TTTommm

Scheda degustazione tabacchi organici


213 messaggi in questa discussione

Seguo con molto interesse! Grazie ragazzi

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ragazzi seguo con interesse, ma datemi il tempo di leggere, perché scrivete veramente tanto. Premesso che è solo la mia opinione e che non sono un esperto come voi, in linea di massima farei una scheda abbastanza sintetica per sperimentare questa metodologia, implementandola in un secondo momento se dovesse decollare

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bella @TTTommm mi era scappato questo bellissimo 3d...bravissimo come sempre. Anche io nel mio piccolo nn sono e nn ho le capacità richieste per questo lavoro ma provero lo stesso appena possibile a dare il mio piccolo contributo ;)

 

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ecco leggendovi vengono fuori le cose...per esempio io nel Virginia Queen c'ho sentito elementi estranei al tabacco, non so cosa fossero, mi sembravano appunto aromatizzazioni cremose. In questo caso come ci comportiamo? Mi si dà del matto (in senso buono) e si classifica il tabacco come "cremoso" oppure lo si fa rientrare nella categoria aromatizzati? Chi decide? Immagino la maggioranza :ok

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Bravissimi @TTTommm  @marcogg e gli altri collaboratori in questo thread che mi prendo il tempo di studiare. Vorrei farvi notare l'esperienza di quello sugli Rta del @Il Faro dove inizialmente le valutazioni erano limitate a un voto e poi si sono espanse in valutazioni più articolate sugli atoms. A me pare che questo ci indichi due necessità: quella dell'utente di approfondire il perché  del voto e quella del bisogno di articolare un voto per renderlo comprensibile. Immagino che per gli aromi,  così influenzati dalla percezione personale ma anche dal hardware usato, la necessità si accresca in maniera esponenziale. Come rispondere a ciò? Non lo so, ecco perché  devo studiare e volevo condividere con voi questa riflessione. Considerando che stabilire la sintesi potrebbe originari dei falsi  assecondare l'approfondimento genererebbe un romanzo più che una guida a schede. Niente di grave: se uno scrive  qualcuno deve leggere, direte voi; ma a quel punto saremmo tornati alle fantasiose descrizioni che ci disorientano, benché apprezziamo le doti poetiche degli autori.

Nel frattempo :clap a tutti voi

Modificato da renata1
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Vi leggero spesso complimenti  :ok

Modificato da Il_Puma

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Ho letto gli interventi che mi precedono. Per esempio, Virgin Queen per me non è cremoso. Cremosi sono gli aromi merendina; io direi vellutato. Siamo entrati nel labirinto del senso delle parole, che non è il significato, influenzato, nel nostro caso, da una parte tecnica ossia l'atom, sensoriale ossia le condizioni delle nostre papille, e culturale -perdonate  il termine - ossia la nostra sensibilità al senso delle parole. Auguri a tutti noi 😀

:ciao

Modificato da renata1

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interessante..

non ho letto bene tutto il thread

ma si potrebbe anche scegliere un atom di riferimento, con una coil di riferimento ed una diluizione di riferimento per poter stabilire il grado di zozzeria di un aroma.

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@TTTommm ma questa è una cosa meravigliosa amico mio!

Considerate che sono in ufficio e tra una cosa e l'altra leggo e scrivo. Non ho avuto modo di analizzare bene le schede che avete indicato come punto di partenza, ma direi comunque di volare basso per il momento, cioè non complichiamoci troppo la vita. Schede semplici che magari si potranno espandere successivamente.

Ha ragione @renata1 per il senso delle parole ed ha ragione @SvapoElkann per quanto riguarda un riferimento unico sul liquido provato, tipo: Diluizione 10% , base 50/50, robe così...

Io comunque sono una capra vera ma cercherò di contribuire nel mio piccolo.

Bella idea!

@TTTommm toccherà venire a Bologna a fare un incontro di tobacco-addicted... 😂

 

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1 minuto fa, franzokun ha scritto:

 

Ha ragione @renata1 per il senso delle parole ed ha ragione @SvapoElkann per quanto riguarda un riferimento unico sul liquido provato, tipo: Diluizione 10% , base 50/50, robe così...

