Cerca nel Forum

Risultati per i tag ''vapefly''.

Trovato 5 risultati

  1. Ciao, oggi diamo un'occhiata a Vapefly Jester II Pod. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Vapefly Jester II Pod; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • 1. Batteria integrata da 1000 mAh • 2. Porta di ricarica laterale di tipo C • 3. Indicatore LED per mostrare lo stato della batteria • 4. Attivazione automatica, facile da usare • 5. Adatto per cartuccia Jester 2 0.6Ω/0.8Ω/1.0Ω/1.2Ω • 6. Design curvo della cartuccia trasparente • 7. Capacità di 3ml, facile sistema di ricarica • 8. Supporta lo Svapo RDL/MTL • 9. Facile regolazione del flusso d'aria • 10. 3S Chip Protections ► Vapefly Jester II Pod; Packaging: Questo dispositivo si trova all'interno di una piccola confezione di cartone di colore nero. Sul lato frontale puoi vedere il kit, il nome Jester II Pod e il marchio Vapefly. Sul retro ci sono alcune caratteristiche principali sotto forma d'icone, il packing list, codice a barre, scratch&check. Sui lati rimanenti puoi leggere; indirizzi di supporto, avvertenze, loghi, marchi, indicazioni di colore. ► Vapefly Jester II Pod; Packing List: • 1 Scheda di garanzia • 1 Batteria Vapefly Jester II • 1 Cartuccia Vapefly Jester II da 1.0Ω (preinstallata) • 1 Manuale utente • 1 Scheda di garanzia ► Vapefly Jester II Pod; Specifiche: • Materiale: ABS/PC + PCTG • Dimensioni: 110 x 24 x 15,6 mm • Capacità della batteria: batteria integrata da 1000 mAh • Ricarica: Tipo C 5V/1A • Flusso d'aria: Regolabile • Capacità Pod: 3ml • Opzioni di Cartucce: Jester II 1.0Ω (preinstallata) Jester II 0,6Ω/0,8Ω/1,2Ω (vendute separatamente) ► Vapefly Jester II Pod; Colori Disponibili: • Black • Black & Red • Green • Gunmetal • Silver ► Vapefly Jester II Pod; Prime Impressioni: Vapefly è stata la prima ditta del settore a introdurre sul mercato (alcuni anni fa) un dispositivo Pod con cartuccia rigenerabile, e questa era la Jester Pod originale. La seconda versione per il 2023 ha una generosa batteria interna da 1.000mAh e al momento non dispone una cartuccia rigenerabile, ma offre una ampia scelta di cartucce disposable, sia per MTL (1.0/1.2Ω) e sia per RDL (0.6/0.8Ω). Il flusso d'aria regolabile si adatta perfettamente alle esigenze di ogni cartuccia. Il nuovo Jester II kit è robusto con la sua costruzione in lega di zinco, tuttavia il peso è di soli 42g. La forma stretta e slanciata rende questo kit molto ergonomico e facile da trasportare. Il tema grafico di Jester Pod II sfrutta la tecnologia IML, il risultato è abbagliante e il motivo riprende le decorazioni del modello originale Jester Pod. Infatti su entrambi i pannelli ritroviamo il malefico giullare (personaggio dei fumetti pubblicati dalla DC Comic). Le scritte "Vapefly" e "Jester II" sono contrapposte, e su un pannello è presente un Led per il livello di carica della batteria e per le notifiche di protezione. Jester II Pod è dotata di una batteria da 1000mAh che può essere caricata completamente in circa 1 ora attraverso la porta di ricarica laterale di Tpe-C. La luce a Led mostra il livello di carica della batteria come segue: • Luce Verde; il livello di carica è pari o maggiore di 3.8V • Luce Blu; il livello di carica è compreso tra 3.67V e 3.8V • Luce Rossa: il livello di carica è pari o inferiore di 3.67V Nella vista laterale puoi vedere la porta di ricarica Type-C e dall'altro lato il sistema di regolazione AFC che è comandato da un piccolo ma robusto pomello metallico per una facile regolazione del flusso d'aria da RDL a MTL. Sul fondo ci sono; le indicazioni sulla capacità della batteria (1.000mAh), il logo di smaltimento e il marchio C E. La base di appoggio ha una forma ben studiata e consente di tenere il dispositivo dritto anche quando lo si ricarica. Il vano Pod utilizza due potenti magneti per la connessione con la cartuccia, inoltre sul fondo ci sono i perni di contatto e il sensore per l'estrazione automatica. Il design curvo della cartuccia risulta ergonomico per le labbra. La cartuccia ha una buona trasparenza che facilita il controllo del livello del liquido. La ricarica di tipo laterale si effettua sollevando il solito gommino, puoi inserire fino a 3ml di e-liquid. L'unica cartuccia presente nella confezione è quella da 1.0Ω ed è adatta per uno stile di svapo MTL, poi puoi acquistare altre tre diverse opzioni di cartucce per un totale di 4 diverse opzioni. Tutte queste cartucce offrono una buonissima varietà di esperienze di svapo da RDL a MTL e Jester II Pod si regola automaticamente alla potenza consigliata per ciascuna resistenza. Le Coils FreeCore all'interno offrono agli utenti un ottimo sapore e una buona produzione di vapore. Ogni tipologia di cartucce è venduta in blister da 3 pezzi. ► Vapefly Jester II Pod; Prova di Svapo e Conclusioni finali: Avendo a disposizione ben quattro diverse cartucce di Jester II e per fornire indicazioni il più possibile precise. Ho utilizzato per tutte le cartucce lo stesso aroma concentrato TOB Hypnos. Diluizione dell'aroma Hypnos TOB al 10% con 50/50 di VG:PG e con 3mg/ml di boost. • Vapefly Jester II Pod; FreeCore Coils 0.6Ω RDL 22W: Per il mio modo di Vaping preferito, questa è sicuramente la combinazione tra cartuccia e Coils FreeCore che preferisco. Con l'AFC completamente spalancato, l'erogazione di potenza è rapida con una riproduzione fedele del sapore che viene sviluppato insieme a una buona dose di nuvole dense. Il Puff è umido al punto giusto e all'occorrenza è facile raggiungere un colpo in gola decisamente appagante, semplicemente chiudendo leggermente il controllo del flusso d'aria. Nessun inconveniente di formazioni di condensa o di spitting, il tiro è fluido e silenzioso, per me la valutazione complessiva di questa cartuccia è molto buona. • Vapefly Jester II Pod; FreeCore Coils 0.8Ω RDL 16W: Sicuramente questa è un'altra cartuccia adatta al mio stile di Svapo e rispetto alla precedente è più orientata verso il tiro MTL, ne consegue un comportamento simile ma piu soft nell'emissione di nuvole e nella percezione del dolce. Tuttavia con la possibilità di restringere ulteriormente il flusso d'aria si riesce a mantenere un colpo in gola potente. • Vapefly Jester II Pod; FreeCore Coils 1.0Ω MTL 13W: Nella confezione è presente una unica disposable Pod da 1.0Ω dedicata allo svapo MTL, ha caratteristiche abbastanza diverse rispetto alle precedenti 0.6Ω e 0.8Ω. Tuttavia offre lo stesso ottimo comportamento con tiro fluido e privo di formazione di condensa. Con l'AFC completamente spalancato il sapore è rarefatto, quindi occorre spostare il cursore AFC verso una posizione più ristretta. Nella posizione del cursore quasi completamente chiuso la produzione di nuvole è soddisfacente e il sapore inizia a prendere corpo. Puoi anche decidere di chiudere completamente il flusso d'aria e questa cartuccia ti offrirà un tiro carico di Hit e un ottimale equilibrio MTL. • Vapefly Jester II Pod; FreeCore Coils 1.2Ω MTL 11W: Questa è sicuramente la coils per MTL che più sarà apprezzata dai rappresentanti del tiro MTL soffocato. Rispetto alla precedente da 1.0Ω offre minore umidità e maggiore "secchezza", con un funzionamento ottimale anche con l'AFC completamente chiuso per un tiro MTL estremo! La nuova Jester II Pod ha delle belle decorazioni, risulta leggera e robusta, davvero user friendly. Il Chip 3S contempla tutte le protezioni di sicurezza necessarie e consente la sola e unica estrazione di tipo automatico semplificando il suo funzionamento verso i neofiti dello svapo. Basta infatti una leggera aspirazione per attivare il Puff all'istante, con qualsiasi grado di apertura dell'airflow e senza nessuna esitazione. La batteria da 1.000mAh sembra davvero ben gestita e si ricarica in un tempo relativamente breve di circa 60 minuti. L'ampia gamma di scelta di cartucce, ti offre un'esperienza di svapo completa. Il Chip 3S sceglie automaticamente la potenza consigliata per ciascuna resistenza e mantiene l'erogazione costante dal principio alla fine. Il preciso controllo dell'aria consente la migliore regolazione possibile per ognuna delle quattro Pod disponibili. Il Kit Vapefly Jester 2 Pod di Vapefly per me è altamente consigliabile per chi desidera immergersi in un Vaping piacevolmente facile da raggiungere e senza preoccupazioni. • Ringrazio Vapefly per avermi inviato Jester 2 Pod per la recensione: https://www.vapefly.com/pod/Jester_II_POD/ • Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  2. Ciao, oggi diamo un'occhiata a Vapefly Brunhilde 1o3 RTA gentilmente inviatomi da @Sourcemore.com. Esaminerò in questo Test ciascuna delle caratteristiche che contraddistinguono questo item. Spero che alla fine di questa lettura possiate aver compreso questo prodotto, e quindi decidere se investirci o meno. Come sempre, le mie opinioni sono libere e basate sulla mia esperienza personale. • Buona lettura. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Prima d'iniziare vediamo insieme alcune caratteristiche speciali indicate dal produttore: • Nuovo progetto Tedesco By 1o3 & Vapefly • 6 fili in acciaio inox per un migliore trasferimento dei liquidi oppure 4 fili tradizionali • 2 air-pin per il flusso d'aria intercambiabili offrono più scelte di regolazione del flusso d'aria • 12 fori per il flusso d'aria, il suo design garantisce anche un flusso d'aria inferiore chiuso • Flusso d'aria a 360° che garantisce un ottimo sapore • Il sistema di ricarica a molla evita il problema della fuoriuscita di liquido • 2 stili di rigenerazione delle coils per soddisfare le tue diverse esigenze di svapo. