Svapo

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  1. Trentuno organizzazioni che rappresentano milioni di consumatori di sigarette elettroniche in tutto il mondo stanno unendo le forze per chiedere che l’Organizzazione mondiale della sanità ponga fine alla sua “guerra allo svapo” e ad altre alternative al fumo. I gruppi insistono sul fatto che l’Oms dovrebbe invece concentrarsi sulla realizzazione del suo impegno per ridurre i danni del fumo, anche utilizzando gli strumenti alternativi che grazie alla tecnologia sono a disposizione da almeno un decennio. “L’Oms – commenta Michael Landl, direttore della World Vapers’ Alliance, una delle associazioni firmatarie – ha l’opportunità di battere il fumo per sempre, ma invece sceglie di sprecare le proprie energie dichiarando guerra al vaping. Ignora abitualmente la ricchezza di prove scientifiche che indicano i benefici di questi prodotti e l’esperienza diretta di milioni di cittadini che hanno smesso di fumare per sempre. Michael LandlLimitare o vietare l’accesso allo svapo, ai sacchetti di nicotina, allo snus e ad altri prodotti non farà altro che costare vite, milioni di vite, che potrebbero altrimenti essere salvate se l’Oms fosse seriamente intenzionata a sconfiggere il fumo. Il 2021 è un anno critico per le politiche di salute pubblica a livello globale. La conferenza globale Cop 9, che si terrà a novembre, stabilirà la direzione per le politiche contro il fumo e lo svapo in tutto il mondo. Uno dei principali problemi relativi alla Cop 9 è che il protocollo della Convenzione quadro sul controllo del tabacco (Fctc) ha perso di vista il suo obiettivo principale di ridurre il fumo e sembra invece concentrarsi a contrastare l’accesso alle alternative meno dannose. si stima che sono 200 milion le vite umane che potrebbero essere salvate in tutto il mondo, ma allo stato attuale sembra che la Cop 9 sarà un’altra farsa dell’Oms contro la scienza e contro i consumatori. È tempo di mantenere effettivamente l’impegno della Fct per la riduzione del danno da tabacco approvando i prodotti per la riduzione del danno“. Le trentuno organizzazioni dei consumatori rappresentano i consumatori di Europa, America Latina, Nord America, Asia, Africa e Australia. L'articolo Consumatori di sigarette elettroniche scrivono all’Oms: “Lo svapo salva la vita” proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  2. Settecentoquarante persone con disturbi mentali riceveranno sigarette elettroniche gratuitamente dal servizio sanitario britannico. Una fase pilota che dovrebbe durare quattro anni prima di essere generalizzata in tutto il Regno Unito in caso di aumento del tasso di cessazione dal fumo attraverso l’uso di sigarette elettroniche. Guidato da Elena Ratschen, professore associato di scienze della salute presso la York University, e Lion Shahab, professore di psicologia della salute presso l’University College di Londra, il progetto prevede la distribuzione di kit per il vaping a 740 persone che vivono nella regione e che attualmente ricevono cure ambulatoriali per malattie mentali. “Il fumo peggiora i sintomi della malattia mentale e può anche essere collegato al suo sviluppo – spiega Ratschen – Ai pazienti verrà così offerta una sigaretta elettronica completa di liquido di ricarica, il tutto accompagnato da un supporto comportamentale da parte di un medico del sistema sanitaro. La sperimentazione dovrebbe essere condotta per un periodo di quattro anni. In caso di successo, il metodo potrebbe essere adottato dai servizi di salute mentale in tutto il Paese”. Nel Regno Unito, il numero di fumatori è stimato al 15,4%. Nelle persone con disturbi mentali comuni come depressione o ansia, il tasso sale al 27,3% e fino al 42% per le persone con malattie più gravi. Sarà interessante seguite e verificare l’esito della sperimentazione che, se andrà a buon fine, sarà una dimostrazione dell’efficacia della sigaretta elettronica come strumento alternativo per smettere di fumare. La sperimentazione dovrebbe costare allo Stato circa 1 milione di sterline. L'articolo Progetto britannico: sigarette elettroniche gratis ai pazienti mentali proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  3. “Sebbene le prove scientifiche indichino che l’uso della sigaretta elettronica stia facendo aumentare le cessazioni del fumo, l’impatto potrebbe essere molto maggiore se la comunità sanitaria prestasse seria attenzione al potenziale del vaping per aiutare i fumatori adulti, se i fumatori ricevessero informazioni accurate sui rischi relativi dello svapo e del fumo e le politiche fossero progettate tenendo conto dei potenziali effetti sui fumatori. Non è quello che sta accadendo”. Così si esprimono tredici accademici americani e due britannici nell’importante lavoro scientifico pubblicato alla fine di agosto sull’American Journal of Public Health. L’articolo si intitola “Balancing Consideration of the Risks and Benefits of E-Cigarettes” e il suo scopo è proprio quello di rappresentare l’urgenza di trovare un equilibrio fra la protezione dei minori e il grande aiuto che la sigaretta elettronica può dare a chi fuma. Al momento, lamentano gli autori, la ricerca e le iniziative politiche sono fortemente sbilanciate verso la prima, soprattutto (ma non solo) negli Usa. Ma, continua l’articolo, “noi riteniamo che i potenziali benefici salvavita delle e-cigarette per i fumatori adulti meritino un’attenzione pari ai rischi per i giovani. Centoquaranta milioni di fumatori di mezza età e anziani sono ad alto rischio di malattie e morte nel prossimo futuro”. E, solo nell’ultimo anno, negli Usa il fumo ha causato la morte di 480mila persone. La circostanziata analisi parte dalle prese di posizione di due importanti istituzioni sanitarie, l’americana National Academies of Science, Engineering and Medicine e il britannico Royal College of Physicians, entrambe d’accordo nell’affermare la minore dannosità della sigaretta elettronica rispetto al fumo. Poi si addentra nella grande messe di ricerche e studi che dimostrano i benefici per i fumatori del passaggio al vaping e la maggior efficacia della sigaretta elettronica per aiutare la cessazione rispetto ad altri strumenti. Gli autori affrontano poi il tema del vaping giovanile, mettendo seriamente in dubbio alcuni cavalli di battaglia di chi si oppone alla sigaretta elettronica. Per esempio il fatto che introduca al fumo, il cosiddetto “effetto gateway”, o che la nicotina influisca negativamente sul cervello in