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Sigarette elettroniche, l’Europa interviene sui liquidi non a norma


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di Stefano Caliciuri

Duecento milligrammi di nicotina per millilitro. Un valore superiore di dieci volte quello consentito dalla Tpd. Venduto, inoltre, in bottiglie da 150 millilitri al di fuori di ogni regola prevista dalla Clp, il regolamento che prescrive le indicazioni di etichettatura e packaging anche per i liquidi di ricarica per sigarette elettroniche.
La Commissione europea ha segnalato e ritirato dal mercato le basi nicotiniche dell’azienda inglese Bunkerbase & Co. che sono state rinvenute in Germania.
L’attività ispettiva europea è molto attenta ai prodotti del vaping fuori norma. Mediamente ogni settimana viene rilevato un prodotto non conforme alle prescrizioni. Se in Italia la giustizia appare assai lenta, gli organi europei sono un po’ più attenti al rispetto delle norme di sicurezza soprattutto in relazione ai prodotti chimici tossici e pericolosi. Sotto osservazione in questi giorni c’è la Germania, mercato in piena in espansione. Potrebbe essere l’Italia il prossimo Paese? Secondo gli esperti del Rapex l’Italia sarebbe già abbastanza controllata perché inserita in regime di Monopolio. Ma occorre comunque fare attenzione alla qualità e conformità dei prodotti perché, sotto questo punto di vista, gli ispettori europei sono ben più attivi e attenti rispetto quelli italiani.

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