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Packaging: La solita e bellissima confezione di Vapefly si presenta con i colori di una antica pergamena. Il nome "Brunhilde 1o3 RTA" appare con caratteri in stile Gotico, sono inoltre presenti; la scritta "The Saga Continues" logo e nome del Brand (Vapefly), un bollino adesivo che riporta la colorazione di questo sample (Gunmetal) e un logo di ceralacca che ci ricorda la collaborazione tra il tedesco 1o3 e Vapefly. Sul Lato posteriore della sleeve e sotto l'intestazione "Brunhilde 1o3 RTA" appaiono; le features, varie icone social, indirizzi e contatti del marchio, avvertenze, scratc&check, codice a barre, loghi/marchi. "Brunhilde 1o3 RTA" è riportato anche su un lato della scatola con un mix di scrittura Gotica e convenzionale. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Packing List: • 1* Vapefly Brunhilde 1o3 RTA • 1* Tubo di vetro da 7ml di ricambio • 2* Coils pre-costruite 3mm ID, KA1, 26ga*3+38ga, 0,35Ω • 1* Convertitore Drip-Tip in acciaio inossidabile da 810 a 510 • 2* Lacci di Cotone Firebolt • 1* Chiave a brugola • 1* Cacciavite a forma di T • 4* Viti a brugola • 2* Viti per le porte traspiranti • 1* Air-Pin per flusso d'aria di ricambio • 1* Spina in silicone per configurazione Single-coil • 4* Fili in acciaio inossidabile (4 installati anche nell'RTA) • Oring vari • 1* Certificato di garanzia • 1* Manuale utente ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Dati Tecnici: • Marca Vapefly • Nome prodotto Brunhilde 1o3 RTA • Diametro 25,2mm • Altezza 69,9mm • DripTip 810 • Ricostruibile Coil singola o doppia • Capacità 7ml ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Colori Disponibili: • Argento • Nero • Canna di fucile ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Prime Impressioni: Vapefly Brunhilde 1o3 RTA è la versione aggiornata dell'originale Brunhilde MTL RTA molto ammirato per le sue belle finiture di stampo artigianale, il Brunhilde 1o3 RTA non è molto diverso guardandolo esternamente, tuttavia le maggiori modifiche sono collocate all'interno. Infatti il nuovo Brunhilde 1o3 RTA guadagna la possibilità di essere rigenerato sia con singola sia con doppia coil e sfrutta numerose possibilità di regolazione del flusso dell'aria fino a 360° di copertura. Inoltre c'è un interessante sistema di trasmissione del liquido verso la coil tramite 4 cavi intrecciati in acciaio che possono diventare addirittura 6! Prima di approfondire il discorso su questo fantastico RTA, allego una foto dell'abbinamento con Brunhilde Mod 100W, la combinazione estetica tra il Mod e il tank mette in evidenza la notevole lunghezza di questo serbatoio leggermente sproporzionato, ma devo dire che lo stile e le decorazioni del mod e del tank si abbinano in maniera ottimale, quindi si può chiudere un occhio volentieri. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Vista esplosa: Il perno 510 placcato/oro che si trova sul fondo è di tipo regolabile, sporge poco ed è completamente sfilabile, questo consente di separare alcuni elementi del deck per operazioni di pulizia profonde. Sourcemore mi ha inviato la versione Gunmetal di questo Tank e sono rimasto favorevolmente colpito dalla quantità di ricambi e accessori presenti nella scatola. Un'altra notizia interessante riguarda la buona e robusta qualità costruttiva di tutti i componenti che velocizzano e facilitano le operazioni di montaggio/smontaggio grazie a precise tolleranze di lavorazione. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Riempimento e-liquid: Una particolarità che rende interessante questo prodotto è sicuramente il tipo di riempimento con valvola di sicurezza. Il sistema si avvale di una camicia girevole forata e mettendo in comunicazione il foro della camicia esterna con quello presente internamente sul corpo del tank possiamo inserire fino a 7ml di e-liquid con la massima rapidità e sicurezza possibile. Naturalmente occorre una punta del flacone di dimensioni adatte. Per il riempimento utilizzo normali flaconcini da 30ml in plastica senza nessun inconveniente. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Cavi intrecciati di acciaio: Come ho preannunciato Brunhilde Tank si avvale di cavi d'acciaio intrecciati per trasferire il liquido per capillarità dal serbatoio al cotone della coil, normalmente in sistemi simili ci sono 4 "bastoncini" ma Vapefly ha voluto stupire tutti offrendo all'utente la possibilità di rimuovere due viti sul ponte per inserire altri 2 cavi d'acciaio, con 6 cavi d'acciaio la corretta alimentazione della coil e del cotone sono garantiti al 100%. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; DripTip 510 & 810: Nella confezione è presente un adattatore 510 un acciaio temprato per sostituire il DripTip originale con uno più piccolo, questo può sembrare banale ma non lo è perchè come vedremo in seguito questo può tornare davvero utile in combinazione alle varie possibilità di settaggio dell'aria che questo tank ci offre. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Flusso d'aria inferiore: Il foro per il riempimento del liquido è quello più piccolo qui sotto nell'immagine, mentre il foro più largo assolve alla funzione di trasportare l'aria e d'investire le coils o la coil dal basso verso l'alto, la rotazione della camicia esterna è dotata di fermi di finecorsa, quindi è possibile selezionare sia l'AFC completamente aperto oppure chiuso, ruotando dall'altra direzione puoi selezionare il foro per il rabbocco di e-liquid. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Flusso d'aria laterale/superiore: Il Tappo superiore si inserisce nella camicia esterna e la sua configurazione con dentatura ad altezza variabile può aprire/chiudere diverse combinazioni di fori, il sistema AFC a "nido d'ape" si avvale di 12+12 fori che possono quindi dirigere il flusso verso la parte alta e la parte centrale delle coils con svariate angolazioni e in modo personalizzato. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Flusso d'aria a 360°: in configurazione single-coil il flusso d'aria che proviene dal basso può essere ulteriormente modificato e personalizzato inserendo l'apposita spina di colore bianco in abbinamento all'air-pin con fori multipli e driptip 510, oppure con quello ad asola larga in abbinamento al driptip 810. Rimuovendo la spina di colore bianco è possibile costruire in dual Coil e inserire l'airpin ad asola larga, oppure rimuovere completamente l'airpin per massimizzare il passaggio d'aria, naturalmente con queste configurazioni dual-coil è consigliabile l'utilizzo del driptip 810. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Deck: Rigenerare questo tank è semplice, la configurazione "velocity" del deck richiede d'inserire le gambe delle coil in diagonale sui fori presenti sulle torrette, dopo avere inserito una coil e stretto le viti a brugola, puoi agevolmente tagliare le sporgenze di filo in eccesso, quindi puoi decidere se inserire l'altra coil oppure la spina per trasformare il deck in single coil. La disposizione del cotone è semplicissima come in un comune RDA, quindi è sufficiente posizionare le estremità del cotone con delicatezza sul fondo della vasca. ► Vapefly Brunhilde 1o3 RTA; Prova di Svapo e conclusioni finali: Per il mio test di Svapo ho utilizzato un aroma alla fragola diluito in una soluzione di VG/PG 70:30 con 3mg/ml di nic, quindi ho installato le due coils in dotazione pre-costruite (3mm ID, KA1, 26ga*3+38ga, 0,35Ω) per una impedenza finale di 0.17Ω. Ho utilizzato la configurazione di serie con i 4 cavi d'acciaio per il pescaggio dell'e-liquid e i 4 cavi si sono dimostrati in grado di alimentare correttamente il cotone e le due coils fino a 70W. L'airpin migliore per questa configurazione è risultato essere quello con una unica asola larga, ho provato anche estraendo completamente l'Airpin ma il tiro risulta troppo arioso e privo di contrasto costringendomi a chiudere parecchio l'AFC. Con l'Airpin correttamente inserito e sfruttando completamente il sistema AFC a 360° ho ottenuto uno svapo DL piuttosto ricco di sapore con nuvole dense di vapore ma con qualche sibilo in aspirazione. Infine il tank sembra dissipare bene il calore grazie alla sua massiccia costruzione in acciaio che è distribuita su un corpo piuttosto lungo. Successivamente sono passato alla configurazione single-coil quindi da un lato della vasca ho estratto i due cavi d'acciaio e la vite centrale per inserire la spina in silicone con le sue 3 prese che tappano perfettamente i 3 fori. Dall'altro lato della vasca e sotto alla coil ho svitato la vite centrale e ho inserito il terzo cavo in acciaio per una ricca alimentazione della mia coil, poi ho inserito tra le due torrette il diffusore airpin con disegno a nido d'ape, quindi ho riempito il tank di e-liquid e ho inserito il convertitore del Drip-Tip in acciaio inossidabile per passare dalla configurazione 810 a quella 510. L'alimentazione della mia coil con i 3 cavi è molto buona e non corro il pericolo d'incorrere in tiri a secco nemmeno spingendo la mia coil a 40W. Sono sceso a 30W e ho iniziato a regolare l'AFC superiore lasciando aperti pochi fori e sono arrivato al risultato RDL che stavo cercando da tanto tempo e che altri sistemi non riuscivano a trasmettermi, quindi sono davvero felice, inoltre alcune volte durante lo svapo chiudo completamente la regolazione inferiore dell'aria e questo porta da una parte a una leggera perdita di aroma ma dall'altra parte innalza di parecchio il colpo in gola e la percezione di nic con mia grande soddisfazione e appagamento. Vi consiglio Vapefly Brunhilde 1o3 RTA? Non so voi, ma io ne ho acquistati e ordinati altri due esemplari presso Sourcemore. Ringrazio Sourcemore per avermi inviato questo sample per la recensione. Per ottenere il prezzo scontato di $25.39 puoi inserire in fase di acquisto il codice: 1O3R https://www.sourcemore.com/vapefly-brunhilde-1o3-rta-atomizer.html Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso.