fase di sviluppo. Fenomeno osservato su modelli animali ma mai sull’uomo. “Date le differenze di specie e le controversie sulla rilevanza dei paradigmi sperimentali di dosaggio della nicotina negli animali per i modelli di uso umano – commenta lo studio – la validità dell’estrapolazione per l’uomo è speculativa”. I punti fermi della “questione minori”, secondo gli autori sono che la stragrande maggioranza dei giovani che non usa tabacco non svapa; che gli utilizzatori di e-cig sono soprattutto saltuari o sperimentali, mentre gli svapatori abituali sono fumatori o ex fumatori; e soprattutto che “la forma più pericolosa di esposizione giovanile alla nicotina, il fumo di sigaretta, è diminuita a un ritmo senza precedenti durante l’era dello svapo giovanile”. Eppure questa concentrazione sui possibili rischi per i minori ha creato una narrazione che ha indotto i fumatori a ritenere l’e-cigarette addirittura più pericolosa del fumo. E ha dato la stura a una serie di limitazioni e restrizioni normative, che spesso hanno l’effetto indesiderato di far aumentare i fumatori, come dimostrato, per esempio dai casi del Minnesota e di San Francisco. Gli autori del lavoro offrono anche dei suggerimenti normativi per preservare i minori, senza penalizzare i fumatori adulti. Per prima cosa, spiegano, bisognerebbe tassare pesantemente sigarette e tabacco combustile a vantaggio dell’e-cigarette. Invece di vietare totalmente gli aromi, consigliano di permetterne la vendita solo nei negozi specializzati, riservati agli adulti. Suggeriscono poi alle agenzie governative e sanitarie di adottare una comunicazione differenziata per dissuadere i minori e, separatamente, evidenziare i benefici del vaping per i fumatori. Infine si chiede alla Food and drug administration di vietare le pubblicità che si richiamino al lifestyle, ammettendo invece quelle che incitano a passare dal fumo allo svapo, e di sviluppare uno standard per i prodotti del vaping. Così, forse, si riuscirà a non sprecare l’occasione fornita dalla sigaretta elettronica. In conclusione gli autori citano il Surgeon General americano Charles Everett Koop, che per primo adottò pesanti misure contro il fumo. “Mentre intraprendiamo ogni azione possibile per salvare i nostri figli dalle devastazioni del tabacco – disse già nel 1998 – dovremo dimostrare che il nostro impegno nei confronti di coloro che sono già dipendenti non verrà mai meno”. Una affermazione che oggi – commenta lo studio – appare a rischio. I firmatari dell’articolo sono: David J. K. Balfour, University of Dundee; Neal L. Benowitz, University of California; Suzanne M. Colby, Brown University; Dorothy K. Hatsukami, University of Minnesota; Harry A. Lando, University of Minnesota; Scott J. Leischow, Arizona State University; Caryn Lerman, University of Southern California; Robin J. Mermelstein, University of Illinois; Raymond Niaura, New York University; Kenneth A. Perkins, University of Pittsburgh; Ovide F. Pomerleau, University of Michigan; Nancy A. Rigotti, Harvard Medical School; Gary E. Swan, Stanford University; Kenneth E. Warner, University of Michigan; Robert West, University College London. L'articolo Scienziati americani: non sprecate le potenzialità della sigaretta elettronica proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  4. Da oggi, sabato 4 settembre, sono aperte le registrazioni a Vapitaly 2021, la fiera internazionale del vaping tra i principali eventi di riferimento per il comparto della sigaretta elettronica. Vapitaly 2021, in programma presso la nuova Fiera di Roma (Ingresso Est, vista A.G. Eiffel), accoglierà operatori del settore e consumatori con un nuovo format misto B2B/B2C. Il mattino di sabato 2 e domenica 3 ottobre sarà, infatti, esclusivamente riservato agli operatori di settore e alla stampa professionale con ingresso dalle 10 alle 14, mentre a partire dalle 14 fino alle 19 le giornate di manifestazione proseguiranno con l’apertura del padiglione anche ai privati, appassionati e consumatori maggiorenni. Chiunque voglia entrare in fiera dovrà registrarsi sul sito ufficiale della manifestazione compilando l’apposito form di registrazione. Per garantire lo svolgimento della manifestazione nella massima sicurezza, l’organizzazione terrà in considerazione tutte le norme anti Covid-19 emanate a livello nazionale e regionale, oltre che le procedure di sicurezza previste dal quartiere fieristico della fiera di Roma. Il green pass sarà quindi obbligatorio per accedere ai padiglioni espositivi. Per evitare assembramenti, non sarà possibile – né per gli operatori di settore né per i consumatori finali – effettuare la registrazione all’ingresso del quartiere fieristico. Potranno entrare in fiera dunque soltanto i visitatori e gli operatori preventivamente registrati. Per poter garantire la sicurrezza dei visitatori l’organizzazione ha predisposto i seguenti accorgimenti: Mascherina obbligatoria all’interno del padiglione. Biglietto nominativo. Richiesta dei biglietti è consentita solo online per evitare assembramenti in biglietteria. Accesso in fiera solo previa presentazione della Certificazione Verde (Green Pass) o esito del tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti all’ingresso. Al fine di garantire il corretto distanziamento interpersonale verrà attivato un controllo della capienza negli spazi utilizzati. Ingressi contingentati. Spazi e corridoi rimodulati per ridurre gli assembramenti e garantire il distanziamento interpersonale. Postazioni diffuse per l’igienizzazione delle mani. Accurata pulizia di tutte le aree utilizzando prodotti specifici e sanificando gli spazi comuni. Materiali informativi veicolati esclusivamente in formato digitale oppure in modalità self-service. Segnaletica informativa diffusa. Eventi in programma con posti limitati e sedute distanziate. Consumazione di cibi e bevande consentita solo nelle apposite aree esterne. L'articolo Vapitaly 2021, apre biglietteria: ingresso solo con green pass proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  5. Germania – Spiegel: la tassa sull’ecig voluta da Scholz è stato un favore alle lobby del tabacco Secondo gli ultimi sondaggi è al momento sorprendentemente il candidato favorito alla successione di Angela Merkel alla Cancelleria, ma è anche il politico più legato alle lobby del tabacco. E ia loro favore ha prodotto una legge fiscale che ha assecondato i desideri dell’industria del tabacco, colpendo un suo temibile concorrente: la sigaretta