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Sigarette elettroniche, Philip Morris entra in Italia con Veev


45 messaggi in questa discussione

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Mercoledì 10 febbraio 2021: è il giorno in cui Philip Morris irrompe nel mercato italiano della sigaretta elettronica. Terminato il periodo di prova nel Regno Unito, la multinazionale ha deciso di distribuire e vendere la Veev anche in Italia. Inizialmente in tre città: Genova, Torino, Milano; quindi, gradualmente sul resto della penisola.
Veev è l’ultima novità del nostro portafoglio di prodotti senza combustione – spiega Gianluca Iannelli, direttore Marketing & Digital di Pmi Italia –  con cui entriamo anche in Italia nel mondo del vaping. Da anni abbiamo assunto l’impegno di trasformare il nostro settore costruendo un futuro senza fumo, offrendo ai fumatori adulti che non smettono valide alternative alle sigarette tradizionali. L’esperienza di Iqos, che in pochi anni è stato scelto da oltre un milione di fumatori in Italia, testimonia che l’obiettivo di rendere le sigarette un ricordo del passato è a portata di mano. VEEV-4.jpgMa per raggiungerlo è necessario continuare a sviluppare prodotti tecnologicamente avanzati, ampliando l’offerta dei prodotti senza combustione per venire incontro alle diverse esigenze dei consumatori“.
Ma cosa ha di diverso la nuova sigaretta elettronica rispetto alle decine di pod mod già presenti sul mercato? “Veev è un prodotto innovativo e semplice da usare. Il controllo digitale e intelligente del riscaldatore permette di rilevare quando i livelli di liquido sono bassi, spegnendo automaticamente il dispositivo, in modo da evitare il surriscaldamento e dunque il gusto di bruciato. Come sistema chiuso, Veev utilizza pod di ricarica appositamente progettati per prevenire manomissioni, prodotti nell’Unione Europea secondo elevati standard di qualità. Grazie all’app Veev dedicata, è possibile personalizzare l’esperienza fino a dieci diverse combinazioni, scegliendo la quantità di vapore generato e differenti profili di vibrazione. Sviluppi significativi in tecnologia, ricerca e innovazione, insieme a una profonda conoscenza dei consumatori, ci hanno permesso di sviluppare una e-cig con tecnologia innovativa. L’esclusiva tecnologia Veev Mesh, infatti, assicura un contatto costante tra il riscaldatore e il liquido, per offrire un’esperienza uniforme dall’inizio alla fine. La tecnologia di riscaldamento è stata concepita in Svizzera, supportata da oltre sei anni di ricerca e sviluppo, ed è costruita con processi totalmente automatizzati, per massimizzarne affidabilità e durata”.
Il dispositivo Veev ha un prezzo consigliato al pubblico di 25 euro, mentre quello della confezione contenente due Veev pod è di 9 euro. Il prezzo di lancio consigliato al pubblico per il Flavour Kit – contenente il dispositivo e due VEEV pod – è di 29 euro. Disponibile in cinque diversi colori: Velvet Grey, Brilliant Gold, Lucid Teal, Copper Rose, Marine Blue e i liquidi in tre diverse fragranze: Classic Auburn e Classic Blond a gusto tabacco, Classic Mint con note mentolate. “Ciascun Veev pod – spiega ancora Iannelli – contiene 1,5 ml di liquido, con un unico livello di nicotina presente, pari a 18 mg/ml (1,6%). Stimiamo che un Veev pod duri oltre due giorni, con una media di 400 tiri. La durata dell’esperienza dipende in ogni caso dalla frequenza e dalla modalità di utilizzo del dispositivo”.