  3. Narrate le vicissitudini della Regina d’Islanda Brunhilde giacchè morta suicida ed assunta al ruolo di traghettatrice valchiria al soldo di Odino, par conditio impone di volgere le attenzioni verso l’altra figura pilastro della prosa romantica dell’Alto Medioevo germanico e di Brunhilde agguerrita rivale in amore e causa del melodramma norreno: la “bella tra le belle” Kriemhild, sorella del re Gunther dei Burgundi, orditrice di violente subdole trame, sanguinaria invidiosa vendicatrice e causa dello sconquasso in seno al regno di Niederland, la cui storia si intreccia indissolubilmente con le sorti della acerrima nemica fino al momento della poco onorevole dipartita per decapitazione a causa di reiterata crudeltà. In suo onore i “metalmeccanici” di Vapefly Deutschland Offiziell Group hanno forgiato le forme di un atomizzatore sub-ohm tank dedicato in suo nome alla personificazione della spietatezza: Kriemhild II. Kriemhlid II Sub-ohm Tank è sostituto della omonima produzione Vapefly dello scorso anno fornita principalmente come accessorio a ben più intrigante mod dual batteries, ora presentato in due “differenti identiche” edizioni in cui determinante è la quantità di metallo in rapporto alle trasparenze: le hanno chiamate (W)ar Edition e (P)eace Edition, Guerra e Pace, più o meno metallo “al tank” da acquistare separatamente secondo proprio desio. Lo store online Sourcemore.com con una certa veemente insistenza mi ha chiesto di scrivere le mie opinioni riguardo un campione di Kriemhild II Sub-ohm Tank e sua totalità di addons opzionali per chiudere il quadro complessivo Vapefly rimasto deludentemente aperto dall’erronea ricezione della mod Brunhilde SBS 100W in versione stand-alone ed in qualche modo così artificialmente per approssimazione ricomporre quello che in origine era stato il preventivato per una panoramica d’insieme. Ho ricevuto il sample di Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank e l’intero corredo di sue opzioni poche ore antecedenti al viaggio più di aggiornamento professionale che rinvigorente; giusto in tempo per sbrigativamente infilarlo in valigia assieme al necessario borsello adibito al vaping nella speranza, risultata poi vana, di aver modo e tempo di poterlo trastullare ben conscio delle limitate possibilità consentite dalle più che stringenti normative locali, dal costante susseguirsi di impegni di scolarizzazione e con il tutto reso impossibile perchè gravato dal praticamente generalizzato divieto anche di vaping imposto da emergenza sanitaria e permesso esclusivamente in abitazione privata. Gli hotels ovviamente non rientrano in tale categoria! Con il restante materiale, di cui parlerò nel proseguo, Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank mi è stato recapitato racchiuso nella confezione retail di tipo sleeved box destinata nello specifico caso al mercato extra europeo, ovvero priva della enorme antiestetica obbligatoria avvertenza circa la pericolosità psicotropa della nicotina eventualmente ivi contenuta. In ambo le occorrenze del tutto simile e quasi sovrapponibile il layout adottato per presentare come da tempo ormai solita Vapefly su sfondo color ocra a simulare le pagine di antichi manoscritti l’intera produzione: riproduzione centrale dell’atomizzatore Kriemhild II con inchiostri materici lucidi affiancato da una sorta di “coccarda premio” con la quale evidenziato l’ipotetico auto assegnato brevetto Duplex attorno al quale ingegnerizzata una nuova serie di headcoils. Come da copione completano l’impaginazione della faccia espositiva dello sleeve in sottile cartone il logo del produttore Vapefly posto all’angolo superiore sinistro ed in fondo titolazione del device con caratteri tipografici in stile gotico. L’area solitamente deputata alle informazioni di contorno di qualsivoglia prodotto, la seconda faccia maggiore dell’avvolgimento protettivo, insolitamente spoglia con solamente impresse alcune avvertenze su corretta conservazione e stoccaggio del dispositivo, del tutto inutili e scontate sue specificità in compagnia di due applicazioni adesive con seriale di produzione e “Scratch&Check” per la verifica dell’originalità, la prima, e codice a barre meccanografico di tipo EAN, la seconda. Contatti del produttore Vapefly Technology Co., LTD, solita tiritera con “socials”, iconografia delle obbligatorie certificazioni per l’ammissione ai mercati e ben evidente indicazione della versione estetica di Kriemhild II Sub-ohm Tank, P-Version oppure W-Version, tutto condensato nelle spallette dello sleeve. Desta una certa perplessità l’assenza del consueto elenco del materiale fornito a dotazione iniziale, forse in Vapefly vivono nella certezza che ormai gli acquirenti siano tutti dotati di “palla di vetro” se non vista a “raggi X”, in caso qualcuno ne fosse ancora sprovvisto questo quanto incluso all’interno del cartonato: ● atomizzatore Kriemhild II Sub-ohm Tank con capacità serbatoio 4ml, versione TPD di soli 2ml; ● vetro tank sostitutivo: bubble capienza 5ml per versione Peace, standard 4ml per versione War e soliti 2ml in caso di confezione TPD; ● FreeCore K1 Duplex Mesh Kanthal A1 coil di impedenza 0,20Ω con range di utilizzo compreso tra 45W e 60W (preinstallata); ● FreeCore K2 Mesh Kanthal A1 coil di impedenza 0,30Ω con intervallo consigliato di potenza applicabile tra 40W e 55W; ● drip-tip sostitutivo in resina colorata con innesto 810; ● adattatore drip-tip 810/510; ● sacchetto con o-rings e guarnizioni di ricambio; ● tagliando di garanzia; ● elementare manuale di istruzioni in lingua inglese oppure tedesca. Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank è un atomizzatore non rigenerabile dedicato allo svapo ad elevate potenze e notevole afflusso di aria, seconda incarnazione con dimensioni ristrette dell’omonimo tank dello scorso anno, la cui necessità probabilmente giustificata dal proporre un device costruito attorno a nuova serie di headcoils FreeCore incompatibili con la passata iterazione. Kriemhild II è un bel “pistolotto” di approssimati complessivi 72 grammi al netto di e-liquid in non specificato acciaio dalle discrete dimensioni di circa 51mm di altezza e 25mm di diametro al fondello ad eccezione di alcuni elementi decorativi sommitali che lo ingrassano fino a 26, disponibile in due varianti estetiche ispirate senza ombra di dubbio a torri merlate chiamate arditamente War e Peace, Guerra e Pace la cui unica differenza è da ricercarsi nella struttura esterna del contenitore: interamente in pirex nella versione Peace, avvolto per circa i 2/3 della altezza da un anello metallico a mo’ di armatura che ne aumenta di circa 13 grammi il peso totale quello della variante denominata War. Ho ricevuto come base di partenza per queste rapidissime impressioni la versione Peace in lucida colorazione Stainless Steel ed ancora una volta erroneamente non nella corretta variante War, ovvero come quella inclusa nel vaping kit omnicomprensivo Vapefly Brunhilde SBS, poco importa dato che a cambiare è solamente l’aspetto, ma naturale venga instillato il dubbio se in Sourcemore.com “remino contro” e godano a “darsi la zappa sui piedi” oppure se nel reparto magazzino/marketing regni totale replicata leggerezza e confuzione; ma senza polemizzare “tiriamo innanzi perché a caval donato non si guarda in bocca”… …fino ad un certo punto! Sempre che sia concesso esprimersi senza necessità di qualsivoglia ingraziare! Pregio di Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank è quello di essere strutturalmente semplice ed accomodante nei confronti dell’utenza con pochi “pezzi” tenuti insieme da sole 2 filettature di non spiccata scorrevolezza, necessitanti sempre e comunque di cospicue costanti lubrificazioni, e realizzato con un paio massimo di interessanti intuizioni che ne potrebbero allungare la vita in caso di perdurante utilizzo ma complessivamente surclassate da inesplicabili penalizzanti scelte progettuali e scarsità di cura per le zone non a vista che non vorrei fossero frutto di spicciola ricerca del solo fattore estetico esterno. Ora passi la remotissima probabilità che per la ennesima volta sia capitato tra le mani un prodotto non conforme a basilari standard, oppure che casualmente il presente campione sia palesemente difettato, ma possibile che “capitino tutte al sottoscritto”? Non mi si accusi nemmeno di avere il dente avvelenato nei confronti di Vapefly, la cui produzione per quanto abbia avuto tra le mani è divenuta nel tempo a partire dal non ineccepibile Brunhilde MTL RDTA sempre più qualitativamente approssimativa, sottolineo per la ennesima volta a favore degli appena “sintonizzati” che nel bene oppure nel male a me in tasca non viene nulla, ma penso sia doveroso evidenziare di un prodotto difetti e pregi anche nel caso gli uni surclassino gli altri e nel caso di Kriemhild II Sub-ohm Tank il produttore Vapefly è reo di inesistente minimale controllo qualità, ricordo che si fece generalizzata “gazzarra per anche meno”. Per ognuno dei 6 elementi che compongono il tank Vapefly è impossibile non notare imperfezioni “interne” individuabili a scelta tra sballate tolleranze nelle sedi per