 

il riferimento unico però è solo per poter osservare il grado di "zozzeria" di un aroma

per il resto può anche variare

anzi, non sarebbe male indicare nella tabella su quale atom l'aroma da il meglio di se

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Vi ringrazio per avermi interpellato e seguirò la discussione con molto interesse ma non credo di avere le caratteristiche adatte per contribuire, questo perchè io per quello che riguarda gli aromi in generale, prediligo i tabaccosi ma provo anche altro, sono molto terra terra.
Mi piacciono gli aromi forti e intensi ma per quello che che riguarda i tabaccosi non sto a guardare molto al tipo di cura, fire-cured, sun-cured ecc ecc, o la nota pagliereccia, sabbiosa o che dir si voglia. Il mio rapporto con gli aromi si limita a prenderne uno che mi ispira o per cui ho letto qualche buona recensione, lo preparo seguendo le direttive ed esperienze altrui con le percentuali a me più consone, lo provo su 3 o 4 atom differenti dopo l'adeguata maturazione poi tiro le mie conclusioni, questo mi piace, va meglio su quell'atom piuttosto che l'altro, da eventualmente riacquistare, quest'altro no, non mi ha trasmesso niente, bannato. Punto.
Questo è il mio modesto rapporto con gli aromi, ragion per cui non ho mai commentato nelle discussioni che riguardano gli aromi o raramente l'ho fatto.

Come ho detto la discussione la seguirò perchè è molto interessante e c'è sempre da imparare e poi voi siete molto più "poetici" di quello che potrei essere io nella descrizione di un'aroma.
Una cosa però la potrei suggerire per quello che riguarda le vostre schede che avete intenzione di creare.
Ho avuto anch'io dei forum e dei gruppi facebook in altri campi e un po' le ossa in questo senso me le sono fatte e capitava anche a noi di dover postare delle schede o dei tutorial che però poi riusciva difficile modificare a seconda di come erano state impostate le preferenze di gestione del forum, in facebook nei gruppi c'è la sezione "files" che rende le cose più facili, ma nel gruppo noi le schede che sapevamo che potevano avere la necessità di essere modificate le mettavamo su un cloud o un host esterno in formato word o excel o pdf e sul forum mettevamo solo il link per raggiungere il file.
Per questo motivo a mio parere potreste utilizzare questo spazio per questioni organizzative e i file definitivi su un'altro topic in modo che tutto sia di facile consultazione senza dover rincretinire nel cercare le info in diverse pagine del topic. Meglio sarebbe se il post dei link potesse essere una discussione chiusa senza commenti.
Questo è il mio contributo che spero possa tornarvi utile nel vostro progetto.
 

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2 ore fa, Rici ha scritto:

Credo che non si debba ampliare il discorso ai sistemi sui cui si svapano i tabacchi altrimenti  si va a complicare già in partenza  il progetto.

Credo che occorra per forza di cose stillare una serie di aggettivi che diano una interpretazione a ciò che percepiamo durante la svapata di un determinato aroma, questi aggettivi non devo essere pochi , pochi aggettivi a disposizione = limitata/depotenziata la descrizione dell'aroma.

Serve stabilire anche quali aggettivi non possono stare assieme nella stessa descrizione, ad esempio non ho mai riscontrato che umido e secco possano stare assieme, non tanto nella contraddizione dei due termini, ma proprio nello Svapo reale.

Mentre i termini rotondo e morbido molto spesso vanno a braccetto con dolce, ma su alcuni blend ho riscontrato una lieve notata dolce allo sbuffo ma poi mi rimaneva il palato amaro, questo per dire che amarognolo (altro termine da inserire) e lievemente dolce possono convivere. Per me almeno.

Detto questo occorre per forza di cose da prima trovare una descrizione condivisa su cosa significhi ogni aggettivo, faccio un esempio pratico riportato nel primo post o nei primi, per me erboso e pagliericcio sono due cose distinte, il primo mi richiama qualcosa di verde, fresco, vivo, il secondo secco, asciutto, fienoso.

Quindi ad esempio

Aggettivo: descrizione condivisa

Per quanto riguarda il termine cremoso vorrei fare un appunto citando un paio di tabacchi della vapor cave, il Red Virginia e il Virgin Queen per me tendono al cremoso e se anche lì metti su uno Spica o un 900 saranno meno cremosi del solito ma di certo "rimarranno cmq cremosi".