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Veev è distribuita attraverso la rete vendita Puff Store a cui si aggiungeranno, a partire dal prossimo lunedì 14 febbraio, le tabaccherie; inoltre anche sui canali di e-commerce veev-vape.com e puffcigarette.com. “I negozi autorizzati alla vendita di sigarette elettroniche – conclude Iannelli – potranno decidere in autonomia di vendere Veev, ampliando la propria offerta ai clienti”.
Umberto Roccatti, amministratore delegato Puff, esprime viva soddisfazione per l’operazione commerciale condotta in porto: “Accogliamo con favore l’ingresso sul mercato delle sigarette elettroniche da parte di Philip Morris. Il vaping in Italia potrà contare su un player di assoluto spessore. Siamo altresì orgogliosi di essere parte attiva di questo progetto in cui la rete di negozi specializzati Puff si conferma leader in visibilità ed affidabilità verso i consumatori italiani“.

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L'articolo Sigarette elettroniche, Philip Morris entra in Italia con Veev proviene da Sigmagazine.

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Spero che dopo questa... inizi un nuovo capitolo per lo svapo... anche se non mi spiego tutto quello che ci hanno fatto fino ad ora...

Di sicuro c'è dietro un grossa politica di marketing... 

 

Stiamo a vedere, speriamo bene!

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Per chi ne volesse sapere qualcosa in più a dicembre 2020 ho avuto modo di provarla, testarla e dire la mia 

Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso e tutti voi per condividere con tutti noi la vostra chiave di lettura di questo prodottino Philip Morris. 

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7 ore fa, unikosvapo ha scritto:

Per chi ne volesse sapere qualcosa in più a dicembre 2020 ho avuto modo di provarla, testarla e dire la mia 

Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso e tutti voi per condividere con tutti noi la vostra chiave di lettura di questo prodottino Philip Morris. 

Ciao, ho solo una opposizione da fare (amichevole), premetto che lavoro per una multinazionale nell'area di amministrazione. Quindi so, personalmente, cosa significa cambiare tutto il sistema ed adeguarsi alle leggi che cambiano o i tempi stessi che evolvono.

Perché dice, che una legge che obbliga ad inserire il bluetooth nel device farebbe uscire molte aziende? 

Anzi, ribatto dicendo, che sono felice se lo fanno. Perché l'azienda si adegua al mercato e non resta ferma (per vivere ti adegui), inoltre c'è il competitor più influente di tutti sul mercato dove è possibile fare delle collaborazioni di livello internazionale e per qualsiasi azienda sarebbe da rincorrere, fornendo aiuti reciproci.

Cioè ogni novità non è un male. Chi non si adegua fallisce è la vita. 

Poi che il settore  dello svapo, non sa fare impresa è sotto gli occhi di tutti ed è uno dei piu inorganizato, quindi sarebbe da prendere al volo con una collaborazione.

Modificato da andreaz95
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7 ore fa, unikosvapo ha scritto:

Per chi ne volesse sapere qualcosa in più

complimenti perr la recensione :clapcome sono i consumi di questo sistema?

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37 minuti fa, incallito ha scritto:

complimenti perr la recensione :clapcome sono i consumi di questo sistema?

questo sistema non lo conosco,però guardando il video assomiglia molto alla one mini di puff che io uso ,ti dico che una cartuccia da 1.7 ml dura anche tre giorni a nicotina 16mg ,in quanto ti da un appagamento completo ,poi uno potrebbe fare qualche tiretto a 16 mg e poi usare un altro sistema a zero di nico ,complimenti a puff che dimostra di essere sempre sul pezzo ,cmq  questi sistemi ci permettono di calare drasticamente il consumo giornaliero ,che vi piaccia o non è cosi ,poi certo chi vende prodotti avrà problemi con le nuove normative ,io però ragiono da consumatore e in quanto tale cerco il sistema che mi  dia più affidabilità in termini di salute ,poi dietro c'è un bussiness come asseriscono in molti ,bene ,rispondo cosi ,perchè dietro alla vendita di altri sistemi di svapo non vi è un bussiness ehh ,a volte maggiore in quanto ti porta a spendere molto ma molto di più e a buttare molti prodotti oltre che usare liquidi .

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L'impressione è che non piaccia un sistema aperto e libero, e si faccia in modo che tutto il mercato cada in mano a pochi (e potenti).

