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“Basta bufale scientifiche sulle sigarette elettroniche”


9 messaggi in questa discussione

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Se da un lato il vapagismo sembra rivivere un nuovo rinascimento, dall’altro c’è chi ancora tenta di remare contro senza esclusione di colpi. E’ un po’ quello che sta accadendo in queste ultime settimane in cui abbiamo assistito al trend delle bufale scientifiche con una proliferazione di notizie su nuovi studi riguardo i possibili danni respiratori derivanti dall’uso di sigarette elettroniche.
In un nuovo studio pubblicato sulla rivista Drug and Alcohol Dependence condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università delle Hawaii si allude al rischio di contrarre malattia cronica ostruttiva del polmone (BPCO) e asma per gli utilizzatori di sigaretta elettronica. Secondo gli autori, infatti, la comparsa di BPCO sarebbe tre volte più frequente in chi usa la e-cig rispetto a chi non la usa. Ma la conclusione, probabilmente affrettata, alla quale sono arrivati gli autori non ha trovato accordo tra i più autorevoli scienziati del settore. Saranno vere?
siegel-300x177.pngLo scienziato Michael Siegel, docente della Boston University School of Public Health e membro del Comitato Scientifico Internazionale per la Ricerca sulle e-cig fondato dalla Lega Italiana Anti Fumo, in uno dei suoi recenti articoli su Tobacco Analysis, ha spiegato che la dimensione del campione usato per le analisi dello studio hawaiano è decisamente insoddisfacente: “Il dato shock di questo studio è che viene evidenziata un’associazione significativa di uso di sigaretta elettronica con BPCO tra i non fumatori, ma non tra i fumatori”. E per Siegel “questo ridicolo è ridicolo dato che è assodato che il fumo di sigaretta è un fattore di rischio primario per BPCO. Inoltre la dimensione su cui viene disegnata la conclusione – scrive – è talmente bassa che l’analisi è del tutto inaffidabile”.
polosa-300x182.jpgPeraltro, aggiunge oggi il professor Riccardo Polosa direttore del CoEHAR – Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania: “Anche ammettendo un simile grado di pericolosità tra e-cigarettes e sigarette convenzionali, è fantasioso pensare che si possa sviluppare una BPCO in una arco di tempo così breve. Per un fumatore devono trascorrere mediamente 30-40 anni prima di sviluppare una BPCO. Sono preoccupato per i colleghi epidemiologici dello studio perché sembra che non abbiano chiari i concetti più elementari della fisiopatologia respiratoria”. Se lo studio capitanato dal dott. Wills fosse realistico, aggiunge Polosa: “Oggi dovremmo avere un piccolo esercito in più di pazienti affetti da BPCO e cosi non è”.
Come interpretare correttamente questi risultati?
È noto che i fumatori che passano dalle sigarette convenzionali alle elettroniche possono avvertire alcuni sintomi come irritazione della gola e tosse secca riferibili a irritazioni dell’apparato respiratorio – ha aggiunto Polosa – si tratta di sintomi che spariscono con l’utilizzo regolare di elettroniche proprio a testimoniare che il tratto respiratorio umano crea risposte difensive quando viene esposto a stimoli aspecifici. Quindi lo studio hawaiano dimostra semplicemente la stranota associazione tra iniziazione allo svapo e tosse secca irritativa, ma non BPCO”.
L’aspetto più inquietante della vicenda sta nel fatto che la diffusione di queste bufale serve solo ad allontanare potenziali fumatori dalla possibilità di provare soluzioni più sicure e meno dannose.

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E' sempre divertente il modo in cui un ricercatore ne smentisce un altro :ghgh:

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Bah magari hanno ragione i vari studi, se io mi accendo una sigaretta elettronica inalo sostanze molto più pericolose. Certo se il tip è in acciaio e il tank in vetro ci metto molto di più ad accenderla 😂😂😂😂😂😂😂😂😂

se i test sono fatti così li trovo attendibili.  Magari hanno usato anche un accendino elettronico 🤪

p.s.

sto scherzando non mi prendere sul serio eh e non fatelo a casa. 😂

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Mah. Io dopo due anni e rotti che svapo ammetto di essere un po' preoccupato. Io non conosco e non intendo approfondire le varie lobby del tabacco o quant'altro ma quello che so per certo è che ogni volta che viene messa in giro una voce o una notizia un minimo di verità c'è sempre. Sta a vedere in quale percentuale. Il fatto è che moltissimi di noi hanno accantonato le bionde per lo svapo, ma questa è la strada giusta? Svapare è bello dà piacere e gusto ma una volta "disintossicati" non sarebbe meglio piantare tutto? Non so che fare e nel dubbio sto dalla parte che CREDO faccia meno male ma non vorrei in futuro accorgermi di aver preso la via sbagliata. Scusate lo sfogo.