Altra cosa, qui tutti abbiamo bene o male dei punti di riferimento come aromi e sono quelli della Tabaccheria, se ci fate caso si tende spesso dire questo X tabacco è meno incisivo di questo LT, oppure la speziatura di questo X tabacco é meno pungente di questo LT.

Per me è d'obbligo una volta realizzato il form dare descrizione prima a tutti quelli di LT come precedenza, di fatto direi che sono proprio gli LT a dare una impronta al form e non il contrario, alcuni termini citati sono "nati" e diventati di pubblico utilizzo qui sul forum provando gli aromi della Tabaccheria.

Io quoto alla grande con rici:secondo me,sarebbe opportuno,almeno inizialmente,fare una descrizione degli aggettivi da usare(che dovranno per forza di cose essere parecchi,altrimenti non si avra modo di descrivere bene un determinato aroma facendo alla fine confusione )perche leggendo qua e la per il forum,mi sono reso conto che a volte,nonostante si sia usato un determinato aggettivo,gli si e dato una diversa interpretazione.

Dopo aver stilato questa lista,si dovrá dare il contrario,esempio:

a volte per decrivere un aroma che sia totalmente l opposto di dolce,si usa l aggettivo secco,o almeno io lo faccio,quando nella vita quotidiana usiamo il termine salato,e chi magari non é a conoscenza di queste sfumature potrebbe essere dirottato nel momento in cui sta leggendo una recensione.

Per il resto sono convinto che verrá fuori un ottimo lavoro,ci sono persone con davvero tanta esperienze su questo forum!

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Ho letto molto ... e c'ho capito poco. Ma, d'altra parte, le variabili sono veramente tante e trovare la quadra è dura. Un'idea (personale) me la son fatta e si avvicina a quella di @TTTommm: lasciamo fuori dal lessico i termini "secco" o "umido" che, anche a mio parere, dipendono solo ed esclusivamente dagli hardware utilizzati, e ben poco dall'aroma in se.

Anche le sensazioni di "dolce" e "amaro" possono essere fortemente influenzate dall'hardware utilizzato; tuttavia, contrariamente ai termini precedenti trovo che le note zuccherine, se nell'aroma ci sono, verranno comunque fuori (con le ovvie gradazioni) indipendentemente dall'hardware utilizzato: quindi per me ok.

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1 minuto fa, Il Faro ha scritto:

Ho letto molto ... e c'ho capito poco. Ma, d'altra parte, le variabili sono veramente tante e trovare la quadra è dura. Un'idea (personale) me la son fatta e si avvicina a quella di @TTTommm: lasciamo fuori dal lessico i termini "secco" o "umido" che, anche a mio parere, dipendono solo ed esclusivamente dagli hardware utilizzati, e ben poco dall'aroma in se.

Anche le sensazioni di "dolce" e "amaro" possono essere fortemente influenzate dall'hardware utilizzato; tuttavia, contrariamente ai termini precedenti trovo che le note zuccherine, se nell'aroma ci sono, verranno comunque fuori (con le ovvie gradazioni) indipendentemente dall'hardware utilizzato: quindi per me ok.

Secondo me non puoi tenere fuori gli atom perché è lì che svapi i liquidi, inoltre incidono in maniera decisiva sulle note e/o sentori percepiti. Eliminare la componente atom penso sia impossibile e pure inutile, già il produttore due righe te le scrive. L'unica cosa che è possibile fare è provare un aroma in svariati atomizzatori aventi caratteristiche diverse, evidenziarle dettagliatamente ed eventualmente tirare fuori i tratti comuni dell'aroma con finalità puramente descrittive di massima (bugiardino).

In questo momento sto svapando il Kentucky Reserve di Blendfeel su tre atom differenti e ti posso garantire che esce in tre modi completamente diversi di cui uno solo mi fa letteralmente impazzire.

L'aroma percepito è legato indissolubilmente all'atomizzatore utilizzato, che senso ed utilità ha volerli separare?

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6 minuti fa, gianluca1975 ha scritto:

L'unica cosa che è possibile fare è provare un aroma in svariati atomizzatori aventi caratteristiche diverse, evidenziarle dettagliatamente ed eventualmente tirare fuori i tratti comuni dell'aroma con finalità puramente descrittive di massima (bugiardino).