gli sfuggenti ‘o-rings, filettature cigolanti con il brutto vizio di impuntarsi, sparse “fresature” di utensili sfuggite di mano ed innumerevoli “puntinature” a segnare la quasi totalità della superficie non direttamente visibile, zone critiche di contatto tra essi comprese, e senza aggiungere al computo anche evidente imprecisione nel taglio del vetro pirex cilindrico montato di fabbrica. Tutto ciò in totale contrasto con quanto messo di fronte agli occhi dell’acquirente, quasi come si stesse traversando una tra le vie centrali di lontane cittadine dell’America Centrale in cui sfavillanti facciate di palazzi e palazzetti da cartolina chiassosamente stridono con le restanti pericolanti parti delle costruzioni. “Occhio non vede, cuore non duole”, già a partire dagli elementi sommitali connessi a baionetta, top-cap ed anello di raccordo e tenuta di campana/camino con vetro pirex dalle sporgenti certosine decorazioni, dai morbidi tratti presi in prestito da architettura difensiva medievale con tanto di feritoie simulate mezzo piccole circolari incisioni. Come altrettanta cura posta alla marchiatura laser con caratteri in stile goticheggiante, quasi impercettibile ma straordinariamente evidente se investita direttamente dalla luce, in cui imponenti guarnizioni a garantire perfetta tenuta stagna con il plus di arginare lato refill eventuali strabordamenti di liquido grazie a membrane che ne ricoprono le aperture a fagiolo. Particolari che convivono con forse eccessiva tenacia come veramente ostico rimuovere da sua sede, ed eventualmente sostituire con uno di proprio gradimento se non con quello accessorio in resina incluso della dotazione di base, il caratteristico drip-tip in delrin nero con innesto 810 dal profilo gentile e confortevole alle labbra. La sezione centrale ovvero cammino con sezione interna di diametro 6,5 mm con relativa fasulla bombatura mascherata da campana con tanto di effige serigrafata ed grandi aperture per la conduzione del liquido verso la testina con la impalcatura a suo contenimento, è “de facto” il motivo alla base della presenza di Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank sui mercati ed indubbia ossatura portante dell’intero device; ad essa dovuta la tenuta in sede del vetro pirex grazie a spessa guarnizione che nella pratica sopperisce alla irregolarità del taglio del cilindro vetroso oltre che essere realizzato per accogliere la nuova serie di FreeCore headcoils, a detta del produttore qualitativamente migliori e soprattutto altamente performanti, rispetto al passato di dimensioni molto più contenute e come ormai usanza installabili senza filettatura lasciando il compito di tenuta idromeccanica a coppia di o-rings, ma di esse ne parlerò più avanti. Paradossalmente è l’ultimo macroelemento, l’insieme fondello ed air-flow control, solitamente il più banalizzato se non uniformato a generalizzata ingegnerizzazione quello che maggiormente ha suscitato in me curioso interesse, non tanto per la straordinaria scorrevolezza tra le parti benché impossibili da separare e nemmeno merito delle due ciclopiche feritoie contrapposte 11mm * 2mm per un incredibile afflusso di correnti di aria, quanto per la peculiare struttura metallo placcato oro 24k ed isolante peek che ne riempiono il volume utile e che sfociano all’esterno generando un pin sufficiente sporgente, ma non adatto data sua natura ad essere utilizzato su sistemi meccanici e per la presenza di una curiosa inutilizzata inspiegabile filettatura interna apparentemente senza senso ma “del suo perché”, come lo è stato per me, lo si scoprirà più avanti. La caratteristica conformazione in cui il “contatto positivo” sembra letteralmente affogato nell’isolatore oppone una costante e precisa pressione verso la terminazione della coil ed un particolare avvallamento centrale, oltre che permettere un preciso ed obiettivamente lievemente turbolento moto di aria verso la base dell’elemento riscaldante, garantisce costante efficiente espulsione contro stagnazione di liquido perché Kriemhild II Sub-ohm Tank, se installate le sue testine già pronte soffre di inspiegabile improvvisa casuale incontinenza. Finalmente arrivato il momento di far salire sul palco le FreeCore headcoils di nuova generazione più croce che delizia di Kriemhild II Sub-ohm Tank e vanto, con tanto di auto assegnato brevetto Duplex Mesh Coil, del produttore Vapefly che a suo dire dovrebbero innalzare verso livelli mai raggiunti l’asticella della qualità ed appagamento nella svapata con voluminosa produzione di vapore dal “gusto morbido e delicato”. Ma prima di proseguire vorrei porre l’attenzione ai riferimenti presi per valutare la coppia di headcoils al seguito del tank e scelti tra le poche opzioni a mia disposizione, nello specifico: Voopoo TPP Double Meshed Coil TPP-DM2 di impedenza 0,20Ω come metro di giudizio per la controparte FreeCore K1 Duplex Mesh Kanthal A1 coil con identica impedenza e sovrapponibile range di wattaggio applicabile, con Aspire Odan Tank Mesh Headcoil di impedenza 0,30Ω ed intervallo di potenza supportato compreso tra 35W e 45W per raffrontarlo alla fornita testina premade FreeCore K2 Mesh Kanthal A1 coil di impedenza 0,30Ω. Con lo stesso criterio non appena rientrato “alla base” trafugati dalla nutrita scorta di “personaggio tutto polmonare” due e-liquid: il fruttato Summer Taste a base di melone, ananas, cocco, banana ed ice di svapatori.com ed Iron Vaper Dominus Ruby Pistacchio ovvero crema di cioccolato rosa condita, lo si evince dal nome, da spunti a base di pistacchio. Entrambe le proposte “degustative” già preparate in rapporto 70VG/30PG, sconsiglio di tentare l’uso di e-liquid meno viscosi perché per appurata esperienza “sul campo” le headcoils prodotte da Vapefly sembrano poco inclini a tollerare e contenere, con immediati copiosi svuotamenti di tank, liquidi con rapporti VG/PG anche minimamente meno densi. Punta di diamante della offerta Kriemhild II Sub-ohm Tank è senza ombra di dubbio la headcoil FreeCore K1 Duplex Mesh attorno alla quale costruito l’interno marketing promozionale, con essa Vapefly promette di dettare nuovi standard e permettere in assoluto la migliore esperienza di svapo immaginata a favore utenza dedita maggiormente a cloud chasing. La nuova testina mesh a doppia zona di attivazione necessita di almeno una abbondante quindicina di millilitri prima di entrare a pieno regime con alcuni dei quali senza apparente motivo riversati in prima battuta verso l’esterno. Occorrenza che puntualmente si è sempre ripresentata se “refillato” quando praticamente all’asciutto, in un costante e graduale incremento del wattaggio applicato fino al massimo dell’intervallo di 45W/60W consigliato e con una restituzione migliore, per quanto mi sia concesso di apprezzare, se vaporizzato l’e-liquid Iron Vaper Dominus Ruby Pistacchio, ossia il cremoso tra i due presi in prestito. Quantità di vapore proporzionale alla potenza applicata, denso e persistente ma oserei definirlo “scarico” o privo di quel senso di “completezza del bouquet aromatico” presente ed interpretato perfettamente senza ombra di dubbio al mio palato dalla controparte Voopoo TPP-DM2 utilizzata nel confronto, con la quale chiaramente percepibile il “guizzo conclusivo” di nettamente avvertibili tostati pistacchi. Un deludente comportamento che istintivamente imputerei alla insufficienza di potenza massima di 60W utilizzabile perché se la coil Duplex Mesh è volontariamente “spinta” oltre il limite consigliato di appena 5W/10W il restituito è immediatamente più armonioso ma repentine le “steccate” nonostante suzioni ben intervallate le une dalle altre. Non migliore la situazione se vaporizzato il fresco fruttato Summer Taste, ben conscio di quanto assaporato nel recente passato con risultati non poco migliori e bilanciati; purtroppo FreeCore K1 Duplex Mesh coil non è stata capace in tutto il range di potenza usufruibile di riprodurre in modo chiaro e riconoscibile l’intero spettro delle componenti: se alimentata a “bassi” wattaggi predominante e quasi fastidiosa la presenza del solo melone, di contro eccessivo ed ingombrate il “ghiacciato” tanto da annullare tutto il resto quando utilizzate erogazioni massimo limite. In definitiva per mio gusto, FreeCore K1 Duplex Mesh Coil da scartare a priori se soliti vaporizzare questa ultima categoria di e-liquids. Seconda ed ultima testina nel computo totale di quanto previsto da Vapefly per Kriemhild II Sub-ohm Tank ad essere messa alla prova con identici e-liquids è stata FreeCore K2 Mesh Kanthal A1 coil in diretto confronto con la headcoil Aspire Odan Tank Mesh di impedenza 0,30Ω, che a modesta opinione è a tutt’ora una delle migliori soluzioni preconfezionate facilmente reperibili sul mercato. Parto subito dal “dire” che medesime rispetto a quanto sopra sono le risultanze avute con la “coil tradizionale a singola mesh” compresa assurda incontinenza iniziale. Aggiungo inoltre al piatto sovrapponibile il percepito a seconda dell’e-liquid vaporizzato, con esperienza afflitta oltremodo da due principali evidenti problematiche impossibili da risolvere se non dimenticando l’esistenza della stessa