elettronica. Parliamo del ministro delle Finanze Olaf Scholz, vice cancelliere e candidato dei socialdemocratici alle elezioni di fine settembre, oggi in testa nei sondaggi. Anzi ne parla lo Spiegel (settimanale di lunga tradizione progressista) che racconta nell’ultimo numero come la controversa legge sull’ammodernamento del tabacco di cui abbiamo lungamente scritto nei mesi passati sembra proprio scritta dalle lobby del tabacco. I punti centrali: un leggero e costante aumento del prezzo delle sigarette (che al contrario di un aumento drastico non spaventa i fumatori e garantisce introiti moderatamente crescenti ai produttori) e la tassa sui liquidi per le sigarette elettroniche, una vera e propria stangata che rischia di far molto male all’industria concorrente del vaping. È esattamente quel che i manager delle multinazionali del tabacco chiedevano ai funzionari del ministero delle Finanze. Se Merkel non è stata un’amica dell’ecig, di certo il suo possibile sostituto rischia di essere un nemico. Usa – La Fda sta introducendo un “divieto di fatto” per i liquidi aromatizzati? La Food and Drug Administration ha negato lo scorso 31 agosto l’autorizzazione alla commercializzazione per 800 prodotti di tre produttori di e-liquid. Le notifiche, scrive Tobacco Reporter, non sono state pubblicate sul sito web dell’agenzia. All’inizio di agosto, la Fda aveva reso noto di aver negato l’autorizzazione a 55.000 prodotti aromatizzati realizzati da altre tre società. E in precedenza, l’agenzia statunitense si era rifiutata di vagliare 4,5 milioni delle 6,5 milioni di richieste che le erano state presentate, sostenendo che la compagnia che le aveva raccolte e messe insieme non aveva incluso le valutazioni ambientali appropriate per ciascun prodotto. Tutti i prodotti rifiutati il 31 agosto erano aromatizzati e i difensori dei consumatori e i produttori temono che la Fda si stia muovendo per introdurre un divieto di fatto degli aromi, nonostante le assicurazioni fornite. In realtà sin dall’inizio della nuova procedura di autorizzazione si è temuto che le condizioni fossero talmente rigide, complesse e onerose da essere alla portata solo di un ristretto numero di grandi player. Ora il sospetto di una stretta ulteriore e indiretta sul fronte degli aromi. Germania – Tappe a Monaco e Berlino per il Vape Bus della World Vapers’ Alliance Dopo la partenza di Barcellona e la tappa italiana di Milano, il Vape Bus della World Vapers’ Alliance ha portato il suo messaggio pro-vaping in Germania. Prima a Monaco di Baviera, poi a Berlino. La manifestazione bavarese si è tenuta nel centro commerciale La Maquinista, dove con l’ausilio di altoparlanti è stata data voce ai vapers tedeschi, in questo periodo arrabbiati per la nuova tassa sui liquidi imposta dal governo. Germania – Per il deputato Liese il vaping è un buon metodo di riduzione del danno Dichiarazioni nette da parte del deputato tedesco Peter Liese nel corso del consueto appuntamento settimanale di confronto con il mondo politico europeo, Politicians Talk Vaping, organizzato dalla World Vapers’ Alliance. “Molti fumatori vorrebbero abbandonare il tabacco, ma non possono farlo”, ha detto Liese nell’intervista puntando il dito contro gli ostacoli che vengono frapposti dai legislatori ai sistemi alternativi. “Per i fumatori è sempre meglio poter utilizzare strumenti alternativi meno nocivi”, ha aggiunto il deputato, “e il vaping costituisce un buon metodo di riduzione del danno da fumo”. Ue – Due emendamenti dell’europarlamentare Sardone al rapporto Beca della Commissione Sono stati presentati da deputati italiani i primi emendamenti al rapporto Beca, il piano anticancro della Commissione europea. Due modifiche al testo sono state proposte in settimana dall’europarlamentare Silvia Sardone e riguardano direttamente la sigaretta elettronica e il suo approccio in ottica di riduzione del danno da fumo, puntando l’attenzione sul ruolo dell’ecig nella riduzione delle malattie a esso legate. L’articolo di Sigmagazine esplicita in dettaglio il contenuto dei due emendamenti e i punti del rapporto che intende modificare. Sardone aggiunge: “Nello spirito del piano europeo di lotta contro il cancro e del suo obiettivo di raggiungere una generazione senza tabacco combusto, il potenziale di questi prodotti dovrebbe essere sfruttato al massimo, grazie a un quadro normativo e fiscale adeguato”. Gli emendamenti di Sardone seguono le interrogazioni già presentate a inizio anno con i colleghi Fiocchi e Patriciello: un’alleanza bipartisan in nome della salute dei cittadini europei. Usa – Il paradosso dell’Indiana: alle viste tassa più alta per l’ecig, ma il tabacco non si tocca È ormai quotidiana la sorpresa per quel che avviene negli Stati Uniti sul fronte del vaping. Questa volta sotto i riflettori finisce lo Stato dell’Indiana, dove i legislatori paiono vivere in un mondo all’incontrario. Non si spiega diversamente la notizia riportata dalla Nbc, secondo cui è alle viste una nuova e più alta tassa sui prodotti del vaping. Il paradosso è che questo Stato ha da poco rigettato una proposta di aumento della tassa sul tabacco combustibile. La misura anti-vaping rientra come ormai consuetudine negli Usa nella campagna che pretenderebbe di scoraggiare in tal modo il vaping giovanile, piaga più mediatica che reale a detta di ormai tante indagini sul campo. A poco servirà la reazione di molti esperti del mondo sanitario che, forti anche di una recente ricerca canadese, segnalano come la diffusione del vaping corrisponde parallelamente a una diminuzione del tasso di fumatori proprio fra i più giovani. Un guadagno anche in termini di salute, vista la certezza scientifica del minor danno dei sistemi alternativi come l’ecig. “Una tassa insignificante”, l’ha bollata anche il presidente della Camera di commercio dell’Indiana Kevin Brinegar, per il quale i giovani verranno spinti verso un maggiore consumo di tabacco. Ungheria – Aperto a Budapest un centro riciclaggio per le sigarette elettroniche di Pmi Philip Morris International ha inaugurato un centro per il riciclaggio delle sigarette elettroniche alla periferia di Budapest. Secondo quanto riportato dal Budapest Business Journal si tratta di un investimento di 10,16 milioni di dollari (pari a 3 miliardi di fiorini ungheresi) e 100 posti di lavoro. Il centro può riciclare 150.000 dispositivi di tabacco elettrici al mese, ma la capacità può essere aumentata secondo necessità, come ha spiegato il direttore della sostenibilità