Il Cecchino

Vapore secco e vapore umido


26 messaggi in questa discussione

Non ho mai capito l'espressione "vapore secco". Sarà che la considero una contraddizione, sarà che in alcuni casi 'secco' viene usato impropriamente per conferire un "gusto" al vapore piuttosto che per descriverne la rarefazione o l'alta temperatura... in ogni caso la trovo una definizione poco utile e che si può prestare a molti fraintendimenti.

Provando diversi atom ho notato una produzione più o meno abbondante di vapore che risulta più o meno denso a seconda di quanta aria passi dall'airflow... ma un vapore 'secco' non l'ho mai sperimentato.

Nonostante tutto, vedo che nessuno ha mai sollevato obiezioni, quindi deduco si tratti di un problema esclusivamente mio. Dico bene? 

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25 minuti fa, Il Cecchino ha scritto:

quindi deduco si tratti di un problema esclusivamente mio. Dico bene? 

No, siamo almeno in due.

Però non lo considero un problema ma semplicemente una definizione impropria, come hai già detto tu.

Oppure, chissà, forse non abbiamo rigenerato bene?!?:umpf:muro:

Sono curioso di leggere altri pareri.

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Io svapo solo Black Cavendish (di varie marche) su vari atom e noto, x esempio che sullo Skyline è più "grasso" che sul kayfun...e questa mia definizione leggendo le varie discussioni corrisponde all'umido ...forse x come la intendo io corrisponde a più cremoso o denso... Boh, forse me la meno e basta 😀

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52 minuti fa, Il Cecchino ha scritto:

Non ho mai capito l'espressione "vapore secco". Sarà che la considero una contraddizione, sarà che in alcuni casi 'secco' viene usato impropriamente per conferire un "gusto" al vapore piuttosto che per descriverne la rarefazione o l'alta temperatura... in ogni caso la trovo una definizione poco utile e che si può prestare a molti fraintendimenti.

Provando diversi atom ho notato una produzione più o meno abbondante di vapore che risulta più o meno denso a seconda di quanta aria passi dall'airflow... ma un vapore 'secco' non l'ho mai sperimentato.

Nonostante tutto, vedo che nessuno ha mai sollevato obiezioni, quindi deduco si tratti di un problema esclusivamente mio. Dico bene? 

Non so dirti come capire se si tratti di vapore secco o umido quello prodotto nello svapo, ma negli usi industriali si distinguono diverse tipologie di vapore

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io l ho sempre inteso, come secco quello poco denso e hittoso ,mentre umido quello piu corposo e meno "fastidioso" , per intenderci con gli atom da guancia quello che possono fare ad esempio un expromizer v3 per il secco e un vampire per l'umido .

ma mi unisco a voi perche il dubbio rimane.

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3 minuti fa, ginepraio ha scritto:

io l ho sempre inteso, come secco quello poco denso e hittoso ,mentre umido quello piu corposo e meno "fastidioso" , per intenderci con gli atom da guancia quello che possono fare ad esempio un expromizer v3 per il secco e un vampire per l'umido .

ma mi unisco a voi perche il dubbio rimane.

ok, questa e' un'altra prospettiva rispetto alla mia, ma ci sta. Forse sbagliavo a dire che la mia versione fosse "comunemente accettata". Teniamoci lontani dal definire cio' che non si puo' definire ;)

Modificato da Euler
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Adesso, Euler ha scritto:

ok, questa e' un'altra prospettiva rispetto alla mia, ma ci sta. Forse sbagliavo a dire che la mia versione fosse "comunemente accettata". Teniamoci lontano da cio' che non si puo' definire ;)

a dirti la verita' sono sempre stato dubbioso proprio dell interpretazione che ne ho dato , la tua mi sembra gia piu interessante 👍

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3 minuti fa, Rici ha scritto:

Nel link c'è una spiegazione sulla tipologia di vapore, purtroppo non riesco a copiare parte del testo.

https://www.cleaningcommunity.net/il-vapore/

OK, ma non mi sembra si adatti molto al nostro caso.