testina: continuativi accenni di dry-hits se alimentata al limite massimo dei 55W di corretta potenza come prevista nel range di funzionamento ben stampigliato sul corpo metallico ed avvertibile retrogusto “ferroso” quando, nonostante utilizzata con minori valori, inutilizzata lasciata “riposare” per qualche minuto. Bocciata in pieno con vittoria assegnata per forfait ad Odan Tank Mesh Coil! Fortunatamente a risollevare le sorti di non proprio gradevole esperienza ecco arrivare in soccorso accessori che sulla carta dovrebbero allungare la vita utile del dispositivo Vapefly sia ridurne in buona parte anche i costi spiccioli di gestione: il più tradizionale degli RBA rigenerabili ed una coppia di kit per “autonomamente produrre” testine del tutto simili alle FreeCore Headcoils fornite in primo impianto all’interno della confezione de Kriemhild II Sub-ohm Tank. Kriemhild II RBA Coil è venduto separatamente come accessorio opzionale racchiuso in una striminzita scatolina di colore nero sulla quale in prima istanza accennata la riproduzione stilizzata del piccolo gingillo, sua titolazione con presenza in alto a sinistra di altrettanto condensato logo del produttore Vapefly. Sulle restanti facce del cartonato indicate come lecito le informazioni di contatto del produttore Vapefly Technology Co., LTD, normative icone raffiguranti le certificazioni e divieti per ottenere il via libera alla commercializzazione ed ovviamente l’immancabile coppia di adesivi ad uso “Scratch&Check” e catalogazione meccanografica. Il kit Kriemhild II RBA Coil tutto stipato in una pratica bustina richiudibile comprende: ● accessorio rigenerabile Kriemhild II RBA; ● spare parts tra guarnizioni, o-rings e coppia di viti sostitutive; ● tradizionale inutile utensile a “T” dall’appeal fortemente “cinesone” il cui fine ultimo dovrebbe essere quello di sopperire alla impellente necessità di un set di cacciaviti. Vapefly Kriemhild II RBA altri non è che la versione ingigantita all’inverosimile della più banale delle “coils rigenerabili” già avvistate e messe a disposizione dell’utenza da parte di altri produttori: coppia di post contrapposti ed aperture nelle quali far ricadere il materiale assorbente in perfetto stile GTA. Con due sezioni separabili e realizzato con maggior perizia in buona parte in acciaio offre comoda fruizione con 13,5mm di massimo diametro e spazioso margine di manovra al deck di 12mm per build a singolo wire preferibilmente a base di microcoils che consiglio di sezione massimo limite 2,5mm e numero di spire adeguato a coprire quasi per intero la grande asola di sbocco per l’aria proveniente dal basso oppure, nel caso se ne abbia la possibilità, ancor meglio tentare setups con microalien appositamente progettate per atomizzatori ad immersione per Billet Box perché ad “occhio e croce” tale è il volume utile. Chi ricorda la “immotivata” curiosa ed inutilizzata filettatura all’interno dell’elemento fondello/afc dell’atomizzatore? Bene, eccone la ragion d’essere! E’ proprio tramite essa unicamente possibile accoppiare le due componenti, l’accessorio e la parte inferiore dell’atomizzatore, con abbondante lubrificazione anti cigolio e renderle così fruibili producendo quando ben unite ciò che non poco richiama il deck di un “classico” atomizzatore rigenerabile a tutti gli effetti in cui con veloce manualità bloccare le estremità dell’avvolgimento di filo resistivo. Tutto immediato e confortevole per dare libero sfogo alla propria iniziativa, con soli limiti imposti da distanza tra le torrette e superficie direttamente investita dal flusso di aria sottostante l’elemento riscaldante con Kriemhild II RBA unica strada percorribile se vaper “da flavour” col quale data la possibilità di poter perfino utilizzare i propri drip-dip con innesto 510 tramite l’adattatore già incluso nella confezione dell’atomizzatore se opportunamente “agghindato”. Per la mia prova ho utilizzato quanto di probabilmente più idoneo in tale ottica avessi tra il materiale a mia disposizione per improntare una soddisfacente build in acciaio 316L sezione 0,40mm avvolto per 7/8 spire su massimo supporto da 2,25mm alla quale applicare potenza di circa 35W e cotone Native Wick Platinum Blend fatto cadere ben morbido all’interno delle asole tagliato a circa 1 millimetro al di sotto esse. Successiva ad abbondante, non trascurabile generalizzata lubrificazione degli elementi di tenuta e di contatto, l’esperienza che ne è scaturita è stata senza mentire e come lecito aspettarsi meno copiosa lato produzione di vapore, ma nettamente più appagante in termini di pura e semplice restituzione aromatica con entrambi gli e-liquids riprodotti “come piacciono a me”, senza casuali perdite e con quel leggero gradevole tepore mai ottenuto e tanto desiderato quando testate le headcoils premade. Inutile tergiversare ulteriormente su di Kriemhild II RBA perché talmente facile da fruire che toccare con mano vale più di 100 parole e per quanto affrontato fino ad ora è a personale giudizio strumento indispensabile più che necessario a sopperire alle mancanze delle testine premade FreeCore allegate a Kriemhild II Sub-ohm Tank. Oltre che con l’accessorio RBA, Vapefly viene in soccorso dell’acquirente con una soluzione già adottata nel passato recente della sua produzione che fa forza su ancor più immediatezza e costi di “gestione” sempre contenuti, ma “alla lunga” meno conveniente di quella basata sul semplice spezzone di filo e ciuffo di cotone. Kriemhild II RMC, Rebuildable Mesh Coil, è un sistema o meglio soluzione kit dedicata gli amanti del fai da te commercializzata per fornire tutto il necessario per poter fabbricare in autonomia meshed headcoils ed emulare quanto già inizialmente fornito con Kriemhild II Sub-ohm Tank e sue testine premade FreeCore. Vantaggio del sistema RMC è tutto da ricercare nella straordinaria immediatezza della sua messa in opera con la garanzia di ottenere risultati più che soddisfacenti già al primo utilizzo. Per auto produrre coils da facilmente innestare a pressione in Kriemhild II Sub-ohm tank non è però solo sufficiente acquistare il kit RMC, con esso è per forza di cose acquistare almeno una confezione da 10 “ricariche”, serie in egual numero di striscioline di materiale assorbente e mesh strips proposte dell’identica tipologia di quelle già premontate nelle headcoils di serie. Nella pratica questo il necessario: Kit base Kriemhild II RMC composto da ● involucro metallico della testina; ● utensile per la corretta curvatura delle mesh strips; ● serie di 4 gommini isolatori; ● 2 contatti placcati per terminazioni positive; ● serie di o-rings di ricambio; ● guida d’uso “passo-passo” chiaramente illustrata. Oltre a ciò necessario acquistare di volta in volta una delle due confezioni di “ricarica” al cui interno la necessaria quantità per costruirsi 10 headcoils di tipo Duplex Mesh con impedenza di 0,20Ω oppure “tradizionali” di impedenza 0,30Ω. Dentro ogni scatolina di “consumabili” in identico numero striscioline di materiale assorbente già modellate ed elementi riscaldanti della tipologia scelta. Con Kriemhild II RMC già “ready to vape” in meno di 60 secondi, bastano poche ben illustrate sequenze presenti nel pieghevole delle istruzioni e quel minimo sindacale di manualità che il pollice opponibile ha da tempo ormai garantito all’umanità, queste le condensate operazioni. Manipolare con delicatezza la wick per farle acquisire minimale voluminosità, adagiarvi la mesh coil preferita con i contatti rivolti verso l’esterno ed imprimerle la specifica curvatura utilizzando l’una oppure l’altra estremità dell’utensile cilindrico a seconda se mesh di tipo Duplex oppure standard, inserire infine lo stratificato così ottenuto nel corpo principale di Kriemhild II RMC Coil. Piegare la gambetta oppure le gambette “del negativo” ed applicare l’anello isolatore in gomma per trattenerle in posizione, allo stesso modo ripiegare e bloccare il contatto “positivo” con il terminale metallico, successivamente tagliare le eccedenze cotone compreso e poi liberi di rimuovere sfilando l’utensile ed avviare il “cappuccio” sommitale a chiusura completa dell’accessorio rigenerabile. Pronti a svapare seguendo tutte le accortezze che soliti dedicare alle comuni testine prefatte comprese nella dotazione! Manco a dirlo messa alla prova la mesh casalinga ancora una volta almeno gradini sopra le controparti “industriali”, inspiegabile il comportamento che almeno sulla carta avrebbe dovuto completamente equiparare quanto di già visto, ma nella realtà nulla di comparabile perché con la “coil RMC” già alla prima installazione più che avvertibili le differenze e se, come solito accade, con acquisizione di migliore manualità si dovrebbero avere sempre migliori risultati non oso immaginare quanto essa sia capace di regalare. Non vorrei essere “cattivello”, sia mai qualcuno si offenda, ma l’impressione è che lato produttore si stia spingendo verso tali “alternative” più che alla classica fruizione di atomizzatori sub-ohm a testine; forse per ritagliarsi spazi e guadagnare posizioni in territori dove la presenza del brand Vapefly è latitante o perlomeno alquanto