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Skyvape

Regno unito: "medici ed infermieri riluttanti a consigliare le e-cig ai malati di cancro"


9 messaggi in questa discussione

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medico_ok.jpg

Secondo un nuovo studio il 29% degli operatori sanitari non consiglierebbe le sigarette elettroniche ai pazienti oncologici che già fumano, secondo una ricerca presentata alla CNRI Cancer Conference 2018.

Gli organismi sanitari, tra cui la Public Health England e il Royal College of Physicians, hanno dato sostegno all'uso delle sigarette elettroniche come alternativa meno dannosa alle sigarette tradizionali ma in un nuovo studio presentato al CNRI i ricercatori affermano che i risultati ottenuti evidenziano la necessità di una guida ed una formazione più chiara per gli operatori sanitari in merito all'approvazione dei dispositivi come alternativa al fumo per i malati di cancro che non riescono a smettere.

Lo studio, presentato dalla dott.ssa "Jo Brett", Faculty of Health and Life Sciences dell'Università Oxford Brookes, nel Regno Unito commenta:

"Il fumo è un fattore di rischio ben definito per molti tumori comuni ed è la principale causa evitabile di cancro al mondo. I problemi causati dal fumo continuano dopo una diagnosi di cancro, aumentando il rischio di complicazioni del trattamento, recidiva del cancro e lo sviluppo di un secondo tumore primario, portando ad un aumento del rischio di morte, quindi è vitale che questi pazienti siano incoraggiati a smettere di fumare. Le sigarette elettroniche sono ora la possibilità più popolare per smettere di fumare nel Regno Unito, ma si sa poco sulle conoscenze e l'atteggiamento dei professionisti della salute nei confronti delle sigarette elettroniche e sul fatto che approvino l'uso di sigarette elettroniche con pazienti oncologici".
 

Lo studio si è basato su delle interviste effettuate a 506 professionisti del settore sanitario di tutto il Regno Unito (103 medici generici, 102 oncologi, 100 chirurghi, 103 infermieri generici e 99 infermieri specializzati nel cancro) ai quali è stata chiesta la conoscenza delle sigarette elettroniche e se raccomandassero ai pazienti, affetti da cancro che fumavano, l'uso di questi dispositivi e/o le loro politiche ospedaliere o pratiche sugli strumenti di riduzione.

Complessivamente, il 29% ha dichiarato che non consiglierebbe le sigarette elettroniche ai malati di cancro che fumano. Più della metà degli intervistati ha dichiarato di non conoscere abbastanza questo settore per fare raccomandazioni ai pazienti. Un quarto non sapeva se le effettivamente le sigarette elettroniche fossero meno dannose del fumo.

Il 46% ha dichiarato che il proprio ospedale, o clinica, non aveva indicazioni su quale consiglio dare ai pazienti sull'uso di tale dispositivo, con un ulteriore 45% che affermava di non sapere se esistesse una guida.
Jo-Brett.jpg

La dottoressa Brett ha aggiunto:

"Questi risultati suggeriscono che manca una chiara politica sulle sigarette elettroniche a livello locale e suggeriscono anche una mancanza di consapevolezza delle prove esistenti e della politica nazionale sulle sigarette elettroniche tra medici e infermieri, con una mancanza di tempo e una formazione inadeguata sulla cessazione del fumo in generale, e in particolare sulle sigarette elettroniche. Dare ai pazienti un chiaro messaggio che possono ridurre i danni passando dal fumo all'utilizzo di ecig può aiutarli a ridurre o smettere di fumare tabacco, aiutando i pazienti riducendo il rischio di recidiva, un secondo tumore primario o altre complicazioni."

Linda Bauld, professore di sanità pubblica presso l'Università di Edimburgo e membro del comitato scientifico della NCRI Cancer Conference, che non è stata coinvolta nella ricerca ha affermato:

"Studi come questo sono preziosi perché fanno luce sull'applicazione delle prove nel mondo reale e mostrano come viene tradotto nella pratica. Anche se abbiamo prove per dimostrare che le sigarette elettroniche sono un'alternativa sostanzialmente meno dannosa per i malati di cancro che fumano, questa indagine mette in evidenza che non tutti gli operatori sanitari lo sanno."
https://www.skyvape.it/vape/index.php/news-dal-mondo/25-salute-nel-mondo/1481-regno-unito-medici-ed-infermieri?fbclid=IwAR0BNzGV4vcettNDdHudGY_2C0PldNkNRtUT8EuvKS9BttOJ_BZdK9lfsX8

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Confesso che ho letto due volte ma non ho colto il senso di questo articolo.

