100% flavourz - tabacchi organici cantinari

Se vado, avrò l'occasione di provarli a Venezia. Ma devo svaparli col mignolo alzato?

1 minuto fa, delrin ha scritto:

Ma devo svaparli col mignolo alzato?

C'è un piccolo problema, odio le maturazione quindi in qualsiasi caso saranno agitato e svapati per me .

Interessante discussione, vi seguo.

Continuate a recensire, plz

Grazie a @skasoldier per la segnalazione 👍

Perdonatemi se mi inserisco con antipatia nel discorso, ma...

http://www.alkemikosvapo.com/2018/08/31/non-comprare-dai-cantinari-parola-di-cantinaro/

 

Cita

Il vero problema è che, per quanto il Cantinaro, anche di navigata esperienza, possa fare attenzione e lavorare nel pulito, i suoi prodotti homemade saranno ben lungi dall’essere sicuri. [...]

Chi ha la passione per gli estratti fatti in casa, dovrebbe saperne accettare i rischi correlati e destinare i propri prodotti ai propri atomizzatori. Inutile trincerarsi dietro al fatto che alcuni Professionisti di oggi abbiamo agito diversamente in passato. Gli errori degli altri non sono una scusante per i propri. [...]

Gli estratti fatti in casa possono contenere tutto ed il contrario di tutto. Alcuni tabacchi, per esempio, possono contenere additivi e contaminanti pericolosi per la salute. Chi sta scrivendo questo articolo garantisce di conoscere più di un Cantinaro che ignora volutamente questo aspetto e che fa circolare i suoi estratti pericolosi nei mercatini di svapo e in gruppi di acquisto privati. Lo stesso che scrive ha visto trinciati di ogni tipo finire in quelle boccette apparentemente innocue e a poco vale il pensiero poco consolatorio che quegli stessi tabacchi prima ce li fumassimo. Abbiamo scelto di svapare principalmente per smettere di fumare e non per cadere dalla padella alla brace.
In questo, la differenza tra un professionista vero ed un Cantinaro sta nel fatto che il primo è sotto la lente di ingrandimento degli Organi di controllo ed è tenuto a sottoporre ad analisi accurate la materia prima che impiega, scelta attraverso rotte diverse da quelle del tabacco destinato alla combustione. Lo Staff di Alkemikosvapo.com ha visto con i propri occhi un campione di tabacco Kentucky di un noto Produttore italiano, che prima di adottarlo lo ha sottoposto ad analisi accurate presso i laboratori chimici dell’Università Federico II di Napoli. Il Cantinaro, che non rende conto ad alcun Ente terzo, non potrà mai fornire le stesse garanzie ed anche chi dovesse giurare di utilizzare prodotti biologici e privi di additivi potrebbe mentire. Cosa non si potrebbe farebbe per il dio denaro?

Il secondo rischio, non meno importante del primo, è quello biologico. Un tabacco mal conservato e maneggiato in ambiente domestico, tutt’altro che sterile, potrebbe contaminarsi. Certo, il glicole propilenico ed il glicerolo vegetale mettono apposto molte cose, ma alcuni contaminanti, come le muffe, possono sopravvivere e, comunque sia, non saranno PG e VG a cancellare le tracce di eventuali tossine, come le aflatossine, prodotte dal microrganismo prima della sua uccisione.
Sempre chi vi scrive può garantirvi che ci sono Cantinari, di nome e di fatto, che estraggono in cantine, ignorando l’eventuale presenza di roditori ed insetti tipici di questi ambienti. C’è anche chi opera in case dove sono presenti animali domestici, che, per puliti che possano essere, sempre animali sono. Un aroma filtrato per ore in un imbuto e carta filtro potrebbe contaminarsi in men che non si dica.
Sempre a causa dei controlli e del rispetto per la salute del Cliente, il Professionista, che opera in laboratori sicuri notificati agli Uffici competenti, adotta tutte le contromisure del caso e effettua le opportune analisi microbiologiche sul prodotto. Ovviamente, il Cantinaro non può offrire le stesse garanzie.