di PMI Miguel Coleta. La società ha scelto Budapest per la stabilità economica dell’Ungheria e il contesto favorevole agli investimenti, ha aggiunto Coleta. L'articolo SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 29 agosto al 4 settembre proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  6. Tre concetti chiave descrivono STILO: “variopinto, sicuro, la vita colorata”. Nell’ombra dell’epidemia, tutti hanno il morale nero o grigio, ma noi siamo convinti che la vita debba essere “colorata”. Perciò ci siamo impegnati a creare il kit STILO ispirato all’Italia, nella speranza di offrire ai consumatori un’esperienza più sana, sicura e godibile. Abbiamo scelto lo slogan “La vita colorata”, augurandoci che tutti gli utilizzatori di STILO ritrovino ogni giorno il buonumore e sperando di tornare alla vita normale il più presto possibile. Cos’è STILO? STILO è un dispositivo a pod ricaricabili progettato in Italia. Andiamo a conoscerlo in dettaglio. Specifiche MOD: Dimensioni: Diametro 16.2 mm x 98 mm (118 mm con cappuccio) Capacità della batteria: 500 mAh Erogazione: 10 W Materiale: lega di alluminio POD: Capacità: 2 ml Riempimento: laterale facilitato Materiale: PCTG Perché STILO? Ci sono cinque caratteristiche che rendono differente STILO dalle altre pod-mod a penna. Sottile e raffinato STILO ha un design elegante e alla moda. Il corpo sottile, di squisita fattura, è dotato di batteria integrata da 500 aAh. Cappuccio protettivo colorato Lo speciale cappuccio antipolvere mantiene i filtri morbidi, puliti e igienici. Non si piega facilmente, quindi può essere inserito nella parte inferiore del dispositivo durante l’uso. Il cappuccio protettivo è disponibile in una varietà di colori, da abbinare liberamente in base alle proprie preferenze cromatiche. Blocco a prova di bambino La pod di STILO si inserisce con un movimento a rotazione che la mantiene più salda alla batteria. Questo impedisce l’apertura da parte dei bambini meglio delle pod con inserimento a pressione. Resistenza sostituibile Le resistenze di STILO sono sostituibili e si inseriscono a pressione in modo semplice e comodo. Cinque sistemi di protezione Protezione contro l’uso eccessivo Protezione dal surriscaldamento Protezione dal sovraccarico Protezione da cortocircuito Protezione da bassa tensione Il kit STILO contiene 1 mod 1 cappuccio 1 pod 1 drip tip tradizionale 1 resistenza Prod V2 Mesh 2 filtri in cotone 1 cavo di tipo C 1 manuale di istruzioni 1 scheda di garanzia STILO è distribuito da Amico Svapo , Must 500 Aer Pubbliredazionale – Copyright Shenzhen First Union Technology Co. Ltd L'articolo Vaptio rende “la vita colorata” con la pod mod Stilo proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  7. Da domani, 1 settembre, non potranno più essere estratti dai depositi fiscali i liquidi da inalazione privi del contrassegno di Stato e delle nuove indicazioni di sicurezza obbligatorie. Lo ribadisce l’Agenzia delle Dogane e Monopoli con una nota rivolta alle aziende di produzione. I liquidi destinati alla vendita al dettaglio (e quindi destinati al pubblico) potranno invece essere venduti sino al prossimo 31 dicembre. L’unica eccezione riguarda i depositi fiscali che vendono sul web e che destinano la vendita ai privati: anche in questo caso i liquidi potranno essere venduti senza contrassegno sino a tutto il 2021. Secondo il parere di Adm, “qualora si ritenesse che il termine indicato al 31 dicembre 2021 per la cessione di prodotti non conformi al consumatore finale fosse previsto solo a benicio dei rivenditori fisici e non anche dei rivenditori online […] si determinerebbe (tra le altre) una chiara restrizione della concorrenza e una violazione delle disposizoni di riferimento“. La questione era stata sollevata dall’associazione Anafe-Confindustria e la nota è stata diramata in risposta al quesito. Rimane invece ancora aperto il ricorso presentato da Smooke France contro la distruzione dei liquidi senza contrassegno rimasti invenduti nei negozi in data successiva al 31 dicembre. L’udienza è fissata il 12 gennaio, giorno comunque successivo al termine imposto da Adm. L'articolo Sigarette elettroniche, da settembre stop ai liquidi senza contrassegno proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  8. Nonostante ci sia tempo sino al 14 settembre per presentare gli emendamenti al rapporto Beca sul piano anticancro della Commissione europea, gli europarlamentari italiani si stanno muovendo per tempo, giocando d’anticipo rispetto ai colleghi stranieri. Silvia Sardone ha proposto due modifiche al testo che riguardano direttamente la sigaretta elettronica e il suo approccio in ottica di riduzione del danno da fumo e delle patologie ad esso collegate. “L’attuale direttiva sui prodotti del tabacco – spiega Sardone – copre già la regolamentazione della sigaretta elettronica. Tuttavia, questo prodotto è considerato e regolamentato come un prodotto di tabacco da fumo ignorando il suo potenziale nel ridurre il rischio del fumo di sigaretta. È quindi necessario indagare sia l’impatto positivo che quello negativo che questi prodotti possono avere sulla salute umana al fine di valutare la regolamentazione nel modo più appropriato“. In particolare, i due emendamenti puntano l’attenzione sul ruolo della sigaretta elettronica nella riduzione delle malattie fumo-correlate. L’assenza di combustione, come dimostrato dall’Istituto di sanità pubblica britannica, abbatte del 95 per cento le tossicità sprigionate dalla combustione del tabacco. Il primo emendamento interviene per modificare l’articolo 8, lettera E, del rapporto Beca, aggiungendo la frase “e il loro ruolo positivo nella riduzione del rischio di cancro” dopo le parole “sigarette elettroniche“, in maniera da risultare così modificato: “il proseguimento delle valutazioni dei rischi per la salute legati alle sigarette elettroniche e il loro ruolo positivo nella riduzione del rischio di cancro, e la definizione di un elenco di sostanze contenute ed emesse da questi prodotti a livello europeo, sulla base del modello pubblicato dall’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria“. Da sinistra: Fiocchi, Sardone e Patriciello.Il secondo emendamento invece vuole aggiungere un nuovo paragrafo al Rapporto, auspicando un impegno diretto della Commissione europea “a riconoscere che i prodotti del tabacco alternativi e meno rischiosi, in particolare le sigarette elettroniche, hanno contribuito ad abbassare i tassi di fumo nell’UE. Nello