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  1. Steam crave meson aio

    Meson AIO è il concretizzarsi della visione Steam Crave in formato boro device al motto “More Air, More Power”, ossia tutto ciò che sempre impregna i dispositivi del marchio a forma di cubo, con nullo o risicato campo d’azione permesso alla guancia ecco un altro incidente colosso nel quale non lesina spregiudicata potenza. Pane per i denti per coloro che amano trascorre il tempo con la testa immersa in cumuli e cumulonembi. Del kit Steam Crave Meson AIO lo store online Sourcemore.com me ne ha messo a disposizione un campione in una non comune colorazione “Purple” per scriverne delle mie, fortuna vuole che la mia professione non rientri nelle scaramantiche arti drammatiche. Buona lettura! Meson AIO vaping kit mi è stato inviato nella sua insolita funerea colorazione viola racchiuso in un importante cofanetto retail dalla apertura magnetica, lo stesso che spesso e volentieri accompagna ogni prodotto Steam Crave, tutto di sana pianta pronto per la vendita. In pieno stile Steam Crave ancora una volta è un generalizzato colore nero a scandire l’intero layout della voluminosa confezione con il lembo sollevabile interamente dedicato al marchio del produttore assieme alla accennata raffigurazione dei contorni del kit Meson AIO ed alla sua denominazione a caratteri cubitali dal colore argento metallico. A completamento della realizzazione grafica non poteva mancare la onnipresente banda rossa che come da consolidata consuetudine attraversa orizzontalmente ogni confezione dei prodotti Steam Crave, ed utilizzata di volta in volta come contenitore per sottotitolazioni di forte impatto come nel caso dell’attuale “More air, more power”, un “tanta aria, maggior potenza” che fin da subito ben definisce il posizionamento del vaping kit Meson AIO. Le restanti superfici del cofanetto con il sistema di apertura magnetico sono tutte un corollario di loghi e riferimenti al prodotto e produttore con indicazione della colorazione tra le cinque disponibili ed il codice interno SC614 assegnato al kit da Steam Crave stessa. Ovviamente stampato su uno dei lati l’indicativo EC-ID Number a riprova di iscrizione nei registri di autorizzazione TPD, codice a barre di tipo EAN, “Scratch&Check” per la verifica della originalità e le immancabili normative icone obbligatorie per l’immissione sui mercati, “marchiatura” FCC compresa dedicata alla neutralità elettromagnetica Federal Communications Commision necessaria per la commercializzazione di qualunque dispositivo in territorio U.S.A. Come per tutti i prodotti Steam Crave ricca e particolarmente curata la dotazione, lo è anche nel caso di Meson AIO, tutta stipata ordinatamente nel solito poliuretano espanso decorato con un rivestimento adesivo che molto ricorda al tatto un piacevole vellutino color rosso, ecco quanto: ● dispositivo Meson AIO; ● atomizzare Meson Boro Tank con preinstallato il mesh deck; ● pannello frontale removibile con air flow control (preinstallato); ● pannello frontale removibile “con finestra”; ● serbatoio di ricambio in PCTG dedicato all’atomizzatore Meson Boro Tank con capacità di 5ml; ● postless Meson Boro Tank deck opzionale; ● Meson Boro Tank 510 adapter; ● mesh strips bending tool; ● 2 * fused clapton coils Ni80 28ga*2+38ga Φ2,5mm 0,4Ω; ● 2 * mesh strips in SS316L di impedenza 0,15Ω per range di potenze comprese tra 60W e 80W; ● 2 * mesh strips in KanthalA1 di impedenza 0,15Ω per range di potenze comprese tra 80W e 100W; ● spare parts bag per atomizzatore Meson Boro Tank; ● 2 * baffi di cotone per rigenerazioni “a mesh”; ● adattatore full body per batterie formato 18650; ● insignificante solito multi-tool arancione; ● 2 * wraps termo-restringenti per batterie formato 18650; ● cavo con connettore µUSB Type-C per ricarica accumulatori oppure per installazione di molto improbabili aggiornamenti firmware; ● manuale di istruzioni illustrato nella sola lingua inglese; ● adesivo a tema Steam Crave da appiccicare dove si vuole; Chi ben conosce la produzione Steam Crave ha chiaro il modus operandi di tale produttore: dispositivi dedicati in larga parte al cloud chasing e principalmente ideati per utenza residente nell’altra sponda dell’oceano. Luoghi dove tutto per essere appetibile od almeno degno di interesse deve essere “fuori misura”: lo sono le cilindrate delle automobili, le dimensioni dei frigoriferi, giganteschi i panini e perfino i bricks del latte! Smisurato è spesso anche l’ego di coloro e la costante necessità di essere centro dell’attenzione. Quelle sono le terre dove maggior successo riscuotono i prodotti Steam Crave, dei quali quasi sempre abbondanti sono i volumi, notevole l’incidenza e fuori dal comune quanto riescano a sprigionare. Con Meson AIO i signori di ShenZhen Beautiful Technologies LTD non hanno fatto eccezione: addirittura riuscendo ad immettere sul mercato forse la più “potente” tra le attuali mods progettate per adottare ciò che il nutrito universo dietro al boro tank di Billet Box ha da offrire. Per il suo ingresso nel mondo dei boro devices Steam Crave propone una rocciosa mod regulated interamente costruita con oltre 200 grammi di lega di zinco condita di innesti in alluminio, alimentabile indistintamente con batterie formato 18650 oppure 20x700 e, nemmeno necessario sottolinearlo, un insieme che sprizza tutto lo stile che da tempo caratterizza l’intera produzione del marchio in un complessivo peso che quando pronta all’uso, ovvero atomizzatore ed accumulatore installati, per poco non supera i 300 grammi. Secondo tale tradizione anche Meson AIO è totalmente spoglia e senza segni particolari, fortunatamente questa volta di straordinaria ergonomia e perfetto bilanciamento delle forze ma al limite dell’anonimato estetico perché priva di virtuosismi estetici, insomma il solito monolite firmato Steam Crave che come sempre “o si ama o si odia”: un “blocco” di lega metallica dallo sviluppo verticale bicolor viola e nero, nel caso del campione ricevuto finitura forse soggetta a “saltare” con fin troppa facilità nei punti di contatto fra le superfici mobili, al cui aspetto concessi per ovvia motivazione in singola presentazione, uno per lato, i soli segni distintivi di brandizzazione, qui relegati sull’emiciclo a copertura del vano batteria ed un paio di accenti in lucido acciaio: base mod ed al suo vertice il nut filettato con passo pienamente compatibile Billet Box nel quale installare oltre al fornito di serie un qualsiasi drip-tip 510 o, nel caso si preferisca, uno tra i molteplici esempi di hybrid-tips per bloccare ”chiudendo così il circuito” serbatoio ed atomizzatore RBA proprio lì, in bella vista affogato nel grande scenografico vano “rettangolare” frontale. Una sede per i boros con un paio di interessanti soluzioni come un pin “positivo” con escursione di circa 1 millimetro ed una camera di ventilazione scavata “alle spalle del serbatoio”, ma che strutturalmente preferisce essere utilizzata con RBA che gradiscono “ingressi di aria dal davanti” come il rigenerabile Meson Boro Tank, parte del vaping kit, o meglio ancora se per essi previsti air pins sostituibili per la personalizzazione del contrasto dato che con i 2 pannelli removibili, uno con sistema di regolazione ed il secondo “interamente aperto”, nella quotidiana pratica poco cambia in quanto sempre di aria in quantità ne lasciano passare, di fatto hanno perlopiù esclusivamente funzione estetica. Reputo invece non molto azzeccata la scelta di proporre una interfaccia utente in totale discontinuità rispetto a similari produzioni “tutte in uno”. Per Meson AIO Steam Crave ha preferito adottare una impostazione più “vicina” ad una box mod di stampo tradizionale concentrando tutti i suoi costituenti, il grande pulsante di attivazione impreziosito dal logo del produttore assieme al bilanciere “con il + ed il -“ sulla parte frontale del device, probabilmente unica rapida soluzione insita nel design verticale del prodotto piuttosto che ingegnarsi per nasconderne gli elementi di non frequente utilizzo come ad esempio la coppia di pulsanti per la regolazione dei valori, che per gusti personali avrei preferito essere posti in prossimità del display alla base di Meson AIO, per essere così protetti da accidentali pressioni oltre che per mera pulizia estetica; utile invece avere a portata di mano senza dover abbattere la mod l’accesso al connettore microUSB Type-C per sporadiche ricariche dell’accumulatore ed eventuali aggiornamenti del firmware, sempre che essi vengano rilasciati in futuro. Un dispositivo che promette “molta aria e prestazioni da vendere” necessita di elettronica di controllo appositamente calibrata per far sprigionare quanto di meglio sia nelle sue capacità; per tale motivo in Steam Crave hanno ben pensato di concentrare tutto sulla sola potenza bruta attraverso un chipset in grado di erogare massimi 100W e 40A entro un intervallo di impedenza che varia da 0,1Ω a 3Ω con incrementi alla singola unità e gli opportuni distinguo a seconda della build installata al momento. Per la gioia dei cloud chasers più intransigenti messa anche sul piatto oltre ad una modalità di funzionamento in Voltaggio Variabile fino a 8V e quella in ByPass per simulare una mod meccanica, una spigolosa oltre a poco rifinita, per nulla adeguata allo svapo in MTL, Temperature Control Mode nella quale possibile impostare solamente la temperatura di riferimento con un pre-hit non modificabile che definire aggressivo è puramente un eufemismo, ma che giustifico perchè immagino essere pensata per utilizzo esclusivamente in congiunzione di heating wires in acciaio, titanio e nichel 200 dalla sezione più che generosa, del resto Meson AIO è un vaping kit dichiaratamente destinato ad enormi portate d’aria e relative necessarie potenze. Meson Boro Tank con i suoi buoni spunti, blocco filettato del serbatoio e “radiatore laterale” con funzione di canalizzazione delle correnti d’aria oltre che ispezionabile a serbatoio carico di e-liquid, ed una inspiegabile ombra è il primo atomizzatore firmato Steam Crave pensato per fruttare al meglio le caratteristiche intrinseche della mod Meson AIO con il suo obbligato “front airflow” e per essere utilizzato su dispositivi boro compatibili e già incluso di serie all’interno dell’omonimo vaping kit nonchè acquistabile al di fuori di esso. Ma a differenza della nutrita concorrenza Meson Boro Tank è al momento l’unico in cui possibile sostituire integralmente la base rigenerabile scegliendo a seconda delle proprie preferenze tra un deck single/dual coil postless di impostazione tradizionale, nel quale montare resistenze fino al diametro consigliato di 3,5mm oppure se in configurazione dual coil di 2,5mm, ed uno di stampo più “modaiolo” progettato per sfruttare una tra le molteplici mesh strips rese disponibili da Steam Crave stessa o reperibili in commercio optando per quelle con misura 16mm*6,8mm. Meson Boro Tank nei suoi sparuti elementi è prodotto interamente in acciaio 316L, mentre trasparente PCTG preferito per il solo contenitore e realizzato seguendo la “classica impostazione” della stragrande maggioranza degli atomizzatori Steam Crave ovvero, ovviamente con adeguate proporzioni secondo complessive dimensioni: camera di evaporazione di limitato volume, geometria interna al solo scopo di canalizzare “verso l’alto” in un camino del diametro di ben 6,5mm senza influire sul movimento dei vapori, sistema di alimentazione dell’e-liquid per caduta verticale in direzione della base del deck e correnti d’aria alla coil ancora una volta “dai lati” ma in questo caso assolutamente non modulabili. Meson Boro Tank è a tutti gli effetti un mini Aromamizer per meglio godere di preparazioni prevalentemente cremoseda piazzare all’interno di boro mods che permettono la permeazione delle correnti d’aria “da davanti” e possibilmente dotate di un integrato strutturale airflow control, questo il suo più grande ed insormontabile limite che ne preclude ad esempio l’utilizzo proprio in combinazione con la capostipite del segmento, la Billet Box di Billet Vapor che ha dato il via a tutto. Consapevole che le piccole mesh strips offrano maggiore ventaglio aromatico ho però per le prove effettuate con Meson Boto Tank preferito utilizzare tradizionali avvolgimenti resistivi che, a parere personale nonostante possano peccare sul fronte ampiezza del riprodotto, generano vapori più tiepidi a me più graditi oltre a permettermi di osare addirittura addentrandomi nella pratica delle coils complesse, ma senza esagerare! Una sola resistenza di diametro 3mm per me è più che sufficiente non volendo strafare azzardando addirittura setups in dual coils. Per cui ho accantonato il “mesh deck” in favore del più pratico postless, al quale abbinare una alien coil 3*30+38 con impedenza di circa 0,45Ω e diametro 3mm in NiChrome80 prodotta da Wotofo con la presunzione di ritenerla un buon compromesso tra necessità energetica e produzione di vapore, soprattutto nel caso si preferisca sfruttare Meson Boro Tank al di fuori del vaping kit proposto da Steam Crave. La rigenerazione è veloce e non comporta particolare difficoltà, sufficiente regolare la lunghezza delle legs della coil tra 6mm e 7mm così da far investire l’avvolgimento resistivo dal flusso di aria a partire dalla “parte bassa”, il cotone tagliato prendendo a riferimento il bordo del deck che opportunamente pettinato e sfoltito è da “infilare” per circa 2 mm nei previsti canali che lo fiancheggiano. Una veloce inzuppata di e-liquid per verificare la corretta vaporizzazione, se necessario provvedere a meglio posizionare le estremità della wick nelle sue sedi, accoppiare deck al restante corpo di Meson Boro Tank e senza indugi, dopo averlo installato nella mod avvitando saldamente il flush nut, riempire il serbatoio con l’unica accortezza di non eccedere nella quantità. In men che non si dica Meson AIO con il dedicato atomizzatore si è trasformata in un inarrestabile vaporetto, scattante ed anche quando alimentata con accumulatori in formato 18650 con ottima efficienza energetica. Ho però avuto necessità per meglio goderne di sostituire il drip-tip di serie con uno di larghezza più importante perché quello fornito percepito fin troppo “piccolo” per uno svapo di polmone, tanto che per alcune volte mi sono ritrovato meccanicamente a “tirare di guancia” con mio conseguente imbarazzo e ciò che comporta l’essere investiti da sconsiderato volume di vapore quando l’aspirazione è molto più pacata e controllata. Superata l’iniziale empasse grazie ad un drip-tip ibrido firmato Kaser Mods ecco che Meson AIO si è diventata una provetta compagna “boro cloud”, essenziale nelle features ed al momento unico esempio messo a disposizione per gli amanti dei nuvoloni! Quindi, amanti del cloud chansing invaghiti delle boro mod, Steam Crave Meson AIO vaping kit è il prodotto da non farsi sfuggire e lo store online Sourcemore.com ne propone l’acquisto in una delle cinque previste colorazioni all’interessante prezzo di $78,79, ovvero circa €72,00 al cambio attuale, al quale possibile applicare un ulteriore 8% di sconto se utilizzato il sempreverde coupon code promozionale SVAPO8 durante le fasi finali della proceduta di acquisto. Sourcemore.com - Steam Crave Meson AIO Mod Kit 100W with Meson Boro Tank Ringrazio ms. Ella marketing PR del marketplace Sourcemore.com per aver permesso questa stesura con l’invio gratuito del vaping kit Steam Crave Meson AIO. Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è concessa ancora una volta ed allo stesso modo tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  2. Voopoo argus xt uforcel-tank

