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Sali e t'abacchi cavendish


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: : : CAVENDISH : : :

cavendish_02.jpg

: : : STORIA : : :

Tutto inizia con un uomo, Sir Thomas Cavendish, con il noto soprannome “The Navigator”, impavido avventuriero inglese, che nel 1586 con la sua nave, la Desire, decise di circumnavigare il globo per imitare il più noto Francis Drake.

Con la sua piccola flotta nel 1587 al largo di Cabo San Lucas, catturò e depredò il Galeone di Manila, sottraendo alla nave spagnola un ingente bottino.

Come ogni bella storia piratesca, leggenda narra che Cavendish con una parte di quei soldi, una volta giunto in America Centrale, acquistò un grosso quantitativo di Tabacco Virginia.

Avendo perso alcune delle navi durante gli scontri e non possedendo sufficiente spazio per stipare la merce, decise, assieme alla sua ciurma, di utilizzare delle vecchie botti di rum per immagazzinarne il più possibile.

Durante la traversata di ritorno, un viaggio molto lungo, il tabacco all’interno delle botti iniziò a fermentare, ed il legno che prima aveva contenuto per molto tempo il rum, iniziò a cedere alle foglie, aromi e profumi.

Giunto in patria, il prodotto ebbe un grandissimo successo, tanto che la Royal Majesty dette la sua approvazione per commercializzarlo.

Da quel momento si avviò una massiccia produzione di Cavendish. Le tipologie di tabacchi utilizzati e le più moderne tecniche di cura, le affronteremo nel prossimo articolo, dove andremo ad analizzare i vari passaggi ed elementi che compongono il Cavendish.

: : : LAVORAZIONE & PRODUZIONE : : :

cavendish_06.jpg

Ad oggi il Cavendish, rimane una delle lavorazioni più apprezzate dai fumatori. Ma come viene realizzata con le tecniche moderne questo tabacco?

Se prima la fermentazione era lasciata a se stessa, adesso le operazioni vengono monitorate con dei tempi ben precisi, dettate da temperature, pressioni e batteri buoni che garantiscono al prodotto una qualità ottimale.

Si parte sempre da un Tabacco di buona qualità non lavorato. I più utilizzati sono il Virginia, il Burley, il Maryland oppure una combinazione di questi tre.

Inizialmente le foglie vengono trattate a vapore per far sì che le fessure intercellulari si dilatino, per poi essere successivamente aromatizzate con rum, sciroppo di acero, liquirizia, cacao e molto altro ancora.

Dopo il processo di aromatizzazione, le foglie vanno in una camera a pressione variabile, che agevola l’estrazione degli zuccheri naturalmente contenuti e l’assorbimento dei sentori, velocizzandone conseguentemente la fermentazione.

Le tre fasi (vaporizzazione, aromatizzazione e pressione) possono essere ripetute più volte, invertendone l’ordine a secondo del risultato che si vuole ottenere. La lavorazione Cavendish assume nomenclature diverse dal tipo di tabacchi utilizzati e dalla quantità di aromatizzazione.

Ad esempio, il Black Cavendish, il più apprezzato da noi svapatori, parte da una matrice di tabacco ad alto contenuto zuccherino, al quale viene aggiunta un’ingente quantità di aromatizzanti e successivamente sottoposta a pressioni e vaporizzazioni più lunghe e aggressive.

Spesso viene consigliato al neofita dello svapo per la sua dolcezza e facilità di comprensione, ma la sua versatile duttilità, fa sì che lo si possa utilizzare come elemento di taglio in blend più complessi o in Modern English Mixture, dove assieme al Virginia, agli orientali e al Latakìa va ad impreziosirne ulteriormente l’accento aromatico.

: : : SAPORI & PROFUMI : : :

infografica_cavenish.png

Di Alessio Cona & Flavio Ceccanti

Modificato da Spider77
Titolo modificato. Meglio non inserire nei titoli i punti, doppi punti ecc...
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