Quanto costano queste ricariche? 

La durata non è tutto, perchè bisogna capire i costi. Fatto secondario rispetto alla salute, ma non superfluo.

Io svapo per star bene, ma risparmiare non mi fa schifo, ed anzi mi permette di continuare senza troppi sbattimenti nel "percorso" per smettere con tutto (anche se non so se ci riuscirò).

Oggi da svapatore di guancia, con 50€ ci vado avanti per più di un anno per le basi. Aggiungo aromi con un massimo di 10/15€ (aromi flavourart) e sono a posto.

Senza dimenticare la comodità di gestire la percentuale di nicotina come meglio credo (al momento sto sotto i 6), continuando ad abbassarla.

Boh, a me non piace proprio l'idea. Mi sembra un imposizione. "Se vuoi svapare, lo fai o lo farai come decido io".

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Praticamente un furto. Spenderei 10 volte quello che spendo oggi, svapando a meno nicotina. Per carità.

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10 minuti fa, Andrea7576 ha scritto:

Praticamente un furto.

la politica è come quella delle sigarette, ogni giorno il cliente deve lasciare i soldini come succedeva con i  tabacchi, è il prezzo da pagare per la semplicità e comodità d'uso come con le sigarette rispetto al tabacco da rollo o da pipa

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4 ore fa, peppy ha scritto:

questo sistema non lo conosco,però guardando il video assomiglia molto alla one mini di puff che io uso ,ti dico che una cartuccia da 1.7 ml dura anche tre giorni a nicotina 16mg ,in quanto ti da un appagamento completo ,poi uno potrebbe fare qualche tiretto a 16 mg e poi usare un altro sistema a zero di nico ,complimenti a puff che dimostra di essere sempre sul pezzo ,cmq  questi sistemi ci permettono di calare drasticamente il consumo giornaliero ,che vi piaccia o non è cosi ,poi certo chi vende prodotti avrà problemi con le nuove normative ,io però ragiono da consumatore e in quanto tale cerco il sistema che mi  dia più affidabilità in termini di salute ,poi dietro c'è un bussiness come asseriscono in molti ,bene ,rispondo cosi ,perchè dietro alla vendita di altri sistemi di svapo non vi è un bussiness ehh ,a volte maggiore in quanto ti porta a spendere molto ma molto di più e a buttare molti prodotti oltre che usare liquidi .

i soldi li spendi se vuoi tu.....io con circa  20/25 euro al mese di base e un paio di aromi  ci passo un mese e passa quindi sempre meglio dei 5 euro di sigarette al giorno. Ogni tanto spendo qualcosa per gusto di cambiare un atomizatore ma sto sempre in attivo ma di gran lunga . Quindi uno spende se ha voglia di spendere 

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Sarò un po' controcorrente ma la state vivendo male. Non c'è scritto da nessuna parte che questa pod sarà l'highlander dello svapo: ne resterà soltanto una! Questa, come altre, eh.

Su via, qui si parla di un prodotto non tanto innovativo ma, sicuramente, funzionale per chi si approccia allo svapo e vuole abbandonare le sigarette. Ha il controllo della temperatura per non bruciare la resistenza, una discreta autonomia, la praticità della pod precaricata (stavolta non a sali di nicotina); che altro volete di più? Non vi piace, non la comprate.

Il costo delle ricariche è quello di due pacchi di sigarette; al fumatore da pacchetto al giorno non cambia la vita in termini economici.

Poi, non so voi, ma da quando ho iniziato a svapare, altro che risparmio. Se parliamo di furto per due pod a 9€, la scimmia è meglio di Diabolik e Lupin messi insieme.

OMS deve spingere per salvaguardare la salute a livello mondiale; che poi si esprima solo su determinati ambiti e non su altri, lì, possiamo scrivere un'enciclopedia. Parlare di un complotto per favorire Philip Morris e la sua pod, però, mi pare un'esagerazione. Tanto più che non c'è monopolio di stato sui prodotti da svapo, quindi Philip Morris, con le pod, tira solo acqua al suo mulino. 