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5 minuti fa, pierlu78 ha scritto:

Confesso che ho letto due volte ma non ho colto il senso di questo articolo.

Condivido, è privo di contenuti.

Riassumendo il 29% degli operatori sanitari britannici consiglierebbe di continuare a fumare ai malati di cancro e che mancano di aggiornamento in merito alla sigaretta elettronica. 

Mah...

 

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1 ora fa, Checco90 ha scritto:

Condivido, è privo di contenuti.

Riassumendo il 29% degli operatori sanitari britannici consiglierebbe di continuare a fumare ai malati di cancro e che mancano di aggiornamento in merito alla sigaretta elettronica. 

Mah...

 

si, è quello che avevo dedotto, ma mi sembrava veramente troppo poco per essere il core di un articolo!

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Non credo sia privo di contenuti, lo studio evidenzia semplicemente che i medici e gli infermieri britannici non consigliano la sigaretta elettronica in quanto non ne conoscono essenzialmente gli studi o non hanno delle linee guida da poter usare per proporla ai pazienti malati di cancro.. Non credo ci sia molto da capire. Poi se vogliamo leggere tra le righe...

 

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L'articolo è chiaro:sisi:: evidenzia tramite lo studio effettuato, la diffidenza (o la difficoltà) dei medici a proporre l'e-cig come alternativa al fumo, e come soluzione si propone di informare meglio la categoria e di emanare delle linee guida che permettano di promuovere l'uso di questa alternativa al fumo.

Una cosa però mi lascia dubbioso🤔: è legittimo emanare delle linee guida per medici, che promuovano l'utilizzo di un dispositivo che non è medico? E poi, quale dispositivo dovrebbe proporre il medico? Magari al mio medico piacciono i tubi e il sub-ohm :devil e conosce solo quello (sto esagerando) e così da malato🤒 mi trasforma in una vittima da deflagrazione👻, perché magari io non so a quanto posso spingere in mech:hum:, in altre parole: sappiamo tutti le infinite forme e declinazioni che può assumere l'oggetto e-cig, quindi contestualmente alle linee guida andrebbe prodotto un dispositivo medico reperibile in farmacia che permetta un primo passo verso questo mondo.. insomma, la vedo lunga.. 

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58 minuti fa, Skyvape ha scritto:

Non credo sia privo di contenuti, lo studio evidenzia semplicemente che i medici e gli infermieri britannici non consigliano la sigaretta elettronica in quanto non ne conoscono essenzialmente gli studi o non hanno delle linee guida da poter usare per proporla ai pazienti malati di cancro.. Non credo ci sia molto da capire. Poi se vogliamo leggere tra le righe...

 

Del resto in UK non hanno internet e delle leggi vietano di informarsi. Come fanno ad essere aggiornati sugli studi..

Pazzesco.

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Leggendo l'articolo, si evidenzia che la reluttanza è riferita a chi è malato (sfortunatamente) di cancro, e no di chi vuole smettere di fumare. C'è una lieve differenza. Magari c'è  la paura di consigliare qualcosa(ecig)  a chi è GIÀ MALATO, magari non essendo nemmeno informato. Io per lo meno lo intendo così. 

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In effetti non è proprio un articolo.... 

L idea che mi sono fatto è che è un resoconto dello studio effettuato a campione su gli operatori i quali  sono a contatto con questi malati che sono tra i primi a poter giovare di eventuali minor rischi (riduzione del danno) passando dalle bionde alle  ecig e qui nasce diciamo un appello un appunto sul fatto che gli operatori che sono a contatto a questi pazienti non sanno quasi niente sulle ecig che non hanno protocolli o linee guida da poter seguire e questo è grave essendo loro medici e infermieri che sono a contatto con i malati di tumore, quindi deduco che sarebbe auspicabile che la sanità UK si muova in merito per formare informare e decidere protocolli, linee guida da dare agli operatori che in primis combattono ed aiutano chi soffre di cancro. 

Bho io l ho letta così, ma ovviamente saranno parole al vento. 

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