    Argus XT UForce-L Tank è il vaping kit di prossima commercializzazione di Voopoo, una delle tre future proposte commerciali dedicata ai cultori del flavour chasing strutturate attorno alle qualità della PnP Super Platform, del quale il reparto marketing Voopoo mi ha chiesto di scriverne una sommaria anteprima. Per quanto il “progetto” sia in dirittura di arrivo non mi è stato possibile conoscerne tutti i dettagli se non i suoi principali cardini costituenti, i quali in versione stand-alone mi sono stati recapitati pronti per essere testati e mostrati come se facessero parte di un inseparabile unicum. Con le dovute e probabili imprecisioni ed inesattezze ecco ciò che sarà, o meglio dovrebbe essere, Argus XT UForce-L Tank Vaping Kit. Buona lettura. Quello che nel futuro prossimo dovrebbe essere il vaping kit Argus XT UForce-L Tank, come anticipato mi è stato sottoposto ed inviato direttamente dalla factory Voopoo scomposto nelle sue principale componenti, fatte giungere al mio domicilio nelle rispettive versioni retail con la richiesta di essere trattate come fossero parte di una unica confezione. Argus XT prima dei due costituenti la spedizione è la mod fulcro del prossimo vaping kit questa volta consegnatami equipaggiata con firmware in versione completa e non come occorso in passato privato della possibilità di regolazioni estetiche e display in modalità always on, arrivata come al solito protetta dallo scenografico cofanetto metallico SPTE dal complessivo effetto bassorilievo a decorarne in pannello superiore: “Solid and Compact Argus - Outdoor to create a better life experience”, questa l’integrale dicitura “scolpita” sulla superficie argentea anodizzata che a rigor di logica dovrebbe rappresentare il cofanetto pronto per essere adottato per il confezionamento finale del vaping kit Argus XT UForce-L Tank che in un certo qual modo sono qui ad introdurre. Mentre il secondo protagonista del bundle è l’atomizzatore non rigenerabile UForce-L Tank, giunto all’interno della sua sleeved cardboard box ufficiale dalle finiture dettate da costanti contrasti tra tonalità del grigio/argento e sovraimpressioni auree. In entrambi i casi alla pubblicizzazione dei prodotti deputato il solito anello in cartone sul quale frontalmente stampati logo del produttore Voopoo e loro denominazione con le rispettive loro abbozzate riproduzioni ed all’opposto come da standardizzata prassi impressi l’elenco del contenuto di ogni confezione, utili avvertenze per uso e sicura conservazione, indirizzo di contatto del produttore ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD (VOOPOO). Con tutto ciò inoltre presente tutta la sequenza di icone attestanti certificazioni ed imposizioni normative necessarie per l’immissione sui mercati comprensive di indicazione della società medicale European Representative conto Voopoo, la sempre più diffusa UKCA, ovvero la versione anglosassone del nostrano “Marchio CE” introdotta a seguito della Brexit ed i due adesivi recanti codice a barre per catalogazione meccanografica EAN, seriale di produzione e “Scratch&Check” olografico per la verifica dell’autenticità dei due dispositivi. Anche nel caso di Argus XT Mod e di UForce-L Tank, come per la totalità della produzione Voopoo, il lati minori dell’anello in cartone utilizzati per la ripetizione dei loghi e dei marchi del brand e per la serie dei soliti quattro QR-Codes da scansionare per raggiungere in fretta le pagine social dedicate ad ognuno dei due dispositivi approntate da Voopoo con la relativa al supporto tecnico, la stessa raggiungibile anche “navigando” autonomamente il sito web ufficiale www.voopoo.com. Questo quanto il vaping kit Argus XT UForce-L Tank in base al materiale in mio possesso dovrebbe ipoteticamente comprendere, tutto ben allineato all’interno dello scenografico metallico cofanetto SPTE: ● dispositivo Argus XT in colorazione Carbon Fiber; ● atomizzatore UForce-L Tank di capienza 4ml colore Black, TPD soli 2ml; ● PnP-TW20 Dual in One Tech meshed Headcoil di impedenza 0,20Ω con range di potenza applicabile nell’arco di 40W e 55W; ● PnP-TW15 Dual in One Tech meshed Headcoil di impedenza 0,15Ω con range di potenza applicabile nell’arco di 55W e 70W; ● bubbles glass in pirex di capienza 5,5ml per UForce-L Tank, nelle versioni TPD compreso un ulteriore “vetro” da 2 ml; ● set di o-rings e guarnizioni di ricambio per UForce-L Tank; ● cavo per ricarica batteria ed applicazione aggiornamenti firmware con connettore µUSB Type-C; ● adattatore full body per batterie formato 18650; ● tagliando di sicurezza ed avvertenze sulla corretta manipolazione di batterie ricaricabili; ● manualistica varia presumibilmente multilingua, italiano compreso. Argus XT UForce-L Tank Vaping Kit, così come Argus MT UForce-L Tank ed Argus GTII UForce-L Tank, è la nuova offerta firmata Voopoo pensata per lo svapo RDL e DL costruita coniugando alcune delle mods più iconiche della scorsa estate tratte dalla campionatura Argus Family ed il suo più recente atomizzatore realizzato attorno alle headcoils PnP Super Platform dalle ormai appurate attitudini, con l’unico scopo di dare vita ad uno dei più accattivanti bundles del prossimo futuro. Regina indiscussa del combinazione avuta in esame è la già nota mod single battery Argus XT disponibile da tempo in tutti i migliori stores di settore e stabilmente presente nella classifica degli hardware di maggior successo commerciale grazie ad ardite linee che ne tracciano i contorni, invidiabile manifattura e prestazioni da “prima della classe”. Di essa però non starò qui a tesserne le lodi, ad addentrarmi ancora una volta nei meandri del suo funzionamento né tantomeno tediare ulteriormente con personali su di essa giudizi, in quanto per tale “sollazzo” vi è per i curiosi sempre disponibile alla lettura la mia recensione dedicatale risalente allo scorso settembre, ma dopo improrogabili rapide nozioni mia intenzione e, spero in Voopoo apprezzino tale decisione, mia premura puntare maggiore focus sul comprimario dell’offerta: l’atomizzatore UForce-L Tank fresco di commercializzazione ed al momento non molto conosciuto se non per rapido excursus in occasione della presentazione di DRAG 4, ovvero l’ultimo vaping kit presentato ufficialmente da Voopoo. Voopoo Argus XT non è solamente appariscente involucro impreziosito con inserti materici e lucidi accenti metallici, ma coriaceo contenitore resistente ad urti e cadute, immune all’acqua ed incurante di polvere secondo dettami codificati dallo standard avallato dalla Commissione Elettrotecnica Intenazionale IEC60529 Ingress Protection, tanto da far guadagnare al device Voopoo una certificazione IP68: dust tight (assenza di deposito di qualsivoglia pulviscolo all’interno del contenitore) e water tight approntato attorno ad accumulatori Li-Ion ricaricabili in formato 18650 o meglio ancora se 21700, ma una prestante ed efficiente mod che poche o nulla eguali ha attualmente nel panorama “vaping-commerciale” corrente. Inattaccabile dalla totalità delle quotidiane sollecitazioni, permette di installare alla sua sommità tramite tazza filettata con passo 510 caratterizzata da pin molleggiato autoregolante la totalità degli atomizzatori attualmente reperibili sulla piazza e di alimentarli con altrettanta nonchalance grazie ad una potenza massima di 100W che è capace di erogare, quando all’interno del vano batterie installate prestanti celle 21700. La mod Argus XT ha infatti la possibilità di accettare accumulatori Li-Ion in formato 21700 come mediante l’adattatore incluso nella confezione ospitare anche quelle 18650 ed in entrambi i casi è indicato di sceglierne con “alta capacità di scarica”, Voopoo ne consiglia in almeno 30A il requisito minimo. Tale possibilità intrinseca di avere il dispositivo sempre in funzione con la semplice sostituzione di celle rende Argus XT la più indicata per utenti soliti spremere al massimo le possibilità di un hardware perchè con “batterie integrate” a seconda dello stile di svapo è pressoché impossibile “arrivare a fine giornata”. Vi è una sempre presente liaison tra tutti i prodotti Voopoo individuabile in Gene.Chip, il micro controller sviluppato e fabbricato autonomamente ed installato orgogliosamente in tutta la gamma dei propri dispositivi e nel caso di Argus XT è il chipset gene.TT versione 2.0 a dirigerne il funzionamento con le sempre efficienti routine di protezione per hardware ed utente affiancate dalle necessarie accortezze pensate per accumulatori removibili tra le quali la protezione anti inversione di polarità che impedisce con specifico stadio il fluire “contrario” delle correnti elettriche. Ed è grazie a gene.TT versione 2.0 se Argus XT è in grado di operare secondo le modalità con le quali da tempo Voopoo è solita allestire i suoi regulated devices:SMART fino alla potenza massima di 80W consigliata in congiunzione di testine premade ed utile ai beginners oppure agli svogliati con la sua caratteristica di impostare automaticamente la potenza ottimale in base alla headcoil in quel momento utilizzata, RBA per un uso in totale autonomia in cui dato all’utente il via libera a sfruttare in toto quanto Argus XT può sprigionare senza che le protezioni pensate per le testine “prefatte” intervengano ed infine la modalità TURBO una sorta di riproposizione della RBA ma con routines e curve di erogazione nettamente più aggressive del 25% in opera nel primo secondo di attivazione. In Argus XT presente perfino una basilare modalità TC, priva di funzionamento secondo coefficienti TCR ed utilizzabile nell’arco di temperature 200°F-600°F o 100°C-315°C per standardizzati tre materiali nichel200, titanio ed acciaio con l’ausilio di tre user memories: slot di memoria nei quali salvare e successivamente richiamare le impostazioni di uso più frequente. Secondo protagonista del vaping kit Argus XT UForce-L Tank di prossima commercializzazione ed in un certo senso motivo e causa della riproposizione in chiave PnP Super Platform delle rouged mods serie Argus di Voopoo è l’atomizzatore che dona il suffisso alla denominazione della combinazione, rivisitazione in chiave luxury edition del più elementare, scarno ed inflazionato pod tank in polimero plastico PGTC di stampo magnetico del quale ormai il mercato che definire essere saturo è solamente un eufemismo ed eventualmente acquistabile anche al di fuori della proposta kit: UForce-L Tank. UForce-L Tank è il “quarto Uforce” e, da quanto ho potuto apprendere non essendo abituale fruitore di tali sistemi, primo tra essi ad essere “top air-flow” ovvero realizzato in modo tale da convogliare i flussi di aria in ingresso dall’alto verso il basso e non come tradizionale pratica del settore dal basso verso l’alto; un tank di approssimati 25mm di diametro che questa volta è un vero e proprio atomizzatore tutto acciaio e pirex! Del quale forse un po’ azzardata la scelta del materiale vetroso per un oggetto che nella teoria dovrebbe sopportare assieme alla fida mod numerose sollecitazioni, ma indubbiamente fresca novità e netto strappo rispetto alla più o meno recente produzione che oggettivamente non può “che rimescolare le carte in tavola”. Nulla impedisce di apprezzare la pulita semplicità di UForce-L Tank ed il suo ridotto numero di costituenti sufficienti ad assemblare un “contenitore” della modica capienza massima di 5,5ml se extra-TPD se opportunamente assemblato, nel quale installare a pressione tutte le headcoils premade progettate da Voopoo per il flavour chasing serie PnP presenti e future, elemento rigenerabile compreso. Come in MAAT New Tank di Argus GT II è la semplicità di fruizione a prova di errori la strada seguita da Voopoo per realizzare un atomizzatore da affiancare alle tre Argus composto da un risicato numero di elementi: tre macro sezioni di facile manutenzione ed agevole profonda pulizia tenuti insieme da una sola migliorabile, a personale giudizio, filettatura alla base ed un perfettibile innesto a baionetta al vertice intramezzati da coppia di guarnizioni sigillanti, sono in UForce-L Tank il risultato di numerosi tentativi per offrire la migliore esperienza di svapo al riparo da condensa, perdite, stagnazione di e-liquid con la comodità di rapida ricarica dall’alto attraverso l’adozione di pochi e semplici, col senno del poi, accorgimenti che hanno investito ognuna delle tre sezioni. Quindi partendo dalla sommità di UForce-L Tank ecco quanto ho potuto constatare: per un refill veloce e pulito realizzato un top-cap. sul quale innestare un qualsiasi drip-tip 810 dotato di o-ring, dal “bordo” zigrinato al fine di garantire un’ottima presa e precisa rotazione di 90° del sistema di ancoraggio necessaria a separarlo dal restante corpo dell’atomizzatore e procedere in tutta sicurezza e senza dilavamenti, attraverso le apposite aperture “chiuse” da guarnizione, a riversare l’e-liquid di proprio gusto all’interno del serbatoio. Alla parte centrale del dispositivo dedicate le maggiori “attenzioni” da parte del produttore Voopoo, per essa realizzata una unica struttura che comprende air-flow control, camino e ciò che, nel caso di headcoils premade, può essere paragonato ad una camera di evaporazione dove a pressione posizionare qualsiasi testina della serie PnP Super Platform. Con tre grandi dotti disposti a 120° l’uno dall’altro lungo la circonferenza superiore messo in atto sistema di controllo dei flussi di aria dall’alto verso il basso perfettamente regolabile e modulabile da ghiera libera di ruotare lungo l’intero momento angolare per un quantitativo comunque almeno lievemente arioso e soluzione questa utile ad eliminare perdite di e-liquid e, secondo quanto dichiarato da Voopoo, attraverso il generato moto ciclonico delle correnti di aria in ingresso garantire un “tiro liscio” e senza turbolenze, silenziosamente “pieno” e con portata tale da garantire la migliore espansione del vaporizzato. Interessanti soluzioni anche nel fondello di UForce-L Tank, il terzo ed ultimo dei suoi macro costituenti, infatti il suo profilo esterno è lavorato a mo’ di dissipatore di calore perché probabilmente punto in cui vi è la maggiore dispersione dovuta all’eccitazione della testina vaporizzatrice, mentre l’area interna è stata lasciata completamente piatta, con i soli contatti utili a trasferire i segnali elettrici verso la headcoil, per ottimale manutenzione obbligatoria nel caso di ristagno di condensa da vapore acqueo, solitamente mai assente in tipologia di dispositivi come UForce-L Tank, oppure profonda e rapida asciugatura se sgraditi fenomeni di trafilamento di e-liquid dovessero accadere durante il normale utilizzo. Incluse nella confezione di UForce-L Tank due headcoils PnP Series di nuova generazione da installare semplicemente a pressione nel suo elemento centrale come in qualsiasi altro serbatoio compatibile con “testine” serie PnP ed al momento rappresentanti di una sparuta cerchia di soli tre esponenti dalla ingegnosa struttura aggiornata con vaporizzatore mesh a doppio stadio, brevetto Dual in One Tech, direttamente ispirato da quanto messo in campo dallo stesso produttore con Headoils TPP Series dedicate ai cultori del cloud chasing e riconoscibili dalla nomenclatura con prefisso TW. Così aggiornate le nuove PnP TW Headcoils godono di ridotto tempo necessario al raggiungimento della temperatura ottimale, migliorata ed uniforme vaporizzazione di ogni e-liquid, promessa maggiore definizione del riprodotto ed addirittura, Voopoo afferma, consumi inferiori del 25% rispetto alla concorrenza. PnP-TW20 e PnP-TW15, allegate allo UForce-L Tank ricevuto in esame e presumibilmente fornite nel venturo vaping kit Argus XT UForce-L Tank, sono quanto di meglio allo stato attuale la PnP Super Platform possa offrire, oltre ad essere dell’intera gamma le esponenti con minore impedenza del vaporizzatore a doppia maglia mesh ed entrambe dedicate ad utilizzi al limitare del cloud chasing e pensate per uso in congiunzione di e-liquids con formulazione consigliata in rapporto 70VG/30PG. PnP-TW20 Dual in One Tech meshed Headcoil con impedenza 0,20Ω alimentabile tra 40W e 55W offre le migliori prestazioni alla potenza di 50W automaticamente suggerita dal chipset gene.TT V2.0 di Argus XT ed air flow control quasi regolato alla metà della portata d’aria. Di essa non posso che confermare quanto percepito in occasione delle prove effettuate quanto ricevuto in esame il vaping kit DRAG4, ovvero: notevole la produzione di vapore dal corpo denso e palpabile con gradevole bilanciamento tra componenti aromatiche degli e-liquids vaporizzati. Percepita un po’ in affanno quando vaporizzato “del cremoso complesso” come ad esempio Le Chocolat di Iron Vaper, pralina al cioccolato al latte con un cuore fondente, al palato privato di parte della sapidità insita nella fava di cacao, un piccolo “buco” nel bouquet del riprodotto che avrei preferito non avvertire ma rispetto a quando PnP-TW20 installata in un “pod-tank tradizionale” in UForce-L Tank il risultato è percepito più grasso, saturo e pieno, merito forse del flusso di aria proveniente dall’alto. PnP-TW15 Dual in One Tech meshed Headcoil è la sregolatezza fatta concreta, letteralmente brutale ed al limite dell’eccesso quando portata al confine massimo della potenza applicabile ed a personale giudizio più godibile se alimentata a mediani 65W. E come per DRAG 4:sempre estremamente reattiva in qualunque situazione e capace con pochi “sbuffi” di saturare l’ambiente con “nuvole” dense e palpabili, ancora una volta il “consiglio” è: usare con cautela in ambienti angusti! Il ghiacciato è il suo naturale campo d’azione: eccellente in fatto di aromaticità con perfetto bilanciamento se spinta ai valori intermedi delle potenze suggerite quando preferita l’esplosione dell’intero bouquet aromatico, di contro se portata ai limiti eccola enfatizzare l’uno oppure l’altro “ingrediente” in sempre apprezzabili interpretazioni ma mai dall’esplosivo equilibrio. PnP-TW15 Dual in One Tech meshed Headcoil è perfetto interprete di e-liquids dallo spirito fortemente iced se desiderosi di freddo siderale quando portata attorno a 75W, discreta ma mai consigliabile attrice, al contrario della sorella minore PnP-TW20, in caso di creme o vaniglie anche se “semplici” quanto utilizzata alla minore potenza indicata. Ulteriori dettagli su prossimo vaping kit Argus XT UForce-L non sono in grado di condividerli, come mi è impossibile prevedere data di ufficiale commercializzazione né quali dovrebbero essere le combinazioni cromatiche proposte, ma non demoralizziamoci: certamente non si dovrà attendere un’eternità! Ringrazio Voopoo - ShenZhen Woody Vapes Technology Co. LTD. ed in particolar modo Ms. Nical Zhang PR Manager del reparto marketing per la cortesia con la quale permessa la stesura di questa anteprima sui generis grazie l’invio dei costituenti il venturo vaping kit Argus XT UForce-L Tank. Per ulteriori informazioni su Argus XT Mod e UFORCE-L Tank rimando alle relative landing pages ufficiali approntate sul sito voopoo.com. ARGUS XT - VOOPOO VAPE Spark Your Life UFORCE-L TANK - VOOPOO VAPE Spark Your Life Come sempre anche per questa occasione doveroso il mio ringraziamento va a svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori per lo spazio e visibilità che tutte le volte mi sono cortesemente concessi ed ovviamente un caloroso grazie a tutti Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive utili critiche e graditi preziosi consigli. Grazie!