Sono assolutamente d'accordo, mica ho scritto il contrario.

6 minuti fa, gianluca1975 ha scritto:

In questo momento sto svapando il Kentucky Reserve di Blendfeel su tre atom differenti e ti posso garantire che esce in tre modi completamente diversi di cui uno solo mi fa letteralmente impazzire.

E te credo! E' così.

7 minuti fa, gianluca1975 ha scritto:

L'aroma percepito è legato indissolubilmente all'atomizzatore utilizzato, che senso ed utilità ha volerli separare?

Non penso debbano essere separati. Ma forse diciamo la stessa cosa: alla fine delle prove con vari atoms ci sarà qualcosa di quelle degustazioni dell'aroma che rimarrà in comune, al di là delle differenze: e quello è ciò che, secondo me, dovrebbe contraddistinguere un aroma. Penso agli atoms come a setacci di varia misura: prendo un Perique LT e lo svapo su tre RTA differenti (per esempio uno Spica pro, un By-Ka V7 e uno Skyline) per cercare di valutarne, per esempio, la presenza o meno delle note acidule derivanti dal processo di fermentazione a cui è sottoposto; probabilmente tutti e tre gli atoms tireranno fuori queste note acidule, chi più chi meno, quindi ok, quelle note ci sono e contraddistingueranno l'aroma; ma il vapore secco dello Spica pro, quello umido dello Skyline e quello più equilibrato del By-Ka che verranno fuori svapando lo stesso Perique, pur influendo sull'atto della percezione e degustazione, non ne definiranno certo i suoi caratteri distintivi i quali, appunto, dovrebbero rimanere indipendenti dal grado di secchezza con il quale vengono percepiti al variare dell'hardware.

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Sono pienamente d'accordo con @gianluca1975

Non si può prescindere dalla variabile atom nella valutazione di un aroma.

Modificato da SB68
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17 minuti fa, Il Faro ha scritto:

alla fine delle prove con vari atoms ci sarà qualcosa di quelle degustazioni dell'aroma che rimarrà in comune, al di là delle differenze: e quello è ciò che, secondo me, dovrebbe contraddistinguere un aroma.

quello che rimane al netto dell'atom utilizzato sono i tratti caratterizzanti dell'aroma che dovrebbero essere presenti in etichetta o bugiardino, noi dobbiamo andare oltre, almeno secondo me, perché chi ci legge vuole sapere di più, vuole conoscere la nostra opinione sul liquido quando viene svapato e quale atom eventualmente utilizzare a seconda dei propri gusti sulla base di quello che noi scriviamo.

24 minuti fa, Il Faro ha scritto:

prendo un Perique LT e lo svapo su tre RTA differenti (per esempio uno Spica pro, un By-Ka V7 e uno Skyline) per cercare di valutarne, per esempio, la presenza o meno delle note acidule derivanti dal processo di fermentazione a cui è sottoposto; probabilmente tutti e tre gli atoms tireranno fuori queste note acidule, chi più chi meno, quindi ok, quelle note ci sono e contraddistingueranno l'aroma; ma il vapore secco dello Spica pro, quello umido dello Skyline e quello più equilibrato del By-Ka che verranno fuori svapando lo stesso Perique, pur influendo sull'atto della percezione e degustazione, non ne definiranno certo i suoi caratteri distintivi i quali, appunto, dovrebbero rimanere indipendenti dal grado di secchezza con il quale vengono percepiti al variare dell'hardware.

Secondo me non è così, l'atomizzatore può cambiare anche il profilo aromatico, tagliando e/o evidenziando e/o mostrando e/o nascondendo sentori. Quindi, al di là di elementi comuni avremo anche tutta una serie di sentori caratteristici dell'aroma che però verranno fuori o rimarranno nascosti in base all'atomizzatore utilizzato. Alcune note solo alcuni atomizzatori riescono a tirarle fuori e sono e rimangono comunque note del medesimo liquido. 