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7 minuti fa, Rici ha scritto:

Nel link c'è una spiegazione sulla tipologia di vapore, purtroppo non riesco a copiare parte del testo.

https://www.cleaningcommunity.net/il-vapore/

 

Cita

 

TIPI DI VAPORE

  1. VAPORE SATURO = È il vapore che si trova ancora in presenza del liquido che l’ha prodotto.
  2. VAPORE SATURO UMIDO = È il tipo di vapore che si usa più comunemente. Viene così denominato perché è miscelato con una parte di acqua ancora allo stato liquido. (Le percentuali della miscela vapore/acqua sono individuate dal titolo del vapore. Es.: titolo 90% = 10% di massa liquida e 90% di massa vapore)
  3. VAPORE SATURO SECCO = Si ottiene questo tipo di vapore quando si riesce a far evaporare completamente la parte liquida contenuta nel vapore saturo umido.
  4. VAPORE SURRISCALDATO = Dopo che l’acqua si è tutta vaporizzata, proseguendo nella somministrazione del calore, la temperatura riprende ad aumentare e, superato il valore della temperatura critica, si ottiene il vapore surriscaldato. Il vapore surriscaldato si espande seguendo approssimativamente le leggi dei gas ideali.

 

 

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Ecco io quindi come al solito ho capito il contrario 🤣

Il vapore che piace a me è quello che quando espiri rimane compatto, forma la nuvoletta stile Fantozzi, se vuoi farlo scomparire alla svelta devi “tagliarlo” con la mano e quello rimane lì, non si scompone. È quel vapore che dopo che hai tirato ti fa piacere ti rimanga in bocca, è come se ti accarezzasse il palato e lo senti fisicamente che è lì. Questo credevo fosse il vapore secco, invece credo che voi intendiate umido questa tipologia di vapore.

La situazione inversa è quella in cui il vapore quando esce dalla bocca sembra quasi all’ultimo stato gassoso, esce e si disperde, è come se si potesse scorgere l’evidente frammentarietà delle molecole. Questo vapore è quello che secondo me usciva dalle varie ego, CE4 e 5, ecc...è quello che ancora esce dagli atom entry level ed io credevo che fosse conseguenza, oltre che della maggior presenza di PG o acqua, anche del vapore prodotto all’interno della campana/tank e dell’aria che circola. Per me è l’esatto vapore che produce una coil spompa, una coil prefatta sul finire, una coil troppo bagnata che galleggia nel suo deck. Questo è quello che io intendevo vapore umido, ma deduco sia quello che voi chiamate secco. La grande differenza secondo me si è manifestata nello svapo tra una ego e un phantom: ricordate il vapore che usciva da una ego-C e quello che usciva dal phantom?

Per fare un esempio alla buona è la differenza tra il vapore che si forma in bagno mentre fate la doccia e il vapore/fumo che fa una bistecchiera quando ci stai quocendo una bella costata: nel primo caso come apri la finestra il vapore se ne va, nel secondo è molto più stantio e “fa fatica” ad uscire.

Modificato da santee

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@santee ho capito che intendi. Questa e' una "definizione" piu' vicina al tipo di vapore vero e proprio, la sua composizione (VG,PG,H2O) e la modalita' di svapo (subhom e via dicendo). Io invece lo riferivo piu' alla percezione gustativa. Non si tratta ci capirci o no, direi piuttosto che la "definizione vapore secco/umido" lascia il tempo che trova. Non e' un problema solo di @Il Cecchino 😁

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Come già detto, penso che sia necessario capire a cosa attribuire il concetto di "secco". Se è relativo alle caratteristiche del vapore, e che si contrappone a umido,  direi che non ci sono dubbi, mentre, come spesso accade, lo si attribuisce a una sensazione gustativa allora diventa difficile.

Spesso viene usato per definire un qualcosa di "non dolce", ma non penso sia propriamente corretto come uso del termine.