  3. Voopoo doric 20 se

    Doric 20 SE è il “dono natalizio” di Voopoo a tutta la sempre più numerosa platea di utenti alla costante ricerca di maneggevolezza, praticità e “continuità” piuttosto che al numero delle opzioni offerte da un device ed incarnazione compatta nonchè semplificata della performante vape-pen lanciata agli inizi dell’estate dello scorso anno. Il reparto marketing Voopoo avrebbe gradito la pubblicazione di una anteprima ufficiale dedicata entro il 26 dicembre, giorno della sua presentazione, ma spero comprendano e mi perdonino: l’appena trascorso periodo dell’anno nella totalità del tempo libero è stato riservato agli affetti più cari ed alla famiglia ed a nessun’altra distrazione, quindi solo ora con questo rapido ed essenziale scritto eccomi a mostrare l’ultima entry level firmata Voopoo. Buona lettura! Voopoo Doric 20 SE mi è stata recapitata confezionata nella presunta veste definitiva pensata per i mercati “internazionali”: non la classica sleeved box con la quale il produttore Voopoo è solito da tempo presentare i propri oggetti, ma una semplice scatolina di sottile cartone decorata per gradienti dal rosso al nero ed al blu arricchita di stampe con inchiostro rifrattivo. Consuetudine vuole che la presentazione di un dispositivo venga fornita sulla faccia principale del cartonato con sua approssimata riproduzione, invece per Doric 20 SE preferito, e non è questa la prima volta, l’uso di una “finestra” attraverso la quale intravedere già da subito il reale contenuto mostrato a mo’ di vetrinetta tra il logo del produttore Voopoo e la sua integrale denominazione. Ancora una volta è la faccia opposta del cartonato ad essere interamente dedicata a contenere tutte le informazioni accessorie comprensive delle legislative icone attestanti il superamento dei percorsi di certificazione, divieti di vendita, avvertenze per corretto uso ed adeguata conservazione, modalità di eventuale smaltimento oltre alle informazioni di contatto del produttore del dispositivo ShenZhen Woody Vapes Technology Co., LTD. (Voopoo) e del suo European Representative tale società medicale Prolink GmbH con sede in Germania. Codice a barre EAN di catalogazione e GS-1 per il seriale, iconografia dedica alle main features di Voopoo Doric 20 SE e gli ormai immancabili QR-Codes per immediato accesso agli internet socials gestisti da Voopoo, tutti insieme appassionatamente sulle facce minori del cartonato ed in loro compagnia lo sticker “Scratch&Check” fedele amico di ogni acquirente. Essenziale e ridotta all’osso la dotazione di serie inclusa nella confezione, si è del resto di fronte ad un dispositivo dal prezzo presumo più che abbordabile inquadrato nella fascia dei “very entry level vaping devices”: ● Dispositivo Voopoo Doric 20 SE ricevuto in colorazione Orange; ● Voopoo ITO Cartridge di capienza 2ml ed impedenza 1,0Ω; ● cavo di ricarica accumulatore µUSB tipo C; ● pieghevole introduttivo alla ITO Platform; ● manuale di istruzioni multilingua comprensivo di sghemba traduzione in lingua italiana. In un mercato ormai saturo di soluzioni elementari dall’appetibile costo e soluzione alle sempre più insistenti richieste “di continuità” da parte di fascia di clientela che vede nelle pod-mods la migliore soluzione per le proprie sessioni di svapo ecco posizionarsi l’ennesima produzione Voopoo, fortunatamente pensata per utenza da sempre costretta a gettare alle ortiche eventuali scorte di “accessori ad ogni nuovo acquisto”, sempre messa di fronte al fatto compiuto che ogni hardware, nuovo o vecchio che sia, necessiti di dedicati consumabili con i quali fare i conti per disponibilità immediata e futura nei negozi. Utenti ai quali non interessa il device del momento, come per loro inimmaginabile il dove “rigenerare” e perfino disturbante la semplice sostituzione di una headcoil premade: cosa c’è di meglio se non il semplice riempire e sostituire l’intero “pezzetto” quando necessario, meglio se eventualmente “già disponibile in casa”? A questa nutrita schiera è dedicata la nuova Voopoo Doric 20 SE, agli incuranti di mirabolanti inesistenti evoluzioni in essenziali dispositivi che nella pratica sono “semplici batterie ricaricabili”, a coloro che auspicano costante miglioramento del solo reale comparto che distingue marchio da marchio, produttore da produttore, modello da modello: il vaporizzatore. Voopoo Doric 20 Simplified Edition è il loro “santo graal”, progettata e costruita per essere pienamente compatibile con l’intera gamma Voopoo ITO Platform presente e futura! Tutto ciò reso possibile nel nuovo device “natalizio” realizzato attorno a minimale elettronica di controllo su intelaiatura Gene.AI ed un accumulatore LiPo con ben 1200mAh di capacità racchiusi in un leggerissimo corpo tubolare in alluminio eccezionalmente compatto ed ergonomico, indubbiamente ispirato alla omonima prestante controparte già sul mercato da oltre un anno e decorato da durevole anodizzazione con gradienti multicolore dal carattere tutt’altro che sobrio, od almeno ciò quanto potuto constatare nel sample da me ricevuto. Privata della possibilità di regolare il contrasto preferito come della “potenza erogata” verso il vaporizzatore Doric 20 SE è pensata per essere di semplice ed rapido utilizzo attraverso limitate iterazioni con le quali attirare possibile acquirente alla ricerca di immediatezza: necessario il solo aspirare ed ogni tanto buttare un occhio al piccolo indicatore luminoso per subito godere appieno degli e-liquids preferiti e quando necessario effettuare la ricarica energetica tramite il connettore microUSB type C con correnti in ingresso di massimi 5V/1,5A, nulla di più! Tutto il resto è automaticamente gestito ed attuato dalla efficiente elettronica racchiusa nel piccolo tubetto perfettamente modulata dalle ormai collaudate routines del microcontroller Gene.AI che ne garantiscono perfetto funzionamento e protezione da sventurati eventi grazie alle solide protezioni che da sempre contraddistinguono la produzione Voopoo. Merito di Gene.AI se Doric 20 SE è capace di costante erogazione fino a potenze massime di 18W anche in situazione di minima riserva energetica e se dotata di preciso timing nell’attivazione automatica al tiro, ovvero la perfetta soluzione user-friendly specificatamente pensata per un primo approccio alla e-cig da azionare nel più immediato dei modi: semplicemente appoggiando le labbra ed aspirare! All’acquirente lasciato solamente il “gravoso” compito di connettere il vaporizzatore preferito alla sommità del compatto device dove presente il sensore piezoelettrico artefice dell’istantanea attivazione al tiro ed i due Po-Go pins necessari alla trasmissione dei segnali elettrici verso di esso, assenti anche in questo caso magneti ed al loro posto preferito il più classico meccanismo di ritenzione meccanica dall’inconfondibile "click", già da solo sufficiente per “capire se tutto è al posto giusto” e banalmente unica opzione per poter utilizzare con Doric 20 SE qualsiasi pod oppure tank facenti parte della famiglia ITO Platform: poco o nulla importa se tra le mani si abbia un ITO-tank oppure un ITO-X Tank assieme a “semplici” ITO Headcoils, il nuovo compatto dispositivo Voopoo sarà sempre in grado di funzionare! Il vaporizzatore Voopoo ITO Pod, già compreso nel kit “base”, è la new entry nella folta schiera di consumabili inclusa per l’occasione e dedicata ai beginners, pensato per risolvere la spinosa esigenza dell’avere tutto, subito, concentrato in un unico piccolo elemento ricaricabile all’occorrenza e del quale disfarsi velocemente senza rimorsi quando esausto con inesistente manutenzione, unicum in cui indissolubilmente convivono nucleo riscaldante, serbatoio e confortevole drip-tip cilindrico al quale appoggiare le labbra. Voopoo ITO Pod di impedenza 1,0Ω è l’apoteosi del “no stress” che tanto intriga utenza non ben propensa ad armeggiare con headcoils stand-alone, concretizzata in un contenitore antiperdita in trasparente PCTG “da stappare di lato” e così avere accesso al volume interno per riversare i massimi 2 millilitri dell’e-liquid preferito, mentre alla vaporizzazione deputato uno stadio mesh basato sul consolidato brevetto ITO garante di massimo aroma possibile e mai scontata long lasting life che Voopoo quantifica in almeno 20ml vaporizzati ed alla prova dei fatti in un tiro non propriamente accostabile allo MTL puro e crudo, eccolo produrre un vapore “umido” e corposo, dal restituito cristallino ed ordinatamente schietto con hit in linea con similari soluzioni hardware anche di concorrenti che notoriamente non è che brillino per marcato “colpo in gola”. Voopoo ITO Pod 1,0Ω è inaspettatamente accostabile alla opzione stand-alone ITO-M2 headcoil, parca nei consumi ma reattiva all’inverosimile probabile merito di erogazione stabilizzata a 12W che il chipset di controllo Gene.AI impiantato in Doric 20 SE è nel suo caso autonomamente capace di mantenere per tutti i 1200mAh di “scorta” dell’accumulatore LiPo integrato. Veramente non male per un “attrezzino” il cui costo non dovrebbe superare massimi €15,00! Se poi a tutto ciò sia aggiunge la piena compatibilità con l’intera famiglia di consumabili ITO Platform sin qui prodotti, Voopoo Doric 20 SE è la tascabile entry level da non farsi scappare! Voopoo Doric 20 SE sarà tra non molto acquistabile in tutti i migliori stores nostrani scegliendo tra 5 più o meno usuali finiture cromatiche tra le quali il più classico dei neri Black oppure l’appariscente Orange. Ringrazio Voopoo - ShenZhen Woody Vapes Technology Co. LTD. ed in particolar modo Ms. Nical Zhang PR Manager del reparto marketing per la cortesia con la quale permessa la presente stringata stesura grazie l’invio in prova di Voopoo Doric 20 SE sulla quale, nel caso si abbia necessità, è possibile trovare ulteriori informazioni ed approfondimenti seguendo il link che punta alla landing page ufficiale: DORIC 20 SE - VOOPOO VAPE Spark Your Life Ancora una volta doveroso il mio ringraziamento va a svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori per lo spazio e visibilità che tutte le volte mi sono cortesemente concessi ed ovviamente un caloroso grazie a tutti Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive utili critiche e graditi preziosi consigli. Grazie!
  4. Bp mods tmd boro tank

    Assieme al poco convincente Pioneer V1.5 RTA lo store online Sourcemore.com mi ha fatto consegnare un ulteriore prodotto firmato BPMods, un dispositivo o meglio un accessorio pensato e dedicato ai “Lazy Vapers” utilizzatori di mods Billet Box style che da qualche tempo stanno sempre più facendo capolino nel panorama vaping internazionale. TMD Boro Tank è argomento e soggetto del presente brevissimo ed all’inverosimile standardizzato articolo: cos’altro scrivere oppure aggiungere a scatti fotografici già ampliamente esplicativi? Per quello che conta, una buona lettura! TMD Boro Tank mi è stato fatto recapitare racchiuso nella classica confezione di tipo cardboard box con la quale fin dai primi esordi commercializzata l’intera gamma di prodotti ideati e pensati dal modder orientale Bruce, ossia mente e personaggio dietro al brand BPMods: il solito spazioso cofanetto di color arancione decorato con il solo logo BPMods avvolto da onnipresente sleeve in cartone utilizzato quale unico mezzo di comunicazione per informazioni più o meno necessarie. Sul fronte della fascetta decorativa con inchiostro dalla finitura metallizzata che ricorda il colore della scatolina impresso il solo nome del prodotto ed una asettica descrizione di quanto aspettarsi se acquistato, mentre all’opposto tutta la sequela di nozioni accessorie che come da tradizione comprendono elenco di quanto contenuto all’interno del cartonato affiancato tra l’altro dalle certificazioni di conformità con gli obbligatori divieti mediante le ormai conosciutissime iconografie. Sulla stessa faccia dello sleeve presenti inoltre codice a barre di tipo EAN per catalogazione e stoccaggio meccanografico, l’adesivo “Scratch&Check” per la verifica in due passaggi dell’originalità del prodotto ed a complemento di tutto indirizzo di contatto del produttore ShenZhen Dovpo Technology Co., LTD in compagnia di quello del modder BPMods ideatore di TMD Boro. Questo quanto ordinatamente disposto all’interno del cofanetto color arancione: ● dispositivo TMD Boro Tank; ● TMD Pro Coil con impedenza di 0,55Ω e range di attivazione compreso tra 28W e 35W; ● TMD Mesh Coil con impedenza di 0,3Ω e range di attivazione compreso tra 30W e 40W; ● sacchetto di spare parts con o-rings, guarnizioni e bastoncini anticondensa; ● manuale di istruzioni dedicato a TMD Boro Tank; ● manuale di istruzioni relativo alla serie di testine pre-made BPMods TMD Coils. Sul trasporto di un rinnovato globale interesse che non coinvolge solamente sistemi ad immersione siano essi indifferentemente compatibili con “Billet Box Boro Tank” oppure “DotMod DotRBA” per i quali già sfornati adeguati dispositivi Pioneer Insider e Pioneer DotRBA, BPMods ha deciso di sfruttare il generale entusiasmo che pervade anche l’intero segmento ed entrare quindi nella competizione tra produttori che offrono soluzioni immediate e di primo impianto, puntare direttamente al cuore delle produzioni entry level e scompigliare, si fa per dire, i progetti di chi ha fatto delle amate “testine prefatte” il main business. Medium di permeazione in questa cerchia sono le TMD Coil ovvero “testine” pre-made fortemente volute, pensate e progettate dallo stesso vulcanico modder con gli occhi a mandorla e già disponibili all’acquisto dai tempi di Pioneer S Pre-Build-Coil Tank nonché incluse per intero nel recentissimo e stiloso Lightsaber Pod Mod Kit. Seguendo il percorso tracciato oltre 2 anni fa da ETU con il suo A2 Bridge Adapter ecco BPMods proporre un serbatoio indubbiamente più accattivante e curato nel complessivo aspetto attrezzato ad accogliere e sfruttare le proprie come altrui heacoils purchè identiche dimensioni e struttura fornendo così all’utente possibilità di utilizzo in qualunque modo e situazione, compresa eventuale penuria di consumabili proprietari se non l’adozione di soluzioni non direttamente approntate dallo stesso produttore. A tal proposito TMD Boro Tank è pienamente compatibile con headcoils serie PnP di Voopoo e serie GTX di Vaporesso a patto di scegliere quelle di “forma cilindrica senza strozzature”, insomma quelle che per caratteristiche fisiche coincidono con le TMD Coils di BPMods che come per esse andranno installate semplicemente pressione nella sede predisposta alla base del tank/adattatore. E’ oggettivamente impossibile impresa scrivere di sensato su un dispositivo fatto di "tre" pezzi che nulla apporta di nuovo, ad eccezione di estetica, rispetto alla vecchia generazione di bridges, un adattatore talmente basilare e forse “banale” del quale probabilmente nessuno vorrebbe venisse redatta una qualsivoglia presentazione oppure recensione per il semplice motivo da ricercare nella sua estrema semplicità ed immediatezza nonché suo risicato campo di azione, in quanto notoriamente i possessori di AIO in stile Billet Box sono tutt’altro che impacciati nell’arte del rigenerare ed in quotidiano armeggiare con cotone, fili e minuscoli deck che di testine “prefatte” probabilmente non vogliono neanche di “starne a sentire”, ma ormai il “danno è stato fatto” e gioco forza necessario armarsi di santa pazienza e buona volontà da dedicare ad un prodotto sinceramente futile ma almeno dotato di un paio di accortezze tali da non meritare l’immediata bocciatura per “mancato scopo”. Alla vista TMD Boro Tank si presenta come un semplice contenitore trasparente di capienza massima 5ml dal cui fianco possibile effettuare il refill previa rimozione del più degli inflazionati tappini in morbido silicone ed innestare la “testina” semplicemente a pressione. All’utente data solamente la possibilità di regolare con estrema precisione il “contrasto” per l’aria in ingresso ruotando ghiera accoppiata a quello che comunemente potrebbe essere definito come un “grande tappo metallico” la cui sola utilità è di creare una sorta di camera separando completamente la base della coil dal corpo della mod e fare così funzione di raccoglitore/barriera per la condensa che solitamente non manca mai con tali tipologie di resistenze, e convogliarla verso 2 spugnette che è possibile lavare e riutilizzare all’occorrenza poste ai lati proprio allo scopo di semplicemente assorbirla: queste le uniche due inedite peculiarità degne di nota! Delle quattro TMD Coils attualmente prodotte con TMD Boro Tank ne vengono fornite solamente 2 esemplari ed addirittura entrambi, inesplicabile scelta, utili per al solo svapo di “polmone” come se tutto e tutti mostrassero sviscerato interesse per tale stile di fruizione. Insensato non includere almeno una soluzione dedicata a chi della “guancia” fa il suo modus operandi, meglio ancora se dato l’esiguo numero di opportunità offerte fossero state allegate alla confezione tutte le TMD Coils, allo stato dei fatti ciò con il solo scopo di costringere papabile acquirente ad ulteriore immediato esborso: TMD Pro Coil 0,55Ω e TMD Mesh Coil 0,3Ω sono nella spicciola pratica quelle che dovrebbero “dimostrare la bontà” del bridge firmato BPMods, la prima incentrata su comparto resistivo single wire mentre la seconda, lo si intuisce dal nome affibbiatole, dotata di vaporizzatore di tipo mesh. Confusionarie, affaticate già agli inizi, capaci solamente di amalgamare queste sono le TMD Coils avute in esame incluse con TMD Boro Tank; Pro Coil 0,55Ω maggiormente definita ma sempre pronta ad andare in secca come se la wick assorbente sia stata utilizzata in quantità eccessiva e quindi non capace di veicolare l’e-liquid verso l’avvolgimento resistivo con sufficiente velocità e Mesh Coil 0,3Ω “impastata” all’inverosimile e dotata di emivita non superiore a 20ml vaporizzati: bocciate senza possibilità di appello! Meno male che possibile installare PnP Coils Voopoo su TMD Boro Tank così da trovargli un basilare senso di esistere, non me ne vogliano gli estimatori del marchio Vaporesso ma 3 testine premade GTX più un RBA compatibili con l’adattatore BPMods reputo siano fin troppo esigue per essere prese in considerazione! Ringrazio lo store online Sourcemore.com nella persona di Ms. Ella per aver permesso la stesura del presente rapido scritto tramite l’invio del campione di BPMods TMD Boro Tank del quale ne propone l’acquisto ad un costo di $ 26.99, ossia circa € 26,00 all’attuale cambio utilizzando il codice promozionale BORO durante le fasi finali della procedura di checkout sul proprio marketplace. Sourcemore.com - BP MODS BORO Tank 5 ml Saluto ringraziando doverosamente svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è concessa ancora una volta ed altrettanto ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e lettori come sempre liberi di regalarmi se costruttive preziose critiche e/o mai ignorati graditi consigli. Grazie.
