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Digiflavor siren v2 22/24mm


3.667 messaggi in questa discussione

35 minuti fa, Marc3D ha scritto:

Allora, confermo quello che hai scritto. Ho lavorato bene il pezzo di cotone, scegliendone uno uniforme; il kendo gold tende ad avere delle fibre non tanto resistenti. Bisogna fare attenzione a non metterne troppo. Ma se lavorato a dovere diventa spumoso e compatto. Altro aspetto è assicurarsi che sia ben imbevuto di liquido prima di chiudere il campana e tank del Siren. Aiutarsi anche con il beccuccio della boccetta di liquido per fare in modo che il cotone si imbeva nella maniera corretta. Appena messe due gocce sulla coil aspettare una decina di secondi e poi dare un'attivazione molto breve. Il liquido sulla coil verrà quasi risucchiato dal cotone, poi procedere mettendone altro.

Questa mattina, quando ho riacceso la box con il Siren sopra, di solito fa lo scoppiettio della coil fredda, con il kendo nessuno problema da questo punto di vista. 

Ulteriore aspetto interessante del kendo gold è che non addolcisce il liquido rimanendo più neutro rispetto ad altri cotoni come il cotton bacon, cotton candy, canna cotton.

Fine OT cotoni su Siren V2.:D

Non credo che sia off-topic, Anzi! Penso che sia un argomento determinante per il siren. In questo modo diventa un tank pressoché perfetto👍👌

In ogni caso io al contrario lo lavoro pochissimo, infatti le fibre rimangono molto compatte e all'inizio fanno fatica ad assorbire il liquido. Inoltre ne metto il più possibile in modo che l'alimentazione sia limitata al massimo. Comunque mi fa piacere che tu abbia trovato la tua quadra per l'alimentazione.

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11 minuti fa, dueller ha scritto:

Non credo che sia off-topic, Anzi! Penso che sia un argomento determinante per il siren. In questo modo diventa un tank pressoché perfetto👍👌

In ogni caso io al contrario lo lavoro pochissimo, infatti le fibre rimangono molto compatte e all'inizio fanno fatica ad assorbire il liquido. Inoltre ne metto il più possibile in modo che l'alimentazione sia limitata al massimo. Comunque mi fa piacere che tu abbia trovato la tua quadra per l'alimentazione.

Intendevo "lavoralo" nel senso che più è un pezzo compatto e meglio rende.:D

Infatti, nel caso non lo fosse, tra i due palmi della mano (non so come cavolo dirlo per non scendere nel ridicolo....) lo ricomponi arrotolandolo, modello accensione del fuoco con bastoncino di legno. Diventa quasi impermeabile. Se non fai attenzione, quando versi il liquido, fa un effetto tessuto impermeabile. Comunque tu hai precisato meglio.:ok

Modificato da Marc3D

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9 ore fa, Marc3D ha scritto:

Intendevo "lavoralo" nel senso che più è un pezzo compatto e meglio rende.:D

Infatti, nel caso non lo fosse, tra i due palmi della mano (non so come cavolo dirlo per non scendere nel ridicolo....) lo ricomponi arrotolandolo, modello accensione del fuoco con bastoncino di legno. Diventa quasi impermeabile. Se non fai attenzione, quando versi il liquido, fa un effetto tessuto impermeabile. Comunque tu hai precisato meglio.:ok

Esatto! Infatti bagnandolo all'inizio il liquido non viene neanche assorbito Ma gli scivola sopra... Quella è la strada giusta...👍

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Ciao a tutti! 
Ho da tempo un enorme dubbio sulle rigenerazioni in acciaio, nonostante l'utilizzo dei configuratori come steam engine e similari. 
Io utilizzo normalmente il kanthal, 28 o 26 gauge per il tiro di guancia mediamente arioso (foro dell'aria più grande o 3 forellini piccoli), rigenerazione su punta da 2,5 e 6 spire. 
Tantissimi mi consigliano però l'acciaio per una questione di resa aromatica, per l'atossicità del materiale e per la "reattività" . 
Ho il 28 gauge della UD di 316L. Ho fatto 7 spire sulla solita punta da 2,5, valore della coil 0.70. 
Come da configuratore imposto i W in modo che ci si aggiri su un Heat Flux di 0.25, ovvero 17,5W e 3,5V. 
L'acciaio però ha una particolarità.. Cambiando la sua resistività con il calore, al momento del "fire", non tiene 3,5V ma sale a 3,8V. Questo cambia l'heat flux? O cambiando la resistenza i W rimangono uguali e l'heat flux non ne risente? Devo abbassare i W in modo che il fire mantenga gli originari 3,5V? 
Aiutatemi, please. 
Quando uso l'acciaio, perdo la cognizione di come si dovrebbe fare..