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2 ore fa, Il Cecchino ha scritto:

Non ho mai capito l'espressione "vapore secco". Sarà che la considero una contraddizione, sarà che in alcuni casi 'secco' viene usato impropriamente per conferire un "gusto" al vapore piuttosto che per descriverne la rarefazione o l'alta temperatura... in ogni caso la trovo una definizione poco utile e che si può prestare a molti fraintendimenti.

Provando diversi atom ho notato una produzione più o meno abbondante di vapore che risulta più o meno denso a seconda di quanta aria passi dall'airflow... ma un vapore 'secco' non l'ho mai sperimentato.

Nonostante tutto, vedo che nessuno ha mai sollevato obiezioni, quindi deduco si tratti di un problema esclusivamente mio. Dico bene? 

sarà (anche erroneamente) che si è abusato di alcuni termini per far intendere qualcosa che "visualizzava" la nostra mente, però ricordo bene quando anni fa, in alcune discussioni (altri lidi),  per definire secco o umido usavo (e mi sembra non solo io) come termine di paragone  due atom rigenerabili (il K.L.P  per  il secco e il Magoo per umido/grasso), certo, forse non era e non è corretto però in molti casi rendeva l'idea, come penso anche per atom attuali.

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Per me vapore grasso, umido, pannoso, chiamatelo come volete = gusto dolce. Invece vapore secco, asciutto, tagliente = gusto non dolce, restituisce quello che è, senza "contraffazioni".

Ma non sono sicuro.

Ma è il vg ragazzi, infatti è quello che dà densità  al vapore, la fumositá grassa.

Modificato da delrin
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17 minuti fa, delrin ha scritto:

Per me vapore grasso, umido, pannoso, chiamatelo come volete = gusto dolce. Invece vapore secco, asciutto, tagliente = gusto non dolce, restituisce quello che è, senza "contraffazioni".

Ma non sono sicuro.

Ma è il vg ragazzi, infatti è quello che dà densità  al vapore, la fumositá grassa.

Anche secondo me, il VG ha la sua importanza ma lo stesso identico liquido può risultare diverso se svapato in diversi atom.

Qui si sta discutendo sulla secchezza che lascia in bocca (che a sto punto dipende anche dall’aroma, non solo dall’atom...).

Allora facciamo finta che vapore secco = vodka e vapore grasso = rum  😂, la vodka secca tutto e risciacqua la bocca, ti lascia proprio una secchezza che berresti un bicchier d’acqua, il rum invece ti pervade il palato, è rotondo in bocca e rimane per lungo tempo...

Modificato da santee

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Appunto, ci sono atom che "incoraggiano" il vg. Infatti chi passa a atomizzatori equilibrati, parla di deserto, di tagli, etc. Ma è solo un taglio al vg

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Il 20/2/2019 alle 22:50 , HCgirl ha scritto:

E si scoprì che ognuno aveva la sua definizione di "secco" e tutti pensavano che la propria fosse quella universalmente accettata!

Hai colto il problema principale... e senza un significato che sia "comune" a tutti diventa molto difficile farsi comprendere. 

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43 minuti fa, HCgirl ha scritto:

Guardando il tutto sotto questa prospettiva, forse troppo approssimata, mi sembra anche che tutti (o quasi) siano in accordo nel classificare, seppur indirettamente, gli stessi atomizzatori nelle stesse categorie (vapore secco o grasso), a prescindere dalla propria definizione dell'aggettivo.
 

vero, se la mettiamo ai numeri sarò sicuramente così però quando faccio alcuni test in compagnia ad amici con diversi atom e stesso liquido e con 5/6, avvolte sette parametri (es: secco-dolce- amaro-hit-definizione dell'aroma- presenza della aromatizzazione,etc..) su questi parametri le nostre opinioni collimano quasi sempre, quel "quasi" è perché avvolte vengono fuori delle eccezioni, avvolte sono sul secco, avvolte sul dolce, avvolte sulla definizione dell'aroma.