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È l’abuso che fa male non l’uso.... tantissime cose fanno male in dosi eccessive

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@Wilky se può rassicurarti molti studi sono concordi sul fatto che lo svapo sia meno dannoso del fumo classico, quindi sul fatto che tra i due mali con lo svapo tu abbia scelto il minore puoi stare tranquillo.

17 minuti fa, Wilky ha scritto:

ma una volta "disintossicati" non sarebbe meglio piantare tutto?

Anche questo penso sia indubbio, insomma è normale che respirare solo aria sia la cosa più sicura in assoluto, e studi approfonditi ed ampi sui danni dello svapo a lungo termine ancora non ce ne sono, semplicemente perché lo svapo non esiste da abbastanza tempo. Quindi si, superata la dipendenza, se sei preoccupato per la tua salute, e questa preoccupazione supera il piacere che ti da lo svapo, la cosa migliore è smettere del del tutto e perfetto così.
Io invece penso che anche quando sarò a nicotina 0, ogni tanto qualche sbuffata me la farò visto che mi piace il gusto del tabacco, sarà uno dei piccoli piaceri della vita come un alcolico ogni tanto, il sigaro a capodanno dei non fumatori e così via :ghgh:

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7 minuti fa, Luca-94 ha scritto:

@Wilky se può rassicurarti molti studi sono concordi sul fatto che lo svapo sia meno dannoso del fumo classico, quindi sul fatto che tra i due mali con lo svapo tu abbia scelto il minore puoi stare tranquillo.

Anche questo penso sia indubbio, insomma è normale che respirare solo aria sia la cosa più sicura in assoluto, e studi approfonditi ed ampi sui danni dello svapo a lungo termine ancora non ce ne sono, semplicemente perché lo svapo non esiste da abbastanza tempo. Quindi si, superata la dipendenza, se sei preoccupato per la tua salute, e questa preoccupazione supera il piacere che ti da lo svapo, la cosa migliore è smettere del del tutto e perfetto così.
Io invece penso che anche quando sarò a nicotina 0, ogni tanto qualche sbuffata me la farò visto che mi piace il gusto del tabacco, sarà uno dei piccoli piaceri della vita come un alcolico ogni tanto, il sigaro a capodanno dei non fumatori e così via :ghgh:

5 minuti fa, Luca-94 ha scritto:

Lo so e anche la mia intenzione è la stessa che hai tu, anche perché se riuscissi a smettere in tutto lo avrei già fatto, ma come detto un po' di preoccupazione c'è.

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Cmq concordo con chi dice che se respirare aria sarebbe meglio. Poi i vari studi che ho letto in questi anni da varie università contro la sigaretta elettronica, non spiegano mai in dettaglio i le varie trasformazioni fisico chimiche che possono succedere con lo svapo. Parlano sempre dicendo che può far male alle vie respiratorie, una persino al DNA, ecc ecc prendendo poi sempre in considerazione la nicotina. Ma lo sappiamo che la nicotina fa male, ma con lo svapo in maniera molto minore anzi nulla(per chi svapa a 0 o poco piu)  rispetto al tabacco. E poi io prendo sempre come esempio alcuni stati, in cui lo svapo è entrato nel piano nazionale della sanità. 

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Il mio parere che mi porto dietro da almeno due anni ciòe da quando ho iniziato è che svapando ho un esposizione ad un  fattore di rischio per le varie malattie diverso a quello a cui mi sono esposto per 16 anni con le bionde, l indice di questo fattore si rischio al momento non è certo ma é certo che ci sono questi fattori di rischio. sembrerebbe possibile più che altro per l apparato cardiocircolatorio, ma quello che a me interessa e non è stato ancora fatto e chissà quando lo faranno  è uno studio epimediologico serio  e decennale sui questi aspetti  e poi paragonare tali indici di rischio con l esposizione alle bionde tutto qua, ma forse quando sarò vecchio lo scoprirò (se arriverò ad essere vecchio). 

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