  5. Dicodes dani sbs 21700

    Se nel 2020 l’introduzione di Dani SBS fu necessaria addizione alla complessiva proposta Dicodes, l’arrivo di Dani SBS 21700 nel 2022 ad esatti due anni di distanza non può che essere annoverato come suo naturale proseguo, inaspettato arricchimento di nutrita schiera di intramontabili iconiche durevoli mods Dani dai disparati form-factors sempre accomunate in ben caratteristico distinguibile spirito, inossidabile aura e inopinabile solida presenza; tutte, nessuna esclusa, mosse da una sopraffina elettronica progettata e realizzata “in casa” DIgital COntrolled DEviceS che ha nel vaping in temperatura controllata sua massima espressione. Con mia sorpresa ho ricevuto un campione di Dani SBS 21700 inviato direttamente dai signori di Dicodes GmbH doveroso quale forma di ringraziamento per il gradito dono produrre un succinto scritto di presentazione della loro ultima fatica in concomitanza con il giorno di sua ufficiale distribuzione, esprimendo e riproponendo concetti che impossibile è non ribadire perché si è di fronte all’eccellenza. Buona lettura. Dani SBS 21700 arriva racchiusa nel “classico” elegante e minimale cofanetto in metallo fustellato 12cm * 12cm dalla finitura argentea opaca dove unico centrale elemento è il nome del dispositivo apposto in rilievo nello stile al quale ormai indissolubilmente legata l’intera riconoscibile produzione Dicodes, già da solo preludio di qualità elevatissima e livello top gamma in chiave vaping come più volte ribadito senza necessità di sgargianti packaging dai più improbabili colori per mettersi in mostra né tantomeno puntare su essi per attrarre acquirenti disposti a spendere i dovuti €339,00 ben consapevoli di mettere le mani su un perfetto “orologio svizzero” fatto mod, su ineguagliate idee e su materiali agli antipodi della produzione di massa orientale, la cui totalità già annichilita in partenza perchè impietoso qualunque confronto, tutto ciò arricchito da impareggiabile supporto tecnico e tutta l’esperienza che il brand tedesco infonde in ogni suo dispositivo. Questo quanto contenuto all’interno del cofanetto metallico SPTE: ● Dicodes Dani SBS 21700 box Mod; ● Dicodes Dani SBS 21700 25mm cone; ● campione della lunghezza di 0,5m di Dicodes Resistherm Nife30 resistance wire; ● talloncino in cartone formato business card con Qr-Code per il download e consultazione online del fondamentale manuale operativo esclusivamente prodotto in lingua inglese e tedesca certamente per comprensione non un insormontabile ostacolo, ovviamente riferito all’idioma della Corona Britannica. Dani SBS 21700 è il nuovo inaspettato dispositivo firmato Dicodes pronto per l’inverno 2022, ancora una volta celato fino all’ultimo e già premiato di corposo hype, versione “potenziata” della omonima Side-By-Side arrivata sui mercati quasi due anni fa da questo punto in poi ufficialmente ribattezzata in Dani SBS 18650. Sbaglia colui che vede in Dani SBS 21700 solamente solito becero marketing che vuole spacciare per nuovo la sola riproposizione con “diversa fonte di alimentazione” di quanto già a suo tempo distribuito globalmente, compie un errore colui che pensa che non vi sia realmente nulla di nuovo che valga la pena di almeno cercare di notare, perché Dani SBS 21700 è ancora una volta “coniglio bianco” uscito fuori dal cilindro Dicodes: straordinario concentrato di ingegneria e manifattura, oculata progettazione e gradite addizioni che in quel di Herne sono ancora una volta riusciti ad infondere in un assemblato di alluminio aeronautico verniciato per anodizzazione delimitato da spazzolato acciaio inossidabile. Dani SBS 21700 è un altro cavallo di razza teutonico, side-by-side mod costruita orgogliosamente in Germania con materiali di elevata qualità provenienti per intero dalla filiera tedesca con nessun componente utilizzato originato nella “fabbrica del mondo” a partire dall’acciaio degli elementi “visibili esterni” come quello utilizzato per realizzare la peculiare specifica tazza con passo filettato 510 dalla unicità degli ormai conosciuti coni estetici riduttori per altro interamente compatibili con Dani SBS 18650, dal pin positivo autoregolante in rame-berillio e la totalità dell’alluminio per il rivestimento centrale esterno “verniciato” in sei differenti colori fino a giungere alla totalità della elettronica progettata e realizzata in loco, di Dicodes vanto principe, incluso complessivo suo assemblaggio. Comprensivo dei maggiori 4 millimetri in larghezza e dei 6 in altezza rispetto alla “passata 18650” è tutto ciò che concorre a donare alla Dani SBS 21700 quel permanente fascino indiscutibile ed inculcare ancora la leggendaria aura di indefinita durevolezza, al netto di ovvie rovinose cadute, come già accade per tutta la produzione Dicodes con contropartita di ovvio elevato peso. Dani SBS 21700 non è di certo la più massiccia della categoria ma non meno la più leggera con suoi 160 grammi netti all’acquisto priva di accumulatore 21700, con possibile marginale riduzione di 1 oppure 2 grammi se installato o meno uno dei coni estetici opzionali al posto di quello accluso nella confezione che ne incide sul totale per grammi 22. A differenza della concorrenza, sempre che ve ne sia, Dani SBS 21700 dalla sua può vantare invidiabile equilibrio da ottimale distribuzione delle forze, perfetto bilanciamento delle componenti che ovviamente non me cancellano l’importante incidenza, ma merito di curato morbido design dal caratteristico profilo ad “otto” e ricercata ergonomia il tutto è reso praticamente secondario, per nulla fastidioso anzi esagerando assolutamente non percepito,a tratti immateriale tanto è che praticamente invisibile se stretta nel palmo della mano al pari di equivalenti blasonate “mods 18650”: essere premium oltre all’esborso significa anche certosina progettazione e non meno materiali di certificata qualità, nonché perfetto esercizio di austero asettico nordico stile delimitato da acciaio dove perfino brandizzazione è superflua ma in minuscola forma necessaria ad elevare ancor più in alto i distinguo con quanto da altri proposto: meglio ancora se una ed appena percettibile effige serigrafata sul limitare inferiore, luogo di congiunzione tra centralità del corpo mod ed il vano di accesso per l’installazione di un accumulatore Li-Ion formato 21700, preferibilmente ad alta capacità di scarica, con il suo tappo filettato dal perfetto scorrimento, una calda lama ad attraversare un panetto di burro e con esso presenti le quattro viti stellate torx per rapido accesso a quanto all’interno dell’involucro in alluminio per eventuale manutenzione in autonomia nel caso si posseggano adeguate nozioni di elettronica oltre a spiccata manualità consapevoli però di invalidare la garanzia limitata di due anni. Sempre lì le tradizionali profonde incisioni laser recanti il numero di serie, marchio ed indirizzo Dicodes GmbH insieme alle normative icone ed inoltre, come su tutti i devices Dani e produzioni Dicodes per conto Pipeline e SmokerStore (serializzazioni Pipeline Pro e Taifun Box Pro), ricavata anche l’apertura con “rame” a vista per la ricarica indipendente extra-circuito della batteria per mezzo del caricatore universale Dicodes Charger CS-1 semplicemente appoggiando la mod “ad un supporto” e, novità, un pratico connettore microUSB Type-C parte terminale esterna di un ulteriore stadio per ricarica intelligente pass-through, evoluzione di quanto adottato in Dani Micro provvisto per la prima volta di pieno supporto ai protocolli Power Delivery C2C che prevedono massima “velocità di ricarica” con potenze in ingresso fino a 45W/3A permettendo di concludere la “pratica” di una cella con capacità di 3000mAh in quasi 20 minuti, sempre se Dani SBS 21700 venga connessa ad opportuno wall-charger. All’opposto, in alto, sul blocchetto in acciaio che segna il limite superiore della side-by-side Dicodes trova come da tradizione sua naturale collocazione il display monocromatico oLED con 0,66” alla diagonale, per dimensioni ed orientamento preso in prestito dalla Dani mod “di stampo tradizionale” che monta identici accumulatori quali fonti di alimentazione, grazie al quale quanto di proiettato in Dani SBS 21700 è nettamente più “accattivante” per layout rispetto alla “controparte SBS 18650” perchè mostrati maggiori dettagli con maggior dimensione dei caratteri e ciò non è che un bene! Merito di un display così ampio è una percepita minore “asetticità” durante la navigazione nei menù con i quali interagire come per Dani SBS 18650 mediante i due 2 soli pulsanti presenti, unicità questa riservata alle sole side-by-side di casa Dicodes, con ancora una volta totale stacco rispetto al passato ed a quanto finora imparato a conoscere con i dispositivi equipaggiati di elettronica Dicodes ec.23 “dal solo unico pulsante” ed il suo ostico timing, oppure dalle restanti incarnazioni “a 3 pulsanti” installate nella quasi totalità delle restanti produzioni, prima fra tutte la citata Dani 21700 come quelle basate su circuiteria FL80 e BF60. Infatti Dani SBS 21700 come Dani SBS 18650 seguendo nuova ed esclusiva “impostazione” può essere operata utilizzando il nuovo layout della interfaccia utente in cui ai 2 pulsanti assegnata funzionalità di navigazione tra le voci del profondo non agile menù, con quello posizionato sul fronte mod per decrescere nella scala dei valori e la new entry incassata nel “cap metallico” superiore in compagnia del display ad incrementarli, per impostazione predefinita indistintamente da quale pulsante venga premuto è possibile avviare l’erogazione oppure, nel caso si preferisca, attraverso relativa nuova voce di menu KeyPos assegnare ancora una volta tale finalità esclusivamente all’uno oppure all’altro; personalmente come accaduto con Dani SBS 18650 non ho ritenuto di dover modificare quanto impostato di fabbrica perché per me comodo poter azionare indistintamente con ambo le mani il dispositivo: “dall’alto” con il dito pollice oppure frontalmente con dito indice o dito medio, inoltre loro simultanea pressione attiverà e disattiverà il “Key Lock” impedendo qualsiasi variazione di configurazione. In una quasi totale similitudine con la minore Dani SBS 18650 non poteva non tornare “alla carica” la peculiare tazza in acciaio con passo 510 predisposta con “le sembianze” di un tronco di cono ed altezza utile di circa 33,5mm dal limite superiore di Dani SBS 21700 ancora a memoria unico esempio in cui possibile modificarne il diametro sommitale e quindi logicamente adattarlo esteticamente al profilo deglii atomizzatori più comuni, nella pratica facenti funzioni di conosciutissimi beauty rings. Messi a disposizione dell’utenza un totale di 4 reduction cones con diametri decrescenti da 25mm a 22mm, tutti acquistabili separatamente al costo di circa €15,00 l’uno ad eccezione di quello dal diametro maggiore perchè già incluso nella confezione di Dani SBS 21700, tutti da installare secondo filettatura inversa sulla struttura conica della tazza passo 510 connessa alla mod per impedire all’atomizzatore in battuta di causarne blocco. Qualsiasi sia il reduction cone installato la composta struttura sarà caratterizzata da unaintercapedine centrale attraverso la quale e merito delle particolari lavorazioni flussi di aria potranno permeare e raggiungere così le dovute aperture per l’air-flow anche di vecchissimi, quasi preistorici, atomizzatori con ingresso di aria al di sotto del fondello se non direttamente attraverso pin filettato 510, lo storico StattQualm SQuape V1 ne è un esempio. Inoltre, come in Dani SBS 18650, è rimasta inalterata interessante caratteristica del pin autoregolante in CuBe per nulla legate a proprietà chimico-fisiche implicite della lega metallica: ossia la capacità di variare la durezza della escursione a partire da circa metà della corsa del filetto per permettere sempre totale ed ottima connessione atomizzatore/box nel caso sia necessario un leggero aggiustamento quando il sistema di air-flow di un vaporizzatore si venga a trovare nel punto di massima battuta o fine corsa “ostruito” o meglio in concomitanza della struttura esterna della mod. Anche l’intera serie di reduction cones opzionali mi è stata fornita da Dicodes, questi alcuni scatti per presentare nel particolare e per quanto possibile il risultato estetico in coppia con atomizzatori di differente diametro: Reduction cone 25mm (default) con atomizzatore eXvape eXpromizer TCX. Reduction cone 24mm con atomizzatore Kayfun X RTA. Reduction cone 23mm con atomizzatore Vapor Giant MTL RTA. Reduction cone 22mm con atomizzatore Vape Systems By-Ka SE. Terminata la panoramica su quanto all’esterno offerto da Dani SBS 21700 passo successivo ed inevitabile sarebbe intavolare discorsi sulle proprietà elettrotecniche e specificità del circuito Dicodes così famoso per sua precisione ed affidabilità, bene preferisco glissare semplicemente perché non ne ho le capacità divulgative e di sintesi tali da renderle comprensibili tali nozioni né strumenti di misura idonei a coadiuvale le mie conclusioni. Da semplice utente tutta la mia conoscenza è esclusivamente basata sul percepito, su continuativi “try and fail” e successive riletture del manuale di istruzioni perché sin da primo incontro con “filosofia Dicodes”, agli inizi con devices mossi ec.23, la mia curva di apprendimento non si è mai fermata, talmente ardua mi sembra l’impresa per poter finalmente almeno in parte ben padroneggiare quanto messo a disposizione. Fortunatamente la documentazione non manca ed è sempre un bene per me tenerla a portata di mano, piena di informazioni su come navigare correttamente nel profondo ostico menù, ricca di formule matematiche per ottimale messa in pista del proprio setup, come colma di immancabili importanti consigli e suggerimenti per il miglior utilizzo delle risorse messe a disposizione dell’utilizzatore. Non mi azzarderei nemmeno ad imbastire una completa copertura sui suoi insiti segreti, ripeto non sono consciamente un divulgatore così ferrato e non ho alcun problema nell’affermarlo, solamente un utente come molti altri da tempo alle prime armi eper fortuna questo scritto non vuole essere un approfondito compendio nozionistico e nè una appendice di complesso perfezionamento, questo è solamente il mio modo di “sdebitarmi” per la cortesia ricevuta condito di sporadici personali spunti e considerazioni. Posso però scioccamente permettermi di elencare le specifiche principali del circuito predisposto per Dani SBS 21700 che da quanto potuto velocemente vedere con quasi nulle differenze non si discosta di molto da quello installato in Dani SBS 18650, elettroniche tutte accumunate da riconoscibile impareggiabile morbida e delicata erogazione perfino in potenza variabile, come soprattutto straordinarie interpreti delle erogazioni controllate: range di potenza erogabile compreso tra 5W e 80W; regolazione del livello massimo di scarica della batteria 21750 tra 2,5V e 3V; volt erogati massimi 11V; corrente massima in uscita 22A; 5 modalità di erogazione: variwatt, controllo di temperatura, bypass, interruzione pulsata riscaldamento, picchi di potenza; in temperatura controllata preimpostati 7 “programmi” per: NiFe30 (Dicodes Resistherm), nichel200, titanio, acciaio 304, acciaio 316, acciaio 316L, NiFe48 (formulazione proprietaria); in temperatura controllata possibile l’uso di qualsiasi materiale purchè se ne conosca il coefficiente TCR tramite profilo “Other”; misurazione della resistenza interna dell’accumulatore; resistenza interna della mod data dalla somma di quelle dei materiali utilizzati, connessioni e saldature pari a 6mΩ; impedenza supportata compresa tra 0,05Ω e 5Ω totali; impedenza supportata massima a potenza 80W tra 0,17Ω e 1,15Ω; in erogazione tempo di 0,10 secondi per raggiungere il picco massimo di potenza selezionata; funzionalità di auto-spegnimento selezionabile a piacere tra 1 minuto e 60 minuti; garanzia 2 anni sulle componenti elettroniche per malfunzionamenti non imputabili all’utente. Come tutte le Dani Boxes la nuova SBS 21700 è in grado di operare secondo 5 differenti modalità, 3 delle quali inizialmente per impostazione predefinita di fabbrica nascoste all’utente, scelta questa giustificata per semplificare e snellire il settaggio in prima impronta e per rendere graduale la curva di apprendimento dei principi fondamentali di base del mondo Dicodes. Solo dopo aver preso adeguata confidenza ed attivata la “modalità Esperto” Exp.Mode si avrà a disposizione l’intera gamma delle opzioni di erogazione: Power: voce di menù HCtrl Power, la classica operatività in VariWatt con potenza selezionabile tra 5W e massimi 80W con incrementi di 0,5W per potenze fino a 30W e con variazione di 1 Watt fino alla massima potenza consentita di 80W. Temperatura controllata: voce di menù HCtrl TmpCtrl, la modalità di erogazione che ha portato al vertice Dicodes e sue elettroniche; da utilizzare per uno svapo in ineccepibile controllo di temperatura da 120°C a 280°C con variazioni di 5°C già con codificati settaggi per numerosi idonei materiali resistivi quali i comuni Acciaio 304, Acciaio 316, Acciaio 361L, Titanio, Nichel200, Nife30 Resistherm Dicodes e NiFe48 StealthVape. Nel caso si desideri utilizzare altri materiali come ad esempio Nife48 Zivipf necessario utilizzare il preset “Other” ed immettere il corretto valore TCR. Protezione di calore: voce di menù HCtrl HtrProt, particolare modalità operativa nella quale la potenza applicata alla coil è periodicamente interrotta, quasi un pulsare più o meno marcato secondo selezionabili preimpostate tempistiche e correlate percentuali di potenze. Tale erogazione è descritta come utile a mantenere perfetto l’afflusso di e-liquid alla coil e grazie alle frequenti interruzioni di “corrente” mantenere in ottimo stato di salute cotone ed avvolgimento resistivo limitando il calore sprigionato. Boost di Potenza: voce di menù HCtrl PBoost, come intuibile più che una vera e propria differente erogazione tale modalità può essere considerata, personale giudizio, una estensione o variazione sul tema della classica VariWatt utile in caso si abbia necessità di raggiungere in tempi brevissimi la massima eccitazione dell’avvolgimento resistivo. Se selezionata il circuito si occuperà di fornire una iniziale maggiore potenza personalizzabile alla coil per un lasso di tempo regolabile da 0,1 secondi a 1,2 secondi fino a massimi 80W. ByPass: voce di menù HCtrl ByPass, la mod si comporterà come “una meccanica” in cui tensione e corrente saranno direttamente inviate alla coil senza che il circuito ne controlli le operazioni pur mantenendo attive tutte le routine di sicurezza prima fra tutte la limitazione a massimi 22A di corrente in uscita. Termina qui questo sbrigativo excursus avente come soggetto il nuovo gioiello di casa Dicodes, Dani SBS 21700 le cui specificità dovranno essere scoperte, approfondite e padroneggiate da ognuno dei futuri felici possessori. Per completezza di “panoramica” vi lascio ad una breve galleria di immagini in cui ammirare il risultato estetico dell’accoppiata Dani SBS 21700 con alcuni degli atomizzatori facenti parte della mia modesta collezione: Ringrazio Dicodes GmbH per la cortesia che mi è stata ancora una volta riservata concretizzata nell’invio a titolo gratuito di Dicodes Dani SBS 21700 e suoi accessori oggetto del presente scritto, i sig.ri Ing. Georg Usai, Ing. Achim Kleinlogel e sig.ra Sabine Pluemer-Block per la disponibilità e pazienza dimostrata rispondendo sempre alle mie continue domande e richieste di chiarimenti. dicodes Box Mods: Dani SBS 21700 - dicodes-mods.com Ringrazio svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità che mi è anche in questa occasione cortesemente concessa e tutti Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi costruttive critiche e/o graditi consigli. Grazie!