Mai sull'hit 🙂

però non è solo questioni di atom, sto provando 5 provini di Oriental LT fatti con basi diverse ma con stessa composizione di VG/PG/H2o e nicotina, con due atom di ugual modello settati in modo speculare, e qui seppur più lieve tra una comparazione tra due atom diversi anche la definizione secco dal mio punto di vista cambia in base alla marca della base.

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16 minuti fa, Rici ha scritto:

vero, se la mettiamo ai numeri sarò sicuramente così però quando faccio alcuni test in compagnia ad amici con diversi atom e stesso liquido e con 5/6, avvolte sette parametri (es: secco-dolce- amaro-hit-definizione dell'aroma- presenza della aromatizzazione,etc..) su questi parametri le nostre opinioni collimano quasi sempre, quel "quasi" è perché avvolte vengono fuori delle eccezioni, avvolte sono sul secco, avvolte sul dolce, avvolte sulla definizione dell'aroma.

Mai sull'hit 🙂

però non è solo questioni di atom, sto provando 5 provini di Oriental LT fatti con basi diverse ma con stessa composizione di VG/PG/H2o e nicotina, con due atom di ugual modello settati in modo speculare, e qui seppur più lieve tra una comparazione tra due atom diversi anche la definizione secco dal mio punto di vista cambia in base alla marca della base.

Vero, verissimo, però se metto lo stesso liquido, diciamo la stessa balkan mixture che sto svapando oggi, su un kav7 e su un dvarw, quindi tenendo ferma la variabile vg uguale per entrambi, la restituzione che viene fuori è diversa, non tanto per le note che vengono comunque fuori in entrambi, quanto proprio per il tipo di feedback che mi lasciano in bocca: il ka è morbido, vellutato, il dvarw è graffiante, e con questo dopo 5 o 6 puff sento proprio la necessità di bere un sorso di acqua perché mi lascia proprio la sensazione di secchezza in bocca, da qui definisco, magari sbagliando, il ka più grasso ed il dvarw più secco, almeno in base alle sensazioni che mi restituiscono.

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1 ora fa, HCgirl ha scritto:

a prescindere dalla propria definizione dell'aggettivo.

Salve

secondo me accade, come in un altro thread dove si è cercato di stilare un glossario accettato per gli aromi, perché ci si avventura nel senso delle parole. A partire dal mio mestiere, essenzialmente fatto di parole, pongo un'osservazione e cioè che il senso delle parole è costituito o si costituisce dallo stile. 

Cosa potrebbe essere per lo svapo, lo stile? Potremmo pensare, oltre che a gusti personali e doti percettive, agli ingredienti che usiamo per svapare - il VG citato da @delrin, per esempio. - quanto ne usi e in che proporzione un vaper lo addizioni alle sue basi; oppure dagli aromi, dal tipo di coil ecc. Così uno Spica, il mio adorato atom, non è secco allo stesso modo di come lo sarebbe per Tizio, tuttavia è secco, perché il senso della parole che ho attribuito a secco è che smorzi il dolce del VG prevalente nel mio stile di svapo. Non è un significato, poiché secco non è il contrario di dolce. Secco per noi è un'altra cosa: un senso sottointeso, una percezione determinata da diversi fattori.

La riflessione, scusate, mi viene da un'esperienza con un atom che mi hanno consigliato e che per la maggior parte era secco ma io ho trovato addolcente del vapore.

In conclusione, la conclusione non è solo la più ovvia ossia che gli atom andrebbero solo provati, e tutto il resto può al massimo servire da guida, ma che secco è universalmente accettato più che altro per una sorta di condizionamento o nella migliori delle ipotesi da un accordo comune teso a semplificare la comunicazione fra noi. Dacché il @Il Cecchino non ha un problema. Lo hanno i vapers tutti nei confronti di una lingua stupenda, l'italiano, che deve, come per altri settori, assestarsi e forse coniare nuove parole; cosa per altro naturale perché le lingue evolvono.

Saluti a tutti

Modificato da renata1
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