Il terzo rischio è legato al trattamento ed alla conservazione del prodotto homemade. A livello professionale, la circolazione e l’imbottigliamento dei prodotti seguono procedure in ambiente controllato o, addirittura, in sistemi chiusi. Alcuni si affidano a sistemi che sterilizzano i contenitori attraverso i raggi gamma.
Un travaso manuale, senza guanti sterili, con le mani sporche e magari in boccette riciclate è qualcosa che dobbiamo mettere in preventivo.

Ci sarebbero molti altri rischi che meriterebbero menzione, ma, per dovere di sintesi, ci fermiamo qui e tanto è già sufficiente a comprendere che i prodotti homemade non devono essere né venduti e né acquistati.
Ai Cantinari va il solito invito al senso di responsabilità. Se si vuole diventare professionisti, bisogna investire nella giusta conoscenza, nelle giuste attrezzature, in luoghi idonei e nelle dovute autorizzazioni. 

(Se non è un professionista, ovvero se è un VERO cantinaro, i liquidi non li può e non li deve vendere sottobanco su FB coi soliti gruppi segreti. Se li dovrebbe preparare e consumare da solo o al massimo regalarli a qualche amico, e per motivi di sicurezza, mica per altro.
Se è un professionista, ben venga, ma allora non è un cantinaro
Insomma, delle due l'una, per me qua c'è qualquadra che non cosa.)

Ordine appena arrivato.

1 x The drunk irishman
1 x Ke. La. Ru.
1 x Scorza di Kentucky
1 x Amaretto di Virginia

Tra un mesetto vi saprò dire

Riprendo questa discussione dopo circa due mesi di maturazione.

I due che, secondo me, non hanno tradito le aspettative sono lo "Scorza di Kentucky" (mio preferito) e il "Ke. La. Ru.".

Come detto precedentemente da @skasoldier, non vi aspettate aromi alla Azhad: in questo caso, la nota fruttata è appunto una nota e la predominante resta tabaccosa (che poi è esattamente quello che cercavo). 

Non farò una recensione, ma mi limito ad indicarvi un paio di appunti che ho individuato io nel corso di questi due mesi e nello svapare i 4 aromi da me acquistati.

1) E' impressionante come cambi il sapore nel corso della maturazione. In poche parole, l'aroma viene fuori in maniera direttamente proporzionale al tempo di attesa.
2) Ma solo io ho notato che, diluiti alla percentuale indicata dal produttore (10%), sono tutti un po' blandi? Dopo diversi esperimenti, ho trovato la quadra intorno al 12% di diluizione.

Per concludere, credo che farò un altro ordine (sicuramente un altro "Scorza di Kentucky" lo prendo). A tal proposito, mi sapreste indicare/suggerire altri aromi diversi da quelli che ho già acquistato/provato? (drunk irishman, ke. la. ru. scorza di kentucky, amaretto di virginia)

Grazie.

E

Aroma Il Toselli diluito al 10%, preparato il giorno prima, dunque privo di maturazione. Svapato su Expromizer 2.1 rigenerato con ka 28awg 6 spire su punta da 2 a 12,5w foro ingresso liquido secondo piu piccolo, foro ingresso aria il primo più piccolo.

Ingrediente principale il latakia, ammorbidito da frutti di bosco e menta. Il tabacco la fa da protagonista, seppur lontano da quello Tabaccheria, più vicino al latakia Azhad, si apprezza per una spiccata fumosità, note resinose gentili lasciano le papille poco strapazzate e libere di apprezzare la menta che sopraggiunge in espirazione, menta poco balsamica e più erbacea ed aromatica, ottima in accoppiata col latakia. In ultimo, un sospetto di frutti di bosco, aggiunti non per essere avvertiti, ma per aggiungere corposità all'aroma finale. Quindi: nota di testa latakia, nota di cuore menta, nota di fondo (molto ma molto in fondo) frutti di bosco.

Questo lo stato della coil dopo 4ml

Il cotone non è messo malissimo,  ma la coil è bella che caramellizzata e abbrustolita. Probabilmente in tc & Company il fenomeno può essere limitato. 

Grazie 1000 a @SkaSoldier che mi ha lasciato un assaggio di questo ottimo all day.