spirito del piano europeo di lotta contro il cancro e del suo obiettivo di raggiungere una generazione senza tabacco combusto, il potenziale di questi prodotti dovrebbe essere sfruttato al massimo, grazie a un quadro normativo e fiscale adeguato”. Gli emendamenti in materia di sigarette elettroniche firmati da Silvia Sardone fanno seguito alle interrogazioni già presentate a inizio anno in collaborazione con i colleghi Fiocchi e Patriciello. Interessante notare come i tre esponenti italiani appartengano a gruppi parlamentari diversi: Pietro Fiocchi è nel Partito dei conservatori e riformisti europei (eletto nelle liste di Fdi), Silvia Sardone nel gruppo Identità e Democrazia (eletta nella Lega) e Aldo Patriciello nel Partito popolare europeo (eletto in Fi). Le iniziative parlamentari sono state intraprese anche a seguito degli incontri formali avvenuti con l’Associazione nazionale dei consumatori di sigarette elettroniche Anpvu. L'articolo “Europarlamento riconosca potenzialità della sigaretta elettronica” proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  9. Nuova Zelanda – La nuova legge incoraggia il vaping e apre nuove frontiere alla lotta al fumo Una normativa vaping-friendly invidiata anche dai precursori britannici. È la nuova legge varata dal governo neozelandese che spicca nel panorama mondiale per liberalità e per il convinto sostegno alle sigarette elettroniche fra le alternative meno dannose al fumo. Tra le nuove disposizioni, oltre alla richiesta ai produttori di notificare alle autorità sanitarie la congruità dei prodotti in materia di qualità e sicurezza, è stato alzato il limite di nicotina a 20 milligrammi per millilitro (come la Direttiva europea sui tabacchi) per la nicotina a base libera, ma a ben 50 mg/mL per i prodotti a base di sali alla nicotina. I flaconi di ricarica potranno avere una capienza sino a 120 millilitri (in Europa il limite è 10 millilitri). Anche i negozi generalisti potranno vendere i liquidi ma solo a base di di tabacco, menta o mentolo mentre i negozi specializzati saranno tutelati perché potranno vendere tutti i gusti senza alcuna limitazione. Ungheria – Tasse sul tabacco più alte, l’8% dei fumatori vuol passare alle sigarette elettroniche Refrattaria a seguire raccomandazioni o correzioni suggerite dall’Unione Europea in molti campi, per quel che riguarda il tema della lotta al tabacco l’Ungheria è invece più diligente. Almeno negli ultimi tempi. L’argomento è la tassa sui pacchetti di sigarette, ritenuta dall’Ue troppo bassa, che non scoraggiava l’acquisto del tabacco da parte dei consumatori. Dopo un paio di richiami – l’ultimo nel 2019 – il governo di Budapest ha avviato un graduale incremento delle accise sul tabacco, culminato quest’anno con due ulteriori “stangate”: la prima del 7,3 per cento a gennaio, la seconda del 4,8% ad aprile. Articolate le reazioni dei consumatori al progressivo aumento del costo delle sigarette. Secondo un’indagine condotta dalla società Pulzus Inc. in collaborazione con il sito economico Napi, il 23% dei fumatori ha lamentato l’eccessivo aumento del prezzo dei pacchetti e ha dichiarato di voler smettere di fumare. Il 10% ha invece detto di voler aggirare l’aumento dei costi passando all’acquisto del tabacco sfuso (più economico) e al rullaggio individuale delle sigarette. Interessante il dato sulle sigarette elettroniche: l’8% degli interpellati ha detto di voler approfittare dell’aumento dei prezzi dei pacchetti di sigarette per passare al meno dannoso vaping. Magari un primo passo verso il completo abbandono del tabacco. Attualmente sono 2,5 milioni i fumatori in Ungheria. Spagna – Vape-bus: politiche pro-vaping possono salvare fino a 19 milioni di vite umane Una politica antifumo basata anche sul sostegno alle sigarette elettroniche come strumento di riduzione del danno potrebbe salvare fino a 19 milioni di vite umane. È il messaggio con cui il vape-bus della World Vapers’ Alliance ha aperto il suo tour europeo, partito da Barcellona. La tappa catalana è la prima di una serie di appuntamenti in gran parte del territorio europeo, Italia compresa. Dopo Barcellona, infatti, è stata anche la volta di Milano, prima di proseguire per la Germania e il Nord e Centro Europa. “Il fumo è ancora la principale causa di malattie prevenibili in Spagna”, ha detto Michael Landl, presidente Wva, spiegando le ragioni della partenza dell’iniziativa a Barcellona, “e se i politici spagnoli e dell’Ue abbracciassero lo svapo, 2,4 milioni di vite potrebbero essere salvate solo in Spagna”. Nei due link a seguire i resoconti della tappa in Spagna e, per chi fosse interessato, anche di quella in Italia. Usa – Sondaggio Gallup: tasso fumatori stabile ai livelli più bassi (16%). Il 6% ha utilizzato l’ecig La quota di fumatori negli Stati Uniti è rimasta costante negli ultimi due anni a uno dei livelli più bassi di sempre. È quanto emerge da un sondaggio dell’istituto demoscopico Gallup reso noto nei giorni scorsi. Il rapporto di quest’anno fissa al 16% la quota dei fumatori americani, che secondo gli esperti di Gallup è statisticamente equivalente al 15% registrato nel 2019. Da segnalare che il 6% di questi fumatori ha dichiarato di aver utilizzato una sigaretta elettronica nelle settimane precedenti l’intervista, percentuale che sale al 17% se si considera la fascia di età fra 18 e 29 anni. Il 72% dei fumatori ha espresso il desiderio di voler smettere di fumare in. futuro. Gli studiosi di riduzione del danno potrebbero suggerire che quel 6% che ha iniziato ad aver confidenza con il vaping sia già sulla buona strada, anche se tutti gli esperti sconsigliano di indugiare troppo a lungo nell’utilizzo duale, accelerando il passaggio dalla sigaretta tradizionale all’ecig. Gallup traccia i fumatori negli Usa dal lontano 1944, e dal 1984 le sue rilevazioni sono diventate annuali: a quei tempi la quota di fumatori raggiungeva il 40%. Usa – Studio: gli avvertimenti grafici sui pacchetti di sigarette enfatizzano la lotta al fumo I segni grafici sui pacchetti di sigarette sono utili indicatori nella lotta contro il fumo, forse anche più dei messaggi di avvertimento scritti. Lo rivela uno studio realizzato in una collaborazione fra diverse istituzioni accademiche statunitensi, tra cui l’Università di California, l’Università di San Diego e la Scuola di salute pubblica e scienze della longevità umana “Herbert Wertheim” sempre di San Diego. “Gli avvertimenti grafici posti sui pacchetti aumentano la percezione dei fumatori sui rischi nocivi del fumo”, ha spiegato David Strong, coordinatore dello studio effettuato sui fumatori statunitensi, “e aumentano le preoccupazioni riguardo ai rischi per la salute causati dall’utilizzo delle sigarette tradizionali”. I pacchetti con avvertimenti grafici sono già adottati in 120 Paesi, ricordano gli autori della ricerca, ma negli Usa devono ancora essere implementati, nonostante sia stati previsti già nel Tobacco Control Act del 2009. Il rapporto, pubblicato dallo Jama Network Open, è stato finanziato dal National Cancer Institute. L'articolo SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 22 al 28 agosto proviene da Sigmagazine. 