometro" non è corretta, il circuito ha un alimentatore "step up" che altro non è che un alternatore + trasformatore + raddrizzatore
Questo consente l'innalzamento della tensione rispetto a quella fornita dalla batteria.
La potenza erogata dalla batteria sarà quella assorbita dalla resistenza più quella assorbita dal circuito variatore.

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Sbagliati tutti e due, così ad occhio.;)
Dopo la batteria dovrebbero esserci un elevatore di tensione e un generatore PWM con relativo circuito di controllo.
L'uscita è un segnale alternato con forma d'onda rettangolare, ma diciamo che a noi interessa poco: quello che il BB ci indica (tensione o potenza che sia) è sempre relativo ai valori efficaci (*), vale a dire a valori che hanno lo stesso effetto sul carico di una corrente continua.

Quindi per quello che interessa a noi lo schema è semplicemente un generatore con attaccato un carico, a cui si applicano la Legge di Ohm (V=R*I), la Legge di Joule (P=V*I) e le relative formule derivate. Non complichiamoci la vita.;)
(*) Non ricordo quale BB consente di scegliere tra valori "RMS" e "mean": l'opzione da scegliere è "RMS", che indica i valori efficaci, vale a dire la radice quadrata della media dei quadrati dei valori istantanei (da cui Root Mean Square, RMS), altrimenti sballiamo tutti i nostri concetti. La Legge di Ohm non si applica ai valori "medi" di un segnale alternato. :)

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SteamRoby ha scritto: Non ricordo quale BB consente di scegliere tra valori "RMS" e "mean"
il Vamo V2

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Un saluto affettuoso aì teorici dello svapo :ok

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nacho76 ha scritto: Un saluto affettuoso aì teorici dello svapo :ok
Un saluto anche a Lei, maestro di tutti i "teorici".... e poi .... vai di smanettamenti vari!:fum

Dietro ad un teorico c'è sempre un praticone (anche se, qualche volta, da strapazzo... come quello che vedo sempre allo specchio)

Ciao!

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nacho, ben ritrovato!:)
La teoria è preziosa, se aiuta a gestire meglio la pratica e a godersi di più e più facilmente la vita. E come vedi, il vostro lavoro continua a rendere la vita più semplice a molti.;)

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Ok, la mia era una semplificazione massima, che poi ricorre alle 2 semplici leggi, Ohm e Joule.
Comunque funziona. Ho fatto varie prove sul VTR, e il voltaggio è una regolazione che aumenta al quadrato la potenza, mentre la potenza aumenta linearmente , ovvio.
Quindi ho tenuto i Volt fissi al minimo consentito, e ho agito sulla potenza.
Forse è un caso, forse non è corretto comunque la regolazione è migliore, e devo dire che ho trovato un giusto equilibrio sul VTR, tanto che non lo cambio più.
Ad esempio adesso la resistenza rilevata è 1.6 Ohm, Volt = 3.0 (il minimo) e Potenza = 7.0

Aumentare troppo la potenza, significa secondo me, "bruciare" l'aroma, oppure surriscaldare la resistenza, il che è lo stesso.
Troppa poca potenza ovviamente poco vapore e poco aroma. etc

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Mi spieghi come fai ad avere 1,6 Ohm, 3 V e 7 W?

P = V2/R = 32/1,6 = 5,6 W

[spoiler]che vuole anche dire:

I = V/R = 3/1,6 = 1,875 A

P = V * I = 3 * 1,875 = 5,6 W

[/spoiler]

oppure

V = radq (P*R) = radq (7*1,6) = 3,3 V


Ribadisco: falla semplice e non complicarti la vita.:)
Tra l'altro, occhio: tensioni, correnti e potenze non possono essere impostati indipendentemente una dall'altra, altrimenti la Legge di Ohm e la Legge di Joule vanno a farsi friggere.;)

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