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Shop sigarette elettroniche on line, la parola passa al Tar


11 messaggi in questa discussione

di Stefano Caliciuri

Si è svolta oggi presso il tribunale amministrativo del Lazio l’udienza che ha preso in esame il ricorso presentato dalle aziende on line del vaping assistite dall’avvocato Alberto Gava. Un’ora di confronto tra le parti per stabilire se il provvedimento che vieta la vendita online dei liquidi con e senza nicotina possa ottenere la  sospensiva.
Sotto esame la restrizione normativa sulle vendite on line dei liquidi di ricarica.  L’attuale normativa, tra le altre cose, è in netto contrasto con la normativa europea sulla libera circolazione delle merci, soprattutto per quanto riguarda quelli senza nicotina. Non consentire la vendita di un prodotto liberamente ed oggettivamente reperibile in ogni altro Stato, non solo europeo, costituisce un vincolo all’imprenditorialità italiana. In sostanza, si penalizzano gli italiani mentre gli esteri avrebbero di fronte una prateria commerciale. Da non sottovalutare anche la leggerezza con cui è stata predisposta la norma: in sede di discussione in Commissione bilancio alla Camera, infatti il tratto di penna che in maniera estemporanea ha esteso il divieto anche agli italiani e non solo ai transfrontalieri ha causato un pasticcio nell’intero impianto normativo. Pur esistendo un divieto, così come avemmo reso pubblico proprio dalle righe di questo giornale, non è stata prevista una sanzione. La norma prevede che i liquidi senza nicotina non possano essere venduti on line, ma nel comma successivo prevede che possano essere inibiti soltanto i siti che vendono liquidi con nicotina. Un accrocchio nato in Commissione e al quale ora la politica nell’immediato non può rimediare. Occorrebbe infatti un Decreto legislativo oppure una nuova legge. Ma in periodo di campagna elettorale appare assai improbabile. Non dovrebbero esserci problemi, invece, sul rispetto della vendita dei liquidi con nicotina ai minori: così come accadde già con i siti di gioco online, anche le aziende del vaping potranno adeguare il proprio sito con restrizioni informatiche mirate ai minori.
Il Tar dovrebbe pubblicare l’ordinanza già nella giornata di domani e a quel punto si saprà se avrà applicato la sospensione del provvedimento in attesa della successiva udienza nel merito del ricorso.

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Attendiamo la sentenza.  Fiduciosi nella lungimiranza e nel senso di giustizia tipico italiano......  ehm .....

Scusate 😀

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Speriamo bene incrociamo le dita  😜

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Beh, mi sembra che ci siano abbastanza elementi perché il Tar si pronunci positivamente quindi attendiamo fiduciosi, non so voi ma io nutro molto ottimismo.

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7 minuti fa, Scabros ha scritto:

Adorabili ventenni! Foste nati come noi ai tempi del pentapartito, sareste più cauti con l'ottimismo...1f603.png

Ahahahah parole sante 😀

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8 minuti fa, Scabros ha scritto:

Adorabili ventenni! Foste nati come noi ai tempi del pentapartito, sareste più cauti con l'ottimismo...😃

Beh ti dirò, sono un inguaribile ottimista nonostante viva in questo paese da abbastanza tempo, quel tanto da non stupirsi anche delle cose più assurde ma del resto a cosa possiamo attaccarci se non alla speranza? Non lo dico solo come consumatore ma anche per tutte quelle piccole attività, spina dorsale della nostra economia, che con sacrificio si sono lanciate in questo settore. Voglio illudermi che qualcosa cambierà, è un mio pensiero fisso prima di coricarmi e al mattino quando mi sveglio.

 

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Nessuna novità sull'ordinanza?

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5 minuti fa, LucianoC ha scritto:

Nessuna novità sull'ordinanza?

Purtroppo non ancora 

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Aspettiamo con ansia  :esmoke:

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Scusate ma quando leggo che a legittimare la tassa sullo svapo c'è la definizione dello stesso come svago, attività ludica che pertanto chi lo desidera può evidentemente permettersi di affrontarne la spesa, in barba alla lotta al tabagismo, dopo non posso più stupirmi di nulla. Il problema è che spesso e volentieri le persone che legiferano ed emettono sentenze non sanno niente della materia che stanno trattando se non delle famose "coperture fiscali"

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