Solo a me disturba la possibilità di poter decidere "differenti profili di vibrazione"?

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10 minuti fa, Be0w0lf ha scritto:

Sarò un po' controcorrente ma la state vivendo male. Non c'è scritto da nessuna parte che questa pod sarà l'highlander dello svapo: ne resterà soltanto una! Questa, come altre, eh.

Sono d’accordo con te su molti punti, ma qui la questione è “arrivare a sistemi chiusi imposti” e tutte le strategie messe in atto sono abbastanza palesi: anch’io non vedo nessun disastro imminente, perché i sistemi aperti esisteranno sempre, arriveranno nuove tecnologie, nuovi canali e tutti noi saremo felici di continuare a svaparci il latakia albino delle colline del Peloponneso, però l’impatto sul mercato di massa sarà importante e non trascurabile...

Questo settore ha sicuramente bisogno di aziende serie ed evolute per crescere (il successo della Kiwi, per quanto sia una ridicola Iqos dello svapo, ne è un esempio) e senza arrivare al Santone dello schifo che publicizza Glo o a Puff che non aspettava altro che arrivasse Philipp Morris, alla fine ne potremmo giovare tutti nell’essere “legittimati” in quanto svapatori, che le questioni risparmio o meno sono direttamente proporzionali al proprio grado di malattia legata ad un semplice vizio, che sia fumo o svapo o grattaevinci o alcol o altro, mentre invece il minore grado di nocività in termini salutistici è la sola cosa che può tenerci a galla...

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1 minuto fa, ottoplus73 ha scritto:

..io con circa  20/25 euro al mese di base e un paio di aromi 

uso un cosmo kit, e in un mese spendo 5-7 euro tra liquidi e testine nautilus,

concorde con  @Be0w0lf penso che questo sistema sia da vedere in un'ottica di chi vuole fare la transizione da tabacco a vapore, senza arrabattarsi con cambi e inizializzazioni coil, refill etc

Questo è semplice ben venga, come costi gestione è nella media attuale delle pod distribuite nei tabacchi come Juul o Blu

 curioso video contrario alla Veev 

 

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3 minuti fa, incallito ha scritto:

uso un cosmo kit, e in un mese spendo 5-7 euro tra liquidi e testine nautilus,

concorde con  @Be0w0lf penso che questo sistema sia da vedere in un'ottica di chi vuole fare la transizione da tabacco a vapore, senza arrabattarsi con cambi e inizializzazioni coil, refill etc

Questo è semplice ben venga, come costi gestione è nella media attuale delle pod distribuite nei tabacchi come Juul o Blu

 curioso video contrario alla Veev 

 

Ma anche con una just fog q16 non hai tanti grattacapichi....testina liquido e svapi. Cmq concordo sia con te ,che con @peppy che qualsiasi cosa inerente allo svapo che allontani dalle sigarette e' solo ben accetta, un po meno se chi lo fa e' lo stesso che mette i bastoni fra le ruote agli altri...e ci siamo capiti

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1 ora fa, ottoplus73 ha scritto:

Ma anche con una just fog q16 non hai tanti grattacapichi....testina liquido e svapi. Cmq concordo sia con te ,che con @peppy che qualsiasi cosa inerente allo svapo che allontani dalle sigarette e' solo ben accetta, un po meno se chi lo fa e' lo stesso che mette i bastoni fra le ruote agli altri...e ci siamo capiti

E' sull'ultima frase che mi preoccupo.

PM entra in questo settore solo per essere un'alternativa?

Io non credo. Non si muovono per avere la loro fetta nell'orticello.

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1 minuto fa, Andrea7576 ha scritto:

E' sull'ultima frase che mi preoccupo.

PM entra in questo settore solo per essere un'alternativa?