  6. Lightsaber bp mods pod mod kit

    Davvero interessante questo kit, che non ho voluto inserire nella sezione Pod, perchè mi sembra molto di più, a cominciare dalla compatibilità con altre testine Voopoo e GTX e a seguire con la personalizzazione delle sleeve e la possibilità di montarci qualsiasi atom con gli appositi adattatori. Qualcuno ha già avuto modo di provarla? Di seguito qualche videorecensione:
  7. 8c rta by luca creations

    sul suo profilo instagram ci sono altre foto
  8. TITA AIO Progettata per un'esperienza di svapo pratica e performante al tempo stesso. TITA è una mod "All In One" dal design elegante e con dimensioni estremamente ridotte. Il corpo è realizzato in Delrin e Acciaio 316: materiali che garantiscono solidità e leggerezza. TITA può essere utilizzata sia a testine che con il suo atomizzatore rigenerabile (acquistabile separatamente), oltre ad avere una piena compatibilità con tutti i tank e atomizzatori per dotAIO. Alimentata da una singola batteria 18650 (non inclusa), equipaggia il nuovo circuito VP60 che garantisce un'erogazione stabile e reattiva. TITA è inoltre provvista di porta USB Type-C per la ricarica rapida. In dotazione 2 coil di ricambio proprietarie da 0,25 e 0,60ohm entrambe a mesh. Compatibile anche con le resistenze dotStick (dotMod) e Nord (Smok). TITA AIO è disponibile in 2 diverse colorazioni: White e Black TITA RBA Atomizzatore rigenerabile compatibile con TITA AIO e dotAio. Pratico e versatile grazie ai 5 riduttori aria in dotazione: 1,0mm - 1,5mm - 2,0mm - 2,5mm - 3,0mm. Le coil disponibili sono in mesh da 0.6 e 0.25 ohm
  9. https://www.facebook.com/VapingGentlemenClub/photos/a.1360865227334675/4890041784416984
  10. Misura 80mm * 48,2mm * 22,8mm e peso di 112g, il modder dichiara il materiale come "High End Aviation Grade Aluminum" Deck RBA, deck per le coil nautilus e adattatore 510 inclusi nella confezione, compatibile (sempre a detta del modder) con tutti gli accessori billet
  11. Byka se di vape system

    (info da Vbar.it) BY ka SE Standard Set - Vape Systems Il nuovo BY-ka SE è un concentrato di semplicità e performance. Ereditando diverse caratteristiche da ognuno dei suoi predecessori e implementando alcune novità, SE incarna appieno l'evoluzione della serie BY-ka. Il classico Deck Vape Systems, conferisce la consueta facilità di rigenerazione. Il controllo del liquido attivato dalla rotazione della campana, in pieno stile BY-ka, scopre l'ampia asola già vista nelle versioni "+" di v6 e v7. Questo particolare garantisce una alimentazione generosa e costante con qualsiasi tipo di cotonatura. Gli Air Pin costituiscono l'unico modo di agire sul controllo aria di questo BY-ka SE. Sistema ereditato dal v9, permette la sostituzione del foro sotto coil anche ad atom rigenerato e tank pieno. La ghiera di selezione dell'aria viene sostituita da 2 asole fisse sulla base che contribuiscono a creare il BY-ka dal tiro più silenzioso e preciso di sempre. Il refill viene operato dall'alto rimuovendo il top cap e lasciando a disposizione ampio spazio per poter riempire il tank con qualsiasi tipo di bottiglia o flacone. Anche questo particolare arriva dal v9 ma viene implementato con una filettatura a passo contrario, come quella vista sul v8, per evitare che la rimozione del Refill Top Cap possa accidentalmente muovere il controllo del liqudo. L'estetica del SE è un perfetto connubio tra il classico look sovietico dei vecchi BY-ka e la ricercatezza del v9. Viene migliorata da una nuova campana con lavorazione conica che va a restringe il diametro esterno alla sommità per congiungersi alla perfezione con il nuovo Drip Tip in policarbonato lucido. Il BY-ka SE è inoltre compatibile con i Tank e i Refill Top Cap del v8: possibilità che dona un'ampia libertà di customizzazione. ---------------------------- Caratteristiche Prodotto: CAPACITA': 5ml ALTEZZA: 50,3mm Driptip Escluso, 62,3mm Driptip Incluso DIAMETRO: 22mm MATERIALE: AISI304L, Polycarbonate, PTFE (Insulators), NBR70 & VMQ60 (Orings) AISI304L/PC(Drip Tip)
  12. Vaporesso target 200 kit

    Ciao a tutti , recensisco questa nuovo kit che mi è stato mandato a titolo gratuito da Vaporesso Il corpo della box e dell'atom è realizzato in lega metallica di colore gun metal mentre il rivestimento esterno della Target è una maglia realizzata in materiale plastico.Quest'ultimo è disponibile nei seguenti colori: Quello in mio possesso è di colore Carbon Black Questo kit è composto dalla box Target 200 dual battery e dal nuovo iTank che con il suo vetro bubble ha una capacità di ben 8 ml Arriva in una scatola di cartone protetta da una sleeve che riporta la foto del kit sulla parte frontale e le features su quella posteriore Al suo interno troviamo : - Target 200 mod - iTank - GTi mesh coil 0.2 ohm (60-75w) - GTi mesh coil 0.4 ohm (50-60w) - vetro di ricambio - o'ring - cavo usb type-c - manuali e garanzia Sulla parte frontale della box , troviamo il pulsante fire , lo schermo a colori da 0.96" , i tasti +e- ed infine il tasto mode Sulla parte superiore vediamo la tazza rialzata dalla box.Essendo in tinta è soggetta ad essere graffiata dall'atom e quindi consiglio l'uso di una sponge box per proteggere la verniciatura Sul retro abbiamo la scritta Vaporesso e possiamo apprezzare la lavorazione del rivestimento plastico che abbraccia la box. Quest'ultimo , oltre ad essere carino a livello estetico , le garantisce un buon grip Infine sotto la target , abbiamo lo sportellino delle batterie con le solite marchiature di fabbrica Facendolo scorrere , accediamo al vano batterie La box eroga da un minimo di 5w ad un massimo di 220w ed è spinta dal chip Axon. Vediamo le le funzionalità dei suoi tasti - premendo 5 volte il tasto fire , accendiamo e spegniamo la box mentre se lo premiamo 3 volte la andiamo a bloccare/sbloccare - se teniamo premuto il tasto mode , possiamo cambiare la modalità di svapo scegliendo fra : Pulse/F(t)/VWN. - premendo il tasto mode per 3 volte , accediamo al menù dei settings.Qui possiamo personalizzare ulteriormente le modalità citate sopra, possiamo azzerare i puff e nella sezione DIY mode , possiamo variare la modalità VW scegliendo fra S , N , e H (soft , normal e hard) - Inoltre nei settings possiamo impostare il riconoscimento della coil e il circuito ci imposterà i watt consigliati per sfruttarla al massimo. Atomizzatore iTank Il nuovo atomizzatore di Vaporesso in dotazione con questo kit , ha una capacità di 8 ml ed ospita le nuove GTi coil. Facendo scorrere il top cup , accediamo all'asola di ricarica protetta da un film di silicone Sotto al tank troviamo il pin placcato oro non regolabile e le marchiature di fabbrica In questa immagine lo vediamo smontato in ogni suo pezzo La base del deck è stata progettata per evitare ogni possible perdita di liquido Queste sono le mesh coil disponibili ad oggi La particolarità di questo tank è il turbo airflow : questo sistema combina il flusso d'aria da 3 asole poste sulla parte inferiore per garantirci la massima resa senza fastidiosi sibilii Vaporesso inoltre ci fornisce questa interessante statistica sull'uso di questo iTank Infine , vediamo le dimensioni effettive di questo kit Conclusioni finali Questa nuova Target 200 con l'iTank in abbinata mi è piaciuta molto. Il chip Axon eroga molto bene e gestisce le batterie in maniera perfetta garantendoci una ottima autonomia. Il design della box mi piace moltissimo e si tiene molto bene in mano Il tank e le sue nuove GTi coil sono molto soddisfacenti per uno svapo in DTL. L'aroma è ottimo ed abbiamo una grande produzione di vapore Durante le mie prove non ho mai riscontrato perdite di liquido o condensa dalle asole. Il tiro è appena contrastato e lo trovo molto buono per uno svapo in flavour. Tirando le somme , mi sento di consigliare questo ottimo kit. Infine vi segnalo che Vaporesso , mantenendo lo stile della Target 200, ha fatto uscire anche la Target 100 (single battery 18650 o 21700) e ha aggiornato la Target 80 con batteria integrata da 3000 mah.Entrambe le box sono dotate del nuovo iTank. Le trovate a questo indirizzo : Target 80/100 Ringrazio Vaporesso per la possibilità che mi ha dato inviandomi questo kit da recensire. Vi lascio il link alla pagina del produttore : Vaporesso Target 200 Se avete delle domande , sarò lieto di rispondervi.
  13. ► Aspire Zelos Nano MTL Kit. Ho ricevuto questo nuovo Kit da @Aspirecigs in cambio della mia onesta valutazione. Buna lettura. Zelos Nano Kit è il nuovo progetto di Aspire per lo svapo MTL. Il kit include una mod Zelos Nano da 1600mAh e il Nautilus Nano Tank. Oltre alla recente Nautilus Mesh Coil da 1.0Ω e a una precisa regolazione del flusso d'aria, questo kit d'iniziazione è piccolo ed ergonomico e offre prestazioni eccellenti per un'esperienza di svapo fluida e saporita. ► Dettagli dichiarati dal produttore per il kit Aspire Zelos Nano MTL: • 1. Corpo in lega di alluminio premium • 2. Comodo riempimento superiore, flusso d'aria regolabile in basso • 3. Compatibile con Nautilus Coil, Nautilus 2 Coil, Nautilus 2S Coil. • 4. Regolazione precisa del flusso d'aria • 5. Capacità della batteria di 1600 mAh, capacità e-juice 2ml • 6. Ricarica di tipo C 1A, modalità di uscita VW/Bypass • 7. Rilevamento automatico della potenza • 8. Chipset ASP protezioni di sicurezza: Vaping Over-time, Overdischarge, Cortocircuito, Surriscaldamento, Protezione da bassa tensione. * Per coloro che desiderano una autonomia di svapo MTL davvero prolungata con 3.000mAh di batteria, ricordo che esiste in alternativa il fantastico Kit Aspire Zelos 3 con Nautilus 3 tank. Qui la recensione: Review ► Zelos Nano Starter Kit; confezione: La confezione nei classici colori bianco/arancio di Aspire, riporta all'anteriore; Il nome del brand, una indicazione sul colore del kit sotto forma di un bollino adesivo, l'immagine in rilievo del kit, il nome del kit e lo slogan "Innovate the way you vape". Sul retro, oltre alla ripetizione del motto "Innovate the way you vape", ci sono indicazioni di supporto logistico, avvertenze e contenuto elencato. Lateralmente oltre alle indicazioni sul colore (Rose Gold) e sul nome del prodotto, sono riportati; il numero di batch, un codice a barre, un ologramma, lo scratch&check, loghi&marchi. ► La confezione di Zelos Nano Starter Kit include: • 1 * Zelos Nano Mod (1600 mAh) • 1 * Serbatoio Nautilus Nano (2ml) • 1 * Nautilus Mesh Coil 1.0Ω (preinstallata) 13-15W • 1 * Nautilus BVC Coil da 1.8Ω • 1 * Tubo di vetro di ricambio • 1 * Cavo di tipo C per la ricarica • 1 * Confezione di O-ring • 1 * Manuale utente ► Parametri del kit mod Aspire Zelos Nano: • Materiale del corpo: Lega di alluminio • Dimensioni del Mod: 29x21x73mm • Peso del Mod: 68g • Thread del Mod: 510 • Capacità della batteria integrata: 1600 mAh • Ricarica: Tipo-C 1A • Modalità di uscita: VW/Bypass • Potenza in uscita: 3step; 13, 14, 15W (1,0Ω ); 9, 10, 11W (1.8Ω). • Range di resistenza supportato: 0,5-3,0Ω • Cut-off: 10s • Materiale Tank: Acciaio inossidabile 304 • Dimensione del tank: φ19x53mm (Drip-Tip incluso) • Peso del tank 35.7g • Capacità: 2ml • Flusso d'aria: Regolabile in basso • Sistema di riempimento: Superiore ► Colori disponibili: • Nero, grigio siderale, oro rosa, blu acqua. ► Prime impressioni: Ho ricevuto per questo Test la versione kit di colore Rose Gold abbinato al Nautilus Nano Tank SS, sicuramente il pubblico femminile potrà apprezzare. Sono disponibili anche colorazioni "classiche" molto sobrie ed eleganti per tutte le utenze; uomini, donne, giovani e meno giovani. Il corpo di Zelos Nano mod con fattore di forma a goccia è in lega di alluminio premium; è stato lucidato, sabbiato e anodizzato con procedura multistrato, per ottenere un gradevole aspetto con finiture di alto livello ad alta resistenza. Oltre a fornire una sensazione piacevole al tatto, le sue dimensioni compatte contribuiscono a una eccezionale portabilità. Il Tank Nautilus Nano in acciaio inox con vetro pyrex certificato è una riedizione migliorata in chiave moderna di un tank leggendario (Nautilus Mini) che ha accontentato e soddisfatto nel corso degli anni tantissimi utenti nel mondo. Il tank in acciaio inossidabile è provvisto di un bel Drip tip realizzato in speciale materiale POM anti scottatura e offre il refil dall'alto e le migliori regolazioni AFC per uno Svapo MTL di qualità. ► Zelos Nano Kit vista a 360°: Nei dettagli della parte frontale troviamo; il tasto di accensione/spegnimento leggermente sporgente, di forma ovale, di materiale plastico e di colore nero. Il led sottostante indica lo stato attuale di carica della batteria. L'ultimo tasto in basso è quello per la selezione della potenza (bassa, media, alta) e si interfaccia ai 3 led sopra di esso. La parte inferiore del Mod ha una finitura opaca e satinata mentre quella superiore contrasta piacevolmente essendo stata lucidata a specchio. Il Mod nella parte superiore ospita una tazza in acciaio con thread 510 e perno caricato a molla, sul fondo sono presenti; quattro fori di sfiato di sicurezza, la presa USB-C per la ricarica, l'indicazione di capacità della batteria integrata (1.600mAh), il luogo di produzione, marchi & loghi di legge. ► Aspire Nautilus Nano Tank: Come ho già accennato Nautilus Nano con i suoi φ19mm di larghezza e i suoi 2ml di capacità mi sembra il restyling moderno del leggendario Nautilus Mini, un must mai dimenticato dai vaper's di lungo corso nel mondo. Questo nuovo nautilus rispetto al progenitore (Mini) offre il refil dall'alto, una ghiera AFC molto più precisa e resistente agli spifferi d'aria, una maggiore solidità strutturale complessiva e una nuova Mesh-Coil per MTL piuttosto interessante che vedremo più avanti. Il tank è completamente smontabile per una accurata pulizia delle parti. Il top-cap è dotato di ghiera zigrinata, tuttavia la superficie di appiglio per le dita è molto sottile, consiglio di stringere bene la parte sottostante per evitare che si sviti l'intero blocco durante le operazioni di rifornimento. Gli slot di ricarica sono ampi e permettono un riempimento agevole anche con flaconi aventi un beccuccio ingombrante. Sul fondo del Tank sono presenti; un perno fisso placcato oro, isolato e poco sporgente, con attorno varie informazioni riportate al laser. ► Aspire Nautilus Nano; AFC System: Il diametro dei fori di aspirazione dell'aria può essere regolato su "Nessuno", "φ0.8", "φ1.0", "φ1.2" e "φ1.6" da sinistra a destra, per soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti. La regolazione precisa del flusso d'aria apporta valore aggiunto a questo tank dall'aspetto minimale ma molto efficace nell'utilizzo MTL. ► Aspire Nautilus Nano; Coil's: Il tank viene fornito con una nuova Nautilus Mesh Coil da 1.0Ω e una classica Nautilus Coil da 1.8Ω, tuttavia l'intera gamma di resistenze realizzate da Aspire per tutte le versioni di Nautilus e Triton Mini è compatibile con il Nautilus Nano. Questo è uno dei grandi vantaggi nell'utilizzare i prodotti di Aspire che hanno una grande diffusione con conseguente reperibilità dei ricambi facilitata. ► Guida operativa e stato dell'indicatore luminoso: • Accendi/spegni: Premi il Pulsante Fire 5 volte, il Led lampeggia 3 volte in bianco • Livello della batteria: <3,5V (0-30%) il Led lampeggia in rosso • Livello batteria: Tra 3,5V e 3,8V (30-60%) il Led lampeggia in blu • Livello batteria: Tra 3.8V e 4.2V (60-100%) il Led lampeggia in verde ► Livello di potenza: Il circuito offre il riconoscimento automatico della resistenza inserita, quindi inserendo la coil da 1,0Ω potremo variare la potenza su 3 step; 13, 14, 15W. Inserendo la resistenza da 1,8Ω possiamo variare la potenza su 3 step; 9, 10, 11W. • Quando il wattaggio è a livello basso, la luce inferiore si accenderà per 3 secondi. • Quando il wattaggio è a livello medio, le luci inferiore e centrale saranno accese per 3 secondi. • Quando il wattaggio è ad alto livello, tutte e tre le luci saranno accese per 3 secondi; * Nota: premi il pulsante di regolazione della potenza una volta per mostrare il livello di potenza attuale; premi il pulsante di regolazione della potenza ancora una volta per regolare la potenza a un livello diverso. ► Caratteristiche di sicurezza: • Protezione Cut-off (10s): La luce LED lampeggia in rosso e blu 10 volte e il dispositivo si spegne • Protezione da Corto circuito: La luce LED lampeggia rosso e blu 3 volte • Protezione Basso voltaggio: La luce LED lampeggia in rosso 15 volte • Protezione Sovraccarico: Il dispositivo smette automaticamente di caricarsi • Protezione Surriscaldamento: La luce LED rimane gialla per 3 secondi e poi il dispositivo si spegne • Protezione Sovratensione: Il dispositivo si spegne e interrompe la ricarica quando la tensione è superiore a 6,0V. ► Conclusioni finali: Il Mod Zelos Nano è ben rifinito e comodo da trasportare, la batteria da 1.600mAh garantisce una autonomia necessaria a ricoprire una intera giornata senza dover ricaricare, o almeno penso che sia cosi per la stragrande maggioranza dei vaper's. La batteria si ricarica velocemente in circa 30-40 minuti, il circuito gestisce in modo costante la tensione della batteria dall'inizio alla fine. Il piccolo Tank Nautilus Nano da 19mm di diametro ha un AFC ben progettato con un anello rotante zigrinato che mantiene bene la posizione impostata, preciso nella regolazione MTL ristretta senza perdite di carico, fino a un tipo di svapo MTL leggermente aperto selezionando i fori più grandi. La nuova Mesh-Coil da 1.0Ω risulta essere una piacevole novità, frutto d'innumerevoli test e anni di studio per un rendimento ottimale secondo Aspire con liquidi di tipo tabaccoso. Questa resistenza risulta molto equilibrata nel rilascio di calore del vapore, ideale punto d'incontro aromatico tra la 0.7Ω e la 1.8Ω ma anche estremamente reattiva al tasto Fire, con erogazione molto fluida e regolare grazie forse anche alla rete anti-spitting di cui è dotata. Fatte le mie considerazioni e al termine di questo interessante Test mi sento pienamente soddisfatto e mi trovo in linea con quanto dichiarato da Aspire nella presentazione del prodotto. Zelos Nano e Nautilus Nano sono molto efficaci entrambi, insieme compongono un kit entry level facile da utilizzare che racchiude in se tutto quello che è necessario per vincere la battaglia contro il fumo, quindi mi sento di consigliarvi questo acquisto con assoluta certezza. Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso. Ringrazio Aspire per avermi inviato il sample per la recensione. https://www.aspirecig.com/aspire-kits/zelos-nano-kit.html
  14. Kit brunhilde sbs

    Visto che nessuno ha ancora aperto la discussione su questo bel kit SBS, la apro io. Particolarmente interessante in questo video secondo me il confronto fra le dimensioni della Mod con la Aspire Mixx (praticamente identiche a livello di dimensioni, con la differenza che questa mod monta anche le 21700). Belli anche i colori (la blu a me piace parecchio).