risibile, oppure messo di fronte alla spicciola verità che l’altisonante brevetto così caparbiamente pubblicizzato non sia così fruttuoso quando prodotto su larga scala. Fatto sta che “in soldoni” il sistema RMC funziona meglio: migliore qualità per differenti materie prime? Le wick consumabili lo sono ed evidente la discrepanza se osservate da vicino: totalmente dissimile consistenza, disposizione delle fibre e persino il colore quasi a sembrare più “raffinate”. Un identificabile motivo deve forzatamente esserci se il vaporizzato al contrario di quello che chiamerò “originale” è ben definito, pieno e scandito alla perfezione! Una valida motivazione deve “starci” se la Duplex assemblata supporta ben volentieri wattaggi superiori di 5W/10W rispetto a quanto dichiarato, oppure se quella da 0,30Ω non è mortificante dal retrogusto ferruginoso, senza accenni di “prossima steccata” e decentemente piacevole nel vaporizzato! Da quando messa all’opera RMC coil magicamente sparito ogni benevolmente additabile improvviso accumulo di e-liquid come mai più presentati svuotamenti al primo refill: misteri “della fede”! Quindi nel caso si sia in procinto di eleggere Kriemhild II Sub-ohm Tank a medium di svapo ci si faccia un faccia uno spassionato favore: con esso si provveda ad acquistare una oppure entrambe le soluzioni “rigenerabili” con l’invito a farne immediatamente buon uso e relegare le 2 FreeCore incluse nella confezione dell’atomizzatore nel dimenticatoio dell’ignavia: ne gioveranno senza rimorsi ed ombra di dubbio, qualunque soluzione preferita, spensieratezza ed appagamento! Con un quadro spero sufficientemente chiaro sulla faccenda Kriemhild II Sub-ohm Tank finalmente giunto il momento topico merito del quale tutto il poc’anzi ardire, con moderna celebrazione per l’occasione riunite l’una di fronte all’altra le due donzelle causa della romanzata bagarre senza rispettive stuoia di rognosi cani da guardia ed inferociti sanguinari lupi alati a proteggere e spalleggiare. La stoica regina d’Islanda e la crudele irosa burgunda imbellettate delle sole specifiche caratteristiche infuse dai maniscalchi di Vapefly, per celebrare una artificiosa riunione e finalmente comporre un totale quadretto famigliare negato da errate consegne merceologiche in quello che più si avvicina all’originale Brunhilde SBS Vaping Kit. Non è mistero che sollevai alcuni dubbi sulla reale “efficacia” della mod Brunhilde SBS 100W in uso generalistico, perché a personale modo di interpretarla ed esulando dalla sola estetica, reputai la side-by-side per nulla maneggevole, come macigno ingombrante ed assolutamente non consigliabile se vaper di guancia rispetto a quanto offerto da dispositivi di altri brands. Allo stesso modo con pregi e difetti ne prospettai più logica utilità con vaporizzatori di diametri importanti prevalentemente indirizzati a flavour chasing se non a maggiori produzioni di vapore, i famosi goliardici siluri a vapore e nella pratica solo in tale evenienza e con opportune precisazioni trova senso la integrale proposta Vapefly. E’ unicamente Brunhilde SBS 100W a guadagnare quando riunite in unica soluzione mod ed atomizzatore, ma al prezzo di sconsiderato aumento del peso totale giunto a circa 300 grammi, addirittura gravato dalla necessaria adozione di batterie dal formato maggiore perché aleatorio e pretestuoso tentare di arrivare a fine giornata solamente con unica batteria 18650 nel proprio paniere se la potenza media applicata alle coil parte da 35W, figurarsi poi se sempre impiegata la massima nominale necessaria alla headcoil FreeCore K1 Duplex o loro migliori sostitute in versione RMC per le quali perfino le prestanti 21700 iniziano a mostrare limitata scorta energetica. Oltremodo pleonastico ma necessario un ulteriore appunto sulla configurazione omnicomprensiva, già perplessa intuizione di primo acchito: la tazza nel suo inusuale diametro quali vantaggi apporta? Nessuno, esclusivamente una aberrazione stilistica ed ottica, inconcepibile quello scalino con evidenza messo in mostra nonostante installato il naturale dedicato suo atomizzatore. A questo punto il totale quadro presumo sia completo, nell’altro da aggiungere. Nel caso interessati ad acquistare l’atomizzatore Vapefly Kriemhild II Sub-ohm Tank, e con esso consiglio vivamente almeno uno degli indispensabili accessori, lo store online Sourcemore.com lo propone in tutte le colorazioni previste: la versione presa in esame Peace al prezzo scontato di $ 25,59 (circa € 22,00), con una maggiorazione di soli $1,50 la War utilizzando in entrambi i casi nelle fasi finali della procedura di checkout il codice promozionale VK2ST. Sourcemore.com - Vapefly Kriemhild II Sub Ohm Tank 4/5ml Tank Atomizer Sourcemore.com - Vapefly Kriemhild II RBA/RMC Coil Sourcemore.com – Vapefly Kriemhild II RMC Coil Wire & Cotton Ringrazio lo store online Sourcemore.com nella figura di Ms. Ella per aver permesso la conclusione della panoramica sulla più recente delle proposte Vapefly con l’invio del sample di Kriemhild II Sub-ohm Tank e totalità delle accessorie opzioni oggetti della presente. Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami ed altrettanto ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  4. Vapefly galaxies 30w kit

    Giusto in tempo per l’estate Vapefly immette sul mercato un compatto vaping kit certificato IP67 senza particolati pretese che nulla ha da offrire se non maltrattare e senza remore farne buon uso all’aria aperta in montagna, pianura oppure in assolata spiaggia, compatibilmente alla possibilità di usufruire di agognati periodi di pausa. “Fortuna” volle che lo store online Sourcemore.com me ne abbia appena inviato un campione e colmo di “inarrestabile gaudio e malcelata felicità” sottotitolo de “di tutto il catalogo proprio ‘sto robo?”, per tale anelato sample la presente stesura, in un incontenibile giubilo ancor più galvanizzato dalla mascolina colorazione ricevuta in esame: un bel rosa confetto da far impallidire anche la più girly delle Barbies. Ma che colpo di fortuna! Nei miei pensieri espresso in totalmente distante colorita esclamazione, me ne rammarico ma condita anche da un pizzico di blasfemia. Vapefly Galaxies 30W Vaping Kit fu recapitato contenuto nella sua confezione retail che nulla fece immaginare la sorpresa riservata al suo interno. Il cartonato che lo accompagna altro non è che il più semplice degli sliding box dal tradizionale anello in cartone con funzione di “coperchio” che avvolge un basilare contenitore, in Galaxies 30W Kit decorato di contrasti tra giallo ocra e nero con i quali evidenziati “salienti peculiarità” del prodotto avuto così “graditamente” in esame. Mica si può pretendere di ricevere puta caso tra la miriade di devices a catalogo un qualcosa di almeno interessante se non “di livello”, sia mai! Meglio tornare su tracciati binari! Sulle superfici dello sleeve stampati marchio del produttore Vapefly, in rilevo ed inchiostri plastificati nomenclatura all’interno di un nero scudo e riproduzione de Galaxies 30W Kit; a completare la magnificenza delle visione d’insieme con tre “spunte” evidenziate le caratteristiche che concorrono secondo lo standard International Protection IEC 60529 a ricevere certificazione IP67: waterproof, dustproof, shockproof. Di contro ad uno spoglio layout lasciato il dovere di incorniciare l’elenco di quanto contenuto nello spoglio scatolato con applicazioni adesive recenti codice a bare di tipo EAN, numero di serie con “Scratch&Check” comprensivo di QR-Code per l’immediato accesso al sito web Vapefly.com. Indicazione della colorazione e le informazioni di rito quali indirizzo e contatti, social compresi, del produttore Vapefly Technology Co., LTD con tanto di normative icone per autorizzazione all’immissione sui mercati stampati ad occupare le restanti due superfici minori dell’avvolgimento in tenue cartone. Una volta superato lo spavento nell’affrontare a volto scoperto cotale magnificenza rosa confetto all’interno del carbox disposti su due livelli trovano posto: ● Galaxies 30W Mod nel suo fashionable rosa piastrelle gabinetto anni ’60; ● Galaxies Air Tank di universale capienza pari a dichiarati 2ml; ● FreeCore G-1 Coil in NiChrome 80 di impedenza 0,8Ω e range di utilizzo compreso tra 12W e 18W; ● FreeCore G-2 Coil in Kanthal A1di impedenza 1,2Ω con potenza applicabile nel range di 8W e 12W; ● cavo USB con connettore µUSB type B per esclusiva ricarica accumulatore LiPo da 950mAh integrato; ● spare parts bag con 2 guarzioni e 2 tappini in silicone per il tank; ● certificato di garanzia; ● striminzito manuale di istruzioni multilingua compreso italiano dedicato a Galaxies 30W Mod; ● risibile manuale avente oggetto Galaxies Air Tank anch’esso multilingua tra le quali anche l’italiano. Vapefly Galaxies 30W è un vaping kit che, diciamocelo subito, ha dalla sua solamente il pregio di essere estremamente compatto, tale da essere interamente nascosto se stretto nel palmo della mano, ed altrettanto leggero e trasportabile con soli 100 grammi di peso complessivo quando “in marcia”, ma che al provato la cui presenza sul mercato non porta alcun giovamento ed a