Io non credo. Non si muovono per avere la loro fetta nell'orticello.

infatii, io non lodero' mai chi fino a ieri ha fatto di tutto per rovinare lo svapo 

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32 minuti fa, ottoplus73 ha scritto:

Ma anche con una just fog q16 non hai tanti grattacapichi.

lo ho usato per 1 anno nella mia prima esperienza svpo,  diverse perdite e bevute liquidi a 18, poca resa e durata breve testine, questa pod ha certamente migliore resa aromatica e zero perdite

36 minuti fa, Andrea7576 ha scritto:

Non si muovono per avere la loro fetta nell'orticello

infatti, hanno capito che il futuro è elettronico, e stanno investendo miliardi in tale senso, vedasi "appena" 500 milioni per la fabbrica Iqos a bologna

https://www.pmi.com/markets/switzerland/it/chi-siamo/messaggio-del-nostro-ceo

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2 ore fa, Be0w0lf ha scritto:

Sarò un po' controcorrente ma la state vivendo male. Non c'è scritto da nessuna parte che questa pod sarà l'highlander dello svapo: ne resterà soltanto una! Questa, come altre, eh.

Su via, qui si parla di un prodotto non tanto innovativo ma, sicuramente, funzionale per chi si approccia allo svapo e vuole abbandonare le sigarette. Ha il controllo della temperatura per non bruciare la resistenza, una discreta autonomia, la praticità della pod precaricata (stavolta non a sali di nicotina); che altro volete di più? Non vi piace, non la comprate.

Il costo delle ricariche è quello di due pacchi di sigarette; al fumatore da pacchetto al giorno non cambia la vita in termini economici.

Poi, non so voi, ma da quando ho iniziato a svapare, altro che risparmio. Se parliamo di furto per due pod a 9€, la scimmia è meglio di Diabolik e Lupin messi insieme.

OMS deve spingere per salvaguardare la salute a livello mondiale; che poi si esprima solo su determinati ambiti e non su altri, lì, possiamo scrivere un'enciclopedia. Parlare di un complotto per favorire Philip Morris e la sua pod, però, mi pare un'esagerazione. Tanto più che non c'è monopolio di stato sui prodotti da svapo, quindi Philip Morris, con le pod, tira solo acqua al suo mulino. 

Solo a me disturba la possibilità di poter decidere "differenti profili di vibrazione"?

Scusa,  ma non sono d'accordo. Se non vi piace non ve la comprate mi sta bene nel momento in cui cui esiste una concorrenza leale o che io possa scegliere a parità condizioni e tassazione per tutti i sistemi a rischio ridotto. PM e BAT non mi pare proprio facciano così. Prima ti tolgono le alternative,  e poi ti propina quello che vuole lei. Tu dici che i sistemi aperti esisteranno sempre? Ne sei sicuro? Io no. Credi che la situazione rimanga questa? E allora perché BAT si ê offerta di sovvenzionare l'Italia post covid? Per altruismo? Cosa vuole in cambio? A dicembre abbiamo avuto la prima risposta. Liquidi triplicati. 

 

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prima di tutto non ce bisogno di spendere una cifra...una pico 25 con un atom rigenerabile o da guacia o polmone ti basta e avanza per svapare invece di spendere 9 euro di testine e non so quanto per  questa ca..ta di prodotto. Secondaria cosa se dici che oms ci tiene alla salute delle persone la stai facendo propio di fuori , perche' se ci teneva veramente ,aboliva le sigarette e avrebbe aiutato lo svapo .

Modificato da ottoplus73

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2 ore fa, Deide_lx ha scritto:

però l’impatto sul mercato di massa sarà importante e non trascurabile...

Dipende da che punto di vista lo guardi. Mettiti nei panni di un negoziante di sigarette elettroniche: se il cliente medio gli lascia in negozio 20 euro al mese, non arriva a fine mese. Se poi ha tutti clienti come @incallito, fallisce presto presto. 😜 Scherzi a parte, un sistema a pod precaricate, che magari funziona davvero bene, ti apre un commercio più stabile e sensibilizza le masse. Metti anche in conto che con l'introduzione della "prevalenza", volenti o nolenti, i negozianti dovranno aggrapparsi a queste nuove proposte.