@SalsaVida

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Modificato da Spider77
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10 minuti fa, SalsaVida ha scritto:

Ciao a tutti! 
Ho da tempo un enorme dubbio sulle rigenerazioni in acciaio, nonostante l'utilizzo dei configuratori come steam engine e similari. 
Io utilizzo normalmente il kanthal, 28 o 26 gauge per il tiro di guancia mediamente arioso (foro dell'aria più grande o 3 forellini piccoli), rigenerazione su punta da 2,5 e 6 spire. 
Tantissimi mi consigliano però l'acciaio per una questione di resa aromatica, per l'atossicità del materiale e per la "reattività" . 
Ho il 28 gauge della UD di 316L. Ho fatto 7 spire sulla solita punta da 2,5, valore della coil 0.70. 
Come da configuratore imposto i W in modo che ci si aggiri su un Heat Flux di 0.25, ovvero 17,5W e 3,5V. 
L'acciaio però ha una particolarità.. Cambiando la sua resistività con il calore, al momento del "fire", non tiene 3,5V ma sale a 3,8V. Questo cambia l'heat flux? O cambiando la resistenza i W rimangono uguali e l'heat flux non ne risente? Devo abbassare i W in modo che il fire mantenga gli originari 3,5V? 
Aiutatemi, please. 
Quando uso l'acciaio, perdo la cognizione di come si dovrebbe fare.. 

mah ,la resistenza la puoi bloccare in modo che non si sballi il valore e cmq tra 3.5 volt e 3.8 volt non è mica la fine del mondo ,però aspettiamo qualcuno più addentrato in ciò ,poi davvero tu noti sta differenza aromatica tra il kantal e acciaio ,io noo ,però sai com'è nello svapo è come al governo oggi vale una cosa domani ...........:ghgh:

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Io non faccio la resistenza in acciaio perchè mi friggerebbe l'aroma e mi scalderebbe troppo l'atom. Per una buona reattività uso il Ni80. A dire il vero la resistenza in acciaio non la sopporto bene nemmeno nel dripper. Siam proprio tutti diversi....

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9 minuti fa, peppy ha scritto:

mah ,la resistenza la puoi bloccare in modo che non si sballi il valore e cmq tra 3.5 volt e 3.8 volt non è mica la fine del mondo ,però aspettiamo qualcuno più addentrato in ciò ,poi davvero tu noti sta differenza aromatica tra il kantal e acciaio ,io noo ,però sai com'è nello svapo è come al governo oggi vale una cosa domani ...........:ghgh:

Ma in realtà, come resa aromatica anche per me cambia davvero poco.. Però che l'acciaio sia un materiale più "pulito" è vero.. E poi.. Voglio imparare a prescindere come utilizzare il tutto.. 

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5 minuti fa, SalsaVida ha scritto:

Ma in realtà, come resa aromatica anche per me cambia davvero poco.. Però che l'acciaio sia un materiale più "pulito" è vero.. E poi.. Voglio imparare a prescindere come utilizzare il tutto.. 

secondo me acciaio ti serve per fare coil più aggressive in modo  da scendere con gli ohm e avere più watt ,perfetta per cremosi e fruttati ,più pulito ,beh puoi passare il kantal con un batuffolo di cotone e alcol ,mah poi sai con le catramose il filtro hai voglia come era impestato cmq sperimenta e facci sapere .@stelubi ti ha dato una buona dritta il ni80 ,poi su quella macchina cabrio è uno spettacolo :)

Modificato da peppy
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4 minuti fa, peppy ha scritto:

sperimenta e facci sapere

   @SalsaVida, sì vorrei seguire questo post, sono curiosa. 