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  10. La carovana del vaping europeo è a Milano. Arrivato questa mattina, il Vape Bus di World Vapers’ Alliance ha fatto sosta prima davanti Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale, e poi al Pirellone, sede della Regione. Michael Landl, direttore generale del network che raduna le maggiori associazioni europee dei consumatori di sigarette elettroniche, ha incontrato alcuni consiglieri comunali e regionali lombardi, tra cui Fabrizio De Pasquale (già presidente commissione parchi e verde cittadino), Klevis Gjoka e Gianluca Comazzi (commissione bilancio e programmazione Regione Lombardia). L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le rappresentanze politiche nei confronti dei nuovi strumenti di somministrazione della nicotina in ottica di prevenzione e di riduzione dei danni da fumo. Tutto questo non può essere realizzato se prima non viene separata la normativa delle sigarette elettroniche da quella del tabacco, differenziando cioé anche a livello legislativo i prodotti senza combustione – e per questo sino al 95% meno dannosi – da quelli tradizionali contenenti tabacco. Michael Landl a colloquio con Fabrizio De Pasquale e Klevis Gjoka“Nella sua ansia di regolare la vita privata dei milanesi – ha commentato De Pasquale a margine dell’incontro – il Comune nei mesi scorsi ha introdotto nche un divieto di fumo all’aperto che è veramente assurdo, soprattutto per quel riguarda l’utilizzo delle sigarette elettroniche. Evidente oltre ad essere meno dannose sono soprattutto molto meno inquinanti. Chiediamo al Sindaco di emanare una direttiva che possa chiarire che il regolamento che ha introdotto il divieto del fumo non si applica alle sigarette elettroniche all’aperto. Qualora Sala non lo facesse, ci impegniamo con il prossimo Sindaco per correggere questo eccesso di regolazione nei confronti di un fenomeno che invece deve considerarsi positivo perché spinge i fumatori verso pratiche meno dannose per la salute“. Secondo Klevis Gjoka, tutelare la sigaretta elettronica significa anche, se non soprattutto, salvaguardare il posto di lavoro a decine e decine di famiglie milanesi. “La Giunta Sala con il suo talebanismo green ha superato ogni limite. Le battaglie contro l’inquinamento legato a pratiche come il vaping che produce soltanto vapore non solo sono insensate ma fanno anche del male a 112 negozi a Milano che producono posti di lavoro e a svariate persone che hanno deciso di abbandonare il fumo in favore di una alternativa più sana e meno inquinante. È inaccettabile continuare con queste campagne assolutamente prive di fondamento e proibitive“. Il sindaco Sala non ha dato udienza alla delegazione. Gli è comunque stata recapitata una lettera firmata da Landl. “Le scrivo – debutta Landl – a nome della World Vapers’ Alliance (WVA), un’organizzazione di consumatori che rappresenta più di 14.000 vapers e 23 organizzazioni partner in tutto il mondo. La nostra associazione le scrive per chiederle di abbracciare il vaping come un modo per aiutare i fumatori di Milano a smettere il loro vizio e di togliere dalle restrizioni approvate dalla sua giunta approvate le sigarette elettroniche e gli svapatori. Tali restrizioni vanno contro le sostanziali prove scientifiche che dimostrano che il vaping è il 95% meno dannoso del fumo, e che è usato come uno strumento di uscita dal vizio del da migliaia di persone. Ci sono più di 700.000 persone che muoiono ogni anno nell’UE a causa del fumo, e più di 100 milioni di fumatori nel continente. Ma ci sono anche più di 15 milioni di vapers che hanno già trovato un’alternativa valida e meno dannosa. Seguendo la scienza intorno al vaping e promuovendo il suo uso, si possono salvare altri 19 milioni di vite aiutando le persone a smettere di fumare, di cui 2,7 milioni sono solo in italia e circa 300 mila nella Città metropolitana di Milano. Ecco perché chiediamo alle autorità milanesi di incoraggiare i fumatori a passare al vaping e di garantire che il vaping sia protetto dalle restrizioni antifumo. Come parte della nostra campagna globale “Back Vaping. Beat Smoking” ci stiamo impegnando con i responsabili politici, come lei, per un approccio più sano, più sicuro e basato sulla scienza alla regolamentazione del vaping e saremmo lieti di avere la possibilità nelle prossime settimane di discuterne con lei e il suo ufficio“. Per avere ulteriori informazioni sulla campagna globale promossa da World Vapers’ Alliance è possibile consultare il sito dell’associazione. L'articolo “Contro la sigaretta elettronica un talebanismo green ingiustificato” proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  11. È stato pubblicato su Terapeutic Advances in Chronic Disease, e quindi sottoposto al processo di revisione, lo studio dell’Università di Catania di cui avevamo dato notizia quando era ancora in fase di pre pubblicazione. Il lavoro dimostra che chi utilizza regolarmente la sigaretta elettronica ha un sistema di pulizia mucociliare efficiente come quello degli ex fumatori o di chi non ha mai fumato e quindi che il passaggio dal fumo combusto ad un sistema di somministrazione senza combustione, come l’e-cigarette o il tabacco riscaldato, consente il ripristino del sistema di difesa delle vie aeree compromesso dal fumo. Il team di ricerca è stato coordinato dal professor Riccardo Polosa e comprende, fra gli altri, Rosalia Emma, Massimo Caruso e Pasquale Caponnetto dell’Università di Catania oltre a Fabio Cibella del Consiglio nazionale delle richerche e Mario Malerba dell’Università del Piemonte Orientale. La ricerca si intitola “Impact of exclusive e-cigarettes and heated tobacco products use on muco-ciliary clearance” e ha utilizzato il test del transito della saccarina per valutare la clearance mucoliare. Questa è uno dei meccanismi con cui il nostro organismo si difende da batteri e agenti patogeni. Semplificando, il muco intrappola le particelle mentre il movimento delle cellule ciliate ne favorisce l’espulsione, proteggendo il sistema respiratorio. È noto che il fumo altera l’efficienza della clearance mucociliare e infatti i fumatori tendono ad ammalarsi più frequentemente. Per capire cosa accade a chi usa sistemi senza combustione per assumere nicotina, i ricercatori hanno reclutato 39 fumatori, 40 ex fumatori, 40 persone che non avevano mai fumato, 20 utilizzatori regolari esclusivi di sigaretta elettronica e altrettanti di prodotti a tabacco riscaldato (Htp). I fumatori consumavano almeno 10 sigarette al giorno, gli ex avevano smesso da almeno sei mesi, mentre i vaper e gli utilizzatori di Htp avevano smesso completamente di fumare da almeno tre mesi. