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SVAPOWORLD – Una settimana di notizie intorno al mondo


3 messaggi in questa discussione

di Pierluigi Mennitti

Gran BretagnaStudio esalta ruolo negozianti nell’addio al tabacco
negozio-generica-300x182.jpgUn nuovo studio commissionato dal Cancer Research UK e realizzato dall’Università dell’East Anglia ha sottolineato il ruolo decisivo dei negozi di vaping nel processo di abbandono del tabacco. Secondo i ricercatori, i suggerimenti forniti ai clienti dai negozianti di sigarette elettroniche giocano un ruolo fondamentale nell’aiutare i fumatori ad abbandonare il tabacco e nel tenersene alla larga in seguito. I nuovi svapatori possono trovare nello staff dei negozi l’assistenza necessaria a proseguire il percorso di affrancamento. “Un bravo negoziante di prodotti di svapo può essere più efficace di un addestrato consulente medico“, ha commentato lo studio il professor Riccardo Polosa, docente presso l’Università di Catania e fondatore e direttore scientifico della Lega Italiana Anti Fumo (Liaf), personalità assai nota ai lettori di Sigmagazine. La ricerca britannica costituisce un’indiretta critica alla decisione del governo italiano di portare l’intero settore sotto le ali del monopolio di Stato.

IndiaQuando lo Stato predilige i soldi alla salute dei propri cittadini
Nonostante la Cina sia il più grande produttore mondiale di sigarette elettroniche, l’hardware necessario per dedicarsi allo svapo, l’Asia si conferma un continente difficile per chi preferisce il vapore al tabacco. Lo confermano le cronache che arrivano anche dall’India, secondo paese al mondo per consumo di tabacco, con una spesa pubblica per cure di malattie legate al tabagismo intorno ai 22 miliardi l’anno, 120 milioni di fumatori e 900.000 morti all’anno per sigarette. E nonostante questi dati allarmanti, come riporta il sito Vaping360.com, cinque Stati indiani hanno bandito il vaping, altri ci stanno pensando e, pochi giorni fa, il ministro della Salute JP Nadda ha annunciato in parlamento che il governo sta prendendo in considerazione l’introduzione di un divieto nazionale per le sigarette elettroniche. Il motivo è naturalmente finanziario: sui fumatori grava l’87% dei 5,3 miliardi di dollari annualmente incassati dallo Stato dall’intero comparto del tabacco.

AustraliaProsegue il tour del Vape Force One
vape-force-one-300x193.jpgProsegue il tour del senatore conservatore Cory Bernardi a bordo del Vape Force One, il bus attrezzato per sensibilizzare gli australiani sull’illogico divieto di vendita di eliquids con nicotina che ancora vige in Australia. Dopo aver circumnavigato la sede del Parlamento a Canberra per coinvolgere i suoi colleghi, il senatore ha proseguito il suo viaggio informativo nel New South Wales e nel Queensland. Tappa del Vape Force One sarà anche l’area dell’Australian Capital Territory.

GermaniaLa grande stampa confonde ecig e riscaldatori di tabacco
Lungo reportage dell’autorevole Süddeutsche Zeitung sull’industria del tabacco la scorsa settimana. Molte informazioni, frutto di ricerche approfondite e interviste ai protagonisti del settore. Con due uniche ma grandi pecche, rilevate dal magazine tedesco Egarage: l’equiparazione fra riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche, in particolare l’iQOS della Philip Morris, e l’assenza di confronto con i tanti soggetti che offrono prodotti di svapo al di là delle grandi multinazionali del tabacco.

Gran BretagnaEcig al volante pericolo costante (e ritiro della patente)
In Gran Bretagna resta in vigore il divieto di utilizzare la sigaretta elettronica mentre si è alla guida di un veicolo. Lo hanno ribadito le autorità britanniche con un avviso fatto pervenire agli automobilisti, nel quale si rammenta che “una tale guida disattenta” può costare una sanzione pecuniaria fino a 2500 sterline e il ritiro della patente.

UsaIdaho, no ad aumento dell’età minima per sigarette ed ecig.
Per il secondo anno consecutivo, un comitato senatoriale dello Stato americano dell’Idaho ha rigettato un proposta di legge che mirava a innalzare da 18 a 21 anni l’età per acquistaree prodotti del tabacco o di vaping. L’equiparazione dei due consumi sarebbe legittimata, secondo i promotori della legge, dalla circostanza che l’ecig sta diventando sempre più popolare fra i giovani. Ma i membri del comitato hanno deciso a maggioranza (6 contro 3) che la maggiore età consente una scelta autonoma da parte dei giovani. “Queste regole non funzionano, quando ero al liceo non è che la legge avesse un grande significato“, ha detto un senatore. Rispetto alla votazione dello scorso anno, per di più, i favorevoli alla proposta sono scesi da 4 a 3 (il risultato era stato di 5 contro 4).