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Ogni dritta è ben accetta e sperimenterò quanto più posso.. Ma aspetto sempre di capire bene il rapporto tra, volt watt ed Heat Flux (W\mm2) che pare essere quello più importante... Ok che abbiamo migliorato infinitamente rispendo a carta ed accendino ma... una volta che siamo in salute facciamolo bene xD 

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7 minuti fa, SalsaVida ha scritto:

Ogni dritta è ben accetta e sperimenterò quanto più posso.. Ma aspetto sempre di capire bene il rapporto tra, volt watt ed Heat Flux (W\mm2) che pare essere quello più importante... Ok che abbiamo migliorato infinitamente rispendo a carta ed accendino ma... una volta che siamo in salute facciamolo bene xD 

Allora dovresti essere al corrente del grado di purezza dell'acciaio che non è tutto uguale. Non parlo di classificazione tra chirurgico ed alimentare, ma proprio di marche e lotti: ne ho alcuni dalla Cina che ho dovuto buttare, hai voglia a pulirli. E te ne accorgi anche dai valori resistivi, che sono sballati perché tu usi i calcolatori che hanno i parametri ideali, non quelli tarocchi di un filo scadente. 

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7 minuti fa, Scabros ha scritto:

Allora dovresti essere al corrente del grado di purezza dell'acciaio che non è tutto uguale. Non parlo di classificazione tra chirurgico ed alimentare, ma proprio di marche e lotti: ne ho alcuni dalla Cina che ho dovuto buttare, hai voglia a pulirli. E te ne accorgi anche dai valori resistivi, che sono sballati perché tu usi i calcolatori che hanno i parametri ideali, non quelli tarocchi di un filo scadente. 

Facendo un minimo di dry burn, a bassissimo vattaggio, gli oli di lavorazione evaporano.. certo, si può fare di meglio rispetto ad UD e non lo metto in dubbio...

Per il momento la resistenza di 0.70 è in linea con il calcolatore che mi dice 0.69.

Il fatto sta tra resistenza a freddo ed a caldo.. che fa cambiare i V pure sulla pico 25 che per sua natura ha la resistenza bloccata.. ed il rapporto di tutto questo con l'heat flux.. 

I negozi in città quando parlo di heat flux e calcolatori mi guardano come un alieno..

Modificato da SalsaVida

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3 minuti fa, SalsaVida ha scritto:

Facendo un minimo di dry burn, a bassissimo vattaggio, gli oli di lavorazione evaporano.. certo, si può fare di meglio rispetto ad UD e non lo metto in dubbio...

Per il momento la resistenza di 0.70 è in linea con il calcolatore che mi dice 0.69.

Il fatto sta tra resistenza a freddo ed a caldo.. che fa cambiare i V pure sulla pico 25 che per sua natura ha la resistenza bloccata.. ed il rapporto di tutto questo con l'heat flux.. 

I negozi in città quando parlo di heat flux e calcolatori mi guardano come un alieno..

A me hanno sempre patlayo della deformazione della coil a seconda del calore, anche in kantal

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7 minuti fa, stelubi ha scritto:

A me hanno sempre patlayo della deformazione della coil a seconda del calore, anche in kantal

Che la coil si possa deformare è un conto.. ma io kanthal non cambia resistività.. dimostrazione ne è che non può essere usato in TC, proprio perché il controllo temperatura si basa sul cambio di resistività.. mentre l'acciaio si.. 

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25 minuti fa, SalsaVida ha scritto:

Facendo un minimo di dry burn, a bassissimo vattaggio, gli oli di lavorazione evaporano.. certo, si può fare di meglio rispetto ad UD e non lo metto in dubbio...

Per il momento la resistenza di 0.70 è in linea con il calcolatore che mi dice 0.69.

Il fatto sta tra resistenza a freddo ed a caldo.. che fa cambiare i V pure sulla pico 25 che per sua natura ha la resistenza bloccata.. ed il rapporto di tutto questo con l'heat flux.. 

I negozi in città quando parlo di heat flux e calcolatori mi guardano come un alieno..

Non parlo dei residui, ma della qualità intrinseca dell'acciaio usato. Comunque piccoli sbalzi nell'ordine di 0.05 possono capitare anche per la precisione della box, non è che si deformi abnormemente l'acciaio, ma a coil irrorata e filo caldo può capitare. 

Il discorso heatflux è un capitolo a parte, i pareri non sono unanimi. Un parametro tipo sono 200 mw per mm2, ma fa tanto il sistema, il liquido, la geometria della coil e la percezione personale dell'aroma, non è la Bibbia. 

Modificato da Scabros

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Vi dico la mia, che può essere anche una boiata, ma utilizzando io rigenerazioni in acciaio molto spesso, non capisco perché si vorrebbe usare il Variwatt... Acciaio, NiFe e gli altri materiali reattivi andrebbero usati in TC e quindi te ne freghi del discorso heatflux.