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Un atomizzatore non adatto ai tabaccosi crea caos nello svapo di qualsiasi tabacco e quelli adatti che si caratterizzano per aromaticità, secchezza, vaporosità andrebbero segnalati, perchè sono esperienze diverse. Proverbiale fu la mia uscita che sentivo del virginia nell' oriental. Ma lo sentivo davvero. Poi grazie ad altri atomizzatori ho provato, per quelli che sono i miei strumenti, il vero sapore che amo e che è lontanissimo dalla nota fienosa 

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1 ora fa, stelubi ha scritto:

Un atomizzatore non adatto ai tabaccosi crea caos nello svapo di qualsiasi tabacco e quelli adatti che si caratterizzano per aromaticità, secchezza, vaporosità andrebbero segnalati, perchè sono esperienze diverse. Proverbiale fu la mia uscita che sentivo del virginia nell' oriental. Ma lo sentivo davvero. Poi grazie ad altri atomizzatori ho provato, per quelli che sono i miei strumenti, il vero sapore che amo e che è lontanissimo dalla nota fienosa 

sì ma qui non c'entra l'atom, è come dire di cosa sa il sale? di pepe

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Ciao a tutti, ottima thread, seguo con interesse, gran bella idea @TTTommm e complimenti per aver tracciato questa linea di partenza:ok

Se posso dire la mia anche secondo me la scelta dell'atom sarebbe un aspetto da non trascurare, vero che da un lato si vanno a complicare le cose, però effettivamente incide molto e a volte pregiudica la resa di quel determinato aroma,,, chessò, come dice @SvapoElkann potrebbe essere sensato definire un atom eletto allo scopo (tipo speed, più che altro per diffusione, am e non fa impazzire nemmeno tra l'altro, ma poi i blend e gli aromatizzati... boh😅), in modo da ottenere maggiormente un risultato oggettivo.

3 ore fa, gianluca1975 ha scritto:

Molti sentori vengono percepiti e non riconosciuti finché qualcuno non ce li fa notare.

Verissimo sono d'accordo,sarebbe interessante anche includere determinate note aromatiche/sentori proprie dell'aroma e che vanno a staccarsi dagli aggettivi descrittivi, cosa utile secondo me a definire il quadro completo dell'aroma... purtroppo però, data l'immensa mole di note, non mi è venuto in mente nessun modo, eventualmente, per includerle nelle schede se non magari in una sezione successiva a se stante tipo commenti per intenderci... quelli che poi non legge nessuno:lol:

Modificato da MadMonkey
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6 minuti fa, delrin ha scritto:

sì ma qui non c'entra l'atom, è come dire di cosa sa il sale? di pepe

Quando non hai un atom adatto e bisogna contemplare anche un Innokin Zenith, quando hai provato solo due tabacchi, tipo angeli e demoni e il virginia, è normale che il cervello cerchi associazioni assurde, come feci io. Siccome se è un mega lavoro spero che sia utile anche a chi ha solo svapato un booms e si trovi davanti ad un'altra esperienza  anche sbagliando totalmente come è successo a me. Come nei vini, anche negli aromi il gusto si educa

Modificato da stelubi

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1 ora fa, stelubi ha scritto:

Quando non hai un atom adatto e bisogna contemplare anche un Innokin Zenith, quando hai provato solo due tabacchi, tipo angeli e demoni e il virginia, è normale che il cervello cerchi associazioni assurde, come feci io. Siccome se è un mega lavoro spero che sia utile anche a chi ha solo svapato un booms e si trovi davanti ad un'altra esperienza sbagliando totalmente come è successo a me. Come nei vini, anche negli aromi il gusto si educa

a parte poi che hai ragione tu, perché ci sono aromi che sull'etichetta mettono Virginia, poi li svapi e ti accorgi che c'è anche altro. Senza contare quelli con nomi altisonanti SONATA numero 4 e non si capisce niente di quello che c'hanno messo.

Con tabacchi singoli di marche diverse come ci si comporta? Cioè un Virginia generalmente è dolce, paglierino. Si fa una scheda per ogni Virginia? Io direi di no, cosa dite. Si fa una scheda VIRGINIA e in base a quella si mettono i vari parametri per ogni marca

Modificato da delrin
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se mi regalate un 900, possiamo eleggere questo atom come tester ufficiale. Così andiamo a coprire le 3 macrocategorie singoli, blend e aromatizzati :D

 

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