FranciaPortiere nazionale calcio “pizzicato” con riscaldatore di tabacco
Schermata-02-2458174-alle-10.44.46.pngEra un riscaldatore di tabacco e non una sigaretta elettronica (come in un primo momento immaginato) quel che Steve Mandanda, portiere della nazionale francese di calcio e dell’Olympique Marsiglia stava aspirando in tribuna, durante l’incontro fra la sua squadra e il Bourdeaux. Il portiere è infortunato e l’immagine, in verità un po’ scura, era stata catturata dalle telecamere di Canal+. Ma quando i tifosi hanno poi saputo che si trattava non di vapore ma di fumo (seppur riscaldato), le reazioni non sono state molto benevole: “Consumare tabacco, anche se si è infortunati e non si gioca, non è proprio la cosa migliore da fare“, si è letto sui social. Fosse stata davvero una sigaretta elettronica, come in un primo momento ipotizzato dai giornalisti di Canal+, le reazioni sarebbero probabilmente state diverse.

Nuova ZelandaVapers in aumento, fumatori in diminuzione
Dati incrociati lo testimoniano: in Nuova Zelanda esiste una correlazione tra il numero costantemente in diminuzione di fumaroti e quello “in crescita esponenziale” di svapatori. Gli ultimi dati, recuperati dal sito francese Vapoteurs.net, stimano al 16% la quota di fumatori adulti nel Paese, un calo del 20% rispetto al biennio 2006/2007 e del 26% rispetto a quello 1996/1997. Inoltre, l’80% dei giovani non ha mai fumato una sigaretta. Contemporaneamente cresce il numero degli svapatori. Il fondatore della società Vapo, Ben Pryor, stima tra 100.000 e 200.000 gli utilizzatori di ecig in Nuova Zelanda e definisce la tendenza “una crescita esponenziale”.

UsaBat conferma stime raddoppio incassi da sigarette non tradizionali in un anno
british-american-tobacco-300x161.jpgBritish American Tobacco prevede nel 2018 di raddoppiare le vendite dei prodotti legati al vaping o alle sigarette non tradizionali rispetto al 2017, quando aveva già registrato una crescita del 39% rispetto all’anno precedente. Lo riporta il Financial Times, citando fonti del gruppo, e fissando la cifra degli incassi attorno al miliardo di sterline. Si conferma così la stima preconizzata dalla stessa Bat nello scorso autunno, quando il colosso del tabacco aveva anche lanciato la previsione del raggiungimento della soglia dei 5 miliardi di sterline di incassi nel 2022.
Intanto, il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha reso noto con una certa soddisfazione che la quota dei fumatori nella città più famosa del mondo è calato a una cifra record. Lo riporta il The Daily News. Dal 2011 a oggi, la percentuale dei fumatori è scesa dal 22 al 14,2%, ha precisato Cuomo, un livello più basso anche rispetto alla media nazionale che è del 15,5%. Particolarmente esaltanti sono i dati che riguardano gli studenti delle scuole superiori, dove la quota dei fumatori è precipitata dal 27,1% del 2000 al 4,3% del 2016. In questo stesso segmento, il Dipartimento della Salute ha riportato invece in crescita la quota degli utilizzatori di ecig, passata dal 10,5% del 2014 al 20,6% del 2016.

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da quello che ho letto e interpretato..

mi sembra che ci sia molta confusione specialmente in quei paesi dove l'economia è debole , vedi india,mentre dove c'è, diciamo, il benessere è tutto un altra storia.

io so solo 1 cosa per mia esperienza personale e pensiero personale, che da quando svapo mi sento meglio e le analogiche sono un lontano ricordo...

 

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Il 24/2/2018 alle 11:31 , shadowman ha scritto:

da quello che ho letto e interpretato..

mi sembra che ci sia molta confusione specialmente in quei paesi dove l'economia è debole , vedi india,mentre dove c'è, diciamo, il benessere è tutto un altra storia.

 

 

sono d'accordissimo con te shadowman i paesi che lucrano il più possibile sulla salute dei cittadini e sulla sanità, sono quelli più poveri e perchè no, assieme all'India aggiungerei anche l'italia dopo le leggi vergogna che stanno creando per lo svapo ! Non vi nascondo che grazie alla sigaretta elettronica, ho abbandonato anche quello che avevo della canapa, che ahi me e paragonabile pur sempre a una medicina salutare anzichè sintetizzata dalla natura stessa come i farmaci, prodotti in laboratorio tramite processi chimici, ma comunque sintetizzati dalle piante  e non comunque e spacciati per sicuri ove quando vai a leggere i bugiardini , hanno 10.000 controindicazioni e ti terrorizzano al solo fatto di assumerli ! W LA LIBERTA' di scegliere la morte che si desidera senza che qualcuno ci lucri sù esageratamente !!! 

SVAPO FOREVER E NO SMOKE TABACCOS !!!

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