Che poi il tema dell heatflux riguarda di più i dripper poiché il punto di aspirazione è a contatto o comunque molto vicino alla coil, mentre su un Tank spesso le coil sono ben più distanti e quindi la conformazione della campana e del camino fino al driptip fanno in modo che il vapore cambi temperatura.

 

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8 minuti fa, Haran 76 ha scritto:

Vi dico la mia, che può essere anche una boiata, ma utilizzando io rigenerazioni in acciaio molto spesso, non capisco perché si vorrebbe usare il Variwatt... Acciaio, NiFe e gli altri materiali reattivi andrebbero usati in TC e quindi te ne freghi del discorso heatflux.

Che poi il tema dell heatflux riguarda di più i dripper poiché il punto di aspirazione è a contatto o comunque molto vicino alla coil, mentre su un Tank spesso le coil sono ben più distanti e quindi la conformazione della campana e del camino fino al driptip fanno in modo che il vapore cambi temperatura.

 

Finalmente una discussione dove si può imparare qualcosa 👏 Ora la mia domanda è: ipotizza su un tank di avere un heatflux eccessivo, seppure la temperatura del vapore si raffreddi quanto arriva a te, ma se fosse eccessivo, non comprometterebbe la resa alla fonte, stressando filo e cotone ed apportando variazioni alle caratteristiche del liquido? 

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33 minuti fa, Scabros ha scritto:

Non parlo dei residui, ma della qualità intrinseca dell'acciaio usato. Comunque piccoli sbalzi nell'ordine di 0.05 possono capitare anche per la precisione della box, non è che si deformi abnormemente l'acciaio, ma a coil irrorata e filo caldo può capitare. 

Il discorso heatflux è un capitolo a parte, i pareri non sono unanimi. Un parametro tipo sono 200 mw per mm2, ma fa tanto il sistema, il liquido, la geometria della coil e la percezione personale dell'aroma, non è la Bibbia. 

200 a mio parere sono davvero pochi per un tiro caldo come va sui tabaccosi.. Tant'è ad esempio che nello speed (che ha pure una campana piccola) utilizzato in meccanico, la coil classica sono 6 spire su punta da 2 di kanthal 28 gauge.. che portano la coil a lavorare intorno i 300 mW\mm2. 
Io, nel dubbio, imposto i W in modo che si aggirino sui 250. 
Ma bisognerebbe essere astrofisici penso per conoscere con precisione il flusso d'aria di ogni atom.. 

A me quello che "preoccupa" non sono le distorsioni dell'aroma per le quali basta il gusto personale.. Ma lo stress di filo e cotone con eventuale rilascio di sostanze nocive.. Per questo mi sto sbattendo nel cercare di capire come vada gestito.. 
 

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10 minuti fa, SalsaVida ha scritto:

200 a mio parere sono davvero pochi per un tiro caldo come va sui tabaccosi.. Tant'è ad esempio che nello speed (che ha pure una campana piccola) utilizzato in meccanico, la coil classica sono 6 spire su punta da 2 di kanthal 28 gauge.. che portano la coil a lavorare intorno i 300 mW\mm2. 
Io, nel dubbio, imposto i W in modo che si aggirino sui 250. 
Ma bisognerebbe essere astrofisici penso per conoscere con precisione il flusso d'aria di ogni atom.. 

A me quello che "preoccupa" non sono le distorsioni dell'aroma per le quali basta il gusto personale.. Ma lo stress di filo e cotone con eventuale rilascio di sostanze nocive.. Per questo mi sto sbattendo nel cercare di capire come vada gestito.. 
 

Sullo Speed 6 spire non puoi averle, sono 5,5 e comunque il 28 gauge non é il filo più usato né indicato, in genere si va di 29. Ad ogni modo, il kanthal 28 awg ha una temperatura di esercizio che si spinge fino ai 1400 gradi, mi sembra improbabile rilasci sostanze prima dei 400, temperature che non toccherai. 

Se cerchi nel forum, se ne scrisse in passato. 

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11 minuti fa, Scabros ha scritto:

Sullo Speed 6 spire non puoi averle, sono 5,5 e comunque il 28 gauge non é il filo più usato né indicato, in genere si va di 29. Ad ogni modo, il kanthal 28 awg ha una temperatura di esercizio che si spinge fino ai 1400 gradi, mi sembra improbabile rilasci sostanze prima dei 400, temperature che non toccherai. 