  15. Ripley rdta ambition mods/tvgc

    Con questo post apro le danze per il nuovo prodotto marchiato TVGC in collaborazione (come possibile vedere dalle foto) con Ambition Mods. Al momento non si sa ancora il nome, le dimensioni, caratteristiche tecniche o meno ma penso che, per quel poco che si veda, è già possibile supporre qualcosa Da quel che sembra, stiamo parlando di un Bishop in versione RDTA. Ammetto che il progetto Bishop mi aveva incuriosito ma che, per delle "criticità", ho deciso di non avanzare nella conoscenza del prodotto ma questo ha tutte le carte in regola per diventare il mio atom di riferimento (ovviamente, in attesa di conferme o smentite).
  16. Digiflavor s g mtl tube kit

    Nuovo Siren con coil prefatte
  17. Era il lontano 2016, per contrastare il dominio di Justfog FOG1, Eleaf iJust e le Endura di Innokin, @Aspirecigs buttò nella mischia la propria vape pen, la battezzò PockeX e la definì come “Being just a bit shorter than the iPhone 5s, the Aspire PockeX is the ultimate pocket All-in-One (AIO) device. PockeX’s discrete size and low-profile sub-ohm vapor production makes the PockeX your must-have vape while indoors or on-the-go.” Il destino però le fu infausto, almeno dalle mie parti, presto caduta nel dimenticatoio schiacciata dal successo delle concorrenti, FOG1 in primis la quale ancora oggi capace di ritagliarsi una buona fetta di mercato e fanatici estimatori. Torno a scrivere di nuovo di Aspire, ancora una volta grazie alla opportunità che mi è stata concessa da Glowell SRL azienda della stessa Aspire esclusivista e distributrice ufficiale per l’Italia; questa volta oggetto della presentazione come sempre condita di personali spunti ed opinioni è un attuale vaping starter kit già pronto per essere acquistato presso i migliori negozi di settore che trae ben più che ispirazione dalla sfortunata creatura Aspire di 5 anni or sono. Aspire PockeX Box Vaping Kit potrebbe divenire il differente guizzo dell’estate senza essere per necessità od obbligo dettato da moda del momento a tenuta stagna da qualsivoglia elemento ma solo per merito della incredibilmente facilità d’uso; eccone una breve panoramica. Buona lettura. Direttamente dalle soleggiate terre di Sardegna l’azienda esclusivista e distributrice ufficiale Aspire Glowell SRL mi ha consegnato il sample di PockeX Box Vaping Kit confezionato in un cartonato sliding sleeved box utilizzato come tradizione Aspire per presentare i propri prodotti al pubblico sfruttando l’involucro esterno come fosse un tabellone espositivo ed informativo. Una superficie prevalentemente bianca dove sul fronte null’altro che al centro stampata in rilievo con inchiostri plastici la riproduzione in scala del recentissimo vaping kit PockeX Box assieme al marchio del produttore Aspire nel più che scontato color arancione societario, completano la composizione frontale denominazione del device, usuale motto “Innovate the way you vape” ed applicazione adesiva circolare indicatrice della colorazione, ignorata spero comprendiate la obbligatoria bruttura normativa avvisaglia di pericolosità psicotropicità della nicotina. Diametralmente all’opposto la faccia dedicata a consueto contenitore di “informazioni varie ed eventuali” comprendenti: elenco del contenuto della confezione, indicazione di contatto della holding ShenZhen Eigate Technology Co., LTD proprietaria del marchio Aspire e gli onnipresenti consigli di accesso ai “social” per un immediato ingresso nel mondo Aspire. Quando di necessario al completamento del quadro informativo disposto sulle restanti area minori del candido avvolgimento cartonato: codice a barre di tipo EAN, “Scratch&Check” olografico anticontraffazione, seriale lotto di produzione, EC-ID di registrazione TPD, riferimenti al diretto importatore e normativa iconografica attestazione di certificazioni ottenute per l’immissione sui mercati del device con questa volta, applicato con un minuscolo adesivo, “un nuovo disegnino” con il quale dichiarato il diametro massimo dell’apertura ricavata sul serbatoio, forse obbligo normativo dell’ultimo minuto? Dopo la panoramica esterna questo il contenuto della confezione: ● dispositivo Aspire PockeX Box con tank in PMMA di capacità 2ml (versione TPD), mentre di 2,6ml quella se acquistato il kit al di fuori della EU; ● PockeX U-Coil di impedenza 1,2Ω in Kanthal AF con range di attivazione tra 10W e 12W; ● PockeX U-Coil di impedenza 0,6Ω in acciaio ed intervallo di potenza applicabile compreso tra 18W e 24W (preinstallata); ● cavo per esclusiva ricarica dell’accumulatore integrato con connettore µUSB Type-C; ● sacchetto di ‘o-rings di ricambio; ● sommario manuale di istruzioni cartaceo comprensivo di lingua italiana. PockeX Box Vaping Kit è ripensato per sbaragliare le carte in tavola, confondere la “mano di gioco” ora saldamente trattenuta degli “entry level col filtrino da catramosa” con un design tutto suo ed approccio che più user-friendly non si può, a prova di vero principiante una offerta che nostalgicamente guarda indietro verso il lustro di dispositivi dalla disarmante semplicità d’utilizzo quando oggi persino devices come le pod-mods, che proprio alla originale immediatezza di fruizione devono così tanto successo commerciale, sono ormai piegate a logiche che impongono proposte sempre più complesse con fin troppo ampio ventaglio di opportunità, tanto sconfinato da talvolta capaci di ottenere risultati contrari a quanto originariamente pensato. Ed ecco così possibili nuovi utenti allontanarsi dal vaping perché sopraffatti da eccessivo “smattimento” nel padroneggiare quello che dovrebbe essere solamente il grimaldello per l’agognato salto di “qualità della vita”, spaventati da moltitudine di headcoils e regolazioni con annesse più o meno automatiche funzionalità con probabilmente a personale punto di vista un po’ troppo travisato da produttori tutti il concetto di basilare vero P.V. entry level quando anche la più “semplice” delle offerte commerciali attuali non è alla prova pratica così “facile”, perché nella necessaria ricerca di sopravvivenza economica perso di vista ormai da tempo lo “spirito” con il quale tutti i più datati vapers hanno intrapreso il percorso di abbandono dal vizio da tabacco combusto, quel “rapido no sbatti senza pensieri”. Uniche soluzioni ad oggi in parte così easy le nuove “cigs-feeling” dal filtrino che tanto strizza l’occhio ad una tradizionale sigaretta, ma con tutta sincerità cosa potrebbe mai acquistare ora colui o colei che per iniziare “volessero qualcosa di diverso per un totale taglio definitivo con in più un pizzico di sobrietà”? Ben poco, quasi o nulla ha ormai da offrire il mercato. Benvenuta quindi Aspire PockeX Box che dal per me traghettatore passato trai ispirazione e forza, oggi giorno ancor più maneggevole, compatto, leggero, per giunta ammodernato nello stile ora All-In-One da ancora non comune fittizio form factor side by side sobriamente anacronistico, per metà tondeggiante e per metà spigoloso, scevro di abusati rivestimenti in finta pelle di “caribù delle foreste boreali” e libero da quasi venuti a noia accenti metallici spesso inutilmente pacchiani onnipresenti ed appiccicati su non necessarie superfici solo perché il mercato dalle ipotetiche facili vendite a “richiederlo”. Di Aspire PockeX Box benvenuto perfino il puntinato rivestimento anti-scivolo soft-touch opaco anti-riflesso della compatta scocca in leggera plastica con finalmente ben camuffate diciture di brandizzazione dalle non sempre benvenute ragionevoli proporzioni perché come al solito presupposto che l’intera richiesta verta su tali peculiarità da riproporre e copiare di volta in volta, di brand in brand con infinita auto celebrativa promozione pubblicitaria, nulla di invasivo ed a riprova di ciò relegate alla base, praticamente invisibili alla vista le “marchiature obbligatorie per legge” ed i tre generosi fori per la eventuale fuoriuscita dei vapori in caso di malaugurato venting dell’accumulatore non sostituibile di capacità energetica 2000mAh. Benvenuta razionale pulizia di design e calibrata ergonomia! Non è forse ciò che conta? Non nego l’iniziale perplessità e fatica nel decifrare PockeX Box, probabilmente offuscato da anni di vaping, sconfinata quantità di hardware utilizzato e non memore dei primi passi mossi “nell’ambiente”, ma una volta focalizzata con un certo impegno l’offerta dietro l’ultima nata in casa Aspire non è stato difficile coglierne i cardini, in verità grandi come macigni, sui quali l’intero progetto poggia saldamente le sue fondamenta, quella ricerca spasmodica di più volte ribadita semplicità di fruizione che un device appositamente dedicato a catturare possibili nuovi “adepti” deve avere, ma non solo, perchè per il possibile successo di un tale prodotto necessario far leva anche su aspetti spesso in parte lasciati in secondo piano in favore della sola estetica oppure di eccessive futili addizioni per un entry level: portabilità, ergonomia, immediatezza, “pulizia” e non ultima pressoché nulla manutenzione tralasciando ovviamente il discorso “reperibilità parti usurabili nel tempo” ed altrettanto fondamentali “decenti prestazioni”. Aspire PockeX Box incredibile ma vero ha in buona parte tutto ciò! Compatta austera morfologia condensata in soli circa 51mm * 26,5mm * 85mm di volume occupato piacevolmente da stringere quando impugnata e 150 grammi di massa astutamente mascherati dalla piacevole ruvida texturizzazione. Nulla da eccepire inoltre se analizzata sotto ottica user experience nella quale proprio le precedenti caratteristiche individuate in immediatezza e “pulizia” sono la scala dei valori a cui rapportarsi, nel caso di PockeX Box materializzati nel particolare innesto proprietario del vaporizzatore dal core sostituibile, un quasi “tradizionale” atomizzatore tank a testine ma dal fondello tutt’uno saldamente ed indissolubilmente legato al dispositivo, identica copia di quanto proposto in passato nella sfortunata quasi omonima vape-pen e dalle solamente due interazioni utente previste per godere del device Aspire: soliti 5 clicks in rapida successione per accendere e spegnere il device, premere il comodo pulsante laterale per erogare per un arco di tempo massimo di 10 secondi. Oggi come allora la simil tazza composta da un unico corpo filettato centralmente, “lavabile” a fondo con pochi semplici gesti perché totalmente esposto, in cui gli elementi ermeticamente assemblati costituiscono anche intelaiatura e supporto al vetro tank in plastica PMMA della capienza di 2ml dal particolare restringimento volumetrico centrale per i vaping kit distribuiti nei paesi aderenti alla normativa TPD, in più fragile pirex per il “resto del mondo” con quantità di e-liquid iniettabile maggiore di appena 0,6ml, trattenuto fermamente in posizione da coriacee guarnizioni per un risultante assemblato totalmente a tenuta stagna, talmente a prova di infiltrazioni che addirittura possibile per i più spericolati come nel passato con fare poco ortodosso versare il proprio liquido nel particolare “contenitore a forma di bicchiere” e successivamente procedere all’installazione della headcoil con elemento sommitale del quasi atomizzatore al seguito. Impossibile individuare il livello massimo di liquido per una così particolare operazione di ricarica, necessari infiniti “try and fail” prima di scoprire l’esatta quantità, per cui ovvio e meglio affidarsi alla “tradizione” sfruttando quanto previsto da Aspire per rendere PockeX Box a prova di inesperto: l’apertura a scomparsa sul top-cap per accedere alla quale sufficiente fare pressione verso “il centro” nel punto marcato da ben visibile indicatore per poi “refillare” con naturale gesto, senza sgocciolamenti, sbadate fuoriuscite, indesiderati allagamenti, senza di necessità di superfici ausiliarie dove poggiare inesistenti elementi “separabili”, senza minimamente sporcare ed imbrattarsi addirittura possibile in un baleno ricaricare in movimento! Per la regolazione del contrasto del tiro ed afflusso di aria alle headcoils dalla non comune caratteristica predisposta immediatamente al di sotto dello scorrevole cap, al contrario della vecchia pen PockeX con “aria fissa”, una efficiente ghiera con la quale secondo proprio gradimento scoprire oppure occludere due asole contrapposte per un tiro dal molto chiuso puramente MTL ad uno evidentemente arioso per un accennato RDL e sempre a questo “strano costrutto” da avvitare una delle due testine con le quali Aspire PockeX Box è ufficialmente compatibile, in pratica le stesse della passata sorella. Alla stessa maniera possibile installare altre U-Coils nello specifico le riservate a Nautilus X ed XS perché meccanicamente sovrapponibili ed ufficiosamente “supportate” dal range di impedenza compreso tra 0,5Ω e 1,6Ω entro il quale il chipset proprietario Aspire ASP è in questo caso in grado di operare oltre fornire adeguate routines di sicurezza a salvaguardia del principiante ed per il mantenimento della piena efficienza della basilare elettronica e pacco batteria Litio-Polimero di capacità 2000mAh, ampliando di fatto possibilità di fruizione e longevità altrimenti oggettivamente scarsa. Sorvolando la aziendale necessità di smaltire scorte di più o meno invenduti “magazzini di resistenze” trovo che la scelta di proporre un device “first look” improntato su brevetto U-Tech sia, dal punto di vista di chi per la prima volta si approccia ad una sigaretta elettronica, intelligentemente “conservativo” perché in ottica di manutenzione ordinaria garantire totale immunità da fuoriuscite più o meno causali dovute a naturale imperizia del novizio grazie alla particolare e forse unica struttura, in caso contrario cortesemente mi si corregga, di questa tipologia di coils Aspire. Ma quale il motivo dietro la positività di primo impianto verso le U-Tech Coils? Presto detto: le U-Coils sono a memoria le uniche testine con afflusso di aria dall’alto! Timidamente acerbe apparse con Breeze AIO e successivamente impiegate non con auspicato successo proprio in PockeX versione primordiale né tantomeno nell’ancor più sfortunato Nautilus X - XS sfruttano una brevettata struttura interna “U-Shaped” in cui l’aria incanalatasi dall’alto con una “inversione di marcia” in stile automobilistico attraverserà due avvolgimenti resistivi paralleli per poi risalire con il vaporizzato verso l’alto fino ad arrivare alla cavità orale dell’utente; ne consegue che impossibile sarà ritrovarsi con fuoriusciti ml di prezioso e-liquid ad imbrattare l’esterno del dispositivo in caso di over-refill oppure quando sopraggiunto termine del ciclo vitale del resistore verrà meno “la tenuta” del materiale assorbente, i newbies ringraziano. Ma se da un lato la medaglia, siamo in periodo olimpico, brilla in onore della più assoluta clean user friendly experience, nubi all’orizzonte incupiscono l’atmosfera in ambito del restituito. Probabilmente nelle migliori intensioni dei progettisti forse tale percorso avrebbe dovuto garantire livelli eccelsi di aromaticità con vaporosità fuori dal comune, ma “la storia” racconta alla prova dei fatti di risultanze poco più che sufficienti, lo certificano ancora una volta e sensazioni ricevute quando messa in opera Aspire PockeX Box. Due le tipologie di PockeX Coils al seguito del nuovo prodotto All-In-One marchiato Aspire, una per tipo allegate come primo incontro, preconfezionate all’interno del cartonato che lo racchiude. PockeX Coils 1,2Ω con filamenti in Kanthal AF “da” 10W/12W se utilizzate con dispositivi a wattaggio variabile ma non nel caso di PockeX Box perché capace di erogare esclusivamente in modalità By-Pass ovvero direttamente tutta la “potenza della batteria” proporzionalmente alla carica energetica residua, quasi a simulare “un meccanico” ma con adeguate protezioni di sicurezza, indirizzata ad un MTL dal ristretto afflusso di aria