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti al test del transito della saccarina, che consente di valutare la clearance mucociliare. In pratica si inseriscono nel naso del paziente (circa un centimetro dietro l’estremità anteriore del turbinato inferiore) delle particelle di saccarina: in presenza di attività mucociliare nella norma, la saccarina viene spinta nella rinofaringe e la persona percepisce un gusto dolce. Più lenta è questa percezione, meno efficiente il sistema di pulizia mucociliare. I risultati dimostrano che la clearence mucociliare dei vaper è molto simile a quella di chi non fuma. I fumatori, infatti, hanno avuto un tempo medio di percezione del dolce di 13,15 minuti, di molto superiore agli altri gruppi. Gli ex fumatori hanno registrato un tempo di 7,26 minuti e coloro che non avevano mai fumato di 7,24 minuti. Gli utilizzatori di sigaretta elettronica hanno percepito il sapore dolce dopo 7 minuti e quelli di Htp dopo 8. Questo vuol dire, commentano gli autori, che “gli ex fumatori che sono passati all’uso regolare esclusivo di sistemi di somministrazione di nicotina privi di combustione (cioè e-cigarette e Htp) mostrano un tempo di transito della saccarina simile a quello degli ex fumatori e di chi non ha mai fumato”. “Ciò suggerisce – conclude lo studio – che è improbabile che le tecnologie di rilascio della nicotina prive di combustione abbiano effetti dannosi sulla funzione di clearance mucociliare”. L'articolo Sistema di difesa delle vie aeree dei vaper come quello dei non fumatori proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  12. L’appuntamento è fissato: mercoledì 25 agosto alle ore 10,30 davanti Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale di Milano. Il Vape Bus itinerante per l’Europa farà tappa domani nel capoluogo lombardo: la città è stata scelta perché si è dimostrata tra le più ostiche nei confronti della sigaretta elettronica e nell’attuazione delle politiche di riduzione del danno da fumo. Una delegazione della World Vapers’ Alliance incontrerà alcuni consiglieri comunali uscenti e altri candidati alle prossime amministrative per sensibilizzarli nei confronti dell’e-cig. L’occasione sarà utile anche per consegnare un appello al sindaco Giuseppe Sala. Le finalità dell’incontro sono spiegate da Michael Landl, direttore generale di Wva. “Abbiamo deciso di passare da Milano poichè il sindaco Sala ha deciso di proibire l’uso delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, tra cui alcuni parchi cittadini, paragonandole così alle tradizionali sigarette. Per questo simbolicamente passeremo nel centro di Milano con il nostro Vape Bus, incontreremo candidati al consiglio comunale che capiscono l’importanza delle sigarette elettroniche e consegneremo una lettera al sindaco Sala, chiedendogli di prendere una posizione chiara a favore delle sigarette elettroniche. Soltanto così facendo si potrà salvare la vita alle centinaia di milanesi sceglieranno di abbandonare il tabacco a favore dello strumento elettronico senza combustione“. Chiunque volesse partecipare e incontrare i rappresentanti europei di Wva potrà farlo presentandosi a Palazzo Marino prima delle 10,30. L'articolo Sigarette elettroniche, appello al sindaco Sala: “Basta divieti” proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  13. Il vape-bus della World Vapers’ Alliance (Wva) è a Barcellona e sta diffondendo il messaggio della riduzione del danno da fumo attraverso la sigaretta elettronica. Secondo le stime del network internazionale, sarebbero 19 milioni le vite umane salvate se tutti i fumatori passassero ai moderni dispositivi elettronici di somministrazione della nicotina. “Abbiamo iniziato oggi il nostro viaggio a Barcellona – spiega Michael Landl, presidente Wva – perché il fumo è ancora la principale causa di malattie prevenibili in Spagna. Se i politici spagnoli e dell’Ue abbracciassero lo svapo, 2,4 milioni di vite possono essere salvate solo in Spagna. Vogliamo rendere il 2021 l’anno in cui il mondo abbraccerà una delle più grandi invenzioni di salute pubblica del secolo: lo svapo. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale che le voci dei vapers vengano ascoltate“. Nel corso del prossimo anno, i responsabili delle politiche dell’UE riesamineranno la principale legislazione dell’UE sul tabacco: la direttiva sui prodotti del tabacco (TPD). La revisione delle norme avrà un enorme impatto sulla salute pubblica negli anni a venire, in Europa e nel mondo. Il Vape Bus intende dunque raccogliere le storie personali dei consumatori di sigarette elettroniche chiedendo audizione e ascolto a tutti i decisori che nel corso dei prossimi mesi interverranno per modificare la normativa in essere o per tentare di renderla ancora più rigida. La prossima tappa del Vape Bus sarà Milano: l’arrivo è previsto per mercoledì 25 agosto. Quindi proseguirà per Monaco di Baviera, Berlino, Londra, Bruxelles e chiuderà a Ginevra. “Porteremo il nostro messaggio in tutta Europa – conclude Landl – e speriamo che coloro che prendono decisioni sul futuro dello svapo capiscano che 19 milioni di vite sono messe a rischio se non agiscono in tempo e con coscienza. Il modo migliore per sconfiggere il fumo è promuovere lo svapo come parte integrante delle politiche di salute pubblica“. L'articolo L’autobus della sigaretta elettronica è arrivato a Barcellona proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  14. La Nuova Zelanda supera il Regno Unito in ottica di diffusione e sostegno della sigaretta elettronica tra i fumatori. Lo ammette perfino l’associazione britannica dell’industria del