modesta personale opinione di spazio per esso al momento non è previsto, non questo pregiudizio causa della orrida ed impresentabile colorazione ricevuta in esame, ma perché presentato come starter kit per avvicinare potenziali ex fumatori al mondo del vaping. Un kit che vuole fare “il grande” ma di grande non ha nulla, fin troppo elementare per “quello che è”, esteticamente talmente insignificante da far accapponare la pelle, costruttivamente di livello minimo sindacale e nel momento in cui a farla da padrone nel segmento entry level sono le “sigarette elettroniche dal filtrino morbido” ad essere punto di primo acquisto e di ingresso allo svapo, lo sforzo di Vapefly per immettere in commercio un dispositivo di questo genere sembra abbastanza anacronistico se non “visivamente suicida per l’immagine del brand” creatore dei Brunhilde, Siegfried e Kriemhild. Spazio per lui non ve ne è nemmeno salendo gradini di una immaginaria scala gerarchica, la tazza con passo 510 e diametro utile di 24mm dal pin flottante è lì per dargli “solo importanza” perché non ci sono “cavalli sotto il cofano”, dove indiscusse battagliere avversarie sono pod-mod ed all-in-one innegabili leaders in fatto di agile trasportabilità e dalla ormai appurata dote addizionata da restituzione aromatica ad altissimo livello; figurarsi poi vedere Galaxies 30W Kit rapportarsi a devices veramente etichettabili come entry level vaping kit prodotti da Aspire, Eleaf, Justfog, Voopoo e Vaporesso tanto per citarne alcuni; viene da sé che battaglia se non intera guerra già persa in partenza. All’esterno dal punto di vista estetico seppur apprezzando le notevolmente compatte dimensioni della “batteria” di 24mm*39mm*54mm circa, la situazione non è sembra migliore perché, sorvolando sulla ignobile colorazione che farebbe impallidire anche la più femminile delle principesse Disney, l’uso sconsiderato di gomma oppure silicone o qualsivoglia materiale ed essi riconducibile per rivestire interamente la piccola mod Galaxies 30W, se come progettato assicura reale efficace isolamento da liquidi ed accidentali urti, nella pratica di visibilità commerciale pregiudica indelebilmente il senso di qualità: troppo uniforme, troppo “sintetica”, troppo giocattolo, troppo finta! Bastato sarebbe stato decorare elementi dell’involucro con una applicazione superficiale in metallo oppure finta pelle nei punti dove impresse le brandizzazioni ed il tappino che nasconde il connettore microUSB di tipo B per la ricarica, in scarsi 45 minuti dell’accumulatore LiPo di capacità 950mAh, per conferirle almeno in parte per alcuni ignari una certa appetibilità e vivacizzare senza dubbio la monotona piattezza dell’insieme. Parimenti non migliore la situazione “sotto il cofano”, ciò esulando le specificità del progetto ovvero canoniche routines di protezione ed erogazione in bypass oppure in regolazione di potenza da 5W a 30W con incrementi di 0,5W e supporto al pass-through, perché ho avvertito la sgradevole sensazione di innegabile ricerca di eccessivo contenimento dei costi quasi per intero scaricato sulle spalle del microcontroller 3S Chip e suo corollario che in altre occorrenze ho conosciuto dotato di buona prestanza ed accuratezza superiore alla media. Alla prova pratica con la mod Galaxies 30W sembra di assistere alla famosa scena del “matrimonio in versione super super ridotta” che ha reso celebre il comic movie Balle Spaziali di Mel Brooks, dove tutto è tagliato alla bene in meglio per “fare presto” lasciando sul campo pochi malamente addensati componenti a cercare di svolgere alla buona basilari operazioni con tempi di risposta apparentemente direttamente proporzionali alla impedenza da alimentare, range minimo di resistenza utilizzabile non dichiarato spesso ballerino sempre oscillante tra 0,40Ω, se fortunati a seconda del meteo e di quanto femminili per l’occasione ci si senta, e 0,50Ω e non meno potenza erogata percepita non in linea con quanto impostato, il tutto condito da un display di infime dimensioni dalle minuscole indicazioni ed impossibile da decifrare se investito dalla diretta luce del sole. Insomma prestazioni che definirle un disastro anche per i più ossequiosi sarebbe un gigantesco eufemismo, per tali motivazioni quello a spiccare dell’intero set è il comprimario, l’atomizzatore che secondo quanto accaduto in passate occasioni è un oggetto messo lì a fare numero. Anche in Galaxies 30W Kit quello fornito di serie è ormai il tradizionale pod tank style di diametro 22mm ed altezza complessiva di circa 39mm che tanti fasti sta ottenendo dopo il suo sdoganamento e prima adozione da parte di Voopoo. Galaxies Air Tank è veramente ben congeniato, dove è il solido metallo nelle due parti che lo costituiscono a far da padrone ed il cui l’unico elemento plastico, nella combinazione cromatica allegata al enorme confetto, dalla buona trasparenza ne compone indissolubile il solo involucro esterno dal drip-tip integrato del segmento serbatoio. A scapito della sua natura economicamente risibile Galaxies Air Tank è una “chicca” di progettazione, esulando ovviamente le headcoils proprietarie da innestare come al solito a pressione e loro futura reperibilità sul territorio, con un sistema di air-flow control a doppia coppia contrapposta di fori da 1mm addizionati da piccola asola 7*1mm che finalmente funziona a dovere, con poca flessibilità in fatto di combinazioni numericamente ottenibili ma in grado di restituire, per la prima volta avuta con similari sistemi, sensazione di reale contrasto del tiro con perfino una più che accettabile performance sotto il profilo MTL se scoperta “una sola” delle circolari aperture. Ciò probabilmente merito della voluta geometria conica della struttura inferiore del serbatoio nel punto di inserimento della testina e del fluire del flusso di aria incanalata dall’afc dal basso verso l’altro, forzatamente a lambire fino ad essa l’impalcato nel quale posizionati i pin flottati per il trasferimento dei segnali elettrici da mod verso l’avvolgimento resistivo. Una piacevole sorpresa il comprimario, peccato solamente per il drip-tip “fisso” dal diametro non adatto né ad un MTL perché troppo largo, né per un RDL perché per assurdo troppo stretto! In dote con la fornitura iniziale un esemplare per tipo delle FreeCore G Series Headcoils attualmente disponibili, nuove tipologie sono promesse da Vapefly in un prossimo futuro: FreeCore G-1 a singolo filamento in Ni80 di impedenza 0,8Ω da alimentare da un minimo di 12W ed un massimo di 18W, limite al quale al massimo della portata di aria disponibile sembrano “lavorare a pieno regime” producendo corposo vapore dalla discreta restituzione aromatica in linea con quanto il mercato attuale abbia da offrire. Seconda tipologia comparabile all’inizio è la FreeCore G-2 sempre a singolo filamento, ma in questa occasione preferito un wire in Kanthal A1 di impedenza 1,2Ω, decisamente “pensata per la guancia” con il suo range di attivazione compreso tra 8W e 12W, parca in consumi energetici con minor copiosità sul fronte della produzione di vapore rispetto dalla “sorella G-1”, ma egualmente aromatica già a soli 10W motivo per il quale sia da un punto di vista prettamente di autonomia energetica, ricordo che Galaxies 30W Kit è provvisto di accumulatore integrato da 950mAh, che di pienezza del percepito sento tra le due opzioni quella vivamente da consigliare. In ambo in casi, sia chiaro, nessun miracolo, nessuna visione mistica, nessun etereo viaggio verso immaginifici confini perché il tutto è identico a quanto mediamente possibile ottenere con altri sistemi. Null’altro da aggiungere, tutte qui le informazioni e personale giudizio senza genuflessioni per una valutazione complessiva de Vapefly Galaxies 30W Kit, quadro di insieme che chiunque penso essere in grado di interpretare. E a scanso di equivoci, nel caso si stia cercando alla follia un complemento per ultimare l’arredo delle cucine color pastello a mo’ di frigorifero per la casa di campagna di “Barbie cavallerizza texana in vacanza alle Hawaii col bikini trapuntato che prende il sole sulla battigia”, oppure più correttamente si stia cercando un ensemble da utilizzare in prima persona giusto in affollate soleggiate situazioni, incuranti delle sue sorti magari poi in barba a qualsivoglia educazione e preservazione dell’ambiente, “casualmente” dimenticare tra le dune sabbiose, Galaxies 30W Kit è solo ciò su cui puntare. In tal caso lo store online Sourcemore.com, che nella persona di ms. Ella ringrazio per così fantasmagorico kit sottoposto, propone Vapefly Galaxies 30W Kit, nelle sue 5 colorazioni che vanno da un sobrio nero alle più accattivanti colorazioni piastrelle pastello, al prezzo vantaggioso di $26,48, circa € 22,00, se utilizzato il coupon code GALAXY durante le fasi terminali della procedura di acquisto. Vapefly Galaxies 30W Kit 950mAh Mod with Galaxies Air Tank Ringrazio come di consueto svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità gentilmente concessi ed altresì ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e Lettori come sempre liberi di regalare preziosi consigli e costruttive critiche. Grazie!
