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Europa: “Sulla sigaretta elettronica seguiamo le raccomandazioni dell’Oms”


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Si è appena concluso il webinar organizzato dalla Direzione Generale per la salute e la sicurezza alimentare sullo Europe’s Beating Cancer Plan, il Piano europeo contro il cancro presentato dalla Commissione europea il 3 febbraio scorso. L’evento era aperto al pubblico ed è stato subito chiaro che il mondo della riduzione del danno da fumo era ben rappresentato. Dopo il benvenuto di John Ryan, Direttore per la salute pubblica della Dg salute, è intervenuta la Commissaria Stella Kyriakides che ha introdotto il tema. È toccato poi a Matthias Schuppe, a capo della Taskforce del piano, addentrarsi in maniera più approfondita nei focus e nei contenuti dell’iniziativa europea. Non appena Schuppe ha menzionato l’obiettivo di raggiungere una tobacco-free generation entro il 2024, cioè di contenere il tasso dei fumatori nell’Unione sotto la soglia del 5%, nella chat dei partecipanti hanno cominciato a fioccare le domande, compresa la nostra.
generica.jpgA parte Rudolf Reibel della German Medical Association, che ha lamentato una mancata chiarezza sui nuovi prodotti, affermando che la sua associazione non considera la sigaretta elettronica una soluzione, tutti gli altri interventi chiedevano in pratica perché la riduzione del danno da fumo era stata esclusa dal piano e i suoi strumenti, di fatto, ulteriormente limitati. Domanda posta espressamente da Sigmagazine e da Michalina Wacław di Law for the People, mentre il professore Bernd Mayer, dell’Università austriaca di Graz, ha chiesto se con tobacco-free generation ci si riferisce ai “dannosi prodotti a combustione o a tutti i prodotti con nicotina, comprese le sigarette elettroniche che non contengono tabacco”. Norbert “Zillatron” Schmidt, in rappresentanza dell’associazione dei consumatori tedesca Ig-Ed, ha aggiunto che l’obiettivo potrebbe essere raggiunto sostituendo il fumo, cancerogeno, con modalità di assunzione della nicotina non cancerogene. “Spero che tutti qui sappiano – ha scritto – che la nicotina di per se non provoca il cancro”.
Hanno invece attirato l’attenzione su due esempi nazionali lo svedese Erik Atakan Befrits della rete internazionale dei consumatori Innco e John Dunne, direttore della britannica UK Vaping Industry Association. Il primo ha evidenziato che gli unici Stati che hanno una diminuzione del tasso di fumatori compatibile con l’obiettivo del 2024 sono quelli che hanno adottato la riduzione del danno: la Svezia con lo snus e Regno Unito, Norvegia e Islanda con la sigaretta elettronica e le bustine di nicotina. “Il vaping – ha aggiunto Dunne – aiuta i fumatori a smettere ed è del 95% meno dannoso del tabacco. Perché le e-cigarette non sono incluse nel piano? Lo svapo ci può portare a un mondo senza fumo molto più velocemente delle altre terapie sostitutive, aiuta i fumatori a smettere e, a sua volta, riduce i tassi di cancro”.
liquidi-generici-300x187.jpgA queste domande ha risposto in prima battuta John Ryan, spiegando che esistono dei rapporti dettagliati sui nuovi prodotti da parte della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Organizzazione mondiale di sanità e la Commissione europea opererà in questo ambito, combattendone l’uso. “Terremo però conto – ha aggiunto – delle posizioni dei singoli Stati e degli scienziati”. Posizioni riecheggiate nella risposta di Schuppe, che ha affermato che la Commissione condivide quanto sostenuto dall’Oms, cioè che gli strumenti per la riduzione del danno da fumo sono un rischio per la salute e che prenderanno in considerazione anche i pareri della comunità scientifica, citando il tanto contestato rapporto dello Scientific committee on health, environmental and emerging risks (Scheer), pubblicato lo scorso settembre.
Mentre nella chat si accendeva con botte, risposte e accuse variegate fra sostenitori delle sigarette elettroniche e altri prodotti rischio ridotto e proibizionisti, la chiosa giusta della giornata è stata formulata da Ángeles Muntadas-Prim Lafita, dell’associazione consumatori spagnola Anesvap. “È un grande peccato – ha commentato – che il piano sia così ostile alla riduzione del danno da fumo. Sarà un grande danno se l’Unione europea si limiterà a seguire le raccomandazioni della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Oms, rendendo le sigarette elettroniche meno accessibili e accettabili, perché non farà che perpetuare il fumo. A tutti noi stanno a cuore i minori, ma non si possono sacrificare la salute e la qualità della vita deglie adulti”.

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Articolo importato automaticamente da Sigmagazine

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