Se cerchi nel forum, se ne scrisse in passato. 

E sull'acciaio? Non c'è qualche tabella dove si possono trovare le temperature di esercizio per ogni filo e i relativi heat flux così da non raggiungere i limiti? 

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Secondo il mio personalissimo punto di vista parlare di controllo della temperatura utilizzando dei tank dove il cotone è continuamente irrorato ha poco senso. Il controllo di temperatura nasce per non fare le cosiddette steccate e non permettere al cotone di bruciare, una volta che il liquido è svanito dalla coil, perché abbiamo dimenticato di squonkare.

Certo potremmo parlare della sicurezza che al di sotto di determinate temperature, di solito sotto i 230 °C, siamo al sicuro dal non svaparci il cotone combusto e di evitare il formarsi di sostanze dannose date dall'elevata temperatura raggiunta dalla coil.

Linko questo post molto interessante, anche se un po' datato:

Inoltre con meno componenti è costruito l'atomizzatore tanto meglio il controllo della temperatura e le letture della coil saranno precise.

Questa è la mia minima conoscenza. Se ho detto cose non corrette fatemelo sapere perché il confronto è basilare su queste cose.

Rispondendo a @SalsaVida anche io ho provato il controllo di temperatura con il Siren V2 e con acciaio 316L 28ga, 7 spire su punta da 2.5mm, su circuito Eleaf. Ma non c'era modo di farlo andare a dovere. Presa una box con circuito DNA 75 e caricata la curva per l'acciaio 316L è stata tutta un'altra storia. Adesso imposto la temperatura a massimo 230 °C ed i Watt attorno a 16W con una coil in acciaio 28ga, 7 spire su punta da 2.25mm, 0.74ohm. Una volta che la coil raggiunge i 230° inizia a tagliare l'erogazione e sono sicuro al 100% di svapare senza che vengano prodotte sostanze nocive, dovute alle alte temperature che una coil può raggiungere, specie se in acciaio, e di non steccare se mai il cotone andasse in secca. Ritengo che se si vuole usare il TC in maniera corretta bisogna avere gli strumenti o meglio i circuiti adatti. Altrimenti si svapa tranquillamente in VW, con le giuste impostazioni e si vive sereni. :)  

Modificato da Marc3D
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Il 12/5/2018 alle 22:05 , Marc3D ha scritto:

@edgarabito

Io trovo che un ottimo filo complesso per il Siren V2, specie in inverno, sia il Vandy Vape Superfine MTL Fused Clapton Ni80, 30ga x 2 + 38ga. Fai una resistenza di 5 spire su punta da 2.5mm.

Ottimo consiglio direi! Sul 22mm ho sempre fatto una classica 5x2.5 di ka1 28ga, svapo tranquillo e piacevole sui 12-13W, niente da dire. Con la build di @Marc3D a 15W hit raddoppiato a dir poco, aroma del mata fina sempre ben presente. Adesso aspetto di vedere la durata della coil, ma di sicuro più dell'altra dovrebbe durare

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6 ore fa, Scabros ha scritto:

Finalmente una discussione dove si può imparare qualcosa 1f44f.png Ora la mia domanda è: ipotizza su un tank di avere un heatflux eccessivo, seppure la temperatura del vapore si raffreddi quanto arriva a te, ma se fosse eccessivo, non comprometterebbe la resa alla fonte, stressando filo e cotone ed apportando variazioni alle caratteristiche del liquido? 

Per avere un heatflux eccessivo vuol dire mandare troppa potenza alla coil, basta abbassare i Watt e sei dentro, per questo dico che con materiali reattivi bisogna sfruttarne questa peculiarità, ovvero andare in controllo della temperatura e lasciar fare al (buon) circuito tutta la fase di calcolo e taglio erogazione.

Lo stress sul filo imho è irrilevante, non so quanti cicli termici possa sopportare prima di comprometterne le caratteristiche, il cotone te ne accorgi subito o dopo pochi tiro che stai spingendo eccessivamente, il liquido è sottoposto ad un cambio di stato e quindi a shock termico, non vari le caratteristiche ma la densità e velocità di vaporizzazione.

Just my 2 cents

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Inviato (modificato)

Ciao, 

ho delle coil prefatte, ma i piedini sono messi in maniera tale che la coil viene rovesciata verso i fori dell’aria (cioè i piedini passano sopra la coil anzichè sotto)...è possibile utilizzarle anche così? 

 

Modificato da edgarabito

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