Se, invece, devo fare un discorso più mirato, è ovvio che agendo in questo modo ti stai tirando addosso l'ira di chi, fino a oggi, ha fatto le cose in totale libertà pur rimanendo nel giusto. Noi siamo state le cavie del settore; esiste grazie a noi. Anche a me girano, e non poco. Però mi consolo pensando che per vendere la pod, Philip Morris dovrà pur pubblicizzarla; dovrà dire che è meglio della m***a che ha venduto fino a ieri, se vuole davvero rientrare dell'investimento fatto. Sarà il risvolto della medaglia.

@Abbath Doom Occulta ho iniziato buttando le mani avanti: sono stato io il primo a dire che era un pensiero controcorrente; sapevo già che qualcuno non sarebbe stato d'accordo. 😜 Comunque, giusto per puntualizzare, il mio intervento era limitato al solo contenuto dell'articolo: una nuova pod di PM. Tutto quello che va oltre, sono altri ragionamenti che esulano dal contenuto dell'articolo e sui quali sono state sollevate perplessità che ho trovato (personalmente) slegate dall'argomento. La libera concorrenza e la personalizzazione, ovviamente, sono un plus per il settore; lungi da me dire il contrario, visto che non compro una testina da 3 anni e uso solo rigenerabili. Sarei il primo svapatore a "morire" se mi togliessero i rigenerabili.

@ottoplus73 leggi meglio: "OMS deve spingere per salvaguardare la salute a livello mondiale; che poi si esprima solo su determinati ambiti e non su altri, lì, possiamo scrivere un'enciclopedia.". Abbiamo detto esattamente la stessa cosa. La prossima volta sarò più chiaro nell'esprimere il concetto. Errore mio. 😉

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23 minuti fa, Be0w0lf ha scritto:

Se poi ha tutti clienti come @incallito, fallisce presto presto. 😜

😂 sono esente da scimmie avendole sacrificate al tabacco, sono bastati 2-3 pak di bionde o brune per oltre 30 anni, quindi zero svapo ossessivo compulsivo, idem dicasi per gli acquisti, dove sono insensibile ai richiami scimmieschi, ora il vapore  deve essere un piacere e non più una schiavitù come il tabacco, quindi non spendo cifre fuori dal mondo, 10 ml mi fanno una settimana (uso una mesh quindi consumo parecchio), non è l'hardware che tiene liberi dal tabacco, ma è la volontà accompagnata da un dispositivo semplice e funzionante, e se questo Veev funziona ben venga, poi gli utenti sceglieranno altri hardware e altri aromi, ma intanto si spera smettno con le velenose, che è l'obbiettivo principale

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Non capisco chi stia così tranquillo dopo questa notizia.

Gli indizi sono molti, dalla prevalenza, all'aumento della tassazione, alle prove di PM in UK con questo sistema chiuso, al probabile futuro ban degli aromi.

E allora vi chiedo, come fate a stare tranquilli?

Se dovessero effettivamente abolire i sistemi aperti (e non intendo domani, siate più elastici suvvia) e "costringerci" a comprare poi precaricate ad un fottio di soldi, mbe lo svapo può considerarsi morto. E non venitemi a dire che con lo svapo si spende di più, perché se vi comprate atom ogni 2 giorni e provate liquidi in base a quante mutande vi cambiate in una settimana, è una vostra SCELTA (che non discuto sia ben chiaro, ognuno con i propri soldi ci fa ciò che vuole).

Ma se mi vedo costretto a comprare ricariche per un valore di 4 euro al giorno, perde tutto di senso, perche viene meno il libero mercato.

Vedremo innanzitutto se il ban vedrà la luce. Se si, possiamo iniziare ad entrare nel tunnel.

Carino poi il "piano ANTICANCRO" dell'OMS, in cui basterebbe semplicemente vietare la vendita delle sigarette. Ma va bene, in fondo ci mangiano in molti con il cancro.

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