  5. Vapefly optima 80w il punto di svolta

    Vapefly Optima Pod Mod 80W si avvale di una batteria 18650 per il funzionamento ed è la prima sigaretta elettronica al mondo a offrire ai propri affezionati clienti un sistema ricostruibile a Mesh delle proprie coil (RMC System). Tra gli accessori (acquistabile a parte) è disponibile un interessante sistema RDTA postless, Rope + Coil Wire + Mesh Coil. Buona lettura. La confezione riporta all'anteriore una immagine del dispositivo, il marchio con il logo e la dicitura "Optima Pod Mod Rebuildable Meshed Coil" Sul retro della scatola sono elencate alcune caratteristiche principali, indirizzo del produttore, social media, loghi/marchi, scratch&chek. Packing List: 1 Optima Mod 1 Cartuccia Optima 3.5ml 1 Cartuccia RMC 3,5ml 1 Mesh coil FreeCore™ da 0,3Ω 1 Mesh coil FreeCore™ da 0,6Ω 1 RMC RBA Mesh Coil 1 Spare part's RMC 1 Cavo di tipo C. 1 Manuale utente Caratteristiche Vapefly Optima: Costruzione: Lega di zinco, Acciaio inox, Pctg. Dimensioni: 22.4x30.7x115.0mm Peso: 100g Capacità della cartuccia: 3,5ml/ 2ml (TPD) Coil FreeCore ™ 0,30Ω (30-40W) Coil FreeCore ™ 0,6Ω (20-28W) Batteria: 18650 (non inclusa) Potenza in uscita: 5-80 W. Schermo: OLED da 0,91 pollici Colori:Blue, Red, Silver, Gunmetal, Red. Prime impressioni: Quando ho saputo che mi veniva inviato un nuovo sistema Mod-Pod non ero troppo entusiasta, questi sistemi hanno un ottimo rendimento e molteplici combinazioni per diverse opzioni di svapo, ma hanno affollato il mercato con soluzioni senza dubbio utili, ma tutte piuttosto simili tra loro. Vapefly Optima Pod Mod kit è un pacchetto davvero ricco di ricambi, ci sono degli aspetti davvero innovativi che mi hanno favorevolmente impressionato, li vedremo insieme più avanti nella recensione. Ho ricevuto per questo test la versione Gunmetal. Toccando con mano la nuova Optima Mod-Pod ho subito apprezzato la solidità costruttiva, il telaio è interamente costruito in lega di zinco, il corpo è sottile e slanciato, la Mod si tiene in mano bene e non pesa troppo (100gr). Il Logo di vapefly è inciso in alto sulla parte anteriore della Optima, sotto al logo c'è il tasto Fire di forma ovale e leggermente sporgente, il tasto fire è facile da trovare grazie alla sua forma allungata. Lo schermo oled da 0.91 è disposto in verticale, la lettura è facilitata dai font ingranditi e la luminosità dello schermo è molto buona. I tasti di regolazione "+" e "-" sono disposti in verticale sopra a un bilanciere, la porta Usb Type-C è collocata sotto ai tasti "+" e "-". Sul retro c'è lo sportellino asportabile per ottenere l'accesso al vano batterie, sullo sportellino è inciso "Optima" con caratteri cubitali. Lo sportellino si può inserire per leggere "Optima" dall'alto verso il basso o dal basso verso l'alto. Nella vista laterale di Optima si notano le due asole per l'estrazione dello sportellino e i pannelli decorativi presumibilmente in IML. In alto si notano anche gli airflow con disegno a goccia posti lateralmente sulla cartuccia. Lo slot per la cella 18650 è realizzato in materiale plastico ignifugo, le polarità sono incise al suo interno assieme al disegno della cella, i pin sono placcati in oro, quello negativo è caricato a molla per facilitare l'inserimento/estrazione della cella. La parte interna dello sportellino è dotata di due magneti, i magneti sono naturalmente speculari a quelli posti sulla mod. Lo sportellino e la mod si agganciano alla perfezione, non c'è il minimo movimento e la struttura appare come un corpo unico e questo è un aspetto davvero positivo per il comfort. La parte superiore del vano di alloggio della cartuccia è sagomato per consentire visibilità interna, sul fondo ci sono i due pin di contatto e quattro viti torx. Sul fondo della Optima compare la scritta "Designed By Vapefly", il logo e il marchio C E. Nel Kit sono comprese due cartucce molto simili ma non uguali (Cartuccia Optima e Cartuccia RMC) entrambe contengono 3,5ml di liquido, il refil è laterale e le coil si inseriscono dal basso. La cartuccia Optima ospita due tipi di Mesh-Coil pre assemblate e il sistema top-airflow ha il compito di ridurre al minimo le perdite. La cartuccia RMC ha tutte le caratteristiche della precedente cartuccia Optima, ma la differenza è al suo interno, può infatti ospitare un incredibile e innovativo modulo RBA RMC. L'acronimo RMC significa "Mesh-Coil ricostruibile" ed è il primo sistema al mondo di questo genere! Vapefly dichiara che con un set di Mesh puoi rigenerare fino a 10 volte, con un costo ridotto al 25% rispetto all'acquisto di 10 Coil normali, quindi consente di ridurre i costi di circa il 75%, niente male davvero! Set RMC: - 1 RBA RMC scomponibile - 2 Mesh Coil 0.2Ω (40-60W) - Tool per arrotolare la Mesh Ø4.8 e Ø5.0mm - 2 Lacci di cotone - 5 O'ring - 4 Guarnizioni isolanti per il Pin - 2 Pin * RBA RMC sembra un procedimento complicato ma ti assicuro che l'intera operazione è durata pochi minuti e penso che ne valga davvero la pena, complimenti Vapefly, questa è innovazione! Ricostruisci la Mesh-Coil: - 1) Stendi il laccio di cotone e appoggiare la Mesh nel verso indicato in figura. - 2) Utilizza il Tool per arrotolare la Mesh e il cotone, ho utilizzato il diametro Ø4.8mm - 3) Inserisci la Mesh all'interno della RBA RMC - 4) Inserisci la guarnizione isolante, mantenendo una leg all'interno della guarnizione e una leg all'esterno della guarnizione. - 5) Inserisci il Pin dentro alla guarnizione isolante - 6) Taglia le Leg eccedenti - 7) Taglia il cotone eccedente - A questo punto hai ottenuto una Mesh-Coil RMC verticale, molto simile alle FreeCore™ pre assemblate * Optima RDTA Meshed Cartridge è un interessante accessorio acquistabile a parte che rende possibile installare sul Deck Postless sia Coil Wire sia Mesh Coil Contenuto del Kit RDTA: - 1 Cartuccia RDTA da 3.5ml - 1 RDA Ø20mm con Drip-tip 510 sostituibile - 2 Mesh Ka1 da 0.2Ω (40-60W) - 2 Lacci di cotone Vapefly Firebolt M Cotton - 1 Tool per arrotolare la mesh - 1 Clapton Coil 0.35Ω NI80 - 1 Cacciavite multifunzione - 2 Rope sostitutive - Numerosi o'ring Come è fatto il Kit RDTA: La cartuccia RDTA ha lo stesso fattore di forma delle cartucce Optima e RMC, stesso foro di riempimento e sembra stessa capacità di liquido. Il pin inferiore è regolabile e le asole di afflusso aria sono finte. L'RDA è costruito in acciaio, ha il Drip-Tip 510 sostituibile e la manica esterna può ruotare per regolare un totale di 16 fori da 0.8mm (8 fori per lato). Il Deck di questo RBA ha due piattine regolabili tramite altrettanti viti a croce, il deck può ospitare indifferentemente le coil wire o le Mesh coil, per queste ultime c'è un sistema caricato a molla per comprimere il cotone, all'interno della cartuccia ci sono due rope in acciaio inossidabile che hanno il compito di trasportare il liquido verso il cotone. Come funziona Optima Mod: - Fai clic sul pulsante di Fire 5 volte in 2 secondi per accendere/spegnere il dispositivo. - Premi i pulsanti "+" e "-" contemporaneamente per bloccare/sbloccare le impostazioni. - Premi il pulsante Fire 3 volte per accedere alle impostazioni. - Modalità di uscita: NORM/SOFT/DIY/HARD/USER (VPC). - Modalità User (VPC): Puoi impostare la curva di potenza in un arco di 10s - Puff Clear: Scegliere "RESET" per azzerare i puff. - Optima sceglie automaticamente il miglior wattaggio, la potenza può essere regolata solo nel range suggerito. - Modalità DIY: Puoi impostare la potenza di uscita senza limitazioni. Protezioni e sicurezza: - Protezione da cortocircuito - Protezione inversione della batteria - Protezione low voltage - Overcharge protection - Over current protection - Protezione da sovraccarico - Protezione contro il surriscaldamento - Protezione Cut-Off (10s) Prova di Svapo e conclusioni finali: - Mesh coil FreeCore™ da 0,6Ω (20-28W) La cartuccia Optima è un piccolo capolavoro perché grazie al flusso di aria interno previene completamente le perdite, l'abbinamento con la FreeCore™ da 0,6Ω è quello che mi è piaciuto di meno, avrei preferito poter regolare gli AFC per avere un vapore più caldo, ma in questa cartuccia gli AFC sono fissi. Il puff è di tipo DL limitato, l'erogazione e il sapore sono tuttavia soddisfacenti, chiudendo una delle due asole dell'aria con un dito diventa come dovrebbe essere, peccato. Il chipset intelligente sceglie un "best wattage" di 25W e limita la potenza massima a 28w per impedire bruciature del cotone. - Mesh coil FreeCore™ da 0,3Ω (30-40W) La cartuccia optima con i suoi AFC fissi è perfettamente calibrata per questa coil, il puff è di tipo DL, il chipset imposta automaticamente 35W e previene le bruciature del cotone negando di superare 40W. Ottima coil davvero questa FreeCore™ da 0,3Ω, non fa rimpiangere nessuna coil pre assemblata di nessuna marca. - RBA RMC con rigenerazione Mesh Coil 0.2Ω (40-60W) La grande innovazione denominata RMC abbinata al sistema della cartuccia Optima risolve due grandi problemi: 1. Perdite e condensa 2. Risparmi denaro (75%) Sembra proprio di utilizzare una coil delle migliori Mesh-Coil disponibili in commercio, aroma e vapore al massimo livello! Il chipset regola il "best wattage" a 50W ed è proprio con questa potenza che la utilizzo con piacere. - RDTA Optima con rigenerazione Clapton Coil 0.35Ω NI80 (25-35W) Il pezzo forte di questo sistema RDTA da 20mm è sicuramente il sistema AFC regolabile che consente di ottenere vapore caldo e tanto Hit (colpo in gola), potrei addirittura pensare di fare una build da 1.0Ω per utilizzarlo in MTL, sono sicuro che si comporterebbe benissimo. con la Clapton Coil da 0.35Ω il chipset ci viene in soccorso selezionando automaticamente il best a 30W, mi piace molto utilizzarlo a 25W con due airflow aperti, l'hit è fortissimo come piace a me, continuando compulsivamente il vapore può diventare troppo caldo, basta aprire l'AFC e tutto si normalizza. - RDTA Optima con rigenerazione Mesh Ka1 da 0.2Ω (40-60W) La resistenza ottenuta è risultata essere di 0.27Ω diversa dai 0.2Ω dichiarati, il chipset imposta un best di 35W e limita la potenza a 45W, ma la magia della mesh rende possibile svapare anche a wattaggi molto inferiori, mi piace utilizzare questa mesh a 25W con AFC quasi del tutto chiuso, il vapore non è mai troppo caldo ed è sempre abbondante, l'hit (colpo in gola) è forte e anche l'aroma mi soddisfa, questa rigenerazione è come la droga, crea dipendenza. Inoltre le rope in acciaio inossidabile veicolano il liquido in modo efficace allungando la vita del cotone. Per tutti gli aspetti che ho descritto nella recensione, in questo kit ho trovato vera innovazione e per questo penso che meriti molto di essere acquistato, se ti ho convinto ti consiglio l'acquisto anche del sistema Optima RDTA (sarà venduto separatamente). Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso per la recensione. Sourcemore fornisce un codice coupon per i nuovi clienti registrati: Codice: MOTRON (8% di sconto su tutto il sito, offerta settimanale e articoli di liquidazione esclusi). https://www.sourcemore.com/vapefly-optima-pod-mod-kit.html