per tranquille rilassate svapate; PockeX Coil 0.6Ω con filamenti in non specificato acciaio e potenza applicabile massima se possibile compresa tra 18W e 24W, U-Coil questa consigliata per vaping ad alti volumi di aria dallo scarso contrasto altrimenti per il palato sgradevole il calore del vapore prodotto. Con ambo le soluzioni necessario un “rodaggio” di almeno 10ml di e-liquid prima che la “testina ingrani” e restituisca la miglior resa possibile comunque sempre quasi ovattata, un incompiuto nella riproduzione dell’aroma vaporizzato, proseguendo con i richiami a senso automobilistico, come si suol dire “col freno a mano tirato”. Un risultato nel complesso buono, in buona parte appagante se vaporizzati liquidi dalla predominante carica aromatica a base di creme, vellutate sentenze di tostata frutta secca, delicata vaniglia e granuloso cacao, eccellente per un primo ingresso nel mondo del vaping ed iniziare un salutare processo di “disintossicazione” dal fumo combusto, nel bene e nel male in linea con le proposte basilari di altri produttori ma per puntiglio assolutamente non ai livelli con i quali Aspire ha ormai abituato vecchia clientela e consolidato la schiera di estimatori, Nautilus BVC docet. Con PockeX Box ancora una volta riproposta la spinosa annosa “questione U-Tech”: ottima idea sulla carta ma nella pratica “dalle deludenti aspettative”, ma unica reale perseguibile strada se interessati a catturare nuovi possibili vapers con una offerta complessiva da immediatezza inaudita, iniziale viatico per poi quando non più di primo pelo ci si vorrà per sfizio oppure per reale necessità evolvere ed approdare verso dispositivi dalle features più complesse e prestazioni di maggior livello che a dirla tutta proprio non mancano nel catalogo Aspire! Così a personale giudizio va inquadrato PockeX Box Vaping Kit, senza senso sarebbe perfino lamentare la mancanza di una tazza 510 tradizionale ed avere così la possibilità di installare ed utilizzare qualsiasi si voglia atomizzatore, ma non è questo lo spirito secondo il quale buttata nella mischia la nuova creatura Aspire e “sottodimensionato” risulterebbe il risultante ipotetico dispositivo perché nei “gradini superiori” della scala gerarchica, dove albergano possibilità ben più complete e flessibili, esso sarebbe irrimediabilmente schiacciato perché insufficiente il bagaglio al seguito: premere per erogare, ricaricare l’accumulatore integrato in poco più di un’ora con i 5V/2A di un comunissimo caricabatteria. Aspire PockeX Box Vaping Kit è fresco di lancio, da pochi giorni disponibile presso tutti i partners Aspire ed in tutti i migliori vaping store ad un costo che non dovrebbe superare massimi €35,00 dove possibile è valutarlo toccandolo con mano. Nel caso si sia in prima persona desiderosi di intraprendere la più salutare “strada del vapore” abbandonando definitivamente il fumo, oppure si abbiano conoscenti intenti a farlo il kit Aspire PockeX Box nelle sue cinque colorazioni pastello è una economica e valida opportunità da seriamente prendere in considerazione. Per eventuali maggiori dettagli ed informazioni rimando alla landing page dedicata sul sito web ufficiale Aspire: Aspire PockeX Box - Aspire Official Site Ringrazio tutto il gruppo Gloweel SRL distributore ufficiale per l’Italia dei prodotti Aspire per aver concesso al sottoscritto la possibilità di analizzare e presentare il nuovo kit cattura novizi, interessante e finalmente diversa opportunità estiva Aspire PockeX Box. Ringrazio inoltre svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità gentilmente concessi per l’ennesima volta e tutti Voi pazienti Utenti e Lettori come sempre liberi di regalare preziosi consigli e costruttive critiche. Grazie!
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    Con questa foto, postata sul gruppo facebook "Luca Cassenti (18+)", Luca Cassenti annuncia di star lavorando ad un nuovo tank Queste le uniche "informazioni" disponibili al momento
  19. Finalmente a distanza di tempo arriva anche in Italia la pod-mod che ha fatto letteralmente impazzire l’America, quella che tutti vogliono e che tutti hanno magari invidiato ai pochi nostrani possessori! La eccentrica Mi-Pod Pro è ora sbarcata sulle coste del Vecchio Continente, pronta ad aizzare le scimmie dei vapers europei! FSVape.com marchio di ASFRAGNO s.r.l. distributore ufficiale per l’Europa della holding statunitense Mi-One Brands alla quale fa capo anche il brand originale ideatore di Mi-Pod Smoking Vapor, mi ha onorato del compito di presentare ufficialmente quello che sulle sponde occidentali dell’Atlantico è ormai divenuto uno “status symbol”, giusto in tempo per l’apertura della campagna inaugurale in onore di Mi-Pod Pro dalle nuove sorprendenti colorazioni e per l’occasione dotata di un migliorato hardware e ugualmente rinnovate cartucce vaporizzatrici. Scopriamola insieme. Buona Lettura! Il campione di Mi-Pod Pro ricevuto a domicilio mi è stato recapitato racchiuso in quello che a tutti gli effetti dovrebbe rappresentare in packaging definitivo pensato per il mercato europeo, territori TPD compresi, costituito da un cupo cofanetto impreziosito dalla grande “M di Mi-Pod” dai riflessi e color madreperla col lembo superiore sollevabile a sua volta avvolto e protetto dal tradizionale sleeve cartonato sul quale riprodotto, anche nella specifica variante decorativa, il device oggetto di questa presentazione, nomenclatura del prodotto Mi-Pod Pro ed in forma iconografica alcune sue salienti specificità: 950mAh la capacità dell’accumulatore integrato, elemento riscaldante di tipo mesh con impedenza inferiore al singolo ohm ed anche nella presente occorrenza applicato in forma adesiva l’ingombrante elemento di disturbo al layout, in territori TPD ormai obbligo, per porre l’attenzione sulla pericolosità psicotropa della nicotina. Come di consueto le informazioni di rito come l’elencazione della dotazioni di base, sintetiche specifiche tecniche, avvertenze per corretto uso e conservazione nonché divieti di vendita normativi a minori di età e d’uso a donne in stato di gravidanza e lattazione stampati ben leggibili sulla faccia “secondaria” dell’avvolgimento protettivo. Con essi indicati anche l’indirizzo di contatto dell’importatore e distributore ufficiale per l’Europa Asfragno srl con sede in quel di Aprilia (LT), il lotto di produzione in compagnia delle solite icone attestati certificazioni ottenute per l’immissione del prodotto alla vendita. Questo quanto leggibile sullo sleeve, mentre al di sotto di esso, proprio sulla “base del cofanetto” quasi identiche nozioni ma redatte per il mercato originale statunitense comprensive di indicazione del produttore Mi-One Brands con sede in Phoenix Arizona e un bel visibile QR-Code da scansionare se interessati a conoscere l’evoluzione e/o migliorie apportate alla cartuccia vaporizzatrice. All’interno della confezione, sollevato il lembo del cofanetto per accedere al contenuto, si viene accolti da una aforisma attribuito al rinascimentale genio toscano Leonardo Da Vinci “La semplicità è la suprema sofisticazione”, violentata perché tradotta in lingua inglese ma è appurato che gli “Americani” tendano ad appropriarsi di qualsiasi cosa quindi “battaglia persa in partenza” e superato lo scoglio dell’obbrobrio stilistico eccola là in bella mostra Mi-Pod Pro con le sue 2 cartucce Pro Pods e la restante fornitura iniziale che nella totalità comprende: ● dispositivo Mi-Pod Pro nella colorazione desiderata, in barba a personale preferenza ricevuta la versione Black Alloy; ● 2 * nuove Mesh Pro Pod Cartridges di capienza 2ml e colore fumèe; ● cavo per la ricarica dell’accumulatore LiPo con connettore di tipo microUSB di tipo B; ● laccetto brandizzato in tessuto con moschettone e quanto necessario per appendere Mi-Pod Pro al collo; ● certificato di garanzia; ● elementare manuale di istruzioni multilingua, italiano compreso; ● addendum cartaceo con informazioni “sulla salute”. FSVape.com/ASFragno srl mi ha anche cortesemente fornito una catenella metallica in colore abbinato da poter utilizzare al posto del laccetto in tessuto, accessorio questo acquistabile separatamente. Piccola, squadrata, ricca di stile e soli 40 grammi complessivi di personalità tutta da vendere è Mi-Pod Pro, proposta in una sterminata o quasi quantità di possibili combinazioni cromatico decorative, dal sughero alla fibra di carbonio, pregiati pellami oppure lucenti innesti madreperla, morbidi tessuti trapuntati ovvero spigolosi aculei plastici, persino in ventura combinazione neutra totalmente da customizzare a piacimento e dar così sfogo al proprio estro in un successo che ininterrottamente perdura negli “States” da oltre un anno, finalmente giunta nel Vecchio Continente con l’ambizione di bissarne l’innegabile trionfo commerciale ora più che mai trasformatosi in fenomeno di massa! Nella terra del “dove tutto è possibile” ormai è senza ombra di dubbio oggetto di culto, sempre presente al collo di più o meno noti influencers ma soprattutto possessori lo sono i “comuni mortali”, semplicemente la schiera degli abituali vapers quotidianamente pronti a sfidarsi a suon di “ultimo decorato strumento” da orgogliosamente mostrare ed immortalare, azzarderei addirittura a definirla di fatto “Mi-Pod Life Style”. Impossibile discernere il segreto celato da cotal successo, forse ciò merito del design tutto anni ‘80 condensato in un corpo mod lineare, un parallelepipedo brandizzato pulito e senza particolari eccessi stilistici con la sola eccezione della “doppia finestra” a forma di arzigogolata M dalla quale poter leggere il livello di carica del serbatoio; oppure il tutto da ricercarsi nella estrema maneggevolezza ed immateriale non comune “tascabilità”, se non dalla estrema facilità di utilizzo che però è punto di incontro per ogni device di pari posizionamento merceologico? Con tutta franchezza mi è difficile trovare risposta a tali quesiti, rimasto io stesso affascinato dalla prestante semplicità di Mi-Pod Pro, come ampliamente folgorato da innegabile straordinaria risolutezza aromatica delle rinnovate esclusive pods ricaricabili costruite attorno ad un vaporizzatore a mesh a doppia zona di istantanea attivazione in grado di eguagliare se non superare in taluni casi quello di Aspire Minican fino ad oggi, personale giudizio, meritatamente sul trono delle ultracompatte pod-mod e senza scomodare impropriamente headcoils più “energicamente impegnative e voluminose” come le recentissime TPP Series di Voopoo! In egual misura superlativa l’esperienza utente con solamente 2 uniche interazioni, accensione/spegnimento ed eventuale attivazione dello stealth mode, e necessario ridotto tempo quantificato in circa 45 minuti con supporto pass-through, si può vaporizzare anche se collegata ad una sorgente energetica USB da 5V/1A, per completare la ricarica dell’accumulatore LiPo di capacità 950mAh affiancato da elettronica di controllo altamente personalizzata capace di permettere il fruire “in accennato sub-ohm” di almeno 6ml di e-liquid prima della ovvia “necessaria sosta ai box”, in ogni frangente comunque istantaneamente quantificabile dal cambiamento della colorazione del LED diffusa dal PGTC della pod, indistintamente se connesso al “caricatore” oppure dopo la suzione in un procedere dal rosso per minima carica residua oppure fase iniziale della ricarica fino ad un acceso blu indice di massimo livello energetico. Ho introdotto Mi-Pod Pro come dotata per l’occasione dello sbarco sulle coste del nostrano continente di nuove rivisitate cartucce usa e getta, ma quali le migliorie apportate rispetto al solo passato a “stelle e strisce” tali risultare in così positivi destabilizzanti traguardi da far quasi, non esagerando, strabuzzare al “miracolo” beatamente tralasciando il “particolare” dell’abbandono del resistore a singolo filamento in favore di più efficiente dual-mesh coil? Nulla o poco conta nel computo degli interventi la gradita addizione nell’offrire per anch’esse la possibilità di acquisto in numerose translucide colorazioni utili anche con il solo scopo di distinguerne il contenuto, come irrisorio il conoscerne la sottostimata per “eccessivo eccesso” garantita prestanza in almeno 10ml prima della consigliata sostituzione per sopravvenuto calo aromatico; quello che realmente importante per l’utente è sapere che le nuove Pro Pods qualsiasi sia la tipologia di e-liquid iniettato, sia esso con o senza nicotina freebase ovvero in sali, indifferentemente se in rapporto 50VG/50PG oppure più viscoso 70VG/30PG mai e poi mai per 30ml ed oltre a seconda della intensità di aromatizzazione abbiamo mostrato segni di scompenso, sempre perfettamente a loro agio e “sul pezzo”, quasi volessero testardamente mai tirare le cuoia sempre se correttamente alimentate, pena al benché minimo accenno di “steccata” danneggiarle irreparabilmente; prestanti ma molto delicate! Ciò che veramente importante è sapere che mai cartuccia essere causa di criticità e hardware failures perchè saldamente trattenuta con caparbietà meccanica e sempre perfettamente alimentata dagli oltremodo protrudenti contatti elettrici, totalmente a tenuta stagna escludendo la lapalissiana presenza della fessura adibita al refill garantita dalla speciale progettazione in cui coil integrata, liquido da vaporizzare e flusso di aria convivono insieme eternamente “separati in casa”, ma solo in fase di attivazione esclusivamente “al tiro” canalizzati e congiunti verso l’esterno, risultato: mai una goccia fuori posto, mai rilevata presenza di condensa, mai occorsi fenomeni di split-back. Immagino perfino capaci di perfettamente operare senza “allagarsi” se ipoteticamente lasciate “col tappino aperto”, ordunque di fronte all’uovo di Colombo? Invero non so spiegarmelo, ma addirittura in grado misteriosamente di modificare in completa autonomia e senza apparenti artifici quand’anche di poco, ma distintamente percepibile, l’intensità della resistenza del tiro, mutando da un MTL seppur sempre arioso ad un RDL moderatamente contrastato alla sola variazione dello stile di aspirazione. Incredibile non ho altro da aggiungere; mi permetto persino sorvolare risibili migliorabili appunti primo fra tutti l’essere ancora relegati ad elettronica con relativo connettore USB di tipo B e non poter quindi sfruttare ricariche rapide offerte dall’evoluzione Type-C e non penalizzare un contrasto non puramente da guancia perché Mi-Pod Pro mai avuta la pretesa di voler accontentare ad ogni costo gli amanti del tiro stretto, ciò detto poi da uno che notoriamente non sia solito incensare ma perennemente fin troppo criticare e puntigliare rimarca già sue straordinarie peculiarità! Mi-Pod Pro è soprattutto stile! Mi-One Brans Mi-Pod Pro con il suo life style, la “Ferrari” delle micro pod-mod e neo reginetta del segmento è riuscita ad ammaliare o quanto meno instillare sana curiosità? In caso affermativo l’intera collezione Mi-Pod Pro e con esse una porzione del suo Life Style Appeal può al momento essere esclusivamente acquistata sull’online store FSVape.com imbastito da ASFRAGNO s.r.l. oppure nel prossimo futuro presso alcuni selezionatissimi street stores, scegliendo la Mi-Pod Pro di proprio gradimento e con essa interessanti accessori da abbinarle come metalliche Mi-Chains oppure confezioni di translucide cartucce nuovissime Pro Pods. FSVape – Distributore Ufficiale Europeo Mi-Pod Ringrazio ASFRAGNO s.r.l. distributore esclusivo per l’Europa dei prodotti Mi-One Brands per la fiducia accordata affidandomi l’onere di presentare ufficialmente la rinnovata Mi-Pod Pro ed ovviamente buona creanza impone parimenti ringraziare svapo.it nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità gentilmente concessi. Altresì ringrazio tutti Voi pazienti Utenti e Lettori come sempre liberi di regalare preziosi consigli e costruttive critiche. Grazie!