vaping (Ukvia) salutando con favore la nuova normativa antifumo e definendola “una boccata d’aria fresca”. Mentre in Australia i liquidi di ricarica contenenti nicotina sono regolamentati come il tabacco, la Nuova Zelanda è andata controcorrente considerandoli come un’alternativa più sicura al fumo Tra le nuove disposizioni, oltre alla richiesta ai produttori di notificare alle autorità sanitarie la congruità dei prodotti in materia di qualità e sicurezza, è stato alzato il limite di nicotina di nicotina a 20 milligrammi per millilitro (come la Direttiva europea sui tabacchi) per la nicotina a base libera ma a ben 50 mg/mL per i prodotti a base di sali alla nicotina. I flaconi di ricarica potranno avere una capienza sino a 120 millilitri (in Europa il limite è 10 millilitri). Anche i negozi generalisti potranno vendere i liquidi ma solo a base di di tabacco, menta o mentolo mentre i negozi specializzati saranno tutelati perché potranno vendere tutti i gusti senza alcuna limitazione. “Apprezziamo l’approccio audace e coraggioso della Nuova Zelanda – si legge in una nota Ukvia – ora sancito dalla legge e possiamo solo incoraggiare tutti gli altri Paesi a seguirne l’esempio, soprattutto quelli che mantengono atteggiamenti regressivi e oppressivi nei confronti dello svapo”. L'articolo Nuova Zelanda, sigaretta elettronica promossa unica alternativa al fumo proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine
  15. Spagna – Partito dalla Catalogna il bus di World Vapers’ Alliance. Tappe a Milano, Berlino, Londra e Bruxelles È partito da Barcellona il bus di World Vapers’ Alliance, il mezzo con cui l’associazione intende portare in tutta Europa la voce e le istanze del mondo del vaping. L’iniziativa, che avevamo illustrato in precedenti edizioni di Svapoworld, ha esordito dunque sulla costa catalana, ma si trasferirà subito (seconda tappa) in Italia, fermandosi a Milano (il 25 agosto sarà in Piazza Duomo). Il tour proseguirà sulle strade europee, toccando la Germania con Monaco e Berlino, quindi il Belgio con Bruxelles (simbolicamente anche capitale europea), l’Inghilterra con Londra e concluderà il giro a ginevra, in Svizzera, dove ha sede la controversa Organizzazione mondiale della Sanità. Germania – Cambio della guardia al vertice dell’associazione VdeH Cambio della guardia e sdoppiamento al vertice dell’associazione dei commercianti di sigarette elettroniche VdeH. Michal Dobrajc, attuale direttore operativo e amministratore delegato, ha comunicato l’intenzione di lasciare le proprie cariche. Da qui la decisione di separarle per articolare meglio l’azione dell’associazione, che ha sede a Berlino. A novembre verrà eletto il nuovo amministratore delegato, mentre Dobrajc lascerà anche la carica di direttore operativo alla fine dell’anno. La doppia carica non è più al passo con i tempi e con le necessità di un’organizzazione che è cresciuta negli ultimi anni, è scritto in una nota della VdeH. Francia – Necessario il green pass per il VapExpo di Parigi a ottobre Ripartono le fiere del vaping, ma non scompaiono le misure di sicurezza che hanno accompagnato la nostra vita quotidiana da quando la pandemia del Covid ha colpito il globo intero. Si annuncia un autunno ancora difficile, tra campagna vaccinale in corso e nuove ondate portate dalle varianti del virus che stanno riportando in alto le curve dei contagi, favorite anche dall’ancora alto numero di non vaccinati. Così la fiera di Parigi corre ai ripari e forse indica alle altre manifestazioni la via da seguire per la graduale ripresa del settore nel 2021 e 2022. VapExpo Parigi si terrà dal 16 al 18 ottobre, le date sono state confermate. E gli organizzatori hanno annunciato anche le regole di ingresso ai padiglioni: prima su tutte, la necessità del green pass, la certificazione dell’avvenuta vaccinazione (con doppia o singola dose, a seconda del tipo di vaccino), che in tutti i Paesi europei sarà comunque il lasciapassare per poter partecipare alle attività al chiuso (ristorazione compresa). Le altre misure restrittive che interesseranno gli attesi visitatori di VapExpo sono illustrate nell’articolo di Sigmagazine. Cambogia – Misure più stringenti contro il tabacco, ma anche per l’ecig nessun alleggerimento Il ministro della Salute cambogiano ha ammonito le aziende del tabacco a modificare gli attuali avvertimenti sui rischi alla salute con indicazioni specifiche e più esplicite fornite dalle stesse autorità ministeriali. Una richiesta analoga era stata già espressa più di sette mesi fa, nel dicembre 2020, ma da allora nulla era accaduto e le aziende avevano fatto orecchie da mercante. Ora il ministero torna alla carica e prospetta avvertimenti più incisivi rispetto a quelli chiesti alla fine dello scorso anno. In più, per evitare la melina dell’industria, fornirà direttamente il testo da inserire su tutti i prodotti. Un’ulteriore misura annunciata: tali avvisi saranno cambiati ogni due anni, adeguando le informazioni alle novità sui rischi del tabacco che arriveranno dalle ricerche scientifiche. Che in questo rafforzamento della campagna contro il fumo possa trovare spazio la sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno appare tuttavia assai improbabile. L’autorità che si occupa di contrastare le dipendenze – il Cambodia’s National Authority for Combating Drugs (Nacd) – ha recentemente chiesto ai ministeri competenti e alle autorità locali di mettere in campo strategie adeguate a rafforzare i divieti di utilizzo e commercio dei prodotti del tabacco riscaldato e degli Electronic Nicotine Delivery Systems (Ends). Usa – Treni Amtrak, una legge estende il divieto di fumo e svapo a tutte le infrastrutture servite Un aggiornamento della legge federale sulle infrastrutture propone di estendere il divieto di fumo e vaping tuttora in vigore sui treni del servizio Amtrak (operato dal National Railroad Passenger Corporation e dal governo federale degli Statri Uniti) anche alle aree infrastrutturali servite. Attualmente il doppio divieto è già in vigore su tutti i vagoni dei treni Amtrak, ma in alcune stazioni permangono delle aree fumatori dove è possibile anche utilizzare sigarette elettroniche. La nuova legge, sostenuta in maniera bipartisan dai due partiti americani, elimina queste eccezioni e definisce in maniera più precisa i device elettronici. L'articolo SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 15 al 21 agosto proviene da Sigmagazine. Articolo importato automaticamente da Sigmagazine