P.s. Ska, sull'Expro il Toselli è un altro aroma rispetto a quello assaggiato sul tuo Dvarw, complice la mancata maturazione e l'atom diverso, ma tutte quelle belle note in cui le resine del latakia si abbracciavano ai frutti di bosco e venivano catapultate su palato e narici, non mi sono pervenute. 

Ragazzi com’è il Virginia di questi aromi? qualche paragone per capirsi potrebbe esser utile (senza fare classifiche o che, giusto per avere termini di paragone).

Mi Permetto di interpellare @SkaSoldier e chiunque altro che avrà voglia di rispondere..

Inoltre il burley, stess domanda del Virginia. E riguardo il Black Dog e il Paraguay del LandTabak?

Grazie a tutti

Ragazzi com’è il Virginia di questi aromi? qualche paragone per capirsi potrebbe esser utile (senza fare classifiche o che, giusto per avere termini di paragone).

Mi Permetto di interpellare @SkaSoldier e chiunque altro che avrà voglia di rispondere..

Inoltre il burley, stess domanda del Virginia. E riguardo il Black Dog e il Paraguay del LandTabak?

Grazie a tutti

Grazie @SkaSoldier, ho appena letto sia la tua risposta che quella di Emilio alla mail. Entrambi mi avete spiazzato, tu sul burley e lui su quelli consigliati 😆 lui mi ha detto che il Darkman è più morbido del BlackDog, per caso li hai provati entrambi? dalla descrizione su fb sembrava il contrario! Inoltre mi ha consigliato l’amaretto - e ci può stare dato che gli ho detto che uso prevalentemente virginia. Ma mi ja consigliato anche l’EM e il Toselli, il che mi ha spiazzato dato che gli ho detto che non riesco a svapare il Latakia né tabacchi affumicati 😅 ora, li avrà consigliati perché il latakìa non si “sente” o perché sono i suoi cavalli di battaglia?

Riguardo al Burley, premesso che credo lo prenderò a prescindere dato che mi incuriosisce, a rigor di logica non dovrebbe piacermi. A me piace molto quello di Vc, la versione Air mentre di Bfeel ho provato solo il Raw e non mi sta conquistando particolarmente, dici che non mi piacerà proprio? 😅 aggiudicato invece il LandTabak dato che svapo con piacere il Maryland e in definitiva io cerco quello che tutti voi non cercate 😆 il “dolce” nei tabacchi 😇

ps. il paraguay è un orientale, cit Emilio.

@SkaSoldier si sì è già nel carrello insieme a

Pure Semois

Fumo di Londra e/o Condor (se dovessi sceglierne uno dei due?)

Condor Plus

Pure LandTabak

Amaretto di Virginia

@Supa l'AB di Emilio è molto buono, il Toselli con Latakia non centra niente ma lo consiglio perché è davvero particolare Come detto da @SkaSoldier i suoi Latakia non sono molto invasivi, sono abbastanza tranquilli, ma comunque si sentono.. Ad esempio il Latakia Plus è "lavato" con del Whisky Torbato e non si sente molto il ceneroso ma l'affumicatura è percepibile. La Suocera chiedigli, è particolare e molto buono. In poche parole qualsiasi cosa prendi vai sul sicuro, non sono esagerati nella carica aromatica

@SkaSoldier e @Checco90 sono a 7 aromi e devo arrivare ad 8!

Pure semois, fumo di londra, condor e condor plus, AB, Pure landtabak e Amaretto di Virginia. Ultimo??

Cos’è la suocera?? e del cavendish che mi dite??

8 minuti fa, SkaSoldier ha scritto:

La suocera é un aromatizzato alla birra acida! Mai provato purtroppo 😅

di che tabacco lo sai? e del suo cavendish? scusami eh l’insistenza 😅

niente, depennato anche la suocera (non ha superato il beta testing) resta il cavendish o non. saprei cos’altro come 8avo aroma. 🤔

Ok chiuso con scorza di Kentucky!

Ora dovrò aspettare fine ottobre per averli e poi la maturazione 😭

Scusa @Supa ma sono appena rientrato! Il Toselli manca

lo so @Checco90 ma con il latakia io non riesco proprio ad andare d’accordo purtroppo 😕