  20. Innokin coolfire z80 + zenit 2 tank

    Innokin Coolfire Z80 + Zenit 2 Tank. Introduzione breve: Innokin immette sul mercato la nuova Mod Coolfire Z80 dotata di batteria 18650 esterna. La nuova arrivata adotta uno stile personale e accattivante, inoltre è parecchio più leggera della precedente Kroma-R con 18650, tutto questo senza perdere in robustezza! La tecnologia di svapo di quarta generazione "Fourier Tech" con refresh mode viene ereditata e introdotta su Coolfire direttamente dalla prodigiosa Sensis-F. Il nuovo ed evoluto Zenit II Tank è stato migliorato e come sempre si affida alla ampia e collaudata piattaforma Z-coil già molto apprezzata da tanti utenti nel mondo. Buona lettura Confezione: Noto con piacere che anche questa confezione è costruita con materiali 100% riciclabili, un occhio all'ambiente è sempre ben accetto. Brava Innokin!. Anteriormente la scatola presenta l'immagine del Kit assieme all'elenco delle caratteristiche principali, una targhetta adesiva di colore nero ci ricorda l'utilizzo nel chipset della innovativa tecnologia "Fourier Tech Inside". Sul retro sono elencate; le avvertenze, il packing list, lo scratch&check, il Qr-Code e l'indirizzo di Shenzhen Innokin Technology Co.,Ltd. Sui lati della scatola sono riportati; una immagine parziale del Kit, una etichetta adesiva riportante la dicitura "Sample Not For Sale" e il numero di batch. Sul lato opposto sono visibili e autografate le firme di P.Busardo e Vapingreek che hanno collaborato con Innokin allo sviluppo di questo kit. Packing List: • 1x Innokin Coolfire Z80 Mod (batteria non inclusa) • 1x Innokin Zenith II tank • Coil: Z-Coil MTL da 0,8Ω Range 15-18W (Preinstallata) • Coil: Z-Coil RDL da 0,3Ω Range 30-40W di ricambio • 1x Tubo di vetro di ricambio (5.5ml) • 1x Drip-Tip RDL di ricambio • 1x Set di O-ring di ricambio • 1x Cavo di ricarica di tipo C • 1x Guida rapida Specifiche Mod: • Materiale: Lega di zinco • Thread: 510 • Schermo: TFT a colori • Dimensioni: 83.55x38.3x27.60mm • Peso: 88g • Batteria: 18650 esterna • Range di potenza: 06-80W regolabile • Range F0Hz: 20-500Hz • Velocità di accensione: 0,003s • Porta di ricarica: Tipo-C • Time Out: 3-18 secondi regolabili • Range di resistenza: 0,1Ω-3,5Ω • Corrente di carica: DC5.0V/1.7A regolabile Specifiche Zenit II Tank: • Materiale: Acciaio • Diametro: 26mm • Capacità: 5.5ml • Refill: Twist Top Fill System • Drip-Tip: 510 • AFC: Sia per MTL che per RDL • Coil: Compatibile con tutte la gamma Z-Coil Protezioni attive e avvisi sul Display: • Quando la tensione della batteria è inferiore a 3,0V, il dispositivo non sarà utilizzabile. • Low Volt: L'avviso viene visualizzato quando la batteria ha tensione inferiore a 3,3 V. • Check Coil: L'avviso viene visualizzato quando il Tank o la coil non sono collegati correttamente o la resistenza della coil non è supportata (&gt;3.5Ω). • Time Out: L'avviso viene visualizzato quando il tempo di un singolo Puff supera la durata del Cutoff impostato. • High Temp: L'avviso viene visualizzato quando la temperatura della PCB supera i 90°C. • Coil Short: L'avviso viene visualizzata quando c'è un cortocircuito nella coil • Low Res L'avviso viene visualizzato quando il valore della resistenza è (<0.1Ω). Colori Disponibili: • Ash Grey, Cloudy Grey, Leather Black, Leather White. Prime impressioni: Dopo avere apprezzato l'aspetto "ecologico" della confezione, inizio a fare conoscenza con il prodotto... Innokin mi ha inviato per questo test la colorazione "Ash Grey" con trama in similpelle scamosciata. Mi piacciono molto anche le altre colorazioni disponibili che sono tutte attraenti. Il telaio della Coolfire 80 è disponibile in 3 diverse tinte; Nero lucido, canna di fucile e argento acciaio. Gli inserti sono realizzati in similpelle scamosciata o in similpelle classica con colori che vanno dal grigio tenue al bianco o al nero. Il fattore di forma e le dimensioni della Coolfire 80 sono simili a quelle della bellissima Innokin Kroma-R, ma il design appare diverso e direi anche piuttosto personale ed esclusivo. Lo sforzo continuo di Innokin di proporre idee alternative e non semplici riproduzioni di qualcosa di già visto credo che verrà molto apprezzato dagli utenti. Leggerissima: Naturalmente durante la recensione cercherò di approfondire nel migliore dei modi tutti gli aspetti riguardanti la Mod e il nuovo Tank Zenith II, ma quello che mi preme sottolineare e che mi ha notevolmente sorpreso è il peso della nuova Coolfire 80 che è addirittura più leggera della Pico75! Se pensiamo che la maneggevolissima e apprezzata Kroma-R pesa 139g direi che con i suoi 88g di peso la Coolfire renderà felici un sacco di persone. La Coolfire quindi si dimostra leggerissima, trasmette alla mano sensazioni di solidità strutturale e un elevato feeling con i pulsanti di controllo molto cliccabili. Vista anteriore/posteriore: La parte anteriore del mod ha un profilo sporgente e assottigliato, lo schermo di colore scuro occupa quasi tutto lo spazio disponibile e ingloba; il tasto, fire, il display, i tasti "+" e "-" e la presa per la ricarica USB-C. I tre pulsanti sono di forma tonda, sporgente e ben raggiungibili dalle dita, quello di "fire" è contornato da una piacevole finitura di colore aureo. Il display a colori è grande e luminoso, i font sono ingranditi e ben leggibili. Dall'alto verso il basso il display mostra le seguenti informazioni; modalità di funzionamento, indicatore della batteria, potenza impostata, durata puff, resistenza coil, contatore puff, volt oppure Hz. La parte posteriore è di sezione perfettamente tonda ed è rivestita da un inserto che ha la consistenza della pelle scamosciata e il look della lavorazione artigianale con le cuciture a vista e il logo impresso a caldo nella parte bassa. Vista laterale: Si nota come Coolfire Z80 sia sostanzialmente un "Tubo" con una appendice sporgente di robusta lega di zinco assottigliata verso la parte anteriore. Il look ricorda molto la "Ehpro cold steel" ma Coolfire Z80 sotto questo punto di vista è molto più piccola e leggera. Come raccordo tra l'inserto in pelle e il display c'è una targhetta metallica (presente sui due lati) avvitata al mod tramite due viti, da un lato troviamo la scritta "Coolfire Z80" e dall' altro "Innokin". Vista superiore/inferiore: Naturalmente in alto troviamo la tazza con thread 510 e pin placcato/oro caricato a molla. La tazza è leggermente sollevata e questo evita di procurare graffi alla vernice durante la fase di avvitamento/svitamento del tank. Coolfire Z80 è in grado di ospitare atomizzatori con un diametro max di 26mm senza sporgenze. La parte inferiore del mod ha un tappo a vite della batteria dotato di una comoda levetta sollevabile per aiutare nella fase di apertura/chiusura. Sono inoltre presenti; 4 fori di sfiato per la cella nel caso in cui la batteria dovesse sfiatare, il logo e il marchio C E. La filettatura del vano/batteria e del tappo sono tra quelle più scorrevoli che io abbia mai provato. Il tappo presenta al suo interno l'indicazione di polarità negativa, sul fondo del vano/batteria è contrassegnata la polarità positiva. Zenith II Tank: Colpevolmente non possiedo la generazione di tank Zenith precedente, possiedo solamente lo Zlide che è un buon tank, quindi sono piuttosto curioso di verificare il funzionamento dello Zenith II, specialmente dopo avere letto questa interessante premessa di Innokin... "Con il nuovo Zenith Il re è tornato! Il Tank che ha cambiato la scena MTL è tornato ed è migliorato più che mai. Da un design MTL silenzioso, stretto e fluido a un eccezionale RDL vaporizza e migliora la tua esperienza con un flusso d'aria preciso. Riempi senza sforzo con un tappo girevole aggiornato. Abbiamo aggiunto un guarnizione in silicone sulla porta di riempimento per un rabbocco senza problemi". Zenith II Tank prima analisi: Zenith II ha una capienza fino a 5.5ml di e-liquid e misura 26x35mm (senza drip-tip). Appare abbastanza grande, tuttavia adeguato per il doppio uso MTL/RDL. L'aspetto generale di tipo "Rugged" con il vetro semi-protetto dello Zenith II non è molto diverso rispetto ai precedenti tank di Innokin. Rispetto allo Zlide cambia sostanzialmente il tipo di refill. Inoltre per facilitare la presa allo Zenith sono state aggiunte delle godronature ergonomiche presenti in basso sull'anello di regolazione AFC e in alto sul Top-Cap. Anche la regolazione dell'aria è stata rivista con l'aggiunta di 2 grandi asole contrapposte di 13x2mm ciascuna. Questa soluzione è adatta per essere utilizzata in RDL specialmente con la Z-Coil RDL da 0,3Ω. Per lo svapo MTL è prevista una regolazione dell'AFC tramite 3 piccoli fori che sembra identica a quella dello Zlide Tank. Zenith II Tank vista esplosa: Diversamente da alcune realizzazioni precedenti lo Zenith II è completamente smontabile per una accurata pulizia periodica degli elementi che lo compongono. Per il settaggio MTL oppure RDL sono presenti nel kit due diverse coil e due diversi Drip-Tip specifici. Il tank non è dotato di blocco/liquido, tuttavia capovolgendolo è possibile sostituire la resistenza quando il livello di liquido non supera i 3/4 della capienza complessiva. Zenith II Tank vista sopra/sotto: Il sistema di rotazione del top-cap è contrassegnato da due lucchetti "aperto/chiuso" e a quanto mi risulta il foro di passaggio del liquido è stato aggiornato con l'utilizzo di una membrana di silicone che impedisce le perdite anche se venisse dimenticato in posizione di apertura. Riempire questo Tank è in assoluto la cosa più semplice e rapida che io avessi mai provato fino a questo momento. la parte inferiore dello Zenith II mette in evidenza un pin di colore argento poco sporgente. Le scritte su di esso ricordano che il tank utilizza la piattaforma Z-Coil e che è stato realizzato con la collaborazione di P.Busardo e Vapingreek. Anche le Z-Coil sono progettate con la collaborazione di Phil Busardo e Dimitris Agrafiotis (Vapingreek). Questa piattaforma di resistenze offre una gamma di scelta molto ampia per soddisfare diverse esigenze personali Lo Zenith Il include nella confezione una resistenza MTL da 0.8Ω e una per RDL da 0.3Ω. Gamma Z-Coil disponibili: • Kanthal mesh 0.3Ω Range 30-40W RDL (inclusa) • Kanthal mesh 0.48Ω Range 13-16W MTL (optional) • Kanthal mesh 0.5Ω Range 14-19W MTL (optional) • Kanthal 0.8Ω Range 15-18W MTL (inclusa) • Kanthal 1.0Ω Range 20-25W RDL/MTL (optional) • Kanthal 1.2Ω Range 10-14W MTL (optional) • Kanthal 1.6Ω Range 10-14W MTL (optional) Guida operativa: • Premi 3 volte il tasto Fire per accendere/spegnere il dispositivo • Premi contemporaneamente il tasto Fire e il tasto "+" per azzerare il contatore dei Puff • Premi contemporaneamente il tasto Fire e il tasto "-" per bloccare/sbloccare la regolazione del wattaggio • Premi il tasto "+" oppure il tasto "-" per regolare la potenza da 6 a 80W con step di 0.5W per volta • Premi contemporaneamente i tasti "+" e "-" per accedere al menu. Navigazione menu: All'interno del menu trovi diverse impostazioni; FØ, Power, Refresh, Setting ed Esci. • La funzione di base "Power" comprende la possibilità di utilizzare il dispositivo in modalità VW da 6 a 80W oppure VV da 1 a 7.5V. • Entrando in "Setting" è possibile intervenire su diversi parametri; scelta della interfaccia grafica minimale oppure PRO (preinstallata), regolare il Time-out del display da 5 a 180s, regolare il Cut-off per il singolo puff da 3 a 18s, controllare l'ID e la versione del firmware installata oppure ripristinare il dispositivo ai dati di fabbrica. FØ Mode: Questa è la prima funzione che troviamo all'interno del menù, attivandola scegliamo di sfruttare una regolazione ulteriore (HZ) che Innokin ci offre, disattivandola avremo una regolazione della potenza e degli impulsi standard. Questa nuova tecnologia sviluppata da Innokin (di quarta generazione) utilizza corrente alternata (AC) per produrre diverse forme d'onda regolate in frequenza dagli hertz (HZ) che andremo a impostare. Quindi una sorta di alimentazione impostata finemente in base al tipo di svapo e alla resistenza installata, questo allunga la vita della Coil e mantiene la temperatura di vaporizzazione del liquido su valori ottimizzati. MTL (51-100HZ) DTL (20-50HZ) questo è il settaggio consigliato da Innokin. Regolando la frequenza puoi influenzare il sapore prodotto dalla Coil. * Dopo l'attivazione della funzione FØ il Display mostrerà un grafico ad "onda" e in basso a destra il valore (HZ) che abbiamo impostato. Refresh Mode: Puoi eseguire questa funzione in modo automatico o manuale in qualsiasi momento. Selezionando "run 1 x auto" e facendo click sul tasto Fire, il refresh della coil durerà 4 secondi. Se invece ritieni che la coil abbia bisogno di un refresh più lungo, seleziona "extended old" e tieni premuto il tasto fire, il refresh durerà 8 secondi. In entrambi i casi lo scopo è quello di produrre una vibrazione in grado di togliere sporcizia alle coil anziane, facendo anche in modo che le "attivazioni" a bassa intensità (40% della potenza in meno) consentano al liquido di penetrare più a fondo nel cotone saturandolo al meglio. Tutto questo per rendere il materiale assorbente "pronto" quando si andrà nuovamente a richiedere una potenza regolare alla coil. Prova di Svapo: Ho iniziato il test della Z-Coil RDL da 0,3Ω Range 30-40W con un semplice liquido 50/50 alla fragola, impostando la modalità FØ a 50HZ e la potenza a 35W con AFC completamente aperto. Il sapore è davvero buono con una resa RDL elevatissima e soprattutto il Tank non scalda. Ho fatto diverse prove con l'impostazione degli HZ; abbassando il valore, il rumore di fondo diventa più "sordo" e il vapore diventa più umido e grasso con una resa aromatica molto addolcita. Mentre alzando il valore dehli HZ il rumore di fondo sembra minore con una resa aromatica minore e un vapore più asciutto. Ho consumato durante il tempo della prova parecchio liquido e ho attivato spesso la funzione "refresh" per salvaguardare la resistenza, tuttavia la Z-Coil sembra non aver accusato nessun calo. Prima di utilizzare la Z-Coil MTL da 0,8Ω Range 15-18W ho lavato accuratamente il tank e ho inserito un liquido 50/50 alla nocciola impostando la modalità FØ a 100HZ e la potenza a 18W. Con AFC posizionato sui 3 piccoli fori ho ottenuto un tiro MTL aromatico e piuttosto arioso. Con i due fori selezionati il puff rimane discretamente arioso, mentre il tiro inizia a diventare abbastanza ristretto utilizzando un unico foro oppure chiudendo completamente l'AFC. In modalità MTL non ho notato particolari differenze in termini di regolazione AFC rispetto allo Zlide tank. Con questa resistenza da 0,8Ω ho continuato a utilizzare la funzione FØ per parecchio tempo, ma ho provato anche a disabilitarla trovando differenza in termini di una minore dolcezza dei liquidi, sembra che con la funzione FØ disabilitata il Tank si scaldi maggiormente e la coil soffra di più. La funzione FØ correttamente impostata contribuisce sicuramente a trarre il massimo sapore dal liquido. Ormai utilizzo sempre la funzione FØ e non posso rinunciarvi. Come mi era piaciuta molto il precedente Kit Pod Sensis devo dire che Coolfire Z80 Kit mi è piaciuto ancora di più per le tantissime qualità e per le innovazioni che possiede. Spero di avervi ben illustrato il prodotto durante il corso di questa recensione e per qualsiasi domanda rimango a vostra disposizione. Grazie per avere letto. Ringrazio Svapo.it per lo spazio concesso Ringrazio Innokin per avermi inviato il prodotto gratuitamente in cambio della mia onesta valutazione. https://www.innokin.com/coolfire-z80
  21. Zenith ii

    Non mi pare di aver trovato discussioni sul nuovo Zenith II, in caso, mi scuso e spostate pure. Sembrerebbe effettivamente migliorato, dal refill, alla possibilità di sostituzione del vetrino e all'air flow. Sarebbe bello capire come rende coi tabaccosi puri, visto che secondo me, almeno lo Zlide, va molto meglio cogli aromatizzati (e suppongo coi cremosi)
  22. Nuovissima uscita in casa Aspire, si tratta del restilyng di un prodotto di grande successo. Il kit Zelos 3 comprende una nuova mod Zelos 3 da bem 3200 mAh, e l'ultima versione del famosissimo atomizzatore Nautilus Il Nautilus 3 è compatibile con tutte le Coil della serie Nautilus ed emula fedelmente il gusto del Nautilus GT. Secondo Aspire lo Zelos 3 Kit ti fornirà un'esperienza MTL "premium" e un gusto estremo.